consigliato per te

  • in

    Open 13 di Marsiglia probabilmente si svolgerà dall’8 al 14 marzo 2021

    L’Open 13 di Marsiglia

    Il nuovo calendario ATP 2021 non è ancora stato comunicato, ma visto lo slittamento (ormai certo) dell’Australian Open, tutta la prima parte della nuova stagione sarà rimodulata. Sembra compromesso anche il Masters 1000 di Indian Wells, visto che la situazione sanitaria in Californa è difficilissima e gli scenari a medio termine sono tutt’altro che rassicuranti. Fonti USA riferiscono che già nei prossimi giorni potrebbe esser annunciata la cancellazione dell’edizione 2021. Sul fronte europeo, iniziano a trapelare nuove possibili date per i tornei  indoor solitamente disputati in febbraio, ma che andrebbero ora a sovrapporsi al primo Slam.
    Il direttore dell’Open 13 di Marsiglia Jean Francois Caujolle ha dichiarato alla stampa francese che “L’Open 13 Provence si svolgerà probabilmente a marzo dall’8 al 14 marzo 2021“. La decisione definitiva verrà presa, insieme all’ATP, appena saranno ufficiali le nuove dati per l’Australian Open e la cancellazione di Indian Wells: “Tutto dipenderà dal mantenimento o meno di Indian Wells. La situazione in California è preoccupante e gli organizzatori non sanno se la crisi sanitaria consentirà di giocare al Masters 1000. L’edizione 2021 del nostro torneo a Marsiglia non si svolgerà in condizioni normali, ma stiamo lottando per poter giocare e speriamo di poter offrire intrattenimento e tennis, con limitazioni o meno. Faremo di tutto affinché l’Open 13 si svolga, qualunque cosa accada. Quando e come resta da vedere. È una situazione per niente ideale, ma è così. Saremo comunque pronti, perché abbiamo studiato tutte le nostre opzioni”.

    “La finestra del 15 febbraio reputo sia chiusa, perché l’Australian Open dovrebbe essere giocato proprio in quella settimana. L’opzione più probabile al momento è che il nostro torneo si terrà dall’8 marzo. Il calendario sta prendendo forma e senza Indian Wells questo renderebbe le cose più facili. La crisi del coronavirus ha reso la vita molto dura per i tornei, con quelli più piccoli che hanno maggiori probabilità di subire un duro colpo sul lato finanziario. Tuttavia non vedo i tornei principalmente come un business, l’interesse primario deve essere garantire il gioco e l’intrattenimento per il pubblico. Chiaramente deve essere sostenibile. Siamo disposti anche ad ospitarlo a porte chiuse, abbiamo un ruolo importante da rispettare anche se fineremo per perdere dei soldi”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO