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    L’AIP chiede alla Frascolla Taranto di “liberare” i giocatori dal vincolo

    Di Redazione
    Nuova battaglia dell’AIP sul tema del vincolo sportivo: questa volta l’Associazione Italiana Pallavolisti si schiera pubblicamente contro la Polisportiva Frascolla Taranto, accusata di non voler “liberare” alcuni atleti che avevano chiesto la possibilità di giocare altrove. Una denuncia che arriva attraverso un post sui social network, “perché è l’unica strada possibile, dopo diversi tentativi, prima per via telefonica, poi per via telematica tramite e-mail“.
    “Si chiede pubblicamente alla società – scrive l’associazione – e al suo presidente Castaldo una risposta in merito al comportamento fin qui tenuto: un’assoluta indisponibilità ad addivenire a una soluzione bonaria di fronte alla volontà espressa da atleti di trasferirsi verso altro sodalizio di loro gradimento. Ripetiamo che il vincolo sportivo non autorizza il sodalizio ad assumere comportamenti impositivi – di natura personale e/o economica – che possano limitare il diritto dell’atleta dilettante a svolgere l’attività sportiva agonistica liberamente e in conformità alle proprie esigenze personali“.
    “Stiamo vivendo un momento decisamente duro e difficile – conclude il comunicato – e non c’è bisogno di queste vicende che feriscono l’intero movimento pallavolistico italiano. La finestra per i tesseramenti scade il 31 ottobre, per cui AIP invita ogni componente in questione ad adoperarsi per risolvere la situazione velocemente. Impegno, responsabilità, passione, dedizione, volontà, correttezza“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le FAQ del Governo: allenamenti individuali solo all’aperto? Chiuse le palestre scolastiche

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato oggi le FAQ riguardanti l‘ultimo DPCM sul contenimento della pandemia di coronavirus: domande e risposte che dovrebbero aiutare le tante società sportive in attesa di chiarimenti ma che in realtà finiscono per far sorgere ulteriori interrogativi.
    Il documento chiarisce che, sebbene non siano citati nel decreto, gli allenamenti individuali degli sport di contatto sono ancora possibili, ma sembrerebbe limitarne lo svolgimento agli impianti all’aperto: “Le attività motorie e di sport di base possono essere svolte presso centri sportivi e circoli all’aperto, fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Pertanto, sarà possibile solo svolgere allenamenti e attività sportiva di base a livello individuale, previsti dal decreto del ministro dello sport del 14 ottobre 2020 che individua gli sport da contatto. Gli allenamenti per sport di squadra, parimenti, potranno svolgersi in forma individuale, previo rispetto del distanziamento“.
    Secondo questo principio, oltre alla pallavolo, anche il Beach Volley non dovrebbe essere più consentito in ambienti chiusi: infatti, spiegano le FAQ, “ai fini delle disposizioni del DPCM, il pallone tensostatico o campi con coperture pressostatiche sono da equipararsi ad un locale al chiuso“.
    Un altro punto cruciale: viene esclusa la possibilità di svolgere attività nelle palestre scolastiche, che sono la “casa” della maggior parte delle squadre di volley dalla Serie B in giù. “Le attività organizzate da ASD/SSD in orario extrascolastico nelle palestre scolastiche sono assimilate a quelle realizzate in qualunque altra palestra e rientrano, pertanto, nella disposizione di sospensione di cui alla lettera f“, cioè quella che decreta appunto la chiusura delle palestre. Ne sarà consentito comunque l’uso a quelle squadre che rientrano nei campionati “di interesse nazionale” e quindi hanno facoltà di allenarsi e giocare?
    In generale, quali alternative restano alle società di pallavolo? Si attende ancora, a questo punto con la massima urgenza, il pronunciamento della Federazione Italiana Pallavolo per capire se migliaia di tesserati sono destinati a rimanere a casa.
    Il testo completo delle FAQ è disponibile online.
    (fonte: Sport.governo.it) LEGGI TUTTO

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    Sport e Salute convoca le Federazioni: “Non lasceremo indietro nessuno”

    Di Redazione
    Dopo l’emanazione del DPCM di ieri che ha, di fatto, bloccato gran parte dell’attività sportiva sul territorio nazionale, Sport e Salute ha convocato per questa settimana i rappresentanti delle Federazioni, degli Enti di promozione sportiva e degli organismi sportivi per ascoltare le loro voci e discutere della possibilità di accesso ai contributi pubblici. “Faremo di tutto per non lasciare indietro nessuno” dice il comunicato dell’ente, e il presidente Vito Cozzoli aggiunge: “Lo sport è salute, ma il virus è un avversario tosto e ci impone nuovi sacrifici. Siamo già al lavoro per tutelare il sistema sportivo, vera ossatura sociale del paese“.
    Ieri il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva promesso l’introduzione di un’indennità di 800 euro per il mese di novembre e lo stanziamento di 50 milioni a fondo perduto per ASD e SSD, oltre all’erogazione automatica di contributi alle società che ne avevano già usufruito.
    Nel frattempo la Federazione Italiana Pallavolo ha in programma in mattinata un Consiglio Federale straordinario per discutere sui riflessi del nuovo decreto. A seguire è prevista la Consulta dei presidenti regionali.
    (fonte: Sport e Salute) LEGGI TUTTO

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    Due anni fa la scomparsa di Sara Anzanello

    Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Di Redazione
    Era il 25 Ottobre 2018. Uno dei giorni più tristi della pallavolo azzurra, non per una sconfitta subita sul taraflex, ma per l’addio ad una delle maggiori protagoniste del nostro sport, Sara Anzanello.
    La classe ’80, centrale della nazionale e poi nello staff del Club Italia è stata ricordata proprio in questa veste dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile con un post in facebook.
    Bellissimo e toccante il ricordo della sua amica di sempre Raffa Caloni che, come l’anno scorso, le dedica un pensiero : “La morte non cancella l’amore che é stato. Fisicamente manchi, ogni istante, ma posso sentirti ancora sulla mia pelle, nel mio cuore, nei miei pensieri. Sei una costante nella mia vita. Accompagni ogni mio passo, ogni mia scelta, ogni attimo. Sei qui con me. Come è sempre stato e come sempre sarà. La mia anima bella, il mio posto sicuro. Lo sento nel profondo e percepisco il tuo zampino in tante cose. Grazie Anzina bella, sei luce! Non te ne sei mai andata. Non te andrai mai. Ti amo infinitamente.” LEGGI TUTTO

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    Spadafora: “Il Governo ha dovuto assumere scelte difficili”

    Di Redazione
    Con il nuovo DPCM, lo sport si è praticamente fermato. Il Governo, infatti, ha confermato le restrizioni per lo sport, misura che inciderà su quasi 10 milioni di italiani tra federazioni ed enti di promozione sportiva.
    Non è mancata, tempestivamente, la replica del ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora che con un post in facebook ha scritto così:
    “Purtroppo palestre, piscine, competizioni dilettantistiche (a esclusione di quelle nazionali), cinema, teatri, concerti, convegni, congressi, parchi divertimento, gite scolastiche, sale gioco, sale scommesse, bingo, discoteche e molte altre attività sono sospese, mentre bar, pub e ristoranti dovranno chiudere alle 18.Ho compiuto ogni sforzo possibile per evitare la sospensione delle attività, compresa l’emanazione solo tre giorni fa di un protocollo con regole ancora più stringenti. Purtroppo però non è servito a nulla perché i dati sono peggiorati e ancora una volta stavamo rischiando di andare verso il collasso del Sistema sanitario. Il numero di contagi quotidiano, di ricoveri in terapia intensiva e, purtroppo, di decessi legati al Covid 19 è arrivato a una soglia critica e allora il Governo ha dovuto assumere scelte difficili per limitare in modo significativo le occasioni di spostamento e di incontro.
    L’impegno e la responsabilità dimostrata dai gestori di palestre e piscine in questi mesi sono stati esemplari. So bene quanto abbiano investito anche con risorse proprie, nonostante le difficoltà e il calo delle iscrizioni, per continuare a far praticare sport in assoluta sicurezza. Già domani approveremo il decreto per sostenere con misure straordinarie tutto questo mondo che con la seconda chiusura rischia di non riaprire più:- 800 euro indennità per novembre;- 50 milioni di fondo perduto per ASD e SSD da erogare entro novembre;- fondo perduto automatico per le Società Sportive Dilettantische con codici Ateco che ne avevano già usufruito.Mi auguro che il mondo dello sport possa riprendere il prima possibile perché, oltre al lato economico, è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, e per tante ragazze e ragazzi rappresenta oltre che uno sfogo positivo e una passione anche un argine alla marginalità e all’illegalità” LEGGI TUTTO

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    Comitato 4.0: “Servono liquidità agevolata, aiuti a fondo perduto, rinvio delle scadenze fiscali”

    Di Redazione
    “Lo sport è un settore produttivo a tutti gli effetti e, come tale, necessita di interventi di ristoro. Contestualmente alle decisioni per contenere la diffusione del virus, il governo ci dica cosa intende fare per garantire un dignitoso futuro alle attività penalizzate dal nuovo decreto, compreso lo sport”: così il Comitato 4.0 – costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo Serie A maschile, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Pallavolo Serie A femminile, Lega Basket femminile, Fidal Runcard – a proposito delle misure contenute nel nuovo dpcm.
    “Con il primo decreto cura Italia lo sport è stato equiparato ad una industria produttiva, dobbiamo continuare in questo solco. ll comparto viene alimentato dagli sforzi economici di migliaia di imprenditori, che ora sono in grande difficoltà, vanno sostenuti. Abbiamo bisogno di misure di liquidità agevolata, il rinvio delle scadenze fiscali e aiuti a fondo perduto” prosegue il Comitato 4.0.
    “Il nostro sport oggi è gravato da pesantissimi costi, economici e gestionali, basti pensare agli sforzi che richiede l’applicazione delle procedure sanitarie e, in tal senso, gli interventi sono improcrastinabili. Tuttavia, il costo più alto lo sosterrà il paese perché fermare lo sport vuol dire rendere l’Italia più povera dal punto di vista sociale, dato il ruolo che lo sport esercita sul territorio in termini di inclusione, di contrasto alla criminalità, di educazione” conclude il Comitato 4.0.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuova stretta agli sport di contatto: permessi solo gli eventi di interesse nazionale

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato oggi il nuovo DPCM sulle misure di emergenza per il contenimento della pandemia di coronavirus. Il provvedimento, il cui testo è riportato dal Corriere della Sera in attesa della pubblicazione ufficiale, prevede una nuova stretta agli sport di contatto dopo quella attuata con il decreto della scorsa settimana: questa volta la normativa permette soltanto gli eventi e le competizioni sportive “di interesse nazionale” (e non più quelli regionali).
    Il nuovo testo dell’articolo 1, comma 9, alla lettera e) recita: “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal CONI, dal CIP e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva (…); le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse“.
    La lettera g) prevede invece che “fatto salvo quanto previsto alla lettera e) in ordine agli eventi e alle competizioni sportive di interesse nazionale, lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, è sospeso; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse allo sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale“. Sospese anche le attività di palestre e piscine.
    Per quanto riguarda la pallavolo, le nuove norme superano la distinzione applicata in precedenza agli eventi “di interesse regionale” e quindi, salvo sorprese, dovrebbero permettere il proseguimento dei soli campionati nazionali, mentre tutte le altre categorie dovranno sospendere completamente l’attività, allenamenti compresi. Resta però da attendere l’interpretazione della Fipav: il Regolamento Gare (utilizzato come base normativa per la lettura del provvedimento precedente) considera infatti “campionati nazionali” non soltanto Serie A e Serie B, ma anche la Serie C e tutte le categorie giovanili dall’Under 13 all’Under 20.
    (fonte: Corriere.it) LEGGI TUTTO

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    AIP, De Togni: “Dobbiamo dare l’esempio, il volley non può fermarsi”

    Di Redazione
    Il presidente dell’AIP, l’Associazione Italiana Pallavolisti, De Togni, lancia un importante messaggio destinato all’intero movimento, ai suoi membri, agli atleti e alle rispettive famiglie.
    “Oggi è quanto mai importante mantenere alta l’attenzione nell’attività che ognuno di noi svolge quotidianamente. Dobbiamo dare l’esempio”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO