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    Miriam Sylla accanto a UNHCR: “Senza scuola non c’è futuro”

    Foto Instagram Miriam Sylla

    Di Dania Tuccillo
    L’Agenzia Onu per i Rifugiati ha lanciato ieri la campagna “Fantastica Routine“: come riporta l’Ansa, la raccolta fondi è volta a contrastare l’emergenza umanitaria ed educativa in corso nel Sahel, nell’Africa subsahariana. Parte del ricavato, prosegue Ansa, sarà inoltre destinato a fornire i giusti mezzi per garantire la didattica a distanza, per formare gli insegnanti e per la fornitura di acqua e gel disinfettanti.
    Anche Miriam Sylla, tra le tante star dello spettacolo e dello sport, è scesa in campo accanto a UNHCR (The Un Refugee Agency) per sostenere la raccolta fondi:
    “Quanto era bella la nostra routine? Adesso che le nostre vite sono cambiate abbiamo capito tante cose che davamo per scontate. Tra queste, più di ogni altra, che la scuola è la cosa più importante per ogni bambino. Per i bambini rifugiati è fondamentale. È l’unico modo per sperare in un futuro migliore e per tornare a una vita quasi normale.È per questo che ancora una volta sono al fianco di UNHCR. Perché credo che senza istruzione, nessun bambino possa avere un futuro” scrive Sylla sul suo profilo Instagram.
    Per sostenere UNHCR, si può donare al 45588: con soli 2 euro verrà garantito un mese di scuola a un bambino rifugiato. LEGGI TUTTO

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    Anzani presto papà: la romantica foto con la compagna

    Foto Ufficio stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Una lieta notizia in casa Anzani: il centrale azzurro e della Lube e la compagna Carolina aspettano un bambino.
    Per comunicarlo ai suoi fan su Instagram, Anzani sceglie una romantica foto che lo ritrae mentre abbraccia la sua compagna, entrambi con una felpa che recita “Dad” e “Mom”.
    (Fonte: Instagram Simone Anzani) LEGGI TUTTO

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    Millenium Zone vola a 19 con l’olandese Jasper e il vice coach Carasi

    Di Redazione
    L’approfondimento sul mondo Millenium condotto da Luca Piantelli ospita l’olandesina voltante Marrit Jasper, il vice allenatore Andrea Carasi, e lo sponsor Alessandro Bandera di Tecnosystem.
    Il primo ospite è Bresciano di Gussago, ventinove anni da compiere il prossimo 9 marzo: Andrea Carasi. Da giocatore ha militato nei campionati di B1 (come libero), C e D, e da alcune stagioni è passato dall’attività agonista a quella di allenatore. Per alcune stagioni ha operato nel settore femminile, in particolare con la società Volley Gussago nel ruolo di assistente, poi come primo allenatore nel settore giovanile del Collebeato Volley dove è stato anche direttore tecnico. Nella scorsa stagione Carasi è entrato come terzo allenatore al fianco di coach Enrico Mazzola dal 2020/21 è stato promosso a primo assistente.
    Olandese di Sneek, regione della Frisia, dove è nata il 28 febbraio 1996, Marrit Jasper è la seconda olandese che veste la maglia Millenium e sarà la Leonessa ospite di puntata.
    Nel corso dei quattro anni di militanza allo Sneek , vince complessivamente due campionati, una Coppa dei Paesi Bassi e due supercoppe olandesi. Nel 2016-17 si trasferisce in Germania per giocare con il Suhl, in Bundesliga, nella stessa stagione riceve prime convocazioni dalla nazionale olandese. Per la stagione 2017-18 si accasa al Dresdner con cui vince la Coppa di Germania e poi il PTSV Aachen con cui resta sino alla scorsa, interrompendo l’attività agonistica a causa della pandemia da covid-19. Per la sua prima avventura nella serie A1 italiana, Marrit Jasper ha scelto la Banca Valsabbina Millenium. Da ricordare che nel 2017 conquista la medaglia d’argento ai campionati Europei, tenutisi in Azerbaigian e Georgia.
    Sponsor time con Alessandro Bandera di Tecnosystem, azienda che opera nel campo della automazione industriale e industria 4.0.
    Ricordiamo che ogni martedì alle 19 il programma viene pubblicato sui social Millenium, e alle 22 la replica in chiaro su ÉliveBrescia TV, canale 16 del digitale terrestre.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi: approvato il “Decreto CIO”, l’Italia salva inno e bandiera

    Di Redazione
    L’Italia si “salva” in extremis dalle possibili sanzioni del CIO: alla vigilia della riunione del Comitato Olimpico internazionale, il Governo ha approvato il decreto che garantisce l’autonomia al Coni e che dovrebbe evitare possibili sanzioni. Il rischio concreto era che il CIO vietasse agli azzurri di partecipare alle Olimpiadi 2020 con i simboli nazionali, come inno e bandiera, a causa della violazione della norma che impone la “piena autonomia gestionale, amministrativa e contabile delle federazioni sportive“.
    A quanto riporta la Gazzetta dello Sport, per sbloccare il decreto è stato necessario un intervento diretto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella stessa riunione del Consiglio dei Ministri in cui ha annunciato le proprie dimissioni. Il testo del decreto non è ancora stato reso noto, ma tra i provvedimenti presi ci sarebbero l’attribuzione al Coni di beni immobiliari (come i centri olimpici di Roma, Tirrenia e Formia) e di una dotazione di 165 unità di personale, oltre all’aumento degli stanziamenti governativi.
    Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha espresso soddisfazione per il provvedimento e ha informato immediatamente al telefono il presidente del CIO Thomas Bach, che avrebbe replicato con un semplice “Sono molto felice“.
    (fonte: Ansa.it) LEGGI TUTTO

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    Hit Parade: canzoni dedicate alla rivalità, ai ritorni in campo e ai cambiamenti

    Di Stefano Benzi
    Prosegue la nostra rubrica dal titolo Hit Parade: canzoni che danno un significato diverso ad alcune delle notizie di pallavolo più interessanti degli ultimi giorni. Tra rinvii, recuperi e squadre che tornano finalmente in campo – alcune dopo quasi un anno – dedichiamo un po’ di attenzione alla rete che divide il campo. O che forse lo unisce…
    1) Quando il titolo di coda è un abbraccio
    Settimana di recuperi con due partite diverse che hanno fornito gli stessi titoli di coda. A Casnate con Bernate la Agnelli Tipiesse Bergamo conquista la tredicesima vittoria consecutiva battendo Cantù al termine di una partita meravigliosa il cui 0-3 conclusivo non rende giustizia alla Libertas. All’Allianz Cloud la Powevolley Milano sconfigge la Leo Shoes Modena al termine di una partita rutilante e imprevedibile. A fine gara giocatori a braccetto, anche se il malumore da parte degli sconfitti c’è tutto. Ma la scena di atleti che si scambiano complimenti e pacche sulle spalle, allenatori compresi, al termine di due feroci battaglie vale quanto un trailer promozionale. Fa male pensare che non ci fosse pubblico. Due partite che avrebbero meritato una standing ovation su un titolo di coda del genere.
    C’è una canzone che rispecchia più di ogni altra il senso di rivalsa che si vive quando si ha davanti un avversario che si stima, si rispetta, ma di fronte al quale non si cede di un centimetro. É  il 2000 quando Bon Jovi scrive per l’album “Crush” una delle sue canzoni più forti di sempre: sedici anni dopo “Livin’ on a Prayer”, Tommy e Gina stanno ancora combattendo la loro battaglia per una vita migliore. Non si tratta di sconfiggere o annichilire un avversario: ma di sopravvivere, e di farlo con dignità in un mondo difficile e pieno di insidie… “la mia vita è come un’autostrada sgombra e voglio vivere a pieno fino a che sono vivo e se domani sarà più dura non fare errori, perché nemmeno la fortuna è fortunata e ogni tanto si prende i suoi break…”
    I Bon Jovi dal vivo durante il tour mondiale di “Crush” – durato quasi tre anni – sul palco del Letzigrund di Zurigo

    2) La Serie B ritorna: dopo quasi un anno
    Questo fine settimana tornano in campo le squadre di Serie B, un campionato atteso spasmodicamente per mesi. Impossibile rendere l’idea di quello che deve essere stato il sacrificio di squadre e giocatori in attesa di poter finalmente scendere in campo. Ci sono volute settimane, mesi per vedere finalmente in campo le squadre. Si giocherà con campionati in divenire e con un format tutto nuovo nel tentativo di dare un minimo di regolarità a tornei imprevedibili. C’è da annotare qualche assenza, ci sono squadre che in attesa di cominciare sono sparite e altre che si sono fuse. É un anno così strano. Ma partire è l’unico segno di normalità possibile. E lo accogliamo con grande entusiasmo dedicando a tutti i giocatori al via non “il miglior anno possibile”. Ma una beata normalità. Allenarsi, giocare, magari divertirsi. La normalità sarebbe già molto.
    In questo senso, tra decine di canzoni entusiaste e inni trionfali, abbiamo scelto un brano soffuso, che pochi conoscono. Si intitola “Stepping Out” ed è di un grandissimo musicista inglese che si chiama Joe Jackson. Il brano racconta di un appuntamento tra un uomo e una donna che hanno litigato, ma decidono di vedersi ancora una volta: forse per lasciarsi, magari per fare la pace… “Siamo stanchi di tutta l’oscurità nelle nostre vite. Basta parole arrabbiate, prendiamoci la vita. Sali in macchina e guida con me, nella notte, nella luce…” Brano di un’eleganza suadente che dà un altro senso alla parola attesa. Si può anche partire lentamente, per fare la pace e non necessariamente per conquistare il mondo.
    La prima (e forse più bella) versione live di “Steppin’ Out” dal tour del 1982 di Joe Jakson

    3) Cambiare e adattarsi: seguire il flusso
    In tutta questa confusione e incertezza ci si continua a occupare di un mercato che ha pochi soldi e pochissime opzioni da offrire. La Turchia corteggia le nostre giocatrici migliori, Piacenza che rinnova con Bernardi per altre due stagioni, Firenze che firma Ogoms. Ma se volete trovare tutte le notizie di mercato le trovate qui. Esiste una canzone che parla di mercato? Forse no, ma ne esiste una che parla di cambiamenti.
    Citazione d’obbligo per “Changes” di David Bowie, o per i Tears For Fears di “Change” o per “Landslide” dei Fleetwood Mac. La scelte su una canzone non banale e che pochi conoscono: “A Change Would You Do Good”, dell’americana Sheryl Crow. Cambiare per il meglio… “inseguiamo draghi con una spada di plastica”. Il senso della canzone è accettare di cambiare, ma non tanto per farlo: al limite anche fare un passo indietro, o uno di lato se la strada più corta non è quella più adatta al momento. “I pessimisti si lamentano del vento, gli ottimisti lo aspettano, quelli che sanno stare al mondo aggiustano le vele”.
    Una versione live di “Change Would Do You Good” di Sheryl Crow dal tour mondiale del 2004.

    Ed ecco, come di consueto, la nostra playlist completa su Spotify: LEGGI TUTTO

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    Nino Di Giacomo: “La qualificazione è un tema a me molto caro”

    Di Redazione
    Tra i tanti temi approfonditi all’interno del programma elettorale “collettivo” proposto da Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia per il quadriennio 2021/2024, gli argomenti di formazione e qualificazione sono tra quelli ai quali il candidato sta prestando un’attenzione particolare, condivisa anche con la squadra di consiglieri che via via si sta ufficialmente componendo in questa marcia di avvicinamento alle prossime elezioni.
    Proprio formazione e qualificazione sono tra gli argomenti più cari proposti da Antonio Locandro, consigliere regionale uscente (in carica dal 2018) e terzo candidato al Consiglio Regionale al fianco di Nino Di Giacomo. Un passato da giocatore di alto livello iniziato a soli 15 anni in giro per l’Italia per calcare per tanto tempo i palcoscenici di Serie A e Serie B: giovanissimo, dal 1991 al 1996, si trasferisce a Città di Castello e poi Catania, Padova e Napoli in Serie A, infine tanta Serie B tra Sicilia e Calabria. Poi spazio alla carriera da tecnico, con la gavetta e la scalata dalla Prima Divisione fino alla B1, il ruolo di Selezionatore della Rappresentativa maschile del Comitato Territoriale di Messina con la quale ha conquistato un preziosissimo primo posto e due medaglie d’argento, ed inoltre ha fatto parte dello Staff Tecnico Regionale maschile raggiungendo un prestigioso quinto posto al Trofeo delle Regioni. Con i Club esperienze importanti come Direttore Tecnico a Brolo e come Direttore Sportivo alla Saracena Volley.
    A proposito di formazione, però, Locandro ha decisamente le competenze per portare delle novità importanti all’interno del Comitato Regionale, grazie all’esperienza di importanza assoluta maturata nel 2017 come Responsabile del Centro di Qualificazione del Comitato Territoriale di Messina, occasione durante la quale riuscì a costruire insieme al suo staff un progetto talmente completo da estendere a macchia d’olio la qualificazione a tutti gli atleti e portare anche la Rappresentativa Femminile a raggiungere il primo posto dopo oltre 50 anni. In quell’occasione, inoltre, riuscì ad inserire 2 tecnici maschili e femminili liberi da vincoli societari, un elemento innovativo e sino a quel momento mai attuato che permise di svolgere l’attività di selezione e qualificazione senza alcun conflitto d’interessi con le varie società, collaborando senza distinzione di settore ed in totale armonia con tutte le società territoriali. Le esperienze di Locandro nell’ambito della formazione, tra l’altro, non si limitano al mondo della pallavolo ma investono anche la sua attività lavorativa, con tanti anni di esperienza in qualità di Tutor nel settore della formazione professionale della Regione Sicilia, attività che inizia nel lontano 2000.
    “Per me la parola d’ordine è qualificazione – questa l’analisi di Antonio Locandro – ho passato tanti anni nel mondo del volley ricoprendo tanti incarichi anche a livello federale, per questo posso definirmi un candidato completo, in grado di decifrare e rispondere alle esigenze di tutte le categorie di tesserati appartenenti al nostro movimento. E la qualificazione sono convinto che sia la chiave di volta per accelerare la rinascita del nostro movimento. Soprattutto in questo momento particolare dobbiamo investire sul futuro dei nostri atleti, dando la possibilità di formarsi al numero maggiore possibile di loro, cosi come deve esser fatto anche per tecnici e dirigenti, puntando ad un numero superiore di incontri andando anche oltre quelli tradizionalmente programmati ma creando un percorso di specializzazione senza obbligo ma con formatori d’eccellenza, in grado di trasferire competenze, esperienze ed entusiasmo a tutti i livelli. Cosi come va delineato una volta per tutte il ruolo di Selezionatore Provinciale/Regionale ed allenatore, due gruppi distinti ma con lo stesso obiettivo: puntare alla crescita omogenea della pallavolo siciliana”.
    “Quando si parla di qualificazione sappiamo tutti che tocchiamo un tema a me molto caro – cosi Di Giacomo fa eco all’analisi di Locandro – nel mio programma collettivo abbiamo riversato un’attenzione molto particolare a questo argomento perchè lo ritengo la vera chiave di volta per ripartire puntando sulle competenze e sulla professionalità: solo in questo modo possiamo dare lo slancio corretto ad un movimento che, altrimenti, senza le solide basi portate dalla conoscenza non riuscirebbe a trasferire l’entusiasmo nei nostri giovani ed a guidarli nella maniera corretto durante il loro percorso di crescita. Competenza a tutti i livelli ovviamente: dobbiamo ridisegnare anche tutta la nostra organizzazione in chiave più manageriale, puntando a massimizzare i nostri sforzi nell’ottica di crescere tutti insieme e sotto questo profilo sono convinto che l’esperienze e le conoscenze di Antonio Locandro potranno aiutarci ad indirizzare questo percorso nella maniera corretta. Con lui abbiamo parlato di diversi argomenti e siamo entrambi fortemente convinti che con una programmazione attenta i risultati non tarderanno ad arrivare”.
    L’aspetto della qualificazione molto spesso nel disegno della nuova Fipav Sicilia delineato da Nino Di Giacomo va di pari passo con una l’idea di programmare con attenzione i prossimi passi, puntando su progetti ben definiti che non lasciano spazio ad alcun tipo di improvvisazione. “Con Nino Di Giacomo sono convinto che avremo la possibilità di uscire da questo momento complicato, una situazione peggiorata in maniera sensibile dal Covid. La sua preparazione e la sue esperienza potranno portare all’unità dell’intero network siciliano e, attraverso una corretta programmazione, permetterci di tornare tra le prime Regioni d’Italia. Ci tengo anche a ringraziare il Presidente Giorgio Castronovo per l’impegno continuo che ha dedicato alla pallavolo siciliana”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO