consigliato per te

  • in

    ATP 500 Rotterdam: Raonic getta la spugna all’avvio del secondo set, Sinner è in semifinale (contro Griekspoor)

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner non brilla, anzi soffre non poco per portare a casa il primo set al tiebreak, ma la sua fatica contro l’ostico (e molto positivo) Milos Raonic nei quarti dell’ATP 500 di Rotterdam dura solo 65 minuti. Dopo aver fissato lo score sull’1 pari del secondo con una bordata vincente col diritto, il canadese stringe la mano all’arbitro e all’azzurro ed esce dal campo, troppo il dolore all’inguine (o parte destra del corpo) dopo aver resistito strenuamente in set duro e combattuto. Sinner quindi torna in semifinale nel torneo olandese, dove l’attende (domani, ore 19.30) una sfida non facile contro il “caldissimo” Tallon Griekspoor ammirato nel torneo. Sinner ha vinto, ma è stata certamente la sua peggior prestazione del 2024, anzi potremo affermare dall’ottobre dello scorso anno, quando la sua carriera è decollata verso l’Olimpo della disciplina. Non è mai facile affrontare un tennista come Raonic, uno che tira fortissimo e non dà mai ritmo, che serve come una macchina e prende ogni rischio alla prima palla che può colpire da fermo col diritto. Proprio la mancanza di ritmo e buone sensazioni ha probabilmente portato l’azzurro a giocare un tennis a strappi, poco continuo, condito da diversi errori per lui inconsueti e senza quella fluidità, intensità e anticipo ammirate nelle ultime, vincenti, settimane.
    È difficile commentare in profondità una partita terminata dopo un solo set e portata avanti su di un canovaccio tattico rigido, imposto dal servizio del canadese e dal suo modo unilaterale di condurre il gioco, tirando tutto pur di non accendere il palleggio. Jannik ha subito la situazione, pure in alcuni suoi turni di battuta perché il rivale o non rispondeva affatto o si prendeva un rischio totale, anche con risultati apprezzabili. È stato quasi “strano” vedere Sinner incerto su diverse palle, quasi preso dalla frenesia di Milos, invece di imbastire una progressione oculata, mirata a spostare il rivale e portarlo a colpire molte palle di corsa, in posizioni per lui scomode. Raonic ha fatto valere la sua esperienza, in una serata nella quale sentiva bene la palla e ha rischiato tanto. Strano è stato vedere Sinner cedere di schianto un turno di battuta subito dopo aver strappato un break, grazie ad un paio di ottime risposte. In quel brutto sesto game, sicuramente il suo peggiore del 2024, è parso anche un po’ lento e incerto nelle scelte da compiere.
    Molto probabilmente ha sofferto il contesto, un rivale che ti porta a giocare male, quasi contro la tua natura, e la quasi totale assenza di un ritmo grazie al quale tarare i suoi colpi e trovare buone sensazioni. Anche vederlo parlottare col suo angolo mimando vari punti d’impatto scadenti sul piatto corde è stato quasi surreale, mostrando la frustrazione di una serata insolita. La sensazione è che Jannik non si sia piaciuto affatto, e che alla fine questa partita sia totalmente da archiviare con l’etichetta “winning ugly”, giocando maluccio e senza veri acuti. Gli unici punti degni davvero di nota sono state le due ottime smorzate del primo set e un passante di rovescio in corsa magnifico all’avvio del secondo. Perle sporadiche in un’oretta di gioco modesta.
    Il servizio di Sinner ha funzionato tutto sommato discretamente, più difficile eccellere in risposta contro un super battitore come Raonic. Non si sono avvertiti problemi al braccio per quell’indurimento muscolare patito ieri contro Monfils, anche se poche volte è riuscito ad imporre il suo pressing e disegnare il campo con una serie di accelerazioni. Piuttosto spiace dover segnare l’ennesimo infortunio del canadese, che tutto sommato ha disputato un’eccelsa partita – in rapporto anche al valore di Sinner.
    Alla fine l’aspetto più positivo della serata di Rotterdam è la vittoria e la poca fatica fatta. Griekspoor è in grande fiducia, ma è un tennista completamente diverso, che ama scambiare e farlo con grande velocità. Su questo piano, vedremo tutt’altro Sinner.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Raonic inizia il match sparando un Ace a 233 km/h! Del resto, solo ricavando il massimo dalla battuta il gigante canadese può sperare di far partita contro il Sinner ammirato in queste settimane. E la battuta lo sostiene, praticamente non si gioca, 1-0 Raonic. Anche Jannik vince il suo primo punto dell’incontro con il servizio e comanda lo scambio in sicurezza, forzando gli errori del rivale (1-1). Non facile per l’azzurro giocare in risposta, tra le bordate di servizio e anche i diritti davvero pesanti di Milos. Nel quarto game Sinner s’inventa una splendida palla corta sul 30 pari, colpo più bello del match finora, anche perché di scambi quasi niente. Con un’altra “smorza”, ancora col diritto, Jannik sorprende Milos, per il 2 pari. Nel quinto game l’azzurro inizia a rispondere, e la musica cambia. Forza troppo col diritto Raonic, non vuol entrare nello scambio ma esagera e con due errori si ritrova sotto 15-40, prime palle break dell’incontro. Jannik è attento a rispondere da molto lontano e iniziare lo scambio, e ancora il canadese forza troppo, per il BREAK che manda avanti Sinner 3-2 e servizio. L’ex finalista di Wimbledon ci prova, appena la palla va sul diritto scarica tutta la sua potenza, pallate non facili da contenere. Indovina pure un back difensivo di rovescio Milos, gli vale il 15-30. Arriva il primo brutto errore di Sinner, un diritto in spinta malamente out, gli costa il 15-40. Uff! Si incarta Raonic nell’attacco dopo una gran difesa in corsa, graziato qua Jannik (30-40). Altro erroraccio col rovescio, stavolta col rovescio lungo linea, costa a Sinner il contro break. Pessimo game dell’italiano, probabilmente il peggiore del suo 2024. 3 pari, tutto da rifare. Si lamenta l’azzurro col suo angolo per i cattivi impatti sulle corde, la sensazione è che sia meno rapido del solito sulla palla, e certamente il gioco del rivale non gli concede quel ritmo che ama. 4-3 Raonic. Arriva il fisioterapista per il canadese, si lavora sulla gamba destra e sull’inguine. Stavolta solido turno di battuta per Jannik, incluso il primo Ace del match, per il 4 pari. Non sembra affatto debilitato al servizio il canadese, tira forte e preciso per il 5-4. Non è sciolto Sinner, probabilmente soffre la mancanza di ritmo nel match. Commette due errori col colpo dopo la battuta, 0-30. Ottimo Raonic sul 15-30, risponde d’incontro e poi attacco lungo linea perfetto. 15-40 e due Set Point Raonic! Con un’ottima progressione, miglior punto giocato nel match, Sinner annulla il primo SP; ci prova col diritto sul secondo Milos, ma non trova il campo. 4 punti di fila, bene Jannik per il 5 pari, senza tremare. Il set si decide al tiebreak. Dominano i servizi, quindi Sinner vince il primo scambio rimettendo molto bene da fuori dal campo e forzando all’errore Raonic. 3-2 Jan e servizio. Ottima seconda palla al centro, bella carica, si gira 4-2 e poi 5-2, molto solido l’azzurro nel far giocare tante palle al rivale. Il primo Set Point Sinner arriva sul 6-4, con un errore del canadese. E quello buono: trova una riga Milos e si butta avanti, ma l’attacco è in rete. 7 punti a 4 Sinner, a chiudere un parziale ruvido, scomodo, con pochissimo ritmo e molti errori. Non il miglior Jannik (8 vincenti e 10 errori), ma è avanti un set.
    Secondo set, Jannik parte bene con un solido turno di servizio, chiuso con un diritto potente inside out dopo la battuta (non ne ha giocati molti così stasera). Il set vinto sembra aver sciolto l’azzurro, che trova un passante splendido di rovescio in allungo. Raonic tira un gran diritto nel secondo game, ma è l’ultimo punto del match. All’improvviso, quando sembrava aver superato il fastidio del primo set, Milos va verso la rete, stinge la mano al giudice di sedia e poi a Jannik, ritirandosi sull’1 pari. 65 minuti di tennis ruvido, lottato, non molto spettacolare a dire il vero, ma alla fine è una vittoria per Sinner, che torna in semifinale contro Tallon Griekspoor. Spiace vincere così, la sensazione è che forte di un set di vantaggio l’azzurro avrebbe preso il largo nel secondo parziale.

    [1] Jannik Sinner vs [PR] Milos Raonic ATP Rotterdam Jannik Sinner [1]• 071 Milos Raonic061 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2M. Raonic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 ace 1*-1 2-1* 2-2* ace 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6M. Raonic 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5M. Raonic 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4M. Raonic 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace3-3 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-2 → 3-3M. Raonic 0-15 0-30 15-30 15-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2M. Raonic 15-0 ace 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1M. Raonic 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1
    Jannik Sinner 🇮🇹 vs. Milos Raonic 🇨🇦
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Sinner 255 vs. Raonic 290– **Aces**: Sinner 1 vs. Raonic 6– **Double Faults**: Sinner 0 vs. Raonic 0– **First Serve %**: Sinner 69% (18/26) vs. Raonic 67% (16/24)– **First Serve Points Won %**: Sinner 72% (13/18) vs. Raonic 75% (12/16)– **Second Serve Points Won %**: Sinner 38% (3/8) vs. Raonic 63% (5/8)– **Break Points Saved**: Sinner 67% (2/3) vs. Raonic 0% (0/1)– **Service Games Played**: Sinner 4 vs. Raonic 5
    #### Return Stats– **Return Rating**: Sinner 183 vs. Raonic 149– **First Serve Return Points Won %**: Sinner 25% (4/16) vs. Raonic 28% (5/18)– **Second Serve Return Points Won %**: Sinner 38% (3/8) vs. Raonic 63% (5/8)– **Break Points Converted**: Sinner 100% (1/1) vs. Raonic 33% (1/3)– **Return Games Played**: Sinner 5 vs. Raonic 4
    #### Point Stats (Note: Some data appears to be missing or inaccurate)– **Winners**: Sinner 5 vs. Raonic 9– **Unforced Errors**: Sinner 12 vs. Raonic 7– **Service Points Won %**: Sinner 62% (16/26) vs. Raonic 71% (17/24)– **Return Points Won %**: Sinner 29% (7/24) vs. Raonic 38% (10/26)– **Total Points Won**: Sinner 46% (23/50) vs. Raonic 54% (27/50)
    #### Service Speed– **Max Speed**: Sinner 211 km/h (131 mph) vs. Raonic 233 km/h (144 mph)– **1st Serve Average Speed**: For Sinner, typical speeds were around 197 km/h (122 mph). Raonic’s stated average of 723 km/h is clearly a typo, with his typical average likely being around 196 km/h (121 mph), considering his known serve capabilities.– **2nd Serve Average Speed**: Sinner 196 km/h (121 mph) vs. Raonic 241 km/h (149 mph) – Note: These values may also be affected by typographical errors. LEGGI TUTTO

  • in

    Milos Raonic: La rinascita di un campione tra sacrificio e passione per questo sport

    Milos Raonic nella foto

    Tornare a competere a livelli elevati, dopo una pausa prolungata, rappresenta sempre una sfida notevole. Non ci vuole solo motivazione ma anche dedizione e lavoro costante per riportarsi ad un livello di eccellenza. Questa è la storia di Milos Raonic.
    Dopo un’assenza di due anni dai campi a causa di persistenti infortuni, Raonic ha fatto un ritorno trionfante, come se il tempo non avesse intaccato le sue qualità. Parlando apertamente con Open Court, il tennista canadese ha svelato le dinamiche di questi anni di lontananza e come il mondo del tennis sia mutato in questo periodo. Ha notato, ad esempio, l’emergere di nuovi talenti al vertice del ranking ATP, diversi da quelli a lui familiari prima del suo infortunio.Sebbene in passato Raonic abbia sfiorato la vetta del tennis mondiale, posizionandosi terzo nel ranking, adesso il suo focus non è rivolto ai primi posti, ma piuttosto al rafforzamento del proprio gioco. È convinto delle sue capacità, ma riconosce di dover lavorare per garantirsi prestazioni costanti giorno dopo giorno.Raccontando del suo ritorno in campo, Raonic ha detto: “Avevo programmato di tornare per l’Open d’Australia, ma un infortunio ha cambiato i miei piani. Ho scelto di evitare la stagione su terra battuta per proteggere il mio corpo. Così, il ritorno ideale sembrava essere Wimbledon, seguito da Toronto, un’occasione speciale per giocare davanti ai miei cari”.
    In termini di preparazione, ha dichiarato: “Sono estremamente orgoglioso del mio percorso. Ho sempre creduto che, se il mio corpo avesse collaborato, il mio tennis avrebbe rispecchiato la mia vera essenza. L’essenziale era affrontare e superare le sfide fisiche, perché giocare in condizioni precarie sarebbe stato vano”.
    La sua determinazione è evidente anche nel sacrificio alimentare che ha fatto. Per garantire un ritorno in forma, ha adottato una dieta rigorosa: “Mi sono limitato a una bistecca al giorno per quasi un mese, fino a raggiungere il peso desiderato”, ha confessato.
    Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

  • in

    Raonic torna… e vince. “Non ho colpito una singola palla per un anno intero”

    Milos Raonic è tornato sull’erba in Olanda

    La prima giornata di tennis su erba sul tour maggiore del 2023 non ha segnato solo il rientro (sfortunato) di Matteo Berrettini, ma anche quello di Milos Raonic. Il gigante canadese, ex n.3 al mondo, sull’erba olandese del Libema Open di’s-Hertogenbosch è tornato in campo dopo quasi due anni di completa inattività per una serie continua di infortuni, battendo il Miomir Kecmanovic. In soli 85 minuti di partita ha liquidato il serbo (n.39 al mondo) per 6-3 6-4 grazie ad una prestazione mostruosa al servizio: ha vinto il 92% (34/37) dei punti con la sua velocissima prima di servizio. Il suo ultimo match disputato risaliva addirittura a fine luglio 2021, al torneo di Atlanta, battuto da Nakashima al secondo turno (per lui era il primo).

    What a comeback
    After two years away from the tour @milosraonic claims victory @LibemaOpen | #LibemaOpen pic.twitter.com/VJb0H4sSn9
    — ATP Tour (@atptour) June 12, 2023

    Così Milos ha commentato dopo la partita il suo ritorno. “È bello essere qui dopo quasi due anni, mi ero allontanato per molto tempo. È bello fare un altro tentativo e, si spera, andare il più lontano possibile. Ho fatto del mio meglio e voglio vedere fino a che punto tutto questo mi porterà. È stato un vero piacere giocare oggi di fronte alla gente. Non sono riuscito a colpire una singola palla da tennis per un anno intero, è stato piuttosto snervante, avevo dimenticato la sensazione che si prova a competere e giocare di fronte alla gente. Ad essere onesti, sarebbe stato un po’ più facile se oggi se avessi giocato davanti a nessuno, perché non sapevo come sarebbe andata, davvero”.
    Il finalista di Wimbledon 2016 e otto volte vincitore di tornei ATP Tour ha ammesso che il suo eccellente inizio a Hertogenbosch è stato solo un piccolo passo in una lunga strada verso un vero ritorno, che lui crede possibile. “Prendo le cose giorno per giorno. È stato straziante dover restare per un sacco tempo senza poter fare nulla, oggi è davvero bello essere qui ancora una volta. Ho la possibilità di scendere in campo, ho la possibilità di giocare, ho la possibilità di competere, di impegnarmi e ho la possibilità di vedere fino a che punto posso spingermi, quindi sono grato di questa nuova possibilità”.
    Il 32enne ora aspetta il vincente della partita che oppone Jordan Thompson al qualificato Giovanni Mpetshi Perricard. Possiamo solo aggiungere… Bentornato Milos! LEGGI TUTTO

  • in

    Raonic investe nelle strutture tennistiche in Canada

    Milos Raonic

    In molti si chiedono che fine abbia fatto Milos Raonic. Il gigante canadese, finalista a Wimbledon ed ex n.3 del mondo (2016), non gioca un match ufficiale dal luglio 2021, quando perse all’esordio nell’ATP 250 di Atlanta (contro Nakashima). Quello dell’estate di due anni fa era stato un tentativo di rientro, dopo uno stop di alcuni mesi. Milos infatti per continui problemi fisici si era fermato dopo il 1000 di Miami. Riposte le racchette nella sacca dopo l’evento estivo in Georgia, di lui si sono perse le tracce. Pochissimi comunicati, ancor meno attività social per aggiornare i suoi fans. Lo stop dopo Miami 2021 era dovuto ad un infortunio al polpaccio. Poi si è parlato di problemi non meglio specificati alle gambe, che non gli consentivano di riprendere un’attività continua e intensa, necessaria ad affinare la condizione per tornare alle competizioni sul tour Pro.
    Finalmente arrivano notizie sul suo conto, non per un pronto rientro in campo ma per un’iniziativa imprenditoriale. Raonic infatti secondo media canadesi è diventato socio e comproprietario dell’”Associazione dei circoli di tennis” in Canada, che si occupa di fornire supporto e infrastrutture a molte zone del paese nordamericano, per far sì che si possa praticare il tennis agonistico e di base in inverno. La mancanza di strutture coperte è sempre stato il tallone d’Achille del Canada, visto che nella stragrande maggioranza dell’anno non è possibile giocare a tennis all’aperto. Sembra che Milos abbia investito diverso denaro per migliorare strutture esistenti e dotare altri club di coperture invernali.
    Le notizie si fermano qua. Raonic nelle ultime dichiarazioni sulle proprie condizioni, risalenti a diversi mesi fa, non si considera un tennista ritirato. Tuttavia non c’è alcuna notizia sul fatto che abbia ripreso ad allenarsi con continuità.
    In carriera Milos ha vinto 8 tornei ATP tra 2011 e 2016, il più importante a Washington, oltre a vari importanti piazzamenti negli Slam (finale a Wimbledon 2016, semifinale agli Australian Open 2016, quarti di finale a Roland Garros 2014). LEGGI TUTTO

  • in

    Milos Raonic investe nel club dove ha iniziato a giocare a tennis

    Milos Raonic nella foto

    Milos Raonic non mette piede su un campo da tennis per giocare una partita dal luglio dello scorso anno, quando perse al secondo turno dell’ATP 250 di Atlanta. All’epoca era il numero 22 della classifica mondiale e una volta era tra i primi tre, ma ora è uscito dalla classifica e del canadese non c’è traccia. Tuttavia, Raonic è ritornato alla ribalta ma con il ruolo di investitore.
    Ora, il tennista 31enne ha deciso di farsi avanti come azionista del Tennis Club Canada, il club che lo ha visto nascere nel mondo del tennis. Raonic ha investito per costruire altri campi da tennis e ha spiegato cosa lo ha spinto a farsi avanti. “Quando avevo nove anni, Terry, il presidente e fondatore, è stato molto gentile e generoso con me. Mi ha persino detto di pagare meno della quota associativa mensile. I miei genitori non avrebbero potuto tenermi lì se non avesse preso quella decisione. Forse è per questo che sono dove sono oggi”, ha dichiarato, volendo ora restituire qualcosa. LEGGI TUTTO

  • in

    Milos Raonic uscirà dalla top 100 dopo il forfait agli Australian Open

    Milos Raonic nella foto

    Tempi difficili per uno dei tennisti che, non molti anni fa, sembrava destinato a far parte dell’élite del tennis mondiale. Milos Raonic non parteciperà agli Australian Open a causa dei suoi ricorrenti problemi fisici e, di conseguenza, la sua classifica precipiterà oltre la top-100, un posto dove è presente dal gennaio 2011.
    Più di un decennio in top 100 in cui il canadese ha messo a segno finali Grand Slam e Masters 1000 e dove ha raggiunto, nel 2017, il numero 3 del mondo.
    Dopo aver conquistato i quarti di finale agli Australian Open l’anno scorso, Milos non ha più messo piede in un Grand Slam: il suo ultimo torneo si è svolto nel luglio 2021, ad Atlanta, in una stagione in cui ha partecipato a malapena a cinque eventi. Riuscirà ad uscirne Milos anche questa volta o potrebbe significare l’inizio della fine della sua carriera da professionista? LEGGI TUTTO

  • in

    Berrettini e Federer Out dal 1000 di Toronto. Roger anche da Cincinnati

    Roger Federer, ancora fermo per problemi al ginocchio

    Fioccano i ritiri dal Masters 1000 canadese. Roger Federer, per i problemi al ginocchio, rinuncia al torneo di Toronto ed anche al 1000 di Cincinnati. Non ha ancora comunicato niente in merito a US Open, ma a questo punto la partecipazione dello svizzero all’ultimo Slam stagionale pare molto molto a rischio.
    Anche Matteo Berrettini purtroppo si è cancellato dal M1000 canadese, non ha ancora recuperato dal problema che gli ha impedito di scendere in campo a Tokyo. Al momento, non si è cancellato da Cincinnati.
    Oltre Matteo e Roger, anche Zverev, Carreno Busta e l’idolo di casa Raonic rinunciano al torneo di Toronto. Per i primi due, la scelta è sicuramente arrivata dal torneo Olimpico.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    A Rotterdam giocheranno anche Tsitsipas, Shapovalov e Raonic

    Denis Shapovalov

    L’ATP 500 di Rotterdam è da sempre uno dei tornei indoor più interessanti e qualificati della stagione. Basta leggere l’albo d’oro, iniziato nel 1972, per trovare campioni come Ashe (primo vincitore), Borg, Connors, Vilas, Mecir, Edberg, Becker, Stich, Krajicek (oggi direttore del torneo), Kafelnikov, Hewitt, Federer, Murray, Soderling, Wawrinka, oltre al nostro Omar Camporese nel 1991, quando sconfisse Ivan Lendl in finale.
    L’edizione 2021 si accinge ad essere una delle più ricche di sempre per la qualità dei giocatori al via. Dopo la conferma del ritorno dopo 12 anni di Rafa Nadal, è di ieri la notizia che anche Stefanos Tsitsipas, Denis Shapovalov e Milos Raonic prenderanno parte al torneo, aggiungendosi a Stan Wawrinka, Daniil Medvedev, Kei Nishikori, David Goffin, Andrey Rublev, Roberto Bautista Agut, il detentore del titolo Gael Monfils ed il nostro Jannik Sinner.

    Krajicek, rispondendo alle domande della stampa nazionale, non ha nascosto che sta cercando di allestire il “miglior torneo possibile come parco giocatori”. Che si riferisca ad una possibile presenza di Roger Federer? Lo svizzero giocò per l’ultima volta in Olanda nel 2018, coronando la sua presenza con il ritorno al n.1 del ranking.
    L’entry list del 500 di Rotterdam si chiuderà il primo febbraio, ma già con queste presenze sarà un evento degno di un Masters 1000.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO