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    Intervista esclusiva a Federica Squarcini: “Bernardi mi aiuta a superare l’infortunio, voglio esserci per i playoff”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Feb 27 2025

    Federica Squarcini, centrale della Igor Gorgonzola Novara nel campionato volley di A1, ha risposto in esclusiva ai nostri microfoni.
    L’ex Conegliano, che nel proprio palmarès può contare due scudetti vinti con le pantere, ha subito un’operazione al menisco e dopo il rientro in campo ha avuto un altro stop.

    Nelle ultime ore abbiamo raggiunto Federica Squarcini, centrale della Igor Gorgonzola Novara nel campionato di volley femminile serie A1.L’ex Conegliano, che nel proprio palmarès può contare una Champions League e due scudetti vinti con le pantere, ha subito un’operazione al menisco e dopo il rientro in campo ha avuto un altro stop.

    Buon giorno Federica, partirei chiedendoti subito come stai…

    Ci sono stati sicuramente tempi migliori. Sono a metà del mio percorso di recupero. Quello all’addominale è un infortunio che richiede tempo, bisogna avere pazienza cercando di non bruciare le tappe. L’obiettivo è quello di tornare per l’inizio dei playoff.

    Come vive uno sportivo del tuo livello un momento come questo?

    Non è facile ripeto. Sono stati mesi particolari, a dicembre ho avuto l’operazione al menisco e sono rientrata velocemente dopo un mese. Dopo due settimane ho avuto un altro infortunio che richiede gli stessi tempi di recupero di quello al menisco, non nascondo che siano stati giorni duri. Stavo male, ho avuto la sensazione di essere riuscita a mettere la bocca fuori dall’acqua per poi tornare ad annegare. Dopo, piano piano mi sono imposta di reagire, la mental coach di squadra mi sta aiutando molto. In questi momenti tanto fa la testa.

    Ti abbiamo vista comunque molto vicina alla squadra.

    Cerco di essere comunque sempre vicino alla squadra. Ho la fortuna di stare in panchina e questo mi aiuta a rendermi partecipe. Ho un carattere grintoso quindi mi piace dare consigli soprattutto alle centrali, le mie compagne di reparto.

    Settimana prossima ci sarà la semifinale di CEV Cup, come si sta preparando la squadra?

    Abbiamo obiettivi precisi in stagione, uno di questi è sicuramente di vincere la CEV. Faremo di tutto per riuscirci. L’altro obiettivo al momento è di arrivare al terzo posto in campionato in regular season. Poi ci giocheremo i playoff. Novara è una squadra che fino alla fine non molla. Ho notato che tutte le mie compagne danno il massimo quando sono chiamate in causa. Siamo “tignose” e non molliamo mai, dal mio arrivo quest’anno ho poi notato grande energia in tutto il gruppo, tanta fiducia tra noi stesse. Questi sono elementi molto importanti.

    Avete messo in difficoltà Conegliano, anche quest’anno però le pantere fino a questo momento stanno dominando. Tu hai giocato lì due anni, cos’ha di così speciale questa squadra?

    Sono tanti anni che Conegliano vince con merito. Ho avuto la fortuna di giocare lì due anni e ho conosciuto bene l’ambiente. Il segreto non è solo quello di avere giocatrici forti, le giocatrici forti ci sono anche in altre squadre. Quello che sono riusciti a costruire nel tempo è una mentalità vincente, la fame di non fermarsi e di non accontentarsi di quello che vincono. Credo che il segreto sia questo, questa mentalità viene trasmessa alle giocatrici.

    Com’è essere allenate da un mito come Lorenzo Bernardi che nel suo palmarès ha aggiunto anche un oro olimpico da allenatore?

    È bello e stimolante. Lui, oltre ad essere un allenatore, è stato un grandissimo giocatore quindi conosce e capisce molte situazioni che si possono verificare in campo. Molte volte ci fa esempi pescando dal suo passato. Ci dà molta carica, mi sta aiutando molto anche a superare le difficoltà dell’infortunio. Stiamo parlando molto.

    Feb 27 2025 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Paolo Bertolucci: “Italia favorita in Davis. Un altro Nadal forse tra 100 anni”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Nov 21 2024

    La redazione ha intervistato in esclusiva una figura di spicco del tennis, ovvero l’ex tennista oggi commentatore televisivo Paolo Bertolucci. Tra i temi trattati l’inizio dell’avventura dell’Italia in Coppa Davis ed il ritiro di Nadal dopo la partita contro l’Olanda

    La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva una figura di spicco del tennis, ovvero l’ex tennista oggi commentatore televisivo Paolo Bertolucci. Tra i temi trattati l’inizio dell’avventura dell’Italia in Coppa Davis e il ritiro di Nadal. Il commento di un ex grandissimo giocatore è che sarà davvero difficile rivedere un nuovo Nadal.

    Buon giorno Sig. Bertolucci, partirei chiedendole della sconfitta in Davis della Spagna e del ritiro di Nadal.

    Per quanto riguarda il risultato della Spagna non c’è niente di clamoroso, si sapeva che Nadal non sarebbe stato competitivo. Dispiace perchè è l’ultima apparizione di un grandissimo campione.

    È un momento sicuramente triste, per il grande tennis, aver assistito all’ultima partita di un campione di questo calibro.

    È sempre il momento più difficile capire quando smettere per un grande campione. Se si riesce ancora a vincere, molti spingono a continuare, se invece i risultati non arrivano spesso il commento riguarda il perchè si portino le cose per le lunghe. Io credo che, quando un giocatore sia stato un fenomeno e abbia raggiunto grandissimi risultati, debba decidere da solo quando e in che modo smettere, se si vuole terminare alla Scala o in un teatro di periferia.

    Qualcuno riuscirà ad eguagliarlo?

    Credo sarà impossibile ritrovare un giocatore che possa essere in grado, come Nadal, di vincere quattordici volte a Parigi. È stato il più forte di sempre sulla terra rossa e bisognerebbe vivere altri cento anni per provare a rivedere qualcosa di simile.

    Oggi l’Italia parte nell’avventura in Davis, come vede la squadra?

    L’Italia è molto forte, sono convinto sia la squadra più forte. Quando hai un numero uno, un ottimo singolarista, sia che si tratti di Musetti che Berrettini, ed un altrettanto ottimo doppio, non vedo come non si possa partire con i favori del pronostico.

    Si aspettava un anno così per Sinner?

    Nessuno poteva immaginarlo, neppure lui. Non finisce di stupire, continua a migliorare sotto tutti i punti di vista. È cresciuto dal punto di vista fisico, ha imparato tante cose dal punto di vista tecnico e mentalmente è fortissimo. Se si fa la somma di questi tre fattori viene fuori il fenomeno.

    Qual è stata la chiave di volta per il suo miglioramento?

    Sicuramente il processo di crescita e maturazione. È stato sempre affiancato da ottimi allenatori e poi tutta la sua determinazione ha fatto il resto.

    A lungo termine parrebbe prospettarsi un duello Alcaraz-Sinner. Vede la possibilità che si possa allargare il gruppo dei dominatori?

    Loro sono le punte di diamante di questa nuova generazione, ma credo che il tennis sia uno sport che si ricrei e rigeneri continuamente. Così come nel giro di un anno e mezzo sono letteralmente esplosi Alcaraz e Sinner, potrebbero venire fuori nuovi fenomeni. Ecco perchè è importante che chi è già sulla cresta dell’onda continui a migliorare, dietro ci sono molti giovani affamati di vittorie.

    Quanto è importante per Berrettini la convocazione in Coppa Davis anche a livello di convinzione mentale?

    Sul veloce Berrettini era tra i più forti e quindi la convocazione è stata meritatissima. Lui, se risolve definitivamente il problema fisico, è destinato a risalire in classifica. Non credo obiettivamente sia fattibile tornare al numero 6 o 7 del mondo, ma sicuramente tra i primi 20.

    Nov 21 2024 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Lorenzo Bernardi: “Porterò a Novara gli insegnamenti dell’oro olimpico”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Set 18 2024

    Intervista esclusiva all’allenatore della Igor Novara Volley Lorenzo Bernardi, reduce dalla fantastica conquista dell’oro olimpico al fianco di Velasco nel ruolo di vice-allenatore. Continua la preparazione in vista dell’inizio del campionato durante il quale le piemontesi vogliono recitare un ruolo da protagoniste.

    In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Lorenzo Bernardi, allenatore della Igor Novara volley nel campionato di pallavolo femminile serie A1 e fresco vincitore dell’oro olimpico come vice Velasco. Ci ha raccontato come si sta preparando al nuovo anno dopo la conquista di Parigi.

    Buon giorno coach Bernardi, si è reso protagonista di un’impresa straordinaria come la conquista dell’oro olimpico. Secondo lei questo cosa porterà nella nuova avventura stagionale a Novara?

    Come tutte le esperienze che ho fatto mi porterà qualcosa di positivo. Per me è stata una grande possibilità di crescita. Sono stato al fianco di due grandissimi allenatori come Velasco e Barbolini che possono insegnare tantissimo. Farò tesoro di quanto vissuto a Parigi cercando di modellare l’esperienza fatta sulle mie attitudini. Non dobbiamo essere come le altre persone ma credo che copiare da chi si è reso protagonista di grandi imprese possa portare solo cose buone.

    Secondo lei che ripercussione avrà l’oro di Parigi sul livello del nostro campionato?

    Penso che avere una Nazionale campione olimpica dev’essere un vanto ed un orgoglio per tutti noi. Ci saranno ripercussioni davvero positive sotto molti aspetti a partire dall’interesse mediatico dall’estero verso il nostro torneo. Tranne Caterina Bosetti tutte le altre medagliate giocano in Italia e questo fa capire di che livello parliamo. Oltre a loro ci sono tantissime fuoriclasse straniere. L’arrivo di Gabi a Conegliano ha dato poi ulteriore lustro.

    La preparazione come sta andando?

    Abbiamo qualche piccola difficoltà di reintegro di giocatrici che si sono portate dietro dalla scorsa stagione alcuni problemi fisici ma ho notato da parte di tutte grande disponibilità. Sto percependo un grande spirito di squadra e la determinazione e la voglia di lavoro. Questa è la base per arrivare a ottimi risultati.

    Che spunti ha avuto dall’allenamento congiunto con Milano?

    Ci sono state cose molto positive, altre meno. Non va dimenticato che loro avevano una squadra più pronta della nostra. Noi in questo momento siamo un po’ deficitari perchè non abbiamo il gruppo al completo. Credo che comunque Conegliano, Milano e Scandicci siano sicuramente sopra alle altre guardando al livello generale del campionato.

    Quanto conterà il fatto che come allenatore ha cominciato a maturare maggiore esperienza nel volley femminile?

    Credo che qualsiasi allenatore al di là che si tratti di volley maschile, femminile o di altri sport si porti dietro l’esperienza dell’anno precedente per crescere. L’importante è migliorarsi quotidianamente, gli obiettivi a lunga scadenza sono sempre molto complicati da raggiungere, è più sensato misurarsi sugli obiettivi a breve termine. Dobbiamo valutare ogni singolo giorno come progredire prima individualmente e poi a livello di gruppo.

    Spalletti, collega anche se di altro sport, ha dichiarato che per lui al di là dei molti input a vincere continui ad aver maggiore importanza il giocare bene. Vale anche per lei?

    Penso che nel mondo dello sport ci siano alcuni valori chiari. Il vincere o il perdere va sempre rapportato a quanto impegno abbiamo messo in campo e a quello che è il nostro potenziale. C’è grande competitività nel nostro mondo ed è giusto che sia così, ma l’obbligo di vincere molte volte porta a cose negative. L’importante è fare il massimo delle possibilità a disposizione, anche quello significa vincere in una sfida con sè stessi.

    Set 18 2024 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Fabio Balaso: “Fiducia nel nuovo ciclo aperto dalla Lube”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Set 11 2024

    Intervista esclusiva al libero della Cucina Lube Civitanova e della Nazionale italiana di pallavolo Fabio Balaso, di recente nominato capitano dello squadrone marchigiano. L’obiettivo prossimo sarà quello di far da guida ai compagni di club e di tornare a togliersi soddisfazioni con la maglia azzurra. Ecco le sue dichiarazioni.

    In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Fabio Balaso, libero della Nazionale di pallavolo maschile e della Cucina Lube Civitanova. Fresco di nomina come nuovo capitano, il giocatore ci ha raccontato le emozioni del momento e l’esperienza dei Giochi di Parigi.

    Buon giorno Balaso, da poco è arrivata la nomina come nuovo capitano di Civitanova, quali sono le sue emozioni?

    Per me è un grandissimo orgoglio ricoprire questo ruolo. Non credevo che dopo sette anni sarebbe arrivata questa fascia, spero di ricoprire al meglio questo compito trasmettendo serenità e fiducia a tutta la squadra e onorando al meglio l’incarico. Ringrazio tutto lo staff e la società che ha creduto in me.

    Qual è il segreto per questo connubio con la società che dura ormai da tanto tempo?

    Da parte mia ho trasmesso fiducia, e questo è stato reciproco. C’è molta stima da ambo le parti. Civitanova è una grande società che continua ad esprimersi ad altissimi livelli. Ci siamo trovati sempre bene e il rapporto continua a migliorare. Per me è diventata una seconda casa.

    La preparazione come sta andando?

    Sta procedendo bene, io e gli altri compagni provenienti dalle Nazionali ci siamo aggregati più tardi al gruppo che è al lavoro dall’8 agosto. Sono contento di come ci stiamo allenando, la squadra si è ringiovanita ancora di più con metà gruppo nuovo. Si deve lavorare molto sui meccanismi di gioco, soprattutto nell’intesa tra i vari ruoli. Vedo disponibilitá da parte dei ragazzi, tutti dei grandi lavoratori, e spero con la mia esperienza di dare un grosso aiuto. Dovremo lavorare molto, ma credo ci siano i presupposti per fare bene.

    Quale sarà il ruolo più delicato da capitano?

    Credo che uno dei compiti più delicati sarà quello di trasmettere tranquillità al gruppo e di saperlo compattare nei momenti di difficoltà. Anche quando saremo fuori dal campo, sarà importante creare un bel clima e non abbattersi quando ci saranno sconfitte o momenti di difficoltà. In questo dovrò essere una guida.

    Cosa si porta dietro dall’esperienza di Parigi?

    Dal punto di vista personale, trattandosi della mia prima Olimpiade, è stata una bellissima esperienza. Vivere il clima del villaggio olimpico e di un contesto così speciale è stato qualcosa di unico. Per quanto riguarda gli avvenimenti in campo nel complesso possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo fatto un grande girone, poi nei quarti di finale ci è mancata una grande prestazione. In quell’occasione contro il Giappone c’è stato un pizzico di fortuna, anche se poi si sono visti momenti di grande volley. Le ultime due partite contro Francia e Stati Uniti non sono andate bene, soprattutto nella finale per il bronzo ci è mancata quella cattiveria nei momenti finali di set che avrebbe potuto fare la differenza.

    È un gruppo in grado di far tesoro di quanto successo?

    Assolutamente si, parliamo di un gruppo ancora giovane che ha le carte in regola per poter lavorare bene e dire la sua nei prossimi anni. Guardiamo ai prossimi obiettivi con convinzione.

    Set 11 2024 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Diego Nargiso: “Cobolli e Darderi arriveranno presto al top. Che spettacolo Paolini!”

    Andrea Milano

    Pubblicato il

    Lug 10 2024

    Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Diego Nargiso, ex tennista, oggi allenatore e commentatore televisivo. Tanti i temi affrontati, ovviamente in riferimento ai tennisti azzurri protagonisti. Uno sguardo in prospettiva anche alla Coppa Davis, che il team di Volandri é chiamato a difendere.

    In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Diego Nargiso, attuale allenatore, commentatore televisivo e soprattutto ex tennista ai massimi livelli. Tra i temi trattati ovviamente gli italiani impegnati nei vari tornei e la crescita esponenziale della Paolini. Anche uno sguardo sul “futuro” della Coppa Davis, la famosa insalatiera che la Nazionale allenata da Volandri é chiamata a difendere. Di seguito le parole di Diego Nargiso.

    Diego Nargiso, partiamo proprio dal tennis in rosa, cosa ci dice riguardo all’exploit e alla crescita costante di una giocatrice come Jasmine Paolini?

    E’ fantastico vedere Jasmine Paolini acquisire quella sicurezza in se stessa che nessuno si sarebbe mai aspettato potesse avere. Sicuramente da fuori sembrava potesse avere tutto il potenziale per diventare una giocatrice di livello, ma tutta questa forza mentale e sicurezza è davvero una sorpresa in positivo. Non ho problemi a dire che non mi sarei aspettato una Jasmine Paolini stare così bene e addirittura tra le top ten. Sono felicissimo per lei e per Renzo Furlan, altra soddisfazione targata Italia.

    Darderi, Arnaldi, Cobolli, Nardi: chi può arrivare prima e rimanere a livelli di top ten tra questo poker di nomi forti e italiani?

    Questo quartetto è totalmente variegato, sono diversi l’uno dall’altro a livello di gioco. Darderi ha una costanza, una presenza fisica impressionante soprattutto sui campi come cemento e terra, dove può fare veramente bene. Arnaldi ha già dimostrato anche negli Slam di poter arrivare avanti nel tabellone, ha già battuto un paio di volte giocatori nella top ten. Sicuramente insieme a Darderi è il giocatore più vicino a fare l’ulteriore step in avanti. Cobolli è un classe 2002 che sta dimostrando di giocare bene in tutte le superfici e non è cosa da poco. Nardi è forse il giocatore con più talento tennistico ma che è arrivato più tardi a questi livelli, parlando di classifica Atp. Se dovessi puntare su un giocatore in particolare forse punterei su uno tra Arnaldi e Cobolli, ma tutti e quattro possono tranquillamente stare costantemente tra i primi 50 del mondo, anche tra i primi 30.

    Ovviamente non ci siamo dimenticati di Berrettini, che finalmente sembra essere sulla strada giusta per tornare ai livelli conosciuti. Due parole su questo altro talento nostrano?

    Su Matteo Berrettini dobbiamo solo sperare che si ricostruisca a livello fisico, perchè a livello di gioco non ha niente da invidiare ai migliori al mondo. Basta ricordare un paio di stagioni fa, quando arrivò in finale proprio a Wimbledon. Diciamo che è stato l’artefice dell’attuale successo italiano, il primo protagonista assoluto. I troppi infortuni gli hanno bloccato la costanza a livello di prestazione. Tanto è vero che con Sinner è stato uno dei pochi a rimanere in partita.

    Fabio Fognini può vincere ancora un titolo prima di chiudere la carriera, magari qualche Challenger?

    Che Fabio abbia nelle sue corde la possibilità di vincere un torneo non c’è alcun dubbio. Credo che stia cercando di fare il massimo per vincere ancora qualche torneo importante e di fare un grande exploit in uno Slam. Più che un titolo Challenger Fognini vuole una vittoria di prestigio in uno Slam o un titolo Atp, dove ce ne sia la possibilità.

    Uno sguardo al futuro chiamato Coppa Davis. Insalatiera da difendere, abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare, potremmo fare doppietta secondo lei? Si parte dal girone con Olanda, Brasile e Belgio…

    La Davis è sempre molto complicata portarla a casa. La “nuova” formula è sempre di difficile lettura, può succedere di tutto. Sul veloce e in pochi giorni può accadere davvero qualsiasi cosa, lo scorso anno siamo stati premiati e bravi. Bisogna avere pazienza, giocare partita dopo partita e non mollare mai, da ricordare che abbiamo vinto la Coppa Davis lo scorso anno annullando dei match point che ci avrebbero eliminati. Ma l’Italia è detentrice del titolo, ha in squadra il numero 1 del mondo in singolare e una coppia in doppio vicinissima al primo posto, per cui si siamo i favoriti e soprattutto la squadra da battere.

    Chi vede meglio e chi si potrebbe adattare meglio alla superficie nel prossimo Slam in programma, gli Us Open di tutti gli italiani?

    Agli Us Open tutti gli italiani hanno la capacità di giocare bene. A parte Sinner, come detto prima Darderi, Arnaldi, Cobolli, Musetti e Berrettini stesso si adattano benissimo a questa superficie.

    Chi ci indica come favorito per vincere un titolo Atp oltre ai soliti nomi noti? Un outsider?

    Outsider che può vincere un torneo Atp può essere uno tra Shevchenko, Mensik, Perricard e tutti i giocatori francesi che stanno salendo in modo esponenziale. Basti pensare che tra i primi 150 de mondo ce ne sono più di 30. La Francia nei prossimi anni tirerà fuori dei giocatori di assoluto livello.

    Lug 10 2024 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva ad Alice Degradi: “Con Velasco filosofia vincente. Olimpiadi di Parigi? Puntiamo alla vittoria”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Giu 17 2024

    Intervista esclusiva ad Alice Degradi schiacciatrice della Nazionale azzurra di volley e grande protagonista dell’ultima vittoria in Volleyball Nations League contro la Serbia con 17 punti personali. Ci ha raccontato di come il gruppo stia vivendo questo magico momento dopo aver staccato il pass per le Olimpiadi di Parigi.

    In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuta la schiacciatrice della Nazionale di volley femminile Alice Degradi. Un grande momento per lei e per tutto il gruppo guidato dal ct Julio Velasco dopo la conquista dei quarti di finale di Volleyball Nations League e il pass per le Olimpiadi di Parigi.

    Buon giorno Alice, sei stata protagonista di una grande prestazione nell’ultima partita vinta 3-1 contro la Serbia. Che giudizio dai del match?

    Sono contenta soprattutto del fatto che nonostante a livello di squadra non sia stata una delle nostre migliori partite siamo state brave a reagire nei momenti importanti riuscendo a centrare l’obiettivo anche non essendo state in grado di esprimere la pallavolo che volevamo.

    L’Italia in questa Volleyball Nations League ha fatto un grande torneo riuscendo a qualificarsi per i quarti di finale. Dove può arrivare questa Nazionale?

    Sicuramente quest’Italia può puntare a vincere ma non è certo l’unica squadra costruita per centrare quest’obiettivo quindi sarà una bella lotta!

    Avete staccato il pass per Parigi dimostrando grande lucidità, come si è preparato il gruppo?

    Penso che questo gruppo dal primo momento in cui è entrato in palestra avesse un obiettivo ben preciso in testa. Siamo state brave a tenere lontano le distrazioni esterne lavorando con umiltà ogni giorno.

    Cos’ha portato Velasco con l’apporto di due grandissimi allenatori come Barbolini e Bernardi?

    Julio dal primo giorno ha cercato di trasmetterci la sua filosofia e di pensare la pallavolo al massimo livello. Massimo e Lollo contribuiscono grazie alla loro grande sperienza dandoci nuovi spunti e ottimi suggerimenti. Sicuramente è molto stimolante lavorare con loro.

    Come ha vissuto il gruppo il passaggio da un periodo turbolento come quello delle ultime settimane con Mazzanti a questo nuovo periodo?

    Sono concentrata sul momento attuale e quindi preferisco non rispondere a questa domanda.

    Dove può arrivare questa squadra a Parigi?

    Quanto detto in riferimento alla Volleyball Nations League vale sicuramente anche per le Olimpiadi di Parigi. Questa è una squadra che può puntare a vincere ma come detto sarà una bella battaglia perchè non siamo le sole a poterlo fare.

    Quali sono le tue emozioni quando indossi la maglia azzurra?

    È sempre un grandissimo onore indossare questa maglia ma allo stesso tempo hai la responsabilità di rappresentare il tuo Paese. Di sicuro ogni volta sono emozionata e non vedo l’ora di poterla indossare.

    Giu 17 2024 LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Max Gallo: “Con Chieri vogliamo confermarci tra le grandi. L’Italia di Velasco farà bene”

    Antonio Villani

    Pubblicato il

    Giu 13 2024

    Intervista esclusiva al direttore sportivo della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 che nelle ultime stagioni si è resa protagonista della vittoria della Challenge e della Cev Cup. L’obiettivo ancora una volta sarà quello di confermarsi come squadra di fascia alta in A1. Ecco le sue dichiarazioni.

    In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Max Gallo, direttore sportivo di una delle più belle realtà del panorama pallavolistico italiano, la Reale Mutua Fenera Chieri’76. La squadra che milita nel campionato di volley femminile serie A1 è stata protagonista quest’anno della vittoria della Cev Cup e nella prossima stagione vuole confermarsi ai vertici del campionato.

    Buon giorno Sig. Gallo, Chieri ripartirà nella prossima stagione dalla riconferma importante in panchina di coach Bregoli, quali sono le ambizioni?

    Abbiamo deciso di continuare quanto di buono fatto negli ultimi due anni. Con Giulio abbiamo ancora un contratto di due anni e poter contare su questo rapporto duraturo è importantissimo per programmare il nostro futuro. Abbiamo nel corso degli anni alzato l’asticella e vogliamo continuare a farlo.

    Coach Bregoli è diventato anche ct della Nazionale svedese, come giudica il doppio incarico che spesso nel volley caratterizza la figura dell’allenatore?

    Vedo positivamente questo aspetto. Il nostro allenatore ci aveva chiesto questa disponibilità e noi siamo stati felici di accontentarlo. Tra l’altro la Svezia è una Nazionale emergente e quindi credo che l’esperienza che maturerà in ambito internazionale ci potrà tornare molto utile anche perchè a coadiuvarlo ci sarà uno staff tecnico italiano. Credo che questo doppio incarico porterà dei vantaggi sia a lui che a noi.

    Avete chiuso il roster da poco, dove vuole arrivare Chieri?

    L’anno scorso sul campo abbiamo dimostrato di esserci avvicinati alle migliori quattro del campionato. Allo stato attuale c’è ancora una differenza di budget innegabile, la forbice si è allargata ulteriormente. Devo però dire che da un punto di vista tecnico stiamo cercando di rimanere a ridosso delle zone alte. Siamo consapevoli che riconfermarsi non è semplice ma abbiamo puntato a creare un mix tra giocatrici esperte e più giovani puntando a contratti più lunghi per creare una programmazione. Quello che sicuramente siamo andati a cercare sono state atlete di talento e dal grosso potenziale.

    Lei ha parlato di budget, quanto è importante guardando ad esempio al caso di Conegliano investire sul settore giovanile?

    Conegliano è una realtà molto organizzata, probabilmente la più organizzata e questo si vede nei risultati sul campo. Anche l’aspetto del settore giovanile nel loro caso funziona alla perfezione ma devo dire che anche noi non possiamo certo lamentarci. Abbiamo appena finito le finali nazionali under 18 e siamo arrivati terzi, con l’under 16 sesti, quindi stiamo cominciando anche con le squadre juniores a mettere il naso fuori del nostro territorio. Investire nel settore giovanile dipende molto dalla filosofia e dal modus operandi del club. Abbiamo fatto entrare nella nostra famiglia uno dei tecnici più preparati a livello nazionale, Massimo Moglio che ha preso il posto di Maurizio Moretti. Noi crediamo tanto all’importanza del settore giovanile, a dimostrarlo il fatto che tre nostre giocatrici il prossimo anno saranno al Club Italia.

    Starà seguendo la VNL con interesse visto che molte delle vostre atlete sono con le rispettive Nazionale. Come vede l’Italia di Velasco?

    Siamo sicuramente sulla strada giusta. È stata una VNL interpretata in modo diverso dalle varie Nazionali, io credo che a Parigi potremo ottenere qualcosa di importante perchè quello dell’Italia è un gruppo di qualità.

    Giu 13 2024 LEGGI TUTTO