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    Benedetta Pilato è oro nei 50 rana: Europei da sogno dopo il record di ieri!

    La ranista azzurra Benedetta Pilato ha appena conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Europei di nuoto di Glasgow. La 16enne tarantina ha ottenuto così la prima medaglia continentale della sua carriera in vasca lunga. Il dominio della giovanissima italiana non era in discussione per quanto visto già dalle batterie dove era arrivato persino il record del mondo ieri in semifinale col tempo di 29′ 30.

    Dominio totale sulla distanza
    Indubbiamente l’azzurra è la ranista più forte al mondo sulla distanza più corta. Ha tenuto in mano l’inerzia della gara sin dallo stacco dai blocchi, stando a lungo sotto il record fatto solo ventiquattr’ore fa. Al termine della sua cavalcata in acqua ha chiuso con un 29′ 35 che è secondo tempo al time, proprio dopo quello di ieri. Ha tenuto in riga la finlandese Hulkko e l’esperta russa Efimova, staccate quasi di un secondo.
    Maturità e lavoro duro: i segreti di Benedetta
    Le prime parole a caldo della nostra stellina hanno messo in luce una maturità già importante nonostante la giovane età: “È la mia prima medaglia agli europei, quindi sono soddisfatta, ma non soddisfattissima.” Il riferimento è alla scarsa competitività nei 100, gara regina dello stile perché facente parte del programma a cinque cerchi a differenza di quella dei 50, che non ne la ha permesso di prendere parte nemmeno alle semifinali della disciplina.L’impressione che si ha è che il tempo darà ragione al nostro diamante, la quale ha solo bisogno di smussarsi per presentarsi come nuovo crack mondiale anche nelle discipline olimpiche. LEGGI TUTTO

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    Sara Franceschi a SuperNews: “A Tokyo 2020 una Sara protagonista. Obiettivo? Disputare una finale olimpica”

    SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Sara Franceschi, nuotatrice livornese classe 1999. La giovane mistista, nella prima giornata degli Assoluti primaverili, a marzo, ha centrato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, nei 400 misti, con il tempo di 4’37”0. Per la Franceschi non si tratta di una novità, dal momento che nel 2016 è stata la più giovane atleta della spedizione azzurra alle Olimpiadi brasiliane di Rio. Ai nostri microfoni, Sara ci ha raccontato in che modo la giovane nuotatrice di Rio 2016 sia adesso più cosciente, più grande e consapevole dei propri mezzi per raggiungere un grande obiettivo: una finale a Tokyo 2020.

    Sara, come nasce l’amore per il nuoto?Fin da piccola ho sempre nuotato. Vivendo a Livorno, città di mare, i miei genitori volevano che io sapessi nuotare. Come la maggior parte delle bambine, da piccola praticavo anche danza, contemporaneamente al nuoto. Poi, in prima media, decisi di intraprendere la sola strada del nuoto per vari motivi: la scuola era diventata più impegnativa, a danza non eccellevo particolarmente e mi divertivo moltissimo in piscina con i miei compagni di nuoto.
    Come ti sei sentita ad essere la più giovane atleta della spedizione azzurra alle Olimpiadi brasiliane di Rio 2016?Rio 2016 è stato un sogno. Ero un po’ la “mascotte” della spedizione azzurra, essendo la più piccola atleta che l’Italia portava all’Olimpiade. È stata un’esperienza indimenticabile, perché l’Olimpiade, per me ma credo per ogni sportivo, è l’ambizione più grande da realizzare. Inoltre, ritrovarsi in un villaggio popolato da atleti provenienti dalle più varie discipline sportive e nazioni è surreale, un’atmosfera completamente diversa dal solito. Ero davvero piccola, non mi rendevo bene conto di dove mi trovassi. Rio è stata una parentesi davvero fantastica.
    Hai centrato la qualificazione per Tokyo 2020, nei 400 misti, con il tempo di 4’37”0, nella prima giornata degli Assoluti primaverili, nella «bolla acquatica» dello Stadio del Nuoto di Riccione. Cosa ti aspetti dalla prossima esperienza olimpica? Quale risultato ti auguri?Sicuramente, nella mia seconda e prossima Olimpiade, vivrò il tutto in maniera più concreta, sarò più protagonista. Non sono più la bambina di Rio, ma un’atleta di 22 anni che ha conquistato meritatamente questo pass olimpico. L’obiettivo è quello di dare il massimo. Ho tempo per prepararmi, dal momento che mi sono qualificata a marzo. Noi, come Nazionale, potevamo provare a rifare il tempo a giugno, al Settecolli, ma, avendolo fatto prima, ho il tempo di realizzare e prepararmi al meglio. Spero di dare il mio massimo e di arrivare in una finale a Tokyo 2020. Visto il tempo realizzato a marzo, non credo sia così impossibile. Vedremo cosa succederà.
    In cosa è cambiata Sara di Rio 2016 rispetto a Sara di Tokyo 2020?Sara di Rio 2016 era una bambina ancora incosciente, che aveva ottenuto dei buoni risultati nelle Nazionali Giovanili, ma che non era ancora entrata nel mondo dei grandi, dei professionisti. A partire dal 2018, dopo la maturità, ho iniziato a dedicarmi completamente al nuoto, allenandomi intensamente, mattina e pomeriggio. Avevo capito che in me c’era qualcosa, che potevo realizzare qualcosa di importante, così ci ho creduto, non ho mollato, neanche durante il difficile periodo della quarantena. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 parteciperà una Sara più grande, più consapevole e con la voglia di dare il proprio massimo. Mi sono tanto allenata per questo, e spero di riuscire nel mio obiettivo.
    In quale stile ti senti più forte?Gli stili in cui sono più forte sono sempre stati rana e dorso. Un nuotatore può diventare mistista perché i due stili principali, al centro della gara, sono quelli che poi ti permettono di fare risultato. Poi, delfino e stile libero sono quelli che, con gli anni e acquisendo più forza, ho perfezionato e migliorato, cimentandomi di conseguenza in tutti e quattro gli stili. Tuttavia, dorso e rana rimangono il mio pezzo forte.
    C’è un nuotatore o una nuotatrice fonte di ispirazione per te?Sicuramente Federica Pellegrini per la Nazionale Italiana. Ho avuto la possibilità di allenarmi con lei e, nonostante abbia 33 anni, Federica non molla mai un metro, è sempre lì a competere, a gareggiare anche in allenamento. Per questo, la ammiro molto, è un esempio da seguire.
    In che modo ti stai allenando attualmente? Hai già iniziato una preparazione particolare in vista di Tokyo 2020?Sì, l’ho già iniziata. Dopo gli Assoluti, sono stata ferma soltanto nei due giorni di Pasqua e Pasquetta, per poi subito ripartire con gli allenamenti. Le gare sono terminate sabato e già mercoledì siamo partiti e arrivati a Livigno per iniziare il collegiale in altura, che a noi nuotatori serve a riossigenare il sangue. Siamo ad alta quota, in montagna, e per due settimane e mezzo rimarrò qui. Dopodiché, a maggio parteciperò agli Europei di Budapest, e continuerò poi gli allenamenti a casa, nella vasca da 50 metri, in vista dell’Olimpiade che inizierà a fine luglio.
    Come ci si sente a rappresentare la propria nazione ad una competizione prestigiosa come le Olimpiadi?E’ veramente bellissimo. Noi della Nazionale Nuoto, poi, siamo un gruppo molto affiatato, unito, ci facciamo forza l’un l’altro anche in allenamento. Quando ho partecipato alle Universiadi nel 2019, a Napoli, gareggiare in Italia è stato veramente emozionante: avevi tutto il pubblico che tifava per te, un calore incredibile. Gli italiani, nonostante non potranno essere fisicamente presenti alle Olimpiadi quest’anno, faranno sicuramente un gran tifo da casa che arriverà e che sentiremo fino a Tokyo. LEGGI TUTTO

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    Alex Di Giorgio positivo al test antidoping: squalifica per 8 mesi dal nuoto

    L’atleta di nuoto trent’enne Alex Di Giorgio, il giorno 13 settembre 2020, è risultato positivo ad un controllo antidoping esercitato all’improvviso dalla Nado Italia ( Organizzazione Nazionale Antidoping ). Di Giorgio dunque sarà costretto a sottostare, a detta del Tribunale Nazionale Antidoping, ad una squalifica di 8 mesi che decorre dall’ 8 ottobre 2020 al 7 giugno 2021, ed in più è stato condannato al pagamento di euro 378 per le spese di procedimento.
    Il test effettuato sul nuotatore romano durante una collegiale a Livigno, ha confermato la positività all’ostarina, ovvero, un modulatore del recettore degli androgeni appartenente alla categoria dei SARM, utilizzato per il trattamento come: la perdita di peso e l’osteoporosi e, grazie alla produzione di effetti simili agli steroidi anabolizzanti, gli atleti possono farne utilizzo appunto per migliorare le proprie prestazioni in allenamento e per aumentare la resistenza fisica. Un duro colpo quindi per il giovane atleta che, turbato dagli 8 mesi di squalifica ritenuti più che sufficienti come pena, è riuscito comunque ad allontanare la soglia dei 4 anni.
    Alex di Giorgio, la prima medaglia a soli 17 anni e non solo
    Già a soli 17 anni Alex Di Giorgio è noto per aver vinto la sua prima medaglia nel 2007 agli Europei di Anversa, gareggiando nella staffetta 4×200. Ha partecipato inoltre a due Olimpiadi: Londra nel 2012 e Rio nel 2016, battendosi sempre per la stessa posizione a stile libero. Nel 2013 invece agli Europei di Debrecen in Ungheria, si è guadagnato la medaglia d’argento. Di Giorgio è risultato per lo più un probabile concorrente per il programma televisivo “Il Grande Fratello“, dove però si è ritenuto costretto a rinunciare a causa di svariati impegni personali. Per un periodo di tempo è stato anche vittima di stolking da parte del suo ex fidanzato Ivano Marino e non ha mai nascosto la sua omosessualità. LEGGI TUTTO

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    Daiya Seto torna a nuotare dopo la squalifica per aver tradito la moglie

    Daiya Seto può finalmente tornare in vasca dopo la squalifica. Il famoso nuotatore in Giappone è una vera e propria star, non a caso può vantare una medaglia di bronzo conquistata sui 400 metri misti, alle Olimpiadi di Rio nel 2016, e ben 3 campionati del mondo vinti sulla stessa distanza (Barcellona 2013, Kazan 2015 e Gwanhu 2019 – ndr). Il suo palmares e il fatto di essere capitano della nazionale nipponica non sono bastati a evitargli una pesante sanzione. Il 26enne è stato sospeso nell’ottobre 2020 per aver avuto una relazione extraconiugale.

    Diffusa la notizia in patria, Daiya Seto non ha potuto far altro che ammettere il tradimento. Ravvisando la violazione del codice etico della Federazione giapponese di nuoto, quest’ultima ha imposto al campione lo stop dalle gare e dagli allenamenti ufficiali. Allo stesso tempo la JASF ha anche obbligato Daiya Seto a rinunciare al ruolo di capitano della squadra nipponica.
    Un tradimento pagato a caro prezzo dalla medaglia olimpica che adesso può tornare in vasca e prepararsi al meglio per le future Olimpiadi. Daiya Seto sarà in gara al Japan Open, dal 4 al 7 febbraio, nello stesso impianto che ospiterà i Giochi. L’ex capitano della squadra giapponese nella rassegna a 5 cerchi è già qualificato sui 200 e i 400 misti. LEGGI TUTTO

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    Nuoto: all’ISL di Budapest Benedetta Pilato vince stabilendo il nuovo record italiano dei 50 rana

    Tempi da record nella prima giornata delle semifinali del torneo International Swimming League in vasca corta, dove la piccola grande donna Benedetta Pilato (15anni) ha ritoccato ulteriormente il record italiano in 28″86, davanti alla Atkinson (31 anni e primatista mondiale con 28″56) e alla Aoki.La prova della giovane pugliese è stata impeccabile senza sbavature, grazie alla quale si è messa alle spalle le più dirette avversarie, che si sono dovute inchinare di fronte alla forza di questa sirenetta impareggiabile, che nuota da veterana nonostante la tenera età. Il nuovo primato  vale anche come migliore prestazione mondiale juniores. Benedetta ha ulteriormente ribadito il suo eccellente stato di forma contribuendo alla vittoria nella staffetta 4×100 mista con l’ottimo tempo di 1’03″19. Nei 200 rana femminili la Escobedo si impone in 2’16″71, precedendo la Lazor e la Renshaw. La ventisettenne svedese Sarah Sjostrom ottiene due successi, uno nei 50 stile libero in 23″43 e l’altro nei 100 farfalla con il tempo di 55″44. Il risultato più importante dell’ ISL Budapest è stato il nuovo record mondiale della nuotatrice orange Toussaint nei 50 dorso con 25″60, con cui si è messa alle spalle le agguerrite antagoniste,  Sakai e  Kubova. L’olandese, come si direbbe in gergo calcistico, non ha mai fatto toccare palla alle sue sfidanti, controllando la gara dall’inizio alla fine.

    Altro record, questa volta asiatico, per la nipponica Ohashi nei 200 misti femminili nuotati in 2’03″93, con cui stravince sulla Pickerman e la Wood.Nella gara più lunga della giornata come quella dei 400 femminili a stile libero, è stata netta la supremazia della statunitense Leah Smith in 3’58″26 sulla Haughey e la Kapas.
    UominiNella sfida maschile tra gli offshore della vasca dei 50 stile libero, vince il francese Manadou in 20″63 davanti al russo Morozov secondo con 20″93. Il sudafricano Le Clos, dalla nuotata potente e rapida, vince in rimonta i 100 farfalla in 49″14.Nei 200 metri dorso s’impone il giapponese Irie con 1’49″02, che distanzia Rylov e Kolesnikov.Per quanto riguarda i 200 rana il russo Prigoda trionfa in 2’01″20 sul tedesco Koch. I 200 metri misti, invece, vanno a Scott con il tempo di 1’56″66 con cui tiene dietro Hagino e Vazaios, rispettivamente secondo e terzo.Nei 50 dorso il brasiliano G.Guido ha la meglio in 22″89, su Diener e Kawamoto. L’inglese Adam Peaty nei 50 metri rana supera, dopo un finale mozzafiato, con 25″50  Shymanovich ed il fortissimo Kirill Prigoda. Nell’ultima gara della giornata dei 400 stile libero il britannico Dean sconfigge in 3’37″87 il favorito della vigilia Rapsys (crollato nel finale), e Smith.
    Team in gara:Energy Standard (Benedetta Pilato)London RoarTokyo Frog KingsNew York BreakersCali CondorsLa CurrentIron (Marco Orsi)Toronto Titans.Orario semifinali in vasca corta:1a semifinale ore 12:002a semifinale ore 18:00
    Dove vedere la diretta:Sky Sport ArenaSky Go e Now Tv (live streaming). LEGGI TUTTO

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    Federica Pellegrini parla delle sue prime gare dopo il Covid-19

    Federica Pellegrini dopo essere guarita dal Covid-19, è tornata in vasca a Budapest. Considerando il periodo senza allenamenti, il bottino della nuotatrice italiana è più che positivo, 5° nei 200 dorso in vasca corta, 4° nella staffetta 4×100 stile libero donne, 7° nella mista e infine 4° nei 200 stile libero.

    Federica Pellegrini intervistata da Sky Sport, ha dichiarato: ” Sono super contenta. In primis per essere riuscita a raggiungere la mia squadra, anche se solo per l’ultimo match. Ne avevo bisogno per me e sentivo che anche loro ne avevano bisogno. Dopo tutto quello che mi è successo, mi sono buttata simbolicamente in acqua e non sapendo esattamente cosa potesse venirne fuori. Infatti ero agitata prima della prima gara, che poi era i 200 dorso, diciamo non esattamente la mia gara, quella che conosco così bene. Quando fai le visite mediche dopo essere guarita dal Covid, la prima cosa che ti dicono è ‘parti gradatamente’. Per cui non è che potessi buttarmi in acqua il primo giorno e spingere 8 km come se niente fosse, a parte che non ce l’avrei neanche fatta. Il dubbio più grosso che avevo in quei giorni era il fatto di avere strascichi sia a livello cardiaco che a livello polmonare”.
    Federica Pellegrini non allontana il pensiero delle Olimpiadi ma adesso la priorità è la salute: “In questo momento è logico che la priorità è la salute, a prescindere da quello che può essere l’Olimpiade o la vita di un atleta”. LEGGI TUTTO

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    Nuoto: azzurri decimati dal Covid-19

    Il Covid-19 continua a lasciare il segno sul nuoto azzurro. Dopo la recente positività di Federica Pellegrini, l’elenco degli azzurri contagiati si allunga e non di poco. Fortunatamente tutti gli atleti sono asintomatici e nessuno di loro è in gravi condizioni. Paolo Barelli, Presidente della Federnuoto ha commentato la situazione attuale che sta attraversando il nuoto italiano: “Siamo molto dispiaciuti. I nuotatori nella collegiale di Livigno avevano fatto dei test prima di arrivare là ed erano tutti risultati negativi, però quando ti muovi e trovi qualcuno, è facile prendere il coronavirus. Questa è la realtà. Il paese è così, purtroppo. La Asl locale farà tutte le valutazioni del caso perché è una cosa che nasce lì sul posto, non è un fatto di piscina”.

    Nuoto, l’elenco degli atleti positivi
    In un comunicato diramato dalla Fin, compaiono i nomi dei nuotatori positivi al Coronavirus. Oltre alla Pellegrini, sulla nota si legge: “I tamponi di controllo effettuati nel corso del collegiale in svolgimento a Livigno hanno registrato la positività al Covid-19 di Federico Burdisso, Martina Rita Caramignoli, Gabriele Detti, Marco De Tullio, Stefano Di Cola, Sara Gailli, Edoardo Giorgetti, Matteo Lamberti, Alessio Proietti Colonna e Simona Quadarella”. Si precisa che “gli esami ai membri dello staff tecnico-sanitario hanno dato esito negativo”. LEGGI TUTTO

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    Paltrinieri: “Manca 1 anno alle Olimpiadi e sono molto carico”

    Gregorio Paltrinieri durante la presentazione degli Educamp del Coni, rivela all’Ansa come ha vissuto il lungo periodo di lockdown e i suoi progetti futuri. Come altri atleti, il nuotatore di Carpi ha confessato: “Sono cambiato tanto a livello mentale, stavo soffrendo una situazione in cui non trovavo più stimoli, e questo lockdown mi ha dato […]
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