Lampedusa, il torneo di beach più a sud d’Europa: tra sport e mare
Di Dania Tuccillo E’ tempo di riaperture. L’estate è alle porte e l’Italia è pronta a ripartire in sicurezza. Sia nello sport, che nel turismo. E quando sport e relax si uniscono in una delle perle del Mediterraneo, il gioco è fatto. La Cordaro Tournament Event’s è un’associazione nata nel 2017 e il suo Presidente, Mariano Cordaro, ha come missione quella di far conoscere gli sport di sabbia. Quest’anno, ha scelto una formula originale per promuovere il suo torneo, abbinando lo sport a una vacanza sull’isola di Lampedusa. Per il momento, il torneo è fissato dal 10 al 14 giugno, anche se le date possono variare a seconda delle richieste. E’ proprio Mariano Cordaro, che ci ha raggiunto ai microfoni di Volley News, a presentare l’evento: Da cosa nasce l’idea del torneo? “L’idea del torneo nasce, innanzitutto, dalle numerose richieste che riceviamo di organizzare un evento in una location meravigliosa come Lampedusa. Inoltre, nel periodo invernale è praticamente impossibile praticare il beach volley, per mancanza di strutture idonee e istruttori qualificati. Di conseguenza, sono anche gli isolani stessi a fare richiesta”. Cosa pensi possa offrire il beach volley a un posto come Lampedusa? “Da offrire ha tantissimo. Intanto offre la possibilità di praticare uno sport competitivo e di potersi confrontare con atleti e appassionati esterni all’isola, cosa che per i lampedusani è possibile solo d’estate. Da un punto di vista sociale, si instaurano rapporti e relazioni di amicizia che solo lo sport può creare”. Come è organizzato il torneo? “Vista l’alta richiesta, siamo riusciti a organizzare due formule: il 2×2 misto e il 3×3 misto. Se il 2×2 richiede molta energia in più, ed è pensato per coloro che praticano da tempo il beach volley, il 3×3 è perfetto anche per chi vuole mettersi alla prova con un nuovo sport, o ha sempre giocato per passione. La location è Playa de Palme, a Lampedusa. Una spiaggia che presenta un bellissimo locale, messo a disposizione per l’occasione. A tal proposito, ringrazio il titolare, Francesco Guaragno, per la disponibilità e la gentilezza con cui ci ha accolto e l’aiuto che ci ha fornito per quanto riguarda le dovute autorizzazioni con la Capitaneria di Porto e il Demanio marittimo. Le partite si svolgeranno, circa, dalle 16 alle 22. Solo una volta raccolte tutte le adesioni, organizzeremo la formula del torneo che riterremo migliore. Al di là del piazzamento, premiamo ogni singolo partecipante e ogni singola squadra. In nome di uno sport sano e divertente”. Per i turisti, come è invece organizzato il pacchetto vacanza? “Ci siamo rivolti alla G.S.D. Lampedusa 1985, l’associazione sportiva con a capo Gianni Luca e Sebastiano Pavia, che ci hanno aiutato ad individuare le strutture alberghiere per poter accogliere i turisti. Il pacchetto base ha un costo di 270 euro a partecipante e comprende: il viaggio a/r da Porto Empedocle (AG), 3 notti e 4 giorni in pensione completa e, ovviamente, l’adesione al torneo. Su tutti i campi sarà presente un servizio di beveraggio gratuito, che offre acqua ed integratori, il servizio photogallery e un servizio hostess. Infine verranno fornite, ad ogni squadra, anche le divise di gioco”. Ripartire in sicurezza con mare e sport. Un connubio perfetto per un posto come Lampedusa. Come vi siete organizzati? “La voglia di ripartire è tanta, ma è necessario che sia fatto in sicurezza. Ovviamente, ci atteniamo a tutte le norme del Consiglio dei Ministri e degli Enti Sportivi a cui ci appoggiamo, in materia di sanità. Ogni partecipante riceve, inoltre, un tesserino assicurativo e gli viene chiesto il certificato medico agonistico. All’inizio del torneo verranno dettate alcune linee guida: è vietato l’uso degli spogliatoi, ad esempio. Ad ogni partecipante sarà, infine, consegnato un braccialetto di riconoscimento che gli consentirà l’accesso ai campi, in numero quindi controllato ad evitare assembramenti. Preciso che ormai Lampedusa è sulla giusta via per diventare un’isola Covid free, e che la campagna vaccinale prosegue a ritmi serrati in loco”. Di cosa ha bisogno il turismo lampedusano? “L’isola ha un potenziale incredibile, ma c’è tanta strada da fare prima di parlare di una vera e propria organizzazione che si occupi, nel nostro caso, di eventi sportivi. Certo, il Comune di Lampedusa e Linosa ci dà una grossa mano, mettendo a disposizione le strutture che ha e la documentazione per il viaggio dei partecipanti. Ma, a parer mio, si dovrebbe andare a sistemare l’aspetto logistico per poter garantire l’organizzazione di eventi simili con continuità. Il nostro, spero, sia solo il primo passo verso un turismo, anche, sportivo. Il mio impegno, la mia priorità, ora, è riuscire a portare un reparto rianimazione al Poliambulatorio dell’isola. Senza di questo, non sarà mai possibile garantire stabilità allo sport e organizzare eventi sportivi di alto livello. Nel 2021 non è possibile che bisogni ancora sperare nel pronto intervento dell’elisoccorso”. Perchè gli appassionati di beach volley dovrebbere scegliere proprio Lampedusa e il suo torneo? “Se si è appassionati di beach, non si può non innamorarsi di Lampedusa. Giocare sulla sabbia delle spiagge lampedusane, con quel mare cristallino, il sole caldo che ti abbraccia, non ha prezzo. Quest’isola ha qualcosa di eccezionale. Venire per credere!”. Per partecipare al torneo più a sud d’Europa, si possono contattare: Mariano Cordaro (389-7673695), Gianni Luca (339-3592140) e Salvo Sorci (334-6264989) LEGGI TUTTO