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    Javier Frana: “Sinner oggi è il più forte. La rivalità con Alcaraz renderà entrambi migliori, ma il cambiamento costa”

    Javier Frana

    “Ho parlato di Sinner con Sebastian Gutierrez, coach di Baez, dopo la vittoria dell’italiano contro l’argentino all’Australian Open. Oggi Jannik è il più forte, ha una marcia in più. È come nella Formula 1, quando una macchina compie un giro perfetto e stacca tutti gli altri, con dettagli piccoli in ogni curva che fanno la differenza. Ecco, Sinner è stata quella macchina, la migliore”. Così Javier Frana, argentino ex top30 ATP e oggi apprezzato analista per la versione latina di ESPN, ha parlato dell’azzurro in un’interessante intervista rilasciata a Clay. Era un tennista “diverso” dai suoi connazionali Frana, era un vero attaccante, molto incisivo anche sull’erba, quando a Wimbledon la palla schizzava via bassissima e gli scambi erano rarefatti. Proprio l’aggressività e il gioco offensivo a suo dire sono le parti nelle quali Sinner è migliorato maggiormente, fattori che gli hanno permesso di spiccare il volo.
    “Di Sinner mi impressiona la fluidità con cui gioca, la naturalezza con cui fa le cose alla massima velocità” continua Frana. “Anche come si difende ha in situazioni impegnative. Difende in maniera incredibile, ha migliorato tantissimo come conduce lo scambio con una palla controllata ma di grande velocità. La sua palla corre molto senza troppi sforzi. È come se non lo vedessi mai sopra a un ritmo di controllo, eppure gioca con ragazzi che lo mettono sotto pressione. Gli altri al suo ritmo sono costretti a correre da una parte all’altra con la marcia al limite e non reggono. Ciò che ha è davvero encomiabile. Un ragazzo che serve forte, risponde bene, difende incredibilmente, attacca bene… Sinner sta facendo tutto bene e lo sta portando avanti con molta forza e stabilità. Il miglioramento nell’aggressività in campo è stato decisivo”.
    Per l’argentino la rivalità tra Sinner e Alcaraz segnerà i prossimi anni, e sarà utilissima ad entrambi per alzare il proprio livello di gioco, stimolandosi l’uno con l’altro. “Non sono mai stato bravo a prevedere il futuro. Ovviamente Sinner e Alcaraz sono due di quelli che possono comandare. La rivalità tende a creare una sfida per superare l’avversario diretto, e questo può essere molto interessante tra Sinner e Alcaraz. A volte ti alleni per un’evoluzione generale e talvolta per cose specifiche che puntano alla “rivalità con” o al “superamento”. Lo abbiamo vissuto e lo hanno detto i più grandi, può accadere tra Sinner e Alcaraz. Federer, Nadal e Djokovic in un certo senso hanno dovuto evolversi, l’attenzione era sul perché l’altro li stava superando. Jannik e Carlos finiranno per aiutarsi a vicenda. È come il virus e il sistema immunitario. Se il sistema immunitario non subisce alcuna invasione, finisce per indebolirsi. Così si rafforzano a vicenda, perché è bello avere qualcuno che ti toglie sempre momenti e titoli, ma allo stesso tempo ti dà tanto. Se Nadal e Federer, e anche Djokovic, non fossero stati così simultanei, non so se sarebbero durati così a lungo, o se avrebbero superato così tante volte le loro versioni per così tanto tempo”.
    Frana dice la sua sul tema “caldo” sollevato da Andy Roddick, la relativa debolezza del servizio di Alcaraz. “Guarda, penso che tutti abbiano spazio per lavorare e migliorare. Il problema è che è sempre più facile individuare ciò che manca dall’esterno, mentre è difficile aggiustare giorno per giorno il tuo giocatore. Ricordo quando ero con Nico Jarry ed era difficile per lui trovare più consistenza. “Jarry deve tenere di più la palla in campo”, diceva pinco pallino. E sì, era ovvio, pensi che nessuno lo sapesse? Il problema è come ci lavori, come il giocatore lo assimila. Con il livello di eccellenza che hanno oggi i team, non credo ci sia un solo top player ignaro di cosa è carente nel suo tennis. Ma la gestione del cambiamento è cruciale e non sempre facile. Ci sono giocatori che di fronte ai cambiamenti vanno nel panico, perdono il tempismo e iniziano a smarrirsi. Al giorno d’oggi è costoso apportare alcune modifiche. Bisogna scegliere bene il momento e preparare bene il terreno in anticipo” conclude Frana.
    Un discorso molto stimolante quello finale, la difficoltà di gestire il cambiamento. Frana ha centrato un punto focale, spesso ignorato quando si parla di tennisti in evoluzione. Il cambiamento “costa”. Se un giovane ha già raggiunto buoni risultati, ma ha bisogno di modificare certe cose, deve prendersi il rischio di cambiare per alzare di nuovo il livello e accettare anche momenti difficili, perché cambiare ti porta a perdere certezze e quasi sicuramente ad affrontare momenti agonistici difficili, magari periodi di sconfitte. E le sconfitte costano care: perdi punti in classifica, attiri critiche, perdi fiducia e magari è dura ritrovarla, restando convinti che cambiare è stata la scelta corretta sul lungo periodo. Nel mondo sportivo di oggi, dove tutto corre ancor più rapido della palla, non c’è tempo per migliorare, è necessario vincere. Ma per vincere si deve migliorare ed è necessario anche prendersi il tempo per sbagliare finalizzato all’apprendimento. Si rischia di entrare in un circolo vizioso dal quale uscire può essere assai scomodo.
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    Indian Wells 2024: Il Tabellone di Doppio rivela le strategie olimpiche

    Jannik Sinner e Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Il Masters 1000 di Indian Wells 2024 presenta un prestigioso e insolito tabellone di doppio, con alcuni dei migliori giocatori del mondo che vi partecipano. Non è comune per tornei di questa importanza, sebbene il fatto che i migliori siano esentati dal primo turno aiuti a vedere il doppio come un buon modo per acquisire ritmo competitivo.
    Tuttavia, l’aspetto chiave per cui Jannik Sinner, Alexander Zverev, Andrey Rublev, Hubert Hurkacz e Álex de Miñaur, tutti tra i top-10, hanno deciso di iscriversi a questa modalità, è che cercano di prepararsi già per l’assalto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Sono particolarmente significativi i casi di Sinner, Rublev e De Miñaur, che fanno coppia con connazionalii con i quali potrebbero competere a Parigi, come sono Sonego, Khachanov e Popyrin. Altri giocatori importanti come Fritz, Auger-Aliassime, Dimitrov o Shelton partecipano anche loro ma con tennisti di altre nazionalità.
    Tabellone Doppio Indian Wells – Hard1. 🇮🇳 Bopanna / 🇦🇺 Ebden [1] vs 🇧🇪 Gille / 🇧🇪 Vliegen2. 🇫🇷 Mahut / 🇫🇷 Roger-Vassellin vs 🇪🇸 Davidovich / 🇩🇪 Mies3. 🇷🇺 Khachanov / 🇷🇺 Rublev vs 🇮🇹 Sinner / 🇮🇹 Sonego4. 🇺🇸 Eubanks / 🇺🇸 Shelton vs 🇪🇸 Granoll / 🇦🇷 Zeballos [5]
    5. 🇲🇽 Gonzalez / 🇬🇧 Skupski [4] vs 🇦🇷 Cerundolo / 🇬🇧 Norrie6. 🇺🇸 Fritz / 🇨🇿 Lehecka vs 🇺🇸 Lammons / 🇺🇸 Withrow7. 🇲🇨 Nys / 🇵🇱 Zielinski vs 🇮🇹 Bolelli / 🇮🇹 Vavassori8. 🇫🇷 Humbert / 🇫🇷 Martin vs 🇬🇧 Murray / 🇳🇿 Venus [8]
    9. 🇩🇪 Krawietz / 🇩🇪 Puetz [7] vs 🇰🇿 Bublik / 🇫🇷 Mannarino10.🇪🇸 Arevalo / 🇭🇷 Pavic vs 🇨🇱 Jarry / 🇦🇺 Purcell11. 🇨🇦 Auger-Aliassime / 🇺🇸 Korda [WC] vs 🇬🇧 Glasspool / 🇳🇱 Rojer12. 🇦🇺 De Minaur / 🇦🇺 Popyrin vs 🇺🇸 Ram / 🇬🇧 Salisbury [3]
    13. 🇦🇷 Gonzalez / 🇦🇷 Molteni [6] vs 🇺🇸 Seggerman / 🇺🇸 Trhac [WC]14. 🇺🇸 Johnson / 🇺🇸 Paul [WC] vs 🇳🇱 Koolhof / 🇭🇷 Mektic15. 🇧🇬 Dimitrov / 🇬🇧 Evans vs 🇧🇷 Melo / 🇩🇪 Zverev16. 🇳🇱 Griekspoor / 🇵🇱 Hurkacz vs 🇭🇷 Dodig / 🇺🇸 Krajicek [2]
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    Bookmaker sicuri su Sinner: a Indian Wells può diventare numero 2, Djokovic unico ostacolo per il titolo?

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto Getty Images

    I bookmaker continuano a credere in Jannik Sinner. Dopo le vittorie di Melbourne e Rotterdam, l’azzurro torna da protagonista a Indian Wells dove, secondo gli esperti, tra lui e il titolo c’è il solito Novak Djokovic. Ma non finisce qui, perché l’altoatesino è vicino a diventare il primo italiano di sempre alla seconda posizione del ranking: gli basterà fare meglio di Alcaraz nel torneo al via giovedì.
    Il trofeo per Sinner si gioca tra 3,50 e 4, mentre Djokovic è visto campione tra 3 e 3,50. Insegue a strettissimo giro Alcaraz, a 4,50 mentre si allontana in quota Danil Medvedev, tra 7,50 e 9 Poche possibilità per gli altri pretendenti: su Goldbet Zverev a 26, De Minaur, campione ad Acapulco, a 31. I bookmaker non credono invece nel ritorno vincente di Rafa Nadal, offerto campione a 34.
    | Partita | Scontri diretti | Quote ||———————————————-|———–|————–|| 🇫🇷Van Assche vs 🇮🇹Arnaldi | 0-0 | 2.55 – 1.52 || 🇭🇺Marozsan vs 🇦🇺Popyrin | 0-0 | 2.30 – 1.62 || 🇯🇵Daniel vs 🇨🇴Galan | 1-0 | || 🇩🇪Hanfmann vs 🇦🇷Cachin | 1-0 | || 🇦🇺O’Connell vs 🇬🇧Draper | 1-0 | || 🇦🇺Kokkinakis vs 🇺🇸Giron | 0-0 | 2.11 – 1.74 || 🇭🇷Coric vs 🇦🇹Ofner | 0-0 | || 🇺🇦Shevchenko vs 🇩🇪Koepfer | 0-0 | 1.87 – 1.94 || 🇷🇸Lajovic vs 🇫🇮Ruusuvuori | 1-0 | 3.33 – 1.34 || 🇺🇸Eubanks vs 🇺🇸Nakashima | 2-2 | 2.26 – 1.65 || 🇨🇦Raonic vs 🇪🇸Nadal | 2-10 | 2.98 – 1.39 || 🇳🇱Van De Zandschulp vs 🇨🇦Shapovalov | 0-0 | 1.92 – 1.80 || 🇮🇹Fognini vs 🇪🇸Zapata Miralles | 0-1 | 1.47 – 2.70 || 🇷🇺Kotov vs 🇨🇱Tabilo | 0-1 | 1.52 – 2.55 || 🇨🇭Wawrinka vs 🇨🇿Machac | 0-1 | 2.57 – 1.52 || 🇷🇺Safiullin vs 🇬🇧Evans | 1-2 | 1.70 – 2.16 || 🇮🇹Cobolli vs 🇪🇸Carballes Baena | 0-0 | 1.32 – 3.40 || 🇫🇷Monfils vs 🇦🇺Purcell | 0-1 | 1.43 – 2.83 || 🇮🇹Sonego vs 🇷🇸Kecmanovic | 3-3 | 2.07 – 1.69 || 🇫🇷Fils vs 🇵🇹Borges | 1-1 | 1.51 – 2.41 || 🇩🇰Michelsen vs 🇪🇸Munar | 0-0 | 1.32 – 3.44 || 🇺🇸Kovacevic vs 🇨🇳Zhang | 0-0 | 1.89 – 1.92 |
    | 🇮🇹Cocciaretto vs 🇺🇸Stearns | 0-0 | 1.67 – 2.17 || 🇨🇿Siniakova vs 🇧🇪Minnen | 0-0 | 1.35 – 3.13 || 🇺🇦Shnaider vs 🇷🇴Bogdan | 0-0 | 1.78 – 2.02 || 🇧🇬Tomova vs 🇺🇸Kenin | 0-0 | 2.31 – 1.60 || 🇫🇷Parry vs 🇮🇹Trevisan | 0-1 | 1.58 – 2.35 || 🇷🇺Blinkova vs 🇨🇿Pliskova | 0-2 | 2.91 – 1.41 || 🇨🇳Wang vs 🇫🇷Burel | 0-0 | 1.90 – 1.92 || 🇵🇱Frech vs 🇮🇹Bronzetti | 0-0 | 1.51 – 2.50 || 🇨🇳Wang vs 🇸🇰Schmiedlova | 1-0 | 1.23 – 4.08 || 🇷🇺Avanesyan vs 🇫🇷Dodin | 0-0 | 1.90 – 1.89 || 🇺🇸Stephens vs 🇪🇬Sherif | 0-0 | 1.15 – 5.26 || 🇪🇸Bucsa vs 🇺🇸Dolehide | 0-0 | 1.67 – 2.19 || 🇷🇺Gracheva vs 🇨🇳Yuan | 2-0 | 3.54 – 1.28 || 🇩🇪Maria vs 🇳🇱Rus | 3-1 | 2.04 – 1.76 || 🇪🇸Sorribes Tormo vs 🇨🇿Bouzkova | 2-1 | 2.67 – 1.47 || 🇪🇸Badosa vs 🇺🇸Krueger | 1-0 | 1.84 – 1.93 || 🇷🇺Andreeva vs 🇺🇸Volynets | 0-0 | 1.34 – 3.22 || 🇩🇰Wozniacki vs 🇨🇳Zhu | 1-0 | 1.95 – 1.83 || 🇩🇪Kerber vs 🇭🇷Martic | 1-2 | 2.58 – 1.49 || 🇩🇪Korpatsch vs 🇰🇿Putintseva | 0-0 | 2.70 – 1.46 || 🇮🇹Giorgi vs 🇬🇧Boulter | 0-0 | 3.11 – 1.36 | LEGGI TUTTO

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    Sinner punta alla vittoria nel Masters 1000 successivo al primo trionfo Slam. Sarebbe il quinto a riuscirci

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Mancano pochi giorni al ritorno in campo di Jannik Sinner al Masters 1000 di Indian Wells. L’azzurro dopo la vittoria a Rotterdam, secondo titolo di un 2024 per lui ancora immacolato, si è preso alcuni giorni di riposo e allenamento nella sua Monte Carlo, allenandosi anche insieme a Matteo Berrettini sui campi del Country Club. C’è grande attesa per ammirare il tennis consistente e sempre più vincente dell’azzurro nel torneo 1000 diventato il più ambito nella stagione, un evento che grazie agli enormi investimenti di “Mr. Oracle” si è assai avvicinato per qualità a uno Slam. Lo scorso anno Sinner in California si fermato in semifinale, sconfitto in due set da Carlos Alcaraz. Quest’anno molti lo vedono vincitore, ma la competizione sarà altissima. Dopo l’assenza dovuta ai problemi per la mancata vaccinazione anti-covid, anche Novak Djokovic sarà della partita, e dopo lo smacco subito da Jannik a Melbourne tutti si aspettano un serbo super motivato a riaffermare la propria leadership.
    Attualmente Sinner vanta un record nel 2024 di 12 vittorie e nessuna sconfitta. Se l’azzurro riuscirà nell’impresa di vincere a Indian Wells, diventerà il quinto giocatore a trionfare nel Masters 1000 successivo al primo trionfo in uno Slam. La categoria 1000 (ex Super 9 e poi Masters Series) è stata lanciata dall’ATP nel 1990. Da allora, sono soltanto 4 i giocatori capaci di imporsi in un evento di questa categoria dopo aver alzato il primo titolo Major in carriera.
    Nel 1992, Andre Agassi sorprese il mondo del tennis trionfando sull’erba di Wimbledon, un torneo che aveva inizialmente snobbato perché contrario alle stringenti regole dell’AELTC (dress code, ecc) ma anche perché il suo gioco non era esattamente ideale per le condizioni dell’erba “vera”, quella scivolosa e rapidissima. Andre dopo un esordio sorprendente a Londra nel ’91, visse due settimane magiche a Wimbledon ’92 battendo in una finale leggendaria Goran Ivanisevic. Forte di questo successo, il Kid di Las Vegas sbarcò a Toronto per l’Open del Canada, dove disputò un grande torneo battendo in finale Ivan Lendl in tre set. Fu il suo primo titolo del torneo, ne vincerà poi altri due.
    Nel 1995, Thomas Muster alzò il suo unico Slam a Roland Garros, coronando una carriera fantastica sulla terra battuta. Vinse in tre set la finale di Parigi su Michael Chang, e quindi dopo un’estate ricca di successi sul suo “rosso”, sbarcò in autunno ad Essen, indoor in Germania, sbaragliando la concorrenza (tra cui Sampras in semifinale!), e battendo nel match per il titolo Malivai Washington in quattro set. Uno dei successi più prestigiosi in carriera per l’austriaco, che al coperto non era esattamente nel suo territorio di caccia preferito.
    Nel 2005 il mondo della racchetta fu travolto dalla potenza di Rafael Nadal, che vinse il suo primissimo Roland Garros sbarazzandosi di Mariano Puerta in finale. Sbarcato in Nord America, lo spagnolo impose le sue terribili rotazioni su tutti i rivali, trionfando nell’Open del Canada a Montreal in finale su Andre Agassi. Fu il suo primo titolo vinto sul cemento, poi trionferà nel maggior evento canadese per altre quattro volte in carriera.
    Nel 2008 l’anno inizia con una finale Slam sorprendente: non Federer, dominatore dell’epoca, né Nadal. La finale degli Australian Open la giocano due giovani, il sorprendente Tsonga e il serbo Novak Djokovic, che conclude un torneo fantastico battendo in francese in quattro set e alzando il primo Norman Brookes Trophy, ne seguiranno altri 10 per lui! A inizio marzo, Novak vince anche a Indian Wells, superando in tre set Mary Fish in finale, primo dei suoi 5 titoli in California.
    Riuscirà Sinner a ripetere la doppietta Australian Open – Indian Wells del Djokovic 2008? Impresa possibile, ma tutt’altro che facile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini e Jannik Sinner: Un’amicizia rafforzata tra campo e vita. I due si alleano insieme prima di partire per gli USA

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini nella foto

    A Montecarlo, con lo sfondo mozzafiato del mare della Costa Azzurra, Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno condiviso una sessione di allenamento sui campi in cemento del Country Club. Questa immagine simboleggia non solo il loro impegno nel tennis ma anche l’evoluzione della loro relazione, passata da una semplice conoscenza a un legame di amicizia.
    L’esperienza condivisa durante la Coppa Davis a Malaga ha avuto un ruolo cruciale in questo cambiamento. Berrettini, nonostante l’assenza forzata dai campi per infortunio, ha scelto di rimanere vicino alla squadra, dimostrando un forte senso di appartenenza. Sinner, dal canto suo, si è imposto come punto di riferimento per il team, evidenziando la sua capacità di guidare e ispirare. Questi momenti hanno contribuito a consolidare il loro rapporto, con Berrettini che ha esplicitamente riconosciuto il valore del supporto di Sinner nei suoi momenti difficili.
    La ripresa delle competizioni vede i due atleti su traiettorie diverse. Sinner, dopo il successo a Melbourne, si appresta a partecipare al torneo di Indian Wells in California, con l’obiettivo di avanzare nel ranking mondiale. Berrettini, invece, è in fase di rientro dopo un periodo di pausa dovuto a un infortunio. Guidato da un nuovo team, punta a tornare in forma per il Challenger 175 di Phoenix e, successivamente, per il Masters 1000 di Miami, grazie al ranking protetto.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Rafa deve giocare assolutamente a Indian Wells. Sinner? Contro di lui è dura per tutti”

    Toni Nadal

    Toni Nadal è stato interpellato dal quotidiano iberico AS su vari temi d’attualità, dal prossimo rientro del nipote a Indian Wells, a un parere su Sinner e sul momento del tennis spagnolo. Secondo lo “zio” più famoso del tennis, Rafa necessita assolutamente di giocare se vuol tenere viva la speranza di essere protagonista a Parigi, sia in versione Roland Garros che giochi olimpici.
    “Rafa vittorioso a Parigi? Preferisco dire che per me vincerà. Poi vedremo. So che è difficile, ma cerco sempre di essere positivo e spero che mio nipote possa giocare un ruolo importante sia ai Giochi che al Roland Garros. Sta recuperando passo dopo passo, con entusiasmo nonostante la difficile ricaduta in Australia. Evidentemente le sue prime partite indicavano che stava giocando più o meno bene, e poi ha avuto questo piccolo fastidio. È stato un peccato, davvero. Ma le cose vanno accettate così come vengono”.
    “Se possibile che non sia l’ultimo anno? Impossibile dirlo ora. Questo dipenderà da come andrà l’anno, da come si sente fisicamente”
    Ecco le parole di Toni sulla necessità di competere: “Indian Wells lo deve giocare, sperando che vada tutto bene. Adesso ha bisogno di competere. Non ha scelta. Non lo fa da troppo tempo. E ovviamente, se non competi, non puoi essere preparato“. Una considerazione assolutamente corretta, visto il tennis di Rafa, che necessita di tanta intensità e di colpire tantissime palle per arrivare a puntino.
    Jannik Sinner, neo campione Slam, è ormai uno dei grandi competitor con Djokovic e Alcaraz: “Credo di si, è già uno in più per il vertice. In Sinner, d’ora in poi, Alcaraz avrà un rivale davvero tosto. Lo era già prima, ma dopo aver vinto in Australia ha ancora più fiducia. Penso che vedremo grandi confronti tra i due già quest’anno e saranno belle partite“.
    Un pensiero anche su Alcaraz, che ha avuto problemi con Zverev in Australia: “Carlos è molto giovane. Penso ancora che sia il migliore. A Melbourne ha ceduto in una partita contro Zverev, è un match si può perdere. Ma dobbiamo continuare a fidarci di lui. Continuerà a portare tante gioie al tennis spagnolo”.
    Ultima nota proprio sul momento non eccezionale del tennis spagnolo, dopo lustri di dominio: “In primo luogo, siamo nel mezzo di un cambio generazionale. La Spagna ha un po’ perso quel traino in cui a un grande giocatore ne succedeva un altro, così che il livello restava alto e c’erano molti giocatori nella top-100. Ora questo effetto è diminuito. Perché? Il tennis è cambiato. È uno sport dove è richiesta grande potenza. La maggior parte dei giocatori sono molto alti. Ciò rende tutto più difficile e fa sì che la Spagna non abbia tanti giocatori come prima”.
    Curiosa la considerazione sull’altezza media dei tennisti come fattore diventato quasi indispensabile per arrivare al vertice o comunque eccellere. Il realtà, Alcaraz delle nuove leve è probabilmente il meno alto, ma ha altre qualità. Un pensiero interessante, che può far riflettere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner ed il n.2 virtuale ad inizio di Indian Wells

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha raggiunto il terzo posto nella classifica ATP, accumulando un totale di 8.270 punti. La stagione di Sinner ha avuto un inizio fulminante, con trionfi significativi agli Australian Open e al prestigioso torneo ATP 500 di Rotterdam, segnando una striscia impressionante di quindici vittorie consecutive. Queste includono tre vittorie in Coppa Davis l’anno scorso, sette sul duro cemento di Melbourne, e ulteriori cinque sulle stesse superfici in Olanda.
    La scalata di Sinner nella classifica ATP ha visto il sorpasso sul russo Daniil Medvedev, posizionandosi ora alle calcagna dello spagnolo Carlos Alcaraz, che occupa il secondo posto con 8.805 punti. La recente sfortuna di Alcaraz, che ha subito un infortunio al primo turno dell’ATP 500 di Rio de Janeiro, non gli ha permesso di difendere i 300 punti ottenuti l’anno scorso, riducendo così il suo vantaggio su Sinner a soli 535 punti.
    Il confronto tra i due talenti si intensifica con l’avvicinarsi del Masters 1000 di Indian Wells, un evento chiave programmato dal 6 al 17 marzo sul cemento statunitense. Sinner si appresta a entrare in questo torneo come numero 2 virtuale, avendo 7.910 punti contro i 7.805 di Alcaraz. La battaglia per la supremazia sarà accesa, con Sinner che deve difendere i 360 punti della semifinale persa contro Alcaraz nel 2023, mentre lo spagnolo si trova di fronte alla sfida di mantenere i 1.000 punti guadagnati vincendo il torneo l’anno scorso.
    Questo scenario pone Sinner in una posizione di vantaggio virtuale di 105 punti su Alcaraz all’inizio di Indian Wells. Per mantenere la sua posizione di leadership nel ranking ATP ufficiale al termine del torneo, Sinner dovrà superare o eguagliare le prestazioni dello spagnolo in questo confronto diretto. Mentre l’attenzione è rivolta a questa rivalità, non bisogna dimenticare Daniil Medvedev, che arriva negli Stati Uniti con punteggi variabili tra 6.915 e 7.415 punti, in base ai risultati che otterrà all’ATP 500 di Dubai, mantenendosi così in lizza per potenziali sorpassi.Novak Djokovic in ogni caso sarà sempre al primo posto del ranking ATP dopo i tornei di Indian Wells e Miami.

    Legend – Ultimo aggiornamento: 23-02-24 15:00

    1
    1, 0
    Best: 1

    Novak Djokovic
    SRB, 22.05.1987

    2
    2, 0
    Best: 1

    Carlos Alcaraz
    ESP, 05.05.2003

    +0 (First Round)
    Rio de Janeiro (Eliminato)

    -300 (F)
    Rio de Janeiro (20-02-2023)

    3
    3, 0
    Best: 3

    Jannik Sinner
    ITA, 16.08.2001

    4
    4, 0
    Best: 1

    Daniil Medvedev
    RUS, 11.02.1996

    -250 (W)
    Doha (20-02-2023)

    5
    5, 0
    Best: 5

    Andrey Rublev
    RUS, 20.10.1997

    +50 (Quarterfinals)
    Doha (Eliminato)

    -0 (RR)
    Nitto ATP Finals (13-11-2023)

    6
    6, 0
    Best: 2

    Alexander Zverev
    GER, 20.04.1997

    +100 (Semifinals)
    Los Cabos

    -90 (SF)
    Geneva (22-05-2023)

    7
    7, 0
    Best: 4

    Holger Rune
    DEN, 29.04.2003

    8
    8, 0
    Best: 8

    Hubert Hurkacz
    POL, 11.02.1997

    +45 (R16)
    Halle [SUBENTRO]

    -250 (W)
    Marseille (20-02-2023)

    9
    9, 0
    Best: 9

    Alex de Minaur
    AUS, 17.02.1999

    +0 (Second Round (Bye))
    Los Cabos (Eliminato)

    10
    10, 0
    Best: 5

    Taylor Fritz
    USA, 28.10.1997

    Il Ranking ATP quando inizierà il torneo di Indian Wells1 🇷🇸 Novak Djokovic 96752 🇮🇹 Jannik Sinner 79103 🇪🇸 Carlos Alcaraz 78054 🇷🇺 Daniil Medvedev tra 6915 e 7415 (a seconda del risultato conseguito a Dubai)
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Andy Murray non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i “Big 3”

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Il panorama del tennis sta subendo un cambiamento generazionale e Andy Murray è ben consapevole che non c’è alcuna garanzia che Carlos Alcaraz, Jannik Sinner o persino Daniil Medvedev possano raccogliere l’eredità dei ‘Big 3’. Durante la conferenza stampa del torneo ATP di Doha, il britannico ha condiviso le sue riflessioni su questa transizione e ha citato l’esempio di Roger Federer per illustrare come dovrebbe essere gestito il calendario dei campioni.
    Murray sta attraversando una fase cruciale della sua carriera. Dopo aver conquistato la sua prima vittoria al torneo ATP di Doha, interrompendo una serie di sei sconfitte consecutive iniziata nell’ottobre dell’anno precedente, il britannico ha subito un’altra battuta d’arresto, questa volta per mano del giovane diciottenne Jakub Mensik. Il ceco ha trionfato dopo tre tie-breaks, mettendo in evidenza la crisi di un Murray che sembra sempre più lottare per mantenere il suo status nel circuito.
    I giovani talenti stanno emergendo con forza, pronti a sfidare i veterani del tennis e a rendere la competizione sempre più ardua. Eppure, secondo Murray, solo alcuni di loro riusciranno a portare il tennis a un livello superiore. Nomi come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner vengono in mente quando si pensa a chi potrebbe emulare il successo del ‘Big 3’. Per Murray, però, i tifosi sono troppo ansiosi di trovare un sostituto per Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer: “Ci vuole tempo per costruire qualcosa di simile. Non sto dicendo che non sia possibile che Alcaraz, Sinner e Medvedev o alcuni dei più giovani dominino, siano al top dello sport e raggiungano le fasi finali dei tornei più importanti per cinque, sei o sette anni di fila”, ha detto in conferenza stampa.
    L’ex numero uno del mondo non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i ‘Big 3’, data la rarità di un simile fenomeno nel tennis. Tuttavia, se dovesse scommettere su qualcuno, punterebbe sullo spagnolo e sull’italiano: “È sicuramente possibile che questi ragazzi siano abbastanza bravi per farlo, ma credo che le persone stiano cercando di ritrovare quell’era di un gruppo di giocatori che competono e vincono la maggior parte delle settimane. Tuttavia, ci vuole tempo per costruire tutto ciò, non avviene da un torneo all’altro. Penso che ciò sia accaduto nel corso di sei, sette o otto anni, giocando costantemente nelle finali dei Grand Slam, quindi vedremo. Penso che sia una possibilità, in particolare con Alcaraz e Sinner. Credo che anche Medvedev sia eccezionale. Esiste la possibilità che accada, ma non c’è alcuna garanzia”.
    Gli infortuni possono avere un ruolo significativo nello sviluppo delle carriere di questi atleti emergenti. Parlando della recente distorsione alla caviglia di Alcaraz, Murray ha suggerito che i giocatori di maggior successo dovrebbero partecipare a meno tornei: “Se giochi quattro tornei e perdi al primo turno, la risposta del corpo è molto diversa rispetto al raggiungere le semifinali o le finali per due settimane di fila. Giocare nove partite in 12 o 13 giorni è molto impegnativo fisicamente. Se stai vincendo e stai andando bene ogni settimana, non puoi giocare troppi tornei.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO