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    Riforma del calcio (femminile), Fabris: “Grave discriminazione e ingiustizia per la pallavolo femminile”

    In merito alla Riforma sul Calcio, discussa in Senato, di seguito il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “L’atto di indirizzo denominato “Prospettive di riforma del calcio”, approvato mercoledì scorso alla VII Commissione del Senato in cui sono contenute indicazioni sugli aiuti da fornire al mondo del calcio, nella parte in cui si parla di valorizzazione del calcio femminile, rappresenta una grave discriminazione e ingiustizia nei confronti della pallavolo femminile. Si chiedono incentivi, si assicurano defiscalizzazioni. Lo si promette per la promozione di uno sport al femminile che ha già alle spalle Società in grado di spendere milioni per le loro squadre al maschile, che hanno già accesso garantito per questa ragione a sponsor e a televisioni che trasmettono le loro partite“.

    “Crediamo che la VII Commissione del Senato non abbia certo tenuto conto, nelle sua decisione, del criterio indicato dal CONI quando si tratta di decidere gli investimenti nello sport (SROI, Social Return on Investment). La pallavolo femminile – prosegue Fabris – rappresenta infatti lo sport femminile maggiormente praticato nel nostro Paese, le squadre della nostra Serie A hanno vinto tutte le coppe europee la scorsa stagione e sono attualmente in corsa su tutti i fronti. Siamo considerati il Campionato più bello del mondo. La nostra Nazionale, solo qualche mese fa, vinceva a Parigi un oro storico, un caso rarissimo negli sport di squadra, solo il sesto nella storia e a distanza di vent’anni dall’ultimo“.

    “Rappresentiamo l’eccellenza del movimento sportivo italiano femminile e sono anni che chiediamo aiuti e agevolazioni per le nostre società – continua Fabris – per aiutare gli investitori che credono in uno sport pulito e adatto alle famiglie, ma sulle cui spalle pesa oltre il 90% degli introiti dei nostri club. Il fondo del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive va rifinanziato e reso stabile, per tutti gli sport. Serve rivedere la riforma del lavoro sportivo, servono percorsi che agevolino le costruzioni non solo degli stadi, ma di tutti gli impianti sportivi del paese, dove giocano le campionesse ma anche giovani e giovanissime, la cui attività sportiva ha un ruolo centrale nel percorso di crescita”.

    Conclude infine il Presidente Fabris: “È davvero mortificante ed inaccettabile per le nostre Società che da sole, senza alcun aiuto pubblico, tengono in piedi questo meraviglioso movimento, orgoglio e vanto dell’intero Paese, dover prendere atto che per le Istituzioni Pubbliche sembra esistere solo il calcio, anche al femminile. Per tali ragioni ho chiesto a nome della Lega Pallavolo Serie A Femminile, un incontro urgente al Ministro per lo Sport ed i Giovani Andrea Abodi per discutere e capire se il Governo intenda finalmente adottare misure di sostegno anche per il nostro settore. Inoltre scriveremo alle competenti Commissioni parlamentari per poter essere ascoltati anche noi. Troppo facile brindare solo ai successi e alle medaglie se sono conquistate con l’impegno e il sacrifico degli altri“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Chieri-Roma in finale, Fabris: “La Challenge rimarrà in Italia per il quarto anno consecutivo”

    Al Palazzetto dello Sport di Roma la Smi Roma Volley conquista con pieno merito l’accesso alla finale di CEV Challenge Cup 2025, ribaltando la sconfitta al tie-break dell’andata con un netto 3-0 ai danni del Potsdam. Un risultato che regala alla Serie A l’ennesimo derby italiano in una finale europea: sarà infatti la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 l’avversaria delle giallorosse in due partite di andata e ritorno che andranno in scena tra la prima e la seconda settimana di marzo. 

    Le parole del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Ormai non c’è più da stupirsi. Grazie al successo di Roma questa sera e alla vittoria di Chieri di ieri, la Serie A avrà almeno una campionessa europea anche in questa stagione. Potremo goderci a pieno l’ennesima finale azzurra raggiunta dalle nostre eccellenze, con la certezza che la CEV Challenge Cup rimarrà, per il quarto anno consecutivo, in Italia”.

    Anna Adelusi (schiacciatrice/opposto SMI Roma Volley e MVP della sfida): “Abbiamo disputato una grande partita. Dopo l’andata partivamo in svantaggio ma ci abbiamo sempre creduto ed abbiamo meritato la vittoria. Adesso pensiamo al campionato e poi godiamoci questa finale”.   

    (fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Incontro Lega Volley Femminile-CEV: chiesta revisione calendari e riformulazione delle competizioni europee

    Nella mattinata di ieri, domenica 9 febbraio, il Presidente Mauro Fabris, il CdA della Lega Volley Femminile e alcuni tra presidenti e direttori delle Società del Consorzio si sono incontrati prima delle Finali di Coppa Italia Frecciarossa con il Presidente della CEV Roko Sikirić, presente anche alla premiazione, e l’Amministratore Delegato Vuk Karanovic, discutendo del futuro del movimento europeo.

    Il Presidente della CEV ha comunicato che la sua organizzazione ha intrapreso un’analisi di due diligence senza precedenti, condotta da un’agenzia esterna, che sarà completata entro aprile e che getterà le basi per produrre un business plan strategico e ben ponderato, portando così avanti l’esecuzione del suo piano e della sua visione per il futuro della pallavolo europea.

    Le Coppe Europee giocano ovviamente un ruolo chiave in questo processo e il Presidente della CEV ha ascoltato con attenzione le istanze dei club e della Lega Volley Femminile, con l’obiettivo di individuare i modi per migliorare l’attuale formato della competizione e la commerciabilità complessiva di tutte le competizioni europee, a partire dalla CEV Champions League. Altre aree di interesse comune sono l’ottimizzazione del calendario internazionale, il miglioramento delle condizioni di crescita di club e giocatori, la massimizzazione della loro esposizione mediatica in Europa e inoltre l’ulteriore sfruttamento delle numerose opportunità offerte dall’ecosistema digitale in continua evoluzione.

    Il commento del Presidente Mauro Fabris: “È stato un incontro da noi voluto e molto proficuo, perciò ringrazio il Presidente Sikirić e il Direttore Karanovic per la disponibilità ad essere con noi a Bologna in occasione delle straordinarie Finali di Coppa Italia. Per noi il confronto con la CEV è fondamentale per la crescita di tutto il nostro movimento. Le nostre Società sono la punta di diamante dell’Europa pallavolistica, tra le migliori a livello planetario, siamo i campioni in carica di tutte le competizioni e per questo chiediamo a CEV, ma anche a FIVB, una revisione dei calendari che lascia troppo poco spazio alle competizioni per Club limitando il tempo necessario agli investitori privati, proprietari e sponsor, per recuperare i loro investimenti nella pallavolo di vertice e per rispettare i tempi necessari a garantire la salute delle atlete. E così bisognerà cambiare le formule delle Competizioni europee, per valorizzare le squadre migliori, aumentando anche i premi in denaro per le formazioni che si qualificano sia alle fasi intermedie come per quelle che giocano le Finali. Ci sono molti altri aspetti su cui CEV e LVF si impegnano a collaborare per la crescita ulteriore del movimento di vertice della pallavolo femminile“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    A2 femminile: quindici atlete convocate da Velasco l’8 febbraio per uno stage di allenamento

    In occasione della Final Four della Coppa Italia Frecciarossa, grazie all’accordo tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Volley Femminile, il CT delle azzurre Julio Velasco, nella mattinata di sabato 8 febbraio sosterrà al Pala Jessy Owens di Calderino (BO) uno stage di allenamento che vedrà coinvolte quindici atlete. Le giocatrici convocate appartengono a club che disputano il campionato di Serie A2.

    Questo il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Per me la Serie A, pur necessariamente divisa tra A1 e A2, è sempre stata un movimento solo. In A2, crescono non solo le atlete che saranno le campionesse del domani accanto a giocatrici di grande livello ed esperienza, ma si strutturano anche le società che si devono attrezzare per fare il salto verso la massima categoria. In questo senso, la pallavolo femminile italiana di vertice è assolutamente una realtà unica nel panorama internazionale perché da anni LVF ha impostato un lavoro di crescita complessiva del Movimento. Quindi grazie a mister Velasco per questo stage di allenamento in occasione delle Finali di Coppa Italia a Bologna”.

    LE CONVOCATESafà Allaoui, Sara Caruso (HR Volley Macerata), Giorgia Amoruso, Princess Omonigho  Atamah, Helena Sassolini (Pall. Lecco Alberto Picco), Andrea Sophie Blasi (Volley Hermaea Olbia), Erika Esposito (Volley Fratte), Sofia Ferrarini (Pallavolo Vallecamonica Sebino), Denise Meli (Millenium Brescia), Sofia Monza (Futura Volley Giovani) Matilde Munarini (Esperia Volley 1961), Astou Adji Ndoye (Altino), Alexandra Alice Tanase (Volley Melendugno), Agata Tellone (Volley Offanengo), Giulia Viscioni, (Mondovi Volley).

    GLI ALLENATORIJulio Velasco, Marco Mencarelli, Nino Gagliardi, Lorenzo Abbiati.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Diritti media, progetto rivoluzionario del volley femminile: dal 2026-27 partite gratis sui social

    La pallavolo femminile, dopo l’oro olimpico delle azzurre di Velasco e il trionfo di Conegliano al Mondiale per club (con Milano terza), è pronta a entrare in una nuova era. Nelle prossime settimane verrà definito il contratto per la costituzione della newco compartecipata dalla Lega Pallavolo Serie A femminile e dal fondo d’investimento Njf. Obiettivo: esplorare territori e ricavi inediti per il campionato, in modo da crescere ancora.

    La selezione di un partner è durata quasi un anno. Un processo lungo, fatto di consultazioni e incontri, che grazie al trionfo ai Giochi di Parigi ha aumentato il potere negoziale della Lega. Alla fine, a dicembre, si è arrivati all’esame di tre offerte per l’acquisizione dei diritti marketing, a partire dal 2025-26 (l’accordo con Master Group scade a giugno), e dei diritti media, a partire dal 2026-27 (alla cessazione del contratto con Volleyball World). Al di là dei soggetti proponenti, il confronto è stato su due formule: il riconoscimento di un corrispettivo fisso, a fronte della cessione delle licenze; il coinvolgimento della Lega nella gestione paritetica di tali business. È prevalsa la seconda via. E la consultazione tra i club di A-1 e A-2 ha premiato, con 31 voti sui 34, la proposta di Njf.

    La stragrande maggioranza delle consorziate è stata catturata dalla parabola di questo fondo che è differente dagli altri. L’ha creato un’imprenditrice donna, Nicole Junkermann, che dopo aver contribuito all’affermazione di Infront come colosso dei diritti sportivi globali, ha guadagnato un bel gruzzoletto dalla sua vendita a Bridgepoint per 650 milioni di euro (deteneva il 40%). Nel 2012 ha così fondato Njf Holding, gruppo che opera nel private equity, nel venture capital e nell’immobiliare. Qualche anno fa, sul Sole 24 Ore, ha raccontato di non avere sottoscrittori e di impegnare solo capitali propri. Njf Capital, il braccio che si occupa di venture capital, è arrivato a gestire un portafoglio di oltre 40 aziende, di cui il 30% sono considerate “Unicorns”. Complessivamente, il totale raccolto è di 17,2 miliardi di dollari. E ora c’è il volley. I club hanno apprezzato molto la volontà di un’imprenditrice donna di scommettere su uno sport al femminile. Una motivazione supplementare. Anche perché si tratta di una svolta per tutti gli attori in campo.

    “Alle consorziate ho detto: ‘Siamo davvero convinti di avere il campionato più bello del pianeta? Allora mettiamoci in gioco”, racconta a Sport&Business il presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile, Mauro Fabris. La Lega darà quindi vita con il fondo Njf alla creazione di una newco in cui manterrà la quota di maggioranza. La nuova controllata gestirà i diritti marketing e media man mano che spireranno i vecchi contratti e perseguirà tutte le opportunità di business che dovessero aprirsi in futuro.

    Nel comparto media il progetto, attivo dal 2026-27, è rivoluzionario: trasmettere tutte le partite gratis su tutte le piattaforme disponibili, in particolare attraverso i profili social delle atlete, delle squadre e della Lega (+92% rispetto al 2021-22).

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Terzo Mondiale per Club di Conegliano, Fabris: “Successo planetario per la Serie A italiana”

    È tutto vero: la Prosecco Doc Imoco Conegliano è Campione del Mondo per la terza volta nella sua storia, dopo i successi del 2019 e del 2022. Una vittoria storica che chiude un 2024 fenomenale da parte della corazzata guidata da coach Santarelli, capace di vincere tutte le competizioni a cui ha partecipato: dalla Coppa Italia di Trieste allo Scudetto contro Scandicci, fino alla CEV Champions League di Antalya e alla Supercoppa di Roma contro Milano, per chiudere con il punto esclamativo del Mondiale per Club in Cina, vinto peraltro contro le padrone di casa del Tianjin Bohai Bank.Il 3-0 ai danni della formazione cinese arriva dopo una gara non semplice, in cui le pantere hanno saputo anche soffrire, soprattutto nel primo set: sotto 14-18, la squadra di coach Santarelli è bravissima a rimontare fino al 24-20, prima della fiammata di Isabelle Haak, migliore in campo con 25 punti ma anche miglior opposto e miglior giocatrice della competizione, a chiudere il parziale. La seconda frazione è poi un monologo di Conegliano, prima di un altro gioco combattuto, il terzo.Avanti 4-2, con i muri di Fetisova e gli attacchi di Li (12 punti, una delle due best spiker del Mondiale insieme a Zhu), il Tianjin va anche avanti 5-9, ma poi le pantere tornano a carburare e rispondono con la solidità di Sarah Fahr (miglior centrale insieme a Kurtagic del torneo) e Cristina Chirichella, le difese sfavillanti di Monica De Gennaro, l’armonia in regia di “Asia” Wolosz (miglior palleggiatrice) e gli attacchi letali di Gabi (11 punti) e dell’idolo di casa Zhu Ting (13).Un’orchestra perfetta, con la stella cinese che mette anche la firma sul 25-20 che conclude le ostilità e regala il preziosissimo titolo alla società più vincente degli ultimi anni nella pallavolo mondiale, al suo 26° trofeo.In mattinata, la Numia Vero Volley Milano chiude la sua prima partecipazione al Mondiale per Club con un prestigioso terzo posto, conquistando la medaglia di bronzo della manifestazione. A mettere la parola “fine” alla partecipazione delle ragazze di coach Lavarini alla competizione è stata la “finalina” contro le brasiliane del Dentil Praia Clube, chiusa con un netto 3-0.Nel primo set partono meglio le brasiliane, che salgono fino al 3-8 prima della reazione di Milano a riportare il punteggio in parità a quota 8. La Numia passa sul 17-14, per, poi, tenere la testa avanti fino al 25-23. La seconda frazione, invece, si apre in pieno controllo da parte della Vero Volley (5-2, 9-3), con un solo passaggio a vuoto per Milano (13-12), che chiude in progressione: 20-14 e 25-16. Il terzo parziale è un monologo per la squadra di Lavarini, che in 19 minuti va a chiudere la pratica: 4-0, 12-3, 20-9 e 25-13. Egonu, top-scorer del match, chiude con 20 punti, seguita da Kurtagic con 11 e Danesi a 10, per il Praia nessuna giocatrice va in doppia cifra con al massimo i 9 punti di Caffrey. Da segnalare sono anche le statistiche di squadra per Milano, con 18 muri, il 63% di palla positiva in ricezione e il 44% in attacco.Le parole di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Il 2024 si chiude con un grande successo planetario per la Serie A di volley femminile italiana. Un anno d’oro, in cui la Serie A ha vinto tutte e tre le competizioni europee, completando il settimo triplete della nostra storia, prima del tripudio della nostra Nazionale ai Giochi Olimpici di Parigi, che ha fatto gioire l’intero Paese. Oggi, si conclude questo fantastico 2024, con la Prosecco Doc Imoco Conegliano Campione del Mondo per Club. Per il club trevigiano sono ormai finiti gli aggettivi, semplicemente complimenti da tutta la Serie A alla Società dei Presidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio, vincitrice di tutte le maggiori competizioni nazionali ed internazionali in questo storico 2024 che verrà ricordato a lungo. Il supporto incessante degli sponsor ha permesso la costruzione di una realtà societaria modello e di un roster stellare, già in grado di conquistare tutti i trofei in questa stagione sportiva 2024-2025, ancora lunga e densa di appuntamenti. Applausi anche alla Numia Vero Volley Milano dei presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari per aver conquistato la terza posizione nel mondo alla sua prima partecipazione ad un Mondiale, un risultato non scontato e che merita di essere celebrato. L’Italia porta così due squadre italiane tra le prime tre sul tetto del mondo, un risultato di incontestabile prestigio che ci deve riempire tutti d’orgoglio“.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pietro Paolella è il nuovo presidente della Consulta di Serie A2

    In occasione della Consulta dei Presidenti di Serie A2, tenutasi nella serata di martedì, 10 dicembre, Pietro Paolella, presidente della Cbf Balducci Hr Macerata, è stato nominato all’unanimità come Presidente dello stesso organo. Dopo diversi anni alla guida del club marchigiano, protagonista nelle passate stagioni sia in Serie A2 che in Serie A1, Paolella succede a Alessandra Fissolo, decaduta lo scorso luglio.Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Mi congratulo con Pietro Paolella per la sua nomina a Presidente della Consulta di Serie A2. Sono certo che, con la sua esperienza e il suo impegno, saprà rappresentare al meglio le esigenze delle società e contribuire alla crescita del nostro movimento di vertice. Serie A1 e Serie A2 per me sono una sola cosa e insieme lavoreremo per garantire a tutti i nostri Clubs ulteriore crescita e visibilità”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mauro Fabris: “Profonda capacità di dialogo con la Federazione, ma manca il supporto istituzionale”

    L’oro olimpico incorona il successo di un movimento, quello del volley femminile, partito da molto lontano. Un percorso che Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Femminile dal 2006, ha disegnato passo-passo, con piccole e grandi battaglie, combattute con metodo e convinzione. Con scelte controcorrente diventate poi sfide vinte, come l’impegno contro il doping amministrativo o intuizioni che hanno precorso i tempi, come il lancio di una OTT proprietaria della Lega, addirittura nel 2015.

    Fabris è uno dei principali artefici della crescita del volley nelle ultime due decadi e ha contribuito a rendere il campionato di pallavolo femminile italiano, l’equivalente della Premier League inglese nel calcio: il palcoscenico più prestigioso che tutti gli atleti vogliono calcare.

    Il presidente della Lega Volley Femminile racconta in un’intervista esclusiva a Sport e Finanza il percorso e le sfide che hanno portato la pallavolo femminile italiana al successo olimpico

    Certifichiamo lo stato di salute del movimento volley nel suo complesso con i numeri. Oltre 334mila tesserati FIPAV (di cui 258mila atlete) e circa 1,4 milioni di praticanti. Come presidente della massima serie da lungo tempo, come valuta questa dinamica?

    “Io posso permettermi di sottolineare i numeri del movimento femminile che evidenziano una crescita costante. E la medaglia olimpica, che rappresenta il massimo punto di arrivo, per ora, rappresenta bene questo trend che però è frutto di un lavoro sistemico. Le società hanno maturato la capacità di fare investimenti sul lungo periodo che comportano una crescita complessiva, non solo dal punto di vista tecnico e agonistico.

    I club si sono strutturati e la figura del “mecenate” che investiva nella squadra della sua città è stata sostituita da brand che investono perché ricevono attenzione di un pubblico sempre più ampio, quello femminile senz’altro, ma anche le famiglie e le generazioni più giovani. Poi, certamente, le nostre atlete vanno a Sanremo, a Ballando con le stelle o sono testimonial di Armani ed un ulteriore booster al movimento. Ma se quest’anno abbiamo iniziato la stagione con un +40% di abbonamenti e i palazzetti sempre pieni non è un risultato casuale, è frutto di un percorso”.

    Le tredici campionesse che, guidate da Julio Velasco, hanno conquistato l’oro olimpico a Parigi militano tutte nella Serie A1 italiana. Quanto vi sentite partecipi di questo successo e, soprattutto, ritenete vi sia stato riconosciuto?

    “A livello di Federazione, il successo è stato ampiamente riconosciuto. Negli anni, con la Federazione, abbiamo sviluppato una profonda capacità di interagire e trovare punti d’accordo anche dopo scontri molto lunghi. Un esempio di dialogo costruttivo è stato accettare il Club Italia (nato con lo scopo di far crescere i talenti nazionali N.d.R.) in cambio di limitare la presenza di atlete straniere in campo a quota tre.

    Ma tornando al successo olimpico, il vero merito è da attribuire ai club e mi riferisco sia a chi milita in A1 che in A2 che vedo come un organismo unico. È grazie a loro che abbiamo creato un ambiente competitivo, che si sfornano talenti italiani e che le migliori atlete del mondo vogliono giocare in Italia. Non è casuale che nella passata stagione a livello europeo tutte e tre le principali coppe sono state vinte da club italiani”.

    Se con la Federazione il dialogo è costruttivo dove invece manca il supporto e, soprattutto, quali sono le istanze per mantenere florido il movimento?

    “Quello che manca è il riconoscimento e il supporto istituzionale. Al di là del ministro Abodi, che non sottovaluta l’importanza del nostro sport, non riceviamo alcun tipo di aiuto. Non viene recepito il fatto che questo sport vive grazie all’impegno di sponsor e privati che investono in media 4-5 milioni di euro per tenere vive le società. I palazzetti sono pieni e facciamo buoni numeri in termini di ascolti ma il 90-95% delle necessità economiche di un club vengono coperte da privati. Intentiamoci, noi non chiediamo soldi, vorremmo solo che ci fossero interventi fiscali, applicando quindi la defiscalizzazione per le sponsorizzazioni sportive. Questo sarebbe di aiuto e non sarebbe altro che l’applicazione del principio di sussidiarietà”.

    Come abbiamo anticipato lei ricopre il ruolo di presidente da lungo tempo, più precisamente dal 2006. Come è cambiato il volley in questi anni e quali sono le milestone del suo percorso?

    “Quando sono arrivato non c’erano sponsor, non c’erano emittenti e la realtà di vertice era “indistinta”. Con i club ho avviato un percorso di crescita e grazie al loro impegno l’abbiamo reso strutturale. Abbiamo iniziato a organizzare eventi, dato in outsourcing la raccolta pubblicitaria e, grazie all’accordo con Giovanni Carnevali (amministratore delegato e direttore generale di Sassuolo Calcio N.d.R.) e Master Group Sport, abbiamo portato investitori”.

    Ho sempre insistito per portare la pallavolo di vertice dove non c’era. Così abbiamo disputato finali di Coppa Italia a Catania, a Trieste e a Paestum ma anche l’apertura di campionato a Courmayeur. Ho lavorato molto anche sulla A2 che, per preparare la salita in A1, deve essere estremamente competitiva.

    Ma forse una delle cose di cui sono più fiero, per cui in molti mi hanno criticato, definendomi “sceriffo” è stata la battaglia sul doping amministrativo. In passato c’erano club che club che drogavano il mercato, vincevano – non pagavano le atlete – e sparivano. Dal punto di vista civilistico la società saltava ma poi si iscrivevano al campionato con un altro nome. Ho introdotto il sistema di penalizzazioni sportive per chi non fosse regolare nei pagamenti e questo sistema è entrato nel regolamento federale. Nel calcio ci sono arrivati molto dopo, con il Fair Play Finanziario”.

    Una delle intuizioni più determinanti riguarda l’introduzione del live streaming della Serie A1 e il conseguente lancio della piattaforma dedicata, di una “web-tv”, avvenuto addirittura nel 2015. Come è nata questa idea?

    “Non avevamo canali per rendere visibile il movimento. La RAI aveva pochi spazi e le tv criptate non rispondevano alla nostra esigenza. Ma noi avevamo il bisogno vitale di farci conoscere. Così nel 2015 abbiamo avviato il live streaming delle partite e lanciato la LVF TV, la web-tv ufficiale della Lega Pallavolo Serie A femminile. Questo è valso l’interessamento della Federazione Mondiale – grazie anche all’avere già una rete di commentatori, service e strutture cablate – che ha rilevato le nostre trasmissioni, per la sua piattaforma: siamo stati il primo campionato a essere trasmessi.

    Ora siamo trasmessi da DAZN e Volleball World e su Sky per quanto riguarda le competizioni europee, il che garantisce una copertura pressoché totale. E da questa stagione anche la RAI ha raddoppiato la sua copertura”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Nel suo lungo Curriculum non c’è solo la pallavolo ma anche tanta attività politica con numerose cariche governative. Come è confluita questa esperienza nel mondo dello sport?

    “Nel 2006, ero ancora in Parlamento (fino al 2008 N.d.R.), viene da me il presidente del club della mia città, Vicenza. Mi racconta che a livello di Lega non riuscivano a mettersi d’accordo su nulla e che questo stava rallentando la crescita del movimento, non riuscendo a essere autorevoli con il CONI, i media e la Federazione. All’inizio provo ad allontanare “l’amaro calice” e gli chiedo di portare i voti di tutti per la mia presidenza.

    La cosa puntualmente avviene (ride N.d.R.) e inizio un’esperienza davvero appagante, scoprendo un ambiente sano, senza doping, violenza, scommesse. Ho conosciuto e girato l’Italia, prima con la politica certamente, ma soprattutto con la pallavolo. Se all’inizio avevo dei dubbi, nel corso degli anni ho maturato grande convinzione e contribuito a migliorare il clima interno e alla capacità di lavorare insieme. Ora sono all’ultimo mandato, abbiamo una norma interna che lo prevede ma posso dirmi soddisfatto che le scelte intraprese hanno portato i risultati attesi”.

    Qual è il prossimo futuro per la Lega Volley Femminile? Quali obiettivi si augura anche al termine del suo mandato?

    “Siamo destinati a crescite ulteriori. Siamo alla vigilia di importanti scelte sulle sinergie da creare e dobbiamo scegliere con cura i soggetti che ci accompagneranno per i prossimi anni, visto che abbiamo diritti media e tv in scadenza. Ora abbiamo consapevolezza di valere molto di più che in passato e questo momento va monetizzato perché è anche tempo che retrocediamo risorse ai nostri club.

    Già prima delle Olimpiadi si erano avvicinati soggetti, anche fondi di investimento, che si sono candidati per acquisire i diritti, anche internazionali, per il betting legale, le dotazioni tecniche, e via discorrendo. Sono tutti aspetti che voglio gestire al meglio in questi ultimi anni di mandato. Il mio obiettivo ultimo è creare una struttura societaria, una Lega Servizi, parallela e capace di gestire tutti i diritti. Tutto insieme, dai diritti tv al merchandising, fino all’attrezzatura e alla ristorazione nei palazzetti. Così da offrire servizi e assistenza ai club e dare importanti tutele alle atlete”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO