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    Ufficiale: Chicco Blengini è il nuovo CT della Bulgaria

    La Federazione della Bulgaria ha ufficializzato l’ingaggio di Gianlorenzo Blengini come nuovo CT della nazionale maschile. L’ex tecnico dell’Italia ha firmato un contratto triennale con opzione per il prolungamento per altri due anni e, come specificato nel comunicato ufficiale, ha accettato la richiesta di un impegno esclusivo con la nazionale balcanica: dovrà quindi lasciare la Cucine Lube Civitanova, che allenava dal 2020. L’allenatore piemontese coordinerà inoltre le nazionali giovanili (nelle quali lavora già da due anni il suo connazionale Andrea Burattini) e si occuperà anche di formazione degli allenatori bulgari.

    “Abbiamo scelto Gianlorenzo Blengini – dice il presidente federale Ljubo Ganev – perché vogliamo un allenatore che abbia autorità, che sappia lavorare con i giovani atleti e che abbia le capacità per fare ciò che è necessario affinché la nazionale bulgara abbia la possibilità di qualificarsi alle Olimpiadi di Los Angeles 2026. Il nostro desiderio principale era che il CT fosse impegnato per tutto l’anno con la Bulgaria, sul modello di quanto accade in Italia, in Polonia e in altri paesi con cui collaboriamo: crediamo che questa sia la strada giusta“.

    “Abbiamo inserito nella nostra struttura – continua Ganev – un allenatore che non guiderà solo la nazionale, ma avrà anche una serie di compiti legati allo sviluppo del settore tecnico nel nostro paese. Contiamo sul suo aiuto e sulla sua competenza anche per i Campionati Europei Under 18 che ospiteremo a luglio, e continueremo a lavorare per sviluppare la comunicazione tra tutti gli allenatori, dalla prima squadra fino ai più giovani. Questo è il percorso giusto per la graduale integrazione dei giovani nella nostra nazionale: una conseguenza della metodologia di lavoro coordinata e unificata. Quanto alle qualità di Blengini, sono indiscutibili: il suo curriculum di successi parla per lui. Gli auguro il meglio alla guida della Bulgaria e credo sinceramente che il nostro lavoro comune porterà ai risultati sperati“.

    Per il 52enne Blengini si tratterà della prima esperienza all’estero dopo oltre vent’anni di carriera in panchina. La sua attività in Bulgaria inizierà a maggio, una volta conclusa la stagione con la Lube.

    (fonte: BVF) LEGGI TUTTO

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    Martin Perin è costretto a lasciare il volley per problemi cardiaci

    Dopo il secondo arresto cardiaco in campo in meno di due anni – l’episodio è avvenuto domenica scorsa durante una partita di campionato – per Martin Perin è arrivato il momento di una decisione inevitabile: il giovane libero belga è costretto a dire addio alla pallavolo di alto livello, almeno fino a quando non si farà luce sulla natura del suo problema e sulle possibili cure. “Il sipario è calato” scrive tristemente il giocatore classe 2002, avversario dell’Italia con la nazionale belga agli ultimi Europei, in una lettera aperta diffusa dalla sua squadra di club, il VC Greenyard Maaseik.

    “Come tutti sapete – scrive Perin – domenica scorsa, per la seconda volta in un anno e mezzo, ho avuto un malore in campo. Dopo il mio primo arresto cardiaco, a ottobre 2022, mi era stato impiantato un defibrillatore, che ha fatto un lavoro fantastico: ho ripreso molto velocemente conoscenza, ma mi rendo conto di avervi fatto provare un bello spavento e mi scuso ancora“.

    “Due domande mi sono venute immediatamente in mente: perché è accaduto questo, e potrò giocare ancora ad alto livello? Purtroppo – continua il giocatore – non ho ricevuto una risposta alla prima domanda negli ultimi giorni, e questo mi porta automaticamente a dare alla seconda la risposta più difficile. Dopo lunghe consultazioni con i cardiologi dell’ospedale Citadelle, la decisione più ragionevole è quella di fermare qui la mia carriera da giocatore professionista. Lo dico con grande emozione, ma anche con la chiara consapevolezza che è la scelta giusta. La vita è la cosa più importante“.

    “Ho sempre lavorato duro per raggiungere i miei obiettivi personali – conclude Perin – e realizzare i miei sogni. Sono riuscito a realizzarne alcuni e vivere emozioni fantastiche, mentre altri, come quello di giocare in Italia, purtroppo non si avvereranno mai. Un capitolo della mia vita si sta chiudendo e presto ne comincerà uno nuovo. (…) Sono stato davvero fortunato a poter fare della mia passione il mio lavoro, e sono orgoglioso di ciò che ho raggiunto. Ora è il momento di passare del tempo con la mia famiglia, concentrarmi su me stesso, pensare al futuro e prendere un po’ di distanza. Grazie a tutti per i messaggi di affetto degli ultimi giorni“.

    (fonte: VC Greenyard Maaseik) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile ospita a Blumenau e Bauru il Campionato Sudamericano per Club

    Tutto pronto in Brasile per il Campionato Sudamericano per Club, a cui sarà interamente dedicata la prossima settimana: a Blumenau si svolgerà il torneo maschile, da lunedì 12 a venerdì 16 febbraio, mentre Bauru ospiterà la rassegna femminile da mercoledì 14 a domenica 18. La formula è la stessa per entrambe le manifestazioni: due gironi da 4 squadre, le prime due di ogni raggruppamento passano alle semifinali.

    Le grandi favorite per il titolo sono naturalmente le squadre brasiliane, che in campo femminile hanno vinto tutte le edizioni fin qui disputate (la prima nel 2009), ma mai come quest’anno c’è incertezza sul verdetto finale: sia il Dentil Praia Clube campione in carica sia, soprattutto, il Gerdau Minas di Nicola Negro arrivano alla competizione in un periodo di scarsa forma, e tra le due puntano a inserirsi le padrone di casa del Sesi Bauru. Il Praia Clube sarà inserito in un agevole girone contro l’Atletico Barbato (Uruguay) e le Regatas Lima (Perù), mentre Minas e Sesi si affronteranno tra loro e sfideranno le boliviane del San Martin.

    Anche nel maschile i pronostici sono tutti dalla parte del Brasile con il Sada Cruzeiro, che ha vinto gli ultimi 7 titoli e in totale 9 sui 14 assegnati, nelle vesti di favorito numero 1. Attenzione però al Farma Conde Sao José, che sta contendendo proprio al Sada la leadership in campionato, mentre i padroni di casa dell’Apan Blumenau sembrano decisamente meno competitivi. Anche l’Argentina schiera tre formazioni: la più temibile è il Ciudad Voley di Facundo Conte, che affronterà il Blumenau e i peruviani Vamos Peerless. Il Policial de Formosa e il Monteros Voley, invece, se la vedranno nel girone con il Club Olympic (Bolivia).

    (fonte: CSV Voleibol) LEGGI TUTTO

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    Coppa di Finlandia: vittoria storica per il Pujo Wolley

    L’ultimo weekend sarà difficile da dimenticare per la cittadina di Kuopio, nel centro della Finlandia: entrambe le squadre locali, maschile e femminile, hanno riportato a casa la Coppa di Finlandia da Turku, dove si sono disputate le finali. Successo storico, in particolare, quello del Pujo Wolley femminile, che ha conquistato il primo trofeo in assoluto nella sua breve storia (è stato fondato nel 2016): partendo da assoluta outsider, la terza classificata dell’ultimo campionato ha avuto la meglio in finale con un sorprendente 3-0 (25-20, 25-22, 25-15) sul più quotato Polkky Kuusamo.

    Già in semifinale la squadra di Pekka Seppanen aveva sorpreso con una grande rimonta dallo 0-2 al 3-2 sull’LP Kangasala, mentre il Kuusamo aveva eliminato con un netto 3-0 l’Hameenlinnan di Giovanni Torchio, campione uscente. In finale, poi, il Pujo ha completato il suo capolavoro con un contributo determinante della 20enne opposta Selma Rasanen, autrice di 18 punti.

    Nel torneo maschile è stato il Savo Volley Kuopio a vincere la sua seconda Coppa, superando in finale per 3-0 (25-22, 25-17, 25-18) il Raision Loimu Rasio, altra sorpresa stagionale, con 17 punti dello schiacciatore statunitense Michael Michelau. In semifinale il Savo si era imposto contro pronostico per 3-1 sull’Akaa Volley, arrivato fino alle semifinali di Challenge Cup (prima di arrendersi al Projekt Warszawa), mentre il Raision aveva superato per 3-0 il Kokkolan Tilkerit.

    (fonte: Lentopallo.fi) LEGGI TUTTO

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    Campedelli: “Allenatrici donne? In Italia non le vogliono neanche le stesse giocatrici”

    Alessandra Campedelli, nuovo coach del Pakistan, torna a raccontarsi sulle pagine de Il T Quotidiano intervistata dal collega Alessio Kaisermann. Una donna coraggiosa, determinata, un’allenatrice competente, eppure costretta da anni a fare scelte difficili pur di allenare ad alti livelli.

    Scelte che l’hanno portata sempre lontano dall’Italia, scelte difficili come quella dell’Iran: “Avevo accettato con entusiasmo, poi mi sono resa conto di essere stata solo usata. Mi avevano scelto per facciata, per dimostrare al mondo che anche l’Iran è un Paese aperto che offre pari opportunità a uomini e donne, ma non è stato così. L’ho capito tardi, ma quando l’ho capito sono tornata subito in Italia”.

    Foto Iran Volleyball Federation

    Già, l’Italia. Ma perché in Italia Campedelli non trova una panchina? “In Italia non ci sono allenatrici sulle panchine di Serie A. Maschi o femmine che siano, ci sono solo allenatori. È una questione di cultura. In Italia non c’è la volontà di dare spazio alle donne in panchina”.

    Un problema culturale che però, secondo Campedelli, ha anche una matrice femminile, e questo forse è l’aspetto più grave, per certi aspetti illogico, di tutta la questione: “Il problema non è solo dei dirigenti, quanto che siano le stesse giocatrici a scegliere allenatori uomini. Le ragazze che giocano affermano di voler essere allenate da uomini perché un rimprovero o una sollecitazione preferiscono riceverli da un uomo”.

    “Ma se noi donne riteniamo di avere bisogno della voce e del temperamento maschili per ricevere i giusti stimoli allora abbiamo qualche problema. Dobbiamo guardarci dentro. Si parla di Iran, di culture retrò, ma non è che in Italia non ci sia del lavoro da fare… culturalmente parlando” conclude Campedelli. LEGGI TUTTO

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    Brasile: il Barueri costringe il Gerdau Minas a un altro stop

    Continua il momento non facile per il Gerdau Minas nella Superliga brasiliana: la squadra di Nicola Negro subisce la terza sconfitta nelle ultime 5 partite, arrendendosi per 3-2 sul campo del Barueri. Non bastano il ritorno in campo di Thaisa e i 22 punti di Kisy per una squadra che accusa troppe difficoltà in attacco, commettendo 10 errori e subendo 13 muri vincenti. Anche l’Osasco è costretto al tie break sul campo del Pinheiros, ma lo domina per 15-3, mantenendo il secondo posto solitario: 22 punti per Lorenne e 13 per Brionne Butler, che mette a segno anche 4 muri vincenti.

    Di questi risultati approfitta il Sesc RJ Flamengo per incrementare ulteriormente il suo vantaggio: la squadra di Bernardinho, vittoriosa con un netto 0-3 sul campo del Sesi Bauru (18 punti di Veronica Jones-Perry), ora ha ben 7 punti di margine sull’Osasco e 10 sulla coppia formata da Minas e Dentil Praia Clube. Le giallonere, infatti, hanno raggiunto le rivali grazie alla loro quinta vittoria consecutiva, un 3-0 sul campo del Maringà. In coda vittoria pesantissima per il Bluvolei, che con il 3-1 sul campo del Brasilia nell’accesissimo scontro diretto (gli ultimi due set si sono decisi solo ai vantaggi) mette 4 punti tra sé e le rivali.

    (fonte: Superliga CBV) LEGGI TUTTO

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    Russia: rimonta vincente per la Lokomotiv Novosibirsk a San Pietroburgo

    La Lokomotiv Novosibirsk riemerge dall’abisso ed esce indenne dal campo dello Zenit San Pietroburgo: sotto 2-0 e con due set vinti ai vantaggi, i siberiani si impongono per 2-3 (25-20, 25-20, 26-28, 19-25, 17-19) nel turno infrasettimanale ed evitano la seconda sconfitta di fila in campionato, fallendo però l’occasione di agganciare lo Zenit Kazan in vetta alla classifica. Ora le due squadre, a parità di partite giocate, sono separate soltanto da un punto. La formazione di Sergio Busato, lontana dalle prime, può invece consolarsi con il grande momento di Uladiszlau Babkevich, schierato da opposto e autore di ben 41 punti con il 57% in attacco.

    Lotta dura anche per la terza piazza, soprattutto dopo la terza sconfitta consecutiva subita dalla Dinamo Mosca nello scontro diretto con il Belogorie Belgorod: un altro 3-2 che premia l’ottimo stato di forma dei biancorossi, trainati da Al Hachdadi (24 punti con il 55%) ma anche da Tetyukhin e Zhang Jingyin. Anche in questo caso si sono ridotti a 2 i punti di distacco tra le due formazioni. Molto staccate le altre, anche se il Kuzbass Kemerovo, dopo il cambio di allenatore, ritrova la vittoria con un 3-0 ai danni del Neftyanik Orenburg (13 punti per Asparuhov). Si anima invece la lotta per la salvezza, con il Gazprom-Ugra Surgut che esce dalla zona playout con la terza vittoria di fila: 2-3 sul campo dell’Ural Ufa, malgrado i 23 punti di Kovacevic.

    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Jaroslaw Macionczyk, il palleggiatore 45enne che si è preso lo Jastrzebski Wegiel sulle spalle

    Torni su un campo da gioco, quasi per caso, dopo aver appeso le ginocchiere al chiodo l’anno scorso, e prendi il titolo di MVP nella tua prima partita di PlusLiga. Questa è l’incredibile storia che ha come protagonista Jaroslaw Macionczyk, palleggiatore polacco 45enne che nello scorso fine settimana ha condotto lo Jastrzebski Wegiel alla vittoria per 3-1 sul GKS Katowice.

    Perché quasi per caso? Perché Macionczyk non faceva parte della rosa della squadra finalista della scorsa Champions League, ma è stato ingaggiato lo scorso 30 gennaio, inizialmente per sopperire all’assenza del secondo palleggiatore Edvins Skruders, alle prese con problemi ad un’anca. Quando però il 45enne si è unito allo Jastrzebski Wegiel si è fermato anche il regista titolare, Benjamin Toniutti, per un lieve infortunio ad un polpaccio. Con entrambi i palleggiatori ufficiali fuori dai giochi, Macionczyk si è ritrovato ad essere l’unico a poter ricoprire quel ruolo.

    Foto di Jastrzębski Węgiel

    Macionczyk non è sconosciuto alla PlusLiga polacca, avendo indossato la e maglie dell’AZS PWSZ Nysa (2003-2005), del Jadar Radom (2006-2010) e del BBTS Bielsko-Biala (2017-2018). Dallo scorso giugno lavora a tempo pieno in un’azienda che si occupa di spedizioni e nell’ottobre 2023 ha firmato un contratto a breve termine proprio con il BBTS Bielsko-Biala per sostituire, anche lì, i palleggiatori infortunati. L’anno scorso aveva chiuso la sua carriera l’anno scorso rappresentando l’MKS Bedzin nella 1.Liga, la seconda serie polacca.

    “Per me questa è una storia pazzesca – ha spiegato Macionczyk –. Forse col tempo capirò cosa è successo. Ho affrontato la partita contro il Katowice come tutte le altre e nella mia vita ne ho giocate diverse centinaia. Ho cercato di fare del mio meglio per il bene della squadra e ci sono riuscito“. Il 45enne ha anche stabilito un record in termini di età diventando il giocatore più anziano a giocare nella PlusLiga.

    Foto di Jastrzębski Węgiel

    Macionczyk si è allenato con la squadra solo per quattro giorni, visti i tempi ristretti: “Fin dal primo allenamento ho detto che avrei fatto di tutto per aiutare questa squadra. O in allenamento o, come si è poi scoperto, anche in partita. A un club come lo Jastrzębski Węgiel non si dice no, è riconosciuto in Polonia e in Europa. E per me l’opportunità di essere qui è senza dubbio un onore“. Il 45enne ora avrà l’opportunità di fare il suo debutto anche in CEV Champions League, dove la sua squadra affronterà nei quarti di finale la Gas Sales Daiko Piacenza. La prima partita si giocherà in Italia il 21 febbraio, mentre la gara di ritorno si giocherà una settimana dopo in Polonia.

    Da notare che, per una singolare coincidenza, nell’ultimo turno di campionato anche lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, grande rivale dello Jastrzebski e tre volte campione d’Europa, è stato costretto dagli infortuni a schierare un giocatore inizialmente non compreso nella rosa: lo schiacciatore Justin Ziolkowski, ingaggiato come preparatore atletico all’inizio del 2022, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nel settore giovanile. Ziolkowski è molto più giovane del collega, essendo nato nel 1998, ma il suo impiego è, se possibile, ancora più clamoroso, se si considera che non disputava una partita ufficiale da più di 4 anni!

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO