Negli ultimi anni la Serie A2 femminile ha saputo regalare spesso e volentieri sorprese e lampi di genio, dimostrandosi una vera e propria fucina di talenti per quelle giovani che hanno bisogno di “farsi le ossa” prima di esplodere nelle competizioni maggiori. Basti pensare a Ekaterina Antropova ed Elena Pietrini, due stelle della pallavolo italiana che proprio in cadetteria – rispettivamente con Sassuolo e Club Italia – hanno iniziato a mostrare il loro potenziale e che adesso stanno vivendo carriere di livello internazionale.
Dunque, non è un caso se anche nel campionato 2024-2025 sono tante le giovani promesse da tenere d’occhio. Tra queste c’è sicuramente Erika Esposito, schiacciatrice sedrianese classe 2006 che sta ottenendo soddisfazioni di rilievo con la maglia della Nuvolì AltaFratte Padova. Proviamo a conoscerla meglio in questa intervista esclusiva.
Ci racconti chi è Erika Esposito, cosa rappresenta per lei la pallavolo e come ha scoperto il suo talento per questo sport.
“Sono una schiacciatrice della Nuvolì AltaFratte Padova, ho appena compiuto 19 anni e gioco a pallavolo da 12 anni. Questo sport ha accompagnato tutte le fasi della mia vita fino ad ora, aiutandomi a crescere e a comprendere meglio alcuni aspetti del mio carattere. Inizialmente, era solo un gioco; poi, con il passare del tempo, è diventata una passione che occupa un posto molto importante nella mia vita. Alla fine, sono riuscita a raggiungere anche traguardi importanti, il che mi ha spinto a credere ancora di più in ciò che stavo facendo“.
Quali sono state le tappe più importanti del suo percorso pallavolistico?
“Per un’atleta giovane come me tutte le tappe sono state fondamentali per arrivare dove sono ora. Tuttavia, posso dire che i momenti più significativi del mio percorso sono stati il passaggio al Volleyrò Casal de Pazzi, la vittoria del Campionato Europeo in Repubblica Ceca con la nazionale U17 e l’esordio in Serie A2 con l’AltaFratte“.
foto Instagram @erikaespositoo_
È uno dei talenti più cristallini cresciuti al Volleyrò Casal de Pazzi negli ultimi anni. In che modo questa esperienza ha contribuito alla sua crescita?
“L’esperienza con il Volleyrò è stata indubbiamente formativa a 360 gradi. Oltre ai progressi dal punto di vista tecnico, grazie a uno dei migliori settori giovanili d’Italia, ho avuto l’opportunità di crescere anche come persona. Questo ha significato per me trasferirmi a Roma e affrontare un periodo delicato come l’adolescenza lontano da casa, condividendo la mia passione e la vita al di fuori del campo con altre ragazze. Alla fine, conservo un ricordo molto positivo di questa esperienza, che mi ha permesso di crescere enormemente“.
Quali sono le sue principali caratteristiche come schiacciatrice? C’è una giocatrice a cui si ispira per il suo ruolo?
“Per quanto riguarda le mie caratteristiche come schiacciatrice, essendo una giovane al suo primo anno in A2, non punto sull’esperienza, ma sull’entusiasmo e sulla voglia di emergere. In questa stagione, il mio punto di forza è sicuramente l’attacco, dove riesco a sfruttare al meglio le mie doti fisiche. Invece, per quanto riguarda i fondamentali di seconda linea, è un anno di transizione e adattamento; tuttavia, sto lavorando per crescere e diventare una giocatrice completa. Per il mio ruolo, non posso fare a meno di ispirarmi a campionesse come Gabi: cerco di seguirle e di apprendere il più possibile da loro, anche solo osservandole“.
foto LVF
Veniamo alla sua stagione di esordio in Serie A. Come si trova a Padova e cosa le piace maggiormente della sua società?
“L’impatto con la Serie A2 è stato molto positivo. Del resto, il primo anno è sempre caratterizzato da novità ed entusiasmo. Tuttavia, posso affermare che la mia esperienza è resa ancora più bella dal mio club. Sin dall’inizio, mi sono trovata bene sia con le compagne di squadra che con lo staff. Qui mi sento parte di una grande famiglia, dove tutti sono a disposizione delle giocatrici, in particolare di quelle come me che devono conciliare gli studi con una carriera pallavolistica di alto livello“.
Si aspettava un campionato così positivo dalla sua squadra? Com’è il bilancio finora?
“Ero consapevole di far parte di una buona squadra e di un bel gruppo, ma non avevo idea di come fosse il campionato di A2 e, di conseguenza, non potevo prevedere l’andamento della nostra stagione. Alla fine, però, non posso lamentarmi. Anzi, siamo molto soddisfatte perché il nostro obiettivo era centrare la Pool Promozione e ci siamo riuscite, mostrando anche un bel gioco. Forse in alcune occasioni avremmo potuto raccogliere qualche punto in più e toglierci ulteriori soddisfazioni, ma nel complesso il bilancio è molto positivo“.
Con quali propositi e ambizioni scenderete in campo nel finale di stagione?
“Avendo già raggiunto il nostro obiettivo principale, potremo giocare senza troppa pressione e senza nulla da perdere. Questa cosa potrebbe anche rivelarsi un vantaggio. In ogni caso, ci impegneremo a dare il massimo, come abbiamo sempre fatto quest’anno, e alla fine vedremo dove saremo arrivate nella Pool Promozione“.
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277 punti con il 39,6% di efficacia in attacco, 29 ace e 19 muri in 18 partite: cosa aggiungerebbe a quello che già dicono questi numeri?
“I numeri dicono tanto, ma non raccontano tutto. Infatti, dietro a queste statistiche si nasconde il duro lavoro che ogni giorno svolgiamo in palestra con la squadra e lo staff. I numeri sono il frutto del nostro impegno in questa stagione, che ha portato non solo a una crescita tecnica, ma anche a una crescita umana, aiutandomi a diventare la persona e la giocatrice che sono oggi. Detto ciò, non ho motivo di lamentarmi delle mie statistiche e posso affermare di essere molto soddisfatta della mia stagione finora“.
Può vantare ben quattro medaglie con le nazionali giovanili: un oro (Campionato Europeo U17 nel 2022), due argenti (Campionato Europeo U16 nel 2021 e Campionato Europeo U20 nel 2024) e un bronzo (Campionati mondiali U19 nel 2023). Cosa prova una giocatrice così giovane a raggiungere questi risultati?
“Ho avuto l’opportunità di partecipare a competizioni internazionali sin dall’U16. Considero questo un onore significativo e un grande riconoscimento. Oltre ai risultati e alle medaglie che aumentano la soddisfazione, giocare con la maglia del proprio paese rappresenta un’esperienza che favorisce la crescita personale e responsabilizza. Infatti, l’Italia ha una tradizione pallavolistica importante e indossare l’azzurro comporta un forte senso di responsabilità, che si traduce nella volontà di raggiungere obiettivi ambiziosi. Dunque, queste esperienze sono molto formative e offrono l’opportunità di affrontare nuove sfide, con la possibilità di ottenere risultati che portano grande gioia. Sono sicuramente un motivo di grande orgoglio“.
foto Instagram @erikaespositoo_
Quali sono i suoi prossimi obiettivi per quanto riguarda le nazionali giovanili?
“In questo momento, i miei piani hanno subito una svolta grazie alla convocazione di Velasco per lo stage a Bologna. È come se si fosse aperta una nuova porta. Sarebbe fantastico riuscire a entrare nel gruppo della nazionale B o, comunque, lavorare con il CT. Ma questo lo vedremo più avanti, anche perché quest’estate ci saranno i Mondiali U21 in Indonesia. Penso quindi che sarà un’estate molto impegnativa, o almeno spero che sia così“.
E i suoi sogni per il prosieguo della carriera?
“Per quanto riguarda il prosieguo della mia carriera, non voglio andare di fretta. Preferisco fare i passi giusti, concentrandomi sul miglioramento tecnico e poi vedere cosa succederà. Certo, non nascondo che il mio sogno è giocare in Serie A1 o nei campionati più prestigiosi d’Europa e del mondo. Al tempo stesso, però, desidero rimanere con i piedi per terra e affrontare un passo alla volta“.
In chiusura dell’intervista, ci racconta com’è Erika fuori dal campo? Quali sono le sue passioni?
“Fuori dal campo, sono una studentessa dell’ultimo anno di liceo scientifico e, come tanti miei coetanei, attualmente sto affrontando la scelta dell’università. Conciliare studio e sport agonistico non è sempre facile, e quest’anno in particolare ho poco tempo libero. Tuttavia, quando posso, mi piace andare a trovare i miei amici, che vivono un po’ sparsi per l’Italia. Ovviamente, non riesco a farlo sempre, quindi quando sono a casa mi dedico alla lettura e all’ascolto della musica. In generale, sono una ragazza tranquilla, riservata e determinata. Quest’ultimo aggettivo mi descrive sia dentro che fuori dal campo, e penso che rappresenti uno dei miei punti di forza“.
Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO