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    Tsitsipas: “Avrei dovuto giocare qualche match su erba”

    La sconfitta di Stefanos Tsitsipas è stato il “botto” della prima giornata dei Championships. Il finalista di Roland Garros ha perso molto nettamente contro l’americano Tiafoe, mostrando una condizione incerta ed un pessimo adattamento all’erba. Per questo, nella press conference post partita, il greco ha ammesso di aver sbagliato l’approccio a Wimbledon. “Oggi è stata […] LEGGI TUTTO

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    Berrettini, la calma dei forti, con vista su Wimbledon (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini

    La calma dei forti. Il successo al Queen’s di Matteo Berrettini non è solo un titolo molto prestigioso nel palmares di ogni tennista. È l’ulteriore conferma di quanto l’azzurro sia salito di livello raggiungendo una consapevolezza propria dei grandi giocatori e diventando il primo degli outsider per i Championships di Wimbledon. Potrebbe apparire una dichiarazione forte, soprattutto per gli scaramantici, ma gli indizi sono talmente chiari e concordanti da costituitre una prova.
    Era la testa di serie n.1 del torneo nel club della Regina, il favorito. Ha retto il ruolo da campione, giocando per tutta la settimana un tennis notevole per efficacia, forza e costanza. In finale non ha giocato il suo miglior tennis con continuità. Dopo un ottimo primo set, dominato al servizio, nel secondo ha perso il tiebreak concedendo un punto che poi è risultato decisivo. È partito con nervosismo nel terzo set, meno preciso col diritto e meno efficace con la prima, ma quel momento di difficoltà è riuscito a gestirlo bene, con calma, e nella fase decisiva del set è riuscito a tirare fuori la giocata, quella propria del campione, che alza il livello nel momento clou.
    Matteo si presenta a Wimbledon 2021 non solo con un ATP 500 vinto ma soprattutto in grande fiducia e con la consapevolezza di essere molto forte sui prati. È in ottima condizione fisica e questo resterà per tutta la sua carriera l’aspetto più importante perché a livello di punti di forza e di forza mentale non ci sono dubbi sul fatto che Berrettini sia già un giocatore da “corsa”, pericolosissimo nei grandi appuntamenti.
    il suo tennis è ideale per eccellere sull’erba dei nostri tempi. Ormai il serve and volley è diventato antiquariato, oggi su erba serve la battuta, saper chiudere velocemente, trovare tempi di gioco rapidi per l’affondo e cambi di ritmo, potenza e forza mentale per sfruttare il momento. Qualità in cui il romano eccelle. Berrettini può distruggerti con la prima di servizio, aprirsi il campo benissimo con la seconda grazie a palle molto lavorate e quindi diventare incontenibile col diritto; è velocissimo a spostarsi a sinistra e spingere col diritto, palle fortissime difficili da leggere e che lasciano letteralmente fermo l’avversario.
    Ma ancor più decisivo è il passo in avanti sul lato sinistro: Matteo adesso col rovescio riesce a trovare con buona continuità ottimi impatti in anticipo, sia in lungo linea che incrociato, andando così a coprire quella che finora è stata una sua debolezza. Tatticamente è fondamentale alternare questo “nuovo” rovescio coperto ad i suoi tagli, perché variando lunghezza di palla, velocità e angolo riesce ad aprirsi il campo, riesce a guadagnare tempo quando è in difesa e quindi può spostarsi sul diritto e sprigionare la sua potenza.
    L’unica soluzione che deve migliorare per diventare davvero fortissimo su erba è la risposta bloccata, un colpo quasi indispensabile a contenere i migliori. Anche nella settimana perfetta culminata con la vittoria al Queen’s si è notato più volte una certa difficoltà di Matteo nel rimettere i servizi più veloci con un impatto in avanti senza sbracciare, come gestire con un colpo secco i tagli più velenosi. Contro Norrie in finale al Queen’s è stata evidente la sua difficoltà nel bloccare col polso da sinistra. Ideale sarebbe staccare la mano per una risposta col polso bloccato, con la palla che passa la rete e resti bassa, che costringa il rivale a fare tre passi in avanti diventando assai scomoda da gestire. Non è un colpo facile da inserire, ma sarebbe il completamento ideale in un bagaglio tecnico notevolissimo su erba. Matteo è bravissimo a staccare la mano e bloccare il polso per la smorzata, la mia sensazione è possa farcela anche in risposta.
    Vedremo cosa il sorteggio riserverà a Matteo. Essere tra le prime otto teste di serie è eccellente, ma non ti mette al riparo da possibili avversari scomodi. Entrare bene nel torneo sarà fondamentale, ma la cosa più importante è che Berrettini giochi con calma ed ambizione, la stessa mostrata a Roland Garros vs. Djokovic, quando se l’è giocata alla grande contro un avversario quasi ingiocabile. Nessuno chiederà la coppa a Matteo, ma il suo livello su erba parla chiaro, è assolutamente tra i più pericolosi outsider, probabilmente il primissimo della lista. Personalmente prima di Berrettini vedo Djokovic, il vero favorito, quindi il duo Medvedev – Tsitsipas. Non altri.
    Pronostici e speranze a parte, l’importante è che riesca a giocare libero e consapevole. Che possa esplodere tutta la sua potenza e classe, che serva come un treno, che riesca a spingere col diritto e tagliare col rovescio, venire avanti con decisione e rischiare la giocata. Se vedremo questo Berrettini sui “sacri” courts, sarà il suo tennis e la sua classe a parlare e farci sognare….
    Marco Mazzoni
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    ATP Queen’s: Berrettini supera facilmente Murray, nei quarti trova Evans

    Matteo Berrettini sull’erba del Queen’s club a Londra

    Matteo Berrettini vince facilmente contro Andy Murray sull’erba del Queen’s, 6-3 6-3 lo score in favore del romano. Nonostante il “nome” e la storia di Andy sull’erba, è stato netto il gap a favore dell’azzurro, troppo più solido e continuo nella spinta rispetto all’incerta condizione del rientrante Murray. Ai quarti di finale Berrettini trova Daniel Evans.
    Un buon match per Matteo, tutto ha funzionato discretamente bene nel suo tennis. Ha regalato qualche punto a rete, ha sbagliato qualche risposta, ma mai abbiamo avuto la sensazione che la partita potesse complicarsi o addirittura girare a favore dello scozzese. Murray è uno dei migliori della sua epoca su erba, con 2 titoli a Wimbledon, l’Oro Olimpico sul “sacro” Centre Court nel 2012 e quindi 5 vittorie in questo torneo (record assoluto). Ma quello era… il vero Murray. Coraggioso Andy a cercare di tornare, ad insistere spinto dal viscerale amore per il gioco, come lui stesso ha dichiarato. “So che ogni partita potrebbe essere la mia ultima, per questo le giocherò tutte alla grande”. Applausi convinti per il Campione che gioca nonostante i problemi, il ritardo di forma fisica e tecnica. Ma non possiamo non sottolineare come oggi in campo si sia visto un abisso tra Berrettini e Murray per efficacia, forza, qualità ed intensità. Andy prima dell’operazione all’anca serviva bene, applicava alla grande schemi offensivi e pungeva alla risposta. Il Murray del 2021 è purtroppo lento, falloso, non continuo con la prima e a fondo campo arriva troppo scarico con le gambe per riuscire a spingere con potenza e precisione. Ammirevole, ma assai inferiore a quel che serve per impensierire Berrettini.
    Matteo ha servito piuttosto bene, ha regalato poco col rovescio, anzi ha trovato spesso un tempo d’impatto davvero notevole. Questa è forse la nota più interessante del suo match: su erba deve necessariamente cercare impatti in anticipo perché la palla scivolerà spesso bassa, e per la sua stazza non sarà facile “tirarle su”, a meno di optare per il suo ottimo back. Oggi, probabilmente perché si sentiva sicuro sul rivale, ha cercato spesso l’impatto secco, anche cross, trovando soluzioni interessanti. Alternando questo colpo ai suoi tagli, ha guadagnato campo ed è venuto avanti a prendersi il punto. Una buona partita, chiusa con 28 vincenti a 7, a rimarcare ulteriormente la netta differenza sul rivale.
    Domani sarà tutt’altra musica. Evans quest’anno sta giocando bene e su erba il suo tennis offensivo e spesso imprevedibile potrebbe creare più di un grattacapo all’azzurro, soprattutto se non dovesse servire con alte percentuali.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.

    L’idolo di casa e 5 volte vincitore del torneo (record all-time) inizia al servizio. Serve bene Andy nei primi due punti, Matteo prova con successo una delle sue smorzate. Si va ai vantaggi. Murray tiene il primo game. Matteo serve, ma è Murray ad incantare con un passante di diritto in corsa che è da “Murray Doc”. Si porta 0-30 lo scozzese, l’azzurro ha bisogno del servizio. Con un diritto forzato in corridoio (troppa fretta), Berrettini si ritrova 15-40, due palle break da cancellare. Servizio ok sulla prima, chiude a rete sulla seconda, ma che sprint Andy, sembra quello dei bei tempi per reattività in difesa. Con “una mazzata” da 143 miglia ed un scambio vinto, Berrettini impatta 1 pari. 11 minuti e già diversi scambi interessanti. Si avanza sui turni di servizio. Nel quinto game Murray va in difficoltà, è in ritardo su di un rovescio, 0-30, e quindi sbaglia una volée alta di rovescio, non facilissima. 0-40, tre palle break per il romano. Cancella le prime due col servizio ad un buon ritmo dal centro del campo. Spedisce lungo però un diritto all’uscita dal servizio lo scozzese, arriva il BREAK per Matteo, avanti 3-2 e servizio. Murray approfitta di un doppio fallo di Matteo e risponde bene, in modo aggressivo bloccando la racchetta con ottimo timing, forzando il sesto game ai vantaggi. Con due ottime prime, Berrettini non si mette nei guai e consolida il vantaggio salendo 4-2. In difficoltà Andy anche nel settimo game, ma con un paio di schemi offensivi dopo la prima di servizio, riesce a vincere il game, 4-3 Berrettini lo score. Murray cerca di incidere in risposta tagliando molto bene col rovescio in back, palla bassa a “far lavorare” le ginocchia dell’italiano. È ottimo Matteo sullo 0-15 a correre bene a destra e tirare su un diritto lungo linea molto complicato, su una palla che poteva complicare non poco il game. Fa il pugno “Matté”, e con una coppia di Ace si porta 5-3. Si vede che a Murray manca ritmo. Si fa sorprendere dalla potenza di Berrettini in risposta, con un paio di errori gravi crolla 15-40. Sono due Set Point per l’azzurro. Cerca di aggredire la rete Matteo dopo una bella risposta, ma l’approccio è un filo lungo. Si scambia sul secondo, arriva scarico con le gambe Andy a destra, il suo diritto muore in rete. 6-3 Berrettini. Un buon set giocato da Matteo, piuttosto solido e pronto a ricavare punti importanti col servizio.
    Secondo set, s’inizia con Matteo alla battuta. A 30 si porta 1-0. Murray è in evidente difficoltà sul tempo d’impatto, a volte frena troppo tardi, crollando sulla palla; altre anticipa così tanto da colpire scarico. Solo il servizio sembra funzionare discretamente. Berrettini trova un’altra delle sue palle corte fantastiche, stavolta di rovescio. Veloce sotto rete Matteo sul 30 pari, chiude di volo e “vola” a palla break, la prima del set. Se la gioca alla grande l’azzurro, risponde, tocca e chiude sotto rete. Mano delicatissima, rovescio più sicuro, BREAK per l’azzurro, 2-0 e servizio. Sembra tutto molto facile, il gap di intensità e continuità con il rivale è netto. Forse proprio per questo si distrae un attimo Berrettini, sul 30 pari un doppio fallo manda Murray a palla del contro break. Gioca una seconda molto carica e quindi trova un angolo bello stretto col rovescio, Murray è sorpreso e spedisce largo col back. 3-0 Berrettini in 15 minuti, il match sembra “in ghiaccio”. Con grinta Andy vince il quarto game, si porta 1-3. Di nuovo Matteo si imballa un po’ alla battuta nel quinto game, 0-30. Murray ci prova, ha ancora il “cuore” del campione, ma Berrettini c’è, con qualche prima e un bel passante rimonta e si porta 4-1. Nel sesto game Murray parte bene, ma commette troppi errori. Da 40-15 si va ai vantaggi e concede due palle break che di fatto chiuderebbero il match. Gioca solido Andy, servizio e diritto aggressivo. Con un paio di diritti inside in, giocati stavolta belli carichi e con la spinta delle gambe, lo scozzese resta in scia sul 2-4. Berrettini continua a macinare il suo tennis potente, servizio più diritti profondi e precisi. Con il 12esimo Ace del match si porta 30-15, quindi serve altre palle molto cariche, che Murray controlla con difficoltà. 5-2 Berrettini. Non crolla lo scozzese, con due Ace nell’ottavo game si porta 3-5, saltella e cerca di motivarsi per tentare un ultimo assalto. Matteo serve per la vittoria. Inizia con un “bomba” di servizio a 142 miglia, imprendibile. Segue altra botta al T, Murray solo la sfiora. 30-0. Altra prima al centro. 40-0, tre Match Point. Chiude subito l’azzurro, servizio esterno e diritto cross vincente. 6-3 6-3, chiusura autorevole per l’azzurro. Domani sarà tutta un’altra sfida contro Evans.

    Marco Mazzoni
    [1] Matteo Berrettini vs [WC] Andy Murray ATP ATP London Berrettini M.66 Murray A.33 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 2Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Murray A. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-0 → 3-0Murray A. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Murray A. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 6-3Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Murray A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2Murray A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-2 → 3-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Murray A. 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    14 Aces 42 Double Faults 265% (35/54) 1st Serve 66% (40/61)83% (29/35) 1st Serve Points Won 63% (25/40)53% (10/19) 2nd Serve Points Won 48% (10/21)100% (3/3) Break Points Saved 63% (5/8)9 Service Games Played 938% (15/40) 1st Serve Return Points Won 17% (6/35)52% (11/21) 2nd Serve Return Points Won 47% (9/19)38% (3/8) Break Points Converted 0% (0/3)9 Return Games Played 972% (39/54) Service Points Won 57% (35/61)43% (26/61) Return Points Won 28% (15/54)57% (65/115) Total Points Won 43% (50/115) LEGGI TUTTO

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    Nadal ha deciso: niente Wimbledon e Giochi Olimpici

    Rafael Nadal

    Rafael Nadal ha deciso di non giocare Wimbledon e nemmeno i Giochi Olimpici di Tokyo. L’ha annunciato pochi minuti, attraverso un lungo post sulla propria pagina Instagram, in cui spiega le motivazioni della sua sofferta decisione. Ecco la traduzione del suo messaggio, che riportiamo sotto in originale
    “Voglio informarvi che ho deciso di non partecipare alla prossima edizione di Wimbledon che si terrà dal 28 giugno all’11 luglio. Nemmeo giocherò ai Giochi Olimpici previsti per il 24-30 luglio. È una decisione che non è mai facile prendere, ma dopo aver ascoltato il mio corpo e parlato con la mia squadra, ho capito che è la decisione giusta per allungare la mia carriera sportiva e continuare a fare ciò che mi rende felice: competere ai massimi livelli e continuare a lottare per sfide professionali e personali ai massimi livelli in modo competitivo.
    Il fatto che ci siano solo due settimane tra Roland Garros e Wimbledon quest’anno non ha aiutato il mio corpo a riprendersi dalla stagione sempre impegnativa sulla terra battuta. Sono stati due mesi di grande impegno e la decisione che prendo è focalizzata sul medio e lungo termine.
    In questi momenti della mia carriera di atleta, una parte importante è la prevenzione di qualsiasi tipo di sforzo nel mio corpo che potrebbe impedire di esser in grado di lottare a medio e lungo termine per i titoli più importanti.
    Voglio inviare un saluto speciale a tutti i miei fan in tutto il mondo, a quelli nel Regno Unito e in Giappone. I Giochi Olimpici hanno significato molto nella mia carriera e sono sempre stati una priorità come atleta, lì ho trovato l’ambiente del quale ogni atleta vuole sentirsi parte almeno una volta nella propria carriera. Personalmente ho avuto la fortuna di viverli intensamente in tre occasioni e anche di essere l’alfiere del mio Paese”.

    La decisione, dopo i dubbi emersi nella press conference post Roland Garros, era nell’aria. A questo punto Rafa ricaricherà le pile per presentarsi al massimo a New York, torneo in cui ha più chance di vincere rispetto all’erba londinese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: ai vincitori 2021 un assegno di -27% rispetto al 2019. Piccoli aumenti fino a quarti di finale

    Il torneo di Wimbledon nel 2020 si è “salvato” economicamente grazie alla polizza assicurativa che ha coperto la maggior parte dei mancati guadagni. Con l’edizione 2021 ormai alle porte, ecco la lista dei Prize money assegnati ai giocatori in relazione al proprio piazzamento nel torneo. Nel singolare, dal primo turno ai quarti di finale c’è […] LEGGI TUTTO