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    Da Perugia: Luciano Darderi ai quarti di finale “L’Olimpiade per me più importante di Wimbledon”

    Luciano Darderi – Foto Daniele Combi/MEF Tennis Events

    Luciano Darderi vince e convince agli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup. La prima testa di serie approda ai quarti di finale con una prova convincente ai danni di Andrea Pellegrino, sconfitto con lo score di 6-3 6-3. Al Tennis Club Perugia, teatro del torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events, l’italo-argentino ha dei bei ricordi del passato e in questa edizione è ben deciso a dare la caccia al titolo. Ai nastri di partenza come numero 41 del mondo, nella giornata di domani Darderi attende il vincente del big match serale tra Fabio Fognini e Matteo Gigante. Nell’altro secondo turno del pomeriggio vittoria di Daniel Altmaier, protagonista di un 6-3 7-6(4) contro Stefano Travaglia.
    Darderi: “L’Olimpiade per me più importante di Wimbledon” – Quello tra Luciano Darderi e il Challenger di Perugia è un feeling che si rinnova. Già semifinalista nel 2022, quando da qualificato sorprese la concorrenza, l’azzurro questa volta vuole il titolo. La vittoria su Andrea Pellegrino per 6-3 6-3 è la conferma del suo ottimo stato di forma: “Qui la palla salta tanto, quindi l’approccio al match non è facile. Dopo i primi due game ho fatto una grande partita. Sono contento di essere tornato a Perugia, nel 2022 ero qui praticamente da 300 del mondo ma sapevo di avere questo livello. In questi mesi ho vissuto esperienze speciali e tornare in Umbria dopo tutto questo lo è altrettanto”. Il pubblico umbro ricambia l’affetto di “Lucio”, lanciato dieci mesi fa proprio dal successo nel Challenger di Todi quando era numero 250 del mondo ed era scottato dall’assenza dalle qualificazioni degli US Open. Questa settimana Darderi ha beneficiato di una wild card per tenere il ritmo sulla terra, superficie dove tra poco più di un mese giocherà l’Olimpiade di Parigi. Prima la trasferta sull’erba, che culminerà con la prima volta nel tabellone principale di Wimbledon: “Per me l’Olimpiade è molto più importante di Wimbledon. Questo sarà il primo anno in cui gioco Halle, Maiorca e il main draw dei Championship. Non ho tante aspettative, vedremo come andrà”. La mattina si è aperta con la vittoria in doppio di Federico Cinà e Francesco Maestrelli, che si sono aggiudicati per 6-2 6-3 il quarto di finale con Marcelo Demoliner e Guillermo Duran. In singolare invece avanza Daniel Altmaier, quarta testa di serie che ha sconfitto Stefano Travaglia per 6-3 7-6(4). La giornata proseguirà con Passaro-Agamenone (non prima delle 18.00) e Fognini-Gigante (non prima delle 20.30).
    Risultati di giovedì 13 giugno2° turnoLuciano Darderi (1/WC) b. Andrea Pellegrino 6-3 6-3Daniel Altmaier (4) b. Stefano Travaglia 6-3 7-6(4) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle e Queen’s: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Si chiude, almeno per ora ed in attesa dell’appendice olimpica, la stagione su terra.Una stagione molto impegnativa dal punto di vista fisico che ha certificato come la grande sfida dei prossimi anni sarà quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz (senza escludere la possibilità di inserimenti di altri tennisti).Per quanto riguarda il nostro Jannik la stagione sul rosso lascia in dote rimpianti e spunti di riflessione, ma anche convinzione e soddisfazione.Jannik chiude la parentesi rossa senza titoli ma con un bilancio di 11 vittorie e 2 sconfitte e la certificazione del trono di numero 1 del mondo.Entrambe le sconfitte potevano avere un finale diverso (da qui i rimpianti) ed entrambe affondano le radici in problemi fisici emergenti (Montecarlo) o che hanno influenzato la preparazione atletica (RG).Da qui la consapevolezza di poter essere dominante anche sul rosso e gli spunti di riflessione per gestire in futuro questa parte di stagione in un modo che sia fisicamente sostenibile.Adesso si apre una nuova parentesi verde, tanto breve quanto affascinante.Una parentesi che odora di rugiada, di estate e di storia.In vista di Wimbledon mi sembra certo che, a prescindere da un recupero lampo di Djokovic, JS e CA saranno le prime 2 TDS e quindi un nuovo capitolo del loro scontro potrà verificarsi solo nell’atto conclusivo del torneo più prestigioso del mondo.In attesa di vedere se sarà effettivamente così (i bookmakers mi sembrano piuttosto convinti di questo epilogo) proviamo a capire cosa può cambiare con l’erba sotto i piedi.1) Movimento. Innanzitutto il modo di muoversi in campo è diverso e adattarsi in questo può fare la differenza. L’anno scorso Alcaraz ha dimostrato di essere in grado di domare alla perfezione i movimenti sulla superficie, forte anche di un baricentro più basso, di un fisico più muscolare e di uno straordinario equilibrio. Jannik da questo punto di vista sembra indietro ma sappiamo che lui è in continuo miglioramento e potrebbe stupirci. Se riuscisse a colmare questo gap secondo me diventerebbe favorito con margine.2) Colpi di inizio gioco. Servizio e risposta sull’erba diventano molto più importanti. Qui Jannik è avanti ma deve dimostrarlo sul campo e farlo con continuità e anche nei punti importanti, soprattutto al servizio.3) Timing / anticipo. Riuscire a colpire la palla con una frazione di secondo di anticipo rubando il tempo all’avversario su erba può fare la differenza (Agassi docet). Anche su questo aspetto Jannik può e deve fare la differenza da fondocampo.4) Variazioni, gioco a rete e istinto. Su questo terreno CA non ha rivali anche se JS ha fatto passi da giganti. Su queste cose però Sinner pagherà sempre dazio rispetto ad Alcaraz e dovrà fare in modo che gli stessi non siano decisivi, facendo valere la superiorità nei colpi di inizio gioco e nel forcing da fondocampo.5) Fisicità / atletismo / fondo. Cito questi elementi per dire che, seppur rilevanti, dovrebbero esserlo di meno rispetto al RG. Gli scambi su erba sono più corti e molti game vanno via in un amen seguendo i turni di battuta. Il dispendio fisico rispetto allo Slam parigino dovrebbe quindi essere molto minore e inoltre JS e CA dovrebbero arrivare a Wimbledon più preparati atleticamente. Un loro eventuale match anche se dovesse arrivare al quinto set potrebbe quindi non essere deciso solo dall’aspetto atletico e questo è un vantaggio per JS.6) Aspetto mentale. Infine, ma non per ultimo, bisognerà valutare l’aspetto mentale e motivazionale. Entrambi arrivano da grandi traguardi, CA con il trionfo al RG e JS con la storica conquista del n.1. L’anno scorso Alcaraz ha avuto una flessione dopo il successo a Wimbledon mentre Sinner ha metabolizzato la sbornia del primo Slam da alieno quale è… Inoltre credo che JS avrà tanta fame e voglia di rivincita nei confronti del murciano e quindi anche questo aspetto potrebbe pendere dalla parte del nostro. D’altro canto se si dovesse arrivare al quinto set i precedenti dello US Open e del RG potrebbero avere il loro peso.Insomma una sfida quanto mai aperta e che, non dimentichiamolo, dovrà essere conquistata sul campo da entrambi vincendo i precedenti 6 match necessari per accedere alla finale dei sogni. LEGGI TUTTO

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    Etcheverry supera Darderi a Lione: l’argentino in finale per il primo titolo in carriera

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14

    Tomas Martin Etcheverry ha sconfitto Luciano Darderi nelle semifinali del torneo di Lione con il punteggio di 6-2, 6-4, dopo un’ora e mezza di gioco. L’argentino è stato il miglior giocatore in campo per gran parte dell’incontro, mostrando una maggiore energia e incisività negli scambi lunghi. Darderi, nonostante il giorno di riposo, è apparso più scarico e in difficoltà.Etcheverry ha servito ben otto ace durante l’incontro e ha vinto l’83% dei punti con la prima di servizio (25 su 30), salvando le uniche tre palle break concesse. Darderi ha messo in campo solo il 53% di prime, vincendo il 61% dei punti con esse.
    Nel primo set, Etcheverry è partito meglio, ottenendo due break grazie alla sua maggiore reattività e determinazione. Ha chiuso il parziale con merito per 6-2.Nel secondo set, Darderi è riuscito a partire meglio, annullando una palla break con coraggio e mantenendo il punteggio in equilibrio. La partita è diventata più combattuta rispetto al primo set, con l’italo-argentino che è entrato maggiormente nel match. Tuttavia, sul 4-3, Darderi ha sprecato tre palle break, una con una smorzata e le altre due ben annullate da Etcheverry. L’argentino ha poi ottenuto il break nel game successivo sul 4 pari, chiudendo il match nel gioco seguente sul 6-4.L’argentino si giocherà la sua prima finale in carriera contro il vincente del match tra Bublik e Mpetchi Perricard.
    ATP Lyon Tomas Martin Etcheverry [6]66 Luciano Darderi24 Vincitore: Etcheverry ServizioSvolgimentoSet 2T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-305-4 → 6-4L. Darderi 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-404-4 → 5-4T. Martin Etcheverry 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 ace 30-40 df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 4-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4T. Martin Etcheverry 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 df 40-152-2 → 2-3T. Martin Etcheverry 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2L. Darderi 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Martin Etcheverry 15-0 40-0 ace ace5-2 → 6-2L. Darderi 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-305-1 → 5-2T. Martin Etcheverry 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 5-1L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-1 → 4-1T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace2-1 → 3-1L. Darderi 0-15 0-30 0-40 15-401-1 → 2-1T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇦🇷 Tomas Martin Etcheverry
    🇮🇹 Luciano Darderi

    Ace
    8
    1

    Doppi falli
    1
    2

    Percentuale prime di servizio
    58% (30/52)
    53% (28/53)

    Punti vinti con la prima
    83% (25/30)
    61% (17/28)

    Punti vinti con la seconda
    64% (14/22)
    56% (14/25)

    Palle break salvate
    100% (3/3)
    50% (3/6)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    39% (11/28)
    17% (5/30)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    44% (11/25)
    36% (8/22)

    Palle break convertite
    50% (3/6)
    0% (0/3)

    Punti vinti a rete
    86% (12/14)
    54% (7/13)

    Vincenti
    21
    16

    Errori non forzati
    5
    10

    Punti vinti al servizio
    75% (39/52)
    58% (31/53)

    Punti vinti in risposta
    42% (22/53)
    25% (13/52)

    Punti totali vinti
    58% (61/105)
    42% (44/105)

    Velocità massima servizio
    221 km/h
    212 km/h

    Velocità media prima di servizio
    203 km/h
    186 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    141 km/h
    146 km/h

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    Luciano Darderi in semifinale a Lione. Arthur Rinderknech si ritira prima di entrare in campo

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14

    Luciano Darderi è in semifinale nel torneo ATP 250 di Lione. L’azzurro che questo pomeriggio avrebbe dovuto affrontare nei quarti di finale il francese Arthur Rinderknech non scenderà in campo per il ritiro del giocatore transalpino che ha dato forfait per un problema fisico.
    In semifinale l’azzurro affronterà l’argentino Tomas Martin Etcheverry classe 1999 e n.29 ATP. Con l’accesso alle semifinali Darderi è al momento nel ranking live al n.41 del mondo, best ranking e ad un passo dalla top 40.
    ATP Lyon Luciano Darderi0 Arthur Rinderknech0 Vincitore: Darderi per walkover ServizioSvolgimentoSet 1

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    Darderi ai quarti di finale a Lione: battuto Mannarino in due set

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Getty Images

    Il talento di Luciano Darderi sulla terra rossa si conferma sempre più una realtà nel circuito ATP. L’azzurro di origine argentina ha raggiunto i quarti di finale del torneo ATP 250 di Lione, superando la testa di serie numero 3, Adrian Mannarino, con il punteggio di 7-6 6-3 dopo due ore di battaglia. Darderi ha saputo approfittare dei numerosi errori commessi dal francese, dimostrando una maggiore attitudine al gioco sul mattone tritato.Le statistiche hanno evidenziato la solidità di Darderi, che ha commesso solo 8 errori gratuiti contro i 17 di Mannarino, e ha messo a segno ben 24 vincenti. L’azzurro ha saputo sfruttare al meglio le seconde di servizio del francese, vincendo 21 dei 34 punti giocati
    Nei quarti di finale, Luciano Darderi attende Arthur Rinderknech, pronto a giocarsi le sue chance per proseguire il suo cammino nel torneo francese
    Nel primo set, Darderi ha concretizzato subito la prima palla break, ma Mannarino ha prontamente recuperato il break di svantaggio. La frazione si è decisa al tie-break, dove l’azzurro è stato quasi perfetto, chiudendo con il punteggio di 7-4 dopo essere stato avanti per 6 a 2.Il secondo set ha seguito la falsariga del primo, con Mannarino che ha continuato a commettere troppi errori. Darderi ha piazzato il break nel quarto gioco, ma il francese ha avuto un moto d’orgoglio riuscendo a controbreakkare per il 3-4. Tuttavia, l’azzurro è rimasto concentrato, strappando nuovamente il servizio all’avversario e chiudendo il match con un dritto lungolinea imprendibile.
    ATP Lyon Adrian Mannarino [3]63 Luciano Darderi76 Vincitore: Darderi ServizioSvolgimentoSet 2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6A. Mannarino 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 3-4A. Mannarino 15-0 30-0 40-0 ace ace1-4 → 2-4L. Darderi 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4A. Mannarino 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3L. Darderi 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2A. Mannarino 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 3-6* 4-6*6-6 → 6-7L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6A. Mannarino 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5L. Darderi 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5A. Mannarino 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4L. Darderi 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4A. Mannarino 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3L. Darderi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3A. Mannarino 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2L. Darderi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2A. Mannarino 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-1 → 1-1A. Mannarino 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇫🇷 Adrian Mannarino
    🇮🇹 Luciano Darderi

    Ace
    6
    3

    Doppi falli
    0
    0

    Percentuale prime di servizio
    58% (47/81)
    77% (53/69)

    Punti vinti con la prima
    70% (33/47)
    75% (40/53)

    Punti vinti con la seconda
    38% (13/34)
    50% (8/16)

    Palle break salvate
    75% (9/12)
    50% (2/4)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    25% (13/53)
    30% (14/47)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    50% (8/16)
    62% (21/34)

    Palle break convertite
    50% (2/4)
    25% (3/12)

    Punti vinti a rete
    46% (6/13)
    88% (14/16)

    Vincenti
    18
    24

    Errori non forzati
    17
    8

    Punti vinti al servizio
    57% (46/81)
    70% (48/69)

    Punti vinti in risposta
    30% (21/69)
    43% (35/81)

    Punti totali vinti
    45% (67/150)
    55% (83/150)

    Velocità massima servizio
    199 km/h
    215 km/h

    Velocità media prima di servizio
    179 km/h
    182 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    140 km/h
    156 km/h

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    Challenger di Torino, un poker azzurro

    Luciano Darderi

    Qualcuno, un po’ in là con gli anni ma con la memoria ancora buona, guardando lo stato d’avanzamento lavori del Challenger 175 di Torino, ha commentato: “Oh, sembra d’essere tornati ai tempi belli degli “Assoluti”. Ma ti ricordi come giocavano i nostri?”.In effetti gli unici, grandi protagonisti del torneo giocato sui campi del Circolo della Stampa Sporting, oltre alla pioggia che ha imperversato tutta la settimana e che a un certo punto ha fatto temere il peggio, sono stati alcuni giocatori italiani.D’accordo, speravamo che qualcuno dei nostri fosse protagonista al Foro Italico, nell’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia, però alla fin fine il Challenger torinese, complici alcune fuoriuscite anzitempo, ha messo in campo un seeding da far invidia a un “250” e se i nostri sono stati tra i principali attori è davvero un bene.Intanto c’è da dire che nessuno è salito a Torino con l’idea di “fare cassa”: quante volte abbiamo visto giocatori di prima fascia concedersi a palcoscenici minori e sciogliersi dopo pallide esibizioni?
    Qui non è successo. Musetti l’ha dichiarato subito che dopo la sfortunata parentesi romana, martoriata da un virus, aveva bisogno di giocare e vincere match. Anche brutti e sporchi, per poter ritrovare fiducia e convinzione. E ha cercato di non lasciare niente per strada.Accompagnato da Corrado Barazzutti, “Muso” è sembrato meno tormentato rispetto a quanto non sia apparso negli ultimi tempi: più sereno. Consapevole di ciò che occorra fare per ritrovare il tennis che gli ha concesso di salire a numero 15 del ranking ATP giusto un anno fa. Sa che giocando sul rosso deve smettere di perdere campo, di allontanarsi troppo dalla riga di fondo, in quella zona che gli consente un comfort maggiore nel trovare la palla sulla diagonale di rovescio – vista l’ampia apertura – ma che lo induce a giocare in modo eccessivamente passivo, cosa che non può e non deve essere nella sua natura.Nonostante Barazzutti fosse impegnato a cercare di far proseliti nella sua avventura da candidato presidenziale alla prossime elezioni FITP, s’è visto come ci si sia applicati nella rimodulazione di alcuni particolari legati al servizio e al dritto di Lorenzo. Dove alcune migliorie potranno portare Musetti è presto per dirlo e, come “Muso” ha detto in conferenza stampa, se in questo momento si vuole attuare un paragone tra lui e Sinner si è completamente fuori strada. Siamo su piani diversi, su strade per ora non percorribili. Tutto ciò che è successo a “Muso” in questo ultimo anno ha complicato prospettive e ingigantito problemi e ansie: per ritrovare il miglior Lorenzo ci vogliono calma, pazienza, lavoro e poi ancora lavoro. Il fatto che Musetti ne sia ora assolutamente consapevole e non vada alla ricerca del tempo perduto è la migliore delle notizie.
    Chi invece si sta avvitando su se stesso e fa fatica a uscire dal vortice in cui s’è cacciato è Lorenzo Sonego. “Sonny” giocava sui campi di casa, davanti al suo pubblico, dopo la separazione dal suo storico coach Gipo Arbino. Il rapporto con Gipo è davvero un rapporto padre-figlio, e anche nella migliore delle storie, anche se alla base c’è un indiscusso amore, viene un momento nella vita in cui i figli crescono e…vogliono “uccidere” il padre. “Sonny” è diventato grande, si trova nella terza fase della sua carriera, quella che prelude alla china discendente, normale che abbia cominciato a smaniare, ad avere dubbi dopo diciotto anni di rapporto con Arbino. Troppo presto per dire se sia un bene o un male ciò che sta ora facendo con Colangelo, però non si può fare a meno di sottolineare come Lory appaia ora meno sereno, che sia tornato a colpire di rovescio “old style” rimarcando l’errore che commetteva e commette col braccio sinistro, prova ne sia che chiamato a scambiare sulla diagonale di sinistra, tranne rare occasioni e soluzioni in back, raramente passa la metà campo. Difficile giocare così.Dopo aver ceduto inspiegabilmente un set a Federico Coria, un Coria che è lontano parente di suo fratello e tira veramente piano, nei quarti per Sonny con JJ Wolf è stato tutto facile, perché l’americano giocava “al contrario” sfidando Sonego sul dritto. In più l’americano è scoppiato dopo quattro games, ha pagato le fatiche fatte con Luca Nardi – un Nardi che si è letteralmente mangiato la partita…- e tutto è filato via, liscio come l’olio. Altra musica, tutta un’altra musica in semifinale contro Francesco Passaro, che l’ha schiantato.
    Confortato dal terzo turno raggiunto a Roma, in totale fiducia, Passaro ancora una volta ha reso palpabile il mistero di come uno che giochi così, nel giro di un anno o poco più, sia passato dall’essere 108 al mondo a ritrovarsi alla 240° posizione mondiale. Mistero tanto non è perché il perugino è stato massacrato da problemi alle caviglie che gli hanno impedito di esprimersi come sa. Però faceva davvero male vederlo oltre i 200. Francesco tira davvero forte e ha fondamentali di tutto rispetto. Per buona aggiunta ha pure una “garra”, una voglia di lottare con pochi eguali. Sempre molto ordinato nelle scelte, quando riesce a istradare il macth su frequenze che gli aggradano, diventa uno che fai fatica a togliertelo di torno. Se ne sono accorti giocatori che proprio sprovveduti non sono, come Galan, Ruusuvuori, reduce da una incredibile battaglia con Seyboth Wild, e poi Nakashima, che non è che sulla terra giochi poi così male. Passaro, prima di demolire in semifinale Sonego, ha dimostrato come le sue quotazioni siano in costante rialzo e come gli vada ancora stretto il rientro tra i primi 150: il Francesco attuale vale molto molto di più.
    Chi a Torino ha davvero impressionato, tanto da diventare subito il beniamino del pubblico, è Luciano Dàrderi. L’italo-argentino, dal titolo di Cordoba in poi, non smette di stupire. È incredibile constatare quanti progressi “Luly” abbia fatto. Il rovescio bimane è diventato un’altra cosa e non fa più fatica a sostenere gli scambi da quella parte, anzi riesce pure a trovare traiettorie efficaci. Il back ha rotazione persino eccessiva, ma la velocità con la quale va sulla palla fa sì che la giocata sia tutt’altro che banale e di pura opposizione. Maschera benissimo la smorzata, che predilige giocare lungolinea, anche se il back spin esasperato a volte fa alzare troppo la parabola della giocata rendendola più leggibile, però è innegabile che il drop shot sia una delle giocate che predilige. Nonostante Luciano ami giocare di forza, e lo si evince da come gioca il dritto, accelerando deciso giusto poco prima dell’impatto, chiudendo stretto e basso, Dàrderi deve avere una gran mano se gioca con una tensione di soli 18 kg, usando un ibrido composto da un’ Alu Power 125 per le corde verticali e una Polytour Yonex per quelle orizzontali.“Luly” serve bene, fisicamente è forte e reattivo, difficile dire dove potrebbe arrivare, ma un posto attorno ai primi 40 del ranking li vale tutti già ora. Si professa italiano, ma è intimamente argentino dentro. Ha totale fiducia in quello che fa, e pur se manifesta ancora qualche lampo di immaturità è uno con cui non è facile fare i conti. Non era certo il miglior Arnaldi quello che Luciano ha incrociato nei quarti; Matteo è sembrato a tratti svogliato e non proprio a fuoco, ma quando la partita entra “in lotta” di cosa sia capace Dàrderi lo si capisce immediatamente: riesce a dare anche quello che non ha. Questa forse è la sua qualità migliore.
    Da Torino, Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    Musetti doma Darderi, è in finale al Challenger di Torino (con la conferenza stampa di Lorenzo Musetti)

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti è il secondo finalista del Piemonte Challenger. Il n.1 del tabellone ha sconfitto in semifinale Luciano Darderi col punteggio di 7-5 7-6(8) in due ore di vera battaglia. Domani Il toscano si gioca il titolo a Torino in un derby contro Francesco Passaro. Musetti ha iniziato il match in modo assai passivo, sotto la potenza del diritto di Darderi, ma è stato bravo a riguadagnare campo e imporre più variazioni, finendo per vincere i punti nella fasi decisive. Durissimo anche il tiebreak decisivo, dove Musetti ha condotto e sprecato alcune occasioni, portando comunque a casa una vittoria importante.
    Darderi inizia bene l’incontro spingendo forte servizio e soprattutto il diritto, il suo colpo più incisivo. Musetti invece ha un ingresso più lento nel match, scivola sotto 15-30 e cede il break immediato nel suo primo turno di battuta a 30. Darderi comanda il gioco, piedi non lontani dalla riga e via a menare le danze col diritto, e Musetti molto dietro la riga di fondo a rincorrere. Luciano si porta avanti 3-0, finalmente Lorenzo muove lo score (1-3) e lotta su ogni palla, difendendosi a tutta. Darderi è meno preciso, non riesce a sfondare e ai vantaggi subisce il contro break con un diritto inside out che esce di poco. Musetti impatta 3 giochi pare e si porta 0-40 in risposta, con alcune variazioni di rovescio eccellenti e una smorzata vincente. Darderi di salva, annulla le occasioni. Darderi soffre sui tagli del toscano, la palla senza peso riesce a gestirla con più fatica rispetto a quando si scambia di ritmo. Sul 5 pari nonostante una posizione difensiva davvero arretrata, Musetti porta all’errore Darderi che si ritrova sotto 15-40. Luciano si salva, inclusa un’ottima palla corta appena deviata dal nastro. Alla terza chance il break arriva: Lorenzo riesce ad inchiodare Luciano sul rovescio e lo porta all’errore. Serve per il set avanti 6-5 e trova il miglior game del parziale, apre l’angolo, varia col rovescio e chiude con servizio molto carico che sorprende la risposta del rivale. 7-5 Musetti. 81% di punti vinti con la prima di servizio e due break. Troppi errori per Darderi dopo il buon avvio.

    Il set vinto da slancio a Musetti, ora comanda col diritto, apre l’angolo cross e infila Darderi col contro piede, e usa bene la smorzata. Strappa due palle break sul 15-40 ma le gioca con potenza Darderi e si salva. Si avanza sui turni di battuta, con Lorenzo più attivo in campo nel tentativo di rompere il ritmo e forcing di Luciano. Sul 3 pari e servizio Darderi, Luciano colpisce uno smash con poco angolo, e Lorenzo arriva bene col diritto e infila un lungo linea vincente che gli vale una palla break. Darderi la cancella con un diritto cross potente. Nonostante un doppio fallo Musetti si porta 4 pari al termine di un game lungo e lottato. Servendo sul 5-4 Darderi, Musetti si affida alla smorzata di rovescio (ottima) per rimontare un pericoloso 15-30 e poi serve bene, peri 5 pari. Si arriva al tibreak. Musetti scappa avanti 3-2 grazie a un errore di diritto di Darderi, forzato da un colpo molto profondo di Lorenzo. Darderi si riscatta sul 4-2, riprende il comando dello scambio e impatta 4 punti pari. Luciano rischia la seconda e commette un doppio fallo, Musetti può servire avanti 5 punti a 4. Fantastico il punto che porta Musetti a doppio match point, attacco con una smorzata di diritto perfetta, per il 6-4. Darderi annulla la prima palla match in risposta proprio con una risposta violenta e smash, si gira sul 6 punti pari (errore di diritto di Musetti). Arriva la reazione di Lorenzo, con un diritto improvviso quasi sulla riga strappa il match point n.3 sul 7-6. Darderi attacca all’arma bianca, si butta avanti con coraggio e impatta 7 punti pari. Comanda col rovescio Musetti, forza l’errore che gli vale il quarto match point. Darderi non cede, altro diritto vincente e 8 pari (Musetti ha avuto nello scambio la chance per spingere e chiudere). Poi Luciano regala col diritto e c’è un’altra palla match per il toscano, sul 9-8 ancora al servizio. Finalmente Lorenzo chiude con un rovescio lungo linea vincente. 10 punti a 8. Si gioca il titolo domani contro Francesco Passaro.
    ATP Turin Lorenzo Musetti [1]77 Luciano Darderi [5]56 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 2-2* 3*-2 4*-2 4-3* 4-4* 5*-4 df 6*-4 6-5* 6-6* 7*-6 7*-7 8-7* 8-8* 9*-86-6 → 7-6L. Musetti 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-5 → 5-5L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2L. Darderi 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-151-1 → 1-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-306-5 → 7-5L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A5-5 → 6-5L. Musetti 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5L. Musetti 15-0 15-15 df 30-15 40-153-4 → 4-4L. Darderi 0-15 0-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-3 → 3-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-3 → 2-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-3 → 1-3L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-2 → 0-3L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1 LEGGI TUTTO