consigliato per te

  • in

    Marta Levinska: “Vorrei portare la pallavolo lettone a un livello superiore”

    Popolazione? Poco meno di due milioni (il solo comune di Milano, per esempio, conta 1,3 milioni di abitanti). Sport più seguiti? L’hockey su ghiaccio in primis, seguito da basket, atletica, calcio e skeleton. La pallavolo? 7 club nel massimo campionato femminile, 9 in quello maschile, circa 10mila praticanti. Non esattamente l’attività fisica più abituale in Lettonia, terra baltica più celebre per il Beach Volley che per la pallavolo indoor, ma non per questo sprovvista di storie da raccontare. Come quella di Marta Levinska, opposta classe 2001 che dopo un bel percorso con le Arizona State University Sun Devils negli Stati Uniti è tornata in Europa per intraprendere la sua carriera da professionista con il PTT Ankara e portare il movimento lettone a un livello superiore, come ha raccontato in un’intervista esclusiva a Volley NEWS.

    Per cominciare, raccontaci qualcosa di te.

    “Gioco a pallavolo da circa 12 anni, 3 e mezzo dei quali passati negli Stati Uniti con la maglia delle Sun Devils. Ho imparato tanto durante la mia esperienza al college, non solo a livello sportivo ma anche per quanto riguarda la conoscenza dell’inglese e la capacità di ambientarsi alla vita in un altro paese. Gli USA mi hanno insegnato cosa sono il duro lavoro e la disciplina, concetti che mi risultano utili anche nella quotidianità. Al di fuori della pallavolo, mi piace leggere libri (soprattutto fantasy, romanzi rosa e gialli), viaggiare e fare road trip insieme agli amici“.

    Com’è nata la tua passione per la pallavolo?

    “Non è stato amore a prima vista con la pallavolo, tanto che dopo i primi mesi volevo smettere. Poi, però, ho partecipato a un camp e mi sono innamorata di questo sport e delle mie compagne di squadra. Penso che ciò che mi ha attratto maggiormente della pallavolo sia stata la possibilità di praticare una disciplina divertente e dinamica in compagnia: mi piace far parte di una squadra, è qualcosa che mi ha aiutato a crescere come atleta. Quando poi ho capito di avere il potenziale per diventare una giocatrice professionista, ho fissato il mio obiettivo e non ho più pensato ad altro“.

    Foto Julia Jacome/The Sun Devils

    Qual è lo status della pallavolo in Lettonia?

    “La popolarità del volley è sicuramente cresciuta negli ultimi anni. È vero, ci sono sport, come l’hockey e il basket, che attraggono più spettatori; la pallavolo lettone può ancora migliorare da questo punto di vista. Però, c’è una nuova generazione di talento che sta crescendo. Quindi, sono molto fiduciosa per quello che potrà fare la nostra nazionale in futuro“.

    Com’è stato il tuo percorso pallavolistico dagli inizi in Lettonia all’esperienza negli Stati Uniti?

    “Direi che all’inizio della mia carriera ho bruciato le tappe abbastanza velocemente: a 13 anni ho iniziato a giocare nella nazionale Under 15, e successivamente ho vinto i campionati juniores. A 17 anni ho ricevuto il premio di ‘Miglior giocatrice lettone dell’anno’; è stato un riconoscimento importante, che ho raggiunto nel 2020 dopo la vittoria del campionato baltico con la Rigas Volejbola Skola. Quando poi sono andata negli Stati Uniti, ben presto ho capito che il livello era molto più alto e richiedeva una maggiore fisicità, tanto che da quel momento ho lavorato duramente sulla velocità e sulla forza. Inoltre, ho imparato a giocare con astuzia e intelligenza, e a sfruttare maggiormente i miei punti di forza. Dunque, l’esperienza in NCAA mi ha reso una giocatrice migliore sotto tutti i punti di vista e mi ha messo alla prova facendomi diventare più forte mentalmente“.

    Cosa ti ha spinto a trasferirti negli USA per il college?

    “Ho deciso di andare a giocare negli Stati Uniti perché sapevo di trovare un livello di pallavolo molto alto e perché volevo completare gli studi con una laurea prestigiosa. Non mi sentivo pronta per diventare professionista subito dopo il liceo; quindi, la NCAA era la soluzione ideale per me“.

    Foto Thomas Fernandez

    Come valuti la tua crescita durante l’esperienza con le Arizona State Sun Devils? E qual è il ricordo più bello?

    “Andare a giocare ad Arizona State è stata la migliore decisione che potessi prendere perché durante questi anni sono cresciuta molto come persona e come pallavolista. Per esempio, ho avuto la possibilità di sviluppare nuove abilità, come la difesa e il servizio, che mi hanno reso una giocatrice a tutto tondo. È stato un percorso che all’inizio mi ha messo alla prova dal punto di vista mentale perché non è stato semplice adattarsi a un nuovo stile di gioco e, in generale, alla vita in un altro paese. L’ultimo anno è stato di gran lunga il più bello perché la nostra squadra ha raggiunto risultati importanti e raccolto i frutti del duro lavoro svolto in precedenza. Non dimenticherò mai la vittoria in casa contro Stanford: nonostante non partissimo con i favori dei pronostici, abbiamo giocato da squadra attuando bene la nostra strategia e sfruttando al meglio i nostri punti di forza“.

    Quali sfide hai dovuto affrontare negli Stati Uniti e come le hai superate?

    “Ci ho messo un po’ ad abituarmi allo stile di gioco e al sistema americano. Ho dovuto curare tanto gli aspetti della dedizione e della disciplina perché non erano così enfatizzati in Lettonia. Inoltre, all’inizio non è stato facile inserirsi nella squadra perché avevo un background molto diverso rispetto alle mie compagne: ho faticato a trovare la giusta intesa. Tra l’altro, sono arrivata proprio durante l’anno del Covid, quando i contatti con le altre persone erano limitati e bisognava seguire rigidi protocolli. Infine, è stata dura anche adeguarsi a nuovi metodi di allenamento, dal momento che non avevo esperienza e conoscenza per quanto riguarda il lavoro con i pesi: ho svolto un grande lavoro per costruire la mia muscolatura e ho dovuto spingere al massimo per vedere qualche risultato perché inizialmente sentivo di essere più indietro rispetto ad altre compagne di squadra da questo punto di vista“.

    È appena incominciata la tua carriera da professionista. Quali ragioni ti hanno spinto a scegliere la Turchia, e in particolare il PTT Spor Ankara, come prima destinazione?

    “Ho scelto il PTT perché gioca in uno dei migliori campionati al mondo ed è senza dubbio una sfida interessante per me. Il club mi ha fatto una buona offerta e si è dimostrato disponibile nei miei confronti: sapendo che non sarebbe stato facile accasarmi a stagione in corso, ho trovato molto attraente la proposta. Inoltre, ho sentito parlare bene della città di Ankara. Perciò, è stato facile scegliere il PTT come destinazione per fare i primi passi da professionista“.

    Foto Arizona State Sun Devils

    Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?

    “Mi aspetto di essere messa alla prova e di elevare il mio livello di gioco. So che non sarà facile visto che è la mia prima esperienza da professionista, ma allo stesso tempo la vedo come una sfida affascinante perché solitamente si cresce di più quando la strada è più ripida. Avrò anche la possibilità di giocare contro alcuni dei club più forti al mondo. Quindi, sono convinta che questa nuova avventura mi possa aiutare a mettere nel mio bagaglio di giocatrice tanta esperienza“.

    Se dovessi descriverti come giocatrice a chi magari non ti ha mai visto giocare, come lo faresti?

    “Mi descriverei come una giocatrice piuttosto aggressiva. Però, mi piace anche giocare di astuzia con colpi che fanno innervosire le avversarie“.

    Quali sono i tuoi obiettivi pallavolistici a breve e a lungo termine?

    “I miei obiettivi breve termine sono di disputare una grande stagione con il PTT Ankara e di mettere in mostra le mie qualità anche a livello professionistico. Invece, a lungo termine, mi piacerebbe giocare nei club più forti del campionato turco e di quello italiano, così come portare la pallavolo lettone a un livello superiore e arrivare in fondo ai Campionati Europei con la nazionale“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali, Lettonia in finale per il 5° posto: Italia ko 87-82

    MANILA (FILIPPINE) – Altra sconfitta per l’Italia ai Mondiali Fiba. Gli azzurri di Gianmarco Pozzecco, usciti di scena ai quarti di finale contro la corazzata Stati Uniti, perdono con la Lettonia 87-82 la partita del mini-torneo che vale i piazzamenti nella rassegna iridata dal quinto all’ottavo posto. Un ko pesante che avrà ripercussioni sul ranking mondiale che stabilisce i criteri per il torneo preolimpico.
    Italia, non basta un super Datome
    Agli azzurri non sono bastati i 20 punti di uno scatenato Datome; per i lettoni, allenati dall’ex coach di Siena e Milano Luca Banchi, prestazione da incorniciare per Andrejs Grazulis: l’ala grande, che milita in Serie A con l’Aquila Trento, chiude un match da applausi con 28 punti a referto. L’Italia tornerà ora in campo contro la perdente della sfida tra Lituania e Slovenia: in palio il settimo posto nel torneo. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondiali, Germania in semifinale: la Lettonia sfiderà l’Italia

    MANILA (FILIPPINE) – La Germania raggiunge gli Stati Uniti alla semifinale del Mondiale Fiba: la Nazionale di coach Herbert supera sul filo di lana la Lettonia con il punteggio di 81-79. Match ricco di emozioni con i tedeschi che superano il turno grazie ai due Wagner, Franz (16 punti) e Moritz (12 punti), oltre ad Andreas Obst (13). Alla Lettonia, allenata dall’ex Siena e Olimpia Milano Luca Banchi, non bastano invece le ottime prove di Kristers Zagars (24 punti) e Davis Bertans (20 punti).
    Lettonia ko, ora c’è la sfida a Pozzecco
    La Nazionale lettone retrocede così al torneo per il 5°-8° posto, importante in chiave qualificazioni pre-olimpiche, dove sfiderà subito l’Italia di Gianmarco Pozzecco: l’appuntamento è fissato per domani (7 settembre) a Manila dalle 10:45, ora italiana. LEGGI TUTTO

  • in

    Pallavolo italiana e lettone guardano al futuro: Vitkovskis in visita alla Fipav

    Si è svolto quest’oggi presso la sede federale, un importante incontro tra la FIPAV e la Federazione di Pallavolo lettone. Protagonisti del meeting il segretario generale FIPAV Stefano Bellotti e Arturs Vitkovskis, membro del board della federazione lettone e direttore generale delle squadre nazionali; con loro il direttore generale delle squadre nazionali azzurre Libenzio Conti.

    Il meeting odierno ha avuto come obiettivo principale quello di stabilire delle linee guida per una futura collaborazione fra le due federazioni.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Daniele Mario Capriotti al lavoro con i giovani talenti della Lettonia

    Di Redazione

    Il progetto di Daniele Mario Capriotti con la Federazione della Lettonia ha salito un altro gradino: l’allenatore italiano, già responsabile della nazionale Seniores femminile e delle squadre Under 22 e Under 17, nelle scorse settimane ha visionato i migliori talenti del paese baltico per arrivare a selezionare il gruppo della nazionale Under 15 femminile che nel 2024 si confronterà per la prima volta con il torneo EEVZA, valido per la qualificazione agli Europei di categoria. Un’iniziativa che ha portato Capriotti in tutte le palestre del territorio per consultare i coach locali e dare indicazioni sul lavoro di crescita delle ragazze.

    “Sono due gli obiettivi del progetto – spiega Capriotti alla CEV – il primo è monitorare più giocatrici possibile, e quest’anno il focus è sulle atlete nate tra il 2007 e il 2010, per fare il punto della situazione nelle varie regioni. Il secondo è comprendere e indirizzare la preparazione atletica e tecnica di queste ragazze. Non possiamo sapere chi di loro diventerà una campionessa, ma qualcosa possiamo sicuramente provare a predirlo“.

    Foto CEV

    “È fondamentale – continua il tecnico – coprire la massima audience possibile in termini di giocatrici, allenatori e scuole, ascoltare le opinioni degli allenatori locali e capire i loro programmi di allenamento. Abbiamo già delle idee su come migliorare questo processo, eventualmente anche cambiando leggermente le regole del gioco per le categorie più giovani. In Lettonia le donne sono tra le più alte d’Europa, ma è anche vero che la popolazione è sotto i 2 milioni di abitanti, perciò non possiamo permetterci di perdere nemmeno una singola giocatrice. La Federazione è convinta che questo progetto dovrebbe essere permanente, e tutte le nazionali, dalla Seniores alle più giovani, dovrebbero seguire lo stesso programma di allenamento e di gioco“.

    Soddisfatti i coach e le giocatrici che hanno partecipato agli appuntamenti di selezione: “Ho portato quattro ragazze – racconta Rudite Kronlaka della Kuldiga Sports School – c’era un’atmosfera davvero amichevole, e l’allenatore è molto comunicativo e aperto. Adora lavorare con le ragazze per formare un gruppo unito, indipendentemente dalla squadra d’origine. Capriotti ha anche seguito individualmente le singole giocatrici e poi ha cercato di trasmetterci la sua esperienza. L’incontro è durato quasi tre ore e non gli è bastato, pensiamo di organizzare una nuova esperienza“.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

  • in

    Tina Graudina nuovamente premiata come sportiva dell’anno in Lettonia

    Di Redazione

    Per la seconda volta consecutiva la beacher Tina Graudina ha ricevuto il premio come sportiva dell’anno nel corso della cerimonia dei “Three Star Awards” organizzata dal Comitato Olimpico della Lettonia, suo paese natale. La campionessa d’Europa è stata premiata ex aequo con il pattinatore sul ghiaccio Deniss Vasiljevs; i riconoscimenti sono stati attribuiti sulla base del voto del pubblico (che ha pesato per il 50%), degli atleti e dei giornalisti sportivi.

    Graudina, quarta alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in coppia con Anastasija Kravcenoka, ha poi conquistato insieme alla stessa giocatrice (oggi nota con il cognome da sposata di Samoilova) la medaglia d’oro agli Europei 2022. Le due hanno ottenuto anche il nono posto ai Mondiali, il bronzo alla CEV Nations Cup e due medaglie d’argento nel circuito Elite 16 del Beach Pro Tour. Graudina, infine, fa tuttora parte del roster delle USC Trojans nel campionato NCAA di Beach Volley, che ha vinto nel 2021 e nel 2022: è stata la prima giocatrice del campionato universitario a partecipare a un’Olimpiade.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

  • in

    Europei Under 17 femminili: Polonia qualificata alla fase finale

    Foto CEV Di Redazione La Polonia è la prima nazionale qualificata alla fase finale dei Campionati Europei Under 17 femminili, che si terrà nel 2023 in Serbia e Ungheria. Le giovani polacche hanno stravinto il torneo EEVZA tenutosi per il secondo anno consecutivo a Daugavpils, in Lettonia, vincendo tutte e 5 le partite disputate senza […] LEGGI TUTTO

  • in

    Italia superata dalla Lettonia all’esordio nella Riga Cup

    Di Redazione Ha preso il via oggi in Lettonia la Riga Cup 2022 per la nazionale maschile di Sitting Volley. Gli azzurri del commissario tecnico Alireza Moameri, pur disputando una buona gara, non sono riusciti a superare i padroni di casa della Lettonia nella gara d’esordio. Match in salita per Paolo Gamba e compagni, andati subito sotto di 2 set, ma bravissimi a recuperare e riacciuffare il pareggio; al tie break l’hanno spuntata i padroni di casa grazie allo spunto decisivo in chiusura (16-25, 14-25, 25-19, 25-14, 13-15). Gli azzurri torneranno in campo domani, sabato 18 giugno, alle 11.20 contro Lituania 1, alle 14 contro Lituania 2 e alle 16.30 contro l’Estonia. Domenica 19, invece, alle 10.20 l’Italia affronterà la Georgia. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO