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    La Tonno Callipo incontra gli studenti dell’Istituto “G. Galilei”

    Di Redazione Gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Galileo Galilei” di Vibo Valentia hanno ricevuto la visita dell’atleta giallorosso Davide Candellaro accompagnato per l’occasione dal dirigente Nico Agricola e dal team manager Giuseppe Defina. Un incontro formativo in cui i ragazzi del corso ad indirizzo sportivo hanno interagito con i rappresentanti della Tonno Callipo Volley affrontando diverse tematiche che ruotano intorno al variegato mondo della pallavolo. A partire dal significato del “fare squadra” fino ad arrivare al valore del sacrificio e dell’impegno come mezzo per ogni conquista umana e professionale. Introdotto dal professore Giorgio Lico, è stato Nico Agricola, Responsabile del Settore Giovanile giallorosso, a prendere la parola: “La nostra Società è da sempre vicina al mondo della scuola. È bello vedere che ci sono ragazzi interessati alla pratica sportiva. Noi oggi siamo qui per promuovere la pallavolo ma è doveroso ricordarvi che qualsiasi sport è importante ai fin della vostra crescita. In un territorio come questo che offre molto poco ai giovani dovete essere abili a cogliere qualsiasi occasione di occupare il vostro tempo libero con attività utili e formative che possano tirare fuori abilità e talenti, allontanandovi da situazioni pericolose o dalla noia. Lo sport, inoltre, ha anche il merito di mettere insieme le persone, di creare aggregazione e confronto”. La testimonianza del giocatore Davide Candellaro, che vanta un’esperienza decennale nella massima serie della pallavolo italiana, è stata utile per far comprendere ai giovanissimi che la strada verso le soddisfazioni professionali è lunga e impegnativa. Si parte dal basso per tentare, con perseveranza, l’ascesa nell’élite del volley: così è stato per il centrale classe ‘89 che ha iniziato nelle giovanili del Treviso e distinguendosi per le sue qualità è riuscito ad arrivare anche in Nazionale “Nessun traguardo – ha aggiunto Agricola – può essere raggiunto subito e senza sacrificio. Lo sport insegna proprio che i risultati migliori si ottengono con l’abnegazione e la dedizione. Dietro alle prestazioni tecniche di un grande campione ci sono ore di duro lavoro in palestra”. Dal canto suo Candellaro ha risposto alle domande dei ragazzi che hanno cercato di esplorare tra le pagine già scritte della sua carriera: l’emozione di calcare il campo della Superlega per la prima volta, le difficoltà che ha dovuto affrontare come i ripetuti infortuni, il rapporto con i compagni di squadra. Significativo il messaggio sull’essere parte di una squadra. È come avere un’arma in più in quanto far parte di un gruppo coeso permette di condividere dispiaceri e soddisfazioni. L’unione diventa lo strumento per supportarsi nei momenti di difficoltà e superare gli ostacoli. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Lutto a Roma per la scomparsa di Emanuele Provvedi

    Di Redazione Lutto per la ASD Montesacro Roma, per l’improvvisa e prematura scomparsa di Emanuele Provvedi, 43 anni, allenatore del settore pallavolo. A dare la notizia, attraverso un lungo post su facebook, è la società sportiva per cui lavorava: “La ASD Montesacro Roma comunica l’improvvisa e prematura scomparsa di Emanuele Provvedi, allenatore del settore pallavolo. Ci stringiamo tutti attorno al fratello Domenico e alla sua famiglia in questo tragico momento“. Sospese per la giornata di oggi le attività della pallavolo agonistica, mentre per la giornata di domani, quando si terrà la cerimonia funebre laica (ore 15.30 presso l’area esterna dell’ex GIL in viale Adriatico 136)​, saranno sospese tutte le attività sportive in tutte le sedi via Pintor, Buenos Aires, PalaFucini e calcio a 5. Alla famiglia, agli amici e alla società le più sentite condoglianze dalla redazione di Volley NEWS. (fonte: Facebook ASD Montesacro Roma) LEGGI TUTTO

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    Velasco e Zorzi a Padova per raccontare “Come Michele diventò Paso”

    Di Redazione “Come Michele diventò Paso”: questa sera alle 20.30 ci saranno Julio Velasco e Andrea Zorzi alla Kioene Arena di Padova a raccontare, con il giornalista Massimo Salmaso e con l’assessore allo sport del comune di Padova, ed ex calciatore professionista, Diego Bonavina, la vita i valori e l’esempio di Michele Pasinato, a un anno dalla sua scomparsa. Sulle tribune i ragazzi del settore giovanile bianconero e le loro famiglie, oltre a tutta la famiglia del Paso. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da tifosa a scrittrice: Michela Bosani Moroni racconta la storia del nonno partigiano

    Di Eugenio Peralta Una vita nei palazzetti di tutta Italia e non solo, prima da giocatrice (centrale) nei campionati giovanili e territoriali a Parabiago, Nerviano e Legnano, poi da sfegatata tifosa di Novara ma soprattutto di Sara Anzanello, Tai Aguero e Serena Ortolani, che sono diventate anche sue grandi amiche. Eppure nel suo libro, pubblicato a dicembre 2021, il protagonista non è il volley: Michela Bosani Moroni lo ha scritto per ricordare il nonno Pio Vittorio Moroni, scomparso nel 2017, che fu partigiano nella Seconda Guerra Mondiale e prese parte attiva alla Resistenza con la 182esima Brigata Garibaldi di Legnano, oggi intitolata a Mauro Venegoni. “Ti racconto la storia del nonno – Il partigiano Moroni” è il titolo del libro, edito da Evoé Edizioni, in cui Michela si ispira alla sua vicenda per quello che, più che una biografia, è un romanzo storico: “Ho deciso di scriverlo – racconta in un’intervista di Francesco Jacini per Baloo Volley – per mantenere una promessa che gli avevo fatto. Lui ci teneva molto a raccontarmi ciò che aveva visto e vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale, per lui era molto importante che la storia non venisse dimenticata, che essa non cadesse nell’oblio. Gli ho promesso che, dopo di lui, avrei continuato io a raccontare il suo trascorso, e così è stato. Ho iniziato a scrivere a gennaio 2019, abbandonando poi la mia prima bozza verso aprile-maggio; poi ho ripreso il tutto due anni dopo, con il desiderio di riuscire a pubblicare il mio libro in occasione del centenario della nascita di mio nonno, l’11 dicembre 2021, e ce l’ho fatta!“. L’autrice, molto legata al “partigiano Moroni” (ha chiamato il figlio Vittorio proprio in suo onore), descrive il nonno come “un pensatore autonomo, critico e libero nello spirito, che si adattò alla vita da soldato per sopravvivere e per non causare problemi alla propria famiglia, ma non condivise mai il pensiero unico imperante all’epoca. Dopo l’armistizio di Cassibile divenne uno sbandato, e con un viaggio denso di peripezie tornò a casa, dove scoprì di essere in pericolo. Conobbe la realtà partigiana e riconobbe se stesso nei suoi valori: aderì quindi al movimento diventandone parte attiva. Più volte rischiò la vita senza scendere a compromessi, ma sopravvisse a quel quinquennio devastante portando con sé i traumi di ciò che aveva vissuto“. La festa della Liberazione dal nazifascismo rappresenta da sempre un’occasione particolare in casa Moroni: “Sicuramente il 25 aprile è stata per lui una data importante, che segnava la fine di un periodo buio della sua vita e un inizio speranzoso di un futuro migliore: lui venne smobilitato ufficialmente il 1° maggio 1945. In occasione del settantesimo anniversario della Liberazione ho voluto fargli una foto con in mano il tricolore e la scritta ’25 aprile 1945, io c’ero!’. Ha posato sorridente per quella foto, ma so che dietro a quel sorriso sono nascosti tanti brutti ricordi del passato. Una sera in ospedale a Legnano ho capito quanto la guerra lo avesse davvero segnato: stava sonnecchiando tranquillo, ma a un certo punto ha sbarrato gli occhi, terrorizzato. Si è messo seduto sul letto e mi ha intimato di scappare: diceva che i tedeschi stavano arrivando a prenderci, che lui non riusciva a muovere le gambe ma io dovevo correre e mettermi al sicuro. A distanza di oltre 70 anni, ancora gli capitavano questi incubi“. Quello con la guerra è rimasto infatti, per tutta la vita di Pio Vittorio Moroni, un rapporto complesso: “Mio nonno mi raccontava spesso ciò che aveva visto e vissuto durante il conflitto – ci ha spiegato l’autrice – e lo faceva con tranquillità, con molto tatto e con tantissima sensibilità. Ma non mi ha mai raccontato cose atroci e crude, e sono sicura che tanti ‘segreti’ se li sia portati via con lui. Un po’ per vergogna, forse, un po’ per un forte senso di protezione… non è mai facile per nessuno raccontare le brutte esperienze, e quando si parla di una guerra, con annessi e connessi, credo sia ancora più difficile“. Ora la sua storia è diventata un libro, una testimonianza importante anche per le nuove generazioni: “Vorrei che attraverso il mio racconto passasse un messaggio di coraggio – dice Michela – la storia di un ragazzo come tanti, che a 20 anni si è visto catapultato in una realtà che non gli apparteneva. Ha dovuto tenere duro, non arrendersi mai, seguire un ideale che non era quello in cui credeva. Ma poi, non appena ha potuto, con tantissimo coraggio e anche tanta paura e tante incertezze, ha deciso e voluto scegliere la strada più difficile, senza mai scendere a compromessi e mettendo a repentaglio anche la sua stessa vita“. “Non c’è notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere, diceva Jim Morrison – conclude Michela – e, se ci pensiamo, è così anche in questo caso. La guerra ha rubato a mio nonno 5 anni della sua vita, ma poi è finita! Lui ha ripreso in mano la sua vita, si è costruito la sua famiglia, ha sempre lavorato sodo per non far mancare nulla ai suoi due figli e poi a noi nipoti“. Un messaggio di speranza che vale per la festa del 25 aprile come per tutti i giorni di quest’epoca in cui i fantasmi della guerra sono tornati a ripresentarsi in Europa. LEGGI TUTTO

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    AIP partecipa all’assemblea generale di EU Athletes

    Di Redazione Questa mattina, per la prima volta dalla sua nascita, AIP – Associazione Italiana Pallavolisti ha preso parte a Valencia all’Assemblea Generale di EU Athletes, la confederazione europea che racchiude le associazioni di categoria di vari sport provenienti da Spagna, Belgio, Francia, Rep. Ceca, Danimarca, Irlanda, Grecia, Croazia, Islanda, Norvegia, Olanda, Lituania, Svezia, Slovenia, Regno Unito e Polonia. Insieme a GIBA (Giocatori Italiani Basket Associati), componente storico di EU Athletes, AIP ha avuto una prima preziosa occasione per unire le forze a livello europeo, continuare un percorso di crescita e apprendimento per l’Associazione stessa, per il bene del mondo degli atleti e per sviluppare insieme i temi comuni che sono emersi. Nel corso della riunione si è parlato in particolare del riconoscimento dei diritti e doveri per tutti i lavoratori e le lavoratrici sportive, dell’importanza del coinvolgimento delle associazioni di categoria nelle decisioni da parte delle Federazioni e, infine, dell’attenzione alla salute fisica e mentale degli atleti, alla dual career-post career e al fenomeno delle partite “truccate”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    PNRR: la Federazione “sponsorizza” il nuovo palazzetto di Cagliari

    Di Redazione È il nuovo palazzetto di Cagliari la struttura scelta dalla Federazione Italiana Pallavolo per concorrere al finanziamento di 4 milioni di euro previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la costruzione di nuovi impianti sportivi. In base al bando nazionale, infatti, ogni Federazione aveva la possibilità di proporre un solo progetto per la valutazione da parte del Dipartimento dello Sport: dopo aver esaminato tutte le richieste pervenute, la Fipav ha selezionato la proposta del Comune del capoluogo sardo, che prevede la realizzazione del palazzetto nel quartiere Sant’Elia. Tra le motivazioni della scelta indicate dalla Federazione ci sono la possibilità di intervenire su una delle principali carenze strutturali della Sardegna, dotando la regione di un palazzetto da 8000 posti in grado di ospitare manifestazioni pallavolistiche di alto livello nazionale ed internazionale; la rilevanza dell’investimento totale, che prevede un contributo di 25 milioni di euro da parte del Comune; la convergenza di altre Federazioni sportive sullo stesso progetto, con la possibilità di avviare sinergie e iniziative multidisciplinari; e, infine, la disponibilità dell’impianto per le attività pallavolistiche federali. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lutto in famiglia per Nino Di Giacomo, presidente della Fipav Sicilia

    Di Redazione Un grave lutto ha colpito Nino Di Giacomo, presidente del Comitato Regionale della Sicilia della FIPAV e della Seap Dalli Cardillo Aragona di Serie A2 femminile, con la perdita dell’amato padre Giuseppe. Tra i numerosi messaggi di cordoglio arrivati al dirigente, oltre ovviamente a quelli di colleghi, giocatrici, membri dello staff e collaboratori della sua squadra, ci sono anche le condoglianze del presidente della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi e dell’intero Consiglio Federale. La redazione di Volley NEWS si unisce al dolore della famiglia e degli amici. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano ospite di “Il Riff”, il podcast di Marco Mengoni

    Di Redazione Da sempre grande appassionato di pallavolo, negli ultimi mesi il cantante Marco Mengoni si è fatto notare per un’assidua presenza nei palazzetti: era in tribuna a Casalecchio di Reno in occasione della Final Four di Del Monte Coppa Italia e anche all’Allianz Cloud di Milano per l’ultima gara di regular season contro Taranto. Non è un caso quindi che sia proprio Matteo Piano, capitano dell’Allianz Milano, l’ospite della nuova puntata di “Il Riff“, il podcast che l’artista pubblica dal 2019 sulle principali piattaforme. “Per questa puntata – scherza Mengoni – mi sono dovuto sintonizzare sul fuso orario di Matteo Piano: a nord, dove sta lui, dall’alto dei suoi 2 metri e 11, si sta freschi e le idee frullano a meraviglia. La giocosità è il suo Riff e quando ha cominciato a giocare a pallavolo desiderava essere bravo invece che alto, non ha perso la voglia di condividere il bello dello sport con i più giovani e pensa che qualsiasi disciplina sportiva possa essere un’arma potentissima per esaltare valori come l’inclusività e l’unicità di ciascuno“. “Insomma un bilancio entusiasmante – conclude l’artista laziale – che mi ha confermato l’idea che già avevo: se non avessi fatto il cantante, e avessi avuto un talento come il suo, mi sarebbe piaciuto tantissimo diventare uno sportivo. In fondo a livello di emozioni, credo siano due mestieri simili!“. La puntata del podcast con Matteo Piano è ascoltabile gratuitamente online a questo link. (fonte: Facebook Marco Mengoni) LEGGI TUTTO