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    Berrettini subito out a Monte Carlo, Kecmanovic vince facilmente in due set

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Campo pesante per la pioggia insistente della mattinata sul Principato, gambe altrettanto pesanti per le fatiche accumulate nella cavalcata vincente a Marrakech. Non esattamente la miglior combinazione di fattori per Matteo Berrettini, sconfitto nettamente al primo turno del Masters 1000 di Monte Carlo per mano di Miomir Kecmanovic, come ben spiega il secco 6-3 6-1 subito in 73 minuti di gioco senza storia. In realtà Matteo non è parso totalmente svuotato di energie, ha corso anche molto e ha cercato di ritrovare sensazioni positive e colpi incisivi; a mancargli è stata l’esplosività in ogni settore di gioco e il “primo passo” verso la palla, proprio come quando si è imballati dalla fatica. A mettersi traverso anche un campo davvero lento che ha aiutato non poco il serbo a rispondere tanto e trovare la giusta altezza sulla palla per imporre il suo ritmo un po’ monocorde ma assai preciso. Berrettini infatti ha ricavato pochissimo dalla battuta: terribile per lui aver vinto solo il 48% di punti con la prima in campo, con il 70% di prime in gioco, nemmeno poche, ma quasi azzerate nella velocità da un rimbalzo frenante e dalla qualità in risposta di Kecmanovic, totalmente a suo agio in queste condizioni. Miomir infatti è tennista relativamente lento, con la palla che rallentava vistosamente all’impatto sul terreno umido ha trovato il timing ideale ad esplodere i suoi colpi. Male invece Matteo nello spostarsi verso destra a colpire di diritto, in quella situazione è parso davvero pesante e poco efficace.
    Si temeva fin dalla vigilia che la vittoria al 250 di Marrakech dopo cinque partite, alcune piuttosto dure, potesse lasciare scorie nel fisico dell’azzurro, e purtroppo così è stato. La buona notizia è che non si tratta di infortuni ma di fatica, Matteo non ha dato alcun segnale di problemi in campo e anzi ha spesso mostrato la frustrazione per il non riuscire a imporre il proprio tennis, voglioso di giocare bene “in casa” e continuare il suo rientro dopo mesi di assenza. C’ha provato Berrettini, non è scappato dal match, ha cercato anche di cambiare qualcosa una volta sotto nel secondo set, senza tuttavia svoltare. Forse questa è l’unica cosa che gli si può rimproverare: dopo aver subito ben 3 break nel primo set, serviva un tentativo immediato di cambio di rotta all’avvio del secondo parziale. Troppo comodo il primo turno di servizio del serbo e subito in difficoltà nel suo, con un break che ha di fatto chiuso il match.
    Berrettini non è riuscito a sfondare, né col servizio, né col diritto. Ok le condizioni del campo molto pesanti, ma forse poteva provare ad ovviare cercando di lavorare ancor di più col back di rovescio e portare il rivale in zone scomode, con palle più corte e laterali, sulle quali nelle rare occasioni ha dimostrato qualche problema. In generale, il tennis di Matteo dipende molto dall’efficacia del servizio, oggi l’apporto della battuta è stato quasi nullo. Vista l’impossibilità nel trovare punti diretti (uno solo Ace, altro dato terribile), sarebbe stato meglio cercare prime palle molto cariche di spin per farla saltare ancor più alta e non dare alcun “punch” alla risposta di Kecmanovic, oppure insistere con la smorzata, il tutto per far uscire il rivale dalla sua posizione di comando dalla riga di fondo. È corretto anche dare merito alla risposta di Miomir, oggi assai precisa e pungente.
    Una sconfitta netta, senza alibi, ma che dopo un torneo vinto ci sta, è quasi un “classico”. Berrettini deve essere felice di aver ritrovato continuità di gioco, per lui era la sesta partita in pochi giorni, cosa che non gli accadeva da secoli… Su questa ritrovata condizioni fisica deve ripartire ancor più forte nei prossimi tornei.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini inizia la partita al servizio. Molto offensivo, si butta avanti appena può, e nonostante una smorzata sbagliata vince a 30 il game. Tutto comodo anche per Kecmanovic nel suo primo turno di battuta. Il secondo turno di servizio del romano è negativo: la prima palla non lo aiuta, anzi un doppio fallo lo condanna al 30-40. Spinge col diritto lungo linea per aprirsi il campo, ma poi affonda in rete il diritto successivo. BREAK Kecmanovic, 2-1 e servizio. Matteo porta a casa lo scambio più lungo di quest’avvio ben condotto col back di rovescio e poi diritto profondo; ma sembra in difficoltà nella corsa verso destra quando è in difesa. Assai più rapido nel correre in avanti Berrettini, riprende ottimamente una smorzata. 15-30. con un passante “robusto” strappa il 15-40, due palle del contro break. Male Miomir sulla seconda, un diritto banale gli scappa via. Contro BREAK Berrettini, 2 pari. Forse per il campo lento, si fa fatica al servizio. Ora è Kecmanovic a comandare dalla risposta, sposta l’azzurro e vola 15-40. Come nel game precedente, un diritto largo, stavolta di Matteo, è nuovo BREAK, 3-2 per il serbo. Molti errori in campo. Kecmanovic vince rapidamente il gioco successivo, preciso nella spinta senza molti rischi, 4-2. Finalmente ritrova il servizio l’azzurro, game comodo, per il 3-4. Duro l’ottavo gioco, una bella smorzata di Matteo, si lotta ai vantaggi. Ancora un errore correndo verso destra, sulla pressione del serbo, costa a Matteo il 3-5. Gli attacchi di Berrettini sono come “spuntati”, subisce un bel passante del serbo e poi sbaglia due diritti, 0-40 e tre set point per Kecmanovic. Salva il primo con il suo schema, servizio esterno e diritto vincente, una rarità finora nel match; gli è fatale il secondo, con l’ennesima corsa verso destra terminata con un errore di diritto. 6-3 Kecmanovic, più preciso il 24enne di Belgrado e bravo a rispondere tanto, troppi gli errori del romano, con un per lui pessimo 55% di punti vinti con la prima in campo e ben 3 break subiti in un solo set.
    Kecmanovic inizia alla battuta il secondo set. Matteo prova ad aumentare la potenza e profondità del diritto per allontanare il rivale dalla riga di fondo. Gliene riesce uno, ma Miomir serve bene e tiene in mano l’iniziativa. 1-0 “Kec”, che lascia correre il diritto con totale facilità, trovando grandi impatti all’altezza ideale e con il tempo per farlo, visto che la palla rallenta vistosamente sulla terra bagnata del principato. 0-30, è di nuovo in difficoltà Matteo. Non riesce a sfondare Matteo, né con la prima palla, né col diritto, scivola sotto 15-40. Finalmente la battuta lo aiuta, meno veloce ma più carica di spin, parità, ma nuovo errore col diritto – stavolta dopo aver ben costruito – gli costa la terza palla break. Purtroppo arriva il quarto BREAK subito da Berrettini, non contiene col diritto sull’accelerazione di Kecmanovic, avanti 2-0 e servizio, e poi 3-0. Purtroppo la partita ormai è andata, niente funziona nel gioco dell’azzurro, non c’è potenza, né precisione o intensità. Prova un serve and volley nel quarto game, non va il tocco di volo. Cede un altro turno di battuta a 15 con un diritto d’attacco lungo. Prova un’ultima disperata reazione l’azzurro, attacca, smorza, cerca di rompere il ritmo del rivale e si procura una palla break sul 30-40 grazie a uno smash del serbo malamente out. Niente, la risposta di rovescio aggressiva di Matteo è lunga. Kecmanovic si salva ancora, 5-0. Il match finisce per 6-1 senza problemi per il serbo, che spesso gioca bene in questo torneo e ha disputato contro l’azzurro una delle sue migliori partite da diverso tempo a questa parte. Si temeva per Berrettini il contraccolpo dopo la vittoria in Marocco, e così purtroppo è stato. Esce dal campo sbuffando, non si aspettava nemmeno lui un’imbarcata così pesante, ma il campo ha parlato chiaro, troppi errori (TennisTV ne conta ben 22 contro i 9 del Kec) e un tennis spuntato nelle sue migliori armi.

    Kecmanovic – Berrettini ATP Monte-Carlo Miomir Kecmanovic66 Matteo Berrettini31 Vincitore: Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-0 → 5-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-0 → 5-0M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-405-3 → 6-3M. Kecmanovic 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-2 → 4-3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 3-2M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-1 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df1-1 → 2-1M. Kecmanovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    🇷🇸 Miomir Kecmanovic vs 🇮🇹 Matteo Berrettini**SERVICE STATS**
    | Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini ||——————————|—————–|—————–|| Serve Rating | **276** | 192 || Aces | **4** | 1 || Double Faults | **0** | 1 || First Serve % | 59% (30/51) | **70% (33/47)** || 1st Serve Points Won % | **80% (24/30)** | 48% (16/33) || 2nd Serve Points Won % | **48% (10/21)** | 36% (5/14) || Break Points Saved % | **67% (2/3)** | 44% (4/9) || Service Games Played | 8 | 8 |
    **RETURN STATS**
    | Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini ||——————————|—————–|—————–|| Return Rating | **234** | 118 || 1st Serve Return Points Won %| **52% (17/33)** | 20% (6/30) || 2nd Serve Return Points Won %| **64% (9/14)** | 52% (11/21) || Break Points Converted % | **56% (5/9)** | 33% (1/3) || Return Games Played | 8 | 8 |
    **ADDITIONAL STATS**
    | Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini ||——————————|—————–|—————–|| Net Points Won % | 45% (5/11) | **63% (12/19)** || Winners | **13** | 12 || Unforced Errors | **8** | 16 || Service Points Won % | **67% (34/51)** | 45% (21/47) || Return Points Won % | **55% (26/47)** | 33% (17/51) || Total Points Won % | **61% (60/98)** | 39% (38/98) |
    **SERVICE SPEED**
    | Statistica | 🇷🇸 Kecmanovic | 🇮🇹 Berrettini ||——————————|—————–|—————–|| Max Speed | 212km/h (131mph)| **220km/h (136mph)** || 1st Serve Average Speed | 187km/h (116mph)| **209km/h (129mph)** || 2nd Serve Average Speed | 164km/h (101mph)| **174km/h (108mph)** |
    Le statistiche mostrano una netta superiorità di Kecmanovic rispetto a Berrettini. Il serbo ha servito meglio, vincendo l’80% dei punti sulla prima di servizio e il 48% sulla seconda, facendo zero doppi falli. In risposta, Kecmanovic è stato molto aggressivo ed efficace, vincendo il 55% dei punti totali, in particolare sulla prima di servizio di Berrettini (52%), e convertendo il 56% delle palle break. Berrettini, invece, ha faticato sia al servizio che in risposta, vincendo rispettivamente il 45% e il 33% dei punti, nonostante una percentuale più alta di prime di servizio (70% vs 59%). Kecmanovic ha anche commesso meno errori non forzati (8 vs 16) e ha vinto più vincenti (13 vs 12). Nel complesso, Kecmanovic si è aggiudicato il 61% dei punti totali contro il 39% di Berrettini, dimostrando una netta superiorità in tutti i fondamentali del gioco. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Sonego serve come un treno e supera Kecmanovic

    Lorenzo Sonego a Indian Wells

    Quando servi come un treno, cedendo solo due punti con la prima palla in campo, e in difesa hai la velocità ed energia per coprire tutto il campo e contro battere con efficacia, la vittoria è l’unica soluzione possibile. Tutto questo e molto di più è stato Lorenzo Sonego nel suo esordio al Masters 1000 di Indian Wells, dove sotto il sole cocente (ma non caldo) del deserto californiano batte Miomir Kecmanovic per 7-6(1) 6-4 in un’ora e mezza esatta di gioco. Un successo importante per il torinese, che gli vale un secondo turno interessante contro Cameron Norrie, e soprattutto sfata il tabù Indian Wells, dove mai era riuscito a vincere un match in carriera. Quest’anno le condizioni di gioco sono, a detta di tutti, assai più rapide rispetto al passato. Arrivano foto con palle quasi “grattugiate” da un manto davvero abrasivo, ma la palla corre più rapida delle scorse edizioni, soprattutto schizza più via, e quindi è più facile attaccare che difendere, e strappare punti col servizio. Proprio la battuta è stata davvero l’arma in più di Sonego, che ha iniziato con una striscia clamorosa di 19 punti di fila (!) vinti col servizio. Un primo set totalmente dominato dai turni di battuta, talmente rarefatto che quasi non si è scambiato, fino al 5 pari, quando improvvisamente è scattata la bagarre. Sonego cede un break improvviso, ma è bravissimo ad alzare l’intensità in risposta, reggere sul lato sinistro e correre come una scheggia per spingere col diritto inside out. Si è preso un immediato contro break e ha dominato il tiebreak, servendo ben 3 Ace e non dando respiro a un Kecmanovic travolto dall’intensità dell’azzurro.
    Proprio l’intensità è stata la chiave, quel che ha marcato la differenza tra i due giocatori. Miomir ha retto discretamente nel primo set perché a sua volta sostenuto dal servizio e da un diritto dal centro che ha messo in difficoltà l’azzurro sul rovescio. Appena Lorenzo è riuscito a trovare continuità in risposta, la partita si è spostata dalla sua parte, troppo più rapido nella copertura del campo e nel contro battere con un diritto bello carico e profondo, che gli ha aperto il campo all’affondo successivo. Puoi passare così bene da difesa ad attacco quando hai l’energia e la vitalità del Sonego attuale, in grandissima forma fisica. L’avevamo sottolineato anche a Dubai: pur nella sconfitta contro Medvedev, il gioco e il livello c’erano; mantenendo questo ritmo, le soddisfazioni non sarebbero tardate ad arrivare.
    Nel secondo set Kecmanovic è andato subito in difficoltà, ha salvato un primo turno di battuta nonostante due doppi falli, e sul 2 pari è crollato, tra suoi errori – sembrava del tutto svuotato di energie, anche se si giocava da solo un’ora e con scambi ridotti all’osso – e la grande aggressività di un Sonego difficile da tenere fermo. Proprio la velocità nello spostarsi a sinistra per sparare a tutta col diritto, e nel recuperare campo sui lungo linea del serbo hanno consentito all’allievo di Arbino di spiccare il volo. Poteva anche chiuderla prima, con un doppio break, ma poco male. Alla fine è un successo limpido, meritato, con numeri ottimi. 12 Ace, due prime su tre in campo vincendo il 95% dei punti con la prima, ha ceduto solo due punti. Molto bene Lorenzo anche in risposta, con il 43% dei punti vinti contro la prima palla del serbo, e ben 27 vincenti complessivi. Un ottimo Sonego, che servendo così bene e con questa energia può essere un rivale molto ostico per tutti. Il servizio sembra pagare bene con queste condizioni. Occhio al piemontese…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sonego esordisce nel torneo californiano al servizio, e serve bene. Prima palla decisa, dentro col diritto e via, buon ingresso nel match. Anche Kecmanovic vince il suo primo game a zero. Quasi non si scambia, domina la battuta, esclusa un’ottima smorzata del piemontese nel terzo game. Un errore del serbo sul 30-0 vale il primo punto del match per chi risponde. Il gioco va ai vantaggi, ma l’equilibrio non si spezza, con un Sonego perfetto nei suoi turni (16 punti a 0!). Fa fatica Miomir a rispondere, fa fatica Lorenzo a reggere sul lato del rovescio sugli affondi del rivale. La palla corre davvero rapida, chi attacca è quasi sempre premiato. L’incredibile striscia di punti consecutivi alla battuta di Sonego si interrompe a 19, con una risposta bloccata di diritto che diventa vincente di Kecmanovic. È solo un colpo, Lorenzo serve un’altra bordata e vola avanti 5-4. Sono solo 5 i punti vinti in risposta in 9 game. La palla rimbalza piuttosto bassa, non è facile entrare in difesa e giocare colpi consistenti. Tennis terribilmente scarno, difficilmente si va oltre il quarto colpo. Sul 5 pari la partita improvvisamente si accende. Sonego trova due ottimi serve and volley, ma concede due punti in risposta (un doppio fallo), per il 30 pari, score inedito, e poi si va ai vantaggi con un’altra ottima risposta del serbo, ancora di diritto lungo linea. Kecmanovic indovina l’angolo dello smash di Sonego, quindi è bravo a ribaltare lo scambio e chiudere nei pressi del net, si procura una palla break. Male Lorenzo, non fa la differenza col servizio, si scambia ed è il primo a sbagliare con un diritto banale che vola lungo. BREAK Kecmanovic, che dall’aver perso i primi 19 punti di fila in risposta ora serve per il set sul 6-5. Anche Miomir ora fa fatica alla battuta, stecca malamente un diritto dopo la battuta, per il 30 pari. Bravo il piemontese a rispondere e chiamare poi a rete il rivale con una smorzata col diritto ben eseguita. 30-40, chance del contro break. Se la prende Sonego! È bravo a reggere due colpi sul rovescio e girarsi poi sul diritto da sinistra, una scheggia coi piedi e spingere. 6 pari, tiebreak. Bene l’azzurro in difesa, rincorre ogni palla nonostante sprintasse da molto dietro, e Miomir arriva pesante su di un diritto in avanzamento. 2-0 Sonego. Col settimo e ottavo Ace del set vola 4-1, e poi col diritto spacca la resistenza del rivale, per il 5-1. Chiude 7 a 1 un tiebreak dominato, con il nono Ace. Bravo a superare lo spavento di un break subito sul 5 pari, e mettere la freccia con un parziale di 11 punti a 1 dal 5-6 sotto.
    Kecmanovic inizia il secondo set con ben due doppi falli, ma porta a casa il game; molto sicuro Lorenzo, a zero impatta 1 pari. Sonego si complica la vita sull’1-2. La palla gli scappa via e sul 30 pari sbaglia un diritto per troppa fretta, affronta una palla break sul 30-40, ma è bravo a ritrovare la prima di servizio, a 211 km/h. Quando il servizio funziona, è tutt’altra musica. 2 pari. La difesa e contrattacco di Lorenzo sale in cattedra nel quinto game: regge a sinistra, è un fulmine nel coprire il lato sinistro e poi entrare a tutta nella palla col diritto. 0-40, tre palle break! Basta la prima, Kecmanovic è a dir poco molle e la sua palla di scambio non passa la rete. BREAK Sonego, può fare corsa di testa sul 3-2 e servizio. Quando l’azzurro mette la prima palla in campo, ha perso solo tre punti in tutto il match, segnale inequivocabile della qualità della sua battuta. Vola sulla rete Sonny con un riflesso felino, dopo aver controllato una volée bassa tanto difficile quanto un po’ fortunata. Con l’Ace #11 consolida il vantaggio, 4-2. Miomir è appannato, la sua palla non va più come nel primo set, Sonego può spingere e prendersi il campo. Si porta 15-40 in risposta Lorenzo, di fatto può chiuderla qua. Kecmanovic trova un jolly col rovescio, colpo quasi disperato che gli resta in campo. Spreca qua Lorenzo, un colpo di scambio banale gli vola via, invece di provare a spingere a tutta e buttare il serbo in difesa, dove è in netta difficoltà. Con una buona palla corta Kecmanovic salva un game complicatissimo, resta a contatto sul 3-4. Il set scorre fino al 5-4, Sonego serve per chiudere il match. Regala dalla riga di fondo il serbo, poi un’altra mazzata col servizio di Lorenzo, 30-0 e poi 40-15, due Match Point! Chiude con un Ace, il dodicesimo. Una vittoria che sfata il tabù Indian Wells, e gli regala un bel secondo turno contro Norrie. Del resto quando servi così bene, perdendo solo 2 punti con la prima, perdere è praticamente impossibile. Bravo Lorenzo, adesso avanti tutta col britannico, match difficile ma non impossibile visto il momento non eccezionale dell’ex top10.

    Lorenzo Sonego vs Miomir Kecmanovic ATP Indian Wells Lorenzo Sonego76 Miomir Kecmanovic64 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-2 → 4-2M. Kecmanovic 0-15 0-30 0-402-2 → 3-2L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 df 40-15 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 ace 4-1* ace 5-1* 6*-1 ace6-6 → 7-6M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-405-6 → 6-6L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A5-5 → 5-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 3-2M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 1-0

    Sonego (🇮🇹) vs Kecmanovic (🇷🇸)**SERVICE STATS:**– Serve Rating: 305 vs 273– Aces: 12 vs 0– Double Faults: 2 vs 1– First Serve: 39/61 (64%) vs 35/62 (56%)– 1st Serve Points Won: 37/39 (95%) vs 20/35 (57%)– 2nd Serve Points Won: 11/22 (50%) vs 21/27 (78%)– Break Points Saved: 1/2 (50%) vs 2/4 (50%)– Service Games Played: 11 vs 11
    **RETURN STATS:**– 1st Serve Return Points Won: 15/35 (43%) vs 2/39 (5%)– 2nd Serve Return Points Won: 6/27 (22%) vs 11/22 (50%)– Break Points Converted: 2/4 (50%) vs 1/2 (50%)– Return Games Played: 11 vs 11
    **POINT STATS:**– Net Points Won: 9/13 (69%) vs 12/18 (67%)– Winners: 27 vs 14– Unforced Errors: 12 vs 7– Service Points Won: 48/61 (79%) vs 41/62 (66%)– Return Points Won: 21/62 (34%) vs 13/61 (21%)– Total Points Won: 69/123 (56%) vs 54/123 (44%)
    **SERVICE SPEED:**– Max Speed: 218 km/h (135 mph) vs 211 km/h (131 mph)– 1st Serve Average Speed: 196 km/h (121 mph) vs 188 km/h (116 mph)– 2nd Serve Average Speed: 169 km/h (105 mph) vs 153 km/h (95 mph) LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Musetti cede contro Kecmanovic dopo un grande primo set, accusando anche un problema muscolare. Serbia 1, Italia 0

    Lorenzo Musetti in Coppa Davis (foto Getty Images)

    È un pugno nello stomaco commentare una partita così, un match di tennis che tanto ci ha regalato come emozioni e qualità di gioco per un set e mezzo, a tratti esaltante, e poi all’improvviso scivolato via, malamente e mestamente. Purtroppo nel primo singolare di Italia – Serbia di Coppa Davis a Malaga, Lorenzo Musetti non riesce nell’impresa di “risorgere” da un periodo no, sconfitto in rimonta da Miomir Kecmanovic col punteggio di 6-7(7) 6-2 6-1. Lo score è una foto che ben racconta la partita: splendida nel primo set, con Musetti capace di rimontare un Kecmanonic scatenato (era sotto 3-5) ritrovando la massima qualità del suo tennis, offensivo e con fuochi d’artificio clamorosi, passanti, diritti e rovesci che hanno fatto saltare in piedi il pubblico di Malaga.
    Ha vinto un tiebreak fantastico Lorenzo, al terzo set point, una rimonta di braccio ma anche testa e fisico. Era ben sotto all’avvio l’azzurro, ha rischiato di finire 0-3 con due break ma è salito terribilmente d’intensità, iniziando a lavorare bene la palla e passando al contrattacco, fino a dominare i tempi di gioco con cambi di ritmo irresistibili. Uno spettacolo, il vero Musetti, quello che tanto ci piace e che (purtroppo) latitava da mesi. La magia della Davis, del contento, della responsabilità della maglia azzurra, e pure un Capitano e una panchina che l’hanno letteralmente buttato in campo nella mischia. Buono anche l’avvio nel terzo set, c’era partita, il livello era alto, ma dal quarto gioco qualcosa è successo. Si è visto come le gambe di Lorenzo si siano un po’ bloccate, all’improvviso è diventato meno rapido nell’arrivare sulla palla, qualche back difensivo di troppo, meno anticipo e posizione arretrata. È stato un primo segnale negativo. Si pensava però che stesse rifiatando, non altro. Purtroppo l’architettura del suo gioco è crollata nel sesto game, un gioco duro, nel quale è stato 40-30 ma che si è complicato, anche per merito di un Miomir molto aggressivo. Ha commesso pure un doppio fallo per una distrazione, un insetto che l’ha tormentato al servizio, ma non ci sono scuse. Ha subito sulla terza palla break ed ha ceduto un turno di battuta che ha spaccato la partita. Da lì in poi Lorenzo non c’era più, si è spento fisicamente e moralmente, fino all’evidenza del problema fisico. Ha perso 9 game di fila, pure ha chiamato il medico quando ormai la situazione era disperata. La partita, di fatto, era già finita.
    Davvero un peccato, perché Musetti per un’ora e mezza ha tenuto testa ad un Kecmanovic persino migliore di quello ottimo ammirato contro Draper giovedì. Era riuscito a ribaltare una partita iniziata malissimo, con qualità e intensità, di gioco, di gambe e di testa. Il serbo è partito fortissimo tenendo in mano il gioco con grande anticipo e aggressività. Servizio e diritto micidiali, Musetti era metri fuori dal campo, non trovava la posizione, il tempo per costruire una contro mossa. Sembrava impossibile. Ma invece è riuscito a riprendersi, mettere in campo vivacità fisica e intensità. Gli scambi si sono allungati, il back di rovescio è diventato sempre più efficace e decisivo per dargli il tempo di riconquistare campo, e allo stesso tempo spezzare il ritmo dell’avversario. In campo la partita è diventata quella che avevamo presentato ieri: una battaglia, con netto contrasto di stile e Musetti con le frecce ideali a trafiggere la progressione dell’avversario. C’è stato bel tennis, e spettacolo. Molti scambi divertenti, giocati bene da entrambi. Lorenzo ha vinto un ottimo tiebreak, giocato con aggressività e grandi colpi. C’era proprio un gran Musetti. Ha lottato e speso tanto, di gambe e di testa per risalire. Forse troppo, o forse i suoi equilibri in questa fase della sua carriera sono davvero fragili, al limite. Da metà secondo set tutto è crollato, ed è davvero un grande peccato.
    Si sapeva che buttare in campo Musetti sarebbe stato un rischio. Grande. Ma il campo ha parlato chiaro: contro un ottimo Kecmanovic serviva una partita così, di qualità e sacrificio. Non abbiamo la contro prova di quel che sarebbe successo con Sonego o Arnaldi. La sensazione è che Miomir avrebbe ugualmente disputato una splendida partita e che non sarebbe stato affatto facile per gli altri azzurri. Resta amarezza, perché Musetti aveva vinto il primo set giocando davvero bene.
    Una sconfitta che non ci voleva, per lui visto il suo momento non facile, e per il team azzurro che ora è sotto 1-0 contro la Serbia. In campo il secondo singolare, la super sfida tra Sinner e Djokovic, la terza nel giro di pochi giorni dopo i due match alle Finals di Torino. Serve un doppio miracolo ora per sperare di giocare la finale domani contro l’Australia.

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo singolare tra Italia e Serbia scatta con Musetti alla battuta. Prova subito a variare le carte in tavola Lorenzo, un gran diritto vincente, ma poi è il serbo ad imporre il suo ritmo, tenendo molto bene sulla diagonale di diritto. Miomir è rapido a rimettere con ottima mano una palla corta e si procura due palle break immediate sul 15-40. Col diritto dal centro il serbo sfonda la resistenza dell’azzurro, BREAK, 1-0 e servizio Kecmanovic. È partito fortissimo “Kec”, impatta la palla con una pulizia e potenza formidabili, comanda lui e punge Musetti sulla destra. Molto sicuro Miomir, 2-0, break consolidato. Finalmente un errore di Kecmanovic… largo col diritto dopo un paio di drive lunghissimi, quasi perfetti. Non va in quest’avvio il rovescio del toscano, col back non è profondo e preciso, con la sbracciata non incide, e questo è un dato terribilmente negativo, ancor più abbinato al 50% di prime in campo, poche. Appena Musetti gioca un colpo interlocutorio è un fulmine Kecmanovic nell’aggredire la palla in anticipo e spingere con la carabina. Un cecchino, anche nel passante, colpo che ai vantaggi gli vale un’altra palla break (dal 30-0). Ecco il pugno di Lorenzo, prima potente (210 km/h) e via diritto a tutta, vincente. Serve entrare in partita, dare un segnale di presenza in faccia all’avversario. Purtroppo Miomir risponde che manco Agassi, e le palle break diventano due… Evvai, ottima prima al centro, si salva ancora l’azzurro. BRAVO Musetti, attacco immediato e ottima volée, deve prendere in mano il tempo di gioco, non può subire la velocità del serbo. Con 2 Ace, ecco il game per Musetti, 1-2. Servizio e diritto, una macchina infernale il serbo, non sbaglia niente, anticipa e chiude, 3-1. Con due big point, un attacco fantastico e poi un diritto vincente, Lorenzo resta in scia, 2-3, ma serve invertire l’inerzia in risposta. Ci prova nel sesto game, il back inizia a funzionare non dà peso di palla e profondità al serbo, che è costretto a giocare fuori posizione e sbaglia, 15-30. Poteva fare meglio Musetti col rovescio nel quarto punto, c’era piccola occasione… ma poi trova un diritto stretto fantastico, angolo imprendibile che gli vale la Palla Break, prima del match a favore! Sfonda Kecmanovic palla dopo palla, si salva. 4-2. È finalmente entrata in ritmo la prima di servizio dell’azzurro, chiude il settimo game con una parata di volo ottima. Cresce Musetti, dalla panchina lo spronano, quasi lo buttano “fisicamente nella mischia”, e la svolta nel set arriva sul 5-4. “Kec” serve per il set, ma è “Muso” a salire in cattedra. Prima un passante di rovescio cross “doc”, da Musetti top, poi il serbo sbaglia, 0-30. Con un’altra magia di diritto, un passante stretto in corsa, vola 15-40, due palle del contro break! Sfrutta la seconda del game, lavora benissimo lo scambio, cambia ritmo col rovescio in back e lo in infila con un vincente di diritto. È il primo BREAK a favore di Lorenzo, e primo subito da Kecmanovic nelle Final8. Si esalta l’azzurro gioca un turno di battuta ottimo contro un altrettanto ottimo rivale. Il livello di gioco è massimo, grande spettacolo, entrambi giocano bene. Miomir strappa una palla break di forza, la cancella Lorenzo con una seconda di servizio molto aggressiva al centro. Sorpasso, 6-5 Musetti! Il parziale si decide al tiebreak. Si butta avanti il serbo, 2-1. Un back di rovescio appena lungo costa all’azzurro l’1-3. Con un gran lavoro col rovescio tagliato Lorenzo vince un punto in difesa fondamentale, 2-3. Splendido diritto d’attacco, Musetti si riprende il mini-break, si gira 3 pari. Segue un rovescio lungo linea clamoroso di Musetti, avanti 4-3! 5-3, in rete il rovescio del serbo. Rovina il vantaggio con un terribile doppio fallo in rete… 5-4 e poi 5 pari. Jannik indica “dritto”, deve spingere… Che tocco Lorenzo! Chiama a rete il rivale con la smorzata, ottima, e chiude col passante. 6-5 e Set Point Musetti!!! Bravo il serbo, attacca e sfonda col diritto, da un’ottima risposta. 6 pari. Attacca l’azzurro, chiude col doppio smash. 7 punti a 6, secondo Set Point Musetti. Perde troppo campo Lorenzo, alla fine la difesa diventa impossibile. 7 pari. SI! Che accelerazioni col diritto, una dritta e poi l’inside out. 8-7 e Set Point #3 per Musetti, di nuovo al servizio. Sfonda col diritto, SFONDA!!! 9 punti a 7, SET Musetti, rimonta da 5-2. Bravissimo, gran livello!
    Secondo set, Kecmanovic to serve. Il livello resta alto, Musetti chiude il secondo game con un passante di rovescio in corsa estrema balisticamente impossibile, che braccio! 1 pari. Kecmanovic ha forse accusato il set perso, alterna gran giocate a qualche errore, sembra anche leggermente meno intenso nella spinta, soprattutto rispetto all’avvio micidiale dove anticipava ogni colpo magistralmente. Musetti trova un buon 15-30 nel quinto game, ma è attento Miomir a servire bene e comandare, portandosi 3-2. Il serbo entra col cannone su ogni seconda di servizio dell’italiano, è fondamentale per Lorenzo mettere la prima in campo. In gran spolvero ora il diritto di Musetti, è bravissimo ad accelerare lungo linea a tutta, due passi avanti e affondare con l’incrociato, uno schema gli sta portando punti decisivi. Si complica il sesto game per l’Italia, poche prime e Kecmanovic attacca. Ai vantaggi arriva la palla break, la prima del set. Punto esclamativo di Musetti, che vincente col diritto lungo linea, controllo della palla fantastico. Annulla anche una seconda chance con servizio e comoda chiusura sotto rete. Un insetto infastidisce Musetti alla battuta, si distrae e commette un brutto doppio fallo. Purtroppo comanda e attacca ma non chiude con lo smash, e ricacciato indietro perde il punto per un BREAK che manda avanti Kecmanovic 4-2. Musetti trova due risposte vincenti di rovescio una più bella dell’altra, ma non basta, 5-2 Kecmanovic. Poco brillante in questa fase Lorenzo, le sue gambe non vanno più come prima, è in difficoltà soprattutto quando deve recuperare da sinistra, speriamo non sia un infortunio. Inoltre non serve bene e subisce la profondità di palla del serbo, crolla 15-40, due Set Point Kecmanovic. Sbaglia un rovescio in rete, giocato senza gambe o forse col morale sotto i tacchi. 6-2 Kecmanovic. Peccato per quella distrazione, il doppio fallo, e poi il calo dell’azzurro. Si va al terzo set.
    Kecmanovic inizia alla battuta. Solido il serbo, gioca pulito, gioca semplice e vince il quinto game consecutivo, 1-0. Non bene Musetti, sembra più scarico, di gambe e di testa, affretta col diritto e sbaglia. Pericolosissimo 0-30, e manco il servizio lo aiuta. Risponde profondo Miomir, entra in campo e spara col rovescio preciso. 0-40, tre palle break che definire critiche è fin poco. Attacca Musetti ma la volée non è definitiva, corre avanti e passa Kecmanovic. BREAK Serbia, 2-0, sesto game di fila. Lorenzo purtroppo sembra rimasto con testa e gambe a quella palla break sciagurata, quella “mosca”, quel doppio fallo… Tantissimo tennis, enorme talento, ma troppo fragile Musetti, contro un avversario prontissimo a prendersi il vantaggio e scappare via. Serve bene Kecmanovic, tutto troppo facile per lui, con un turno a zero vola 3-0, rottura prolungata (sette game di fila). “Torna a far girare le gambe” dice Volandri a Musetti, ha ragione perché il carrarino è diventato improvvisamente passivo dopo il break subito nel secondo set e non c’è stata più partita. Nel quarto game sul 30 pari Miomir indovina pure un diritto tirato da chilometri che pizzica la riga e deprime ancor più la già bassa vitalità dell’italiano. Con un bel rovescio si salva l’azzurro, ma le gambe non vanno più come nel primo set, quando una volta sciolto era un fulmine nella copertura del campo. Musetti annulla anche una seconda PB con un attacco perentorio, ma è fermo sul back di rovescio successivo, si tocca una gamba, probabilmente qualcosa non va. Un altro errore col back d’attacco costa a Lorenzo il 4-0. Crollo, otto giochi di fila persi, e ora il problema muscolare è evidente. Si siede in panchina Musetti, il dolore alla coscia sinistra, Medical time out. Sembra in lacrime Lorenzo, sofferente e abbattuto moralmente. Purtroppo Lorenzo resta in campo per onor di firma, il terzo set si chiude 6-1. Davvero un peccato per l’azzurro, che tanto era piaciuto nel primo set e fino al break a metà del secondo che ha spaccato la partita. Vedremo dalle sue parole quando ha accusato l’infortunio muscolare, ma è corretto applaudire un ottimo Kecmanovic, autore di una partita di alto livello. Adesso c’è Jannik, siamo aggrappati al suo talento, ma c’è Djokovic come avversario…

    Musetti L. 🇮🇹 (Italia) – Kecmanovic M. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals L. Musetti721 M. Kecmanovic666 Vincitore: M. Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-5 → 1-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-4 → 0-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 0-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3L. Musetti 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df2-3 → 2-4M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-404-5 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-5 → 4-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 3-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace0-2 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Kecmanovic cambia coach, da Acapulco lavorerà con Cinkus

    Miomir Kecmanovic

    Miomir Kecmanovic dal prossimo torneo di Acapulco lavorerà con Ivan Cinkus, per molti anni nello staff di Marin Cilic. Il campione di US Open 2014 è costretto ai box per diversi mesi, dopo l’operazione subita di recente, quindi ha liberato il suo collaboratore. Kecmanovic nello scorso anno ha lavorato (part-time) con l’ex stella del tennis argentino David Nalbandian. Dopo una prima parte di stagione convincente, con reali progressi nel suo tennis, dall’estate le sue prestazioni sono calate nettamente, e questo ha portato il serbo a cercare una nuova via.
    Cinkus è stato membro del team Cilic per otto anni, un periodo piuttosto lungo e fortunato per il croato, visto che Marin ha vinto il 1000 di Cincinnati nel 2016 e soprattutto ha disputato due finali Slam (Wimbledon 2017 e Australian Open 2018, entrambe le volte sconfitto da Roger Federer).
    “Kecmanovic mi ha contattato e mi ha chiesto se volevo lavorare con lui. L’ho detto a Marin, e mi ha risposto “OK”, così ho deciso che si poteva fare”, dichiara Cinkus al media croato Sportske novosti, come riporta Tennis Majors.
    Secondo Cinkus, Kecmanovic deve migliorare la propria attitudine in campo più del gioco stesso: “Miomir gioca davvero bene, quello che gli manca è l’atteggiamento positivo in campo. Ad esempio, a Dallas ha perso una partita che avrebbe dovuto vincere (contro Emiliano Gomez). È un giocatore giovane che ha bisogno di un allenatore che lo faccia lavorare sodo e tenere i programmi. Da quello che ho capito parlando con lui, con Nalbandian molte cose non erano ben definite”, afferma il coach, concludendo “L’allenatore e il suo giocatore devono affrontare molte sfide insieme, è fondamentale essere sulla stessa lunghezza d’onda. Non sono sicuro di come andrà con Kecmanovic, forse chiederò troppo, forse mi seguirà, ma quello di cui sono sicuro è che è un giocatore da top 20”.
    Questa svolta tecnica arriva in un momento assai delicato per il serbo: infatti nelle prossime settimane andranno in scadenza le cambiali pesanti dei due Masters 1000 statunitensi, dove nel 2022 raggiunse i quarti di finale. LEGGI TUTTO

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    ATP Napoli: show time Musetti, con un tennis stellare batte Kecmanovic, è finale con Berrettini

    Lorenzo Musetti

    Show Time a Napoli! No, non sono passati sul golfo più bello del mondo i Lakers di Magic Johnson e Kareem, è Lorenzo “Showtime” Musetti a incantare, deliziare, far innamorare gli appassionati – non solo italiani, leggendo i social in diretta – con un tennis di una bellezza inarrivabile, e anche terribilmente efficace. Nella seconda semifinale del 250 partenopeo, a furia di giocate di classe, Lorenzo ha demolito Miomir Kecmanovic col punteggio di 6-3 6-4 e raggiunge Matteo Berrettini in finale, in quella sarà una sfida da sogno (e inedita) per il titolo.
    Musetti aveva incantato nei match precedenti, ma nella vittoria sul serbo è riuscito a salire ancora di livello, trovando una continuità ed efficacia col diritto mai vista prima. L’azzurro ha prodotto una prestazione tecnica ed agonistica al limite della perfezione: 29 vincenti, 6 errori gratuiti. Numeri terrificanti. Ha servito bene, ha trovato continuità in risposta (contro un servizio a dire il vero non irresistibile del rivale), è stato spettacolare per come sia riuscito ad imporre i propri schemi offensivi e anche passare da difesa ad attacco con un cambio di ritmo mortale. Non l’ha fatto oggi con i suoi rovesci lungo linea improvvisi, ma soprattutto col diritto. Giocando moltissimi diritti sia cross che lungo linea con un anticipo, velocità e precisione clamorosi. Musetti ha applicato schemi “federeriani” con una sicurezza e continuità mai vista, rapidissimo coi piedi, impatti perfetti in avanzamento, variando di continuo angoli e rotazioni. Una Bellezza.
    Kecmanovic è stato travolto perché nonostante abbia un tennis assai valido in progressione non ha grandi cambi di ritmo. Esattamente l’arma principe di Lorenzo, bravissimo ad appoggiarsi sulle palle veloci ma non sempre così profonde del serbo e quindi perfetto nel cambiare passo, prendendosi spazio nel campo. È riuscito in questo perché ha giocato con un anticipo micidiale, mai visto un Musetti così rapido nell’arrivare sulla destra, aprire con questo gesto finalmente più asciutto e quindi entrare nella palla generando velocità e profondità clamorose. Non si era mai visto sul sintetico un Lorenzo capace produrre tanta qualità e continuità, sia in attacco che in difesa.
    Proprio nella rimonta iniziale nel match, dal 2-1 sotto, ha trovato una serie di difese trasformate in attacco con uno schema stupendo: un diritto molto aggressivo sparato in corsa, profondo e angolato, che ribalza a suo favore l’inerzia dello scambio; quindi è un lampo nel fare due passi avanti e via un altro diritto super offensivo, sino alla chiusura con il terzo colpo (il più facile) in totale controllo e ancor più anticipato, andando a pizzicare l’angolo scoperto o un comodo contro piede. Questo era lo schema che ha reso leggendario Mr. Federer, e che ora Lorenzo è riuscito ad emulare perché finalmente riesce a produrre un tennis con tempi di gioco molto più rapidi, e con un controllo stupefacente. Infatti la difficoltà di questo schema è tutta nella combinazione velocità-controllo. Non tira nemmeno così forte, non serve pizzicare le righe ogni volta; devi essere in grado di rubare tempo e spazio. Oggi non ha nemmeno avuto bisogno di fare la differenza con le sue sbracciate col rovescio, tanto è stato efficace col diritto. Ed è stata anche una scelta: il rovescio cross di Kecmanovic è un colpo assai temibile, ottima la scelta di “evitarlo”, andando ad esaltare il diritto. Applausi anche la scelta tattica, pienamente azzeccata. Un Musetti così efficace, bello e continuo è un tennista fenomenale. Fenomenale.
    Domani sarà super sfida contro Berrettini. Una partita affascinante, un derby, totalmente imprevedibile. Ma che bello poter chiudere questa settimana a dir poco travagliata con una sfida da sogno.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti alza la prima palla del match. Con una smorzata perfetta Kecmanovic vince il primo punto, grande mano del serbo. Lorenzo fa correre il diritto, con due accelerazioni micidiali dal centro ottime, ma anche Miomir produce altrettanta velocità. Con un’altra splendida accelerazione cross e poi chiusura in avanzamento, Kecmanovic strappa la prima palla break del match. Si butta avanti col diritto e chiude con lo smash Lorenzo. 12 punti, per l’1-0 Musetti. Complicatissimo il secondo game per il serbo, Musetti gioca profondissimo col rovescio e sposta il rivale, è 15-40 e due palle break. Le annulla con servizio e poi un gran pressing. Non sfrutta altre due palle break l’azzurro, 1 pari. Nel terzo gioco è il toscano in difficoltà. Dopo un gran vincente col rovescio, Lorenzo sbaglia due volte col diritto, crolla 15-40. Subisce il break sulla seconda, con un’accelerazione di diritto di Miomir dopo un lungo scambio. 2-1 e servizio Kecmanovic. Immediata la reazione di Musetti: risposta vincente stretta (colpo clamoroso), errore in spinta del serbo per lo 0-30, quindi un altro rovescio in rete per il 15-40. Con un cambio di diritto micidiale col diritto da sinistra, l’azzurro strappa il contro break, per il 2 pari e quindi si porta 3-2. È un ottimo momento per l’italiano, in risposta sul 30 pari si difende e trova un diritto davvero profondo e pesante che sorprende Kecmanovic. 30-40, palla per l’allungo per Lorenzo. Se la gioca bene Miomir, diritto molto profondo. Ancora da difesa ad attacco, sempre col diritto molto profondo, e chiusura con lo smash. Seconda palla break per l’azzurro. Che punto! Esce da uno scambio Musetti con un rovescio lungo linea dal centro, imprendibile. BREAK Musetti, 4-2 avanti (terzo game di fila e secondo break di fila). Impennata di qualità, straordinario da difesa ad attacco; straordinario per come cambia ritmo col diritto, pesante e sicuro. Miomir resta fermo a metri dalla palla, è in balia della qualità di Lorenzo, che esplora prospettive uniche con una racchetta in mano. Enciclopedico e spettacolare, una sinfonia suonata con cambi di ritmo d’autore. 5-2 Musetti, grandissimo tennis. Il serbo in qualche modo trova un game solido e riesce a contenere la furia tecnica dell’azzurro, restando in scia sul 3-5. Serve per il primo set Lorenzo. Commette un doppio fallo sul 15 pari, avverte un minimo la tensione del momento, ma ritrova una bella prima esterna, quindi spara l’ennesimo diritto incrociato stretto “federeriano” per anticipo e angolo. Set Point! Servizio, diritto cross e via avanti a chiudere con un secondo diritto. 6-3, bellissimo set per l’azzurro, 19 punti vincenti e 5 errori. Solo applausi.
    Kecmanovic scatta al servizio e trova un game solido. Altrettanto efficace Musetti nel secondo game, il diritto continua a creare traiettorie spettacolari e trova anche un’accelerazione di rovescio lungo linea regale. 1 pari. Il set avanza sui game di servizio, con Miomir che cerca di accelerare i suoi ritmi per non consentire all’azzurro di prendere il campo. Sul 2 pari Musetti è un “muro” in difesa, il serbo prova a sfondare ma termina lungo, 0-30. Come nei break del primo set, Lorenzo si difende, cambio ritmo col diritto e attacca. 0-40! Altro lungo scambio, Kecmanovic prova a stringere l’angolo ma esagera. BREAK Musetti, avanti 3-2 e servizio. Il toscano è inarrestabile, anche la prima palla lo sostiene, è in totale anticipo e si mangia letteralmente il campo, con traiettorie che le difese del “Kec” non riescono a gestire. Consolida il vantaggio sul 4-2, mentre scende il tramonto sul bellissimo golfo di Napoli, e punge anche il risposta, con il serbo molto, molto abbattuto. Sul 15-40 ecco altre due palle break per Lorenzo. Non crolla Kecmanovic, prova a restare aggrappato alla partita buttandosi avanti e lasciando correre a tutta il braccio. 4-3 Musetti. Chiude senza tremare servendo sul 5-4, con un altro game spettacolare, al secondo match point, per il 6-4 conclusivo. Lorenzo è in finale, sarà super sfida contro Berrettini (l’ottava tutta italiana in un torneo ATP). Ma oggi giusto parlare di Musetti, di una partita che ha regalato una prestazione eccezionale. Così si gioca sulle nuvole. BRAVISSIMO!

    ATP Naples Miomir Kecmanovic [5]34 Lorenzo Musetti [4]66 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-5 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-4 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4M. Kecmanovic 0-15 0-30 0-402-2 → 2-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Kecmanovic 0-15 30-15 40-151-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-303-5 → 3-6M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-3 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-2 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 15-402-1 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    1 ACES 10 DOUBLE FAULTS 136/60 (60%) FIRST SERVE 43/59 (73%)20/36 (56%) 1ST SERVE POINTS WON 34/43 (79%)13/24 (54%) 2ND SERVE POINTS WON 7/16 (44%)7/10 (70%) BREAK POINTS SAVED 2/3 (67%)9 SERVICE GAMES PLAYED 109/43 (21%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 16/36 (44%)9/16 (56%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/24 (46%)1/3 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 3/10 (30%)10 RETURN GAMES PLAYED 98/10 (80%) NET POINTS WON 11/15 (73%)19 WINNERS 2917 UNFORCED ERRORS 633/60 (55%) SERVICE POINTS WON 41/59 (69%)18/59 (31%) RETURN POINTS WON 27/60 (45%)51/119 (43%) TOTAL POINTS WON 68/119 (57%)199 km/h MAX SPEED 208 km/h186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 195 km/h146 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 154 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: riparte la corsa di Fabio Fognini. Kecmanovic ko in due set

    Fabio Fognini nella foto

    E’ ripresa nel migliore dei modi l’avventura di Fabio Fognini al Masters 1000 di Monte Carlo. Il giocatore ligure, attuale n.18 del ranking mondiale ed accreditato della quindicesima testa di serie, ha vinto all’esordio nel torneo monegasco contro il serbo Miomir Kecmanovic, n.47 ATP, con il punteggio di 6-2 7-5 in un’ora e 25 minuti di gioco.
    Fognini, campione in carica del primo “1000” della stagione sulla terra battuta (l’ultima edizione si è giocata nel 2019, visto l’annullamento del torneo previsto lo scorso anno a causa dell’emergenza Covid-19), ha giocato un primo parziale in totale controllo strappando per quattro volte su quattro la battuta al suo avversario, che ha avuto bisogno di tanto tempo per adattarsi alle condizioni di gioco e per “sparare” il primo vincente della sua partita. Nel corso della seconda frazione, Fognini non è riuscito a sfruttare il break ottenuto in apertura e successivamente si è anche ritrovato sotto per 3-4: nell’ottavo gioco, dopo aver sciupato due chance per il controbreak, l’azzurro è riuscito a ristabilire la parità. Avanti per 6-5, il ligure ha giocato un game straordinario in risposta togliendo la battuta a quindici a Kecmanovic: esordio con successo, dunque, per Fognini sulla terra battuta di Monte Carlo.
    In seguito al forfait di Daniil Medvedev a causa della positività al Covid-19, si “apre” il tabellone di Fabio Fognini. Al prossimo ostacolo il tennista di Arma di Taggia affronterà l’australiano Jordan Thompson, n.63 del mondo: tra i due vi è un precedente datato Australian Open 2020, in cui l’italiano vinse una maratona incredibile al tiebreak del quinto set. In caso di approdo agli ottavi di finale, per Fognini ci sarebbe l’incrocio con chi la spunterà tra il lucky loser Juan Ignacio Londero e il vincente di Krajinovic-Basilashvili.
    PRIMO TURNO(15) Fognini b. Kecmanovic 6-2 7-5
    SECONDO TURNO(15) Fognini vs Thompson LEGGI TUTTO

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    David Nalbandian proverà come coach di Kecmanovic nei tre ATP sudamericani

    David Nalbandian in campo con Kemanovic

    Arriva una notizia curiosa dall’Argentina. L’ex top10 David Nalbandian, finalista a Wimbledon 2002 e protagonista di momenti di tennis indimenticabili per qualità, proverà come coach di Miomir Kecmanovic nei tre tornei ATP in America Latina in programma nelle prossime settimane: Cordoba, Buenos Aires, Santiago.

    Nalbandian dopo aver appeso la racchetta al chiodo, si era fatto da parte concentrandosi sulle sue grandi passioni: il Rally e la pesca. Sarà interessante vederlo di nuovo nell’ambiente, anche se solo per poche settimane. Più volte i media argentini lo avevano solleticano su di un possibile rientro nel tour, ma finora si era sempre detto restio per la poca voglia di viaggiare di continuo, allontanandosi dalla famiglia.
    Vedremo se questa collaborazione avrà un qualche sviluppo futuro, o se la “fiamma” si riaccenderà in Nalbandian…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO