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    Definita la Top 10 conclusiva del 2024. Domina Sinner, Fritz lo scalatore, Djokovc scivola all’indietro

    Taylor Fritz, best ranking al n.4 – Foto Antonio Fraioli

    Con l’atto conclusivo delle ATP Finals fissato per stasera, già si può tirare un bilancio delle variazioni nella Top 10 ATP rispetto all’anno scorso. Il fatto che stasera a Torino vinca Jannik Sinner o Taylor Fritz non cambierà nella sostanza le posizioni già acquisite nel ranking Live. L’azzurro è saldamente sul trono del tennis maschile, e in caso di vittoria si porterà a casa ben 1500 punti, quelli assegnati al successo nel torneo con un percorso netto, andando così a rafforzare ancor più la sua posizione. Attualmente Sinner ha 11.330 punti, se vincerà il titolo toccherà gli 11.830, una cifra da capogiro che lo pone tra i migliori di sempre punti accumulati, con una distanza di sicurezza enorme sugli avversari. Infatti, con ben 3415 punti di margine su Zverev, l’azzurro è sicuro di restare n.1 anche dopo gli Australian Open 2025, pure nella malaugurata ipotesi di uno zero nel primo Slam dell’anno prossimo.
    Chi invece ha sfruttato alla grande la seconda parte di stagione e in particolare le Finals è Taylor Fritz, che con i punti guadagnati a Torino è sicuro di chiudere l’anno al best ranking di n,4, anche in caso di sconfitta stasera contro Jannik. Sorpasso già completato su Medvedev, mentre il terzo posto di Alcaraz resta piuttosto lontano.
    È curioso andare a vedere come è cambiata la Top 10 rispetto alla conclusione delle Finals 2023. Molti, e significativi sono gli spostamenti.
    Sinner guida la classifica, con un +3 rispetto al n.4 con cui ha terminato l’annata scorsa. Importante anche il salto compiuto da Zverev, n.2 quest’anno, un bel più 5 rispetto alla settima posizione di fine 2023. Cede un posto invece Carlos Alcaraz: lo spagnolo chiuse il 2023 come secondo nella classifica, mentre quest’anno, nonostante due Slam vinti, è clamorosamente dietro a Zverev, oltre a Sinner.
    Quarto è Fritz, con un bel +6 rispetto alla decima posizione di fine 2023, è lo scalatore dell’anno per quanto riguarda la top 10. Doppio passo indietro invece per Medvedev, che aveva terminato la scorsa annata come n.3 e invece oggi si ritrova al n.5, passato dal californiano.
    Le Finals, con la semifinale raggiunta a sorpresa, valgono a Ruud un bel sesto posto nel ranking attuale, figlio di una stagione più solida rispetto al suo deludente 2023, che aveva terminato fuori dalla top 10 all’undicesimo posto. Alla settima piazza troviamo Djokovic, un pesante -6 per il serbo, incapace quest’anno di vincere un solo torneo. Con la scelta di non difendere nemmeno il titolo delle Finals ha pagato un’altra importante perdita di punti. Da n.1 a n.7, Nole si ritrova nella posizione più bassa da moltissimi anni. Gli anni passano anche per lui…
    Anche Rublev scende rispetto a fine 2023, -3 per il russo, scivolato da quinto ad ottavo nel ranking. De Minaur invece chiude la sua miglior annata in carriera al nono posto, con un più tre posti rispetto al dodicesimo di fine 2023. Chiude la top 10 Dimitrov, bravo a scalare 4 posizioni rispetto alla classifica conclusiva dell’anno scorso.
    Altri tre giocatori terminano il 2024 con un calo sensibile rispetto alla fine dell’anno scorso e con l’uscita dalla top 10 di fine anno: Tsitsipas, adesso n.11, con un pesante -5 rispetto alla fine del 2023; Rune, caduto dall’ottava alla tredicesima piazza (anche per lui -5), e Hurkacz, penalizzato da seri problemi al ginocchio e passato dalla nona posizione di fine anno scorso al n.16, con un -7 complessivo.
    Tirando le somme, l’annata 2024 vede un ranking conclusivo molto diverso da quello di fine 2023. È terminato il dominio di Djokovic, Sinner e Alcaraz hanno preso il sopravvento insieme a Zverev, ancora incapace di vincere uno Slam ma protagonista di un’annata assai continua e consistente. Durante la off-season ormai alle porte avremo il tempo per altre analisi più approfondite.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Anche i numeri lo confermano: il Sinner della semifinale di Torino uno dei migliori di sempre

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un dolce sonno ieri notte per gli appassionati italiani, con ancora in testa i colpi fenomenali giocati da Jannik Sinner nella seconda semifinale delle Nitto ATP Finals. Il nostro campione ha distrutto la resistenza del “povero” Ruud, soverchiato da una qualità e quantità di gioco irreale. Sinner ha colpito con potenza e precisione ogni colpo: diritti fulminanti, rovesci da cross a lungo linea con geometria perfetta, risposte aggressive e difese trasformate in attacchi, anche discese a rete chiuse con tagli decisi. Una macchina da tennis quasi perfetta, tutto fatto talmente veloce e potente da diventare impossibile da contenere per il norvegese.
    “Non ha mai giocato così bene!” affermavano molti spettatori ieri sera uscendo dall’Inalpi Arena. Non sono andati poi così lontani dal vero: secondo le rilevazioni di Tennis Insight, che misura ogni aspetto di gioco in profondità, Sinner ha vinto la semifinale a Torino con un rating complessivo di 9.60, la sua migliore performance nell’anno e seconda migliore in stagione in assoluto sull’ATP Tour, di un filo dietro a quella di Zverev a Vienna (9,61). Impressionante la valutazione del diritto, 9.6, un dato enorme, come la conversione del 76% (i punti vinti in attacco) e lo “steal score” di 40% (ossia i punti vinti dalla difesa). Tennis Insight misura la qualità dei colpi analizzando la combinazione di velocità, effetto, profondità, angolazione, con l’impatto che ha sul gioco del tennis e contro quello dell’avversario.

    His best of the season 🔥
    An unbelievable night for @janniksin as he puts in a near flawless peformance 👏#TennisInsights | @atptour | #NittoATPFinals pic.twitter.com/qpTLyw3wCT
    — Tennis Insights (@tennis_insights) November 16, 2024

    “Non è normale arrivare a vincere così” ha affermato Sinner ieri notte dopo la vittoria, confermando di essere a volte sorpreso da se stesso, per la qualità di gioco e forza messa in campo, con punteggi davvero severi per gli avversari. Jannik è arrivato a Torino ben preparato e deciso a migliorare il risultato dello scorso anno. Oggi alle 18 c’è la finale, di fronte ancora Taylor Fritz, già battuto nel girone. Sinner sarà il naturale favorito.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sabato sera, va in scena il Sinner Show! Il n.1 domina Ruud, si gioca il titolo delle ATP Finals contro Fritz

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Saturday night fever a Torino, ma non c’è John Travolta a condurre le danze… È Jannik Sinner il DJ, il ballerino, il one-man-show della seconda semifinale delle Nitto ATP Finals. Il n.1 del mondo domina Casper Ruud con un tennis troppo più veloce, potente e intenso per la difesa e possibilità del rivale, tanto che il 6-1 6-2 in soli 69 minuti è una foto esattamente a fuoco per raccontare lo strapotere tecnico, fisico e agonistico mostrato dall’azzurro all’Inalpi Arena. Per il secondo anno consecutivo Sinner è in finale al torneo dei “Maestri”, e domani (ore 18) scenderà in campo da favorito contro Taylor Fritz, già battuto nei round robin. La superiorità di Sinner stasera è stata così netta che diventa quasi difficile analizzare dal punto di vista tecnico la partita. Too Good direbbero a Londra e dintorni, anzi No Match.
    Fin dai primissimi punti Jannik ha messo in chiaro i rapporti di forza per metter ancor più pressione al rivale, portandolo a giocare su di un livello così alto da togliergli il respiro. Sinner ha preso in mano il tempo di gioco anticipando i colpi in modo brutale e mettendo sotto scacco il rovescio del norvegese, costretto a rincorrere sballottato da tutte le parti o inchiodato in un angolo e quindi punito con una pallata vincente nell’altro. Ma non solo rovescio dove il mismatch tra i due era evidente fin dalla viglia: anche col diritto Sinner ha fatto letteralmente scoppiare la palla, pochissimi gli errori in rapporto al coefficiente di rischio e a quanto le sue traiettorie morissero nei pressi della riga. Il bacio della morte per Ruud…. In una parola: Sinner ha fatto quel che ha voluto. Altalenante il rendimento del servizio di Jannik, unico neo di una prestazione altrimenti perfetta, ma la superiorità in risposta e nello scambio ha più che compensato la bilancia a favore dell’azzurro, apparso sicuro e molto concentrato. Jannik è volato sul campo e sull’avversario, annichilito. E stiamo parlando di uno dei migliori lottatori del tour, non uno passato per caso…
    Ruud ha pure lottato tanto, anche se dallo score non si può capire. Come detto da Sinner a caldo in campo, c’è stato un unico passaggio a vuoto, le palle break concesse improvvisamente sul 3-1 del primo set, nell’unico momento no del suo incontro, un turno di battuta dove il servizio non ha assistito. Lì bravo è stato Casper a spingere e trovare il miglior punto del suo match per potenza e precisione. Non è bastato a recuperare il break, perché uno dei migliori segreti di questo Sinner fortissimo è sua capacità di reazione, immediata e furibonda. Appena va sotto, riesce a concentrarsi e tirare servizi a tutta, drive potenti e precisi, affidandosi alle certezze che da sempre sostengono il suo tennis, il ritmo e pressione, con cui si apre il campo e quindi costruisce lo spazio per l’affondo. A questo oggi (e non solo oggi) ha aggiunto anche l’attacco a rete, con cui ha rimontato quel 15-40 pericoloso. È un plus enorme, perché attaccando per primo non lascia tempo all’avversario di prendersi un rischio totale che, magari, può diventare un vincente imprendibile. No, Sinner ha ormai ogni freccia ideale a colpire qualsiasi bersaglio, e le usa in modo sapiente, anche con un effetto sorpresa non indifferente.
    Convince la velocità in campo di Sinner, come riesca a comandare da ogni posizione del campo. In una serata nel quale il servizio è andato su e giù (alla fine sono sempre 6 Ace, 81% di punti vinti con la prima, ma “solo” 59% in campo, ma ottimo il 63% con la seconda), tutto il resto ha funzionato davvero bene. 22 vincenti e 12 errori, bilancio praticamente al rovescio per Ruud, ma la realtà è che non c’è numero che tenga, e non servono numeri a spiegare la vittoria di Jannik. Sinner è stato semplicemente più forte in tutto, in ogni colpo, in ogni situazione di gioco, anche per forza mentale e fisica.
    Sinner arriva a giocare la seconda finale consecutiva alle Nitto ATP Finals, e stavolta non ci sarà Djokovic al di là dalla rete, ma Taylor Fritz, già battuto nel round robin? Paura della “maledizione delle Finals”, quella che recita “Vinci nel girone, perdi dallo stesso giocatore nella finale…” La sensazione è che contro un Sinner così forte, sicuro e consapevole, a Fritz non basterà aggrapparsi alla cabala e scaramanzia…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla del match e spara subito un gran rovescio cross, poi un altra a chiudere il primo scambio di ritmo. Solo due punti, ma è già evidente il gap di controllo tra i due alla massima velocità, e Jan picchierà duro su quel lato del nordico… Con un attacco perentorio Jannik chiude il primo game. Troppo più veloce la palla di Sinner, profonda, anche con un discreto spin, Ruud è in grossa difficoltà a reggere sul ritmo. Solo con un’ottima prima palla Casper riesce a tenere in mano il gioco e affondare, e nemmeno sempre basta perché la risposta del n.1 marca subito presente. No vabbé… SHOW TIME Sinner! Sul 15-30 Jannik risponde in allungo, profondo, prende possesso dello scambio, sballotta da tutte le parti Ruud e alla fine lo infila col lob dopo aver chiamato a rete. Dominio. Si prende il BREAK di prepotenza, con una manata degna del Tyson doc. 2-0 Sinner. Troppo rapido, potente ed efficace, Jannik non sbaglia una scelta, e non manca una esecuzione. Impressionante la potenza e angolo col diritto dopo il servizio. 3-0 Sinner. 12 punti a 3. No Match So Far. Rifiata un attimo l’azzurro, Ruud finalmente comanda qualche punto e muove lo score nel match, 3-1. Bravo Casper in difesa nel quinto game, regge finalmente la profondità di Jannik e con due ottime difese si porta 15-30. Bravissimo Ruud nel correre destra e sinistra e trovare un diritto clamoroso lungo linea, che lascia tutti di stucco. 15-40! Attacca l’italiano sulla prima palla break, e chiude di volo; pure sulla seconda, e il passante del vikingo è out. Ha smarrito la prima palla Sinner in questo game, la ritrova ai vantaggi e subito riprende il controllo. 4-1 Sinner. Il pubblico si esalta per le rincorse di Sinner, addirittura due smorzate nello stesso scambio, la seconda errata e il punto se lo prende lui. Poi attacca col diritto, potente e preciso e sul net non sbaglia. 0-40. Perfetto, mamma mia… Jannik risponde, inchioda Casper a sinistra, due palle, poi fa un passo e via, diritto lungo linea nel campo aperto. Doppio BREAK, 5-1. Jannik regala al pubblico altri vincenti, ben proiettato a rete dopo una prima palla in gioco solida. Chiude al primo Set Point 6-1, 30 minuti di assolo. Troppo più forte in tutto. Quasi troppo…
    Ruud inizia il secondo set con un buon turno di servizio, Sinner lo segue a ruota. Sul 2-1 Ruud, Jannik commette i primi due veri errori “gravi”, uno smash quasi lisciato (forse colpa delle luci?) e poi un diritto in scambio. 0-30. Rimedia subito concentrandosi al massimo e tirando due eccellenti servizi (Ace sul 15-30), poi un diritto vincente lungo linea che lascia Casper a metri. 2 pari, con un altro Ace. Impressionante come l’azzurro, appena cala di livello per due punti, resetti tutto in attimo e ritrova la massima efficacia, è una mazzata anche per il morale degli avversari, che appena intravedono uno spiraglio di luce vengono ricacciati subito nel buio più pesto… Sinner inizia il quinto game con una risposta fulminante, poi un’altra risposta profonda. La pressione di Jannik è micidiale, palla dopo palla conquista spazio sul campo e infila un diritto lungo linea da sinistra imprendibile. 15-40. Ruud stavolta regge, servizio e diritto lo sostengono. Annulla anche una terza PB Casper, sempre col servizio (è cresciuto col colpo nel secondo set), poi sbaglia un tocco di volo non impossibile e stavolta il BREAK arriva, sulla seconda di servizio entra a tutta e sfonda col diritto. 3-2. Il n.1 ci mette ben poco a consolidare il gap sul 4-2, con il settimo Ace del match. Ruud non ce la fa, nemmeno nel settimo game riesce ad arginare il pressing di Sinner, è costretto a fare un miracolo per vincere un punto. Sul 15-40, Jannik tira una risposta di diritto incrociata assurda, una detonatore che fa esplodere l’Arena. 5-2 Sinner. Chiude in bellezza 6-2 con un Ace, a coronare un turno di servizio straordinario. Che campione!!!

    [1] Jannik Sinner vs [6] Casper Ruud ATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [1]66 Casper Ruud [6]12 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-2 → 6-2C. Ruud 0-15 0-30 15-30 15-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 ace3-2 → 4-2C. Ruud 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 ace1-2 → 2-2C. Ruud 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1C. Ruud 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-1 → 6-1C. Ruud 0-15 0-30 0-404-1 → 5-1J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 4-1C. Ruud 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-0 → 3-0C. Ruud 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Ruud 🇳🇴

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    308
    187

    Ace
    9
    1

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    27/46 (59%)
    22/39 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    22/27 (81%)
    14/22 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/19 (63%)
    4/17 (24%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    3/7 (43%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    7

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    227
    55

    Punti vinti sulla prima di servizio
    8/22 (36%)
    5/27 (19%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    13/17 (76%)
    7/19 (37%)

    Palle break convertite
    4/7 (57%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    7
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    9/9 (100%)
    5/6 (83%)

    Vincenti
    22
    10

    Errori non forzati
    12
    20

    Punti vinti al servizio
    34/46 (74%)
    18/39 (46%)

    Punti vinti in risposta
    21/39 (54%)
    12/46 (26%)

    Totale punti vinti
    55/85 (65%)
    30/85 (35%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    211km/h (131 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    201km/h (124 mph)
    196km/h (121 mph)

    Velocità media seconda
    157km/h (97 mph)
    165km/h (102 mph) LEGGI TUTTO

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    Il record di Sinner e Zverev alle ATP Finals

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Percorso netto. Jannik Sinner e Alexander Zverev hanno rispettato il loro ruolo di favoriti alle ATP Finals vincendo i rispettivi gironi e qualificandosi per le semifinali. Entrambi hanno vinto i loro tre match, e l’hanno fatto senza perdere un set. È un evento assai raro, vista l’altissima competizione di un torneo diverso dal resto dell’anno, dove si affrontano i migliori otto della stagione. Infatti è solo la terza volta nella storia delle ATP Finals che due tennisti riescono a vincere le tre partite del round robin senza cedere nemmeno un set.
    La prima volta accadde nel 1978, al leggendario Madison Square Garden di New York, con gli statunitensi John McEnroe e Brian Gottfried vincitori dei due gironi senza lasciare per strada ai rivali un solo set. Alla fine il torneo lo vinse un giovane McEnroe, battendo in finale Arthur Ashe
    Le seconda volta è più recente: siamo a Londra, presso la la O2 Arena, nel 2014. Novak Djokovic e Roger Federer dominano i gironi senza cedere un set, ma purtroppo il torneo finirà in modo amaro visto che lo svizzero va k.o. alla schiena al termine di una semifinale durissima contro il connazionale Stan Wawrinka (la spunta solo al tiebreak del terzo set)  ed è costretto a non giocare la finale contro Djokovic, campione senza sudare un goccia.
    Siamo all’attuabilità, ATP Finals 2024: è la terza volta nella storia che i due vincitori dei gironi non cedono nemmeno set nelle tre partite disputate. Jannik Sinner, n.1 del mondo, batte De Minaur, Fritz e Medvedev, mentre il n.2 Alexander Zverev si sbarazza di Rublev, Ruud e Alcaraz, vincendo i rispettivi gironi. Sono i due grandi favoriti per il titolo. Oggi in campo le due semifinali: Zverev affronta Fritz nella partita pomeridiana, Sinner se la vedrà con Ruud in quella serale.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zverev serve come un treno e batte Alcaraz. È in semifinale alle ATP Finals, Alcaraz out anche col conteggio dei game

    Alexander Zverev (foto Getty Images)

    Zverev Uber Alles! Imprendibile al servizio, e pure bello tosto nella lotta, davvero difficile battere una simile “macchina da tennis”, ben oliata e senza importanti passaggi a vuoto, quei momenti di passività e tensione che troppe volte l’hanno penalizzato, a volte pure mortificato al cospetto di avversari più duri mentalmente… Oggi Sasha Zverev è stato duro, durissimo: con una prestazione di altissimo livello al servizio e assai focalizzato e preciso nello scambio il tedesco batte un Carlos Alcaraz altalenante ma tutt’altro che dimesso nella terza partita del gruppo Newcombe (7-6 6-4 lo score), assicurandosi così la terza vittoria e la matematica qualificazione alle semifinali delle Nitto ATP Finals, dove sabato sfiderà Taylor Fritz, secondo nel gruppo Nastase. Alcaraz invece paga a caro prezzo la sconfitta: anche nel computo della percentuale di game vinti è dietro e quindi nessuna combinazione tra Ruud e Rublev nel match serale può salvarlo. Aereo pronto per Malaga, c’è da vincere una Davis Cup con e per Nadal.
    Zverev ha disputato un match terribilmente solido con il servizio, non ha sbagliato praticamente niente col rovescio in scambio ed ha retto piuttosto bene anche contro il diritto di Alcaraz, colpo andato a corrente alternata tra pallate spettacolari ma anche errori. Zverev ha meritato complessivamente il successo: ha strappato ben 7 palle break nel primo set, senza sfruttarne nessuna, ma nel tiebreak è andato avanti 5-2 con grande qualità, subendo poi una reazione spettacolare di Alcaraz. Decisivo un errore di rovescio dello spagnolo sul 5 punti a 4, e che giocata di Zverev sul set point, una volée bassa di difficoltà 10 nella scala Mercalli del gioco, con Carlos un po’ ingenuo nel volerla rimettere di volo, ormai a campo sguarnito. Furibondo Alcaraz al cambio di campo, consapevole che ormai le Finals erano di fatto andate… Nel secondo set Carlos comunque non molla, si procura finalmente due palle break ma Zverev è solido, regge e chiude la partita con un ultimo game bellissimo, a sottolineare la qualità complessivamente buona del match. Dopo parecchi errori iniziali infatti l’incontro è decollato, merito di Carlos che ha iniziato a giocare quel suo tennis a tratti inafferrabile, tanto è fantasioso e vario, splendido contrasto con la sostanza e potenza del rivale. Alla fine Zverev ha vinto perché è stato più continuo e solido, sostenuto da un servizio in grandissimo spolvero. 79% di prime palle in campo, vincendo tre punti su quattro e un favoloso 67% con la seconda, dato questo eccellente vista la qualità in risposta dello spagnolo. Alla fine tutti i numeri sono migliori per il tedesco, come il saldo positivo tra vincenti ed errori ed anche il numero complessivo di vincenti.
    “È stata una partita di un livello spettacolare, lui arriva su ogni palla… sono davvero felice della vittoria” afferma Sasha a caldo in campo. “Sto cercando di migliorare il mio gioco, ma la felicità viene dalla vittoria”.
    Zverev si conferma l’uomo più in forma del suo gruppo, e la vittoria su Alcaraz certifica la sua forza ed anche i miglioramenti in corso dei quali parla continuamente in ogni press conference o intervista. La partita di oggi l’ha vinta principalmente con una battuta che ha sostenuto alla perfezione il suo gioco, consentendogli di giocare relativamente tranquillo in risposta, dove ha potuto prendersi quale rischio in più, ma non solo. Sasha sta avanzando la sua posizione nello scambio, più vicino alla riga di fondo; sta giocando in modo tatticamente ineccepibile col rovescio, colpo che gestisce con profondità e precisione e con il quale cambia ritmo per aperture di campo spesso molto incisive; e pure col diritto è stato molto attento a sbagliare il meno possibile cercando con lucidità molti lungo linea in modo di spostare lo scambio sulla diagonale di rovescio, quella in cui è più sicuro. Inoltre evidente la sua maggior propensione a venire a rete a prendersi il punto: oggi ha rischiato l’attacco 20 volte, vincendo “solo” 11 punti. Si potrebbe pensare che siano pochi – e tanti non sono – ma il tutto va inquadrato in un game plan complessivo, e l’attaccare per primo è un punto di forza non indifferente quando al di là della rete c’è un grande attaccante e creatore di gioco come Carlos. Infatti Zverev ha affrontato la partita di petto, ha gestito molti scambi alle sue condizioni, e seppur passato in varie occasioni quegli attacchi sono stati utilissimi a mettere pressione al rivale e non fargli prendere il possesso del tempo di gioco. Questo era il grande rischio per lui: Alcaraz che comanda il ritmo, che si accende in giocate spettacolari e diventa irresistibile. Per non far sì che questo accada, necessario servire benissimo, sbagliare poco, mettere pressione per non lasciare all’altro il tempo di creare e comandare. Guardando il match dal lato di Zverev, missione compiuta.
    Alcaraz è sceso in campo non nella migliore condizione atletica e si è visto. Troppi gli errori, incertezze tecniche e fasi up and down, dovute sicuramente ad una forma carente, meno esplosività e sicurezza. Ma ha giocato una partita con quel che aveva e non ha mollato sino alla fine, da grande agonista. È stato bravo sino a fondo a darsi la chance di vincere e passare in semifinale. Non è andata bene, ma applausi ugualmente alla sua classe e voglia, Carlos è un patrimonio enorme del gioco, e ogni sua magia vale sempre il prezzo del biglietto. Zverev vince il gruppo Newcombe, era il favorito viste le condizioni non meglio di Alcaraz, sarà favorito contro Fritz in semifinale.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Già dal palleggio di riscaldamento Zverev appare teso: palla lunga, in rete, pure due volée malamente sbagliate. Inizia il match al servizio e sbaglia due colpi di scambio. Poi mette in campo una bella prima palla e finalmente si sblocca, andando a vincere anche il duro e lungo palleggio successivo. Quattro punti di fila e 1-0 Zverev. Diventano 6 i punti di fila, due erroracci di Carlos senza un’idea dietro. Un altro classico unforced di Alcaraz e 15-40, due palle break immediate per il tedesco. Rimedia con due servizi, il primo Ace e una palla esterna precisa, difficile da controllare. Una palla corta perfetta di Carlos è il primo punto esclamativo del match, gli vale l’1 pari. Anche nel secondo turno di battuta Alcaraz è tutt’altro che sciolto, perde di vista due volte la palla con errori banali, e poi una smorzata è troppo lunga, Sasha arriva e chiude. 0-40, stavolta le palle break sono 3, e consecutive… Risale di nuovo la corrente, con l’aiuto del servizio e uno Zverev che entra male nella palla nella seconda chance. Continua il festival degli errori, prima Carlos, poi Alexander (sesta PB non sfruttata), livello davvero basso in quest’avvio, con qualche vincente sporadico. 2 pari. Sul 3-2, in risposta, Zverev tira il primo gran rovescio vincente del match, gli vale il 15-30. Il game va ai vantaggi, ma stavolta non c’è chance di break, 3 pari. Serve benissimo il tedesco, lo spagnolo fa fatica in risposta (sei punti vinti in quattro turni di battuta del rivale). Sul 4 pari Zverev è per la prima volta sotto al servizio. Un doppio fallo gli costa lo 0-30. Rischia un serve and volley sulla seconda palla il tedesco, e gli va bene (ottima la stop volley). Recupera sparando bordate di servizio a oltre 220 km/h, e precise. 5-4. Anche Alcaraz ha preso ritmo al servizio, secondo turno liscio e 5 pari. Sul 6-5 Zverev rimette benissimo un’ottima smorzata, quindi sul 30 pari è bravo ad entrare sulla palla troppo rallentata da Carlos e prendersi il punto che gli vale il set point. Lungo scambio tattico, il primo a sbagliare è Sasha col diritto, un cross mal gestito (non avrebbe fatto il punto). Tiebreak. Buon livello ora, un vincente a testa in avanzamento di grande qualità nei primi punti, e Sasha serve costantemente sopra ai 220 all’ora. Il mini-break arriva sul 3-2: Carlos si fa ingolosire da una risposta non profonda, attacca col diritto cross ma Sasha era lì e lo infila con un passante perfetto. 4-2. Alcaraz cede anche nel punto successivo, sul ritmo, 5-2 Zverev. Lo spagnolo si riprende un punto in risposta, gran passante di diritto (prevedibile l’attacco del rivale), poi un altro con un lob perfetto! Male Zverev però in questi due attacchi, non così incisivi. 5-4. Carlos regala un rovescio in scambio banale che gli costa il 6 punti a 4, e altri due Set Point da difendere. Diritto violento, sbracciata a tutta, per cancellare il primo, 6-5, ma ora serve Sasha. Che punto!!! Zverev ancora attacca, riesce a tenere in gioco un volée bassa difficilissima, e Alcaraz in avanzamento vuol colpire di volo ma spedisce in corridoio. SET Zverev, 7 punti a 5. Set meritato, viste le tante palle break conquistate (7) e la qualità al servizio. Con questo set, Zverev è sicuramente in semifinale.
    Secondo set. Alcaraz falloso, e ai vantaggi Zverev trova un passante di diritto poderoso, subito chance per scappare via. Spreca Carlos, dopo un gran rovescio incrociato non si piega sulle gambe nei pressi del net e il tocco di rovescio non passa la rete. BREAK Zverev, all’ottava chance riesce a volare avanti. Totale lo scoramento di Carlito dopo aver subito un altro super passante di rovescio di Sasha nel primo punto del secondo game. Testa bassa, linguaggio del corpo non buono per Carlos, che a zero subisce la potenza del rivale (2-0). Zverev ormai gioca a braccio sciolto, mentre Alcaraz tira palle, non “gioca” con costrutto. Ha talmente tanto talento e qualità che in qualche modo vince il terzo game, eccellente il diritto vincente decisivo ai vantaggi. Nel quarto game Carlos prova una reazione, aziona tutta la velocità del braccio ma sul 30 pari regala malamente un colpo e non si dà pace. Sasha ringrazia e spara l’Ace (3-1). Improvvisamente Zverev ha un calo d’attenzione sul 3-2. Due errori, poi sul 15-30 spara un diritto d’attacco fuori un metro. Ecco le prime palle break del match per Alcaraz, due di fila. Non le gioca bene Carlos, stecca clamorosa sulla prima, mentre nello scambio seguente esagera con l’angolo nell’inside out di diritto, con Zverev assai conservativo… Rimonta Sasha, solo restando solido, un “buon” Alcaraz qua poteva fare assai di più, troppo attendista. 4-2 Zverev. È l’ultimo sussulto dell’incontro arriva sul 5-4. Zverev serve per chiudere, ma subisce un passante violento dell’iberico nel primo punto. Delicatissimo il secondo, lo gestisce da campione Sasha controllando lo scambio e attaccando con precisione. Carlos trova un’altra super giocata di tocco e poi passante che gli vale il 15-30. Uff! Esce di un niente un rovescio di Alcaraz che l’avrebbe issato a due palle break. Spettacolo! Anche Zverev trova un diritto difensivo che diventa un passante basso e imprendibile anche per un Alcaraz in tuffo. Match Point sul 40-30. Chiude col pezzo forte del repertorio, una mazzata di servizio micidiale. 6-4. Vittoria meritata e semifinale. Zverev vince i tre match del girone.

    [2] Alexander Zverev vs [3] Carlos Alcaraz ATP Nitto ATP Finals Alexander Zverev [2]76 Carlos Alcaraz [3]64 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 5-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-303-1 → 3-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-1 → 3-1C. Alcaraz15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1A. Zverev1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 3-2* 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 6-4*6-6 → 7-6C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace6-5 → 6-6A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5A. Zverev 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-404-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4A. Zverev 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-403-2 → 3-3A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-0 → 1-1A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Zverev 🇩🇪
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    322
    280

    Ace
    9
    6

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    55/70 (79%)
    58/87 (67%)

    Punti vinti sulla prima
    40/55 (73%)
    39/58 (67%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/15 (67%)
    15/29 (52%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    7/8 (88%)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    103
    61

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/58 (33%)
    15/55 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    14/29 (48%)
    5/15 (33%)

    Palle break convertite
    1/8 (13%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    11/20 (55%)
    15/24 (63%)

    Vincenti
    29
    26

    Errori non forzati
    25
    34

    Punti vinti al servizio
    50/70 (71%)
    54/87 (62%)

    Punti vinti in risposta
    33/87 (38%)
    20/70 (29%)

    Totale punti vinti
    83/157 (53%)
    74/157 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    232km/h (144 mph)
    221km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    219km/h (136 mph)
    200km/h (124 mph)

    Velocità media seconda
    174km/h (108 mph)
    170km/h (105 mph) LEGGI TUTTO

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    Il servizio di Zverev vs. la risposta di Alcaraz: qua si decide la loro sfida

    Carlos Alcaraz, n.3 ATP alle Finals 2024 (foto Antonio Fraioli)

    Ore 14, all’Inalpi Arena entrano in campo Zverev ed Alcaraz. È probabilmente “La” partita dei round robin delle Nitto ATP Finals 2024, non solo perché si sfidano il n.2 e il n.3 del mondo, ma perché quest’incontro potrebbe risultare decisiva per le sorti dell’intero torneo. Alcaraz è costretto a vincere, altrimenti le sue speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino (vincendo almeno un set potrebbe farcela se Rublev batte in due set Ruud in serata, oppure perdendo in due set e vincendo in due set Rublev si andrebbe al complesso conteggio della percentuale dei game vinti). Lasciando da parte la matematica, nota dolente di questo torneo col format dei gironi, sarà assai più interessante vedere come si presenterà in campo Carlos: se la sua condizione è migliorata, confermando progressi mostrati nella vittoria contro Rublev e riuscendo così a battagliare ad armi pari contro Zverev, oppure se il tedesco continuerà a dominare col servizio e un tennis che sta cercando – faticosamente – di spostare verso un attitudine più offensiva. Sarà l’undicesimo scontro tra Sasha e Carlos, 5 pari il conto tra i due, con tre partite disputate quest’anno: quarti agli Australian Open (W Zverev), quarti a Indian Wells (W Alcaraz), finale a Roland Garros (W Alcaraz). Interessante notare che entrambe le partite giocate indoor sono andate a Zverev. Non è un dato banale: il tedesco al coperto gioca forse il suo miglior tennis in assoluto, mentre lo spagnolo è ancora totalmente in fase di studio quando si gioca in queste condizioni.
    Quali possono essere le chiavi del match? Quella più importante è certamente la salute e condizione fisica di Alcaraz. Si sta riprendendo da una brutta influenza che l’ha come depotenziato nel primo match, in grave difficoltà a respirare e recuperare dopo gli scambi più intensi. Sarà un fattore decisivo perché Zverev è un grande combattente, tira forte, lotta su ogni punto ed ha potenza e schemi per costringere il rivale a palleggi serrati. Oltre a quest’aspetto, decisiva sarà la battaglia tra il servizio di Sasha e la risposta di Carlos. Nelle vittorie dello spagnolo la sua risposta è riuscita a disarmare la forza del primo servizio del rivale, gli ha consentito di prendere il comando delle operazioni, aprirsi il campo con anticipo e chiudere con un affondo vincente; in quelle del tedesco, è stato lui a fare il bello e cattivo tempo con una battuta precisa, a tratti imprendibile, che l’ha messo in condizione di grande vantaggio. La sensazione è che la partita la vincerà chi sarà più forte in questa sfida.
    Zverev ha dichiarato a più riprese nelle scorse settimane di voler cambiare il suo tennis, spostando sempre più il baricentro dei suoi schemi in avanti; non necessariamente proiettato a rete (anche se nei due match disputati a Torino c’è venuto assai spesso), ma stazionando con i piedi più vicini alla riga di fondo. È un esercizio per lui non facile, poiché i suoi drive potenti non funzionano con l’anticipo, ma con la forza di aperture importanti, grandi appoggi e quindi uno slancio che genera spin e forza. Un tennis più muscolare che rapido, necessario il tempo per farlo. Questo contro i due leader nella nuova generazione – Jannik e Carlos – non funziona così bene, perché sia l’azzurro che il murciano sono rapidissimi nel rubare tempo all’avversario, costringerlo a fare tutto in fretta sbattendolo in difesa. Zverev è un grande quando deve contro battere, ma fa tanta fatica e tendenzialmente in questa condizione perde contro i due giovani campioni. L’ha capito e ci sta lavorando. Non sarà mai un fulmine nell’avanzare per impatti in contro balzo, ma di sicuro riuscire a controllare lo scambio con più rapidità è una chiave importante a migliorare e mettere pressione ad Alcaraz (e Sinner). Ci sta provando, con grande determinazione.
    La partita di oggi sarà un bel test per lui anche sotto questo punto vista. Per riuscire a cambiare e diventare un giocatore più offensivo e con tempi di gioco più rapidi, è necessario servire molto bene, come già è capace di fare. Tuttavia c’è un altro passaggio per lui decisivo: la percentuale di prime palle, e la sicurezza della seconda. Infatti se la bordata a tutta di Sasha può essere irresistibile quando prende ritmo, sulla seconda palla le cose cambiano…. di molto. Ancora la sua seconda di battuta non è così ficcante e continua, lì è importante un bel lavoro sulla concentrazione oltre che sulla tecnica. Alcaraz sarà prontissimo a scatenare la velocità bestiale del suo braccio aggredendo ogni seconda palla, cercando immediatamente l’angolo e l’affondo, visto che Zverev non è un fulmine a ritrovare coordinazione e il primo passo dopo aver servito. Alcaraz non è sempre costante in risposta, e tutto parte da una difficoltà a tenere altissima la concentrazione e il focus su schemi “precisi”. L’aver una serie infinita di possibilità nel suo braccio non è sempre positivo, perché in tante fasi della partita la efficacia è la chiave maestra per aprire la porta alla vittoria, mentre eccessi di creatività possono essere contro producenti. E sotto pressione è quando Carlito ancora smarrisce il miglior focus, andando a braccio… e non sempre funziona.
    Questo è uno degli aspetti principali della sfida Zverev – Alcaraz. Ovviamente sono anche altri i temi notevoli, come la posizione in campo, la diagonale di diritto – dove Carlos è nettamente più solido – e quella di rovescio – dove le cose si invertono, ma non resta che gustare un match molto atteso. Spettatore super interessato sarà Jannik Sinner: ancora non conosce il suo avversario in semifinale e paradossalmente potrebbe essere uno qualsiasi dei 4 del gruppo Newcombe. Se Alcaraz e Ruud vincessero in due set, potrebbe verificarsi l’ipotesi più complessa di tre tennisti a due vittorie. In quel caso sia il primo che il secondo sarebbero stabiliti dalla percentuale di game vinti. Prepariamo il pallottoliere, visto che questo scenario è tutt’altro che impossibile…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner Rock ‘n’ Roll! “Le suona” a Medvedev e domina il girone con un tennis in crescendo

    Jannik Sinner (foto Antonio Fraioli)

    Chi lo dice che un match a risultato acquisito non serva a niente? Non certo Jannik Sinner, che scende in campo contro Daniil Medvedev per il terzo incontro del gruppo Nastase alle Nitto ATP Finals e sfrutta l’occasione per affinare la condizione e provare schemi. Migliorare le sensazioni e sentirsi sempre più forte. Con la sua solita solidità e potenza il n.1 gioca un tennis migliore rispetto alle sue prime due uscite a Torino e batte nettamente il fortissimo avversario per 6-3 6-4, uno score che poteva essere anche più netto se l’azzurro non si fosse distratto – o meglio non avesse sperimentato fin troppo…- una volta avanti di un break nel secondo set. Poco male, la sua reazione in quel momento è stata di una potenza straripante e la vittoria, netta, è arrivata poco dopo.
    L’aspetto più importante è aver ammirato in questo terzo match delle Finals un Sinner in netto crescendo di condizione, ancor più reattivo – clamorose diverse risposte in totale allungo e senza equilibrio, con la palla che magicamente si deposita nei pressi delle righe…- più potente col diritto e assai preciso col rovescio. In crescendo anche con la battuta, dopo una fase iniziale così così, ma paradossalmente non ne aveva nemmeno bisogno perché la sua superiorità nello scambio, dal primo colpo o risposta, è stata abissale. Impressionante come fino al break del secondo set (12 game complessivi) il n.1 avesse perso solo 2 punti al servizio, DUE, e non servendo nemmeno così bene come percentuali.
    Sinner ha gestito lo scambio da manuale contro un avversario che ama controllare velocità, rallentando e accelerando. La cosa più affascinante della vittoria odierna di Sinner, l’ottava in carriera sul russo che gli consente finalmente il sorpasso negli head to head, è stato come abbia preso i punti decisivi nei game che l’hanno portato ai break. Jannik ha scelto di rallentare per primo, un back di rovescio improvviso, lungo e senza peso, che ha forzato il russo a giocare a sua volta più piano; Sinner ha quindi fatto un immediato passo in avanti ad anticipare col diritto la palla in arrivo e scaricare una bordata di una potenza inaudita che ha spaccato lo scambio, provocando l’errore o aprendogli lo spazio all’affondo successivo. Vincente. In pratica è andato a stanare il rivale nel suo territorio di caccia, il cambio di ritmo da lento a veloce. Una cosa brutale per la psiche di Daniil, già bella compromessa dal filotto di 8 vittorie a 1 negli ultimi nove scontri, visto che Jannik è andato a prendersi anche la fase con la quale di solito è l’altro a comandare e prendere vantaggio.
    Sinner stasera ha confermato di aver un altro passo, fisico tecnico e mentale rispetto alla versione attuale di Medvedev. Ha gestito a grande velocità ogni scambio dopo una battuta o una risposta davvero ficcante, ha attaccato piuttosto bene, ha risposto da campione. Non c’è stato un momento nel quale Jannik non abbia dato una sensazione di debolezza o problema tecnico, ha controllato il gioco, il tempo di gioco, lo spazio sul campo e anche la testa dell’avversario in modo totale. Dispotico. In più fasi si avvertiva palpabile come Medvedev fosse quasi impotente, affidandosi solo alla qualità della sua prima palla o giocate a tutta estemporanee per fare qualche punto. Non provare a vincere, ma cercare di non essere travolto…
    “Questa partita mi darà fiducia per la semifinale, sono contento del livello a cui sto giocando” afferma Jannik a caldo in campo. Felicissimo per l’affetto del pubblico, che quasi non gli consente di parlare. Tutto bellissimo.
    Sinner vince il girone, per secondo passa Taylor Fritz. È complicatissima la situazione del gruppo Newcombe, tocca aspettare a domani per conoscere l’avversario in semifinale. Non v’è alcuna certezza, eccetto quella che noi più interessa: Jannik Sinner c’è, sta bene, è in crescendo di condizione. E le leggende della disciplina sempre ricordano che i grandi tornei si vincono migliorando match dopo match.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla del match. Game liscio, una stecca di Medvedev, il servizio di Jannik c’è. Il primo lungo scambio del match lo vince Daniil (rovescio out di Sinner), almeno 25 tiri tra ritmo e qualche taglio. Ben due Ace per il russo, 1 pari. Si scambia poco nei game di battuta di Jannik, anche se è sotto al 50% di prime “in”. Jannik cerca il colpo ad effetto, un passante lob colpendo dietro la schiena, ma non entra di poco (in caso contrario sarebbe venuto lo stadio…!?!). Si seguono i servizi, e Sinner è molto rapido nel seguire avanti il suo primo servizio avanzando in campo e scaricando un’accelerazione col diritto molto profonda. Daniil non ha il tempo per reagire. Poderosa la frustata col diritto al volo del n.1 che chiude il quinto game. Un uppercut degno di Mike Tyson. Interessante come Sinner usi per primo il back di rovescio: è utilissimo perché forza Medvedv a rallentare ulteriormente e quindi Jannik anticipa il colpo successivo entrando a tutta e forzando l’errore del rivale. Daniil ha disperatamente bisogno di punti con la prima… non li mette, si scambia e Sinner i prende due palle break sul 15-40. Esagera con la spinta col diritto sulla prima Sinner, non passa la risposta sul 30-40. Si salva il russo, ottimo il cambio col rovescio lungo linea, 3 pari. Filano via come fulmini i game di Jannik, non esattamente quelli di Daniil, di nuovo sotto 15-30 sul 4-3. Con un errore terribile di rovescio il moscovita crolla di nuovo 15-40. Con una difesa bassa di rovescio, maligna perché la palla salta poco, Jannik provoca l’errore di diritto di Medvedev, e BREAK, 5-3. Troppi errori di rovescio del russo, anche su palle di scambio non a tutta o pressanti dell’azzurro. E poi serve pure bene ora, con un Ace di precisione scappa via 40-0 e chiude il set con un altra battuta all’incrocio. P-E-R-F-E-T-T-O. 6-3 senza storia, enorme il divario tra i due, Medvedev ha combinato qualcosa solo col servizio, negli scambi e in risposta no match.
    Daniil va a servire all’avvio del secondo già consapevole di essere OUT dalle Finals, solo vincendo in due set aveva la possibilità di approdare in semifinale. Gioca ugualmente il suo miglior game del match, con un gran tocco, un punto vinto a “pittino” e un Ace. Sinner continua a martellare con la cadenza perfetta di un metronomo, non regala niente. Nel terzo game Sinner mette pressione in risposta al russo, e sul 30 pari castiga un attacco non troppo convinto. Palla break! Ancora una volta Jannik usa lo schema efficacissimo di rallentare col back, avanzare subito e anticipare il colpo successivo, con una bordata indifendibile. BRAEK Sinner, 2-1. Medvedev è sotto scacco, evidente che non sappia letteralmente cosa fare per provare a riaprire la partita. Dopo 12 game il russo ha vinto 2 punti in risposta… Ne strappa altri due nel quarto game, non bastano, Sinner chiude con un’incursione a rete sicura dopo un ottimo servizio. Break consolidato, 3-1. Ora è il russo a buttarsi avanti, perso per preso velocizza le operazioni e attacca, nello scambio è stato totalmente soggiogato per velocità e precisione. Sinner alza i decibel con un passante di rovescio splendido, pizzica quanto basta della riga per esaltare il pubblico dell’Inalpi Arena. Daniil non si scompone, continua ad attaccare e resta aggrappato alla partita (3-2). Forse rilassato dall’ampio margine, nel sesto game Sinner si distrae. Sperimenta fin troppo, sbagliando i tempi dell’attacco e Medvedev invece tocca bene la palla sotto rete e in risposta. Jannik scivola sotto per la prima volta 15-40. Il Contro BREAK arriva sul 30-40, è l’azzurro il primo a cedere in uno scambio di diritto, cercando il cambio lungo linea. 3 pari. Serve bene Daniil, sorpasso 4-3. Rinfrancato dall’esser tornato in vita nel match, Medvedev ci prova in risposta e trova un diritto fulminante. Jannik alza l’attenzione: pressing eccellente e un Ace. Aveva bisogno della battuta, e la battuta lo sostiene, 4 pari. Male Danilo nel nono game, due errori evitabilissimi, non sotto pressione, 0-30. La prima palla non entra, suona l’allarme rosso… Si difende con tutto quel che ha il russo, è bravo a resistere in due scambi non duri, di più. Il pubblico apprezza e si fa sentire. Apoteosi sul 30 pari: scambio lungo, tattico, Jannik rallenta e poi accelera e si prende la riga vincente col diritto. Palla break! Non ha rifiatato nemmeno Daniil, serve e fa male perché dopo tre colpi è evidentemente senza forza e affonda male un diritto. BREAK Sinner, 5-4, serve per chiudere. Impressionante come Jannik abbia iniziato lo scambio decisivo con una risposta d’incontro che è quasi finita sulla riga e lo ha messo in grande condizione di vantaggio. Può sembrare banale, è difficilissimo da farsi. Daniil ci prova fino all’ultima palla, con un’altra risposta notevole. Sul 30 pari però perde totalmente di vista il campo col diritto, Match Point Sinner. Altro errore col diritto, finisce così. Ottava vittoria su Medvedev, sorpasso a 8-7 negli head to head. Domina il gruppo Nastase con tre vittorie e attende il secondo del gruppo Newcombe, sarà stabilito domani. Come lo scorso anno, tre vittorie nei round robin. Quest’anno tutti speriamo un finale diverso e migliore.

    [1] Jannik Sinner vs [4] Daniil MedvedevATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [1]66 Daniil Medvedev [4]34 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-40 40-A4-4 → 5-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 4-4D. Medvedev 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-3 → 3-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-403-2 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 3-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 3-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-30 30-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 ace 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-3 → 6-3D. Medvedev 15-0 15-15 15-304-3 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 2-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Medvedev 🇷🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    303
    248

    Ace
    4
    6

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    28/49 (57%)
    33/52 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    23/28 (82%)
    24/33 (73%)

    Punti vinti sulla seconda
    15/21 (71%)
    8/19 (42%)

    Palle break salvate
    1/2 (50%)
    2/5 (40%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    179
    106

    Punti vinti sulla prima di servizio
    9/33 (27%)
    5/28 (18%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/19 (58%)
    6/21 (29%)

    Palle break convertite
    3/5 (60%)
    1/2 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    9/10 (90%)
    5/7 (71%)

    Vincenti
    12
    17

    Errori non forzati
    14
    28

    Punti vinti al servizio
    38/49 (78%)
    32/52 (62%)

    Punti vinti in risposta
    20/52 (38%)
    11/49 (22%)

    Totale punti vinti
    58/101 (57%)
    43/101 (43%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    214km/h (132 mph)
    212km/h (131 mph)

    Velocità media prima
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    ATP Finals: De Minaur uno spettacolo, ma la potenza di Fritz alla fine prevale (e lo avvicina alla semifinale)

    Taylor Fritz (foto Getty Images)

    Chi temeva un incontro deludente, pure pagato a caro prezzo visti i biglietti non esattamente “economici” delle ATP Finals, ha tirato un gran bel sospiro di sollievo. Fritz – De Minaur, penultimo match del gruppo Nastase, è stata una partita assolutamente divertente e di buon livello tecnico, soprattutto per merito di un indomito Alex, bravissimo a crederci e spingere dalla prima all’ultima palla, anche se le sue chance di qualificarsi per le semifinali a Torino erano più teoriche che altro. De Minaur ha corso e spinto tantissimo, servendo bene ed appoggiandosi alla perfezione alla palla di Fritz, vincendo con pieno merito il primo set. Ha giocato “meglio” come colpi e copertura del campo anche il secondo set, ma purtroppo per lui servendo sotto sul 5-4 del secondo parziale è incappato in un brutto turno di battuta, condito da errori e incertezze che gli sono costati il break, il set, e hanno dato via libera al servizio e maggior potenza di Fritz, che alla fine ribalta tutto e chiude l’incontro per 5-7 6-4 6-3. Un successo molto importante per l’americano: con due vittorie nel girone è in ottima posizione per qualificarsi in semifinale. Attende l’esito di Sinner – Medvedev, e solo una vittoria in due set del russo lo estrometterebbe dal torneo.
    Fritz ha subito per buona parte dell’incontro la grande velocità di copertura del campo di De Minaur, bravissimo a proporre sempre una palla in più in difesa, mai banale, anzi assai difficile da spingere perché spesso negli angoli e con poco peso. Inoltre Alex si è messo la tuta da “Demon” rispondendo benissimo e contrattaccando con grande efficacia, sia volando a rete che trovando alcuni rovesci lungo linea spettacolari. Fritz è stato bravo a non scomporsi, quando spingeva tanto ma non riusciva a sfondare la resistenza del rivale poteva disunirsi. Bravo anche a non perdere focus al servizio pur non trovando l’Ace come suo solito. Paziente e risoluto, ha atteso il momento giusto per prendersi il break nel rush finale del secondo set, alla prima incertezza dell’avversario. Forte del set vinto, nel terzo ha scatenato tutta potenza dei suoi colpi, ha guadagnato campo e la battuta l’ha reso imprendibile o quasi nei suoi turni. Un break nel quarto game, ancora sfruttando incertezze di De Minaur, è bastato a vincere. Una vittoria non banale, contro un avversario tutt’altro che dimesso, che conferma come Taylor abbia raggiunto uno status importante anche mentalmente.
    De Minaur ha una remota possibilità di qualificazione ma inizia l’incontro con un bel piglio, spinge bene col suo rovescio lungo linea e rincorre con qualità sulle accelerazioni di diritto. Splendido il contrattacco e rovescio vincente nel primo punto del terzo game, non a caso è detto “Demon”. Fritz deve azionare il “cannone”, tirando fortissimo, per tenerlo fermo. E servire bene, indispensabile per la sua prestazione. Alex ha un ottimo timing in scambio sulla palla di Taylor, si avventa col rovescio cross non è facile per il californiano contenere. Nella prima fase dell’incontro si seguono i turni di battuta, fino al 3 pari quando lo show si accende. Fantastico lo scambio vinto da De Minaur in apertura del settimo game, si esplora tutto il campo, nessuno dei due concede campo ed è l’australiano a prendersi il punto con un improvvisa bordata lungo linea di rovescio che fa saltare in aria l’Inalpi Arena. Altrettanto bello il suo attacco in contro tempo, chiuso con una stop volley davvero “aussie”. 15-30, primo momento difficile per Fritz al servizio, senza punti “gratis” con la prima. PAZZESCO il game di Alex! Altra difesa estrema e chiusura vincente con un passantino di tocco col diritto. De Minaur sfrutta la palla break sul 30-40: risposta di rovescio lungo linea eccellente, su di una seconda palla non trascendentale di Taylor. De Minaur avanti 4-3, con pieno merito. Veemente la reazione di Fritz, tira a tutta col diritto e forza gli errori di De Minaur, che forse paga lo sforzo del game precedente e spreca con un rovescio troppo ambizioso sulla palla del contro break. 4 pari e comodo sorpasso Fritz, 5-4. Sul 5 pari l’americano va in crisi, non trova l’ace, non riesce a sfondare la resistenza difensiva di un De Minaur velocissimo, e scivola sotto 15-40 e subisce il break alla seconda chance, stecca un diritto correndo a destra dopo alcune ricorse. L’australiano chiude il set 7-5 con un ace esterno perfetto. Più attivo, grandi difese e bravo appoggiarsi sulla palla di Fritz, ricavandone magie. Fritz zero ace, e difficoltà nel fare la differenza col diritto.
    Non facile l’avvio del secondo set per Fritz: è ancora incerto col diritto e concede una palla break, ma si salva vincendo il game. Più fluido e rapido il tennis di De Minaur, molto puliti i suoi impatti e sostenuto dal servizio. Il californiano avanza nel set, si porta 3-2 ancora senza ace, evidente anche da questo la qualità in risposta di De Minaur, che continua a correre come un “demonio” trovando equilibrio e impatti puliti. E pure un altro ace, il quinto dell’incontro, che lo aiuta a impattare lo score 3 pari. Beffardo il sorriso di Taylor nel settimo game, dopo un nastro di ADM che devia la palla in modo ingiocabile. È sotto 0-30, finalmente trova il primo ace del match, e anche il primo gran punto difensivo, ribaltando tutto da difesa ad attacco. Col servizio Taylor annulla una palla break ai vantaggi, ancora di sicurezza per i momenti più difficili. Per dirla in gergo pugilistico, “ai punti” continua ad esser avanti l’australiano, bravissimo a chiudere il game #8 con una smorzata che più morbida non si può. Le cose cambiano all’improvviso sul 5-4. Alex inizia male, doppio fallo, poi arriva scarico con le gambe verso destra e il diritto non passa la rete. 0-30 e poi 0-40, out l’accelerazione di rovescio dell’australiano. Il diritto tradisce De Minaur sul terzo set point, la palla vola via ed è 6-4 Fritz. Un set ben condotto gli scivola via all’ultimo tuffo, come la minima speranza di strappare in extremis un posto in semifinale.
    Il set vinto fornisce slancio al servizio di Fritz, e anche in risposta col diritto guadagna spazio sul campo, per De Minaur è più difficile entrare pulito ed anticipo sulla palla dell’americano. Sul 2-1 per l’americano, Alex va sotto, commette due errori e scivola sotto 0-40. Fritz è bravissimo a prendersi il break sulla seconda chance: tira un rovescio di scambio lento ma nell’angolino, un’apertura di campo che sfrutta con un diritto potente successivo. 3-1. Taylor fin troppo esuberante dopo lo strappo, esagera col diritto e concede una chance del contro break sul 30-40, ma lo aiuta il servizio, ace imprendibile. 4-1 Fritz, è l’allungo decisivo. Libero da ogni tensione, il finalista di US Open trova pure il vincente di rovescio lungo linea, colpo meno sicuro del suo repertorio. Alex da grande fighter non molla, ma non riesce a riaprire l’incontro, per il 6-3 che mette Fritz in buona posizione per staccare un biglietto per le semifinali. Ha bisogno di una vittoria di Sinner nell’ultimo match del girono Nastase, oppure di quella di Medvedev in tre set. Se “Meddy” vince due, passa lui, addirittura come n.1 del gruppo.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    [5] Taylor Fritz vs [7] Alex de Minaur ATP Nitto ATP Finals Taylor Fritz [5]566 Alex de Minaur [7]743 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 3T. Fritz 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-403-1 → 4-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-402-1 → 3-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-405-4 → 6-4T. Fritz 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 4-4T. Fritz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 df2-1 → 2-2T. Fritz 0-15 df 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1T. Fritz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-6 → 5-7T. Fritz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 5-6A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace5-4 → 5-5T. Fritz 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 15-403-4 → 4-4T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 3-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df3-2 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistica
    Fritz 🇺🇸
    De Minaur 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    283
    272

    Ace
    6
    6

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    62/97 (64%)
    44/75 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    52/62 (84%)
    37/44 (84%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/35 (46%)
    15/31 (48%)

    Palle break salvate
    4/6 (67%)
    3/6 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    16
    15

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    138
    116

    Punti vinti sulla prima di servizio
    7/44 (16%)
    10/62 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    16/31 (52%)
    19/35 (54%)

    Palle break convertite
    3/6 (50%)
    2/6 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    16

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    17/19 (89%)
    7/7 (100%)

    Vincenti
    26
    27

    Errori non forzati
    33
    35

    Punti vinti al servizio
    68/97 (70%)
    52/75 (69%)

    Punti vinti in risposta
    23/75 (31%)
    29/97 (30%)

    Totale punti vinti
    91/172 (53%)
    81/172 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    228km/h (141 mph)
    215km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    203km/h (126 mph)
    195km/h (121 mph)

    Velocità media seconda
    155km/h (96 mph)
    167km/h (103 mph) LEGGI TUTTO