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    Presentata la Finale della Del Monte Coppa Italia A2/A3. Match in diretta Rai

    Di Redazione
    Questo pomeriggio, alle 14.30, si è svolta sul canale YouTube di Lega la presentazione della Finale di Del Monte® Coppa Italia A2/A3, una partita destinata a restare negli annali come la prima storica Finale raggiunta da un Club di A3 e allo stesso tempo come la partita della rinascita di un territorio tanto colpito dalla pandemia.
    A fare gli onori di casa è stato il Sindaco di Cisano Bergamasco, Andrea Previtali, seguito dal saluto del Presidente Fipav Lombardia, Piero Cezza, alla guida del volley lombardo per altri 4 anni dopo la seconda elezione.
    Parola poi ai due presidenti delle società finaliste: Angelo Agnelli, Presidente dell’Agnelli Tipiesse e Vicepresidente di Lega e il Presidente della Delta Group Rico Carni Porto Viro, Luigi Veronese. L’organizzazione dell’evento, come alle Finali di Bologna, pone l’accento sull’importanza del controllo e della prevenzione e sull’obbligo di sottoporsi a tampone prima di accedere all’impianto; con l’occasione è stato infatti realizzato un presidio sanitario ad hoc all’esterno del Palasport.
    Dopo aver mostrato alla “platea” di giornalisti e ospiti collegati il trofeo destinato ad essere alzato al cielo nella notte dell’11 marzo dal club vincitore, il Presidente di Lega pallavolo Serie A, Massimo Righi, ha raccontato dell’esclusiva copertura televisiva del match, che dopo diversi anni torna ad essere in diretta RAI Sport.
    Voce anche ai protagonisti: da Bergamo le parole dell’allenatore della Agnelli Tipiesse, Gianluca Graziosi, in cerca della prima vittoria in una finale di Coppa Italia. “Sarà dura, l’organico di Porto Viro è di alto livello e dopo la stagione passata sono stati in grado di portare avanti un grande progetto, come dimostra la classifica e la loro presenza in Finale. Noi abbiamo chiari i nostri obiettivi da inizio stagione e faremo di tutto per arrivare alla vittoria”.
    Dall’altra, l’allenatore della Rico Carni Porto Viro Massimo Zambonin, onorato di poter partecipare ad un evento di calibro così elevato, non si scoraggia per la potenza dell’avversario “Porto Viro cercherà di mettere in campo la migliore pallavolo possibile e sarà l’attenzione ai dettagli ciò che farà la differenza”.
    Ricordi emozionanti arrivano dal capitano bergamasco Antonio Cargioli che lo scorso anno, nel sold out dell’Unipol Arena, festeggiava la vittoria della Del Monte® Coppa Italia: “L’Olimpia era la terza volta che provava a vincere il trofeo. Penso sia stata una partita pazzesca dal punto di vista sportivo ed emotivo. L’assenza di pubblico ora obbliga a giocare una pallavolo diversa, ma non meno avvincente, così come sarà la Finale di giovedì”.
    Una Porto Viro a sfondo argentino è quella che scenderà in campo giovedì sera al PalaPozzoni e, il capitano e posto due rodigino, Juan Cuda, assicura che si batteranno guidati dallo spirito caliente che li contraddistingue: “Noi non abbiamo nulla da perdere a differenza loro. Dovremo giocare a tutto fuoco”.
    Per l’Agnelli Tipiesse è inoltre intervenuto il mattatore bergamasco Andrea Santangelo, che dichiara di essere pienamente soddisfatto della stagione che Bergamo sta disputando, “siamo primi con ampio margine sulla seconda e questo ci permette di affrontare il campionato con serenità”. Ugualmente felice della stagione lo schiacciatore e top scorer della Delta Group Rico Carni, Enrico Lazzaretto, che svela la chiave del loro successo: “Siamo un bel gruppo, giochiamo di squadra e ci divertiamo molto. È il divertimento il nostro valore aggiunto”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    StageUp, la SuperLega fissa un altro record. Righi: “Frutto del lavoro di Lega e Club”

    Di Redazione
    Gli italiani interessati alla SuperLega Credem Banca hanno raggiunto quota 12 milioni e 222mila, con un aumento rispetto alla rilevazione di maggio 2020 del 4,7%. Come già riportato qualche settimana fa, il dato emerge dalla rilevazione di novembre 2020 della ricerca multiclient periodica Sponsor Value di StageUp e Ipsos.
    Si tratta del miglior risultato registrato dall’Evento dall’avvio della ricerca Sponsor Value avvenuto nella Stagione Agonistica 2000/01.
    Il panel ha riguardato la popolazione italiana dai 14 ai 64 anni. Gli “interessati” sono le persone che hanno dichiarato di seguire la manifestazione, almeno saltuariamente. Brilla il grande equilibrio fra il pubblico maschile e femminile, con una leggera prevalenza (55%) degli uomini, giovani ed adulti, di status medio/alto e con buona capacità di spesa, testimoniato da una concentrazione elevata di laureati con reddito medio/alto.
    Gli appassionati (che seguono la SuperLega “regolarmente” o “abbastanza regolarmente”) sono 3,8 milioni (30% degli interessati) e, in termini di target, mantengono lo status medio-alto degli interessati, ma manifestano una maggior presenza di donne e giovani, con età compresa tra 14 e 34 anni.
    Da un punto di vista mediatico si conferma la leadership della fruizione attraverso RAI Sport (35%) con un rafforzamento del servizio streaming del canale di Lega su Eleven Sports (7%), della Radio (7%) e dei Social Network (11%).
    Rilevante anche la crescita della Serie A2 Credem Banca, che supera per la prima volta i 10 milioni di interessati, con uno scatto avanti del 15% rispetto alla rilevazione della stagione precedente.
    Ovviamente il confronto col calcio è sempre complicato, data l’enormità del bacino dei tifosi del pallone, ma molto interessante per chi investe nella SuperLega è che l’atteggiamento verso le sponsorizzazioni degli interessati ai Campionati di volley maschile è significativamente più favorevole rispetto a quello del pubblico del calcio di Serie A. Non solo: anche la preferenza per le marche sponsor al momento dell’acquisto segna un primato del volley maschile sulla Serie A di calcio.
    Per Massimo Righi, presidente della Lega Pallavolo Serie A, l’asticella può essere piazzata ancora più in alto: “Questa ricerca di mercato mostra il crescendo dei risultati del lavoro quotidiano della nostra Lega e dei prestigiosi Club che la compongono. La rilevazione fatta in piena pandemia dimostra che l’impegno di tutte le nostre componenti, sponsor, atleti, allenatori, dirigenti, ha aiutato il movimento a non far perdere la presa con il nostro seguito. Non ci fermiamo, vogliamo ogni giorno migliorarci. Sono tanti gli indicatori, compresa l’Auditel, che dimostrano come molti media tradizionali non abbiano colto l’importanza del nostro movimento”.
    Giovanni Palazzi, Amministratore Delegato di StageUp, afferma che “la maggiore permanenza tra le mura domestiche, unita ai programmi di rafforzamento della comunicazione a mezzo internet della Lega Volley e dei Club, hanno portato, nonostante la mancata fruizione live dovuta alla pandemia, ad un aumento dell’interesse per la SuperLega. Un processo di crescita continuo, accelerato, a partire dal 2009, dall’accordo con RAI ben coadiuvato, nell’era dello streaming, dal successo crescente del canale digitale di Lega”.
    SPONSOR VALUE è una ricerca multiclient periodica realizzata da StageUp e Ipsos. Considerata l’auditel degli eventi sportivi e spettacolistici italiani, ha preso avvio nella stagione agonistica 2000/01. Monitora i principali eventi sportivi italiani e internazionali come, ad esempio, la Serie A di Calcio, Basket e Volley passando per la F1 e il MotoGp.
    STAGEUP, partecipata da FiBo Spa (la finanziaria del sistema cooperativo di Bologna che vede tra i soci Legacoop Bologna, Unipol Gruppo Finanziario, Coop Alleanza 3.0, Conad Italia), si occupa di consulenza di comunicazione e marketing anche attraverso servizi di outsourcing e temporary management. Negli ultimi 20 anni si è affermata come una delle aziende di riferimento a capitale italiano nei servizi di ricerca e advisoring nei mercati dello sport, della cultura e dello spettacolo. Nel gennaio 2020 ha lanciato, insieme a Par-Tec Spa, uno dei principali system integrator italiani, ChainOn (WWW.CHAINON.IT) il primo marketplace digitale, basato su blockchain e intelligenza artificiale, per vendere e comprare sponsorizzazioni, diritti media e di licenza nello sport e nell’intrattenimento.
    IPSOS è una delle società leader a livello mondiale nei servizi di ricerca demoscopica e di mercato. Il Gruppo, quotato alla Borsa di Parigi, nasce in Francia nel 1975 ed è attualmente presente in 89 Paesi, con oltre 16.000 dipendenti che sviluppano un fatturato di 1,8 miliardi di euro. Ipsos Italia occupa circa 300 professionisti che gestiscono, ogni anno, più di 2.000 progetti di ricerca per conto di oltre 400 clienti.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vero Volley Network, l’evento sulla riforma del lavoro sportivo e del vincolo

    Di Redazione
    Il Consorzio Vero Volley, con la rete nazionale delle società del Vero Volley Network, ha organizzato sabato 6 febbraio un appuntamento online per parlare delle possibili future riforme del vincolo e del lavoro sportivo: argomenti diversi, attualmente ancora oggetto di discussione sul tavolo politico e istituzionale, che, però, impatteranno in maniera importante sulle prospettive dello sport.
    L’evento, ad accesso gratuito, ha visto la partecipazione tra il pubblico di oltre 200 protagonisti del mondo del volley, tra cui diversi rappresentanti della Federazione Italiana Pallavolo, delle Leghe di serie A, con il presidente Massimo Righi per la maschile e il direttore generale Cristiano Zatta per la femminile e numerosi ospiti presenti tra i club delle massime serie nazionali, oltre a diversi procuratori, insieme ai tanti dirigenti e attori del movimento di base delle società per una platea che ha rappresentato il mondo della pallavolo in tutto il suo insieme e la sua bellezza.
    Dopo il saluto di Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley e per l’occasione “padrona di casa”, a vestire i panni dei relatori sono stati la dottoressa Giusi Cenedese, commercialista specializzata negli aspetti giuridici e fiscali nello sport, oltre che dirigente di società lei stessa, e l’avvocato Cristiano Novazio, con una competenza di settore nel diritto sportivo e professionista di riferimento in ambito legale sia per soggetti istituzionali che società sportive, nonché atleti.
    Nel corso dell’evento, che ha visto la mattinata di lavoro divisa in due parti (la prima dedicata alla riforma del lavoro sportivo e la seconda alla possibile cancellazione del vincolo legato ai tesseramenti), sono stati approfonditi molti aspetti delle possibili riforme facendo emergere diversi spunti interessanti e anche alcune necessità che dovranno essere tenute in considerazione prima di tutto.
    A cominciare dal bisogno dell’ascolto del mondo dello sport come parte attiva per quanto concerne le riforme e trasformazioni che lo devono riguardare, anche nel rispetto delle sue specificità, e di come sia da valorizzare in maniera sempre più evidente l’importanza dell’attività e della pratica portate avanti dalle società sportive e dai loro collaboratori anche sotto il profilo della rilevanza sociale e dell’investimento nella crescita dei più giovani.
    L’evento è stato un grande successo e si è chiuso con la promessa di tenere stretti i contatti tra tutti i partecipanti e di allargare i rapporti a quante più realtà sarà possibile coinvolgere, perché mai come nella pallavolo il motto “l’unione fa la forza” può diventare realtà e fare la differenza verso un futuro che è ancora da scrivere.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Righi e Fabris in audizione alla Camera: “Differenziare professionisti e dilettanti”

    Di Redazione
    Giornata importante, quella di ieri, per i presidenti di Lega Pallavolo Serie A e Lega Pallavolo Serie A Femminile, ascoltati in audizione dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera dei Deputati in merito ai decreti di riforma dello sport recentemente approvati dal governo. Massimo Righi e Mauro Fabris sono intervenuti insieme al presidente della Lega Basket Umberto Gandini proponendo alcune modifiche alla riforma per renderla maggiormente sostenibile per il sistema sportivo.
    “C’era bisogno di una riforma – ha esordito infatti Righi – e siamo totalmente favorevoli al principio di tipizzare il contratto di lavoro sportivo, ma riteniamo che debba esserci una profonda distinzione tra i lavoratori professionisti e quelli dilettanti. Al momento, infatti, è stato clamorosamente parificato lo sportivo dilettante al superpagato calciatore dal punto di vista del trattamento fiscale. Il mondo dei dilettanti viene da oltre vent’anni di tassazione al 23%, un costo che stava diventando insostenibile già prima della riforma; aggiungervi anche il contributo previdenziale significa far sparire l’attività di base oppure incentivare pagamenti irresponsabili“.
    “Se la riforma andasse a regime così com’è – ha proseguito il presidente di Lega – i costi aumenterebbero del 43% entro il 2024, un aggravio evidentemente non sostenibile. Noi chiediamo invece di considerare il mondo dilettantistico un mondo speciale per i valori che persegue: lo caratterizzano la tutela della salute, l’integrazione sociale, la crescita e la formazione dei giovani. Il criterio deve essere la sostenibilità e non la ‘selezione naturale’, dobbiamo preservare le nostre società“.
    Poi le proposte concrete: l’inquadramento del rapporto di lavoro dilettantistico nell’ambito della collaborazione coordinata e continuativa e l’introduzione di un contratto di formazione per atleti dai 18 ai 29 anni, con sgravi contributivi per renderlo più sostenibile. Inoltre, ha ribadito Righi, “l’aliquota contributiva non può essere la stessa per dilettanti e professionistici: chiediamo che sia abbassata al 10% a regime, partendo dal 7% per il primo anno“. Dal punto di vista tributario si propone infine l’introduzione di una flat tax al 15% per i ricavi fino a 65mila euro. “Tutto questo non comporta maggiori oneri a carico dello Stato – ha affermato il numero uno di Lega – perché le minori entrate sarebbero compensate dall’emersione di quella base imponibile che al momento non viene corrisposta“.
    Sul tema del vincolo sportivo, infine, Righi ha sottolineato le possibili conseguenze negative dell’abrogazione: da una parte le società perderebbero i diritti acquisiti con l’acquisizione dei cartellini e gli investimenti effettuati, dall’altra smetterebbero di investire nel settore giovanile, catalizzando tutte le risorse sulle prime squadre. La Lega propone quindi da un lato di introdurre una norma transitoria di 5 anni per gestire il passaggio, e dall’altra di abolire il vincolo solo a partire dai 19 anni, mentre per le fasce precedenti sarebbero le singole Federazioni a dover introdurre nuovi meccanismi di svincolo.
    L’intervento di Fabris – pur ostacolato dalle difficoltà di connessione – si è concentrato soprattutto sull’aspetto delle risorse economiche: “I movimenti congiunti di pallavolo e basket – ha spiegato il presidente di Lega femminile – coinvolgono circa 15.500 addetti e sono seguiti da 27 milioni di sportivi. A fronte di ricavi complessivi di 182 milioni di euro pre-Covid, abbiamo avuto una perdita consolidata di circa 82 milioni tra perdita di incassi, defezione degli sponsor e spese mediche. Certamente non è questo il momento per immaginare ulteriori costi e aggravi a carico delle società“. La richiesta al governo è invece quella di sostenere i club con un ristoro delle spese sanitarie e un contributo per compensare i mancati introiti simile a quello corrisposto per altri settori.
    La registrazione integrale degli interventi è disponibile online.
    (fonte: Web TV Camera) LEGGI TUTTO

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    Audizione alla Camera per Massimo Righi sulla riforma del lavoro sportivo

    Di Redazione
    Il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, sarà ascoltato lunedì prossimo 11 gennaio dalla Commissione Cultura e dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati in merito alla riforma del lavoro sportivo.
    “Stiamo lavorando da molto tempo su questo progetto che mira ad una nuova definizione del lavoratore nello sport – spiega Massimo Righi. – In particolare per la nostra Serie A, dove era chiara da tempo la necessità di una nuova definizione, legale e contributiva, di un lavoratore professionale ma in ambito non professionistico. Ora finalmente, dopo tanto lavoro nostro, dei nostri consulenti, del Comitato 4.0 e di colleghi di altre discipline, muoviamo un importante passo avanti verso una revisione dello status legale dello sportivo, che spesso costringeva Club ed atleti in una terra di mezzo, tra professionismo e dilettantismo, senza legittimazioni specifiche. Preoccupa infine la norma sul “vincolo sportivo”: è scritta male e presenta diversi profili di criticità. Speriamo vengano ascoltate le richieste che arrivano da tutto il mondo dello sport”.
    Sarà una intensa giornata per le Commissioni riunite VII (Cultura, scienza, istruzione, sport) e XI (Lavoro) sullo “Schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo (atto del Governo n. 230)”.
    La Lega Pallavolo Serie A parteciperà alla sessione delle 17.00 insieme alla Lega Basket, Lega Nazionale Pallacanestro e Lega Pallavolo Serie A Femminile. A seguire la Lega Calcio Serie A. Il pomeriggio sarà aperto ascoltando Enti di Promozione e sport associati al CONI, seguiti dall’audizione di Lega Pro e LND.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    AIP incontra la Lega Pallavolo Serie A: si parla di planning, compensi e riforma

    Di Redazione
    Nel tardo pomeriggio di venerdì 18 dicembre si è svolto un terzo incontro telematico tra la delegazione di AIP e Massimo Righi, Presidente di Lega Pallavolo Serie A, accompagnato dai vicepresidenti Agnelli e Fanini, dal vicedirettore Rossini e dal consulente di Lega, l’avvocato Fistetto. È stato il primo incontro dopo la comunicazione ufficiale e pubblica della Lega Pallavolo Serie A nella quale si riconosceva l’importanza di AIP (30 novembre 2020); si sono trattate fin da subito le questioni più urgenti e si sono definite le modalità con cui trattare anche le tematiche più di lungo termine.
    Il presidente Righi ha informato l’Associazione del planning che si sta discutendo per la SuperLega e del relativo blocco delle retrocessioni. L’Associazione ha posto alcune domande sui controlli intermedi dei compensi sportivi, evidenziando la problematica della mancata previsione nel campionato di Serie A3. È stato inoltre ripreso l’argomento delle fideiussioni, evidenziando la necessità di privilegiare i crediti degli atleti.
    L’incontro è durato due ore e mezza e sono stati affrontati anche due temi molto cari all’Associazione e inseriti nella cosiddetta Riforma dello Sport: il lavoro sportivo e l’abolizione del vincolo sportivo. Essendo tematiche molto complesse, le parti sono rimaste d’accordo di continuare a confrontarsi e aggiornarsi anche nelle prossime settimane, visto lo stringente programma parlamentare in definizione.
    Nel suo comunicato, l’Associazione Italiana Pallavolisti ringrazia la Lega Pallavolo Serie A “per la grande disponibilità avuta per gli atleti, i quali, con una nuova mentalità, vogliono dare un contributo attivo a tutto il sistema. Un passo di forte rilevanza di cui tutto il sistema può essere orgoglioso, una partecipazione attiva verso un nuovo futuro da affrontare insieme“. LEGGI TUTTO

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    Nuova formula senza retrocessioni? Oggi una riunione decisiva

    Di Redazione
    La formula della Superlega maschile potrebbe essere cambiata per far fronte ai numerosi rinvii causati dall’emergenza sanitaria, e tra le altre conseguenze potrebbe esserci anche il blocco delle retrocessioni. Non ha escluso nessuna evenienza Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo Serie A, nell’intervento di ieri alla trasmissione “Wi-Fipav, la pallavolo in diretta“: dalla riunione in programma oggi con i dirigenti del massimo campionato nazionale potrebbero già uscire novità importanti sul prosieguo della stagione.
    “Avevamo concluso venerdì il nuovo planning con tutti gli anticipi e i posticipi – sono le parole di Righi, riportate oggi da Il Gazzettino Padova – ed eravamo arrivati a una saturazione, nel senso che avevamo detto: da ora in avanti non può succedere più niente, o può succedere qualcosa solo a qualche squadra. Ma è arrivata, puntuale come una cambiale, la situazione di Monza, che è una delle società che ha più criticità in assoluto per i recuperi ed era già in sofferenza totale sul calendario. Siamo arrivati a un vicolo cieco“.
    “Non vi nascondo – continua il presidente di Lega – che nella riunione con i dirigenti analizzeremo in maniera molto approfondita se possiamo andare avanti o se invece le date ci impediscono di recuperare tante partite. Allora bisognerà intervenire sulla formula e cambiarla, sia quella della stagione regolare sia quella dei play off, e di conseguenza vedere quello che ne nasce, chiaramente anche per le retrocessioni“.
    (fonte: Il Gazzettino Padova) LEGGI TUTTO