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    Il DG Emanuele Catania ospite a Sotto Rete questa sera

    Di Redazione
    Oltre al giovane dirigente bresciano e consigliere della Lega Volley Femminile, saranno ospiti un rappresentante della Vbc E’Più Casalmaggiore e Patrizia Zampedri, libero dell’Esperia Cremona, ed ex giocatrice della Millenium nella stagione 2016-2017. Durante la trasmissione interverranno altri ospiti in collegamento web.
    Appuntamento alle ore 22 circa su Cremona 1 e anche online sul sito web dell’emittente. Condurrà la trasmissione Simone Arrighi.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Spadafora sul nuovo DPCM: “Una scelta di buon senso”

    Di Redazione
    Con un post su Facebook, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora elogia il nuovo DPCM sull’emergenza coronavirus in vigore da oggi, che ferma gli sport di contatto a livello giovanile e di base ma consente le competizioni regionali e gli allenamenti. “È prevalsa – scrive il ministro – una scelta di buon senso. Nelle prossime ore, insieme ai rappresentanti del settore, studieremo ulteriori misure di sicurezza per una maggiore tranquillità di tutti e scongiurare possibili chiusure. Vi rivolgo però un appello accorato: fate attenzione e rispettate al massimo le regole, in palestra come in qualsiasi altro luogo. È un momento davvero critico, non abbiamo ancora vinto la nostra guerra contro il coronavirus“.
    Spadafora esplicita poi i provvedimenti adottati dal Governo: “Palestre, piscine e centri sportivi restano aperti! Proseguono partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre per il livello provinciale, società e associazioni sportive ed enti di promozione proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale, come le squadre di serie A all’inizio della fase due. Per fare un esempio: la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite” (nella pallavolo si attendono però ancora chiarimenti dalla Fipav per capire quali siano le categorie di “livello regionale” nel settore giovanile e quale il protocollo da adottare per gli allenamenti, n.d.r.).

    “Non è facile assumere certe scelte – aggiunge il ministro – ma ho pensato non solo ai tanti gestori e ai lavoratori sportivi e a quanti frequentano le palestre per il proprio benessere psico-fisico ma anche ai tantissimi giovani, ragazze e ragazzi, che sono messi a dura prova dalle regole imposte dall’emergenza sanitaria e che trovano proprio nelle ore che trascorrono facendo sport un momento importante di sfogo e relax, essenziale per il loro equilibrio. Del resto, nessuna evidenza scientifica denuncia focolai in relazione all’allenamento individuale nei luoghi controllati. Sarebbe stato peggio spingere migliaia di appassionati e di giovani nei parchi cittadini piuttosto che proseguire in luoghi che rispettano regole e protocolli“.
    (fonte: Facebook Vincenzo Spadafora) LEGGI TUTTO

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    Stop agli sport di contatto: la pallavolo si ferma in tutta Italia

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Dopo la Lombardia tocca all’Italia intera. Il nuovo DPCM annunciato oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte segue la strada aperta due giorni fa dalla Regione Lombardia: tra le altre misure per il contenimento della pandemia di coronavirus c’è la sospensione di tutte le attività degli sport di contatto a livello dilettantistico, sull’intero territorio nazionale. Si attende il testo completo del decreto per capire se e in quale forma saranno consentiti gli allenamenti e se, come sembra probabile, i campionati nazionali saranno equiparati agli “sport professionistici” che restano esclusi dal provvedimento.
    Per la pallavolo resta comunque uno stop drammatico in un periodo già molto difficile, in cui le società di base avevano impiegato mesi per conformarsi ai rigidi protocolli sanitari ed effettuato anche investimenti importanti per prepararsi a una ripartenza che diventa ora impossibile. Il movimento di base, inteso come campionati regionali e provinciali ma soprattutto come settore giovanile, si avvia a una seconda stagione consecutiva di stop che avrà inevitabili riflessi, diretti e indiretti, anche sull’attività di vertice. LEGGI TUTTO

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    Il selfie di Matteo Salvini con la maglia della Lube

    Foto Instagram Matteo Salvini

    Di Redazione
    Nuova “incursione” nel mondo della pallavolo di Matteo Salvini: il leader della Lega, dopo aver postato in giugno un discusso selfie in divisa da arbitro federale, questa mattina è apparso sui social con una maglia della Cucine Lube Civitanova. Per la verità il particolare è passato inosservato a molti, visto che il soggetto principale della foto è in realtà una celebre marca di biscotti, ma sul profilo Instagram dell’ex ministro non è mancato qualche raro commento “Forza Lube”…

    (fonte: Instagram Matteo Salvini) LEGGI TUTTO

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    RaiSport verso la chiusura? La protesta dei giornalisti

    Di Redazione
    Un’altra delle (poche) vetrine nazionali della pallavolo potrebbe presto scomparire: come riportato ieri da Il Fatto Quotidiano, il piano di riorganizzazione presentato al CdA della Rai dall’amministratore delegato Fabrizio Salini prevede, tra l’altro, l’eliminazione del canale tematico RaiSport, nel quadro di un generale progetto di contenimento dei costi. Le voci di una chiusura di RaiSport, che porta risultati modesti sul piano dello share (circa l’1% in media), erano già emerse in diverse occasioni, ma per la prima volta vengono messe nero su bianco. Nel caso il progetto andasse in porto, resterebbe comunque in attività l’omonima testata giornalistica diretta da Auro Bulbarelli.
    Immediata la reazione dei giornalisti dell’emittente, tra cui anche i volti della pallavolo maschile e femminile. Maurizio Colantoni e Marco Fantasia hanno condiviso sui social network un post del collega Vittorio di Trapani, che è anche segretario nazionale del sindacato Usigrai: “Visto che il Piano industriale della Rai è basato su organizzazione per generi, mi domando: 1- lo Sport non è un genere? 2- la Rai vuole cancellare un genere come lo sport? 3- il Piano industriale è cambiato?“. E Colantoni ha rincarato la dose: “Lo sport è una risorsa. Da anni si vuole rafforzare i concorrenti cercando di annullare Raisport in tutti i modi. È vergognoso. Colleghi fatevi sentire“.

    Contro la cancellazione di RaiSport si è espresso anche il deputato Michele Anzaldi, che fa parte della Commissione di Vigilanza: “Siamo di fronte a una violazione del contratto di servizio. Inoltre mi chiedo dove sia il risparmio, visto che RaiSport è interamente realizzato da personale Rai“.
    (fonte: Il Fatto Quotidiano) LEGGI TUTTO

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    Sospensione in Lombardia, le società non ci stanno. La petizione e le critiche

    Di Dania Tuccillo
    La decisione della Fipav Lombardia, a seguito dell’ordinanza regionale, di sospendere campionati e attività dalla Serie C fino ai campionati di categoria non è piaciuta ad allenatori, dirigenti, presidenti, genitori e atleti delle società lombarde.
    Sui social sono numerosi i commenti negativi e le richieste di chiarimento e modifica dell’ordinanza destinati al presidente Attilio Fontana. Tra questi, quello della Pcg Volley Bresso che invita a riflettere sul “Disastro che stiamo per creare”:

    Ancora, sotto il post Facebook con le nuove direttive della Fipav Lombardia, si legge il commento di Pierina Bolzoni, presidente della Gerundo volley:
    “Carissimo presidente Fontana “carissimo” perché voglio essere gentile, e “presidente Fontana” perché è lei che ha firmato l’ordinanza (ovviamente dopo essersi consultato con chi di dovere). Ieri sera, al termine degli allenamenti previsti, dopo aver deterso, igienizzato e sanificato la palestra che utilizziamo, torno a casa e leggo sui social che la Regione Lombardia ha emesso una nuova ordinanza e scopro che fino al 5 novembre NON POTREMO PIÙ continuare con gli allenamenti e non potremo ovviamente nemmeno iniziare i campionati perché il nostro sport, la pallavolo, rientra tra gli innumerevoli sport da contatto di cui l’ordinanza ha previsto il blocco. Pensando fosse uno scherzo, vado a letto. Ma svegliandomi questa mattina verifico che non era uno scherzo ma che é tutto vero! Ma stiamo scherzando?“
    La presidente continua: “Come ha scritto qualcuno prima di me, (che copio e incollo perché ha espresso perfettamente il mio pensiero) “in poco meno di 2 mesi ci siamo trovati ad affrontare un nuovo modo di fare sport: la chiamano new normality!Abbiamo dovuto fermarci, capire, sbattere la testa perché quello che ci sembra assurdo, oggi è la normalità. Scaltri e istintivi come solo gli sportivi sanno fare, abbiamo messo in atto un protocollo serio e stringente.Abbiamo rinunciamo a molte cose pur di tornare a riassaporare il profumo della palestra. Abbiamo rinunciato a trovarci 30 minuti prima dell’allenamento e alle paste del giovedì. Abbiamo rinunciato alla doccia e agli spogliatoi, alle ore palestra occupate giustamente dalle scuole per permettere l’uscita scaglionata degli alunni. Abbiamo rinunciato ai 4 campionati che avremmo fatto per squadra per meglio gestire gli spazi disponibili. Abbiamo fatto tanti passi indietro solo per l’amore incondizionato verso questo sport!Finalmente siamo ripartiti con mille difficoltà, tanta pazienza, tanti investimenti, ma davvero con tanta determinazione! E niente ci ha fermato, neanche le mascherine, i gel, le distanze, i palloni igienizzati, il registro delle presenze, la misurazione della temperatura, le autocertificazioni, le tantissime ore di formazione e i continui cambiamenti.Ora la mazzata! Uno stop che sa di sconfitta, come quella volta che hai perso una finale e non ci dormi la notte, ma tu avevi lavorato duramente e seriamente ed eri convinto di spuntarla.Ma le nostre associazioni con tutti questi protocolli, le nostre palestre igienizzate quasi come un ospedale, le nostre regole (che poi sono le vostre) che abbiamo messo in pratica alla lettera, non sono forse più sicuri dei mezzi pubblici, degli assembramenti e della stupidità di chi crede che senza mascherina si possa vincere contro questo maledetto virus?”“Concludo dicendo che nessuno di noi vuole mettere a rischio la vita di nessuno, dei nostri cari, dei nostri amici, dei nostri vicini, ma in questo modo state distruggendo qualcosa di importante e necessario, state uccidendo la nostra anima.Pierina BolzoniPresidenteASD GERUNDO VOLLEY”
    Infine, ma sono solo alcuni esempi di quello che si può leggere in queste ore, sempre su Facebook è stata lanciata una petizione (sulla piattaforma apposita change.org) dal titolo “Modificare l’ordinanza 620 della Regione Lombardia: stop all’irragionevolezza” con l’obiettivo di raggiungere le 25.000 firme. Al momento in cui scriviamo questo articolo, sono state già raggiunte le 16.861 firme.
    Il link della petizione. LEGGI TUTTO

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    Fipav Lombardia, stop a serie C, D e giovanili. Via libera a serie A e B

    Di Redazione
    Dopo la firma dell’ordinanza 620, da parte del presidente della Regione Attilio Fontana, dalla Fipav Lombardia arrivano ulteriori chiarimenti in merito alla sospensione di allenamenti e campionati.
    Fipav Lombardia, recependo l’Ordinanza n. 620 e i relativi allegati (16 ottobre 2020) emanata da Regione Lombardia, e con riferimento anche all’Ordinanza n. 579 e relativi allegati (10 luglio 2020) – richiamata dalla stessa ordinanza n. 620 – conferma che dal 17 ottobre al 6 novembre compresi, sul territorio regionale:
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Nazionali di Superlega, Serie A2, Serie A3, Serie B Maschile e Serie A1, Serie A2, Serie B1, Serie B2 Femminile sono CONSENTITE, nello stretto rispetto delle normative nazionali e locali vigenti e dei protocolli emanati dalla Federazione Italiana Pallavolo.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Regionali di Serie C e Serie D femminile e maschile sono SOSPESE.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati Territoriali di 1^, 2^ e 3^ Divisione femminile e maschile sono SOSPESE.
    Tutte le attività (compresi gli allenamenti) delle squadre iscritte ai Campionati di Categoria femminili e maschili sono SOSPESE.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si ferma la pallavolo in Lombardia. Stop dalla Regione anche agli allenamenti

    Di Redazione
    La temuta stretta sugli sport di contatto in Lombardia è arrivata, ed è anche peggiore del previsto: con l’ordinanza numero 620 firmata oggi, valida da sabato 17 ottobre a venerdì 6 novembre, la Regione blocca completamente l’attività degli sport dilettantistici, compresa quella organizzata da società e associazioni sportive (l’attività amatoriale era già ferma in seguito all’emanazione del più recente DPCM). Rispetto alla prima versione del provvedimento annunciata dal presidente Attilio Fontana in conferenza stampa, sono sospesi anche gli allenamenti.
    “Sono sospese – recita l’ordinanza – tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale – sia agonistico che di base – dalle associazioni e società dilettantistiche“.
    Una formulazione destinata sicuramente a fare discutere: per la pallavolo, l’interpretazione più ovvia è che possano continuare ad allenarsi solo le squadre iscritte ai campionati nazionali (dalla Serie B in su). Ma in questa definizione rientrerebbe tutta una serie di casi “borderline”, dalle formazioni Under che partecipano ai campionati di serie alle prime squadre che attingono a piene mani dal settore giovanile. È certo, invece, che dal provvedimento non sono interessati Beach Volley e Sitting Volley, non annoverati tra gli “sport di contatto”.
    In attesa di ulteriori chiarimenti, comunque, l’ordinanza costituisce senza dubbio una pietra tombale sul movimento di base lombardo, che dopo tanti mesi di forzata inattività e faticoso rientro, con annesse spese anche significative e battaglie per l’utilizzo delle palestre, proprio alle porte dei campionati vede di nuovo svanire (e questa volta definitivamente) la possibilità di ripartire. Un tributo probabilmente inevitabile, ma doloroso, alla lotta contro un’emergenza sanitaria che continua a crescere di intensità.
    La Regione torna sui suoi passi anche sul tema dell’accesso del pubblico nei palazzetti: come specifica l’Allegato 2 del nuovo provvedimento, gli spettatori saranno ammessi soltanto “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi“. Annullata, dunque, l’ordinanza del giorno precedente che consentiva l’ingresso fino a un massimo di 700 spettatori.
    (fonte: Regione Lombardia) LEGGI TUTTO