Quarti di finale Racchetta d’Oro Open ad inviti al Royal Club Torino
Edoardo Eremin nella foto
La sorpresa dei quarti di finale nell’Open ad inviti della Racchetta d’Oro 2020, che sta riscuotendo un gran successo tra gli appassionati e gli addetti ai lavori presenti sui campi del Royal Club Torino, è arrivata ieri in chiusura di programma, interrotto a causa di un acquazzone nelle fasi iniziali della seconda tornata di incontri.
Porta il nome di Edoardo Eremin, acquese di origine russa classe 1993 già numero 292 del ranking mondiale (2016), oggi sceso attorno alla piazza numero 1500 a causa dei diversi infortuni che ne hanno cadenzato le ultime due stagioni, sintetizzati nell’ultima operazione al ginocchio subita e, fortunatamente, pare superata. Gran fisico e gran potenziale dalla propria parte, note non da poco messe a servizio di un talento indiscusso che ieri sera il piemontese ha messo in mostra nelle fasi calde del match tie-break contro la prima testa di serie, Andrea Vavassori, attuale numero 303 ATP. Primo set vinto senza apparenti difficoltà dal torinese, peraltro meno efficace rispetto al giorno d’esordio e più “corto” con le traiettorie, con lo score di 6-2. Il campo rallentato dalla pioggia e le palle ad un certo punto analogamente appesantite hanno in qualche modo mutato lo scenario di gara, con Eremin che ha patito meno le nuove condizioni e fatto della potenza la virtù da mettere sul terreno di gioco. Pareggiati i conti con il 6-3 parziale tutto è stato deciso al match tiebreak che ha regalato da ambo le parti momenti di gran gioco e passaggi a vuoto. Eremin avanti 3-1, poi 7-4. Bravo Vavassori a rimanere nel match (7-6 per il rivale). Gran demi-volèe di Eremin per l’8-6 e primo match point in suo favore sul 9-8, poco dopo. Svanito con doppio fallo. Dal 9-9 gli ultimi due punti sono però stati dell’acquese, con altrettante soluzioni di talento cristallino, ovvero voleè vincente giocata su un ottimo passante di Vavassori e a sua volta passante lungolinea per la vittoria: “Riesco ancora a fare certe cose – ha detto al termine il vincitore – e ne sono felice. Dopo tanto soffrire ora cerco un po’ di continuità e spero proprio che alla ripresa possa arrivare. Mi sto allenando bene e sto ritrovando la forma. Partire e poi fermarsi per gli infortuni è stato molto brutto nelle ultime stagioni”. Oggi troverà sulla sua strada il 19enne sanremese Matteo Arnaldi che ha dato un saggio di solidità e consistenza agonistica contro il torinese Luca Tomasetto. Vinto il primo set 6-3 Arnaldi si è portato avanti 3-1 anche nel secondo ma ha subito la parziale rimonta di Tomasetto, solo a tratti efficace con i colpi di ottima fattura di cui dispone. Recuperato il break, Tomasetto lo ha nuovamente perso ed ha concesso al giovane avversario di replicare lo score di apertura (6-3 6-3).
Nell’altra semifinale oggi si affronteranno invece il numero 2 del lotto, Andrea Pellegrino, numero 341 ATP, e Federico Maccari. Il primo ha piegato con un doppio 6-4 il solido Simone Roncalli, recuperando nel secondo set uno svantaggio di 2-4 e mulinando con grande veemenza il diritto nelle fasi calde dell’incontro. Il secondo ha replicato l’ottima prova di primo turno contro Lavagno sconfiggendo 6-4 6-1 Andrea Guerrieri, meglio classificato di lui: “Ho giocato decisamente bene – ha detto al termine il toscano – servendo molti ace e grandi percentuali di prime palle. Nei confronti diretti ero in svantaggio e ho sovvertito il pronostico. Anche la fiducia aumenta al termine di prestazioni come questa”. Si parte oggi alle 17 con Eremin – Arnaldi e si prosegue sul centrale con Maccari – Pellegrino. LEGGI TUTTO