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    MotoGp: due settimane di riposo per Mir, lo spagnolo salta Misano

    ROMA – Niente Gran Premio di San Marino per Joan Mir, che salterà il weekend a Misano dopo l’high-side nella gara in Austria. Come affermato da un comunicato della Suzuki, gli esami svolti nei giorni successivi dal pilota hanno evidenziato una “lesione dei legamenti talocalcaneali con una piccola avulsione ossea”. Saranno quindici i giorni di riposo che il classe 1997 dovrà osservare, i quali lo costringeranno a saltare la prossima tappa di MotoGp. Il team manager Livio Suppo ha commentato la brutta la notizia: “Sono molto dispiaciuto per Joan. I problemi continuano a sorgere in questa difficile stagione. In ogni caso, dobbiamo rimanere ottimisti. L’incidente è stato molto grave e alla fine l’infortunio è serio, ma poteva andare peggio, quindi siamo positivi e vediamo come si riprenderà nei prossimi 15 giorni per essere pronto per Aragon”.
    Le parole di Mir
    Anche lo stesso Mir ha parlato dopo l’annuncio dello stop: “Dopo essermi sottoposto a diversi esami, i medici mi hanno consigliato 15 giorni di riposo e un’altra valutazione dopo questo periodo. Purtroppo salterò la gara di Misano, ma sono fiducioso di poter tornare ad Aragon. Voglio ringraziare Dainese e AGVper avermi protetto e per avermi evitato un infortunio più grave dopo la brutta caduta di domenica. È stata una stagione difficile, ma sono convinto che torneremo più forti per regalare altri bei momenti alla mia squadra e a tutti voi che mi sostenete”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: frattura alla caviglia destra per Mir

    SPIELBERG – Un bruttissimo high-side quello che ha visto protagonista Joan Mir durante il primo giro del Gran Premio d’Austria, tredicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota spagnolo, arrivato alla curva 4, ha perso il controllo della moto ed è stato sbalzato violentemente sulla ghiaia. I primi esami hanno dato come responso la frattura del legamento della caviglia destra. Difficile, quindi, che Mir riesca a recuperare e a correre per il Gran Premio di San Marino a Misano, in programma nei primi giorni di settembre.
    Il messaggio di Mir
    “Alla curva 4 ho avuto un grosso incidente. Ho perso il posteriore e c’è stato un high side – ha detto Mir tramite i canali social della Suzuki riguardo all’incidente -. Poteva andare molto peggio, quindi mi sento fortunato. I primi controlli mostrano alcune fratture ossee e alla caviglia. Domani andrò a fare ulteriori controlli e una risonanza magnetica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “La situazione con Suzuki mi ha sconvolto”

    ROMA – Non è un 2022 facile per la Suzuki e i suoi piloti. Prima le prestazioni non all’altezza in pista, poi il repentino addio alle corse, annunciato a freddo dalla stessa scuderia giapponese. “La situazione con Suzuki – dice Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp – non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Mentre però Alex Rins ha trovato posto in Honda LRC, non c’è stato alcun annuncio per il campione del mondo 2020, che afferma: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”.
    Il 2022 di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. Il bilancio di Mir non può essere dunque quello di due anni fa e per concludere dice: “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Il mio prossimo compagno di squadra sarà veloce”

    ROMA – “La situazione con Suzuki non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Sono parole di Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp, dove parla della notizia dell’addio di Suzuki al Motomondiale, annuncio arrivato a sorpresa, anche per i piloti. Per il campione del mondo 2020 ora si apre la ricerca di una nuova scuderia, mentre si sono aperte le porte della Honda LCR per Alex Rins, suo compagno di squadra: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”, ha detto Mir.
    Le parole di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”, ha concluso Mir. 

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    MotoGp, Rins: “Sono tornato distrutto al box, è mancato il posteriore”

    ROMA – Non una grande giornata per i piloti Suzuki al Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa dellaMotoGp. Dopo essere a lungo stato in testa, Alex Rins ha dovuto rinunciare alla vittoria, superato dalla Ducati di Francesco Bagnaia. La delusione dello spagnolo è tanta, come emerge dalle dichiarazioni rilasciate a fine gara: “Mi sentivo distrutto quando sono tornato ai box, non mi aspettavo questo risultato. Durante la gara guidavo in modo fluido e controllavo bene l’acceleratore. Ma poi, mentre la gara andava avanti, stavo lottando molto con la mancanza di trazione posteriore. Voglio analizzare il comportamento della gomma, perché non mi aspettavo di perdere così tante posizioni e così velocemente. Almeno ho raccolto alcuni punti qui e mi concentrerò sulla prossima gara”.
    Le parole di Mir
    E non è andata meglio a Joan Mir, caduto al giro 6 e tornato a casa a mani vuote: “La temperatura della pista oggi – ha detto il campione del mondo 2020 – era più alta rispetto ai giorni precedenti e penso che essere in gruppo ha surriscaldato troppo la gomma anteriore. Penso che possa essere questa la causa della mia caduta. Ho cercato di portare un po’ d’aria fresca intorno alla gomma, ma il gruppo era folto”. “Le sensazioni in generale erano abbastanza buone e il mio ritmo non era male, ma può comunque essere migliorato. So che stavo perdendo terreno in alcuni settori a causa della mancanza di grip. Quindi continueremo a lavorare sulla moto e non vediamo l’ora che arrivi l’Austria”, ha poi concluso Mir. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia e la rincorsa al titolo: i piloti che hanno ribaltato il Mondiale

    ROMA – Pecco Bagnaia crede ancora al sogno mondiale. Il pilota della Ducati è distante 66 punti da Fabio Quartararo, leader della classifica piloti in MotoGp. Una distanza importante, ma nemmeno proibitiva al netto della matematica, visto che nel Motomondiale non sarebbe la prima volta. Tuttavia una rimonta così non si è ancora mai vista nell’era MotoGp. Valentino Rossi aveva infatti solo 4 punti di svantaggio su Dani Pedrosa a metà della stagione 2008. Il Dottore poi si prese il suo ultimo titolo iridato, anche grazie alla caduta dello stesso spagnolo al Gran Premio di Germania.
    Lorenzo e Mir
    Nel 2015 fu la volta di Jorge Lorenzo, che strappò il mondiale dalle mani del numero 46, nonostante a metà stagione avesse uno svantaggio di 13 punti. Allora fu decisivo l’intervento di Marquez a Sepang per un episodio che ancora suscita controversie tra con lo stesso Rossi. Nel 2020 poteva invece essere l’anno di Andrea Dovizioso. L’italiano aveva però appena un punto di vantaggio su Joan Mir, che poi si prese il titolo in una stagione condizionata dallo scoppio della pandemia. I punti tra Bagnaia e Quartararo sono tanti e Aleix Espargaro (a -21 punti) avrebbe una chance migliore di completare la rimonta. Le statistiche sono però tutte a favore del nizzardo: l’85% dei Campionati del Mondo dell’era MotoGp sono stati vinti dal pilota che era in testa alla classifica a metà stagione. LEGGI TUTTO