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    La storia di Martina Morandi premiata a “Lo Sport e chi lo racconta”

    Il volley, con uno dei suoi racconti più belli, si è aggiudicato un prestigioso riconoscimento nella sesta edizione del premio “Lo sport e chi lo racconta”, intitolato alla memoria di Franco Zuccalà: protagonista è Martina Morandi, con la sua storia, firmata da Marco Fantasia, volto e voce della pallavolo femminile nazionale, andata in onda sui canali della Rai. La giuria del Premio giornalistico dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), oltre a Fantasia nella categoria TV e Reportage, ha premiato Piero Valesio (Carta stampata e web Over 40), Marta Mulé (Carta stampata e web Under 40) e Gerardo De Vivo (Radio e podcast).

    La storia di Martina Morandi, però, non è quella solo di una pallavolista, ma di una ragazza che “è andata dritta per la sua strada perché aveva capito che il suo DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) non era un ostacolo, ma un superpotere. È andata avanti, contro tutto e tutti, contro anche se stessa, spinta unicamente dalla sua gigantesca forza di volontà“, come Volley News aveva raccontato in un articolo pubblicato ad aprile 2024, ponendo la giusta attenzione anche sul progetto “TatticaMente“, sviluppato dalla Fondazione Morandi e realizzato con la collaborazione del Consorzio Vero Volley e dei suoi staff.

    Martina Morandi, classe 2002, per tre anni giocatrice di Serie A2 e in questa stagione in A1 a Busto Arsizio, una quindicina di anni fa, infatti, ha scoperto di avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Prima di saperlo aveva avuto difficoltà a scuola, anche d’inserimento, perché non sempre compresa da insegnanti e compagni. Tendeva per questo a chiudersi, isolarsi, parlare poco, poi, all’età di dieci anni ha iniziato a praticare sport. Prima ha provato il tennis, quindi, su consiglio della sua neuropsichiatra di allora, ha cercato uno sport di squadra, finendo con l’innamorarsi della pallavolo… come è andata avanti la sua storia lo sappiamo, fino all’A1 e a questo meritato riconoscimento per lei e Fantasia che l’ha “raccontata”. E non c’è dubbio che con queste premesse anche il futuro non potrà che essere da meno.

    La votazione ha visto impegnati i membri del Comitato di Presidenza USSI insieme a Luisa Rizzitelli, Ninna Quario, Vittorio Di Trapani (Presidente FNSI), Dino Frambati (in rappresentanza di OdG), Valerio Piccioni e Guido Vaciago. Nella categoria Televisione e Reportage, dietro al primo classificato Marco Fantasia, si sono piazzati Valerio Vargiu col servizio “Il riposo del guerriero” (Telesardegna) e Bruna Fattenotte con il servizio “Grande Torino” (TG 2 – Rai).

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    Sport e sani stili di vita con il progetto StaiSano! e StaiSano! Training

    Quando si parla di sport e di sani stili di vita l’attenzione non può che essere trasversale e, a volte, serve andare a perdere il confine tra le diverse e varie discipline. Così, non c’è più solo la pallavolo, o il nuoto, o il basket, o il calcio e via dicendo, ma qualcosa di ancora più importante: e la risposta è StaiSano!

    Il progetto “StaiSano!” nasce dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, con il supporto della Scuola di Scienze Motorie, delle Istituzioni cittadine, del mondo del terzo settore e di numerose aziende che credono nell’importanza di questo messaggio con la sua estensione “StaiSano! Training” (StaiSano! è un progetto interdisciplinare che vuole promuovere stili di vita sani grazie all’unione in modo “smart” di diverse competenze e capacità, facendosi aiutare da sportivi, ambassador e amici che credono nel progetto e nella sua forza: QUI è possibile trovare tutte le informazioni).

    StaiSano! Training, invece, è un’estensione del progetto e un percorso di avvicinamento verso l’appuntamento con la StaiSano! Run del prossimo 11 maggio ed è un’occasione di ritrovo a Milano, il sabato mattina alle ore 10:00 presso la Whi-Run in corso Sempione, in preparazione della corsa: infatti, il programma prevede una serie di incontri con gli esperti di UNIMI (per esempio, tra i relatori è presente Luca Imeri, Professore Associato di Fisiologia dell’Università degli Studi di Milano, che con il Consorzio Vero Volley cura i convegni sul tema “Il tempo dello Sport” e nell’occasione, il 22 marzo, parlerà de “Il sonno”).

    Sarà possibile scegliere il gruppo con il livello di allenamento più simile al proprio: da chi non ha mai corso ai runner più esperti e ricevere anche consigli su come condurre una vita in salute. Gli allenamenti di StaiSano! Training sono gratuiti, adatti a tutti, e si svolgeranno con qualsiasi condizione meteorologica.

    Per tutte le informazioni e iscriversi a Stai Sano! Training: clicca QUI.

    La mattinata di allenamento si svolgerà secondo questo programma:Ore 10:00 – RitrovoOre 10:10 – Tematica del giornoOre 10:30 – AllenamentoOre 11:45 – RientroOre 12:00 – Saluti

    Questo, invece, l’elenco dei temi che verranno approfonditi nel corso delle diverse giornate:1 marzo – Introduzione al Progetto8 marzo – Idratazione15 marzo – Salute cardiovascolare22 marzo – Sonno29 marzo – Alimentazione5 aprile – Diabete12 aprile – Conclusioni

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    Abusi sulle giocatrici: arrestato un allenatore a Varese

    Un uomo di 53 anni di Olgiate Olona, allenatore di pallavolo, è stato arrestato dai carabinieri di Varese con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di alcune giocatrici della sua squadra, ragazze di età compresa tra i 13 e i 16 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Varese su richiesta della Procura della Repubblica.

    La denuncia è partita da una delle giovani vittime, che dopo essersi confidata con la madre ha raccontato anche ai Carabinieri di essere stata oggetto di pesanti palpeggiamenti da parte del tecnico in occasione degli allenamenti o delle partite della sua squadra, quando l’allenatore si offriva di riaccompagnarla a casa.

    L’indagine è partita nel novembre 2024 e ha consentito di acquisire “riscontri concreti” sugli abusi dell’uomo nei confronti delle giocatrici: l’arrestato è stato accompagnato nel carcere di Varese a disposizione dell’autorità giudiziaria.

    Questo grave episodio, purtroppo, non può che riportare ancora una volta in primo piano anche i dati della ricerca Nielsen commissionata da ChangeTheGame e Vero Volley sulla violenza nello sport che è possibile trovare QUI in forma completa.

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    Una raccolta fondi per William Procopio: la pallavolo ti porterà sempre nel cuore!

    Ho due meravigliosi ricordi di te. Il primo è di una sera invernale, di una Brugherio freddissima, con te, Matteo De Berardinis, Daniele Morato, Marco Barsi, Tiziano Priore, e tutta la famiglia dei Diavoli Rosa, che sceglie di posare per un assurdo servizio fotografico per me e la collega Elena Zanutto. Li avevi convinti tu, con la complicità di quella persona meravigliosa che è Paola Monaco, storica figura che appartiene ai miei esordi di giornalista e saltimbanco della pallavolo. 

    Il secondo, circa un anno dopo, è un abbraccio che diedi a te, Leonardo Puliti, Iacopo Botto e Alberto Elia nella sera più importante della tua carriera. Avevi cambiato maglia, non pelle, era arrivata la chiamata del Vero Volley e in due sole stagioni, sei passato dall’essere il ragazzino dei Diavoli Rosa al ragazzo prodigio della Superlega.

    Ci hai sempre stupito William, con quella classe innata nel riuscire a mettere d’accordo tutti: critica e pubblico, compagni e allenatori, mischiando il bianco e nero della pallavolo, con la buona educazione e il sorriso di chi aveva capito che la vita fosse anche altro. 

    CLICCA QUI per fare una DONAZIONE alla famiglia di William Procopio.

    Con altrettanto incanto e disincanto, hai deciso poi di lasciare la Superlega e tornare a Brugherio, e io da bravo allocco che di vita vera non capivo nulla, ti ho persino sgridato. “Ma come – ti scrissi in una chat che ho ritrovato – dopo tutto quello che hai fatto, dopo tutti i sacrifici, gli allenamenti, le rinunce, torni a giocare la B?”. Mi hai dato una lezione anche quella volta, rispondendo semplicemente: “ma io sono felice così!”

    E sei tornato dove ti avevo conosciuto, hai riabbracciato Danilo Durand, una squadra e una società attorno alla quale hai costruito una parte importante della tua carriera. 

    Proprio Danilo, durante la cerimonia in cui tutti ti abbiamo salutato (il funerale di William Procopio si è tenuto ieri, giovedì 20 febbraio, nella chiesa di San Bartolomeo a Brugherio, Ndr), ha letto delle bellissime parole a te dedicate, e che descrivono perfettamente cosa sei stato per la pallavolo: “Abbiamo sospeso tutti gli allenamenti, so che per questo ti arrabbierai. Ma era giusto farlo. Ricordiamo un ragazzo che con la nostra famiglia è diventato un uomo con la U maiuscola. Avevi una determinazione di ferro, che ti ha permesso di superare qualsiasi ostacolo senza mai tirarti indietro. Ti sei meritato tutto ciò che sei riuscito a costruire: in Serie A, come marito e poi come padre di due meravigliosi bambini. Tutto questo con il sorriso”. 

    “Con qualsiasi tempo, con il tuo casco giallo, tu arrivavi. O a bordo, o trascinandolo perché non andava, oppure a piedi, perché ti aveva lasciato per strada. Ci sei sempre stato per noi Diavoli, per i tuoi amici e la tua famiglia. Sapevamo di poter contare sempre su di te. Ora, da Lassù, le responsabilità aumenteranno. Devi dare a Larisa la forza di crescere i vostri figli, Andrea e Alex, per farli diventare delle persone buone proprio come te. Noi ti ricorderemo con la maglietta rosa addosso, che hai indossato con orgoglio in tantissimi palazzetti. Ci vediamo alla prossima partita, William”.

    Ho chiesto anche ad altre persone di farsi portavoce di un pensiero e di un ricordo, che resta vivo in tutti coloro che hanno vestito la tua stessa casacca, a Brugherio come a Monza e in tutte le tue altre esperienze, come in tutti noi (il Consorzio Vero Volley ha ricordato William anche con un maxistriscione all’Opiquad Arena e con un toccante minuto di silenzio prima della gara di CEV Champions League tra Numia Vero Volley Milano e Palmberg Schwerin).

    “Rappresenta la sintesi perfetta dell’amico che tutti vorrebbero avere, oltre che del compagno di squadra – mi dice Daniele Morato (compagno storico di Procopio ai Diavoli Rosa e allenatore della Delta Group Porto Viro n.d.r.) -. Conosceva tutti, amava essere l’elemento armonico che univa e riuniva tutti. È un compagno e un amico con cui ho condiviso tantissimi momenti, dentro e fuori dal campo, dalle vacanze, ai tornei internazionali a Brugherio, alle sere d’estate fuori fino a tardi a chiacchierare e ridere insieme”.

    Lo confermano anche le parole di Leonardo Puliti, oggi schiacciatore della Volley 2001 Garlasco e allora compagno nella squadra della promozione dalla A2 alla A1 con Monza: “Willino è stato la colonna del nostro spogliatoio. La sua leggerezza ed il suo modo di affrontare le sfide sportive della serie A sono un esempio per tutti. Lui era semplicemente insostituibile. Con lui se ne va il “cuore” di quel gruppo, che non è mai stato semplicemente una squadra, ma una famiglia”.

    Questo, invece, è il ricordo di Alberto Elia: “Willino”, “Piccolo”, è stato una colonna del nostro spogliatoio. Se è vero che quella squadra (il Vero Volley della promozione e, poi, del primo anno in Superlega, Ndr) ha scritto pagine indelebili, deve molto a lui. Ragazzo generoso, dal cuore puro, positivo e pieno di energia. Mai un giudizio negativo, mai abbattuto. È stato il mio compagno di stanza per due lunghe stagioni e lo è stato anche nell’aprile del 2015 durante la tournée organizzata a Pechino. Quante confidenze! E quante risate! Amavamo fare pesi insieme e ci prendevamo continuamente in giro: lui ha sempre avuto due bicipiti enormi e non posso dimenticare che è stata l’unica persona capace di battermi a braccio di ferro in tutta la mia vita. Era il 6 aprile del 2015, cena di fine stagione a Brescia dopo una sessione di soft-air, con tutti gli altri giocatori testimoni… È stato il mio compagno di palla a coppie per due lunghe stagioni. Probabilmente non saremo stati la coppia più tecnica o quella più bella da vedere, ma solo noi sappiamo quanto impegno, cuore e gioia ci mettevamo! È stato con Willino che, un bel giorno, iniziammo ad usare un solo pallone insieme alla coppia che si allenava accanto, con Bonetti e Botto. Oreste Vacondio, l’allenatore, ci passava accanto ma non poteva (e non voleva) impedirci di esprimere la nostra follia che era anche la nostra forza. Fu così che, ben presto, ci ritrovammo a contagiare tutta la squadra e a fare riscaldamento pre-partita tutti insieme, con un solo pallone, come i ragazzi che fanno “Schiacciasette” in spiaggia (e chiamammo questa cosa “Puttaniadi” e questo va detto, Willy vorrebbe così). Contagiare. Era così Willy. Contagioso. Mi mancherai amico mio. Adesso torna a fare bicipiti”.

    Cui fa eco Iacopo Botto, anche lui di “quel Vero Volley” e oggi alla Negrini Acqui Terme: “Willy è la definizione di compagno di squadra e amico perfetto… Per noi è stato un esempio, sempre con il sorriso, anche nei momenti più difficili non si è mai tirato indietro. Nei due anni che abbiamo passato insieme a Monza siamo riusciti a creare qualcosa di magico all’interno dello spogliatoio e gran parte del merito è dovuto a Willy. Quando ho saputo dell’incidente, con Alberto Elia ci siamo detti che ci ha lasciato una parte di noi… perché è quello che eravamo anche dopo tanti anni. Noi. Ricordo ancora quando in un momento in cui le cose non giravano, fine settimana libero, ce ne siamo andati io e te sulla neve e abbiamo staccato la testa per un paio di giorni per ricaricarci e supportarci a vicenda e hai dato sicuramente più tu a me, che io a te. Era la persona più disponibile che abbia mai conosciuto, pronto sempre ad aiutare gli altri pur sacrificando un po’ del suo tempo. Grazie Willy per aver fatto e fare parte della nostra vita. Ci sarebbero ancora tante cose da raccontare ma le tengo, dentro di me con la felicità di averle vissute con te. Fai buon viaggio Piccolo…“.

    Eri così William, hanno tutti ragione. Sorridente, gioviale, inclusivo. Quella stessa inclusività che ricorda bene Matteo Maiocchi (compagno di Procopio ai Diavoli Rosa e schiacciatore della ErmGroup Altotevere San Giustino n.d.r.): “Lo ricordo già da piccolo, quando giocava in Under 20 con i compagni storici, ed io andavo con mio papà a vedere le partite della domenica e della prima squadra. Siamo poi diventati compagni di squadra e per me William ha rappresentato un amico prezioso in tanti frangenti. Il primo pensiero va a quel sorriso che non perdeva mai, a quell’allegria che anche nei momenti complicati riusciva a stemperare l’ambiente e le situazioni. Abbiamo fatto un viaggio per seguire Daniele nelle sue prime finali ed era sempre in prima linea quando si trattava di organizzare vacanze o rimpatriate”.

    Il ricordo della sua carriera è quello di un percorso lineare e bellissimo. “Per tutti noi – prosegue Maiocchi – i Diavoli sono stati una famiglia e anche oggi, in questo momento difficile, sono al fianco di Larisa e della famiglia di William. Ma anche l’esperienza del Vero Volley, società che lo ha molto amato, la ricordava sempre come qualcosa che si era conquistato e aveva lasciato in lui la sensazione di due meravigliose stagioni. È stata avviata una raccolta fondi per lui, e in poco tempo ha raggiunto dei risultati inaspettati. Ma possiamo fare di più e dobbiamo raggiungere e superare la cifra di 50.000 euro”.CLICCA QUI per fare una DONAZIONE alla famiglia di William Procopio.

    Nota: la raccolta fondi è stata organizzata direttamente da Roxana, un’amica di famiglia, che spiega: “Willy era un uomo straordinario, un padre e marito amorevole, sempre pronto a dare il suo supporto a chiunque ne avesse bisogno. La sua famiglia ora affronta una realtà difficile: il dolore di una perdita irrimediabile e una situazione economica che rende ancora più arduo il cammino da percorrere. Per questo motivo abbiamo deciso di avviare questa raccolta fondi. Ogni contributo, anche il più piccolo, potrà fare una grande differenza. Il vostro sostegno sarà fondamentale per alleggerire le preoccupazioni economiche della famiglia, affinché possano concentrarsi su ciò che conta di più in questo periodo: affrontare e superare il dolore, prendersi cura dei loro figli”.

    William, io non voglio parlare troppo al passato perché siamo ancora tutti lì a goderci quegli istanti di vita e di volley che ci hai regalato. Grazie per essere stato tu uno dei portavoce che niente è impossibile nella pallavolo, se solo ci credi veramente, se accompagni tutto con il candore di chi vuole far parte di questo soprattutto per divertirsi e stare bene. È bello averti conosciuto e ha ragione Durand, ci vediamo alla prossima partita.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    San Patrignano ospita il “Concerto di inizio anno” promosso da Alessandra Marzari

    “La musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il corpo”: sono eloquenti le parole di Platone che definì così la musica, un elemento fondamentale nella vita di ogni essere umano che da semplice passatempo può diventare una vera e propria terapia capace di salvaguardare il benessere fisico e mentale di intere generazioni. Sotto questo punto di vista risaltano iniziative di natura sociale, in particolar modo made in Italy, che sfruttano le potenzialità della musica stessa come, ad esempio, il “Concerto di Inizio Anno” di San Patrignano promosso da Alessandra Marzari. Quest’ultimo, previsto per le ore 17.30 del 22 febbraio presso l’Auditorium della Comunità, sarà tenuto dalla CPM Ultrapop Band, formata da diplomati e allievi del CPM Music Institute, insieme ai SanPA Singers, ovvero il coro composto da ragazzi appartenenti al noto centro di recupero romagnolo.

    “In occasione del concerto di quest’anno verranno cantati ben 13 brani – afferma Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley e Ambasciatrice della Comunità di San Patrignano oltre che anima dell’iniziativa – Il comune denominatore, a livello di tematiche, sarà lo stupore, ovvero quel senso di grande meraviglia che cerchiamo quotidianamente per aiutare i ragazzi e le ragazze presenti nel centro. Ma non è tutto perché, nel corso della medesima giornata, verrà ufficialmente inaugurato anche un luogo dedicato alla musica e alla consapevolezza emotiva”.

    Fanno seguito alle parole di Alessandra Marzari ulteriori dettagli in merito allo spazio sopracitato: nello specifico, si tratta di un ambiente in cui verrà installato un nuovo modello di Audioteca, ovvero una sorta di “biblioteca dei suoni” dove sarà possibile fruire dell’audio nel medesimo modo con il quale si fruisce di libri o documenti digitali. Ma non è tutto perché la stessa Audioteca sarà di sola musica strumentale e verrà suddivisa in settori a seconda delle emozioni trasmesse dalle singole opere appartenenti, a loro volta, a stili e generi differenti. L’obiettivo di questo spazio? Favorire momenti di raccoglimento e, allo stesso tempo, l’introspezione dei presenti: quest’iniziativa rientra alla perfezione nel modello e nell’offerta strutturati dalla Comunità di San Patrignano, la quale si contraddistingue sin dalla sua fondazione per il grande lavoro educativo nel quotidiano. E ancora, sabato 22 febbraio verrà svelata una scultura di Franco Mussida, curatore del progetto insieme al CPM Music Institute, denominata “Accordo Maggiore”.

    “Grazie a questo evento vogliamo far scoprire agli ospiti della Comunità aspetti della musica che vanno ben oltre la cronaca del quotidiano – aggiunge Mussida – Infatti, la musica stessa va assimilata come una vitamina per il proprio benessere fisico e mentale. L’Audioteca in sé, suddivisa a seconda delle emozioni legate alle singole canzoni, rappresenta un importante strumento interattivo e, allo stesso tempo, educativo per gli ospiti della Comunità che, attraverso 5 IPad, potranno usufruire di una diversa modalità di ascolto della musica. Il database in questione contiene oltre 2.000 brani legati a differenti generi musicali che oscillano dalla classica al jazz fino al rock”.

    L’iniziativa rappresenta una significativa opportunità di sinergia tra il CPM Music Institute, che in 37 anni ha operato in 2 comunità e ben 15 carceri italiane, e San Patrignano con la musica che scende in campo in qualità di strumento di espressione e crescita personale.

    Per concludere, la CPM Ultra Pop Band sarà composta da Leonardo Arena, Andrea Colombo, Tommaso Di Gioia, Matteo Faravelli, Mattia Fegatilli, Francesco Ierace, Susanna Lecce, Pietro Messina, Svanadze Natia, Rita Elena Nistico, Giovanni Sutera Sardo, Chiara Speranza, Jan Tarchiani e Marzia Tonello e la direzione musicale sarà a cura del maestro Alberto Cipolla.

    (fonte Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    La pallavolo piange William Procopio, vittima di un incidente stradale a Concorezzo

    Il mondo della pallavolo piange la scomparsa di William Procopio, vittima ieri di un incidente stradale a Concorezzo, vicino a Monza, che, purtroppo, gli è costato la vita: nel tardo pomeriggio, infatti, lo scooter dell’ex giocatore di Monza, Brugherio, Garlasco e Scanzorosciate, si è scontrato con la vettura guidata da un cinquantenne. La dinamica dell’incidente è al vaglio delle forze dell’ordine, che dopo i rilievi stanno cercando di ricostruire quanto successo. Purtroppo, però, le condizioni di William sono apparse subito critiche e non c’è stato nulla da fare nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza.

    Procopio, nato nel 1990, sposato e padre di due bambini, era cresciuto con i Diavoli Rosa di Brugherio, per, poi, arrivare a essere protagonista anche in serie A con la maglia del Vero Volley Monza, tra A1 e A2 (nella foto), in cui aveva giocato per due stagioni e 53 partite complessive tra il 2013 e il 2015. Poi, il trasferimento a Garlasco, prima degli anni a Concorezzo tra il 2017 e il 2019 e, infine, a Scanzorosciate.

    La redazione di Volley News non può che stringersi al cordoglio di tutti i suoi amici, conoscenti, ex compagni di squadra e delle sue società, oltre che di tutti gli appassionati di pallavolo che stanno esprimendo il loro dolore anche attraverso i social network, con un forte abbraccio alla sua famiglia.

    (di redazione) LEGGI TUTTO

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    Civitanova accolta in Municipio, Massaccesi: “Un punto di ripartenza per squadra e città”

    Il sindaco Fabrizio Ciarapica e gli amministratori di Civitanova Marche hanno accolto in Municipio la Cucine Lube Civitanova al completo per celebrare la recente conquista della Del Monte® Coppa Italia 2025, un anno zero per il rinnovato progetto biancorosso, un grande vanto per il territorio visto il ritorno di immagine garantito da un team ai vertici nazionali.

    Alle 12 in punto, i giganti della formazione cuciniera e lo staff tecnico hanno invaso la sala consiliare di Palazzo Sforza-Cesarini, scortando l’ottava Coppa Italia centrata dal sodalizio marchigiano, 26° titolo nella nutrita bacheca del Club.

    Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Fabrizio Ciarapica, il vice sindaco e assessore allo sport Claudio Morresi, l’assessore Giuseppe Cognigni, i consiglieri comunali Gianluca Crocetti, Roberto Tiberi e Francesco Micucci. 

    Significativo l’omaggio al team biancorosso, rappresentato dal vice presidente e amministratore delegato Albino Massaccesi e dal direttore generale Beppe Cormio. Al loro fianco l’head coach Giampaolo Medei e il secondo allenatore Romano Giannini. Flash e applausi per i 14 atleti capitanati da Fabio Balaso e i collaboratori che hanno issato la bandiera biancorossa all’Unipol Arena di Bologna regalando una gioia immensa alla città, alle Marche e ai tifosi in Italia e nel mondo. 

    Esposta al centro della sala, come da tradizione, la Coppa Del Monte®. 

    La cerimonia si è aperta con il saluto del sindaco Fabrizio Ciarapica: “La vittoria della Lube Volley non è solo un trionfo sportivo, ma un altro motivo di grande orgoglio per tutta la nostra città. I ragazzi della Lube sono esempio di passione, sacrificio e impegno, valori che tutti noi apprezziamo e che ci ispirano ogni giorno. La loro vittoria è una vittoria di Civitanova.

    Oggi li celebriamo con un riconoscimento che speriamo sia solo uno dei tanti nella loro già straordinaria carriera. In questi anni, la Lube è diventata parte integrante della nostra comunità, portando Civitanova nel mondo dello sport che conta e a essere protagonista nelle principali testate giornalistiche. Saremo sempre al fianco della società e della squadra, che ringrazio per quanto fatto e per quello che continueranno a fare. Grazie Lube”.

    Dopo il commento del vice sindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi, è arrivata subito la replica del vice presidente e amministratore delegato biancorosso Albino Massaccesi ha replicato: “Vi ringrazio per la testimonianza di affetto e le belle parole sul nostro apporto alla città di Civitanova Marche. Oggi festeggiamo al completo in Municipio la vittoria della Coppa Italia.

    Questa giornata è unica perché tornare qui con un nuovo gruppo che ha conquistato il suo primo trofeo in Serie A è un momento storico. Un punto di ripartenza per la squadra e la città con il fermo obiettivo di aprire un ciclo e ottenere altri risultati importanti per il Club e per il territorio. Per noi è fondamentale che Civitanova resti al nostro fianco e viva con calore il nostro impegno. Ci gratifica davvero questo riconoscimento!”.

    Gradito presente degli amministratori, che hanno consegnato una targa celebrativa ai biancorossi con una scritta firmata dal primo cittadino:

    “Alla LUBE VOLLEY CIVITANOVA, orgoglio fella nostra città, esempio di determinazione, talento e spirito di squadra. Con la conquista della Coppa Italia avete scritto un’altra pagina memorabile nella storia dello sport. Con ammirazione e gratitudine”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Bach, presidente del CIO, omaggia lo sport italiano: “Sono qui per dire Grazie Italia”

    Il Salone d’Onore del CONI ha fatto da palcoscenico all’incontro del Presidente del CIO Thomas Bach con i rappresentanti del mondo dello sport italiano. All’evento, per la Fipav, era presente il presidente federale Giuseppe Manfredi.“E’ un grande onore avere con noi il Presidente Bach”, ha dichiarato il Presidente del CONI Giovanni Malagò introducendo l’intervento del numero uno del Comitato Olimpico Internazionale. “Sarà con noi fino a giovedì, quando a Milano celebreremo il ‘One year to go’ a Milano Cortina 2026”.

    “La ragione per cui sono qui è dire ‘Grazie Italia’”, ha spiegato Bach. “Devo ringraziare la comunità olimpica e le istituzioni, questa mattina ho detto grazie al Presidente Mattarella, da sempre grande sostenitore dei valori olimpici. Il mio affetto per l’Italia viene da molto lontano, dai tempi della scuola: i miei vicini avevano una gelateria e mi hanno permesso di guadagnare qualche soldo lavorando e imparando i segreti del gelato italiano”, ha raccontato il Presidente del CIO.

    “Ho trascorso tanto tempo in Italia e ci sono momenti che non dimenticherò. Uno in particolare, quando Mario Pescante e Franco Carraro mi rivelarono che avrebbero sostenuto la mia candidatura alla guida del CIO. Voglio ringraziare entrambi, non lo dimenticherò mai”, ha proseguito Bach ringraziando poi ’ex Presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi Francesco Ricci Bitti, il membro CIO Ivo Ferriani e i Presidenti internazionali Sabatino Aracu, Luciano Rossi e Marco Scolaris. “Voglio donare oggi alla comunità olimpica italiana l’IOC President’s Trophy, noto anche come ‘The Sky is the Limit’”, ha concluso consegnando la scultura al Presidente Malagò. “Grazie Italia, forza Italia”.

    “Questo è un premio che il CONI condivide con tutti voi”, ha dichiarato Malagò rivolgendosi ai rappresentanti degli organismi sportivi. “Penso che siate tutti orgogliosi di far parte di questa famiglia e questo riconoscimento è il massimo per quanto fatto dal CONI nella storia”.

    Durante l’incontro Malagò ha consegnato il Collare d’Oro, la più alta onorificenza sportiva, alla Federazione Medico Sportiva Italiana, rappresentata dal Presidente Maurizio Casasco, “per quanto fatto durante il Covid. Il nostro Paese è stato un esempio per tutto il mondo e voglio ringraziarvi davanti al Presidente Bach”, ha spiegato il Presidente del CONI.

    “E’ un grande onore ricevere il Collare d’Oro, ringrazio Malagò”, ha sottolineato Casasco. “Durante il periodo del Covid abbiamo lavorato giorno e notte per varare un protocollo che consentisse a tutti di svolgere attività fisica in sicurezza. E lo stesso abbiamo fatto durante il periodo di vaccinazione, con un coinvolgimento diretto dei nostri medici. Siamo fieri di aver garantito la salute”.

    (fonte: Fipav) LEGGI TUTTO