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    A1, Regular season al via il 10 ottobre: Imoco-Novara alla 3° giornata

    Di Redazione Il 77° Campionato di Serie A1 femminile al via il 10 ottobre 2021, 14 squadre hai nastri di partenza. L’ultima giornata è in programma il 3 aprile 2022. Al termine della Regular Season, la 13° e la 14° classificata retrocederanno in serie A2. Ai Play Off Scudetto si qualificano le prime 8 squadre classificate al termine della Regular Season: i quarti di finale e le semifinali si disputeranno al meglio delle due gare vinte su tre, mentre la Finale si giocherà al meglio delle tre gare vinte su cinque. L’eventuale Gara-5 è in programma nel weekend del 14-15 maggio 2022. La Coppa Italia di Serie A1 si disputerà secondo la formula tradizionale. Le prime 8 squadre classificate al termine del girone di andata di Regular Season, accoppiate secondo gli abbinamenti 1^ vs 8^, 4^ vs 5^, 2^ vs 7^ e 3^ vs 6^, si affronteranno nei quarti di finale su gare di sola andata sui campi delle migliori classificate nei giorni 29-30 dicembre. Le quattro vincenti si qualificheranno alla Final Four, in programma mercoledì 5 e giovedì 6 gennaio. La stagione 2021-22 si aprirà con la Supercoppa Italiana. L’Imoco Volley Conegliano, vincitrice dello Scudetto e della Coppa Italia, affronterà l’Igor Gorgonzola Novara, finalista di entrambe le competizioni, sabato 2 ottobre. 1^ GIORNATA – ANDATA 10 ottobre 2021 – RITORNO 9 gennaio 2022    Imoco Volley Conegliano – Megabox VallefogliaUnet E-Work Busto Arsizio – Vero Volley MonzaReale Mutua Fenera Chieri – Bartoccini Fortinfissi PerugiaBosca S.Bernardo Cuneo – Acqua&Sapone Roma Volley ClubIgor Gorgonzola Novara – Il Bisonte FirenzeVBC èpiù Casalmaggiore – Savino Del Bene ScandicciVolley Bergamo 1991 – Delta Despar Trentino Il big match tra Imoco Conegliano e Igor Novara si giocherà il 20 ottobre, alla terza giornata, con ritorno il 23 gennaio. Mentre Busto Arsizio e Scandicci si sfideranno nella 5° giornata. QUI il calendario completo (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Palazzetti al 35%, Fabris: “Scelta ingiusta, ingiustificata, iniqua. Fiducia al calcio e a noi?”

    Di Redazione Dopo la decisione del Governo riguardo le riaperture per la prossima stagione, e il commento del presidente Righi, “La decisione del Governo di aprire solo al 35% la capienza degli impianti indoor è ingiusta, ingiustificata ed iniqua” così esordisce Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, commentando il provvedimento annunciato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse ore e a seguito dell’incontro tra i Presidenti delle Leghe Pallavolo, Calcio e Basket e il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. “Ingiusta perché tratta gli sport indoor in maniera diversa dal calcio ed altre attività. Non se ne capisce il perché, dato che il green pass viene utilizzato per autorizzare il riempimento, ad esempio, dei ristoranti al 100%, dei treni all’ 80%, degli stadi al 50%. Ingiustificata perché il governo dovrebbe spiegarci come ritenga sia più agevole, ad esempio, controllare il rispetto delle norme sanitarie per l’entrata e l’uscita di 35mila spettatori allo stadio di San Siro e questo non possa essere valido per l’accesso a strutture, come gli impianti indoor, dove l’afflusso e il deflusso degli spettatori e il controllo del rispetto delle norme sanitarie è sicuramente più semplice considerata la capienza enormemente minore degli impianti al chiuso. Infine, iniqua perché deve essere assolutamente cancellato il limite del 35% di capienza, in modo da consentire alle società di vertice della pallavolo femminile italiana, dopo due anni di sacrifici enormi per mantenere in vita i nostri campionati riuscendo al tempo stesso a vincere quanto c’era da vincere in Europa e nel Mondo, di poter tornare a contare sul pieno sostegno di sponsor e degli appassionati“. “Il Presidente della Federcalcio Gravina ha dichiarato che la riapertura del 50% degli stadi è un segno di fiducia da parte del Governo nei confronti del movimento calcistico – aggiunge Fabris -. Non possiamo accettare che, al contrario, la mancata concessione di un’eguale riapertura per i nostri impianti stia a dimostrare la sfiducia delle istituzioni nei confronti del movimento della pallavolo femminile italiana di vertice che ha rispettato, scrupolosamente, nelle ultime due stagioni le norme anti Covid imposte dal Governo e che, alla viglia dell’avvio dei ritiri precampionato delle nostre squadre, può dichiarare che tutti i gruppi squadra saranno vaccinati“. “Chiediamo perciò al Parlamento – chiude il Presidente di Lega – in sede di conversione del Decreto emanato l’altro ieri dal Governo, di modificare tali norme ingiuste, ingiustificate e inique“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Palazzetti aperti al 35%. Contento a metà Righi: “Niente spiegazioni, è frustrante”

    Di Redazione Lo avevano anticipato i presidenti delle Leghe Pallavolo Serie A, Fabris e Righi. La capienza al 25% nei palazzetti non sarebbe stata sufficiente a garantire una sostenuta ripresa per le società. Il sottosegretario di Stato con delega allo sport, Valentina Vezzali, ha raccolto le richieste della pallavolo e le ha portate davanti al Governo. Ieri, al termine della riunione, il Consiglio dei Ministri ha aumentato al 35% il limite di capienza per gli eventi sportivi al chiuso, come la pallavolo. A riportarlo è l’Adige. «Ringrazio il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i colleghi del Governo per aver accolto le richieste che ho avanzato e che miravano a dare risposte sulle modalità per garantire il graduale ritorno alla normalità per l’accesso del pubblico agli impianti sportivi» afferma Valentina Vezzali. «Si tratta di uno dei punti più significativi tra quelli affrontati nel corso degli incontri che ho avuto in questi giorni con i presidenti di Federcalcio, Federbasket e Federvolley e con i vertici delle Leghe di calcio, pallacanestro e pallavolo, in un clima di assoluta trasparenza e collaborazione. Il dialogo ed il confronto sono lo strumento per arrivare ai risultati auspicati non soltanto dalle componenti istituzionali e sportive, ma da tutti gli appassionati italiani» Contenti a metà i presidenti Fabris e Righi, il primo dei quali aveva dichiarato l’accordo per limitare l’accesso ai no-vax e per portare avanti la piena vaccinazione di tutte le atlete: «Per la stagione che verrà tutti i presidenti di Serie A1 e A2 hanno sottoscritto un accordo in cui dicono “no” ai no vax. Già oggi possiamo annunciare che tutti i gruppi squadra saranno vaccinati prima dell’inizio dei ritiri precampionato. E lavoreremo per impedire l’accesso agli impianti a chiunque non sia in possesso di green pass, ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid­19. Ma se la vaccinazione non conduce a un ritorno alla normalità, ­a cosa serve vaccinarsi? Perche’ la garanzia di un Campionato al 100% Covid­free non ci permette di accogliere i nostri tifosi, costituiti per lo più da famiglie?» Come riporta il Corriere dello Sport, infatti, Righi non accetta la netta differenza di trattamento tra, in primis, palazzetti e stadi, aperti questi ultimi al 50%. Ma per il presidente della Lega Pallavolo Serie A è inaccettabile come “Spazi più piccoli di un palazzetto, dove quindi circola meno aria, vengono riempiti con le stesse modalità. In alcuni casi hanno trattamenti migliori. Non abbiamo mai avuto spiegazioni circa i decreti, è frustrante” LEGGI TUTTO

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    Serie A, la ripartenza. Fabris: “Atlete vaccinate, obbligo green pass e stop ai no-vax”

    Di Redazione Campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, obbligo di Green Pass per accedere agli impianti. Sono i principi che le Società di Serie A Femminile hanno definito in vista della prossima stagione sportiva, quella della cosiddetta ‘ripartenza’. I Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi in Consulta nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento condiviso, destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti. La decisione del Governo è giunta proprio nel momento in cui i Club di Serie A Femminile si apprestano a preparare gli ultimi dettagli in vista del Campionato che inizierà fra due mesi, a raccogliere le risorse per onorare la partecipazione a uno dei tornei più competitivi del mondo, a coinvolgere sponsor e partner che nonostante la crisi sanitaria ed economica abbiano il desiderio di investire in un mondo pulito e onesto, infine a lanciare le campagne abbonamenti. Il provvedimento ha spazzato via ogni buon proposito di Società che intravedevano il cosiddetto ‘ritorno alla normalità’ e la possibilità, con il progredire della campagna vaccinale, di riaprire le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile. Una limitazione così penalizzante significherebbe vedere nuovamente ridotte le entrate dalla biglietteria, interrompere le campagne abbonamenti, privare gli sponsor locali, che costituiscono una grossa fetta dei ricavi delle Società di Serie A, della giusta visibilità. Se mai i Presidenti avevano avuto il dubbio di proseguire l’attività con impegno e passione, nonostante le difficoltà oggettive che tutto il Paese ha dovuto sostenere, ora essi riflettono sulla possibilità di fare un passo indietro.  “Ridurre al 25% la capienza dei palazzetti, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori della vita sociale e ad altre discipline sportive, non è ammissibile – afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile -. Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla, recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare“.   “Le Consulte dei Presidenti di Serie A1 e Serie A2 Femminile hanno sottoscritto un documento che enuncia dei principi chiarissimi – illustra il Presidente Fabris -. Tutte le atlete, italiane o straniere, che vorranno giocare nei nostri Campionati, dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Stessa regola per i componenti degli staff tecnici e dirigenziali. Non ci sarà spazio per i no vax nei nostri palazzetti, che siano atlete, addetti ai lavori o spettatori. Si potrà entrare solo se muniti di Green Pass ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19; non basterà, dunque, il tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Vogliamo dei Campionati Covid-free e lavoreremo con le istituzioni per promuovere la vaccinazione tra i tesserati e tra le fasce più giovani della nostra popolazione con campagne che avranno come protagoniste le nostre atlete più rappresentative, esempi di responsabilità sociale e corretti stili di vita“.  “Anche in virtù delle disposizioni che la Serie A Femminile ha deciso di darsi per garantire la salute propria e delle decine di migliaia di appassionati – conclude Fabris – auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Fabris incontra Vezzali: “Inaccettabile limitare la capienza al 25%”

    Di Redazione Dopo la Lega Pallavolo Serie A e la Federazione Italiana Pallavolo, anche la Lega Pallavolo Serie A Femminile si unisce al grido d’allarme contro i limiti di capienza imposti agli impianti sportivi nelle nuove norme approvate dal Governo. “Limitare al 25% la capienza significa distruggere ogni tentativo di ricostruzione dopo un biennio di assoluta emergenza” dice il presidente Mauro Fabris, che esprime apertamente il suo dissenso sulle regole per le discipline indoor. “Dopo aver portato a termine campionati di altissimo livello pur in piena emergenza sanitaria – continua Fabris – con costi esorbitanti per le Società tra tamponi e sanificazioni e mancati incassi da botteghino e sponsorizzazioni, ci attendevamo provvedimenti che giustificassero l’uso del termine ‘ripartenza’. Applicare stringenti limitazioni alla nostra disciplina, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori, è un ulteriore stangata per chi investe tempo e risorse economiche nella pallavolo di vertice“. “Siamo certamente disposti a definire insieme al Governo linee guida per l’accesso ai palazzetti, al fine di garantire lo svolgimento dei nostri Campionati in piena sicurezza e tutelare la salute degli spettatori – aggiunge il presidente di Lega -, ma non possiamo certamente accettare un provvedimento così penalizzante, che pone in grave pericolo la sopravvivenza stessa delle Società di Serie A, impegnate a programmare, tra mille difficoltà, il proprio futuro“. “Giovedì 5 agosto, insieme alle altre Leghe afferenti al Comitato 4.0, incontrerò il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, per manifestare tutte le nostre preoccupazioni e cercare di giungere a una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale. Con una campagna vaccinale che progredisce con numeri confortanti, riteniamo che il riempimento degli impianti fino al 50% della capienza sia una proposta legittima e condivisibile. Un punto di partenza imprescindibile per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, che anche nella stagione 2020-21 ha visto le squadre italiane trionfare a livello continentale“, chiude il presidente di Lega. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ammissioni ai Campionati: accolte le richieste di Pinerolo, Martignacco, Olbia e Sant’Elia

    Di Redazione Nel rispetto delle normative e delle scadenze previste dal Regolamento di Ammissione ai Campionati 2021/2022, le Società Pallavolo Pinerolo (TO), Polisportiva Libertas Martignacco (UD), Volley Hermaea Olbia, Sporting Club Maccalube Aragona (AG) e Assitec Volleyball Sant’Elia (FR) hanno presentato ricorso al Giudice di Lega avverso la mancata ammissione al Campionato di Serie A2 Femminile.La Commissione di Ammissione ai Campionati con il proprio verbale del 22 luglio u.s. aveva infatti rilevato la mancata sussistenza di alcuni dei requisiti che legittimano l’ammissione in Serie A2 dei cinque Club citati. Come previsto da Regolamento, il Giudice di Lega ha provveduto a depositare in Lega le proprie decisioni in merito ai ricorsi presentati, accogliendo le richieste di Pallavolo Pinerolo, Polisportiva Libertas Martignacco, Volley Hermaea Olbia e Assitec Volleyball Sant’Elia, i quali, fermati in prima istanza per mancanze relative al campo di gioco, hanno provveduto a indicare un campo di gioco alternativo che possiede tutti i requisiti indicati nel Regolamento Organico di Lega.Il Giudice di Lega ha invece rigettato il ricorso di Sporting Club Maccalube Aragona, che avrà ora tre giorni lavorativi di tempo a partire dal ricevimento del provvedimento del Giudice di Lega per ricorrere alla Commissione d’Appello Federale della FIPAV. LEGGI TUTTO

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    È rottura tra Federazione e Lega femminile: “Impossibile dialogare”

    Di Redazione Nel giorno in cui prendono il via le Olimpiadi, si consuma la rottura definitiva tra Federazione Italiana Pallavolo e Lega Pallavolo Serie A Femminile. Oggetto del contendere i criteri di ammissione ai campionati, in particolare quello di Serie A2 femminile: ieri – dopo la mancata ammissione di ben 5 squadre – la Lega aveva accusato la Fipav di aver imposto norme troppo rigide e una riforma non voluta dalla società, utilizzando toni molto duri anche in riferimento alla vicenda della squalifica (poi annullata) dei componenti del CdA. Oggi la risposta altrettanto piccata della Federazione, che in un comunicato precisa: “I criteri di ammissione ai campionati di Serie A1 e A2 femminili, e in particolare la circolare di indizione e il regolamento di ammissione ai campionati, sono stati da sempre recepiti e ratificati dal Consiglio Federale sulla base dei documenti ufficiali inviati dalla Lega stessa dopo l’approvazione dell’assemblea delle società e del suo CdA“. “Alla luce quindi di questa reiterata mistificazione della realtà – prosegue la nota – che non tiene conto delle proposte fatte dal Consiglio Federale a favore delle società (ad esempio relativamente agli impianti di gioco), con rammarico la Federazione constata l’impossibilità nel portare avanti qualsiasi forma di dialogo con l’attuale governance della Lega Femminile, il tutto anche in vista di un eventuale rinnovo della convenzione tra le parti“. Una dichiarazione di guerra in piena regola, che rischia di lasciare pesanti strascichi sulla prossima stagione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pinerolo non ammessa all’A2 per problemi di altezza del palazzetto

    Di Redazione “La Società Pallavolo Pinerolo apprende con stupore il provvedimento di non ammissione al campionato di A2 femminile di pallavolo a causa del fatto che l’impianto di gioco dove ha sempre svolto attività è parzialmente più basso di cinquanta centimetri rispetto all’altezza minima stabilita per la corrente stagione dalla Fipav. Preme segnalare che le norme tecniche della FIVB e quelle del Coni prevedono un’altezza minima di metri sette, pienamente rispettata dall’impianto di Pinerolo. Che per tutta la scorsa stagione si è giocato nell’impianto e mai l’altezza ha creato problemi sia sotto il profilo tecnico che spettacolare. In aggiunta alla vigilia di una stagione sportiva, come quella prossima, che si presenta difficilissima per gli esiti della pandemia e ci auguriamo di non doverne subire dei nuovi. In un momento in cui si sente un unico grido aiutate lo sport il mondo sportivo adotta una decisione che costringerà o al sostenimento di costi ingenti o al ritiro dal campionato di una società che ha più di trecento ragazze tesserate. Tutto ciò senza una apparente giustificazioone tecnica o spettacolare. La società ha già dato mandato allo studio Martinelli – Rogolino di ricorrere al Giudice di Lega autorizzandoli sin da ora ad ogni ulteriore azione possa essere esperita per tutelare una società che è uscita indenne economicamente grazie al sacrificio dei propri dirigenti dal momento del Covid e rischia di naufragare in cinquanta centimetri di altezza. Si ringrazia comunque il Comune di Pinerolo che si era reso disponibile a cercare una soluzione che, evidentemente, non poteva trovarsi in pochi giorni”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO