Il premio “La Penna del Volley” a Paolo Cozzi: “Una scommessa vinta”
Di Redazione Una giornata speciale per il nostro Paolo Cozzi: domenica 3 ottobre, al Centro Pavesi FIPAV di Milano, l’ex centrale azzurro ha ricevuto il premio “La Penna del Volley” durante l’annuale cerimonia di premiazione organizzata dal Comitato Territoriale Milano Monza Lecco della Federazione. Il trofeo è dedicato alla memoria del giornalista Paolo Brenna e viene assegnato ogni anno ai rappresentanti dei media che si distinguono nella promozione della pallavolo. Un riconoscimento che, dunque, va a premiare la nuova “carriera” di Paolo, iniziata (e, naturalmente, ancora in corso) proprio sulle pagine di Volley NEWS. “Provo grande orgoglio per questo riconoscimento – ci confessa l’ex giocatore milanese, due volte campione d’Europa con la nazionale – soprattutto perché premia un progetto nato come una scommessa e che si sta rivelando molto positivo. Portarlo avanti nel tempo è stato molto faticoso ma al tempo stesso mi ha dato grandi soddisfazioni“. Anche perché, aggiungiamo, parallelamente Cozzi continua a gestire il suo “vero” lavoro, l’attività di gestione del negozio Primo Tempo, specializzato in articoli sportivi per pallavolo e Beach Volley. Foto Fipav Milano Monza Lecco Iniziata sul web, l’attività di Paolo si è poi sviluppata come apprezzatissimo telecronista: l’apice della visibilità l’ha raggiunta naturalmente commentando le Olimpiadi di Tokyo su Discovery+, emittente per la quale seguirà anche la prossima Champions League. “È grazie ai miei articoli su Volley NEWS se sono arrivato a commentare in tv – ricorda Cozzi – e devo dire che è stata un’esperienza difficile, anche se stimolante: c’è una differenza enorme tra preparare un pezzo per il web e una telecronaca“. Una curiosità sorge spontanea: quando un giocatore passa dall’altra parte del microfono, come si sviluppa il rapporto con gli ex colleghi? “Per fortuna nessuno sa dove abito!” scherza Paolo, che poi aggiunge: “Ogni tanto mi capita di dover commentare prestazioni negative, e lo faccio sapendo benissimo quanto lavoro c’è dietro anche a una giornata no. Per questo, anche quando uso toni critici, da parte mia c’è sempre il massimo rispetto per tutti. E a volte, in occasione di finali o partite importanti, evito di dare i voti agli sconfitti, proprio perché sono ben consapevole di cosa si prova in quei momenti“. LEGGI TUTTO