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    “Armiamoci di grinta per…”, la poesia di Matteo Piano dedicata a novembre

    Foto Ufficio Stampa Allianz Milano

    Di Redazione
    Da 3 giorni è incominciato l’undicesimo mese di questo, sicuramente particolare e memorabile, 2020. Tra continui Dpcm, protocolli e apprensioni, anche il mondo della pallavolo è in balia di rinvii e cambiamenti repentini.
    Matteo Piano, giocatore in forza all’Allianz Milano, riassume ciò che caratterizzerà questo mese in una poesia dal finale aperto, con l’invito rivolto ai propri fan di concluderla:
    “Armiamoci di grinta per#NovembreIl dpcmLe nuvoleGli odori (che where are U??)Il marasma generale nel quale si capisce pocoLa rabbia generale (comprensibilissima, che dobbiamo accettare)La tristezza e delusione generale (comprensibile quanto la rabbia e che dobbiamo accettare senza incolparci)I dolori che come dicono i nonni porta l’umiditàAggiungete pure tutto quello che volete…“
    Tra i commenti spunta, tra gli altri, la divertente e secca risposta di Simone Giannelli: “I tuoi capelli…”.
    (Fonte: Instagram Matteo Piano) LEGGI TUTTO

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    Piano: “Ci è mancata aggressività in alcuni momenti”

    Di Redazione
    Vedere il bicchiere mezzo pieno. È la filosofia di coach Piazza, tecnico dell’Allianz Powervolley che, dopo la sconfitta della sua Milano con Civitanova, non fa drammi e, anzi, proietta la sua visione ai miglioramenti che la squadra che allena può ancora fare. Il 3-0 subito in trasferta in terra marchigiana ha certamente lasciato delusione nell’ambiente meneghino, ma a queste emozioni si associa il rammarico per non aver sfruttato pienamente le occasioni che Piano e compagni hanno avuto a disposizione e non hanno concretizzato a dovere.
    Si riparte dunque dagli aspetti positivi. Quelli che, primo set a parte, Milano ha potuto mettere in mostra match con la Lube: come il secondo set, condotto fino alla fine quando, con una palla set a favore, Civitanova ha piazzato il break del definitivo 26-24; o come il terzo, in cui sotto 13-7, la banda di coach Piazza ha trovato il 15 pari. Elementi di valore che tuttavia non sono bastati per portare via punti dall’Eurosuole, ma che hanno impensierito la Lube, come dimostrano le parole degli avversari dei vari De Cecco, De Giorgi e Simon che sottolineano le difficoltà incontrate con Milano.
    «Abbiamo commesso qualche errore di troppo nel primo set – analizza il coach –, mentre nel secondo set non ci siamo presi un rischio completo, ma solo mezzo rischio. Dovremo imparare a prenderci più rischi. A me piace sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: siamo riusciti a giocarci con Civitanova un set alla pari, un altro set quasi alla pari. Sappiamo che la differenza tra noi e la Lube è grande e la dobbiamo colmare, consci di tutto quello che abbiamo fatto finora. Milano può migliorare tanto. E dovrà farlo se vuole arrivare a delle posizioni di classifica che le competono. Ci prendiamo quello che abbiamo fatto finora. Sappiamo che per rimanere in alto bisogna rischiare qualcosa e proveremo a farlo tutti insieme».
    Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime anche il capitano dell’Allianz Powervolley Matteo Piano: «Ci è mancata aggressività in alcuni momenti ed anche qualche rischio in più. Quando giochi con squadra di questa caratura e la differenza la fanno così pochi palloni, significa che si tratta di sfumature. Le sfumature però cambiano i colori». LEGGI TUTTO

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    Milano, Piano: “Vincere al PalaPanini da avversario è speciale”

    Foto Ufficio Stampa Allianz Milano

    Di Redazione
    Sorrisi, intese, sguardi di gioia: nel turbinio di emozioni dopo una vittoria c’è un po’ di tutto. L’euforia del successo che si esterna in esultanze, ma soprattutto che si concretizza in sentimenti a tratti così da concreti da essere contagiosi. È ciò che è successo all’Allianz Powervolley Milano nell’immediato posto gara di Modena. La vittoria per 3-1, la prima storica al PalaPanini, racchiude un po’ tutto questo e lo si capisce dai volti dei giocatori del club meneghino a fine gara, tanto stanchi quanto felici ed appagati.
    A farsi portavoce di queste emozioni è il capitano Matteo Piano, colui che per eccellenza è testimone positivo e romantico di sentimenti. «Credo che ci influenziamo tanto tra di noi. Se riusciamo a farlo nella carica che ci possiamo dare l’un l’altro, nella positività, nell’agonismo è tutto ancora più bello. Certe partite necessitano proprio di questo: di un’aggressività collettiva che abbiamo tradotto in campo contro Modena».
    Mai banale nei commenti, il numero 11 in maglia Powervolley torna sul successo contro i modenesi: «Questi tre punti sono importanti in un percorso particolare come è questo campionato. Noi però dobbiamo andare avanti perché il passato ci forma, mentre il presente va vissuto. Con Modena questo presente l’abbiamo vissuto, ma dobbiamo proiettarci alla prossima partita. Torniamo a Milano con il sorriso, consci che abbiamo imparato dagli errori, che ci stiamo conoscendo meglio in campo e che stiamo conoscendo i nostri punti di forza su cui dobbiamo essere molto carichi».
    Carica che la squadra ha trasformato in energia positiva contro i gialloblu al PalaPanini: un tabù sfatato per Milano, mai vincitrice fino ad ora in quello che è definito il tempio del volley. «Sono contento di essere tornato al PalaPanini, è un posto bello. È passato molto tempo da quando ci giocavo con la maglia di Modena. È una bella opportunità giocare qui sia da giocatore di casa sia da avversario, però vincere da avversario è ancora più speciale. Ora torniamo in palestra con il sorriso e con energia nuova in vista delle sfide contro Ravenna e Verona».

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jovana Stevanovic protagonista sulla copertina di Pallavolo Supervolley

    Foto Facebook UYBA Volley

    Di Redazione
    Pallavolo Supervolley torna in edicola con il numero di ottobre e in copertina c’è un pezzo da novanta della pallavolo femminile: Jovana Stevanovic. La centrale serba campionessa Mondiale in carica e argento olimpico a Rio, sembrava destinata a lasciare l’Italia dopo tanti anni nel nostro campionato. Invece il progetto di Busto Arsizio l’ha convinta a restare. E sulla sfida Egonu-Boskovic dice: «Ho visto Paola vincere partite da sola».

    Sul versante maschile, Luigi Randazzo parla delle sue aspettative dopo aver messo alle spalle i guai fisici. Oggi, iniziando con un campionato da protagonista a Cisterna, è pronto a rincorrere il podio olimpico a Tokyo: «Fidatevi della voglia di vincere di questa nazionale».
    Nell’estate senza partite, a portare la maglia azzurra sul gradino più alto del podio è stata l’Under 18 di Vincenzo Fanizza che dopo ventitrè anni ha trionfato nell’Europeo giocato in casa. Il racconto di un oro importantissimo per il futuro e il movimento.
    Da questo numero entrano a far parte della squadra di Pallavolo Supervolley due firme d’eccezione: Simone Giannelli e Miriam Sylla. A loro il compito di raccontare la pallavolo dallo spogliatoio. Con i loro occhi e le loro parole. Immancabili poi le rubriche storiche. Se l’intervista doppia metterà uno di fronte all’altro due giocatori che lo slittamento dei Giochi li ha rimessi in corsa per un posto a Tokyo, Lucia Bosetti e Matteo Piano, “Una certa idea di mondo” ci porta a viaggiare nel mondo dello schiacciatore emergente Daniele Lavia.
    Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca alla tuffatrice Francesca Dallapè, oggi lontana dalla compagna di sempre Cagnotto, rispondere alle sue domande.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Piano, non la solita prima volta: “Emozioni fortissime”

    Di Stefano Benzi
    La partita di Coppa Italia contro la NBV Verona, esordio stagionale dell’Allianz Milano, ha segnato anche il ritorno in campo del capitano Matteo Piano, che ai nostri microfoni a fine gara ha parlato del suo momento molto particolare.
    Manca il pubblico e la cosa ga Piano dispiace molto, ma tutto sommato gli consente di dare libero sfogo alle emozioni che lo vedono davvero molto coinvolto al termine del match. Forse scappa anche una mezza lacrima: “Non è facile riuscire ad esprimere quello che sto provando in questo momento perché è davvero tanto, troppo da dire a parole – spiega Matteo con gli occhi lucidi – in tutti questi mesi si sono accavallati molti sentimenti, tantissimi stati d’animo e adesso faccio fatica a controllare tutto. Una cosa è certa, sono molto felice, mi sembra di aver fatto un lunghissimo viaggio, ma solo ora forse realizzo che tutto questo ha avuto un senso”.
    Il dramma di Matteo era cominciato con la maglia della nazionale in Giappone, in ottobre: lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro; il tutto nemmeno otto mesi dopo un altro infortunio, questa volta muscolare, al polpaccio destro. Il 2019 per lui è stato un autentico calvario. Il 2020 è cominciato con la pandemia.
    In fin dei conti, con presupposti del genere le cose possono davvero solo andare meglio: “Esco da un periodo davvero molto complicato, molto difficile, e mi dico che sono stato bravo perché sono riuscito ad affrontarlo tutto sommato serenamente, gestendo le cose giorno per giorno e cercando di vedere sempre una prospettiva davanti a me. Posso garantire che per un atleta, quando si affrontano infortuni seri come quello che ho dovuto affrontare io, non è facile. La pandemia poi ha complicato tutto ma ora sono qui, a raccontarlo. E sono molto contento”.
    L’emergenza sanitaria gli ha rovinato il momento più bello, quello del rientro, quando forse avrebbe voluto intorno tutte le persone che nel corso di questi mesi gli sono state vicine sui social anche dopo aver letto il suo libro, “Io, il centrale e i pensieri laterali”: “Non mi sono mai sentito particolarmente solo – dice Piano – ma ammetto che oggi avrei voluto vedere un bel po’ di gente intorno, tutti quelli che mi hanno scritto, incoraggiato, sostenuto. Sarebbe stato bello vedere una tribuna piena e alla fine della partita lasciarmi abbracciare. Purtroppo non si può, lo accetto, è uno dei tanti limiti che questa stagione così difficile ci impone. Ma guardiamo avanti: siamo di nuovo in campo, stiamo giocando e siamo entusiasti di farlo. Stiamo facendo di tutto per dimostrare alla gente della pallavolo che il nostro sport ha un grande futuro e ha soltanto bisogno della sua gente di nuovo intorno, non appena questo sarà possibile”.
    Il capitano dell’Allianz Powervolley spende parole splendide per i suoi compagni di squadra e per l’allenatore, Roberto Piazza: “Ai miei compagni voglio molto bene, siamo molto uniti dentro e fuori dal campo. Ci stiamo dimostrando molto esigenti nei confronti di noi stessi e del gruppo, stiamo lavorando con molto impegno, con grande dedizione. Piazza sostiene che io quest’anno sia il vero nuovo acquisto della squadra e tutto sommato forse ha ragione. In fin dei conti quello che sto facendo quest’anno è qualcosa di completamente diverso rispetto a quello che ho fatto lo scorso anno quando avevamo iniziato la stagione insieme”.
    Matteo, come al solito, si racconta con la consueta franchezza e rivela un retroscena interessante: “Stiamo vivendo un momento storico, diverso da tutti gli altri e sotto questo aspetto c’è bisogno di aiuto, di appoggio. Ho parlato del mio rientro in campo con la mia psicologa dello sport e la cosa interessante è che adesso è lei curiosa di sapere quale sarà la mia esperienza in un momento davvero atipico. La settimana scorsa al termine di un amichevole una signora di ottant’anni mi ha avvicinato e mi ha detto ‘il pubblico è la forza’. Lo confermo, il pubblico è davvero la forza e te ne rendi conto quando non c’è, come in questo caso. Dovremo fare un lavoro di gruppo per essere noi il pubblico di noi stessi, farci forza e darci la carica in attesa che il pubblico sia di nuovo al suo posto”. LEGGI TUTTO

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    L’emozione di Matteo Piano: “Tornare in campo è davvero tanto”

    Di Redazione
    Mostrarsi nella propria profonda sensibilità ed emozionarsi con le lacrime agli occhi: non è scontato se ti chiami Matteo Piano. Il capitano dell’Allianz Powervolley è tornato dopo 11 mesi di assenza e lo ha fatto con il suo modo di essere, con il suo stile inconfondibile. Si è emozionato fino ad avere gli occhi lucidi perché tornare dopo l’ennesimo infortunio della sua carriera per molti sembrava difficile o impossibile, ma per lui no. Perché Matteo Piano è forte ed è forte dentro, forte nell’animo e nella sua motivazione di essere un giocatore di pallavolo dal cuore buono.
    24 febbraio 2019, 13 ottobre 2019, 14 settembre 2020. Tre date apparentemente slegate, ma unite da un filo sottile che ha i contorti del centrale dell’Allianz Powervolley. La prima fa riferimento all’ultima gara giocata da titolare da Piano con la maglia di Milano: contro Verona nelle ultime giornate della regular season della stagione 2018-2019 il capitano di Powervolley esce anzitempo per una lesione muscolare al gemello mediale destro che lo costringe a saltare i playoff con la sua squadra.
    Poi il ritorno in campo ma con la maglia azzurra per la VNL, il torneo di qualificazione olimpica, un maestoso Europeo fino alla World Cup in Giappone dove il 13 ottobre nella sfida contro il Canada, sempre con la maglia della nazionale, si procura una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che lo costringe a saltare interamente la stagione 2019-2020, la prima dell’Allianz Powervolley a Milano all’Allianz Cloud, il rinnovato Palalido. 
    567 giorni sono trascorsi da quel 24 febbraio, necessari per rivedere il sorriso di Matteo Piano in campo. Da Verona in Superlega fino a ieri, contro Verona in Coppa Italia: un segno del destino per chi ha dimostrato di non voler mollare mai. «Credo di essere ancora trattenuto – commenta visibilmente emozionato –, nel senso che ho davvero molti sentimenti dentro e cerco di trattenermi perché è davvero tanto, forse troppo. Sono davvero emozionato». Sincero, come sempre, perché più delle parole a volte bastano gesti e segni, come gli occhi lucidi del capitano a fine gara, comunicativi come non mai.
    «Voglio davvero bene a questi miei compagni. Abbiamo legato da subito e stiamo bene insieme sia in campo ma soprattutto fuori dal campo. Abbiamo trovato il nostro modo di fare squadra con le limitazioni delle cose nuove che ovviamente ci sono. Il campo è la nostra vita pallavolistica ed è il posto dove noi dimostriamo di essere squadra. La strada è tanta, ma oggi è il primo passo ed è un buon inizio». Una squadra che ha atteso il ritorno di Matteo: dai suoi compagni all’allenatore, dai dirigenti del club al presidente Lucio Fusaro.
    Un ritorno positivo coinciso anche con la vittoria convincente di Milano su Verona per 3-0 nell’esordio stagionale: a chiudere il match proprio un muro del capitano. «Siamo stati esigenti, a partire da me stesso – conclude Piano –. È bello perché l’esigenza, unita alla consapevolezza e alla responsabilità, ci serve per crescere. Abbiamo giocato una buona partita, siamo stati non sempre concentrati e lì entra l’esigenza, perché sappiamo che possiamo fare non tanto qualcosa di particolare, ma quello che stiamo facendo lo faremo meglio».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, Matteo Piano: “La mia emozione nel tornare in campo”

    Foto Ufficio Stampa Allianz Milano

    Di Redazione
    Il rientro in campo affidato ad un post sul suo profilo instagram. L’emozione e la gioia del tornare a respirare profumo di pallavolo dopo l’infortunio e la riabilitazione. Un tempo, lungo ma che ora è alle spalle, che ha forgiato Matteo Piano e lo ha reso ancora più forte.
    “Dopo 10 mesi esatti sono rientrato in campo. Non importa se l’ho fatto tante volte, se non era una partita di campionato, se ormai sono grande, importa che fossi emozionato. Forse in tanti eravamo un po’ emozionati e questo è stato un dono. Questa lontananza così lunga dal campo mi ha fatto apprezzare ancora di più la gioia delle azioni quotidiane dello stare in palestra. Mi sono arrabbiato tanto e ho sofferto molto, per molto tempo non ho avuto risposte dietro a questo buio, ora le sento, le vedo e sorrido pienamente. Anche se vorrei fare alcune cose meglio, ora devo essere benevolente e continuare a sorridere e divertirmi ,perché anche se dovrebbe esserlo, per me stare in palestra così come lo sono ora non è stato scontato per molto tempo. Me la godo e annaffio. Sono felice di stare bene, di poter lavorare con le persone con cui sono, di essere così, in queste giornate! Vi abbraccio molto e ci tenevo a dirvi che è tornata di moda la gomitiera così tanto per!Se non fosse che mi strozzerebbero potrei anche riproporvi la battuta a mo’ di statua della libertà(per i nati prima del ‘94) ma credo che sarebbe sfidare la sorte e anche la tecnica. PowerGomitieraVolley let’s go”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Terminato il ritiro a Cuneo, l’Allianz Milano torna a casa

    Di Redazione
    Ritorno a Milano per l’Allianz Powervolley dopo due settimane di ritiro pre season a Cuneo. La squadra guidata da coach Piazza ha infatti ultimato il primo periodo di preparazione atletica in vista della stagione 2020-2021 che si è svolto nella città piemontese, divenendo il primo atto ufficiale del gemellaggio che lega Powervolley a Cuneo Volley.
    Sono state due settimane importanti per il team meneghino che, sotto la guida attenta dello staff tecnico, ha iniziato a lavorare tra sala pesi e palestra, ricaricando le energie per il nuovo campionato. Quattordici giorni (dal 06 al 20 luglio) in cui la nuova Powervolley targata Allianz ha avuto modo di cementare in maniera significativa il nuovo gruppo, con le sole assenze di Stephen Maar e Yuki Ishikawa, ancora nei propri Paesi d’origine ed impegnati negli allenamenti con le rispettive nazionali, e del libero classe 2003 Matteo Staforini in ritiro a Lecce con la nazionale U18.
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    Il primo contatto con il campo è stato significativo, soprattutto perché si è trattata di una vera e propria ripartenza della pallavolo dopo il blocco delle attività degli scorsi mesi causato dal Covid-19. A commentare queste prime due settimane di ritiro è il preparatore atletico Giovanni Rossi, custode dei muscoli dell’Allianz Powervolley: “Il lavoro programmato si è sviluppato in maniera completa ma soprattutto con la giusta gradualità. Abbiamo avuto modo di valutare bene il livello dei ragazzi, verificando lo stato dei lavori svolti durante il lockdown. C’è stata poi man mano una progressione del carico per evitare che si verificassero problematiche fisiche: da questo punto di vista i ragazzi hanno risposto in maniera assolutamente soddisfacente. Completeremo ora questa prima fase di risveglio muscolare con la terza settimana che faremo qui a Milano, mentre poi dalle prossime settimane ci sarà più spazio per esercizi con più pallavolo, sempre con l’attenzione ad un bilanciamento equilibrato, cercando di ottimizzare sempre la forma atletica“.
    Oltre alla fatica in palestra, tuttavia, non sono mancate le occasioni per promuovere l’affiatamento tra gli atleti ed il feeling tra staff e squadra. I giorni liberi, infatti, sono stati dedicati ad attività di team building, come la visita ad alcune cantine del Piemonte o l’escursione a Rocca La Meja (Canosio) con una camminata complessiva di 19 km con un dislivello di 1121 m, con la squadra che ha raggiunto quota 2585 m.
    Il commento finale su questo ritiro è invece affidato alle parole del capitano Matteo Piano, tornato ad allenarsi con la squadra dopo l’infortunio dello scorso anno, che sulle pagine di Tuttosport afferma: “Mi sto godendo il presente, come mi sono goduto i miei compagni in ritiro. Avverto una bella energia dentro di me, ho molta voglia di stare in campo a lavorare. Mi sento il prodotto di tutto quello che mi è capitato e che ho addosso: un uomo di 29 anni che porta con sé un baule pieno delle sue esperienze, sofferenze. E sono cento chili da portare, ma lo voglio fare perché non mi pesa. Se fosse un fardello, anche solo dieci chili sarebbero troppi. Ora guardo avanti, come Milano“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO