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    A Cuneo porte aperte per gli allenamenti della Nazionale

    Di Redazione Voglia di vedere all’opera Fefè De Giorgi in palestra? Ascoltare i consigli che dà a Giannelli per come fare rendere meglio un giovane opposto mancino come Romanò dalla seconda linea? O anticipare ancora di più la superveloce di Anzani? L’occasione potrebbe essere già nella giornata di oggi (mercoledì 17 agosto) perché lo staff azzurro ha deciso di fare degli allenamenti porte aperte a Cuneo al Palasport di San Rocco Castagneta, mitica struttura sportiva che ha ospitato tante sfide internazionali alcune proprio con De Giorgi in campo e ancora oggi è la casa della Bosca San Bernardo di A1 Femminile e della Bam San Bernardo di A2 maschile. Gli azzurri sono arrivati ieri a Cuneo dove dal 18 al 20 agosto saranno impegnati nel DHL Test Match Tournament, nel quale affronteranno Stati Uniti e Giappone. In occasione del torneo che precede la rassegna iridata in programma in Polonia e Slovenia (26 agosto – 11 settembre) alcuni allenamenti di Giannelli e compagni saranno a porte aperte. Di seguito il calendario con gli orari di accesso al Palasport:  Mercoledì 17 agosto (oggi): 17-19 (ingresso consentito entro e non oltre le 16.45)Venerdì 19 agosto: 18-19.30 (ingresso consentito entro e non oltre le 17.45) Programma allenamenti altre squadre  Mercoledì 17 agosto 13:00/14:00 Giappone15:00/17:00 UsaGiovedì 18 agosto 12:00/13:00 Usa17:00/19:30 GiapponeGenerdì 19 agosto  9:30/11:00 Giappone Gabato 20 agosto 9:00/10:30 Giappone (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    De Giorgi: “Nessuno è inarrivabile. Polonia e USA possono essere messi in difficoltà”

    Di Redazione Si è concluso ieri il Collegiale della Nazionale Maschile, riunita dal 1° agosto a Cavalese. Dunque tutto pronto (o quasi) in casa Azzurra in vista dei Mondiali. A pochi giorni dal nuovo collegiale di Cuneo, il CT Azzurro, Ferdinando De Giorgi ha comunicato la lista dei 15 atleti che vi parteciperanno, riservandosi ancora del tempo per decidere chi, fra Leonardo Scanferla e Alessandro Piccinelli, andrà ad affiancare Fabio Balaso, libero titolare pressoché certo. “Quella delle scelte è sempre la fase più complicata, si arriva a spegnere il sogno di qualcuno e non è mai piacevole. Mi concentro sull’utilità della squadra, le scelte nascono con quel fine, dal punto di vista tecnico, fisico e di gruppo“. A sciogliere l’interrogativo sarà dunque quanto accadrà la prossima settimana: il collegiale di Cuneo inizia il 16 ma il clou sarà il “DHL Test Match Tournament” che vedrà gli azzurri impegnati contro USA e Giappone. “Stiamo mettendo mattoncini di crescita sul nostro percorso. Un anno dopo gli europei i ragazzi sono migliorati. E’ aumentata la loro consapevolezza e sono focalizzati sul percorso da fare. La VNL, dopo una buona prima fase, ci ha mostrato alcune cose da sistemare, da cui partire per la preparazione del Mondiale – racconta De Giorgi – . A Cavalese abbiamo cercato di accrescere la condizione fisica e tecnica, oltre all’intesa di gioco con gli schiacciatori”. De Giorgi ha piena fiducia nella squadra costruita, non ha dubbi che i suoi ragazzi possano mettere in difficoltà qualunque nazione: “Nessuno è inarrivabile. Certo, contro i francesi che giocano con quella qualità bisogna essere più solidi, bisogna saper resistere. Anche Polonia e Stati Uniti, giocando in un certo modo, si possono mettere in difficoltà“. Intanto si guarda avanti, costruendo un’Italia con l’obiettivo delle Olimpiadi 2024: “Abbiamo iniziato un percorso che ha come progetto Parigi, ma vogliamo puntare ad ottenere il massimo in ogni competizione. Non ci siamo messi limiti. Nelle competizioni clou vogliamo fare il massimo“. LEGGI TUTTO

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    DHL Test Match Tournament, le scelte del CT De Giorgi

    Di Redazione Questa mattina il commissario tecnico della Nazionale Maschile, Ferdinando De Giorgi, ha comunicato la lista dei 15 atleti che prenderanno parte al torneo amichevole di Cuneo (18-20 agosto). In mattinata, dopo la seduta pesi, la squadra saluterà quindi la Val di Fiemme dove ha lavorato da lunedì 1 agosto. Gli azzurri torneranno a radunarsi martedì 16 agosto a Cuneo dove, come noto, affronteranno Stati Uniti (18 agosto ore 21.05) e Giappone (20 agosto ore 21.05) nel DHL Test Match Tournament (i match saranno trasmessi in diretta su Rai Sport) Gli atleti convocati Centrali: Simone Anzani, Gianluca Galassi, Leandro Mosca, Roberto RussoLiberi: Fabio Balaso, Alessandro Piccinelli, Leonardo ScanferlaOpposti: Giulio Pinali, Yuri RomanòPalleggiatori: Simone Giannelli (capitano), Riccardo SbertoliSchiacciatori: Mattia Bottolo, Daniele Lavia, Alessandro Michieletto, Francesco Recine (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Esclusione dal Mondiale, la strana storia pubblicata da Zaytsev su Instagram

    Di Redazione Quasi una settimana dopo la clamorosa, e discussa, esclusione dalla lista dei 14 per il Mondiale, Ivan Zaytsev forse, e sottolineato, forse, lancia un messaggio, ma a chi sia rivolto non è dato saperlo. Di certo si tratta di un messaggio ambiguo, postato su Instagram tramite una storia (la vedete più in basso), che farà discutere (ancora) proprio perché non si tratta di un pensiero chiaro, di quella opinione personale sulla questione che tutti, prima o poi, si aspettano di leggere. Perché 14 anni di nazionale non sono pochi e Zaytsev non è, e mai sarà, uno qualsiasi che ha vestito la maglia azzurra. Ma per ora, purtroppo, toccherà ancora aspettare. foto Instagram @zaytsev_official LEGGI TUTTO

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    Il volley italiano piange la scomparsa del mitico Rocco Cirò

    Di Redazione Oggi fisioterapisti, ieri massaggiatori. Ma oggi come ieri sono le figure a cui i giocatori si legano di più, perché non sono semplici componenti dello staff medico di una squadra, bensì confidenti, consiglieri, nel tempo amici veri. Come per tanti campioni è stato Rocco Cirò, scomparso all’età di 86 anni, storico massaggiatore di tutte le squadre di alto livello di Milano, partendo dal GiViDi degli anni ’80, passando per la Mediolanum fino ad arrivare alle più recenti Asystel e Sparkling con anche 4 anni al seguito della nazionale di Gian Paolo Montali. Indimenticabile la sua festa per le 80 candeline organizzata al Centro Pavesi di Milano, dove accorsero a sorpresa per festeggiarlo una sessantina di “suoi” ex giocatori, da Dragan Travica a Nikola Grbic, da Hristo Zlatanov all’indimenticato Simone Rosalba, dall’olimpionico Henk Held all’argentino Milinkovic, che giunse per l’occasione addirittura da Buenos Aires, oltre a figure storiche della pallavolo milanese come Andrea Zorzi, Stefano Duse e Andrea Faverio. In quella circostanza il nostro Paolo Cozzi raccontò diversi aneddoti su Cirò che vi invitiamo a rileggere cliccando QUI. Ciao Rocco, grazie per tutto quello che hai dato alla pallavolo italiana. LEGGI TUTTO

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    Caso Zaytsev, giornali e tifosi concordi: “Dirsi addio così fa male”

    Di Giuliano Bindoni Una volta, neanche troppo in là con i tempi, si diceva che le bandiere nello sport non esistono più. Poi, di recente, abbiamo scoperto che quelle poche rimaste non si riusciva a tirarle giù, e dai e dai, qualcuna alla fine si è anche strappata. Inutile fare nomi, sappiamo tutti come certe situazioni, certi addi, siano stati forzati oltremodo macchiando indelebilmente, nei ricordi degli stessi campioni e dei loro tifosi, intere carriere proprio a pochi passi dall’ultimo traguardo. Perché, oggi forse più di ieri, si dice che contano solo i risultati. A noi, invece, piacerebbe pensare che almeno nello sport ci fosse sempre il giusto rispetto e riconoscenza nei confronti di chi sul campo ha sempre dato tanto e che, giunto alla sua ultima gara, partita, sfida, sarebbe anche giusto che per una volta invece di dare ricevesse in cambio qualcosa. Che sia esso un tributo dei tifosi, un ultimo saluto, un ultimo grazie. Lo stesso avrebbe dovuto valere anche per Ivan Zaytsev e per la sua lunga storia con la maglia azzurra. Una storia lunga 14 anni e oltre 250 partite, che nella serata di lunedì 1 agosto si è conclusa bruscamente con l’esclusione dalla lista per il Mondiale. Più di qualcuno, sui giornali in edicola oggi, ha sottolineato quanto sia stato poco rispettoso fargli fare più di mille chilometri in auto per raggiungere il ritiro di Cavalese solo per dirgli di rimettersi in viaggio e tornare a casa. Di sicuro l’intento del ct Ferdinando De Giorgi non è stato quello di umiliare Zaytsev, ma bensì quello di comunicargli e spiegargli la sua decisione di persona, guardandolo negli occhi. Se l’intenzione era la migliore, e non abbiamo alcun dubbio che lo fosse, gli effetti sono e saranno però i peggiori. E questo forse De Giorgi non l’aveva calcolato a dovere. Punto primo: se addio alla nazionale doveva essere, perché alla fine della fiera di questo si tratta, per uno come Zaytsev forse sarebbe stato più opportuno e rispettoso concordare insieme che la VNL sarebbe stata la sua ultima volta in maglia azzurra, permettendogli da una parte di godersi l’ultima passerella, ma anche di comunicarla nei modi e nei tempi che lui avrebbe ritenuti più opportuni. Bologna, poi, teatro delle Finals, sarebbe stata a tutti gli effetti la cornice ideale per il lungo e meritato abbraccio con i suoi tifosi. Un’occasione irripetibile e clamorosamente mancata. Punto secondo: oltre al danno, la beffa per De Giorgi ora sta nel fatto che invece di alleggerire i suoi “giovani azzurri” dalla presenza ingombrante di un totem come Zaytsev, questa decisione non farà altro che mettere su di loro, e anche sul CT stesso, una pressione che fatichiamo a immaginare, perché se al Mondiale le cose andranno male tutti sapranno contro chi puntare il dito e con quale motivazione. Dan Peterson, quando allenava, diceva sempre che se hai dei totem in squadra te li devi tenere stretti, perché se perderai con i totem i tifosi lo accetteranno più di buon grado, ma se perderai con i giovani ti massacreranno. E un piccolo, neanche tanto, antipasto lo si può leggere tanto in alcuni commenti sulla carta stampa, come quello del collega Pierfrancesco Catucci del Corriere della Sera che titola il suo pezzo Mille chilometri in auto per sentirsi dire “sei fuori”, quanto nei tanti commenti apparsi in queste ore sui social. “Allora perché convocarlo a Cavalese? Non capisco. Poteva non convocarlo del tutto, invece di convocarlo e poi mandarlo a casa. Mi dispiace per Ivan, è sempre stato molto attaccato alla maglia italiana”; “Secondo me Ivan ci sarebbe stato bene nel gruppo, in fondo un atleta con esperienza ci vuole sempre e lui poteva nei momenti di crisi dare una mano alla squadra, non so se è una scelta fatta bene”; “Mi dispiace molto! È stato un grande!”; “È un mito”; “Deve decidere lui, grande campione e persona splendida”; “Un peccato, scelta molto discutibile”; “Grazie per tutto quello che hai dato alla nazionale e ai tifosi” sono solo alcuni tra le centinaia di commenti postati sulla nostra pagina Facebook. Per onestà intellettuale riportiamo che ce ne sono anche tanti altri che condividono la scelta di De Giorgi, che salutano e “pensionano” (qualcuno anche malamente) Zaytsev e pensano già al nuovo corso. Ma si sà, il mondo è bello perché è vario. LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev, escluso dal Mondiale, lascia il ritiro azzurro: è addio alla Nazionale?

    Di Redazione Ivan Zaytsev ha lasciato il ritiro della Nazionale, riunita a Cavalese per preparare il Mondiale. La decisione è stata presa dal giocatore in seguito all’esclusione dalla lista per la competizione iridata e un lungo colloquio con il commissario tecnico. A spiegare le motivazioni della scelta è stato lo stesso CT Ferdinando De Giorgi a mezzo comunicato stampa della Federazione: “Al termine di un appropriato percorso e dopo una attenta valutazione tecnica e di squadra, ho preso la decisione di comunicare all’atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di «speculazione», sottolineo che l’atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare”. foto Fipav Per Zaytsev, dunque, che il prossimo 2 ottobre spegnerà 34 candeline, la partecipazione all’ultima VNL potrebbe, il condizionale resta d’obbligo, essere stata l’ultima sua apparizione in maglia azzurra. Una storia, quella con la nazionale, iniziata nel lontano 2008, quando il figlio del pallavolista sovietico campione olimpico Vjačeslav Zajcev e della nuotatrice Irina Pozdnjakova ricevette la cittadinanza italiana, per quanto lui fosse nato a Spoleto e dunque italiano si fosse sentito da sempre. In azzurro Zaytsev mise subito al collo una medaglia pesante, l’oro conquistato ai Giochi del Mediterraneo del 2009, ma quella fu anche l’unica occasione in cui salì con la nazionale sul gradino più alto del podio. Negli anni successivi, quattordici ad oggi, arrivarono quattro argenti (due agli Europei del 2011 e 2013, uno in Coppa del Mondo 2015 e uno alle Olimpiadi del 2016) e cinque bronzi (uno alle Olimpiadi del 2012, una alla Grand Champions Cup 2013, due alle World League del 2013 e 2014 e uno all’Europeo 2015). foto Instagram @zaytsev_official Di queste, quella che ha il peso maggiore, al di là del colore, è senza dubbia l’argento di Rio. “Questa medaglia me la tengo stretta, perché è il riassunto di ciò che abbiamo fatto.. – si legge ancora nel post che scrisse sul suo profilo Instagram -. Abbiamo condiviso risate, pensieri, bestemmie, sudore, sangue, lacrime di gioia e di delusione.. Abbiamo condiviso le nostre anime di persone semplici ed umili, riuscendo a diventare una famiglia..Sono orgoglioso dei miei compagni e dello staff che ci ha accompagnato in questo percorso perché, anche se il nostro sogno dorato non è diventato realtà, siamo riusciti a trasmettere all’esterno il senso di appartenenza alla maglia.. Mai come oggi sono orgoglioso di essere italiano…” To be continued? L’ultima parola, come è giusto che sia, spetterà solo al diretto interessato. LEGGI TUTTO

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    Il libero della Lube e della Nazionale Fabio Balaso ha sposato la sua Sara

    Di Redazione

    Fabio Balaso e la sua Sara hanno coronato il loro sogno d’amore. “Dopo nove anni, abbiamo deciso di fare questo grande passo. Ci sposeremo a Padova il 30 luglio, una cerimonia a cavallo tra la fine della stagione e la nuova stagione da programmare“ aveva raccontato il libero della Lube e della Nazionale ai nostri microfoni lo scorso marzo, e così è stato.

    Sabato 30 luglio la giovane coppia si è unita in matrimonio e ha poi festeggiato presso lo splendido Parco Frassanelle, così come altrettanto suggestiva era stata la location scelta da Balaso per chiedere alla sua bella di sposarlo, la Cascata dell’Antico Molino di Sarnano, sui Monti Sibillini sopra Macerata.

    Congratulazioni di cuore anche da parte della nostra redazione di VolleyNews! LEGGI TUTTO