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    Al Ct Firenze a Pasquetta, dalle 14,30, le finali del 46° Torneo Internazionale Giovanile U.18 Città di Firenze

    Filippo Romano nella foto

    46° Torneo Internazionale Giovanile “Città di Firenze” – (03-10 aprile)Finale femminile dalle 15,00 tra Perelygina (7) e Kuhl (2)Nel maschile l’azzurro Filippo Romano affronta lo spagnolo Sanchez Quilez (8)I doppi vanno al duo russo-tedesco Timofel Derepasko e alla coppia ceca Foreytikova-Pastikova
    Atto conclusivo con le finali del 46° Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”. I match conclusivi, con ingresso libero nella splendida cornice del Circolo del Tennis Firenze 1898, si giocheranno il giorno di Pasquetta con inizio alle 15,00 con la sfida femminile tra Perelygina e Kohl mentre quella maschile vedrà l’azzurro Filippo Romano contro lo spagnolo Sanchez Quilez a seguire sul centrale del circolo delle “Cascine”
    A livello femminile sarà una sfida tutta straniera in quanto le due giocatrici azzurre sono state sconfitte entrambe 6-4 al terzo set dopo due incontri davvero applauditi e alla presenza di un folto pubblico. La pugliese Vittoria Paganetti, numero 8 del seeding sfidava la numero 7 Ekaterina Perelygina. Due modi di giocare diversi che hanno entusiasmato i tanti fiorentini presenti sulle tribune della palazzina del Ct Firenze. Primo set in equilibrio con la giocatrice dell’est che era brava a chiudere con il diritto il primo set per 64. A questo punto l’azzurra varava di più il gioco con smorzate e palle con poco peso e riusciva a vincere il secondo set 62. Nel terzo equilibrio fino al 3-3 poi la pugliese si porta 4-3 ed ha 5 palle per salire 5-3 ma Perelygina le annulla tutte e va 5-4 per lei. Scatto di reazione e ancora una chance per andare 5-5 ma la numero 132 delle classifiche Itf giovanili riesce a salvare lo svantaggio e poi chiude la sfida.
    “Ho avuto delle grandi occasioni ma non sono riuscita a trovare il punto che mi permetteva di staccare l’avversaria – dice Paganetti – devo continuare a lavorare su questi particolari comunque sono soddisfatta del torneo che ho disputato”.
    Sul centrale invece la campionessa assoluta toscana ed ex campionessa italiana under 16 Viola Turini sfidava la tedesca Carolina Kohl, numero due del seeding e capace nel 2022 di raggiungere i quarti agli Australian Open Junior. Le due giocatrici si equivalgono con Turini che spingeva e la Kohl che cercava di variare gioco ma era brava ad entrare in campo con il suo diritto a uscire. Primo set che si conclude 75. Continua la spinta della toscana anche per il tifo del pubblico e il secondo set si conclude 64 per l’azzurra. A questo punto la partita rimane in parità e va a vantaggio della tedesca per qualche errore della Turini che deve cedere il match 64 al terzo set.
    “Peccato perché ci ho creduto fino alla fine – spiega Viola Turini – grazie comunque al pubblico che mi ha sostenuto fino alla fine. Questo campo per me vale tanto e raggiungere la semifinale mi da forza per i prossimi appuntamenti”.
    Trofeo “Rhoda De Bellegarde di Saint Lèry”.
    Alla vincitrice del torneo femminile verrà assegnato il 3° Trofeo “Rhoda De Bellegarde di Saint Lèry”. Il riconoscimento è stato istituito nel 2019 poiché Rhoda De Bellegarde è stata giocatrice del Circolo del Tennis Firenze e prima campionessa italiana per due anni consecutivi. Il suo impegno maggiore è stato quello sociale, che l’ha vista volontaria, come crocerossina, in prima linea durante il primo conflitto mondiale. Successivamente, destinata all’ospedale di Stigliano dove contrasse la terribile influenza “spagnola”, muore giovanissima a soli 28 anni. Per il suo impegno durante la Grande Guerra viene insignita della medaglia d’Argento al Valor Militare.
    Nel tabellone maschile conquista la finale, nella parte bassa, lo spezzino Filippo Romano che ha superato nel derby l’italo argentino Iannis Miletich per 76 63 Dopo un primo set all’insegna dell’equilibrio il giocatore ligure, che si allena in Toscana, alza il ritmo con il suo diritto e conquista il secondo set 63.
    “Ho giocato un po’ contratto all’inizio poi mi sono sciolto via via – dice Romano – nel secondo set sono riuscito ad entrare dentro al campo e ho preso in mano il gioco. Sono contento di poter giocare la finale in questa manifestazione così di tradizione”.
    Nell’altra semifinale lo spagnolo Alejo Sanchez Quilez (8), sul centrale, ha sconfitto il terzo favorito Fabio De Michele per 75 46 64 in un match molto equilibrato con entrambi i giocatori che cercavano di variare il gioco per poi entrare con il proprio diritto. Il giocatore proveniente da Saragozza ha una buona mano e gioca un tennis divertente e la partita ha fatto rimanere tanta gente ad applaudire i due giocatori sugli spalti del centrale fino a tarda sera.
    Doppi:Sono il duo russo tedesco Timofel Derepasko e Justin Engel a conquistare la finale di doppio maschile. In finale sul centrale del Ct Firenze hanno avuto la meglio sulla coppia kazako giapponese Rakhmatullayev-Hattori per 62 64Nel femminile è stato invece il duo ceco Eliska Foreytikova e Julie Pastikova a sconfiggere il duo Francesca Gandolfi e Greta Greco Lucchina, numero due, per 64 64.
    Risultati semifinali:femminilePerelygina (7) b Paganetti (8) 64 26 64Kuhl (2) b Turini 75 46 64
    maschileSanchez Quilez (8) b De Michele (3) 75 46 64Romano b Miletich 76 63
    Le finali sono previste nel giorno di Pasquetta come tradizione (lunedì 10 aprile) dalle 15,00 a seguire. LEGGI TUTTO

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    A Pasqua semifinali al Ct Firenze dalle 15. I migliori junior si sfidano per giungere in finale al 46° Itf Junior Under 18

    Filippo Romano nella foto

    46° Torneo Internazionale Giovanile “Città di Firenze” – (03-10 aprile)Semifinali femminili in contemporanea dalle 15,00con Paganetti (8) – Perelygina (7) e Turini – Kuhl (2)
    Nel maschile (a seguire) nella parte alta lo spagnolo Sanchez Quilez (8) affronta De Michele (3)derby azzurro tra Romano e Miletich nella parte bassaFinali doppi alle 11,00
    Nella splendida cornice del Ct Firenze il 46° Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze” giunge alle semifinali che si giocheranno il giorno di Pasqua dalle 15 in contemporanea quelle femminili e a seguire, sempre in contemporanea, quelle maschili. La mattina dalle 11 invece si disputeranno le finali dei tabelloni maschili e femminile di doppio.
    A livello femminile, la sfida per definire la finalista della parte alta di questa edizione, sarà tra la pugliese Vittoria Paganetti, numero 8 del seeding, brava a superare 63 61 Carolina Gasparini e la numero 7 Ekaterina Perelygina che ha sconfitto 64 62 Gaia Greco.
    Nella parte bassa è la campionessa assoluta toscana ed ex campionessa italiana under 16 Viola Turini a prevalere nel derby azzurro con Greta Greco Lucchina (4) per 60 62 grazie a un gioco di pressione che non ha permesso all’avversaria di variare il gioco
    “Sto bene e sono in forma – spiega Viola Turini – ho lavorato tanto sul lato fisico ed ora mi muovo molto bene e riesco a spingere anche con il campo pesante. Ora sarà una sfida non semplice contro una giocatrice mancina e che sbaglia poco”.
    Infatti ora l’atleta azzurra se la vedrà con la tedesca Carolina Kohl, numero due del seeding, che ha superato Francesca Gandolfi in un match durato 3 ore e terminato 64 26 64 per la mancina brava a vincere i punti importanti.
    Nel maschile saranno tre gli italiani in lizza per il titolo del Città di Firenze con unico ostacolo lo spagnolo Alejo Sanchez Quilez (8) che sul centrale ha sconfitto il primo favorito: lo statunitense Alexander Frusina 62 75 sotto gli occhi attenti dell’ex campione del mondo Giancarlo Antognoni. Lo spagnolo 17enne di Saragoza se la vedrà nel penultimo atto del torneo con il terzo favorito Fabio De Michele che è bravo a sconfiggere in tre set 62 46 61 il numero sei del seeding Timofel Derepasko in una partita molto divertente e giocata al massimo dai due giocatori.
    Nella parte bassa la sorpresa Jacopo Vasamì, partito dalle qualificazioni, esce ad opera dell’ italo-argentino Iannis Miletich con un primo set chiuso 64 e il secondo che si chiude facilmente anche per la stanchezza dell’avversario 61. Nell’altro quarto, davanti a un pubblico assiepato sulla storica palazzina del Ct Firenze, Filippo Romano ha superato l’emiliano Carlo Alberto Caniato per 76 62 dopo un primo set all’insegna dell’equilibrio.
    Doppi:In tarda serata si sono giocate le semifinali dei doppi con i favoriti nel maschile la coppia americana tedesca composta da Alexander Frusina e Yannik Kelm che ha affrontato il duo russo tedesco Derepasko-Engel mentre i due cechi secondi favoriti Jakub Filip e Lukas Velik hanno giocato contro la coppia kazako giapponese Rakhmatullayev-Hattori.Nel femminile la prima coppia finalista è stata il duo ceco Foreytikova-Pastikova che ha sconfitto la coppia Perelyna-Vladson 63 60 ed ora affronteranno la vincente della sfida tra la coppia azzurra composta da Francesca Gandolfi e Greta Greco Lucchina, numero due, e il duo russo-israeliano Ivanova-Oved.
    Quarti di Finale – MaschiliSanchez Quilez (8) b Frusina (1) 62 75
    De Michele (3) b Derepasko (6) 62 46 61
    Romano b Caniato 76 62
    Miletich b Vasamì 64 61
    Quarti di Finale – FemminilePaganetti (8) b Gasparini 63 61
    Perelygina (7) b Greco 64 62
    Turini b Greco Lucchina (4) 60 62
    Kuhl (2) b Gandolfi 64 26 64
    Le finali sono previste nel giorno di Pasquetta come tradizione (lunedì 10 aprile) dalle 14,30 a seguire. LEGGI TUTTO

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    Il Città di Firenze si veste d’azzurro

    Il 46* Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze” si veste d’azzurro con ben 11 giocatori italiani che raggiungono i quarti di finale. Sei atlete nel femminile e cinque nel maschile dove sarà senz’altro azzurro il finalista della parte bassa del tabellone.
    A Livello femminile raggiunge i quarti nella parte alta Carolina Gasparini che supera nel derby azzurro Diana De Simone per 75 61 ed ora la giocatrice proveniente dalle qualificazioni se la vedrà con la numero 8 Vittoria Paganetti brava a sconfiggere 06 75 64 la ceca Pastikova. Termina il cammino della 15enne austriaca Till Tagger che ha fatto divertire il pubblico fiorentino anche in questa occasione con il suo tennis vario e rovescio a una mano che ha trovato di fronte la testa di serie numero 7 Ekaterina Perelygina che è riuscita a superarla 64 46 62 grazie alla sua solidità e la giocatrice senza bandiera affronterà nei quarti Gaia Greco che ha regolato 63 76 l’under 15 Fabiola Marino. Nella parte bassa la numero due la tedesca Carolina Kuhl va avanti faticando contro l’austriaca Alexandra Zimmer 63 16 61 il risultato per la tedesca che ora avrà di fronte nel quarto più nobile, perché erano entrambe teste di serie, Francesca Gandolfi che ha sconfitto 63 60 Ekaterina Ivanova. Infine è la toscana e campionessa assoluta regionale Viola Turini a guadagnarsi l’accesso al quarto turno grazie al periodico 63 nei confronti dell’istraeliana Liam Oved (6) ed ora per la giocatrice che si allena a Pontedera con il tecnico Leonardo Azzaro derby con la numero 4 del tabellone Greta Greco Lucchina che ha superato la ceca Forettkova 76 62.
    Nel maschile il primo favorito lo statunitense Alexander Frusina supera la wild card Matteo Sciahbasi per 36 64 64 sul centrale del Ct Firenze e lo statunitense se la vedrà con lo spagnolo Alejo Sanchez Quilez (8) che ha dimostrato di essere molto solido e ha chiuso con un perentorio 61 61 la sua sfida con Beraldo. Nella parte alta del tabellone unico azzurro in gara è il terzo favorito Fabio De Michele che supera il ceco Velik 62 62 ed ora avrà un cliente di livello come il numero sei del seeding Timofel Derepasko che gioca un tennis davvero di ottima fattura e nel match più bello della giornata ha superato il tedesco Engel 62 64. Nella parte bassa la sorpresa Jacopo Vasamì, partito dalle qualificazioni, continua a sorprendere e vince 76 76 anche contro il kazako Rakhmatijllayev ed ora affronterà per raggiungere una storica semifinale Iannis Miletich bravo a superare Basile per 64 63. Nell’altro quarto si affronteranno Filippo Romano che ha superato il giapponese numero 5 del seeding Reiya Hattori (104 del ranking) per 64 64 e l’emiliano Carlo Alberto Caniato che ha la meglio, in una vera maratona, del numero 4 il tedesco Yannik Kelm 63 46 62.
    In tarda serata si sono giocati i quarti di finale dei tornei di doppio con favoriti nel maschile la coppia americana tedesca composta da Alexander Frusina e Yannik Kelm con i due cechi secondi favoriti Jakub Filip e Lukas Velik mentre nel femminile sono il duo USA Ashton Bowers e GER Carolina Kuhl le prime teste di serie e la coppia azzurra composta da Francesca Gandolfi e Greta Greco Lucchina le numero due.
    Quarti di finale dalle 9,30 al Ct Firenze con ingresso libero e semifinali dei doppi.
    maschileFrusina (1) – Sanchez Quilez (8)De Michele (3) – Derepasko (6)Romano – CaniatoVasamì – Miletich
    femminileGasparini – Paganetti (8)Greco – Perelygina (7)Turini – Greco Lucchina (4)Gandolfi – Kuhl (2)
    Le finali sono previste nel giorno di Pasquetta come tradizione (lunedì 10 aprile). Il tabellone principale prevede 32 giocatori nel maschile e 32 nel femminile e a questi siaggiungono i tornei di doppio.Il direttore del torneo è il maestro Giovanni Del Panta mentre come giudice arbitro dellamanifestazione è stato designato Guido Pezzella. LEGGI TUTTO

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    I più interessanti tennisti USA under 20, tra la scalata al mondo Pro e l’universo College (parte seconda)

    Learner Tien (foto USTA)

    Alcuni giorni fa abbiamo puntato la nostra lente negli Stati Uniti, andando a presentare i prospetti statunitensi under 20 più interessanti. Nella prima parte della nostra disamina, abbiamo parlato dei giovani già impegnati pienamente sul tour Pro. Nella seconda parte passiamo a considerare i ragazzi che sono già impegnati nel circuito universitario o quelli che sono inseriti nella “Recruiting List” della classe 2023, ovvero che termineranno quest’anno l’high school e nel 2024 entreranno nel college.

    Ethan Quinn: diciannove anni, numero 467 del mondo e nuova promessa del tennis statunitense. Ha chiuso l’anno come primo nella classifica di fine anno della ITA Collegiate Tennis Rankings (pur essendo una matricola). Giocatore dallo splendido tennis, capace di far tutto in campo. Vincitore nel 2022 di due ITF a San Diego e Champaign e già in grado di portare al terzo set buoni giocatori come Delbonis, Thompson e Kovacevic. Ha cominciato la stagione 2023 dedicandosi esclusivamente al campionato universitario con Georgia University, ma probabilmente a causa della pressione di giocare da numero uno della classifica universitaria ha inanellato una serie di sconfitte e soprattutto prestazioni molto deludenti. Sono curioso di vederlo tornare all’opera nei tornei del circuito ATP.

    Alexander Bernard: diciannove anni e numero 610 del mondo. Giocatore di Ohio State. Stagione anonima la sua quella scorsa, almeno fino all’exploit di novembre quando è riuscito a conquistare l’ITF M 25 di Columbus garantendosi così un notevole balzo in classifica. Prospetto interessante, ma con dei limiti di consistenza e pesantezza di palla che superano a mio parere i possibili margini di miglioramento.

    Michael Zheng: 19 anni, numero 967 del ranking ATP, giocatore della Columbia University. Nel 2022 è stato finalista del torneo juniores di Wimbledon, mentre a livello Pro il suo miglior risultato è stata la finale raggiunta in aprile a Orange Park, partendo dalle qualificazioni e perdendo in finale contro Yibing Wu con il punteggio di 7-6 7-5. Zheng è al momento un magnifico, ma acerbo, produttore di gioco (proprio per la sua facilità nell’impatto e costruzione può ricordare il miglior Tomic): gran servizio, propensione a cercare la rete con una leggerezza che sa di classico, capacità di giocare vincenti con apparente facilità da tutte le parti del campo con colpi “puliti” e penetranti. Manca ancora, come è normale che sia per questo tipo di tennista, della continuità di gioco e della consistenza che gli possano permettere di portare a casa le partite con una certa costanza. Nel 2023 ha giocato un solo torneo, a Ithaca, perdendo al primo turno contro Lucas Renard.

    Ecco invece i prospetti della “Recruiting List” della classe 2023, forse una delle più intriganti di sempre.
    Learner Tien: 17 anni, numero 784 del mondo e primo nella “Recruiting List” della classe 2023. Giocherà già da questa estate per University of Southern California. Thien è un mancino talentuosissimo in possesso di un anticipo sulla palla e di una capacità di trovare gli angoli del campo fuori dal comune. Reduce dalla finale juniores dello Slam australiano, a livello Pro ha già all’attivo due semifinali e una finale. Notevole in particolare il torneo giocato a Malibu (un ITF M25), dove Tien ha sconfitto fra gli altri il rumeno Boitan e il top 400 del mondo Govind Nanda. Learner ha anche un un’esperienza con il grande tennis, visto che ha ricevuto una wild card per lo scorso US Open, slam dove ha strappato il primo set a Miomir Kecmanovic.

    Alex Michelsen: diciotto anni, numero 466 del mondo e numero due nella “Recruiting List” della classe 2023. Prospetto super interessante. Giocatore piuttosto atipico, uno strano incrocio fra Reilly Opelka e Jenson Brooksby, in grado di mettere in mostra un efficace tennis offensivo, ma anche in possesso di gambe e solidità da fondo per vincere le partite grazie alla solidità e all’acume tattico. A partire da novembre il suo record a livello ITF recita diciotto vittorie e due sconfitte con annessa vittoria di due tornei a Edmond e East Lansing. Giocherà anche lui, come Ethan Quinn per Georgia University, a meno che i risultati ottenuti durante l’anno nel circuito Pro non saranno così buoni da convincerlo a cambiare idea.

    Kyle Kang: diciotto anni, numero 902 del mondo e terzo nella “Recruiting List” della classe 2023. Per il 2024 ha un accordo verbale con Stanford University. Nonostante l’età, Kang è un giocatore già in possesso di una consistenza di gioco tale da permettergli una certa continuità di risultati a livello ITF: una semifinale a Sunrise e tre quarti di finale, battendo tennisti di buon livello come Daniel Vallejo, Strong Kirchheimer, Patrick Kypson e Omni Kumar. Credo che abbia già la struttura fisica e la solidità mentale per cominciare a fare risultati ancora migliori nel 2023.

    Aidan Kim: diciotto anni, numero 944 del mondo e numero quattro nella “Recruiting List” della classe 2023. Prospetto a dir poco intrigante per il suo stile di gioco irrimediabilmente proiettato verso la rete, pur non avendo un servizio eccezionale. A novembre dello scorso anno Kim ha ottenuto il primo risultato importante della carriera Pro raggiungendo la semifinale a Fayetteville e replicando pochi mesi dopo (febbraio 2023) il risultato a Weston, con una semifinale giocata alla pari con il rumeno Boitan, vero e proprio dominatore di questo inizio di stagione nel circuito ITF statunitense. Non sappiamo quale livello raggiungerà, ma di certo Aidan Kim sarà un giocatore che varrà la pena veder giocare.

    Antonio Gallucci LEGGI TUTTO

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    Il figlio di Lindsay Davenport imbattuto sul tour junior nel 2023

    Jagger Leach (foto ITFtennis.com)

    Giovani figli d’arte crescono. Dopo l’affermazione ad alto livello di Sebastian Korda e l’esplosione negli ultimi mesi di Ben Shelton, un altro giovane tennista statunitense con madre “doc” inizia a far parlare di sé sul tour ITF Junior. Si tratta di Jagger Leach, figlio di Lindsay Davenport, ex n.1 del Ranking WTA e vincitrice di tre titoli Slam a cavallo tra ’90 e 2000 e anche Oro Olimpico ai giochi di Atlanta nel ’96.
    Il 15enne si allena in Florida presso la IMG Academy fondata dal compianto Nick Bollettieri, ha un suo team di allenatori ma segue anche i preziosi consigli della madre. Il giovane Jagger è salito agli onori della cronaca grazie ad un’inizio di stagione immacolato nei tornei junior: per lui solo vittorie, ben 15 di fila, cedendo un solo set nei tre tornei disputati e tutti vinti: J60 Christchurch, J60 Wellington and J100 Auckland.
    La sua vittoria al J60 di Christchurch a metà gennaio è stato il primo titolo ITF della sua giovanissima carriera. Ha iniziato il 2023 al numero 444 nella classifica ITF World Tennis Tour Junior, adesso si è attestato al numero 188. Leach è in testa alla classifica per i titoli ITF World Tennis Tour Juniors in questa stagione, nessun altro giocatore ha alzato tre trofei.

    Remember the name, Jagger Leach 👊
    — ITF (@ITFTennis) February 16, 2023

    In un’intervista rilasciata alcuni anni fa al magazine People, la ex campionessa aveva parlato della passione del figlio per lo sport: “Gioca a tennis tutti i giorni per diverse ore, ma non vogliamo che si specializzi in uno sport, è ancora molto giovane. È alto, quindi ha provato il volley e farà ancora altre esperienze”. Crescendo il piccolo Jagger ha dimostrato abilità e passione con la racchetta, tanto che ormai è a tutti gli effetti un’altra giovane promessa del tennis a stelle e strisce. È ancora estremamente giovane, ma come si dice in questi casi, “se son rose…”. LEGGI TUTTO

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    Claudio Grassi: “Agnese Calzolai gioca con qualità e leggerezza. Il talento? È qualcosa che hai dentro, proprio dei giovani che danno ‘impegno gratis’”

    Agnese Calzolai e Claudio Grassi

    L’ex Pro Claudio Grassi, oggi tecnico nazionale presso il AT Bibbiena, ha vissuto un inizio 2023 intenso accompagnando la piccola e talentosa allieva Agnese Calzolai al Lemon Bowl, dove la toscana è giunta in finale nel tabellone Under 12, battuta in due set dalla favorita del seeding (e grande talento) Victoria Lanteri. Una bella esperienza per Agnese e anche per Claudio, che ci ha parlato della Calzolai e sull’insegnamento ai ragazzi più giovani e di prospettiva. Molto interessanti le parole del coach sull’importanza di insegnare la cultura del lavoro, passo decisivo per la crescita umana e sportiva.

    “Lavoro con Agnese da due mesi e mezzo, da quando mi sono spostato a Bibbiena diventando il direttore della scuola tennis” ci racconta Claudio, “non molto tempo. Quindi il merito della crescita e livello raggiunto dalla ragazza è innanzitutto frutto del suo talento e assolutamente da dividere col suo maestro storico, che la segue da sempre, Tiziano Lunghi. Abbiamo un’ottima sintonia, seguiamo insieme il progetto della Calzolai che già da tempo sta mostrando di avere le carte in regola per provare fare cose importanti. Ricordo che Agnese ha vinto nel 2019 il Lemon Bowl nella categoria Under 8. Per me invece è stata una prima volta alla manifestazione, non l’ho mai giocata nemmeno quando ero uno junior. Ne avevo sempre sentito parlare un gran bene, e devo confermare che è un bell’evento. Si vedono tanti bambini con talento e assai avanti rispetto alla loro età per come affrontano lo sport, dal riscaldamento a come parlano coi loro maestri, come preparano le partite, come fanno defaticamento… quasi fin troppo oserei dire! Agnese per ora è una ragazza che ama il tennis e vi si dedica con grande attenzione, ma affronta la sua crescita in modo più “leggero”. Le piace anche il calcio e la Fiorentina, recentemente ha provato lo sci ed è tornata entusiasta”.
    Che tipo di ragazza è, ce la puoi descrivere?“Fondamentalmente è una ragazza molto coordinata, potrebbe eccellere in qualsiasi sport visto le abilità di base che possiede. Non ha un gioco di potenza, ha molta mano e la considero – insieme ai tecnici di Formia che la seguono come ragazza di interesse nazionale – una tennista universale. A chi può assomigliare? Beh, per trovare una tennista che tutti conoscono potrei dire che ha un gioco un po’ alla Roberta Vinci, ma con qualcosa di Swiatek e perché no un po’ di Pennetta per la facilità con cui colpisce. Non è una che cerca di spaccare la palla con tutta la sua forza, tutt’altro, lei ama giocare lo slice, fare le palle corte, venire a rete, accelerare all’improvviso. Le piace tantissimo giocare gli “strettini” di tocco, ma sa anche tenere in difesa e soffrire da dietro, il tutto sempre eseguito con grande naturalezza. Questo è quel che spicca di più quando la vedi giocare, fa le cose in modo naturale, spontaneo, non c’è tensione o sforzo quando gioca. Intendiamo farla crescere così, senza specializzarla, seguendo anche le linee guida della FIT che parlano appunto di specializzazione non prima dei 17 anni”.
    Il fatto che lei guardi anche oltre al tennis e si interessi nelle cose è un fatto positivo, no?“È un fatto estremamente positivo, che condivido con lei, Tiziano e la sua famiglia. Proprio la famiglia è straordinaria (e non comune) perché asseconda i desideri della figlia, ascolta quel che lei pensa e lascia lavorare noi tecnici che stiamo guidando la sua crescita, dalla scelta dei tornei al modo e quantità di lavoro che facciamo ogni settimana. Se pensiamo che debba fermarsi per lavorare del tempo su qualche aspetto tecnico senza competere, la famiglia segue le nostre indicazioni. Agnese è ancora emotiva, un po’ chiusa, quindi con lei facciamo le cose a piccoli passi, stiamo molto attenti alla sua crescita, ma è evidente che si diverte tanto quando gioca. Si allena, si impegna, ma non la stiamo caricando di lavoro e di pressione eccessiva perché è una ragazzina che affronta le situazioni che le si presentano davanti con grande semplicità e vogliamo che continui così senza stress e ansie alla sua età”.
    Eppure sul web, soprattutto Instagram, ormai dilagano profili di ragazzini e ragazzine più piccole di lei che mostrano sessioni di allenamento, super colpi e un lavoro in campo degno di un Nadal…“È vero e ritengo che sia un’esagerazione, qualcosa che finisce per incrementare pressione e stress che, alla loro giovane età, non sono salutari. Mi piace invece vedere che quando Agnese entra in campo è felice, serena, pensa solo a giocare e divertirsi, pur con impegno e fatica. Purtroppo invece ai nostri giorni si guarda troppo a quel che si trova sui social, tutte storie straordinarie, fanno arrivare il messaggio che se non hai per le mani uno che a 16 anni è un fenomeno, un NextGen da paura, allora sei un fallito… Non è così! Quelli sono marziani, ne nasce uno ogni tanto, farlo capire a famiglia, circoli e volte anche a tecnici non è facile. Abbiamo davanti a noi dei ragazzi molto giovani, li dobbiamo crescere soprattutto come persone e se ci vai troppo pesante, rischi di far crollare tutto quel che hanno costruito. Abbiamo una responsabilità importante su di loro”.
    In molti affermano, scuola inclusa, che è sempre più difficile tenere alta l’attenzione nei ragazzi, soprattutto per colpa dell’eccesso della tecnologia, uso continuo degli smartphone, social, ecc. Visto che tu segui ragazzi di varie età, come vedi la questione, li trovi peggiorati negli ultimi anni da questo punto di vista?“È un argomento delicato. Quando sono arrivato al mio club attuale mi sono inserito in una struttura di discreta dimensione e con un buon bacino d’utenza. Da nuovo direttore, ho comunicato che ci tenevo a inserire delle piccole regole che secondo la mia esperienza prima da giocatore e poi da coach mi hanno aiutato, le reputo importanti. La prima cosa che vedi quando un ragazzo o ragazza arriva al club è che in mano non ha le scarpe, le racchette, ma il cellulare perché prima di entrare in campo o palestra è urgente mandare il messaggino, il social, la foto, ecc. A tutti coloro che hanno una buona qualità e stanno facendo un percorso di allenamento serio verso l’alto livello sto provando a far capire che quando arrivano al circolo il telefonino deve andare subito in borsa; che si deve arrivare almeno 15 minuti prima dell’inizio del lavoro, facendo il riscaldamento in autonomia seguendo i piani stabiliti; che si saluta sempre per primi il maestro, che ci si comporta all’interno della struttura con rispetto e presenza. Può sembrare una banalità, ma ti assicuro invece non lo è. Anche se solo vuoi fare dell’ottimo sport a livello regionale, devi mostrare impegno e focus, soprattutto per te stesso, perché è qualcosa che ti aiuta a crescere oltre il campo da gioco. È importante che i ragazzi capiscano la differenza tra l’apparenza e la sostanza. Quel che conta non è l’apparire, quella foto o quella giocata che mostri online, ma la sostanza, l’essere concreti e realizzare qualcosa di vero, che dura ed è tuo. Devono capire il valore del lavorare in campo con impegno e determinazione, l’andare a rincorrere una palla e salvarla anche se non conta o è fuori e ripartire subito, sono cose che dimostrano la tua voglia, l’impegno, il volerti dedicare a quel che fai, e oggettivamente è una qualità che nei ragazzi si trova di rado. Magari trovano delle scuse per non farlo… Devi fargli capire che ogni palla è un’occasione che serve a loro stessi. Quanto desiderio hai di colpire quella palla ancora una volta e farti valere? Lavorando su questi aspetti puoi cambiare la loro mentalità, si possono ottenere grandi risultati se riesci a farti ascoltare. E soprattutto, alla fine il risultato lo ottengono loro, perché sono loro che migliorano e crescono come tennisti e come persone. Chi riesce a capirlo non solo si applica di più e ottiene di più, ma si diverte di più, trova un focus superiore rispetto a prima. È bello e importante far capire che non sono gli 11 punti di fine allenamento che determinano se la sessione è andata bene o male, ma come l’hai affrontata e quanto ti sei speso: da come ti sei riscaldato a come hai seguito il programma. Noi tecnici cerchiamo di dare ai ragazzi, ma anche i ragazzi devono dare noi seguendoci e mettendoci impegno”.
    Parli di aspetti molto profondi, legati all’insegnamento e al concetto di miglioramento. Le difficoltà forse sono anche colpa della società in cui viviamo, dell’essere abituati all’avere tutto e subito, senza alcuna pazienza per completare un percorso necessario a crescere, magari sperando di diventare un ottimo giocatore?“Purtroppo il problema spesso deriva anche dai genitori, che magari a casa, al circolo col maestro sino a qualche piazzata davanti a tutti arrivano a dire ‘eh, ma io sto investendo su mio figlio…’. Ma che significa… si investe su di una casa, non su di un figlio! Reputo che a un figlio debba esser data un’opportunità di crescita, e poi se diventa un ottimo atleta abbiamo fatto centro. Ma se non lo diventa e ha fatto un percorso scegliendo le persone corrette che gli fanno capire che ci sono delle regole, dei compiti, un lavoro, un obiettivo, sicuramente col tempo e con il sacrificio qualcosa si ottiene sempre. Di sicuro da un punto di vista umano e personale, che è di pari o superiore importanza rispetto al lato sportivo”.
    Si torna al mantra di tanti coach: il talento da solo non basta“Ma alla fine, cos’è il talento? Non è solo saper giocare un diritto in scioltezza, un rovescio in salto… Il talento per me è qualcosa che hai dentro, è nella serietà di fare tutto al meglio ogni giorno, nello svolgere con costanza un’azione finché non diventa automatica con “impegno gratis”, come mi ha insegnato Sartori al corso da coach. Le sue parole mi sono restate dentro: se vedete dei ragazzi che danno impegno gratis, puntate su di loro, hanno talento”.
    In chiusura, pensi quindi che sia molto importante lavorare sulla testa dei ragazzi, fin da giovani, quanto nel gioco?“Assolutamente. L’ho visto anche nella competizione del Lemon Bowl di pochi giorni fa, con tanti ragazzi di talento ma con comportamenti esagerati o che alla lunga non fanno bene. Lavorare sul riconoscimento delle emozioni è importante, è una cosa che andremo ad affrontare anche con Agnese, insieme ad altri aspetti tecnici (il diritto per esempio). Fa bene la Federazione a puntare sulla figura del mental coach per i ragazzi che mostrano un certo talento e propensione alla crescita. Lavorare sulla testa dei giovani reputo sia fondamentale, allenare la mente è decisivo perché si tende ad essere stressati fin da piccoli, magari rincorrendo risultati o precocità”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2023: Roma confeziona il triplete

    Premiazione Lemon Bowl – Foto Adelchi Fioriti

    Giunge al termine la 39ª edizione del Lemon Bowl. La prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera dedicata alle categorie under 10, 12 e 14 si è conclusa con le tradizionali finali del giorno dell’Epifania. Sui campi in terra rossa del Salaria Sport Village è festa per il tennis romano, che mette a bilancio i titoli di Mattia Baroni (under 14 maschile), Alice Iozzi (under 14 femminile) e Samuel Tigani (under 10 maschile). Alzano la “coppa dei limoni” anche la croata Ana Marija Rebic, dominatrice dell’under 10 femminile; il trentino Alessandro Fronza (under 12 maschile) e la sanremese Victoria Lanteri Monaco (under 12 femminile). L’evento si è confermato un successo e come di consueto ha attratto nella capitale tante delle migliori promesse del tennis giovanile italiano e ben 24 tennisti provenienti da 14 Paesi. Tra i tanti presenti sugli spalti del Salaria Sport Village anche l’ex numero 70 ATP Thomas Fabbiano, che a fine giornata si è complimentato con i piccoli atleti.
    Roma confeziona il triplete – Mattia Baroni, Alice Iozzi e Samuel Tigani sono i tre rappresentanti della capitale ad alzare la “Coppa dei Limoni” sui campi del Salaria Sport Village. Il tennis romano fa dunque tre su tre nella giornata di finali, che si è aperta con il derby under 14 maschile tra Mattia Baroni e Luca Cosimi. Trionfo dell’atleta del Tevere Remo per 6-1 6-3 in una finale priva di sbavature contro un valido avversario ed ottimo amico. Vittoria in due set anche per Samuel Tigani, capace di imporsi per 6-1 6-4 nella finale under 10 contro il toscano Pietro Carra. Il piccolo tennista dell’MD Tennis Team ha contato sul grande apporto del pubblico, giunto numeroso dal proprio circolo di appartenenza: “Nel primo set il mio avversario ha sbagliato qualcosa di troppo, poi invece è salito e la partita è stata più faticosa. Il livello del torneo è stato alto, conoscevo quasi tutti i miei avversari e questa vittoria ha un grande valore. Il tifo mi ha fatto grande piacere, ma quando gioco non penso al pubblico”. Nell’under 14 femminile rispetta i pronostici la vice campionessa italiana under 13 Alice Iozzi. La giocatrice dell’All Round ha superato la validissima Melissa Rossi – altra portabandiera dell’ottima truppa toscana – per 6-4 6-3. Dopo la sconfitta nella finale del 2022, Iozzi è dunque riuscita a conquistare il successo in un torneo under 14 dove è stata assoluta protagonista.
    Rebic, Fronza e Lanteri Monaco da dieci e lode – Dopo aver dominato il proprio tabellone per tutta la settimana, la croata Ana Marija Rebic vince per 6-0 6-0 la finale under 10 contro la polacca Hanna Cyronek. In un match dal livello altissimo per contenuti, la piccola tennista di Zagabria ha lasciato le briciole alla rivale e ha suggellato un cammino perfetto. Atleta della Ljubicic Tennis Academy e nipote di secondo grado dell’attaccante del Milan Ante Rebic, la giovane Ana Marija ha commentato positivamente la propria partecipazione al Lemon Bowl: “Il torneo è stato fantastico, l’organizzazione impeccabile e poi era la mia prima volta a Roma e mi è piaciuta molto come città. Ho giocato benissimo contro un’avversaria forte e sono stata brava ad essere offensiva. Futuro? Quest’anno inizierò a giocare a livello Tennis Europe e poi la prossima stagione tornerò sicuramente per giocare l’under 12”. Quest’ultima categoria in campo femminile ha visto il successo di Victoria Lanteri Monaco che per 6-2 7-5 ha sconfitto Agnese Calzolai, altra grande protagonista di questo Lemon Bowl. L’unica finale andata al terzo set è quella under 12 maschile dove il trentino Alessandro Fronza, prima testa di serie, ha battuto Bruno Condorelli per 6-2 4-6 6-2.
    La soddisfazione di Tato Pedà – “Il bilancio di questa seconda edizione organizzata al Salaria Sport Village è ottimo. Io, il mio staff ed il team del Lemon Bowl abbiamo fatto un grande lavoro sotto la direzione del purtroppo assente Paolo Verna, da sempre il faro di questo torneo”. Le parole di Tatò Peda, team manager del Lemon Bowl e padrone di casa del Salaria Sport Village. La manifestazione ha preso il via il 10 dicembre con le prequalificazioni e ha visto un totale di 1320 giovani atleti scendere in campo, come ha rimarcato Pedà: “Il Lemon Bowl va oltre i match in campo perché quando non giocano i bambini si divertono insieme tra un pittino ed il tennistavolo. Questa è stata davvero una festa del tennis e sono contento della grande partecipazione di ragazzi e famiglie”. Oltre a Thomas Fabbiano, tra le autorità che hanno premiato i finalisti Giorgio Di Palermo, presidente del Comitato Regionale Lazio della Federazione Italiana Tennis Padel e Fabrizio Tropiano, membro del Comitato delle Nitto ATP Finals e Relazioni Istituzionali FITP.
    Risultati finali Lemon Bowl
    Under 10 maschileSamuel Tigani b. Pietro Carra 6-1 6-4
    Under 10 femminileAna Marija Rebic (Cro) b. Anna Cyronek (Pol) 6-0 6-0
    Under 12 maschileAlessandro Fronza (1) b. Bruno Giovanni Condorelli 6-2 4-6 6-2
    Under 12 femminileVictoria Lanteri Monaco (1) b. Agnese Calzolai (3) 6-2 7-5
    Under 14 maschileMattia Baroni (3) b. Luca Cosimi (4) 6-1 6-3
    Under 14 femminileAlice Iozzi (1) b. Melissa Rossi (2) 6-4 6-3 LEGGI TUTTO

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    Il Lemon Bowl parla romano: Quattro capitolini in Finale

    Mattia Baroni – Foto Adelchi Fioriti

    Sui campi del Salaria Sport Village di Roma si sono concluse le semifinali della 39ª edizione del Lemon Bowl. I dodici match suddivisi tra under 10, 12 e 14 non hanno deluso le aspettative e hanno ribadito l’alto livello della prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera. Tante gioie per il tennis romano, che in finale porta ben quattro ragazzi ed è già certo di un campione. Nell’under 14 maschile sarà infatti derby tra Mattia Baroni e Luca Cosimi. Nell’under 10 femminile finale internazionale tra la croata Ana Marija Rebic e la polacca Anna Cyronek, protagoniste assolute del loro tabellone. Come da tradizione le finali si giocheranno il 6 gennaio, si partirà alle ore 11.00.
    Quattro romani all’assalto del titolo – L’edizione 2023 del Lemon Bowl sta riservando grandi soddisfazioni al tennis capitolino, che ha portato i suoi migliori rappresentanti in finale. Nell’under 14 maschile sarà derby tra Mattia Baroni e Luca Cosimi, rispettivamente terza e quarta testa di serie del tabellone. Baroni, già campione dell’under 12 due anni fa, ha superato con netto 6-3 6-1 il numero due del seeding Luca La Palombara. Netto anche il successo di Cosimi, atleta osservato in queste giornate da Flavio Cipolla, che si è imposto per 6-4 6-1 su Enea Vinetti. “Sono contento di essere tornato al Lemon Bowl, da romano ci tengo sempre e domani naturalmente voglio vincere – le parole del classe 2009 del Tevere Remo Mattia Baroni – Dopo questo torneo andrò a Tarbes per fare le qualificazioni de Les Petit As (il più importante torneo under 14). In generale quest’anno proverò a fare bei risultati a livello Tennis Europe, dove già l’anno scorso mi sono tolto qualche soddisfazione”. Il derby romano dell’under 14 femminile si è invece consumato in semifinale dove la favorita Alice Iozzi ha superato la rivelazione Livia Avola con lo score di 6-0 6-4. Il prospetto dell’All Round in finale se la vedrà contro Melissa Rossi, reduce dal 6-2 6-2 che le ha permesso di prevalere su Tatiana Vittoria Lippi. Volto nuovo del Lemon Bowl invece l’under 10 Samuel Tigani dell’MD Tennis Academy. Con un tennis brillante il romano ha liquidato per 6-0 6-1 Mattia Bongiovanni ed in finale se la vedrà contro il toscano Pietro Carra che invece ha vinto in grande lotta contro Gabriele Aceto (7-5 3-6 10/8).
    Rebic-Cyronek e le altre finali – Della folta truppa internazionale sono due le rappresentanti ad essersi spinte all’atto conclusivo. La croata Ana Marija Rebic (nipote di Ante Rebic del Milan) e la polacca Anna Cyronek si giocheranno il titolo nell’under 10 femminile, categoria dal livello altissimo dove sono riuscite a farla da padrone. Rebic si è aggiudicata per 6-1 6-0 la sfida contro la bielorussa Katsiaryna Unuchka, altra piccola protagonista della settimana. Cyronek ha invece superato l’ottima Sofia Foggia per 6-2 6-1. Nell’under 12 maschile le prime due teste di serie si sono spinte in finale, Alessandro Fronza e Bruno Giovanni Condorelli si contenderanno il titolo dopo i successi su Gennaro Scalese (6-3 6-1) e Davide Dagnino (6-0 6-2). Nell’under 12 femminile come da pronostico la campionessa d’Italia under 11 Victoria Lanteri Monaco prosegue la sua corsa grazie alla vittoria per 6-0 6-0 su Emma Lanzoni. In uno dei match più belli di giornata invece Agnese Calzolai ha superato Rachele Saleppico per 6-4 7-6.
    Risultati semifinali Lemon Bowl
    Under 10 maschilePietro Carra b. Gabriele Aceto 7-5 3-6 10/8Samuel Tigani b. Mattia Bongiovanni 6-0 6-1
    Under 10 femminileAnna Cyronek (Pol) b. Sofia Foggia 6-2 6-1Ana Marija Rebic (Cro) b. Katsiaryna Unuchka 6-1 6-0
    Under 12 maschileAlessandro Fronza (1) b. Gennaro Scalese 6-3 6-1Bruno Giovanni Condorelli (2) b. Davide Dagnino (3) 6-0 6-2
    Under 12 femminileVictoria Lanteri Monaco (1) b. Emma Lanzoni (5) 6-0 6-0Agnese Calzolai (3) b. Rachele Saleppico (2) 6-4 7-6
    Under 14 maschileLuca Cosimi (4) b. Enea Vinetti 6-4 6-1Mattia Baroni (3) b. Luca La Palombara (2) 6-3 6-1
    Under 14 femminileAlice Iozzi (1) b. Livia Avola 6-0 6-4Melissa Rossi (2) b. Tatiana Vittoria Lippi (3) 6-2 6-2 LEGGI TUTTO