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    Quarti di finale turno Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Rodrigo Pacheco Mendez nella foto

    Ben tre semifinalisti su otto provenienti dall’est Europa, un’altra ancora più da lontano verso levante: la quarantatreesima edizione del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa) mette la freccia verso est, ma le pretendenti alla vittoria nel tabellone femminile dovranno fare i conti con Tyra Grant. I fari anche oggi sono puntati sulla stellina statunitense, nata il 12 marzo 2008, con un ritardo di due-tre anni rispetto alle sue contendenti che non gli impedisce di continuare a inanellare vittorie. L’ultima contro la testa di serie numero 8, la bulgara Iva Ivanova. Tyra ha margini di miglioramento tecnici enormi, ma quando la partita si mette male (come dopo un secondo set sottotono, o come dopo il recupero della Ivanova dallo 0-3 al 3-3 nel terzo) aguzza gli occhi della tigre e tira fuori una grinta e una determinazione che non hanno età e non si insegnano, retaggio dell’esperienza ad altissimi livelli nel basket del padre Tyrone. A quindici anni appena compiuti Santa Croce ha scoperto una sicura protagonista del circuito femminile nei prossimi anni.Purtroppo l’uragano dell’Est spazza via le ultime due rappresentanti italiane, eliminate con modalità decisamente diverse: se Vittoria Paganetti non è mai entrata in partita contro la testa di serie numero 1 Tereza Valentova (62 62), numero 13 al mondo tra le under 18 e tennista già strutturata per il circuito “pro”, la piccola e talentuosa Gaia Maduzzi ci ha provato. Per un set ha imbrigliato con un gioco brillante la numero 2 Renata Jamrichova; poi, vinto il primo parziale senza difficoltà, ha subìto dalla slovacca un “doppio cappotto” (36 60 60) immeritato per quanto mostrato in settimana, iniziata al primo turno di qualificazioni e terminata ai quarti di finale. Il tris dell’Est Europa non è arrivato a causa della giapponese Wakana Sonobe, che ha ribaltato la rumena testa di serie numero 4 Mara Gae dopo un primo set perso 6-0 e ha costruito una rimonta mattone su mattone passando per il tie-break del secondo e il 6-3 del terzo.Anche nel tabellone maschile un semifinalista giunge dall’est Europa, esattamente dall’ucraina, Volodymyr Iakubenko: il numero 70 al mondo delle classifiche juniores è autore della sesta vittoria consecutiva tra qualificazioni e main draw, la seconda per 7-6 al terzo questa volta contro l’olandese Forger, a testimonianza di una grinta notevole e una freddezza nei momenti importanti, uniti ai suoi marchi di fabbrica, ovvero uno schema servizio-diritto poderoso e capace di far male. L’ascesa alle semifinali del qualificato Iakubenko, e del britannico Henry Searle, bravo ad estromettere la testa di serie numero 8 Bigun (67 64 61), sostengono la tesi di un singolare maschile equilibratissimo, ad eccezione dell’avanzata della testa di serie numero 1 e 5 al mondo tra gli juniores, il messicano Rodrigo Pacheco Mendez, sempre più principale candidato al successo finale. Nei quarti il primo del seeding era atteso da una trappola ostica, rappresentata
    dal marocchino Reda Bennani, un pedalatore instancabile in grado un mese fa di superare il numero 159 al mondo Vit Kopriva, un risultato niente male per un sedicenne. Pacheco Mendez, giocatore con le lunghe leve mancine potenti e resistenti, ha messo a segno il primo break sul 3-2, e da allora non ha più concesso chance all’avversario, chiudendo i conti sul 64 62.Nella giornata di venerdì 19 maggio sono in programma le semifinali dei singolari e le finali dei doppi. L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per l’intera durata della manifestazione LEGGI TUTTO

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    Ottavi di finale turno Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Tyra Grant nella foto

    Mai come quest’anno è stato forte l’impatto degli Stati Uniti sul Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa). Dei ben dieci atleti presenti nei tabelloni principali, sei hanno conquistato gli ottavi e tre i quarti, a testimonianza di un movimento giovanile strutturato, che ormai travalica i classici limiti legati alla poco amata terra rossa ed è in grado di esprimersi al 100 per 100 anche all’interno dei confini del Vecchio Continente.
    Eppure nella storia degli Internazionali pisani la partecipazione degli yankee è stata spesso indigesta: su quarantatré edizioni soltanto un tennista a stelle e strisce (Cannon Kingsley nel 2018) è riuscito a scrivere il suo nome nell’albo d’oro, cosa mai accaduta tra le ragazze. Il 2023 sarà la volta buona per un cambio di rotta?La truppa statunitense è guidata dalla quindicenne figlia d’arte Tyra Caterina Grant, una delle prime qualificate ai quarti di finale dopo due ore e venti di durissima battaglia contro la livornese Noemi Basiletti. La figlia d’arte di Tyrone Grant, ex cestista USA con passaporto italiano e centro di tante squadre europee, tra cui l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, ha faticato a trovare la chiave tattica adeguata contro il gioco più conservativo dell’avversaria, pagando con molti errori la ricerca dell’aggressività. Ma una volta perso il primo set per 6-4, ha saputo reagire con carattere nel secondo e ha messo il turbo sul 3-3 al terzo, contro una Basiletti mai doma, arresasi solo al quarto match point a sfavore. “Crescere con un modello sportivo di successo come mio padre – ci spiega Tyra – è stato più uno stimolo che un peso, in quanto lui mi ha mostrato cosa fosse l’etica del lavoro e cosa significasse impegnarsi per raggiungere un obiettivo. Certo, essere paragonata da alcuni fin da piccolissima a Serena o a Venus Williams mette addosso parecchia responsabilità, ma nel mio caso ho sempre vissuto il percorso e le scelte effettuate con serenità”. Dopo essere nata e cresciuta in Italia ed aver vissuto una bella esperienza presso l’Accademia di Riccardo Piatti, ha ceduto alla corte dell’United States Tennis Association e si è spostata ad Orlando, dove ha posto la base per i suoi allenamenti. “Durante la prima manifestazione internazionale – sorride la Grant – mio padre mi ha messo sul collo la bandiera americana e da lì ho preso la decisione di difendere i colori degli Stati Uniti. Con il doppio passaporto potevo scegliere anche l’Italia, ma a mio parere negli States ho maggiori opportunità sotto ogni punto di vista, sono seguita benissimo dalla Federazione e sono felice della mia scelta”.Oltre a Tyra Grant, sbarcano ai quarti di finale Roy Horovitz (76 62 sull’indiano Shah) e Kaylan Bigun (62 63 sul qualificato azzurro Virgili Berini), in un tabellone maschile dominato per il momento dal messicano Rodrigo Pacheco Mendez: il numero 5 al mondo delle classifiche juniores fa il vuoto concedendo appena cinque games in due partite allo statunitense Woestendick e allo sloveno Kriznik, confermandosi favorito assoluto per la vittoria.
    L’Italia rimane rappresentata solamente nel torneo femminile da due ragazze: la qualificata Gaia Maduzzi, che supera dopo tre set lottati (76 16 63) Ariana Anazagasty-Pursoo, e la barese Vittoria Paganetti, che approfitta del forfait per infortunio della slovacca Nikola Daubnerova. Una defezione, quella della finalista 2022, pesante per le sorti del torneo, di un atleta che ha già imboccato la strada del circuito maggiore ed a Santa Croce era una delle favoritissime assieme alla ceca Tereza Valentova e all’altra slovacca Renata Jamrichova.L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per l’intera durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    Primo turno (DAY 2) Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Francesca Gandolfi nella foto

    C’è tantissima Italia nella seconda giornata del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa), unica manifestazione tennistica internazionale classificata J300 (ex Grado 1) in Italia, per importanza subito dietro al Bonfiglio: la programmazione, disputata totalmente nei campi al coperto per le cattive condizioni metereologiche, prevedeva l’esordio di undici azzurrini. Nonostante in questa edizione non ci sia nessun italiano tra le teste di serie, il bilancio di giornata è positivo con cinque vittorie e quattro sconfitte, in attesa dei debutti in serata di Daniele Rapagnetta e Lorenzo Sciahbasi. Guardando in prospettiva, i nostri portacolori difficilmente potranno competere per i titoli, ma allo stesso tempo avranno la libertà di giocare a braccio sciolto, senza troppe pressioni in linea con il ruolo di “underdog”.
    Non sempre il torneo di Santa Croce ha portato fortuna a tennisti italiani. L’ultimo successo tricolore sui campi in mattone del Cerri risale al 2015, quando si impose Andrea Pellegrino, mentre tra le donne si deve andare indietro addirittura di 34 anni, con il trionfo di Gabriella Boschiero nel 1989. Anche i campioni dell’attuale generazione di fenomeni a Santa Croce hanno vissuto fortune alterne. Sia Lorenzo Musetti che Matteo Berrettini hanno partecipato al torneo internazionale pisano tre volte, con il carrarino che vanta come migliore risultato i quarti del 2018 e il romano il terzo turno nel 2014. Yannik Sinner invece, presente nel tabellone dell’edizione 2017, non è neppure sceso in campo ritirandosi alla vigilia a causa dell’influenza. Non è detto quindi che il verdetto di una singola settimana sia la fotografia esatta delle prospettive future, dato che i tempi di maturazione di ognuno sono diversi e le variabili in gioco infinite.“Sapere che molti dei protagonisti del circuito maggiore sono passati da Santa Croce e in generale dai tornei Junior per me è uno stimolo – commenta a caldo Francesca Gandolfi dopo la vittoria per il ritiro nel secondo set della coreana Choi -. Sto percorrendo tutte le tappe giuste, sia a livello di allenamento che di tornei, e so che questo è necessario per arrivare al top, anche se le difficoltà saranno tante e gli ostacoli da superare ardui”. Punto di vista analogo quello di Felipe Virgili Berini, alla ribalta qui nel pisano con la quarta vittoria di fila sull’australiano Jones dopo i tre successi nelle qualificazioni: “Sono felice di riuscire ad esprimere un livello elevato dopo tanti sacrifici e qualche risultato altalenante. Dopo quattordici anni trascorsi in Spagna con il doppio passaporto, ho deciso di dare priorità ai colori italiani e spero un giorno di poter rappresentare la nazionale nelle competizioni più importanti”.
    A completare la cinquina azzurra ci hanno pensato la wild card Iannis Miletich (63 63 su Karahan) e le qualificate Noemi Basiletti (64 62 su Greco) e Gaia Maduzzi (63 63 su Pawlikowska), mentre sempre tra le ragazze da segnalare l’esordio vincente della finalista dello scorso anno Nikola Daubnerova (62 64 su Mester), calata decisamente in classifica dopo quell’exploit passando dal numero 8 all’attuale numero 39 al mondo.L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per l’intera durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    Primo turno (DAY 1) Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”

    Adriano Dzhenev nella foto

    Dietro ai suoi occhi scuri e sinceri da quindicenne si cela un progetto di vita e di sport curato nei minimi dettagli da una delle principali agenzie al mondo di management sportivo (IGM) e dalla più rinomata accademia tennistica in Italia (quella di Riccardo Piatti). L’obiettivo è uno solo, e chiarissimo: competere al top del circuito mondiale. Per Manas Dhamne tuttavia l’edizione 2023 del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa), sarà soltanto una tappa transitoria di un percorso di crescita ancora tutto da costruire. Messo di fronte alla testa di serie numero 2, il bulgaro Adriano Dzhenev, l’indiano si è arreso con il punteggio di 64 62. Un primo set giocato alla pari, punto su punto, dove Dhamne ha saputo ben arginare la maggior potenza dell’avversario di due anni più grande (un aspetto non da poco nelle categorie under). Poi nel secondo parziale una partenza difficile (3-0) e un successivo tentativo di rimonta non troppo convinto hanno messo in luce l’impalcatura ancora fragile di Damhne. Primo tennista nato nel 2007 a disputare un match nel circuito maggiore in gennaio, grazie alla wild card concessa nel torneo ATP 250 di Pune in gennaio in cui ha ben figurato contro il professionista top 100 statunitense Michael Mmoh, l’indiano dovrà portarsi sulle spalle il peso di una nazione di un miliardo e mezzo di abitanti che attualmente ha come migliore esponente Sumit Nagal (numero 256 al mondo) e vede in lui la speranza di un futuro radioso, assieme ad una grossa opportunità di business.Oltre al secondo favorito Adriano Dzhenev, il primo turno degli Internazionali di Santa Croce sorride a quasi tutti i principali candidati al successo finale. Bene entrambe le prime teste di serie dei tabelloni di singolare, il messicano Rodrigo Pacheco Mendez (60 63 allo statunitense Woestendick) e la ceca Tereza Valentova (63 64 alla slovena Ela Nala Milic, figlia d’arte del ex cestista NBA e della Virtus Bologna Marko Milic). Tra i primi del seeding scesi in campo nella giornata di esordio per il momento l’unica a saltare è la numero 3 australiana Emerson Jones, sconfitta per 62 75 dalla statunitense Tyra Caterina Grant. Il bilancio, non esaltante, della pattuglia azzurra impegnata nei primi incontri del main draw è di una vittoria e di cinque sconfitte, con la sola Vittoria Paganetti (63 61 su Slama) a proseguire la sua avventura santacrocese.Uno splendido sole ha scaldato la programmazione odierna, permettendo finalmente di giocare tutti gli incontri nei campi all’aperto e di godersi la bellezza della primavera del Cerri: le previsioni per i prossimi giorni non promettono nulla di buono, ma gli organizzatori e gli appassionati incrociano le dita per essere accompagnati da un clima come quello di oggi…L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per l’intera durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    L’azzurro Caniato e la bulgara Yaneva i vincitori del 39° ITF under 18 Città di Prato

    Carlo Alberto Caniato vincitore del torneo di Prato

    Si colora di azzurro il centrale Ciardi-Focosi del Tc Prato. Carlo Alberto Caniato conquista la 39° edizione dell’ITF under 18 Città di Prato superando in finale il norvegese Nicolai Budkov Kjaer, vincitore a Salsomaggiore la scorsa settimana. Nel femminile non c’è partita e la bulgara Elizara Yaneva supera l’americana Center e così conquista un’affermazione importante. Ai vincitori e ai loro coach sono stati assegnati il Trofeo Loris Ciardi per chi conquista la manifestazione per due volte consecutive insieme al Trofeo Marini Industrie, il Trofeo Concessionaria Checcacci .e il Trofeo delle Nazioni.
    La giornata conclusiva si apre con la vittoria agevole della bulgara Elizara Yaneva che fin dai primi scambi aveva in pugno la partita con le sue variazioni di ritmo. Il finale è eloquente con un 61 60 nei confronti dell’americana Olivia Center, brava a giungere in finale, ma un pò stanca per il match conclusivo. Peccato per Vittoria Paganetti che aveva perso in semifinale con la vincitrice per 76 64.
    Nel maschile il ragazzone norvegese cercava la seconda vittoria consecutiva dopo aver conquistato il torneo di Salsomaggiore ma sulla sua strada ha trovato un Caniato in forma e pronto a sfruttare ogni suo calo anche perchè il nord europeo era uscito stanco dal match di semifinale vinto contro l’azzurro Fabio De Michele. Davanti a un bel pubblico sul centrale Ciardi Focosi Carlo Alberto Caniato che si allena all’Accademia del centro tecnico di Villa Carpena Forlì con il maestro Alberto Casadei rimane sempre attaccato all’avversario e quando il norvegese commette due errori l’italiano (gran servizio e diritto) ne approfitta subito per il break che sostanzialmente da il primo set all’emiliano per 64. Nel secondo parte forte l’azzurro che va avanti e chiude 6-2 tra gli appalusi del pubblico pratese accorso ad applaudirlo.
    “Sono molto contento perchè inserire nell’albo d’oro di questa manifestazione il mio nome accanto a mostri sacri come Medvedev, Federer, Murray e tanti altri è qualcosa di inaspettato – dice Caniato – ringrazio il mio coach e la mia famiglia e il pubblico di Prato che mi ha dato spinta nei moementi più difficili in tutta la settimana. Ora il mio obiettivo è quello di entrare a Wimbledon junior sarebbe un bel sogno ma dopo questa affermazione sono sicuro che posso farcela”
    Le finali dei doppi hanno visto la vittoria azzurra nel maschile della coppia Fabio De Michele e Filippo Romano che nel match conclusivo hanno sconfitto il duo De Almeida e Nakamine per 57 62 10-6 mentre nel femminile è il duo italo russo Aurora Nosei e Maria Masiianskaia che prevalgono sul duo americano Center – Fakih per 36 60 10-6
    Al via ben 43 nazioni per un torneo davvero di alta qualità “.Lo possiamo dire davvero è stato un torneo davvero di altissimo livello – spiega il presidente del Tc Prato, Marco Romagnoli – e ringrazio tutti coloro che hanno supportato l’organizzazione perchè i giocatori e i loro accompagnatori ci hanno fatto i complimenti e Prato ancora una volta è diventata la capitale del tennis giovanile mondiale”
    “Prato è una città internazionale e anche in questa occasione si è visto – mette in luce l’assessore al bilancio del Comune di Prato benedetta Squittieri – un torneo davvero straordinario con 43 nazioni presenti e un livello eccezionale”
    “La Toscana e questa manifestazione conferma di essere un luogo speciale per il tennis giovanile – dice Romeo Tanganelli vice presidente della Fitp Toscana – poi la vittoria di un italiano fa sempre piacere perchè dimostra che il nostro tennis sta crescendo in tutti i settori”
    “Una settimana dove il Tc Prato è stato punto di riferimento per maestri, giocatori – dice il direttore sportivo Franco Mazzoni – e aver potuto seguire tanti atleti e tra questi anche i nostri è un valore aggiunto. Ora dovremo essere pronti per i campionati italiani under 14 femminili che organizzeremo a fine agosto ma sono sicuro che sarà la conferma di un sistema davvero ben strutturato”.
    Il direttore del torneo maestro Antonio Maccioni e il giudice arbitro Riccardo De Biase insieme al suo staff sono stati premiati dal Tc Prato. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Prato e dal Coni.
    Risultati:
    Finale MaschileCarlo Alberto CANIATO (ITA) b Nicolai BUDKOV KJAER (NOR) 64 62
    Finale FemminileElizara YANEVA (BUL) b Olivia CENTER (USA) 60 61
    Doppio maschileDE MICHELE, Fabio ROMANO, Filippo (3) b DE ALMEIDA, G – NAKAMINE, Luis Jose [2] 5-7 6-2 [10-6]
    Doppio FemminileMASIIANSKAIA, Mariia- NOSEI, Aurora b CENTER, Olivia – FAKIH, Kate 3-6 6-0 [10-6] LEGGI TUTTO

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    Prima giornata qualificazioni Internazionali Under 18 “Città di Santa Croce”. ei wild card azzurre nei tabelloni principali tra cui il finalista di Firenze Filippo Romano e Vittoria Paganetti

    Ha preso ufficialmente il via con la giornata inaugurale la quarantatreesima edizione del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa), unica manifestazione tennistica internazionale classificata J300 (ex Grado 1) in Italia, per importanza subito dietro al Bonfiglio.Come da tradizione, le qualificazioni sono l’occasione per vedere all’opera tanti giovanissimi atleti azzurri alla ricerca di un posto sotto i riflettori nel tennis professionistico.
    Tra questi da segnalare l’ottima prestazione di Lorenzo Angelini, che elimina con il punteggio di 63 76 la testa di serie numero 6 delle qualificazioni Fahim, e Noemi Basiletti: la pluricampionessa toscana under, una delle più giovani speranze “futuribili” provenienti dal Granducato e di stanza presso l’Accademia di Rafael Nadal, ha sconfitto per 64 63 la spagnola Ferlito. Superano il primo turno anche il ligure Giacomo Nosei e il lombardo Leonardo Cattaneo, mentre si rivelano troppo duri gli ostacoli per Vittoria Vignolini e Matteo Sciahbasi, battuti dalle prime teste di serie del tabellone cadetto, la rumena Carmen Herea e l’ucraino Volodymir Iakubenko. Due tennisti tra i primi cento al mondo delle classifiche mondiali under 18, costretti a Santa Croce a partire dalle qualificazioni a testimonianza dell’altissimo livello di gioco sui campi del Cerri. Attorno alle ore 16.20 la pioggia si abbatte sul circolo, costringendo a spostare il programma rimanente nei palloni (oltre a Santa Croce, si è giocato anche nelle strutture indoor di Empoli e Pontedera).Intanto sono state ufficializzate le otto wild card assegnate per i tabelloni principali, che prenderanno il via da lunedì. Sei gli azzurri insigniti di un invito, che si sommano ai cinque già presenti per meriti di classifica: si tratta di Lorenzo Sciahbasi, Iannis Miletich, Filippo Romano (finalista un mese fa agli Internazionali di Firenze), Noemi Maines, Sveva Zerpelloni e Vittoria Paganetti. Ad essi si aggiungono l’indiano Manas Dhamne e la slovena Ela Nala Milic, entrambi esponenti di punta dall’Accademia di Riccardo Piatti a Bordighera.L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per tutta la durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    L’azzurro Caniato in finale al 39° ITF under 18 Città di Prato. Sfiderà il norvegese Budkov Kjaer

    Carlo Alberto Caniato

    Sarà l’azzurro Carlo Alberto Caniato a difendere i colori azzurri nell’atto conclusivo del 39° Torneo Internazionale Under 18 Città di Prato con la finale femminile prevista sul campo centrale Ciardi Focosi con inizio sabato 13 maggio alle 10 mentre quella maschile non prima delle 12 e le premiazioni al termine. Come tradizione verrà assegnato il Trofeo Loris Ciardi per chi conquista la manifestazione per due volte consecutive e verranno consegnati il Trofeo Marini Industrie, il Trofeo Concessionaria Checcacci .e il Trofeo delle Nazioni.
    Nel maschile è il ragazzone norvegese Nicolai Budkov Kjaer, vincitore a Salsomaggiore la scorsa settimana, a provare a fare il bis anche a Prato dopo essere riuscito a vincere in semifinale contro l’azzurro Fabio De Michele (quarto favorito ed entrato in tabellone grazie a una wild card) per 36 64 76 in un match durato 2 ore e 40 minuti e che è iniziato all’aperto e si è conclusivo al chiuso per la pioggia che non ha risparmiato questa penultima giornata. Nel match conclusivo affronterà l’emiliano Carlo Alberto Caniato, dell’Accademia del centro tecnico di Villa Carpena Forlì del maestro Alberto Casadei che ha sconfitto il quindicenne indiano Manas Dhamne (8), seguito in questa occasione dall’ex numero 100 del mondo Luca Vanni che fa parte del Team Piatti, per 64 63. Un match davvero stellare con ottima velocità di palla per entrambi e con i due protagonisti che non si sono risparmiati e hanno dato il massimo per cercare di conquistare l’atto conclusivo della kermesse laniera che ha visto al via atleti da ben 43 nazioni. “Sono contento sono rimasto sempre concentrato – dice Caniato – e per me è un risultato prestigioso giungere all’atto conclusivo di questa manifestazione che ha un albo d’oro davvero incredibile. Se pensiamo che 10 anni fa la finale l’hanno giocata Medvedev e Zverev ed ora sono io a disputarla mi da ancora più consapevolezza di quello che sto facendo con il mio staff che ringrazio”.
    Nel femminile invece non riesce a Vittoria Paganetti l’accesso alla finale. La bulgara Elizara Yaneva riesce a conquistare il primo set per 76 e poi chiude 64 il secondo parziale ed ora nel match conclusivo affronterà la giocatrice stelle e strisce Olivia Center che dopo aver ottenuto due vittorie sempre al terzo set prevale sulla giocatrice dell’est Mariia Masiianskaia per 64 63 e conquista così la finale. “Peccato perchè ho avuto delle chance nel primo set dove mi sono trovata avanti ben due volte dopo aver recuperato – dice Paganetti – comunque ho giocato un ottimo torneo è mancata la ciliegina sulla torta”.
    Il direttore del torneo è il maestro Antonio Maccioni mentre il giudice arbitro Riccardo De Biase. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Prato e dal Coni.
    Risultati:
    MaschileNicolai BUDKOV KJAER (NOR) b Fabio DE MICHELE (ITA) [4] 36 64 76Carlo Alberto CANIATO (ITA) b Manas DHAMNE (IND) [8] b 64 63
    FemminileOlivia CENTER (USA) b Mariia MASIIANSKAIA 64 63Elizara YANEVA (BUL) b Vittoria PAGANETTI (ITA) 76 64 LEGGI TUTTO

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    Trofeo Bonfiglio, l’edizione numero 63 dal 20 maggio. Un giro del mondo, con l’Italia in prima fila

    Presentata la 63esima edizione del Trofeo Bonfiglio, in programma sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa da sabato 20 a domenica 28 maggio. Da sinistra, il presidente del Comitato regionale lombardo FITP Enrico Cerutti, l’assessore allo sport, al turismo e alle politiche giovanili del Comune di Milano Martina Riva, la presidente del TCM Elena Buffa di Perrero e il presidente del CONI Lombardia Marco Riva (foto di Francesco Panunzio)

    Neanche il tempo di smaltire la sbornia degli Internazionali BNL d’Italia, che gli appassionati dello sport ideato dal maggiore Walter Clopton Wingfield possono tornare a godere dello spettacolo unico che solo il tennis può offrire. Con una sostanziale differenza però: se Roma mette in mostra quanto di meglio il tennis può offrire oggi, al Trofeo Bonfiglio i campioni che si potranno ammirare sono quelli di domani. Un passaggio di consegne dal significato profondo, visto che le prime edizioni del torneo più importante d’Italia si giocarono proprio sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, che poi hanno salutato i “pro” lasciando in eredità i Campionati Internazionali d’Italia Juniores e conservando così una posizione di primo piano nella geografia della racchetta. Quello che partirà lunedì 22 maggio (qualificazioni da sabato 20) è insomma un viaggio affascinante alla scoperta del tennis che sarà, e che terminerà domenica 28 maggio con le finali dei singolari, trasmesse dal canale SuperTennis e dalla piattaforma web di contenuti on-demand della FITP SuperTenniX.
    Quest’anno il prestigioso circolo meneghino, dopo un periodo di grande rinnovamento, spegne 130 candeline e lo fa presentando con orgoglio la 63ª edizione del suo torneo, da sempre autentica fucina di talenti. Dal rosso mattone tritato di via Arimondi, infatti, hanno preso la rincorsa giocatori straordinari, capaci di approdare direttamente nell’Olimpo del tennis professionistico. Vedasi i due attuali numeri uno ATP e WTA Novak Djokovic e Iga Swiatek, entrambi passati dall’elegante sede voluta nel lontano 1923 dal Conte Bonacossa e progettata dall’architetto Giovanni Muzio. Il Trofeo Bonfiglio, oggi come allora, è un piccolo grande gioiello nel panorama dei tornei giovanili, non a caso considerato dagli addetti ai lavori il quinto Slam in calendario, un appuntamento irrinunciabile che attrae i migliori Under 18 del mondo e che da questa edizione assume la nuova denominazione di J500, la più prestigiosa delle sei nuove categorie introdotte dall’ITF. Abbandonata la vecchia denominazione di “Grado A”, in sostanza nulla cambia per il torneo meneghino che rimane una pietra miliare del circuito internazionale Juniores grazie ai suoi elevatissimi standard organizzativi.
    L’entry list di questa edizione parla chiaro e sembra un viaggio intorno al globo, tanto che solo fra i giocatori sicuri, fra tabelloni principali e qualificazioni, sono rappresentate la bellezza di 47 nazioni di tutti i continenti. Ben 11 i top 10 iscritti, sei ragazzi e cinque ragazze. Nel maschile, a guidare il gruppo c’è il 18enne messicano Rodrigo Pacheco Mendez, n.5 del ranking mondiale, mentre tra le ragazze il ruolo di favorita va alla 16enne giapponese Sara Saito, attuale numero 4 del ranking e già vincitrice di un torneo J500, a Osaka. L’anno scorso, la nipponica è stata battuta al Bonfiglio al secondo turno da Mirra Andreeva che ha recentemente fatto parlare di sé, raggiungendo gli ottavi a Madrid. Ben rappresentata già nel tabellone principale anche la pattuglia italiana. A guidarla è la 18enne, numero 10 del ranking mondiale, Federica Urgesi, recentemente aggregata al team di Billie Jean King Cup e vincitrice, nel febbraio di quest’anno, di due importanti tornei Juniores al Cairo, in Egitto. Insieme alla marchigiana, che ad inizio anno in doppio aveva conquistato anche l’Australian Open di categoria, nel main draw milanese ci saranno anche la 17enne romana Francesca Pace (n.41 del ranking) e la 16enne ligure Alessandra Teodosescu (n.47). Due i ragazzi al via, invece, tra i 46 che si sono meritati l’accesso al main draw: il ravennate classe 2005 Federico Bondioli, n.13 del ranking (anche lui reduce dal successo al Cairo) e il 16enne palermitano Federico Cinà, n.28 al mondo e figlio di Francesco, ex allenatore di Roberta Vinci. Sia per Bondioli che per Cinà è la seconda esperienza al Bonfiglio, dopo che lo scorso anno erano stati entrambi sconfitti al secondo turno. A tutti loro si aggiungeranno, ovviamente, gli azzurri che entreranno in tabellone grazie alle wild card.
    Elena Buffa di Perrero, presidente Tennis Club Milano Bonacossa“Anche nel 2023 il nostro circolo ha il privilegio di ospitare il Trofeo Bonfiglio – Internazionali d’Italia juniores, in un sodalizio che si rinnova di anno in anno e che ci rende orgogliosi soprattutto perché il nostro circolo spegne 130 candeline e la sede del club compie 100 anni dalla sua costruzione. Affrontiamo questa 63ª edizione del torneo, come sempre, nel rispetto della tradizione e in un grande slancio verso il futuro, con l’entusiasmo che ci ha sempre caratterizzato. Stiamo vivendo un momento d’oro per il tennis italiano e questo sarà un maggio molto speciale con il nostro torneo che arriva subito dopo le due settimane degli Internazionali d’Italia”.
    Martina Riva, assessore allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano“Ringrazio il Tc Milano A. Bonacossa perché ogni giorno porta il tennis al centro della città e questa realtà è d’esempio per tutti gli altri centri sportivi cittadini. In vista dell’Olimpiade del 2026, Milano si sta preparando ad essere una capitale dello sport europea e non solo. Stiamo alzando il livello e ormai siamo nella condizione di partecipare a candidature per grandi eventi internazionali. A dicembre tornerà l’appuntamento con il grande padel e con i due nuovi palazzetti che verranno costruiti in occasione delle Olimpiadi, avremo la possibilità di ospitare tornei di tennis di livello assoluto. Nel mentre, ci godiamo il Trofeo Bonfiglio, che può aiutare ad appassionare tanti giovani milanesi a questo meraviglioso sport”.
    Marco Riva, presidente CONI Lombardia“Quando si entra in questo circolo si respira la storia e si rimane affascinati dalla competenza e dalla passione che, chi organizza questa competizione, mette ogni giorno per far sì che questo torneo si confermi come un’eccellenza nel calendario mondiale juniores. Al Trofeo Bonfiglio, i valori olimpici legati al rispetto, all’amicizia e all’eccellenza sono di casa e posso solo augurarmi che la splendida atmosfera che si respira al Tc Milano continui a ispirare lo sport lombardo e non solo”.
    Enrico Cerutti, presidente Comitato FITP Lombardia“L’onda lunga del successo del nostro sport si vede anche dalla qualità dei giovani azzurri. Sull’esempio di campioni come Sinner, Berrettini e Musetti, i ragazzi hanno uno stimolo maggiore per impegnarsi e per credere nelle loro possibilità. La raccomandazione che mi sento sempre di fare a chi vuole assistere al torneo, è quella di non mancare ai primi turni, perché spesso il futuro campione, magari perché molto giovane, viene eliminato presto. Alcaraz, sono per citare l’ultima star che è passato dal Bonfiglio, ad esempio è stato eliminato, nell’edizione del 2019, al secondo turno. Non mancate, anche perché è una delle poche manifestazioni a cui è possibile assistere gratuitamente”.
    GLI HASHTAG UFFICIALI DEL 63° TROFEO BONFIGLIOAnche quest’anno la manifestazione avrà una importante copertura sui social network attraverso i canali e gli account ufficiali di Facebook e di Instagram del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa e dell’Ufficio Stampa della manifestazione (Ufficio Stampa Sport). Hashtag ufficiali per l’edizione del 2023 saranno #TrofeoBonfiglio e #Bonfiglio63.
    TC MILANO ALBERTO BONACOSSA, SEMPRE PIÙ AL “CENTRO” DELLA CITTÀIl Tennis Club Milano A. Bonacossa si sta sempre più aprendo alla città di Milano per continuare a essere non solo un punto di riferimento sportivo, ma anche culturale e mondano. Da qualche anno a questa parte sono numerosi gli eventi di grande prestigio organizzati nello storico club di Via Arimondi: serate di opera, concerti, rappresentazioni teatrali che hanno visto la partecipazione di artisti di fama internazionale e che hanno trovato nel TCM un palcoscenico di primissimo spessore.Nei propri spazi il circolo è in grado di ospitare qualsiasi tipo di manifestazione: conferenze, presentazioni di libri e molte altre tipologie di eventi. Come durante l’ultimo Fuorisalone, con gli spazi del club reinterpretati tanto da rendere il TCM una delle rivelazioni della manifestazione. È anche questo il motivo per cui sempre più realtà di prestigio decidono di affiancare il proprio nome a quello dello storico club. L’attuale dirigenza si è posta l’obiettivo ambizioso di collocare nuovamente il TCM tra le realtà sociali più attive di Milano e di tornare a essere vero e proprio luogo di incontro nel pieno centro della città. Tutto questo è possibile grazie a una organizzazione che anno dopo anno sta puntando a diventare sempre più una macchina perfettamente oliata.
    ENTRY LISTPer vedere le entry list aggiornate del 63° Trofeo Bonfiglio: www.trofeobonfiglio.com
    PARTNER TECNICI E SPONSORAnche quest’anno i brand storici Yonex e Dunlop affiancano il Trofeo Bonfiglio come Official Stringer e Official Ball del torneo. La Dunlop ATP, la palla che verrà utilizzata sui campi del TCM, è la stessa dei tornei più importanti al mondo sulla terra battuta (Roma, Monte-Carlo, Madrid), ma anche delle Nitto ATP Finals. Continua la collaborazione con Acqua Valmora, acqua ufficiale del torneo (la stessa di Roma, Monte-Carlo, Nitto ATP Finals e Next Gen ATP Finals), col brand Australian (che vestirà anche quest’anno staff, giudici e raccattapalle) e con Felmoka. Main sponsor della manifestazione Banca Generali, Sorgenia, Fastweb e da quest’anno Italmondo. LEGGI TUTTO