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    Kozamernik: “Sconfitta amara”. Sbertoli: “Poteva essere la partita giusta”

    Di Redazione
    La rabbia e la delusione dell’amara sconfitta in gara 2 con Perugia regna ancora sovrana nell’Allianz Powervolley Milano. Questi sentimenti però devo necessariamente essere archiviati e trasformati in energia positivi per i prossimi appuntamenti cui è chiamata la squadra guidata da coach Piazza: mercoledì infatti si scende in campo per la finale di andata della CEV Challenge Cup contro lo Ziraat Bankası di Ankara per poi proiettarsi a gara 3 in Umbria per la “bella” decisiva dei quarti di finale playoff scudetto.
    Il day after del match è racchiuso nelle parole dei protagonisti in campo: tre pilastri di Milano nelle voci di Matteo Piano, Riccardo Sbertoli e Jan Kozamernik. «Dobbiamo analizzare questa partita, siamo stati tignosi – le parole del capitano–. Siamo stati molto belli secondo me per grand parte della durata della partita. Perugia è una gran squadra, ha dei grandi giocatori che sono veramente incredibili. Noi siamo stati una squadra che ha giocato insieme, che ha saputo mantenere in alcuni momenti anche lunghi il campo. Queste sono partite tanto difficili quanto belle sia da giocare sia da guidare, quindi ci sta che ci sia quella tensione che si è vista. Io mi vesto di obiettività: mandare via l’allenatore è stata una cosa esagerata. Era una partita meravigliosa, con tutti gli interpreti che dovevano giocarla e godersela. Non mi è sembrato nulla di così indecente da meritare quello che è successo. Piazza però è stato molto bravo a darci l’autonomia, che credo sia una grande qualità delle squadre forti. Io ritengo che noi siamo una squadra forte che non ha una dipendenza verso un solo giocatore. È bello che siamo stati uniti, anche nella difficoltà.».
    Dispiacere e rammarico nel pensiero di Riccardo Sbertoli, rilasciato ad After Hours, trasmissione di Legavolley con Zorzi e Brogioni: «È stato un po’ un peccato perché poteva essere la partita giusta. Siamo stati un grande gruppo e lo abbiamo dimostrato. Sapevamo che sarebbe stato difficilissimo replicare la grande prestazione di gara 1 e invece ce l’abbiamo fatta, per questo sono fierissimo dei miei compagni e della nostra squadra. Abbiamo avuto qualche problemino alla fine del secondo set: abbiamo da recriminare qualcosina solo a noi stessi, perché abbiamo avuto le occasioni per chiuderlo, per portarci con un break di vantaggio nei momenti di caldi e non ci siamo riusciti. Poi c’è stata confusione nel set successivo: l’unica cosa che conta per noi è avere la testa su mercoledì per la finale di Challenge e poi dopo penseremo a domenica. Le proteste e la tensione? La mia versione è che quella palla era fallo. Io in quel momento stavo facendo valere il regolamento con l’arbitro e in quel momento sarebbe stato a nostro favore. Di sicuro penso che alla squadra non chiederei niente di diverso perché è stato molto bello giocare una partita così: alla fine il rammarico c’è, perché abbiamo fatto un’altra partita di altissimo livello».
    Non manca, infine, l’analisi del match del centrale sloveno Jan Kozamernik ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: «È una sconfitta amara, perché questa partita volevamo portarla a casa. Era tra le nostre mani poi è andata come è andata. Non servono molte parole secondo me, ora dobbiamo guardare avanti perché ci aspetta la finale di Challenge Cup o poi l’ultimo match con Perugia, una partita che credo possiamo vincere. Siamo arrivati molto carichi e positivi, non ci mancava niente ed eravamo pronti a portare a casa la vittoria. Non ci siamo riusciti, ma funziona così nello sport: si vince e si perde. Adesso andiamo avanti e vedremo. Adesso dobbiamo solo guardare avanti e concentrarci sulle nostre cose, dobbiamo fare bene e portare a casa questa finale d’andata di Challenge. Quindi testa alta e andare avanti: è la legge dello sport».
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    Piano: “L’allontanamento di Piazza non è stato bello e lo reputo eccessivo”

    Allianz Powervolley Milano:

    Di Redazione
    Esce sconfitta dall’Allianz Cloud l’Allianz Powervolley Milano in gara 2 dei quarti di finale playoff scudetto. La squadra di coach Piazza spaventa la Sir Safety Conad che vince 3-1con i parziali 25-23, 23-25, 23-25, 20-25. Non riesce il bis ai meneghini che, dopo aver sovvertito il pronostico in gara 1 in Umbria vincendo 3-2 in rimonta, si devono piegare da una parte alla forza del team perugino, guidato da un superlativo Leon, dall’altra alle sviste arbitrali che hanno compromesso il match dei meneghini. Ottima prova per l’Allianz Powervolley, che hanno messo in difficoltà i diretti concorrenti, lottando ad armi pari, ma non riuscendo nell’impresa di conquistare una vittoria che avrebbe consegnato una storica qualificazione in semifinale.
    Giocare a viso aperto, mettere in campo tutte le proprie energie e tentare nuovamente il colpaccio: è scesa così in campo l’Allianz Powervolley nel secondo confronto con Perugia per la conquista della semifinale scudetto. Caricati dall’exploit di gara 1, i meneghini hanno affrontato con grande temperamento una squadra forte e compatta come la Sir. A parlare, alla fine, è stato il campo, che ha premiato nel risultato gli umbri, ma che ha evidenziato una Milano che ha dato del filo da torcere alla formazione guidata da coach Heynen che ha trovato in Leon un’arma letale per la retroguardia lombarda. Il fenomeno cubano, MVP del match con 28 punti, è stato colui che più di tutti ha fatto la differenza, dimostrando il motivo per cui è considerato il miglior giocatore al mondo. Nonostante ciò Milano non è mai apparsa intimorita, forte anche della prova di mercoledì scorsa, ed ha giocato al meglio delle proprie possibilità, dovendo però arrendersi alla forza del cubano naturalizzato polacco. Alla qualità del singolo, i ragazzi di coach Piazza hanno risposto con una prova di squadra, giocando con grande intensità per tentare di conquistare quella che sarebbe stata, a tutti gli effetti, una clamorosa impresa sportiva, eliminando in sole due partite una delle squadre favorite per la vittoria finale. Ci ha provato Milano, ma si è dovuta scontrare anche con le decisioni arbitrali che hanno influito poi sull’emotività del match: momento clou è il terzo set (sul 15-13 per Milano) con un evidente fallo di seconda linea non sanzionato dal duo arbitrale che scatena l’ira di Piazza e della panchina meneghina fino al allontanamento definitivo del tecnico dalla partita. Ora il tutto si sposta a domenica 21 marzo, gara 3 a Perugia decisiva per il passaggio del turno.
    A fine partita è il capitano Matteo Piano a commentare il match: «È un peccato aver perso perché stiamo giocando bene. È stata una partita combattuta, dove noi abbiamo giocato come sappiamo. Stiamo giocando da squadra: questo è molto bello soprattutto perché queste partite sono belle da vivere e belle da giocare. La tensione in campo? Provo ad essere obiettivo, ma l’allontanamento di Piazza non è stato bello e lo reputo eccessivo. Credo che sia un peccato per lo sport, perché queste partite è giusto che tutti possano viverle. Lui però ci ha dato una grande cosa: la nostra autonomia. Abbiamo messo in difficoltà Perugia, che non dobbiamo dimenticare che è una grande squadra con giocatori incredibili. Ora dobbiamo trasformare queste emozioni in energia per le prossime partite: inizia un’altra settimana importante con la finale di Challenge Cup e gara 3 a Perugia».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, Piano: “Una bella opportunità perché per crescere bisogna giocarsi delle finali”

    Foto Ufficio Stampa Allianz Milano

    Di Redazione
    Matteo Piano ed il suo sorriso: la gioia profonda ed intima del capitano dell’Allianz Powervolley è una delle forti emozioni al termine della semifinale di ritorno che consegna a Milano la qualificazione alla finale della CEV Challenge Cup. Il doppio successo ottenuto sia in trasferta che in casa contro l’Halkbank Ankara proietta il club meneghino alla prima finale della sua storia. Una crescita importante maturata soprattutto negli ultimi anni ed iniziata in maniera significativa proprio con l’arrivo, sotto la Madonnina, del centrale azzurro quattro anni fa.
    Matteo Piano è così il simbolo di questo percorso che, in questa stagione, trova il suo compimento con l’accesso all’atto finale della terza competizione europea. «Sono molto felice – le sue parole dopo la vittoria – perché ci sono delle cose che ci aspettiamo e che vogliamo fortemente e, magari, ogni tanto si perde il bello del momento presente. Non era però scontato conquistarsi questa finale: abbiamo fatto qualcosa che volevamo, ci siamo preparati e siamo riusciti a portarlo a casa. Siamo in finale di Challenge e credo che sia un’emozione grande quella che ci aspetta: un’opportunità bella perché per crescere bisogna giocarsi delle finali e questa sarà una finale che ci andremo a giocare».
    Sarà ancora Milano vs Ankara: questa volta però la squadra da affrontare in finale sarà lo Ziraat Bankasi, guidata dall’italiano Giampaolo Medei. «Questa vittoria è importante per il nostro oggi, perché ci stacca il biglietto delle finali. Quest’anno il nostro percorso in Challenge è stato un percorso intenso – prosegue il capitano dei meneghini –: abbiamo fatto la bolla in un momento che poi è diventato l’inizio di un periodo complicato con il contagio del Covid. Abbiamo affrontato in semifinale una squadra che gioca molto bene a pallavolo e che è nelle prime posizioni del campionato turco. Vincere è bello ed aiuta. Andiamo a casa più felici, consci del fatto che sabato giocheremo un’altra grande partita che determinerà il nostro futuro e anche quella sarà come una finale».
    Sabato infatti si torna subito in campo: all’Allianz Cloud, alle ore 21.10 in diretta su Raisport, si gioca gara 3 del Turno Preliminare con Verona. Una sfida decisiva che mette in palio l’accesso ai quarti di finale playoff scudetto contro Perugia. «Contro l’Halkbank abbiamo vinto una delle tante finali – conclude Piano –  e sabato dobbiamo portare in campo la gioia e la consapevolezza di saper stare nel momento presente con quello che si ha, che è diverso da quello che noi pensiamo di essere. Questa è la nostra chiave, la chiave di tutta la squadra per come ci stiamo vivendo. È merito di ognuno di noi: il singolo a pallavolo non fa sempre la differenza, ce ne sono veramente pochi nel mondo. Penso che si debba essere umili, disponibili ed accoglienti e metterci un po’ del proprio e sapere prendere quello che ti dà chi ti sta accanto. Siamo stati molto bravi in coppa e da questo e ripartiamo da questo anche in vista di sabato».

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    Ishikawa: “La vittoria contro Verona è la carica giusta per la sfida di Challenge”

    Di Redazione
    Un successo sorridente: si riassume così l’inizio del turno preliminare per l’Allianz Powervolley che, battendo 3-1 Verona in gara 1, fa un importante passo in avanti verso la qualificazione ai quarti di finale playoff scudetto. Per quanto tutto possa essere ancora messo in discussione, la vittoria sugli scaligeri è stata preziosa perché ha messo in evidenzia potenzialità e limiti della squadra, con la consapevolezza che i ragazzi di coach Piazza hanno tutte le carte in regola per superare quelli stessi limiti. E farlo nella post season avrebbe un valore enorme.
    Di certo c’è una grande certezza: che nulla è scontato. Lo ha dimostrato il match con Verona: Milano avanti 2-0 ed in pieno controllo del match ha subito, ma anche gestito, il tentativo di rimonta dei veronesi. Ma la post season è così: l’unico obiettivo è vincere lottando su ogni pallone. «Sono i playoff – commenta coach Piazza –. Oggi lo chiamiamo turno preliminare ma la sostanza non cambia: tensione molto alta, nessuno ci sta a soccombere e penso che sia evidente. Dico che bisogna saper avere la pazienza giusta quando serve, senza voler strafare. Mi è sembrato che ad un certo momento noi abbiamo voluto strafare e questo non mi è piaciuto. Ora c’è subito la semifinale di Challenge Cup in Turchia: ci sono tutti gli ingredienti per far sì che questa partita sia una sfida molta tosta. Non a caso è una semifinale di coppa europea, per cui testa sulle spalle e mettiamoci con l’elmetto in testa per andare in guerra».

    Ad incidere sul successo meneghino è stata anche l’ottima prova di Patry (21 punti con il 53% in attacco). L’opposto francese analizza così il match: «È stata una partita difficile: siamo partiti bene ed abbiamo vinto due set. Nel terzo set abbiamo un po’ mollato: sono i playoff e non possiamo permettercelo perché può essere pericoloso. Ma siamo stati bravi a riprenderci la partita e farla nostra. Sono molto contento perché volevamo questa vittoria. Testa sempre sulle spalle, spingere fino alla fine senza mai mollare: è questa la chiave per vincere».

    Uno dei contributi più importanti è arrivato dal capitano Matteo Piano: sapientemente illuminato da Sbertoli, poi MVP del match, il centrale in maglia numero 11 ha offerto una superlativa prova in attacco (9 punti) e a muro (4 block vincenti). «Siamo tutti molto contenti, perché abbiamo iniziato questo percorso in post season che ci mancava da un po’ come una squadra. Verona è una formazione che ci ha messo in difficoltà, ma abbiamo iniziato bene ed è questo che conta. Dobbiamo essere molto bravi adesso a pensare alla partita che abbiamo mercoledì contro Ankara e poi alla seconda gara contro Verona la prossima settimana. Dobbiamo tenerci stretti come abbiamo fatto come squadra fino ad ora», le sue parole.

    La ciliegina sulla torta è arrivata però sul finale: l’ace di Yuki Ishikawa che ha decretato la vittoria a Milano e consegnato un combattutissimo set a Milano. Il giapponese, che ha giocato della presenza sugli spalti di messaggi di incitamento arrivati dal Powervolley Japan Supporter Club, si dice contento della vittoria dell’Allianz Powervolley. «Abbiamo giocato bene, ma non benissimo. Abbiamo vinto 3-1 e quindi sono molto contento, ma nel terzo set abbiamo commesso qualche errore di troppo. I messaggi dei tifosi? Sono molto felice di giocare con le foto dei tifosi. Adesso è difficile arrivare in Italia dal Giappone, ma è bello che i fan ci supportino anche in questo modo. Challenge Cup? Sarà una partita molto importante per noi – conclude lo schiacciatore nipponico –: la vittoria contro Verona è la carica giusta per la sfida di mercoledì».

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    Piano: “Onorato di essere ancora il testimonial del Challenge Avis-Fipav”

    Di Redazione
    In attesa di tornare in campo per la stagione pallavolistica le società del Comitato Territoriale Fipav Milano Monza Lecco possono ricominciare a sfidarsi con il “Challenge Avis-Fipav 2021”. Prende infatti il via in questi giorni la quarta edizione dello speciale torneo benefico che vede protagonisti i tesserati, i loro familiari e gli arbitri che decideranno effettuare una donazione di sangue. E’ stata infatti sottoscritta la nuova convenzione tra Avis Milano e CT Fipav Milano Monza Lecco.
    Presenti alla sottoscrizione del documento, che scadrà il 30 giugno 2023, Massimo Sala, presidente del CT Fipav Milano Monza Lecco, il suo vice Angelo Valzasina, Luca Grechi, vice presidente di Avis Milano, e Cesare Gavardi, tesoriere di Avis Milano. Anche in questa quarta edizione il testimonial del Challenge sarà il centrale Matteo Piano, atleta azzurro e capitano della Allianz Powervolley Milano. “E’ per noi un piacere e un onore aver rinnovato la convenzione con Avis e poter lanciare una nuova edizione del ‘Challenge’ che tanto successo ha riscosso negli anni precedenti– sottolinea il presidente Sala –. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel corso delle scorse stagioni: il numero di donazioni è cresciuto in modo ragguardevole e questo ci spinge a proseguire e a migliorare ancora. Un ringraziamento particolare va a Matteo Piano, che per il secondo anno ci sostiene in questa avventura, e ad Avis che ha scelto di rinnovare la collaborazione con la nostra realtà. In un momento come questo, in cui la pandemia dovuta al Covid-19 sembra non voler rallentare, risulta ancor più importante donare il sangue. E’ per questo che mi auguro che un numero crescente di tesserati, di loro familiari e di arbitri accolgano il nostro appello e scelgano di prendere parte al nostro ‘Challenge’”.
    “I virtuosi risultati della passata edizione ci hanno spinti ad aderire con entusiasmo al nuovo ‘Challenge Avis-Fipav 2021’, che rappresenta quest’anno uno dei rari confronti possibili tra le società del volley – sottolinea il presidente di Avis Milano, Ermanno Pozzoni -. La pandemia sanitaria in corso non ha portato alla cancellazione del torneo, che ben testimonia la sensibilità del Comitato Fipav Milano Monza Lecco a promuovere la donazione del sangue, e auspichiamo che l’evento possa ottenere un numero crescente di adesioni da parte delle società e riesca a superare il numero di donazioni effettuate lo scorso anno”.
    Pieno appoggio all’iniziativa arriva anche da Matteo Piano che con entusiasmo ha accettato contribuire in qualità di testimonial allo speciale torneo benefico. “Sono molto onorato di essere stato scelto per il secondo anno consecutivo come testimonial del Challenge Avis-Fipav – afferma Matteo Piano –. E’una grande responsabilità e anche un bel dono poter partecipare a questo torneo benefico. Sin qui, Avis e Comitato Territoriale hanno raggiunto grandi risultati e spero che, con la mia presenza anche in questa edizione, si possano raggiungere traguardi ancora migliori e che le donazioni possano aumentare ulteriormente. Il mio auspicio è quello di riuscire a coinvolgere un numero sempre crescente di persone attraverso la mia testimonianza”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, Sbertoli e Piano: “È un momento duro ma dobbiamo andare avanti”

    Foto Ufficio Stampa Allianz Powervolley Milano

    Di Redazione
    Obiettivo Trento per l’Allianz Powervolley: la nuova settimana di lavoro dei ragazzi di coach Piazza si focalizza sul prossimo appuntamento di Superlega in programma domenica 15 novembre (h 16.00) quando la formazione meneghina sarà impegnata sul campo dell’Itas Trentino.
    Si scenderà in campo così per la decima giornata di campionato e questa già è una buona notizia in quanto il numero dei giocatori positivi al Covid19 nelle fila trentina è ferma a tre, come comunicato dalla stessa società che, oltre a Rossini, Kooy e Sosa, non ha altri atleti con positività. Milano, dal canto suo, arriverà a questa gara, cruciale per il cammino meneghino, con la scia positiva del successo di Padova, che rivive nelle parole del regista milanese Riccardo Sbertoli. «Sono molto felice per i due punti fatti e per la vittoria, perché vincere aiuta a vincere come dico sempre. Siamo stati un po’ a due facce nel senso che abbiamo fatto fatica a mantenere il ritmo: abbiamo fatto un ottimo primo set, mentre nel secondo ci siamo spenti. Ci mancava ovviamente un po’ di ritmo perché eravamo fermi da 14 giorni, potevamo sicuramente fare meglio ma siamo contenti della vittoria. I punti sono sempre guadagnati e le vittorie sono importantissime».
    Oltre l’analisi tecnica non manca un pensiero concreto sulla situazione che attualmente gravita anche il volley, tornato a convivere con i contagi della pandemia. «Noi stiamo facendo un sacco di sacrifici e vogliamo continuare ad andare avanti perché è il nostro sport e ci piace».
    Dello stesso avviso è Matteo Piano, capitano di Milano: «Questa è una pallavolo che tira avanti perché è tignosa ed è una pallavolo che ha bisogno di rimanere viva. Noi credo siamo un esempio come sport fino ad ora perché stiamo portando avanti dei protocolli sportivi, eccezionali. Siamo in un momento difficile come è difficile in tutto il mondo. Siamo in un momento in cui ci tolgono qualcosa e quando ti tolgono qualcosa ti senti privato di questo, che sia un momento o uno spazio. Quello che punto a fare adesso è gioire delle piccole cose e dare loro importanza, anche perché il lockdown che ho vissuto in primavera per me è stato duro».
    Chiusura dedicata alla sua Powervolley e alla sua Milano: «La mia Milano è una Milano che amo molto: amo giocare con questi ragazzi, ci stiamo allenando bene. Viviamo tra di noi in campo, viviamo tra di noi fuori dal campo. Milano sicuramente è una città che sta vivendo un momento difficile e su Milano si sente il doppio perché è una città che è passata dal caos al deserto. Quindi ci viviamo e ci teniamo stretti l’un l’altro perché siamo noi quelli su cui dobbiamo appoggiarci e lo stiamo facendo bene».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO