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    Pallanuoto: Dopo il Coronavirus, la più grande delle opportunità; le considerazioni di Lorenzo Marino.

    Tra le considerazioni del direttore sportivo dell’Iren Genova Quinto: “Nessun al mondo poteva immaginarsi qualcosa del genere. Proprio nessuno. Nemmeno gli ultra ottantenni che scene di guerra, distruzione e desolazione le hanno vissute sulla loro pelle. Ma lì si combatteva per qualcosa o contro qualcuno, ci si doveva difendere da un nemico, si dovevano schivare proiettili e bombe”. Tutto si è fermato e tutto si è bloccato aggiunge Lorenzo Marino ma secondo lui in questo momento, lo sport ha una grande opportunità davanti e si potrà solo migliorare.

    C’è la possibilità di cambiare e non solo di migliorare, di dare un valore diverso alle cose e di iniziare finalmente ad apprezzare la vita. Forse quando tutto sarà finito, l’uomo avrà più pazienza ad aspettare il proprio turno alla posta, alla banca e forse riuscire anche ad esserci per chi ha più bisogno di noi.“Magari quando tutto questo sarà finito, potremo nuovamente tornare nelle nostre amate piscine per vedere la nostra squadra del cuore e a quel punto lo faremo con un nuovo spirito sportivo, cantando e tifando a squarciagola”. Parole significative e profonde quelle del direttore che hanno come obiettivo quello di portarci a riflettere sul valore della vita.Conclude affermando che forse, prima o poi, alla fine di questo periodo sofferente, si potrà finalmente capire chi è l’Italia e chi sono gli italiani, della grandezza che abbiamo e della fortuna nel possedere tanta bellezza. LEGGI TUTTO

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    Filippo Magnini, la vittoria più bella: sarà presto papà

    Filippo Magnini diventerà presto papà: il nuotatore azzurro è in attesa di un bimbo (o di una bimba: ancora non è stato reso noto il sesso dell’erede) dalla sua compagna, Giorgia Palmas, con la quale avrebbe dovuto sposarsi in primavera, salvo poi essere costretto a procrastinare i tanto attesi fiori d’arancio a data da destinarsi, per via della pandemia di Coronavirus che ha privato l’Italia e il mondo intero di ogni benché minima parvenza di certezza. Il matrimonio può aspettare, dunque, ma il regalo sta già arrivando, per la felicità della coppia, che ha affidato ai social network tutta la sua felicità per il lieto evento che presto li vedrà protagonisti.

    Filippo Magnini: “Non ho parole”

    Il campione di nuoto ha così commentato la sua futura paternità: “Non ho parole per descrivere l’attimo in cui ho appreso che sarei diventato padre. Ti scorre tutto davanti agli occhi in maniera confusionaria, un mix di sensazioni uniche che si accavallano tra loro, felicità, gioia, amore, adrenalina. Poi, per un attimo, si ferma tutto e il caos diventa equilibrio”. Sul profilo Instagram di Giorgia Palmas, partner di Filippo Magnini, è comparso anche questo pensiero di coppia: “Abbiamo iniziato ad aspettarti con il cuore colmo di gioia, la testa piena di sogni e ogni giorno che passa crescono l’emozione e la voglia di conoscerti. Siamo al settimo cielo”. LEGGI TUTTO

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    To muore a 26 anni mentre si allena in Florida

    To muore a 26 anni mentre si allena in Florida Mistero sulle cause del decesso: il nuotatore era a Gainesville per uno stage di tre mesi in vista di Tokyo 2020. Nel 2013 aveva conquistato un argento iridato per l’Australia con la staffetta 4×100 mista, nel 2016 aveva deciso di cambiare nazionalità LEGGI TUTTO

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    Torna Florent Manaudou “Mi manca l’adrenalina”

    Torna Florent Manaudou “Mi manca l’adrenalina” Il francese, oro a Londra 2012 e argento a Rio 2016 nei 50 sl, annuncia il ritorno dopo quasi tre anni lontani dalla vasca, durante i quali si è dedicato al cinema e alla pallamano. “Nel nuoto cerco di essere il migliore al mondo e odio la sconfitta. Mi […] LEGGI TUTTO

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    Bortuzzo agli aggressori “Se li incontro forse rido” Il nuotatore vittima il mese scorso di una sparatoria che lo ha privato dell’uso delle gambe è tornato al centro federale che frequentava. “L’obiettivo è tornare come prima. Con Bebe Vio ci siamo caricati a vicenda” LEGGI TUTTO

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    Napoli, palombella triste C’era una volta la Rari Tra il 1939 e il 1950 vinceva cinque scudetti e veniva coniato l’appellativo di Settebello, ora colleziona sconfitte record in serie B schierando i giovanissimi. Sullo sfondo, lo scontro con il Comune LEGGI TUTTO