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Pallavolo Unita per il Futuro chiede alla Fipav un confronto con le società

Foto Pallavolo Unita per il Futuro

Di Redazione

Una consultazione con le società di base per decidere le date e le formule di ripresa dei campionati, indicazioni più chiare su costi e responsabilità e la condivisione preventiva dei futuri provvedimenti del Consiglio Federale: sono alcune delle richieste che Pallavolo Unita per il Futuro, un gruppo di oltre 80 società costituitosi negli scorsi mesi, rivolge alla Federazione Italiana Pallavolo in un appello pubblicato online con l’hashtag #appelloFipav e liberamente consultabile e scaricabile (qui la versione integrale).

L’idea dell’appello nasce dalla decisione della Fipav di fissare al 23 gennaio la data di ripartenza dei campionati di Serie B, che ha provocato malumori e proteste da parte di diversi club. Ma gli obiettivi e i principi dell’associazione sono più ampi ed elevati: giocare a pallavolo in sicurezza e nel rispetto del sano agonismo sportivo, valutare la possibilità di una ripartenza limitando al minimo le possibilità di contagio, contribuire alle scelte del Consiglio Federale con una “voce costruttivamente critica” e creare un percorso che consenta alle società di limitare costi e danni economici derivanti dal continuo divenire dell’emergenza sanitaria.

La pandemia – lamenta infatti Pallavolo Unita per il Futuro nel testo dell’appello – ha imposto alla Fipav continue decisioni, non sempre coerenti rispetto all’emergenza sanitaria, ma in ogni caso improntate alla speranza di una ripartenza del movimento pallavolistico, con previsioni fin troppo ottimistiche rispetto alla realtà del momento. Il problema reale è che ognuna di queste disposizioni ha comportato la necessità di continui ‘adeguamenti’ delle società, che inevitabilmente si sono tradotti in costi, senza nessuna certezza che i campionati possano partire, e soprattutto concludersi, nella piena regolarità“.

Cosa si chiede dunque alla Federazione? Innanzitutto un confronto prima di riprendere: “Il nostro suggerimento propone che sia consultata la base delle società di ogni campionato, che si decida tutti insieme una data di inizio e che la stessa sia preceduta di almeno 30 giorni da comunicazione, concedendo così il tempo necessario a ogni singola società per riconvocare i gruppi e riprendere la fase di preparazione. La prima data possibile per questa consultazione, previa verifica della situazione sanitaria, potrebbe essere a inizio gennaio, prevedendo il via dei campionati a inizio febbraio“.

Inoltre l’associazione auspica “la condivisione dei futuri provvedimenti della Fipav con le società del territorio ex ante” e “indicazioni chiare da parte della Federazione sulle responsabilità civili e penali dei presidenti circa il reintegro di atleti/e post infezione Covid“. Un appello che, conclude il testo, ha “volontà costruttiva e non polemica: un campionato si gioca se vi sono le condizioni per il suo svolgimento, senza rischi per la salute, senza mortificare le regole del gioco e senza inutile sperpero di denaro, per non ripetere quanto già verificatosi nella precedente stagione sportiva“.

(fonte: Pallavolo Unita per il Futuro)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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