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    Kiraly: “Allenare in Italia? Non saprei fare due cose contemporaneamente come Guidetti o Santarelli”

    Di Redazione

    Karch Kiraly, ct della nazionale USA di pallavolo femminile, è tornato in Italia ad osservare da vicino le sue giocatrici, “ogni anno cerco di andare a far visita al maggior numero di giocatrici americane” spiega, ma anche il nostro campionato, che definisce “il più competitivo e forte del mondo“. L’ultima tappa è stata a Vallefoglia, di seguito riportiamo l’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società.

    Quali feedback riceve dalle giocatrici americane che sono Italia sulla qualità della Lega Femminile?

    “Credo che questo campionato sia il campionato più difficile del mondo. Recentemente, proprio nell’ultimo weekend, Conegliano ha vinto giocando cinque set contro la squadra che sulla carta avrebbe dovuto essere la più debole. È stata una grande prova, soprattutto per la squadra più forte del mondo, come Conegliano che ha vinto il Mondiale per Club: le giocatrici venete hanno dovuto giocare in maniera ottimale, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Il campionato italiano rappresenta una grande opportunità per il livello di competizione e per chi vuole crescere ed evolversi”.

    Come va la pallavolo negli States visto che non esiste una lega professionistica organizzata?

    “Negli ultimi due anni, molte persone si stanno interessando al fenomeno per cui negli Stati Uniti non ci sia mai stato un vero e proprio campionato. Adesso ci sono 4 campionati, ma quello che dura di più è uno solo e si svolge in cinque settimane, che è poco di più di un torneo. Gli altri campionati sono in fase di organizzazione, ma è molto difficile nel sistema sportivo statunitense, in quanto ci sono altre Leghe più forti e organizzate come quelle di football, basket, hockey, baseball, anche tennis”.

    Drews ed Hancock sono protagoniste nella Megabox, come le ha trovate?

    “Soprattutto nelle ultime due/tre settimane stanno dimostrando il loro valore. Annie ha cercato di riposarsi negli Stati Uniti per un paio di mesi, dopo tutto il lavoro svolto con la nazionale: ha fatto un’ottima scelta, anche dopo aver giocato nel campionato giapponese. Ma è stato impossibile per lei arrivare preparata qui nel bel mezzo di questo pazzo campionato così difficile e competitivo, è arrivata in una fase molto intensa ed ha avuto bisogno di entrare in questo meccanismo. Micha ed Annie si conoscono molto bene, hanno un’ottima intesa e stanno iniziando a mettere in mostra il loro valore, il loro affiatamento, soprattutto a febbraio: è andato meglio che a gennaio e a marzo potrebbe essere ancora meglio per Vallefoglia”.

    Su cosa si sta focalizzando il suo lavoro? Quali sono i prossimi obiettivi della nazionale Usa?

    “Il prossimo obiettivo è di giocare bene nella VNL, che abbiamo vinto nelle prime tre edizioni, contrariamente all’ultima, quando siamo usciti nei quarti di finale. Per cui vorremo tornare in campo più forti e certamente ottenere a settembre la qualificazione per i Giochi Olimpici di Parigi”.

    Non le piacerebbe una nuova esperienza in Italia? E in quale veste?

    “Mi piace veramente tanto il mio lavoro, ciò che sto facendo con le donne, adoro lavorare con questo gruppo e abbiamo anche uno staff di alta qualità. Un giorno credo proprio che mi piacerebbe tornare ad allenare da qualche altra parte, anche in un club, qui in Italia o da qualche altra parte. Credo però di dover portare a termine questi prossimi 17 mesi che mi portano alla qualificazione per giocare le Olimpiadi. Poi potrebbe accadere qualcosa, ma solo dopo questo periodo”.

    “Molti allenatori, come Guidetti, Santarelli, lavorano diversamente da me, riescono a portare avanti due cose, in maniera egregia. Però per me è differente: voglio fare una cosa bene, nell’arco di un anno, mi vorrei focalizzare sulle giocatrici. Ogni allenatore sa come meglio gestire il proprio lavoro, non c’è una linea precisa su come essere ‘efficaci’. Negli Stati Uniti certamente non è come in altri campionati, ci sono circa 340 squadre al massimo livello e il modo di allenare, la tecnica di allenamento è molto diversa. C’è un grande lavoro anche per me, perché non posso imporre uno stile, una filosofia e un modo di allenare, devo cercare di contagiare gentilmente gli allenatori, devo cercare di allinearli, renderli il più simili possibile. Questo richiede più lavoro, come è stato fatto nell’ultimo weekend, devo cercare di riunire le giocatrici, cercare di valutarle tutte e ‘uniformare’ il modo di allenarle. Incrociamo le dita”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Karch Kiraly rivoluziona gli USA: solo 6 campionesse olimpiche nel roster

    Foto USA Volleyball Di Redazione Meglio tardi che mai: alla vigilia del debutto nei Campionati Mondiali femminili, domani contro il Kazakhstan, gli USA hanno finalmente annunciato la rosa delle 14 giocatrici che prenderanno parte alla manifestazione. Ed è una lista piena di sorprese, se si pensa che a distanza di un solo anno dal trionfo […] LEGGI TUTTO

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    Dalla pallanuoto di A1 al volley di A2, a Cantù arriva Tete Pozzi

    Di Redazione Certo non mancano passaggi anche clamorosi tra sport diversi. Non parliamo di assist o di cambi di squadra, ma di discipline vere e proprie. Ci sono stati campioni capaci di eccellere in sport differenti, è stato il caso di O. J. Simpson con baseball e football, Michael Jordan basket e un pochino nel baseball. Poi ci sono i binomi perfetti come quello di Karch Kiraly tra beach volley e pallavolo. Tra le storie dei grandi dirigenti qualcuno ricorderà come Fabio Capello per un breve periodo, tra la carriera di giocatore e di allenatore, gestì la Polisportiva Mediolanum con pure hockey su ghiaccio e rugby. Due guru del volley come Velasco e Montali provarono la strada del calcio il primo nella Lazio il secondo tra Juventus e Roma. Il caso di oggi rimane però tra i più singolari, perché vede un affermato allenatore di pallanuoto, Stefano Tete Pozzi, capace di essere giocatore di serie A1, allenatore di A1 maschile e negli ultimi due anni femminile, di fondare settori giovanili e ottenere risultati nazionali. Passare poi, nel giro di un mese, al ruolo di team manager e dirigente responsabile del settore giovanile in una società di serie A2 di volley maschile, il Pool Libertas Cantù. Per il mondo della pallanuoto l’addio di Pozzi, dato poco più di un mese fa, a pochi giorni di distanza dalla salvezza della squadra femminile di serie A1 della Como Nuoto, era stato un fulmine a ciel sereno. Il 56enne ha allenato olimpionici del calibro di Marco Gerini e in precedenza era stato giocatore dal 1976 al 1995 fino alla serie A1, sempre nella sua Como. Sposato, due figlie Carlotta e Camilla di 16 e 17 anni, è docente di educazione fisica in una scuola secondaria di Olgiate Comasco. Come allenatore era partito dal settore giovanile nel 1975 ottenendo anche un titolo nazionale Under 17 e diversi podi. Via da Como per sette anni ha portato Vigevano (Pavia) dalla serie D alla B per poi tornare nuovamente alla Como Nuoto come allenatore capo della maschile di A2 e in seguito della femminile, dove ha ottenuto una storica promozione in serie A1 e mantenuto la categoria nell’ultima stagione. Nonostante i tanti problemi degli impianti natatori della provincia lariana. Dopo un annuncio a sorpresa giovedì, con tanto di meme social, attorno alle 18.30 di oggi – venerdì 24 giugno – la presentazione in diretta Facebook da parte del responsabile marketing del Pool Libertas Cantù, Giovanni Indorato e del presidente e fondatore della squadra, Ambrogio Molteni (qui la presentazione integrale). “L’ingresso di Tete Pozzi sta portando in Libertas un’ondata di entusiasmo e di voglia di fare davvero nuova – ha commentato Molteni – La sua personalità è indiscussa e la sua voglia di confrontarsi con una realtà diversa rispetto alla pallanuoto è sicuramente importante. Per cercare di trovare nuove soluzioni nelle problematiche giornaliere. In questa stagione ci darà un grosso contributo oltre che nella gestione della squadra di serie A2 anche e soprattutto nella gestione delle diverse formazioni che vanno dalla serie C alla serie D ed alle altre 9 squadre del settore giovanile. Si tratta di un impegno importante che sono sicuro ci farà fare un importante salto di qualità. A lui il mio benvenuto nella famiglia della Libertas, convinto che per tutti noi sarà un valore aggiunto che non dobbiamo assolutamente perdere, ma dobbiamo fare crescere al meglio”. A volte una visione anche un po’ diversa da un’angolatura differente, dall’acqua della piscina, invece che dal taraflex o dal parquet di una palestra, può insomma aiutare a crescere soprattutto nel settore giovanile. Comparto che a Cantù, terra di basket prima che di volley, ha un potenziale ancora per certi versi inespresso. Giovanni Indorato ha descritto poi la carriera di Pozzi prima di lasciare la parola al protagonista: “Avevo voglia di nuovi stimoli, di cose nuove – ha spiegato l’ex pallanuotista – ma anche di stare nel mondo dello sport, che amo. Quando mi ha telefonato il presidente Molteni mi sono subito buttato in questa nuova avventura. Dal punto di vista tecnico per me la pallavolo di alto livello è tutta da scoprire, ma ho un grande entusiasmo. So che alcuni ragazzi della serie A2 temono già la preparazione in piscina. Io sono pronto a metterci il becco, ma solo dove servirà. Entro in punta di piedi in tutte questioni. Da ieri mi hanno messo in un gruppo whatsapp con dirigenti e allenatori e ho iniziato a chiamare tutti, ho voglia di fare e di imparare”. Alla fine si tratta sempre di un gioco di squadra con la palla che viene gestita con le mani. LEGGI TUTTO

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    USA, le 14 giocatrici scelte da Kiraly per la seconda settimana di VNL

    Di Redazione Il commissario tecnico della nazionale femminile degli USA, Karch Kiraly, ha scelto le 14 giocatrici per la seconda settimana di gare della VNL, che vedrà le campionesse olimpiche impegnate a Quezon City (Filippine) contro Bulgaria, Polonia, Cina e Thailandia. Il roster è completamente rinnovato rispetto alla prima tappa della manifestazione: tornano infatti le campionesse olimpiche Hancock, Washington, Wong-Orantes, Robinson e Ogbogu, mentre come opposti Kiraly dà fiducia a Nia Reed e Danielle Cuttino, quest’ultima al rientro dopo l’infortunio che le ha impedito di disputare l’ultima parte della stagione con il Minas. Ecco la composizione della rosa:Palleggiatrici: Carlini, Hancock.Opposte: Reed, Cuttino.Centrali: Ogbogu, Tapp, Washington, Stevenson.Schiacciatrici: Robinson, Plummer, Kingdon, Frantti.Liberi: Wong-Orantes, Hentz. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Karch Kiraly premiato dal Comitato Olimpico USA come allenatore dell’anno

    Di Redazione Ennesimo riconoscimento per Karch Kiraly, il campione di pallavolo e Beach Volley più titolato di sempre, prima da giocatore e poi da allenatore. Il CT della nazionale femminile degli USA, fresco di medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, è stato insignito dal Comitato Olimpico degli Stati Uniti (USOPC) come Allenatore Olimpico dell’anno, selezionandolo tra i tecnici nominati dalle rispettive Federazioni. Tra i vari premi assegnati c’è anche quello come “Service Provider of the Year” a Kara Kessans, fisioterapista e preparatrice atletica che da 5 anni fa parte dello staff di Kiraly: anche lei ha avuto una parte determinante nella vittoriosa spedizione ai Giochi. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Ufficiali le conferme di Karch Kiraly e John Speraw come CT degli USA

    Di Redazione La notizia anticipata a novembre è diventata ufficiale: i due CT delle nazionali USA, Karch Kiraly per la rappresentativa femminile e John Speraw per quella maschile, hanno rinnovato i rispettivi contratti fino alle Olimpiadi di Parigi 2024. Kiraly, che guida la nazionale a stelle e strisce dal 2012 e ha conquistato tra l’altro lo storico oro olimpico di Tokyo 2020, ha dichiarato che “13 minuti dopo” la vittoria ai Giochi aveva già cominciato a pensare alla squadra per Parigi: “Scrivere la storia a Tokyo è stato immensamente appagante, ma mi ha reso ancora più affamato di successi, e lo stesso vale per tutto il gruppo. Amo questo lavoro, perché ho il privilegio di lavorare con persone che adoro; persone di grande carattere, che si impegnano a imparare e a raggiungere epiche performance di squadra. Sono onorato ed emozionato di avere la possibilità di farlo per altri 3 anni“. Speraw ha solo un anno in meno di “militanza” in nazionale rispetto al collega e, pur non avendo raggiunto gli stessi traguardi, ha all’attivo il bronzo alle Olimpiadi di Rio e ai Mondiali 2018 e l’argento alla VNL 2019; in precedenza aveva vinto la World League nel 2014 e la World Cup nel 2015. “È uno straordinario onore rappresentare gli Stati Uniti – ha detto – adoro lavorare con questi atleti in un ambiente unico. Nel Team USA si possono sviluppare ottime relazioni, perché i nostri atleti possono lavorare insieme in palestra per molto tempo. Certo, a Tokyo non è andata molto bene, quindi ora voglio raddrizzare la situazione e dare un’altra possibilità a questa squadra“. Una visione confermata da Jamie Davis, presidente e CEO di USA Volleyball, secondo il quale “John ha quello che ci vuole per guidare i ragazzi alla lotta per le medaglie fra tre anni“. (fonte: USA Volleyball) LEGGI TUTTO

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    USA: Kiraly e Speraw confermati sulle panchine delle due nazionali

    Di Alessandro Garotta Proseguono le avventure di Karch Kiraly e John Speraw nei ruoli di commissari tecnici delle nazionali USA femminile e maschile. Entrambi gli allenatori hanno infatti trovato un accordo con il presidente del consiglio direttivo di USA Volleyball, Dave Gentile, per prolungare i rispettivi contratti fino alle Olimpiadi di Parigi 2024: mancano solo gli annunci ufficiali.  Per Kiraly, che siede sulla panchina a stelle e strisce dal settembre 2012, si tratta del secondo rinnovo dopo quello del 2016. Portando a termine il nuovo mandato, avrà l’occasione di andare all’assalto del suo secondo Mondiale da allenatore (lo aveva vinto nel 2014) e difendere il titolo a cinque cerchi conquistato a Tokyo 2020. Al contrario, Speraw – anche lui al terzo quadriennio da capo allenatore – punterà al riscatto dopo la débacle olimpica con la mancata qualificazione degli USA ai quarti di finale. Finora i suoi risultati più rilevanti da CT sono stati i terzi posti alle Olimpiadi di Rio 2016 e ai Mondiali 2018.  LEGGI TUTTO

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    USA: le 18 giocatrici della lista allargata di Karch Kiraly

    Di Redazione La nazionale femminile degli USA ha comunicato la lista delle 25 persone che potranno entrare nella “bolla” di Rimini per la VNL: 18 giocatrici e 7 membri dello staff guidato da Karch Kiraly. Nell’elenco non manca nessuno dei nomi più attesi, dalle olimpioniche Jordan Larson, Kelsey Robinson, Foluke Akinradewo (o Gunderson, il cognome da sposata) e Kimberly Hill a tante altre protagoniste del campionato italiano come Jordyn Poulter, Haleigh Washington, Micha Hancock e Megan Courtney, che però in quest’occasione, come già accaduto in passato, vestirà la maglia del libero. La nazionale a stelle e strisce è campione in carica e unica vincitrice nella storia della manifestazione, in cui ha trionfato sia nel 2018, sia nel 2019. Questa la lista completa delle convocate:Palleggiatrici: Micha Hancock, Jordyn Poulter, Lauren Carlini.Opposte: Annie Drews, Jordan Thompson.Schiacciatrici: Kathryn Plummer, Jordan Larson, Sarah Wilhite, Michelle Bartsch, Kimberly Hill, Kelsey Robinson.Centrali: Tori Dixon, Hannah Tapp, Foluke Gunderson, Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu.Liberi: Justine Wong-Orantes, Megan Courtney. (fonte: USA Volleyball) LEGGI TUTTO