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    Coppa del Brasile: il Sesi Bauru sorprende il Praia Clube in semifinale

    Di Redazione Grande sorpresa nella final four di Coppa del Brasile femminile in corso a Blumenau: ad affrontarsi per il trofeo, questa sera, saranno Sesi Bauru e Itambé Minas. Il Sesi, alla prima finale della sua storia, ha eliminato in semifinale il Dentil Praia Clube, fin qui assoluta dominatrice della stagione, battendola con un secco 3-0 (25-19, 26-24, 25-18). La squadra di Paulo Coco, per la quale la Coppa rimane stregata (5 finali in 6 anni, tutte perse) è stata bersagliata dalla sfortuna: priva di Kasiely e Carol per positività al Covid, nel corso del secondo set ha perso anche l’opposta Brayelin Martinez e la palleggiatrice Claudinha (già acciaccata alla vigilia) dopo che le due giocatrici si sono scontrate tra loro. Le avversarie ne hanno approfittato appoggiandosi a Nia Reed, ottimamente servita da Dani Lins e top scorer con 16 punti, e a una solida seconda linea gestita dal libero Nyeme. In finale ci sarà dunque la sfida alle campionesse in carica del Minas, vittoriose per 3-0 (25-23, 25-21, 25-15) sull’Osasco: l’assenza dell’infortunata Ozsoy non ha penalizzato la squadra di Nicola Negro, che si è imposta con 13 punti di Danielle Cuttino e un’altra ottima prestazione della regista Macris. Ben 26 gli errori concessi dall’Osasco, che ha dovuto fare a meno della palleggiatrice Fabiola e della centrale Camila Paracatu, entrambe risultate positive. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Polonia: il Developres elimina dalla Coppa il LKS Lodz

    Di Redazione Weekend di pausa per il campionato polacco femminile, che ha lasciato spazio agli ottavi di finale della Coppa di Polonia. Nell’unico big match del turno il Developres Rzeszow ha superato per 3-1 (25-23, 25-17, 20-25, 25-23) il LKS Commercecon Lodz: ancora 20 punti di Kara Bajema per le padrone di casa, mentre le ospiti (con una Jones-Perry da 27 punti) non possono ancora contare su Valentina Diouf, che – secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – ha dovuto rinviare il trasferimento dopo essere risultata positiva al Covid-19. Il Developres troverà nei quarti di finale l’UNI Opole, che ha superato per 3-0 il LTS Legionovia. La grande sorpresa l’ha firmata invece la squadra di seconda serie del LOS Nowy Dwor Mazowiecki, capace di eliminare al 19-17 del tie break una squadra di Tauron Liga, l’Energa MKS Kalisz. Passano il turno anche il DPD Legionovia di Chiappini (3-1 al Sosnowiec) e il Chemik Police, che ha beneficiato del ritiro del Joker Swiecie. Tra il 1° e il 2 febbraio si giocheranno altri due match, Radomka Radom-Palac Bydgoszcz e PWSZ Tarlow-Budowlani Lodz, mentre l’ultima sfida tra BKS Bielsko-Biala e Wroclaw è stata rinviata al 9 febbraio. (fonte: Tauronliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Giappone: battaglia per il primo posto tra Sakai Blazers e Toray Arrows

    Di Redazione Non delude le attese in Giappone il duello tra Sakai Blazers e Torray Arrows per il primo posto nella V-League maschile. Nel primo dei due scontri diretti la squadra di Osaka si impone con un netto 3-0 (25-17, 25-17, 25-21) con 23 punti di Sharone Vernon-Evans, ma nel secondo la spuntano per 2-3 (23-25, 25-21, 20-25, 25-21, 10-15) gli Arrows, che rispondono con 28 punti di Krisztian Padar ai 33 del canadese. La squadra di Shizuoka resta dunque al comando, ma con un solo punto di vantaggio sui Blazers. Alle due di vetta si avvicinano molto minacciosamente i Suntory Sunbirds, che dal rientro di Dmitry Muserskiy non hanno più perso una partita: 3-2 e 3-0 sugli JT Thunders, con 27 punti del russo nel primo match. In una classifica ormai cortissima trovano spazio anche i Panasonic Panthers, che con due partite in meno sono a 5 punti di distanza dai campioni in carica: 3-2 e 3-1 ai Nagano Tridents per la squadra di Tillie. Non brillante il ritorno in campo dei Wolfdogs Nagoya dopo lo stop dovuto al Covid: Kurek e compagni perdono a sorpresa per 2-3 con l’Oita Miyoshi, salvo poi rifarsi con un 3-0 nella seconda sfida. (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Turchia: Fenerbahce ancora ko, l’Arkas ferma l’Altekma

    Di Redazione Nonostante i tre rinvii per casi di positività al Covid, prosegue regolarmente la Efeler Ligi turca e arriva un altro inaspettato stop per il Fenerbahce: dopo l’1-3 casalingo contro il Tokat, i gialloblu perdono anche sul campo del Solhan per 3-1 (32-30, 17-25, 25-22, 25-22). I 23 punti dell’ex Ravenna e Sora Branimir Grozdanov trascinano la squadra di casa, che riesce così a lasciarsi alle spalle l’ultimo posto in classifica, mentre non bastano i 24 di Metin Toy e i 6 muri di Mousavi al Fener, che ora spera nell’imminente arrivo di Marouf per risollevarsi. Aumenta intanto il distacco dalle prime in classifica: l’Halkbank Ankara si impone per 3-0 sul campo del Tokat (13 punti di Efe Bayram) e conserva 5 punti di vantaggio sullo Ziraat Bankasi di Santilli, che a sua volta supera in tre set lo Yeni Kiziltepe (25-15, 25-20, 25-23). Il Fenerbahce è a meno 12 dalla vetta e viene agganciato al terzo posto dall’Arkas Izmir, che riesce a fermare la corsa dell’Altekma dopo 5 vittorie consecutive: finisce 1-3 (20-25, 25-23, 22-25, 17-25) con 30 punti del brasiliano Gabriel Candido, mentre esordisce il nuovo arrivato Burutay Subasi. (fonte: Tvf.org.tr) LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: il Maritza Plovdiv si porta a casa la Coppa per la settima volta

    Di Redazione

    Ennesimo trofeo in bacheca per il Maritza Plodviv: la squadra dominatrice del volley bulgaro degli ultimi anni si è aggiudicata venerdì la settima Coppa di Bulgaria della sua storia, la quinta consecutiva, grazie al netto 3-0 (25-17, 25-23, 25-23) sul DKS Varna nella finale di Burgas. La sfida decisiva, durata solo un’ora e 15 minuti, ha creato comunque qualche grattacapo al Maritza, che nel secondo set si è fatta rimontare dall’11-6 al 20-20 prima di chiudere in volata, e nel terzo ha dovuto rimontare uno svantaggio iniziale di 4-9.

    MVP e top scorer della gara la schiacciatrice Aleksandra Milanova, autrice di 18 punti, a cui si aggiungono i 12 di Silvana Chausheva. Dall’altra parte del campo l’ex di turno Simona Nikolova ha realizzato 13 punti. Da notare che in finale si sono confrontate le due sorelle Boryana e Maya Angelova (entrambe centrali, la prima del Maritza e la seconda del DKS) e anche padre e figlia: il coach del DKS Stoyan Gunchev e la palleggiatrice della squadra di Plovdiv Kristina Guncheva.

    Foto BVF

    “È stata una bella finale – ha detto Borislav Krachanov, al primo titolo come allenatore del Maritza – dopo il primo set, che abbiamo vinto in modo nettissimo, abbiamo consentito alle nostre avversarie di fare il loro gioco e crearci qualche problema. La cosa positiva è che ora abbiamo l’esperienza e la fiducia in noi stesse necessarie per venir fuori da situazioni difficili come questa. Ora dobbiamo recuperare, soprattutto dal punto di vista mentale, per preparare nel miglior modo possibile la partita casalinga di Champions League contro il Béziers“.

    Sempre a Burgas si sta disputando anche la Final Eight della Coppa maschile: oggi sono in programma le semifinali (Hebar Pazardzhik–Deya Sport e Neftochimik Burgas–Pirin), domani la finalissima.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Il Fiat Gerdau Minas vince per la prima volta la Coppa del Brasile

    Di Redazione

    Festa grande in casa Fiat Gerdau Minas per la conquista della Coppa del Brasile maschile: la squadra mineira ha conquistato il trofeo a Blumenau per la prima volta nella sua storia, dopo le finali perse nel 2007 e nel 2019. Il successo è arrivato nell’inedita sfida con il Volei Renata, che grazie all’eliminazione del Sada Cruzeiro ha raggiunto la sua seconda finale dopo quella del 2016; la gara decisiva si è chiusa con un netto 3-0 (25-18, 25-15, 25-21) a favore dell’attuale capolista del campionato.

    Nel Minas, che torna a vincere un titolo a 15 anni dal suo ultimo scudetto, ha brillato in particolare il sempreverde palleggiatore William, 42 anni, bravo a dare spazio a tutti i suoi attaccanti: da Vissotto a Honorato passando per Leozinho, top scorer con 16 punti. Da parte sua il Renata ha scontato, oltre alla stanchezza per la lunga semifinale del giorno precedente, anche l’assenza di Lucao e le condizioni non perfette di Evandro; anche qui 16 punti per il miglior realizzatore Adriano.

    Oggi, nella notte italiana, si disputeranno le semifinali femminili tra Dentil Praia Clube e Sesi Bauru e tra Osasco e Itambé Minas; domani la finalissima per il titolo.

    (fonte: Cbv.com.br) LEGGI TUTTO

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    Carutasu: “Voglio giocare nella Turchia”. E spara a zero sul CT Pedullà

    Di Redazione È una delle stelle nascenti del volley europeo e ormai da 4 stagioni il VakifBank Istanbul l’ha portata in Turchia, paese del quale ha già acquisito la cittadinanza. Ovvio che in Romania, il paese da cui proviene Alexia Carutasu, da tempo si covi il timore di una sua possibile naturalizzazione da parte della nazionale di Guidetti. Adesso però a sgombrare il campo dagli equivoci è la stessa opposta 18enne, recentemente premiata per l’ennesima volta come giocatrice rumena dell’anno, in un’intervista al veleno con la testata Playsport: “Sì, è vero che voglio giocare con la Turchia“. “Per ora – spiega Carutasu, attualmente in prestito al Galatasaray – ho ottenuto la cittadinanza e il passaporto turchi, e per me era molto importante, perché c’è un limite ai giocatori stranieri tesserabili da ogni club. La strada per la nazionale è ancora lunga, ma onestamente è quello che voglio da quando ho iniziato a giocare. Arrivare nel campionato turco è un sogno che si avvera, e la nazionale sarebbe un enorme bonus“. A orientare la decisione dell’opposta c’è anche quanto accaduto negli ultimi Campionati Europei, in cui la Romania, uno dei paesi organizzatori, è riuscita nella poco gradita “impresa” di farsi eliminare al primo turno: “Quello che ho vissuto a Cluj non mi è piaciuto per niente. Dopo i buoni risultati ottenuti con le giovanili avevo davvero voglia di giocare nella nazionale maggiore, ma è stata un’esperienza molto triste. Spero che la Federazione si sia resa conto degli errori commessi e di quanto sia stata sbagliata la scelta dell’allenatore italiano, che non era affatto quello che immaginavo e che volevo“. Il tecnico in questione è Luciano Pedullà, che Carutasu critica pesantemente: “È un allenatore vecchio stile, non mi piace per niente il modo in cui lavora. Ci ha sfinito mentalmente e fisicamente, siamo arrivate al momento della competizione completamente distrutte. Imprecava continuamente in italiano, sentivo solo la parola ‘C…o’. Ci ha chiesto di parlare solo in inglese, ma comunicava in italiano con i colleghi dello staff. Siamo state tutte davvero male“. Anche sulle scelte della Federazione il gioiellino rumeno ha molto da ridire: “Ci hanno tenute quattro mesi in collegiale senza mai farci allenare sul campo di gara, ma solo in un’altra sede, con 40 gradi di temperatura, 3 ore di allenamento al mattino e altre 3 alla sera. Abbiamo sentito che per gli Europei sono stati stanziati molti soldi, ma ci hanno detto che il Polyvalent era troppo costoso da affittare. Non ho capito perché abbiano voluto l’organizzazione del torneo se non erano in grado di garantire le migliori condizioni per la loro nazionale“. La conclusione è logica e inevitabile: “Vorrei stare lontana dalla nazionale rumena. Se dipendesse da me, non risponderei alle convocazioni. Ma non voglio correre il rischio di essere squalificata e mettere a repentaglio la mia carriera, quindi se mi chiameranno ci sarò, a malincuore. Solo per il regolamento, perché la Turchia sta diventando la mia nuova casa e voglio giocare nella nazionale turca“. Il presidente federale rumeno Adin Cojocaru ha fatto notare che ogni nazionale può schierare in campo una sola giocatrice naturalizzata alla volta, e la Turchia ha già nel mirino Melissa Vargas: “Mi prendo il rischio – conclude Carutasu – sarà l’allenatore a scegliere. E comunque la Turchia è coinvolta in molte più competizioni della Romania e può dare spazio a più giocatrici“. (fonte: Playsport.ro) LEGGI TUTTO

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    Polonia: Kovacevic si improvvisa palleggiatore e lo Zawiercie vince al tie break

    Di Redazione Le assenze per casi di positività al Covid-19 sono un problema con cui si sta confrontando un po’ tutto il volley europeo e stanno costringendo gli allenatori a reinventare le rispettive formazioni, schierando i loro giocatori in ruoli improbabili. Nell’ultima tornata di Champions League sono stati esemplari i casi di Jenia Grebennikov schierato come schiacciatore nello Zenit San Pietroburgo e di Trevor Clevenot, costretto a giocare da centrale nello Jastrzebski Wegiel. Ancora più clamoroso probabilmente il caso di Uros Kovacevic: nell’anticipo della PlusLiga polacca contro il Cuprum Lubin, il campione serbo dell’Aluron CMC Warta Zawiercie è stato costretto a improvvisarsi addirittura palleggiatore, in mancanza dei due titolari. Kovacevic, che non aveva mai giocato in questo ruolo dai tempi delle giovanili, si è disimpegnato discretamente, servendo con regolarità i suoi attaccanti e mettendo a segno anche 8 punti (6 attacchi e 2 muri), tanto che a fine partita gli è stato assegnato il premio di MVP. Per la cronaca, lo Zawiercie è riuscito a imporsi per 2-3 (20-25, 21-25, 25-22, 26-24, 11-15) agganciando provvisoriamente il terzo posto in classifica. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO