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    Terzo Mondiale per Club di Conegliano, Fabris: “Successo planetario per la Serie A italiana”

    È tutto vero: la Prosecco Doc Imoco Conegliano è Campione del Mondo per la terza volta nella sua storia, dopo i successi del 2019 e del 2022. Una vittoria storica che chiude un 2024 fenomenale da parte della corazzata guidata da coach Santarelli, capace di vincere tutte le competizioni a cui ha partecipato: dalla Coppa Italia di Trieste allo Scudetto contro Scandicci, fino alla CEV Champions League di Antalya e alla Supercoppa di Roma contro Milano, per chiudere con il punto esclamativo del Mondiale per Club in Cina, vinto peraltro contro le padrone di casa del Tianjin Bohai Bank.Il 3-0 ai danni della formazione cinese arriva dopo una gara non semplice, in cui le pantere hanno saputo anche soffrire, soprattutto nel primo set: sotto 14-18, la squadra di coach Santarelli è bravissima a rimontare fino al 24-20, prima della fiammata di Isabelle Haak, migliore in campo con 25 punti ma anche miglior opposto e miglior giocatrice della competizione, a chiudere il parziale. La seconda frazione è poi un monologo di Conegliano, prima di un altro gioco combattuto, il terzo.Avanti 4-2, con i muri di Fetisova e gli attacchi di Li (12 punti, una delle due best spiker del Mondiale insieme a Zhu), il Tianjin va anche avanti 5-9, ma poi le pantere tornano a carburare e rispondono con la solidità di Sarah Fahr (miglior centrale insieme a Kurtagic del torneo) e Cristina Chirichella, le difese sfavillanti di Monica De Gennaro, l’armonia in regia di “Asia” Wolosz (miglior palleggiatrice) e gli attacchi letali di Gabi (11 punti) e dell’idolo di casa Zhu Ting (13).Un’orchestra perfetta, con la stella cinese che mette anche la firma sul 25-20 che conclude le ostilità e regala il preziosissimo titolo alla società più vincente degli ultimi anni nella pallavolo mondiale, al suo 26° trofeo.In mattinata, la Numia Vero Volley Milano chiude la sua prima partecipazione al Mondiale per Club con un prestigioso terzo posto, conquistando la medaglia di bronzo della manifestazione. A mettere la parola “fine” alla partecipazione delle ragazze di coach Lavarini alla competizione è stata la “finalina” contro le brasiliane del Dentil Praia Clube, chiusa con un netto 3-0.Nel primo set partono meglio le brasiliane, che salgono fino al 3-8 prima della reazione di Milano a riportare il punteggio in parità a quota 8. La Numia passa sul 17-14, per, poi, tenere la testa avanti fino al 25-23. La seconda frazione, invece, si apre in pieno controllo da parte della Vero Volley (5-2, 9-3), con un solo passaggio a vuoto per Milano (13-12), che chiude in progressione: 20-14 e 25-16. Il terzo parziale è un monologo per la squadra di Lavarini, che in 19 minuti va a chiudere la pratica: 4-0, 12-3, 20-9 e 25-13. Egonu, top-scorer del match, chiude con 20 punti, seguita da Kurtagic con 11 e Danesi a 10, per il Praia nessuna giocatrice va in doppia cifra con al massimo i 9 punti di Caffrey. Da segnalare sono anche le statistiche di squadra per Milano, con 18 muri, il 63% di palla positiva in ricezione e il 44% in attacco.Le parole di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Il 2024 si chiude con un grande successo planetario per la Serie A di volley femminile italiana. Un anno d’oro, in cui la Serie A ha vinto tutte e tre le competizioni europee, completando il settimo triplete della nostra storia, prima del tripudio della nostra Nazionale ai Giochi Olimpici di Parigi, che ha fatto gioire l’intero Paese. Oggi, si conclude questo fantastico 2024, con la Prosecco Doc Imoco Conegliano Campione del Mondo per Club. Per il club trevigiano sono ormai finiti gli aggettivi, semplicemente complimenti da tutta la Serie A alla Società dei Presidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio, vincitrice di tutte le maggiori competizioni nazionali ed internazionali in questo storico 2024 che verrà ricordato a lungo. Il supporto incessante degli sponsor ha permesso la costruzione di una realtà societaria modello e di un roster stellare, già in grado di conquistare tutti i trofei in questa stagione sportiva 2024-2025, ancora lunga e densa di appuntamenti. Applausi anche alla Numia Vero Volley Milano dei presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari per aver conquistato la terza posizione nel mondo alla sua prima partecipazione ad un Mondiale, un risultato non scontato e che merita di essere celebrato. L’Italia porta così due squadre italiane tra le prime tre sul tetto del mondo, un risultato di incontestabile prestigio che ci deve riempire tutti d’orgoglio“.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pietro Paolella è il nuovo presidente della Consulta di Serie A2

    In occasione della Consulta dei Presidenti di Serie A2, tenutasi nella serata di martedì, 10 dicembre, Pietro Paolella, presidente della Cbf Balducci Hr Macerata, è stato nominato all’unanimità come Presidente dello stesso organo. Dopo diversi anni alla guida del club marchigiano, protagonista nelle passate stagioni sia in Serie A2 che in Serie A1, Paolella succede a Alessandra Fissolo, decaduta lo scorso luglio.Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Mi congratulo con Pietro Paolella per la sua nomina a Presidente della Consulta di Serie A2. Sono certo che, con la sua esperienza e il suo impegno, saprà rappresentare al meglio le esigenze delle società e contribuire alla crescita del nostro movimento di vertice. Serie A1 e Serie A2 per me sono una sola cosa e insieme lavoreremo per garantire a tutti i nostri Clubs ulteriore crescita e visibilità”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mauro Fabris: “Profonda capacità di dialogo con la Federazione, ma manca il supporto istituzionale”

    L’oro olimpico incorona il successo di un movimento, quello del volley femminile, partito da molto lontano. Un percorso che Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Femminile dal 2006, ha disegnato passo-passo, con piccole e grandi battaglie, combattute con metodo e convinzione. Con scelte controcorrente diventate poi sfide vinte, come l’impegno contro il doping amministrativo o intuizioni che hanno precorso i tempi, come il lancio di una OTT proprietaria della Lega, addirittura nel 2015.

    Fabris è uno dei principali artefici della crescita del volley nelle ultime due decadi e ha contribuito a rendere il campionato di pallavolo femminile italiano, l’equivalente della Premier League inglese nel calcio: il palcoscenico più prestigioso che tutti gli atleti vogliono calcare.

    Il presidente della Lega Volley Femminile racconta in un’intervista esclusiva a Sport e Finanza il percorso e le sfide che hanno portato la pallavolo femminile italiana al successo olimpico

    Certifichiamo lo stato di salute del movimento volley nel suo complesso con i numeri. Oltre 334mila tesserati FIPAV (di cui 258mila atlete) e circa 1,4 milioni di praticanti. Come presidente della massima serie da lungo tempo, come valuta questa dinamica?

    “Io posso permettermi di sottolineare i numeri del movimento femminile che evidenziano una crescita costante. E la medaglia olimpica, che rappresenta il massimo punto di arrivo, per ora, rappresenta bene questo trend che però è frutto di un lavoro sistemico. Le società hanno maturato la capacità di fare investimenti sul lungo periodo che comportano una crescita complessiva, non solo dal punto di vista tecnico e agonistico.

    I club si sono strutturati e la figura del “mecenate” che investiva nella squadra della sua città è stata sostituita da brand che investono perché ricevono attenzione di un pubblico sempre più ampio, quello femminile senz’altro, ma anche le famiglie e le generazioni più giovani. Poi, certamente, le nostre atlete vanno a Sanremo, a Ballando con le stelle o sono testimonial di Armani ed un ulteriore booster al movimento. Ma se quest’anno abbiamo iniziato la stagione con un +40% di abbonamenti e i palazzetti sempre pieni non è un risultato casuale, è frutto di un percorso”.

    Le tredici campionesse che, guidate da Julio Velasco, hanno conquistato l’oro olimpico a Parigi militano tutte nella Serie A1 italiana. Quanto vi sentite partecipi di questo successo e, soprattutto, ritenete vi sia stato riconosciuto?

    “A livello di Federazione, il successo è stato ampiamente riconosciuto. Negli anni, con la Federazione, abbiamo sviluppato una profonda capacità di interagire e trovare punti d’accordo anche dopo scontri molto lunghi. Un esempio di dialogo costruttivo è stato accettare il Club Italia (nato con lo scopo di far crescere i talenti nazionali N.d.R.) in cambio di limitare la presenza di atlete straniere in campo a quota tre.

    Ma tornando al successo olimpico, il vero merito è da attribuire ai club e mi riferisco sia a chi milita in A1 che in A2 che vedo come un organismo unico. È grazie a loro che abbiamo creato un ambiente competitivo, che si sfornano talenti italiani e che le migliori atlete del mondo vogliono giocare in Italia. Non è casuale che nella passata stagione a livello europeo tutte e tre le principali coppe sono state vinte da club italiani”.

    Se con la Federazione il dialogo è costruttivo dove invece manca il supporto e, soprattutto, quali sono le istanze per mantenere florido il movimento?

    “Quello che manca è il riconoscimento e il supporto istituzionale. Al di là del ministro Abodi, che non sottovaluta l’importanza del nostro sport, non riceviamo alcun tipo di aiuto. Non viene recepito il fatto che questo sport vive grazie all’impegno di sponsor e privati che investono in media 4-5 milioni di euro per tenere vive le società. I palazzetti sono pieni e facciamo buoni numeri in termini di ascolti ma il 90-95% delle necessità economiche di un club vengono coperte da privati. Intentiamoci, noi non chiediamo soldi, vorremmo solo che ci fossero interventi fiscali, applicando quindi la defiscalizzazione per le sponsorizzazioni sportive. Questo sarebbe di aiuto e non sarebbe altro che l’applicazione del principio di sussidiarietà”.

    Come abbiamo anticipato lei ricopre il ruolo di presidente da lungo tempo, più precisamente dal 2006. Come è cambiato il volley in questi anni e quali sono le milestone del suo percorso?

    “Quando sono arrivato non c’erano sponsor, non c’erano emittenti e la realtà di vertice era “indistinta”. Con i club ho avviato un percorso di crescita e grazie al loro impegno l’abbiamo reso strutturale. Abbiamo iniziato a organizzare eventi, dato in outsourcing la raccolta pubblicitaria e, grazie all’accordo con Giovanni Carnevali (amministratore delegato e direttore generale di Sassuolo Calcio N.d.R.) e Master Group Sport, abbiamo portato investitori”.

    Ho sempre insistito per portare la pallavolo di vertice dove non c’era. Così abbiamo disputato finali di Coppa Italia a Catania, a Trieste e a Paestum ma anche l’apertura di campionato a Courmayeur. Ho lavorato molto anche sulla A2 che, per preparare la salita in A1, deve essere estremamente competitiva.

    Ma forse una delle cose di cui sono più fiero, per cui in molti mi hanno criticato, definendomi “sceriffo” è stata la battaglia sul doping amministrativo. In passato c’erano club che club che drogavano il mercato, vincevano – non pagavano le atlete – e sparivano. Dal punto di vista civilistico la società saltava ma poi si iscrivevano al campionato con un altro nome. Ho introdotto il sistema di penalizzazioni sportive per chi non fosse regolare nei pagamenti e questo sistema è entrato nel regolamento federale. Nel calcio ci sono arrivati molto dopo, con il Fair Play Finanziario”.

    Una delle intuizioni più determinanti riguarda l’introduzione del live streaming della Serie A1 e il conseguente lancio della piattaforma dedicata, di una “web-tv”, avvenuto addirittura nel 2015. Come è nata questa idea?

    “Non avevamo canali per rendere visibile il movimento. La RAI aveva pochi spazi e le tv criptate non rispondevano alla nostra esigenza. Ma noi avevamo il bisogno vitale di farci conoscere. Così nel 2015 abbiamo avviato il live streaming delle partite e lanciato la LVF TV, la web-tv ufficiale della Lega Pallavolo Serie A femminile. Questo è valso l’interessamento della Federazione Mondiale – grazie anche all’avere già una rete di commentatori, service e strutture cablate – che ha rilevato le nostre trasmissioni, per la sua piattaforma: siamo stati il primo campionato a essere trasmessi.

    Ora siamo trasmessi da DAZN e Volleball World e su Sky per quanto riguarda le competizioni europee, il che garantisce una copertura pressoché totale. E da questa stagione anche la RAI ha raddoppiato la sua copertura”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Nel suo lungo Curriculum non c’è solo la pallavolo ma anche tanta attività politica con numerose cariche governative. Come è confluita questa esperienza nel mondo dello sport?

    “Nel 2006, ero ancora in Parlamento (fino al 2008 N.d.R.), viene da me il presidente del club della mia città, Vicenza. Mi racconta che a livello di Lega non riuscivano a mettersi d’accordo su nulla e che questo stava rallentando la crescita del movimento, non riuscendo a essere autorevoli con il CONI, i media e la Federazione. All’inizio provo ad allontanare “l’amaro calice” e gli chiedo di portare i voti di tutti per la mia presidenza.

    La cosa puntualmente avviene (ride N.d.R.) e inizio un’esperienza davvero appagante, scoprendo un ambiente sano, senza doping, violenza, scommesse. Ho conosciuto e girato l’Italia, prima con la politica certamente, ma soprattutto con la pallavolo. Se all’inizio avevo dei dubbi, nel corso degli anni ho maturato grande convinzione e contribuito a migliorare il clima interno e alla capacità di lavorare insieme. Ora sono all’ultimo mandato, abbiamo una norma interna che lo prevede ma posso dirmi soddisfatto che le scelte intraprese hanno portato i risultati attesi”.

    Qual è il prossimo futuro per la Lega Volley Femminile? Quali obiettivi si augura anche al termine del suo mandato?

    “Siamo destinati a crescite ulteriori. Siamo alla vigilia di importanti scelte sulle sinergie da creare e dobbiamo scegliere con cura i soggetti che ci accompagneranno per i prossimi anni, visto che abbiamo diritti media e tv in scadenza. Ora abbiamo consapevolezza di valere molto di più che in passato e questo momento va monetizzato perché è anche tempo che retrocediamo risorse ai nostri club.

    Già prima delle Olimpiadi si erano avvicinati soggetti, anche fondi di investimento, che si sono candidati per acquisire i diritti, anche internazionali, per il betting legale, le dotazioni tecniche, e via discorrendo. Sono tutti aspetti che voglio gestire al meglio in questi ultimi anni di mandato. Il mio obiettivo ultimo è creare una struttura societaria, una Lega Servizi, parallela e capace di gestire tutti i diritti. Tutto insieme, dai diritti tv al merchandising, fino all’attrezzatura e alla ristorazione nei palazzetti. Così da offrire servizi e assistenza ai club e dare importanti tutele alle atlete”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Supercoppa Fineco, Fabris: “Orgogliosi di aver portato questo evento in un palazzetto gremito”

    Venerdì 27 settembre alle 11.30, nella Sala Laudato Si’ del Campidoglio in Roma, è stata presentata la Supercoppa Fineco, l’evento organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile in collaborazione con Master Group Sport che si terrà sabato 28 settembre alle ore 18 in diretta Rai 2 e VBTV dal Palazzo dello Sport di Roma.

    A fare gli onori di casa l’Assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Moda Alessandro Onorato, accompagnato dal Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris, l’Amministratore Delegato di Master Group Sport Giovanni Carnevali, il vicepresidente della FIPAV Luciano Cecchi e il vice direttore generale di Fineco Paolo Di Grazia. Con loro, le protagoniste del primo trofeo in palio della nuova stagione 2024-25, la Prosecco Doc Imoco Conegliano e la Numia Vero Volley Milano.

    Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Roma è la Capitale, rappresenta per noi una vetrina unica. Dalla Coppa Italia del 2022 con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fino all’incontro con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per finire con l’inaugurazione del Palazzetto dello Sport di viale Tiziano: quando siamo a Roma sappiamo che l’attenzione è ai massimi livelli.

    Se oggi Roma Volley è tornata in A1 è stata anche sulla spinta di questo consenso e supporto sempre ricevuto dal Comune e da tutta la città e siamo felici che grazie alle giallorosse anche quest’anno avremo sei Società nelle coppe Europee. Siamo all’inizio dell’ottantesima stagione della Serie A Femminile, che arriva dopo un 2024 pieno di trionfi, dal triplete europeo dei nostri club fino alla medaglia d’oro di Parigi. Il meglio sta arrivando adesso grazie al lavoro di tutti, abbiamo costruito un sistema che sta funzionando e sta dando il meglio di sé stesso. Adesso la difficoltà è saper gestire, raccogliere i frutti di questo successo, mantenere alto il livello.

    Rappresentiamo un movimento forte, con società strutturate: le migliori campionesse vengono in Italia grazie all’estrema professionalità e alla qualità della vita che offriamo come Paese. Ora siamo orgogliosi di aver portato questa Supercoppa in un palazzetto che sarà gremito di spettatori. Sarà l’occasione per presentare a tutti il nuovo bellissimo trofeo, frutto di un progetto di restyling che coinvolgerà anche le nostre altre manifestazioni nei prossimi mesi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’oro olimpico dell’Italia frutto della sinergia tra Fipav, Lega e società

    Resta alta l’attenzione mediatica sul mondo della pallavolo femminile, cresciuta esponenzialmente fino all’exploit della medaglia d’oro dell’Italia di coach Julio Velasco ai Giochi Olimpici di Parigi. Un successo arrivato grazie alle straordinarie campionesse forgiate dalla Serie A, “il Campionato più bello del mondo” i cui meriti continuano ad essere riconosciuti a partire dai vertici della stessa FIPAV, come si evince dalle interviste uscite questa mattina, 28 agosto, del Presidente Giuseppe Manfredi (“È stato fatto un lavoro certosino per cui devo ringraziare anche le Leghe”) sul Corriere della Sera e del Direttore tecnico Marco Mencarelli (“Oggi è la Serie A che forma i giocatori”) su Tuttosport. E un anno fa Julio Velasco, ad evidenziare la grande crescita del movimento rosa, scelse proprio la Serie A italiana, a Busto, come Lorenzo Bernardi, a Novara, per il passaggio nella pallavolo femminile.

    Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris: “I riconoscimenti per il lavoro fatto in questi anni, con la sinergia di iniziative condivise tra FIPAV, Lega e le Società di Serie A, ci riempiono d’orgoglio. Il contributo che i Campionati di vertice, A1 e A2, hanno dato per formare le campionesse vittoriose a Parigi è sotto gli occhi di tutti. In questo momento di grande entusiasmo per l’oro olimpico, che genera un’interesse degli italiani e dei media verso la pallavolo femminile mai riscontrato in passato, ci aspettiamo che gli sforzi fatti in questi anni dai Club e dalla Lega vengano dunque finalmente sostenuti anche a livello istituzionale”.

    Prosegue Fabris: “Per mantenere il livello di assoluta eccellenza raggiunto dalla Serie A, che ha vinto con i propri Club tutte e tre le Coppe Europee della scorsa Stagione e dove giocano tutte le azzurre, è necessario ad esempio aumentare la dotazione del Fondo per le sponsorizzazioni sportive. Fondo che recentemente il Ministro Abodi, che ringraziamo, ha voluto rifinanziare seppur parzialmente con le poche risorse a disposizione del suo Ministero. Fondo però da rendere stabile in futuro.

    La Serie A, le sue atlete, gli allenatori e gli staff che poi compongono anche la Nazionale maggiore e tutte le altre Nazionali giovanili vivono solo grazie agli sforzi societari e finanziari dei privati, proprietà e sponsor. Serve dunque rendere deducibili gli investimenti nello sport, in questo caso la Serie A femminile di pallavolo che tanto interesse ora suscita, che le aziende sono pronte a fare, sollevando così lo Stato da oneri che non può sopportare viste le difficoltà della finanza pubblica. E serve rivedere la normativa sul lavoro sportivo che prevede solo le categorie del professionismo e del dilettantismo. Le nostre Società hanno bisogno di tempo e norme diverse per strutturarsi nel passaggio al professionismo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La nazionale femminile del Pakistan incontra anche la Lega Serie A

    Domenica 9 giugno, un rappresentante della Lega Pallavolo Serie A Femminile ha raggiunto la Nazionale del Pakistan di volley femminile nelle vicinanze di Zero Branco, in provincia di Treviso. La selezione guidata dalla coach Alessandra Campedelli è riuscita nell’impresa di organizzare una tournée in Italia in preparazione ai South Asian Games del 2025, grazie al contributo di diverse associazioni, istituzioni e donazioni che hanno permesso di raccogliere i fondi necessari per l’importante trasferta da Islamabad a Venezia, non finanziata dalla Federazione del paese asiatico.

    Un sogno che si è avverato per le atlete, che dal 27 maggio hanno prima fatto tappa a Mori, in provincia di Trento, e successivamente nel trevigiano allenandosi con squadre locali in strutture adeguate e partecipando a diverse iniziative e incontri. Non ultimo quello con il Consorzio della Serie A che, grazie al supporto del partner Advanced Distribution, ha omaggiato le ragazze e i componenti dello staff con una divisa e dei gadget.

    Le parole del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris: “Come Lega Pallavolo Serie A Femminile sosteniamo da sempre i diritti delle donne in Italia e nel mondo e siamo felici di poter essere qui oggi al fianco della Nazionale Pakistana di volley, guidata dalla nostra connazionale Alessandra Campedelli che tanto si è battuta per l’organizzazione di questa tournée. Ringraziamo il nostro partner Advanced Distribution per averci sostenuto in questa iniziativa, che ci auguriamo possa aver contribuito a rendere unica l’esperienza di queste ragazze“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fabris a tutto campo: il bilancio di fine stagione su campionati, coppe, nazionale, Tv

    In occasione dell’ultima puntata di Starting Six, la web series sulla pallavolo italiana creata dalla FIPAV e dalle Leghe di Serie A in collaborazione con il Corriere dello Sport e Tuttosport, il presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris ha risposto ad alcune domande poste dal giornalista Pasquale Di Santillo. L’intervista spazia dal trionfale finale di questa stagione fino al passato e il futuro del movimento femminile e l’estate della Nazionale.

    “Come descrivere questa stagione? Sicuramente – comincia Fabris – non con l’aggettivo irripetibile, altrimenti potremmo chiudere anche qui (ride ndr.). Il nostro obiettivo è continuare questa crescita vertiginosa: non ci aspettavamo di poter vivere una stagione come questa, sia a livello nazionale che in campo internazionale. Abbiamo registrato un seguito crescente in tutte le fasi del campionato, in Coppa Italia, durante i Playoff ma anche in Serie A2. Di straordinario c’è stato sicuramente il triplete europeo, che però non è una novità. È interessante vedere come abbiamo avuto diverse squadre arrivate fino in fondo alle competizioni oltre Conegliano, da Scandicci nei Playoff Scudetto fino a Milano in Coppa Italia e in Champions League per arrivare poi a Chieri, assoluta protagonista in CEV Cup e qualificata in Final Four di Coppa Italia, e a Novara, andata a vincere la terza competizione europea”.

    foto Vero Volley

    Il Presidente Fabris prosegue: “Abbiamo registrato oltre tre milioni di ascolti solo per i Playoff: merito dell’ampia diffusione che abbiamo raggiunto, da DAZN per la Champions League fino a Sky e Rai per il campionato. I numeri sono impressionanti, non solo in tv ma anche nei palazzetti c’è stata una crescita. Scontiamo alcuni limiti come la carenza e l’età dei nostri impianti, ma siamo felici di aver recuperato qualcosa, come il PalaTiziano a Roma, che ha riportato nel cuore della Capitale la pallavolo di vertice. Questo ha avuto anche un effetto immediato a livello più ampio: Roma è Roma, ciò che succede nella Capitale ha sicuramente una risonanza maggiore e ha contribuito ad avere il Ministro dello Sport Andrea Abodi presente ad Antalya per la Super Final di CEV Champions League, ma penso anche all’incontro con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di un mese fa. Sono tutti segnali che fanno capire la risonanza che abbiamo come movimento. Lo stesso Julio Velasco, nella cena di gala organizzata ad Antalya, mi ha riportato di aver riscontrato tanta attenzione e capacità di mobilitare da parte del movimento femminile. Ha raccontato per esempio come in Argentina sia proprio la pallavolo delle donne ad essere più in crescita, una tendenza colta anche dalla FIVB qualche anno fa, che oltre al beach volley vedeva proprio il nostro sport come leva per una diffusione maggiore della pallavolo a livello internazionale“.

    Foto LVF

    “Ci sono molti margini di ulteriore miglioramento, a partire dalla qualità del prodotto televisivo – ha commentato Fabris in merito al futuro del movimento – Un tema è quello della pulizia dei campi, con gli sticker sulla superficie di gioco che non rendono facile la ripresa televisiva. Un altro esempio è quello del PalaTiziano, le cui luci non permettono una visione da casa ideale, ma non si riesce a intervenire sull’impianto luci poiché è un palazzetto sottoposto a vincolo. Un altro discorso è quello della spettacolarizzazione, per cui abbiamo ricevuto diversi complimenti sia dalla nostra Federazione che da quelle internazionali: noi curiamo particolarmente gli eventi grazie anche al nostro partner Master Group Sport, i giochi di luci e il mapping laser visti ad Antalya li avevamo già sperimentati diversi anni fa. Magari non abbiamo gli stessi ricavi economici dagli eventi che ha la Lega maschile, ma noi investiamo molto sulla qualità e un certo tipo di spettacolarizzazione. L’abbiamo fatto come parte di un processo per qualificare la pallavolo femminile, processo in cui ha avuto un peso anche il campo rosa: serviva riconoscibilità d’immagine per un movimento che partiva più indietro. C’è ancora molto da fare, l’obiettivo per me è un campo monocromatico libero dagli sticker, con particolare attenzione anche alle divise delle nostre atlete“.

    foto CEV

    L’intervista prosegue con un passaggio sulla squadra Campione d’Italia e d’Europa: “Conegliano? Ricordo quando vennero da me i presidenti Garbellotto e Maschio in cerca di un titolo per cominciare una nuova avventura dopo il fallimento della società precedente. Partivano da un tessuto dove la passione c’era, hanno saputo coniugare la realtà di un territorio fatto di legami con le imprese locali, trasformandolo nella forza che ha consentito e consente loro di spendere quanto spendono sul mercato: solo una minima parte del budget viene coperta dalla Società, tutto il resto è merito dei loro numerosi sponsor. Conegliano però è stato anche ben guidato dal punto di vista tecnico e sportivo: i soldi non sono tutto come sempre, bisogna saperli investire e saperli spendere. Hanno saputo coniugare un modello imprenditoriale che funziona a livello locale, un’impresa diffusa che rende il territorio parte di un sistema, che nella nostra pallavolo ha già avuto ottimi risultati come abbiamo visto storicamente in Piemonte e quest’anno in Friuli Venezia Giulia con la promozione in Serie A1 di Talmassons. Grazie a questo modello hanno fatto uscire la pallavolo dalla sua autoreferenzialità, un tema su cui ho sempre battuto: nel mio mandato ho provato a mettere dentro un approccio diverso, in cui l’obiettivo fosse fare investimenti con una visione da impresa, proiettata ad avere un riscontro ed uscendo da quel mecenatismo in cui l’azienda del territorio metteva soldi senza avere ritorni di immagine e di credibilità sociale, localmente ma non solo. Questo spiega il successo di Conegliano, ma è quello che già altri territori stanno adottando e la nostra crescita è testimoniata dal continuo turnover nei nostri campionati. A tal proposito, un tema che andrà affrontato in futuro con molta attenzione è quello della cessione e acquisizione dei titoli: io continuo a essere fermamente contrario, si vince o si perde sul campo”.

    Foto Rubin/LVF

    Infine, una chiosa sulla Nazionale azzurra e coach Julio Velasco: “La Nazionale? Tutto il movimento di vertice sta in piedi perché ci sono i club, che danno tranquillità professionale ed economica alle atlete. Spesso discutiamo con la FIPAV, la CEV e la FIVB di tempi che servono ai club per recuperare gli investimenti fatti: questo non dobbiamo dimenticarlo, continuo a ritenere che 6 mesi per i club e 6 mesi per le competizioni internazionali siano penalizzanti, poiché questi ultimi vengono resi possibili grazie agli sforzi economici delle singole Società. La mia proposta è quella di consentire alle atlete non impegnate in Nazionale di giocare in competizioni nazionali, in modo che non ci sia uno stop definitivo. La Serie A garantisce tutto questo, nel nostro caso garantisce anche che la maggior parte delle nostre atlete giochi in Italia, una spinta non da poco a valorizzare i nostri patrimoni interni. Sono molto fiducioso su Parigi e su Velasco, credo serva una personalità forte che non venga messa in discussione da nessuno. Se fallisce lui, vuol dire che nessun altro può fare meglio”.  

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Talmassons, il presidente Cattelan: “Faremo la A1 con uno spirito ancora più grande”

    La felicità della Cda Volley Talmassons FVG per la storica promozione in Serie A1 femminile è quella di tutta una regione che non aveva più conosciuto la massima categoria nazionale dal lontano 1977. Il presidente della società, Ambrogio Cattelan, festeggia e fuga i dubbi su un’eventuale rinuncia alla promozione: “Si piange di gioia e si continua a piangere. Ci abbiamo creduto veramente perché nelle ultime partite le nostre ragazze, anche se giovanissime, hanno dato qualcosa in più rispetto alle altre. Andiamo avanti ancora e con grande entusiasmo affronteremo la A1 con uno spirito ancora più grande e pronti per andare ancora avanti“.

    Il direttore sportivo Gianni De Paoli commenta: “Un grande risultato, un traguardo di un percorso iniziato 30 anni fa di un piccolo paese con neanche 4000 abitanti. Abbiamo dimostrato anno dopo anno, facendo sempre crescere la società, che qualsiasi risultato si può raggiungere. Oggi, con il palazzetto così pieno, possiamo certamente dire che non rappresentiamo più solo un paese, ma un’intera regione: ora speriamo di ricevere indietro qualcosa dal territorio rispetto a quello che abbiamo dato tramite lo sport“.

    Foto Rubin/LVF

    E tra le autorità esulta anche il presidente della Fipav FVG Alessandro Michelli: “Una soddisfazione immensa, un risultato incredibile. Lo dissi alla presentazione della squadra ad ottobre: il sogno di uno tante volte resta un sogno, il sogno di tanti spesso diventa realtà. Questa realtà oggi si è concretizzata con una promozione in A1 che vuol dire tanto: non c’era mai stata in regione per quanto riguarda il femminile , da quando esistono Serie A1 e Serie A2. Il risultato di tanti sacrifici, ma anche di un movimento che ora si sente rappresentato al massimo livello nel massimo campionato italiano“.

    Infine il commento di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Le più sentite congratulazioni da parte mia e di tutte le società della Lega alla Cda Volley Talmassons FVG per la promozione in Serie A1. Un successo sorprendente ma ampiamente meritato, contro una formazione di qualità come quella della Futura Giovani Busto Arsizio, a cui vanno comunque i nostri sinceri complimenti. A due mesi dalla Coppa Italia di Trieste, che ha avuto un enorme riscontro di pubblico ed entusiasmo, una società friulana torna nella massima categoria dopo una stagione piena di soddisfazioni, merito anche del costante aiuto di tutti gli sponsor. L’augurio è che ora tutte le componenti, a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sempre molto attenta allo sport, lavorino congiuntamente per creare una squadra all’altezza del campionato più bello del mondo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO