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    Zaytsev: “Giannelli ha ripreso in mano la squadra. Non succede, ma se succede…”

    Di Redazione Un pilastro della Nazionale maschile che ora manda tutto il suo supporto da lontano: Ivan Zaytsev sta vivendo l’impresa europea di una giovanissima Italia da casa, dopo l’operazione al ginocchio destro. Un gruppo azzurro profondamente rinnovato, dopo la delusione di Tokyo, a partire dal ct in panchina: Fefè De Giorgi, a cui Zaytsev stesso riserva un personale augurio. Alla Gazzetta dello Sport lo Zar Zaytsev confida la fiducia che ripone nel giovane gruppo, a prescindere da come terminino questi Europei. Cosa le piace del gruppo azzurro? «I ragazzi stanno dimostrando carattere, sinonimo della canalizzazione dell’energia nella giusta direzione ed estrema attenzione nei minimi particolari». C’è un ragazzo della Nazionale che la sta particolarmente impressionando? «Simone Giannelli ha ripreso in mano la squadra e la sta facendo girare al meglio». gh Quail sono secondo lei le difficoltà per questa ultima due giorni? «La cosa più difficile sarà trovare le energie, soprattutto mentali, per affrontare al meglio la partita di domenica, qualsiasi essa sia: finale per l’oro o per il bronzo». Che messaggio vuole mandare alla squadra e al ct. De Giorgi? «Di continuare a mantenere questa tensione mentale e di continuare a divertirsi e godere ad ogni punto conquistato. A Fefé dico di mantenere questo tipo di atteggiamento con la squadra e di preparare i ragazzi ai momenti di difficoltà che inevitabilmente verranno affrontati in queste partite decisive» Si aspettava un cammino così: 7 vittorie su 7 partite? «Si perché ho sempre avuto fiducia nei ragazzi e soprattutto loro hanno fiducia sin dall’inizio, in se stessi e in tutti l loro compagni». Se la sente dl fare un pronostico: l’ltalia dove può arrivare? «Dico soltanto: non succede, ma se succede…» LEGGI TUTTO

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    Gigi Mastrangelo: “Giovane Italia con un futuro pazzesco”

    Di Redazione In vista dell’attesissima semifinale europea Italia-Serbia di volley maschile, SuperNews ha intervistato Luigi Mastrangelo, grande protagonista della pallavolo italiana. L’ex centrale classe 1975 che, tra i tanti titoli, ha conquistato con la Nazionale ben 3 ori europei e 3 medaglie olimpiche, si è espresso sull’attuale squadra azzurra guidata dal ct Ferdinando De Giorgi, che questa sera cercherà di approdare in finale. L’ex pallavolista tarantino, grande tifoso della Juventus, ha infine riservato un commento sull’inizio di stagione della sua squadra del cuore. Luigi, sei un grande protagonista della storia pallavolistica italiana. Come è nato l’amore verso il volley? Hai sempre voluto fare questo oppure è nato tutto gradualmente? “In realtà, io nasco come un piccolo calciatore. Fino all’età di 16 anni ho praticato calcio nel mio paese, non ad alti livelli, giocavo in terza categoria. Già a quell’età avevo probabilmente sviluppato tutta la mia altezza, perché ero alto circa 2 metri, e questa era una caratteristica, a quei tempi, non troppo adatta al gioco del calcio. Mi sono avvicinato alla pallavolo grazie ad un gruppo di ragazzi di Mottola, il mio paese, grazie a dei miei coetanei che giocavano nell’Under 18 e in Seconda Divisione, che mi trascinarono dal campo da calcio al Palasport. Questi ragazzi mi vedevano come uno “spreco” in quel campo da calcio, soprattutto per la mia altezza, e insistettero così tanto nel farmi provare questo sport che riuscirono a convincermi. Mi piace anche ricordare il mio allenatore in quel periodo, Gianni D’Onghia, che ha stravolto positivamente i miei piani insieme a quel gruppo eccezionale di ragazzi. Sono stati loro a farmi amare la pallavolo, uno sport che è diventato ed è ancora la mia vita.” Il tuo palmares parla da solo, sei stato un giocatore che ha segnato significativamente la storia della pallavolo italiana. Tra le tante vittorie, ce n’è una che per te ha una valenza particolare? Se sì, perché? “Sono due. La prima, in realtà, è una sconfitta, quella subìta contro il Brasile nella finale delle Olimpiadi di Atene 2004 che ci assegnò l’argento. Ci tengo a precisare che tutte le medaglie olimpiche per me hanno lo stesso valore, non importa di che tipo di metallo siano fatte. Dal momento che pochissime volte nella mia carriera ho ritenuto l’avversario più bravo della mia squadra, considero quella sconfitta d’argento un oro bianco, perché dopo aver dato il massimo in campo, ci inchinammo ad squadra che giocò molto meglio di noi. Era il Brasile più forte di tutti i tempi. La seconda vittoria per me significativa è quella che arrivò all’Europeo di Roma, nel 2005: vincemmo davanti al nostro pubblico, composto da circa 15.000 spettatori. Fu una vittoria che, non solo a me, ma anche a tutte le persone presenti, è rimasta nella mente e nel cuore.“ Parlando dell’Italvolley maschile attuale, gli azzurri ci stanno regalando grandi soddisfazioni in questo Europeo. Il più grande del gruppo è Simone Anzani, giocatore classe ‘92. Che ne pensi di questa Nazionale così giovane e, allo stesso tempo, così talentuosa? “Credo sia la prima volta che assisto ad un Europeo con una Nazionale Italiana così giovane. Evidentemente, qualcuno deve aver capito che bisogna iniziare a costruire qualcosa se si vuole fare bella figura ad un’Olimpiade. Questo lo considero un ottimo inizio. Quest’Italia è una squadra che sta esprimendo grande qualità, che si sta confrontando con altre Nazionali molto forti, quindi credo che sia un gruppo con un futuro pazzesco davanti, che potrebbe fare davvero bene ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Ai miei tempi, si iniziava un ciclo che durava 3-4 anni, e si lavorava sempre in vista di ciò che manca alla pallavolo italiana, cioè l’oro olimpico. Questo percorso si inizia a costruire proprio da questi momenti, da questi Europei. I nostri azzurri sono molto forti per l’età che hanno: da Giannelli a Michieletto, così come Galassi, centrale come me e che ho visto giocare molto bene nella sfida vinta contro la Germania. E’ una squadra che sta facendo molto bene, quindi, in prospettiva futura, non posso che essere fiducioso.“ Un gruppo giovane guidato da Ferdinando De Giorgi, ct della Nazionale dallo scorso giugno. Che tipo di lavoro ha fatto, a tuo parere, il coach su questo gruppo? “Conosco Fefè da quando giocavamo insieme a Cuneo. So che è un gran lavoratore, un tecnico esperto e competente. Non mi è piaciuto il trattamento che gli è stato riservato in campionato. Probabilmente ci sono cose che noi non sappiamo, forse è stato esonerato per permettergli di diventare il ct della Nazionale, chi lo sa… In ogni caso, De Giorgi è un allenatore molto preparato, e non avevo dubbi che con questi ragazzi potesse fare davvero un bel lavoro. Allena un gruppo giovane che, con la maglia della Nazionale, ha tanta voglia di dimostrare e di costruire qualcosa che duri nel tempo. Fefè in questo è bravo, perché oltre ad essere un grande tecnico, è anche un uomo-squadra: fa gruppo negli spogliatoi, ride e scherza con i ragazzi, e sa dosare perfettamente professionalità e leggerezza. Questi sono i grandi pregi di questo allenatore.“ Alle 21.00 di questa sera l’Italia scenderà in campo per disputare la semifinale dell’Europeo contro i campioni in carica della Serbia. Lo schiacciante 3 a 0 dei nostri ragazzi ai danni della Germania nei quarti di finale ci può far ben sperare? “Beh, sono due squadre totalmente diverse. Non so esattamente chi schiererà la Serbia, ma sarà in ogni caso un test importante per noi per confrontarci contro una Nazionale di grande valore.“ I ragazzi di Fefè De Giorgi dovranno ispirarsi all’impresa di Egonu e compagne di inizio mese. Hai seguito quella finale? Qual è, secondo te, il punto di forza della nostra squadra femminile? “Sì, abbiamo visto tutti quella finale. Il punto di forza è Paola Egonu, una giocatrice che fa 30-40 punti a partita, che vince da sola quasi 2 set. La palleggiatrice fa tanto affidamento su di lei, quindi vedo in quella diagonale un grande punto di forza. Tutto ciò senza comunque nulla togliere a Sylla e a tutte le altre azzurre, un gruppo equilibrato che gioca molto per la propria opposta. Credo che in questa Olimpiade Egonu e compagne siano state molto sfortunate, ma sono state brave a dimostrare il loro valore agli Europei.“ Concludo quest’intervista con una domanda sul calcio. So che sei un grande tifoso bianconero, per questo ti chiedo: ti preoccupa questo inizio di stagione zoppicante della Juventus? “Sinceramente sì, mi preoccupa, perché non ci sono stati grandi acquisti. Con Ronaldo, ero molto più tranquillo di quanto io lo sia adesso. E’ stato un avvio non positivo, che può far pensare ad un’annata negativa. Tuttavia, c’è anche da considerare il ritorno di Allegri, un allenatore che con la Juventus ha vinto tanto e che ha sempre lavorato molto bene. Gli inizi di stagione con Allegri sono sempre stati un po’ “diesel”, non siamo mai stati dei motori a benzina, quello che invece eravamo con Conte. Il tecnico salentino pretendeva il massimo a partire dalle amichevoli pre campionato. Sono due allenatori diversi. In ogni caso, mi fa ben sperare che, più avanti, si vedrà la vera Juventus. Inoltre, credo che la presenza di un obiettivo importante come quello della Champions League, che la Juventus insegue da tanto tempo, implichi una scelta tra i giocatori a disposizione e dei turnover che garantiscano un dispendio equilibrato delle forze e delle risorse nelle varie competizioni.“ (fonte: SuperNews https://news.superscommesse.it/pallavolo/2021/09/luigi-mastrangelo-semifinale-europei-volley-maschile-italia-serbia-459003/) LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per le finali: il presidente Manfredi ha raggiunto gli azzurri

    Di Redazione Il presidente Giuseppe Manfredi ha raggiunto insieme al segretario generale Alberto Rabiti Katowice per le Finali dei Campionati Europei. Il Presidente e il Segretario, oltre che essere presenti in tribuna per i due match che vedrà impegnati gli azzurri oggi e domani, prenderanno parte alla 42esima Assemblea Generale della Confederazione Europea. In Polonia è presente anche il consigliere federale Eugenio Gollini che si era aggregato alla squadra già durante la prima fase in Repubblica Ceca. Nel pomeriggio di ieri, il presidente federale, accompagnato dallo stesso consigliere, ha assistito all’allenamento dei ragazzi di De Giorgi.    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Vincenzo Di Pinto presenta Italia-Serbia: “I ragazzi hanno fiducia in Fefè”

    Di Giovanni Saracino Italia–Serbia, semifinale dei Campionati Europei maschili, rappresenta per Vincenzo Di Pinto, head coach della Prisma Taranto, una sfida tra due personaggi che conosce molto bene. Alla guida delle rispettive nazionali ci sono infatti l’amico e conterraneo Fefè De Giorgi e l’ex pupillo dell’allenatore pugliese, Boban Kovac. “Mi aspetto una partita equilibrata. È un momento spartiacque per l’Italia – dichiara il tecnico pugliese – perché comincia ad avere un po’ di pressione in più dato che il raggiungimento della finale ora è diventato un obiettivo vero e proprio. Sono felice che la nostra Nazionale sia tornata già ad altissimo livello dopo la delusione delle Olimpiadi. Non era facile né scontato. Merito di Fefè che ha avuto da subito le idee chiare. Ha creato immediatamente un giusto spirito di squadra. I ragazzi lo seguono, hanno fiducia in lui ed in campo si nota questa coesione“. “Credo che tutti abbiano recepito le parole del presidente federale Manfredi – continua Di Pinto – quando ha detto che d’ora in poi, come filosofia, chi indossa la maglia azzurra lo deve fare sempre con l’idea della vittoria in testa. Auguro all’Italia tanta buona fortuna e a Fefè De Giorgi in particolare il nostro solito ‘buon neutro’. Lui sa…“. La Serbia? “Una squadra molto forte – dice l’allenatore di Taranto – che ha preso il temperamento di Boban, il suo coach, che conosco bene per averlo avuto come giocatore a Gioia del Colle, Macerata e Taranto. È campione d’Europa in carica ed è  una delle squadre più forti al mondo. Non si è qualificata per le Olimpiadi e non ha disputato una buona VNL. Quindi è in cerca di riscatto e sta preparando da tempo questa competizione. Non vogliono sbagliare, è il loro grande obiettivo del 2021“. LEGGI TUTTO

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    Uros Kovacevic: “Tocca a noi dimostrare di valere più dell’Italia”

    Di Redazione Da una parte i campioni d’Europa in carica, con una squadra praticamente identica a quella del 2019 (anche se con qualche acciacco in più), dall’altra un gruppo nuovo, giovane e appena assemblato. È inevitabile che sia la Serbia la favorita della semifinale dei Campionati Europei maschili contro l’Italia che si disputerà domani a Katowice. Ma gli uomini di Slobodan Kovac sanno benissimo di non potersi permettere la minima distrazione, contro una squadra come quella azzurra che viene da 7 vittorie consecutive e si presenta senza nulla da perdere. “Ho giocato con, e anche contro, molti di loro – ricorda Uros Kovacevic – Giannelli è un giocatore eccezionale, fortissimo. Michieletto è fantastico, piccolo per modo di dire: ha 19 anni, ma è alto 2 metri e 15 (ride, n.d.r.)! Sono sicuramente un’ottima squadra, non a caso sono arrivati in semifinale. Sta a noi dimostrare che siamo di qualità superiore, e credo che lo dimostreremo sabato“. “È una nuova Italia – aggiunge il capitano Nemanja Petric – con una squadra più giovane, un nuovo allenatore e tanta energia. Se a questo aggiungiamo il risultato negativo delle Olimpiadi, certamente inaspettato, è chiaro che sono desiderosi di batterci. Hanno dimostrato un buon gioco e hanno meritato la finale. Il gruppo è giovane, ma Giannelli è molto esperto, e ci sono diversi giocatori già di alto livello come Michieletto, Lavia e Balaso. Ci aspetta una partita difficile: ma noi siamo la Serbia, siamo i campioni d’Europa, e credo che possiamo opporci efficacemente e dimostrare che li valiamo“. (fonte: Zurnal.rs) LEGGI TUTTO

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    Lucchetta provoca alla vigilia della semifinale: “Chi la guarda su DAZN è un serbo”

    Di Redazione Giornate di grandi sfide ai Campionati Europei maschili, e non solo in campo: sui social network si sviluppa anche la contesa tra le due emittenti che hanno acquistato i diritti di trasmissione della manifestazione, RaiSport per la tv e DAZN per lo streaming. A lanciare la provocazione via Instagram è il commentatore tecnico Rai Andrea Lucchetta che, in un lungo post di presentazione della semifinale di domani tra Italia e Serbia, indirizza parole al veleno alla piattaforma rivale, con tanto di emoticon esplicative: “Chi la guarda su Dannazzione (dzn) un serbo è, un serbo è! Oltre a buttare Euro“. Una provocazione a cui l’ex Fenomeno della nazionale azzurra non è nuovo: già nei giorni scorsi Lucchetta si è reso protagonista di alcune scaramucce sul web. Ha fatto discutere, in particolare, la cronaca live in cui “Lucky” ha salutato con palese soddisfazione e toni molto severi l’eliminazione della Francia, una partita non trasmessa dalla Rai a causa dello sciopero dei giornalisti. (fonte: Instagram Andrea Lucchetta) LEGGI TUTTO

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    Italia tra le prime quattro d’Europa. Michieletto: “Non ci fermiamo qui”

    Di Redazione La Nazionale maschile si prepara ad affrontare la semifinale dei Campionati Europei: contro la Serbia sabato ore 21.00. Nella conferenza stampa di ieri, Simone Giannelli e il coach Fefè De Giorgi hanno risposto alle domande dei giornalisti: “Quando ho selezionato i giocatori volevo vedere questa pallavolo, questa qualità, non solo tecnica ma anche caratteriale” è il commento dell’allenatore. Per il giovane Alessandro Michieletto si tratta della prima competizione europea con la Nazionale Seniores e raggiungere già questo punto dell’Europeo è un’enorme soddisfazione per lo schiacciatore dell’Itas Trentino. “L’adrenalina che ci ha dato la partita di ieri la stiamo ancora sentendo – ha dichiarato il giovane Alessandro Michieletto-; siamo naturalmente felici e orgogliosi di quello che abbiamo fatto, ma non vogliamo fermarci qui. Abbiamo ancora due partite fondamentali da giocare con questo che è davvero un gruppo fantastico; vogliamo chiudere nel migliore dei modi questo nostro primo cammino assieme. Contro la Germania abbiamo giocato davvero una grandissima partita, eravamo carichi e concentrati; abbiamo giocato una grandissima partita e non abbiamo mai dato loro la possibilità di metterci in difficoltà riuscendo a limitarli al servizio grazie a una nostra buona ricezione. In sostanza non gli abbiamo mai dato la possibilità di reagire ai nostri colpi; questo per noi è stato molto importante ed è stata la chiave di volta per vincere la partita”. Il pensiero ora naturalmente va alla Serbia: “Ora affronteremo squadre altrettanto forti e altrettanto rodate, quindi dobbiamo prepararci a delle vere e proprie battaglie. Quella di sabato sarà una gara difficilissima contro una squadra che da anni è ai vertici della pallavolo mondiale, quindi sarà necessario giocare la nostra miglior pallavolo, ma allo stesso tempo ci dobbiamo divertire perché sarà bello poter vivere delle emozioni così intense. Dovremo uscire dal campo consapevoli di aver dato il massimo. Vedremo poi cosa succederà e quale sarà il risultato finale”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Juantorena, il tanto atteso selfie con la medaglia…non sua!

    Di Redazione C’è chi gioisce per la semifinale raggiunta ai Campionati Europei dalla Nazionale di De Giorgi, chi spera in un successo contro la Serbia e, osando ancora di più, nell’oro e chi invece non riesce ad archiviare la cocente delusione della prematura, secondo i pronostici, eliminazione dell’Italvolley dalle Olimpiadi di Tokyo. Complice, probabilmente, anche l’esclusione dal roster che sta partecipando ora all’Europeo, Osmany Juantorena continua a sottolineare come la maglia azzurra sia per lui solo un ricordo, anche se forse non dipeso dalla sua volontà, e come quella medaglia mancata bruci come il sale in una ferita aperta. Ma il sale della vita è anche l’ironia, secondo lo schiacciatore in maglia Lube Civitanova. Di qualche ora fa, infatti, è una “story” sul suo profilo Instagram che lo ritrae mentre stringe tra le mani la medaglia di bronzo targata “Tokyo 2020”. E’ sua? Ovviamente no. A prestargliela è stato Luciano De Cecco, terzo posto olimpico con la sua Argentina e palleggiatore nel club italiano con Juantorena. “Alla fine Luciano ci ha fregato!! Ma tranquillo, ci rifaremo a Parigi 2024… l’umorismo è il sale della vita 🤐” La frecciatina è chiara: Osmany avrebbe avuto tutta la voglia di lottare ancora con la maglia dell’Italia e provare a riscattarsi dopo le ultime Olimpiadi. (Fonte: Instagram Osmany Juantorena) LEGGI TUTTO