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    Il racconto dell’allenamento di Sinner a Torino vs. Ruud. Sinfonia di potenza e bellezza

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Come e più di una Rockstar. Jannik Sinner a Torino è ovunque, nei cartelloni pubblicitari, nelle vetrine dei negozi, nelle piazze e agli angoli delle strade. Ancor più nei pensieri della gente, basta girare per il centro dell’elegante città sabauda per avvertire una presenza palpabile del nostro magnifico n.1. Stamattina verso le 11 c’erano non meno 300 persone assiepate fuori dall’Hotel che ospita i giocatori, e bastava girare l’angolo per imbattersi in una caffetteria con un poster gigante di Jannik a svettare tra dolci e praline. Passeggi per i portici della città e la gente parla di tennis, del prime time serale della domenica con l’esordio di Sinner alle ATP Finals. Vedi bambini correre con in mano la palle giganti o gadget di ogni genere, e basta voltarsi in un qualsiasi shop per scorgere racchette moderne e vintage, cimeli e qualcosa che rimanda all’evento. Tutti in qualche modo vogliono partecipare alle Finals, anche un arguto signore, almeno 80enne, che in uno dei caffè storici del centro stamani tuonava di fronte al Bicerin d’ordinanza: “Ho visto Laver e Pietrangeli, Panatta e McEnroe, tutti. Ma nessuno gioca come Sinner e vincerà il domenica il torneo”. Zero scaramanzia e totale fiducia nella forma e classe di Sinner, ma c’è un torneo importante da giocare e i rivali sono agguerriti. Come il Carlos Alcaraz ammirato oggi pomeriggio nel catino dell’Inalpi Arena, impressionante la facilità di uscita della palla delle sue corde, anticipo e potenza. Una bellezza.
    A pochi metri, nel campetto laterale allestito per gli allenamenti, ecco Jannik impegnato in servizi e risposte, sotto lo sguardo vigile del suo team, al completo in campo con lui. Badio lo massaggia a tratti al collo, per scioglierlo, poi Panichi parlotta con un bel sorriso e pure palleggia con le palline da tennis (bravo), c’è un’aria rilassata ma la sessione di lavoro è importante, e si lavora duro. Vagnozzi e Cahill sono agli angoli opposti del campo, qualche sguardo tra di loro mentre Jan serve, provando seconde palle molto cariche di spin, con una spazzolata vigorosa delle corde sulla palla che rimbalza e schizza nell’aria impazzita. Altissima. Dopo qualche risposta c’è un time out, tutti insieme, si parla e Cahill gesticola con la mano, come a guidare l’impatto di Sinner verso un angolo incidente ancor più acuto. Jannik lo guarda con massima attenzione, processa ogni informazione come massimo scrupolo, e la sessione riprende. Giusto 5 minuti, sono quasi le 16 e c’è il Centre court che lo aspetta per l’allenamento principale.
    L’arena è piena di pubblico per metà, poco prima c’era Fritz e poi Alcaraz. Arriva Jannik, boato. Gesto d’intesa e “high-five” con l’amico rivale, quindi lo spagnolo esce dal campo, spedendo in tribuna qualche palla per la gioia del pubblico. Due minuti e via, tocca a Sinner allenarsi per un’oretta, il compagno è Casper Ruud, che entra sul campo saltellando e sprizzando energia da tutti i pori, stranamente un po’ spettinato. Uscirà dal campo poco prima delle 17 ancor più arruffato e pure un filo imbronciato, dopo aver subito molte, tante e bellissime accelerazioni vincenti del n.1, che in 49 minuti dà spettacolo. Un semplice allenamento, ma pure un campionario esaustivo della qualità, completezza tecnica e possibilità di gioco del nostro magico Sinner. Non ha forzato a tutta, evidentemente, ma è stato splendido ascoltare nel silenzio dell’arena il suono pieno e potente della palla maltrattata dalle sue corde. Enorme la differenza di decibel rispetto agli impatti del norvegese, assai meno “rotondi” e roboanti di quelli del nostro campione. Del resto, Cahill sempre ricorda il suo primo allenamento svolto in campo con Sinner nel 2022. “Rimasti stupefatto dal suono della palla di Jannik, bellissimo per pulizia d’impatto”. Sinfonia, in una città come Torino dove la musica è importante, dalla classica alle nuove tendenze. E quando gioca Sinner è una vera Rock Star, un Beethoven della modernità con un tennis classico per impatti puliti ma estremizzato al moderno, alzando l’asticella della velocità e della competitività oltre le nuvole, per assoli arditi e imprendibili.
    Sinner inizia il set d’allenamento con Ruud con palle “tranquille”, non lascia correre a tutta il braccio, anzi gioca discretamente trattenuto e carico. Cerca con entrambi i fondamentali, e pure il servizio, uno spin piuttosto vigoroso, e lo si sente dagli impatti, da quanto la palla salta alta, ma nonostante i giri importanti le traiettorie sono belle profonde, tanto che Ruud non riesce a stazionare vicino alla riga di fondo, ed è costretto a sua volta a giocare col diritto una spazzolata a tutta. Un paio di game, come ad esplorare il campo, trovare misura e sensazioni. poi, per magia, Boom! Sinner decide che le sensazioni ci sono, che la misura è ok. Semaforo verde. Go. Come la partenza di un GP di formula 1, e lui è una Ferrari vincente. Serve Ruud, e Jannik fa un passo in avanti e impatta un rovescio così potente e veloce che il buon Casper si ritrova la palla nelle stringhe… Riesce a rimetterla di là in qualche modo il nordico, ma i piedi di Jannik hanno le ali. Con il rovescio Sinner su quel colpo occasionale scarica un altro rovescio inside out dal centro di una precisione, velocità e potenza strabilianti. Ero seduto dietro di Jannik, in prima fila, a due passi sulla sinistra ci sono Alex Vittur e Francesca Schiavone. Appena Jan tira quel vincente, una pallata irreale, istintivamente mi volto verso di loro, ed è bello cogliere i loro sguardi, un sorriso complice che dice più di mille parole.
    Questa pallata è solo una delle accelerazioni vincenti che Sinner tirerà al “buon” Ruud per una mezz’ora. La sensazione è che Jannik sia molto libero, sciolto e sicuro. Non tira sempre a tutta, ma quando decide di farlo la sua palla va troppo più forte di quella del rivale, la colpisce con più anticipo, più rapidità di braccio, trovando precisione e profondità. Ruud cerca di muoverlo, apre bene l’angolo cross col diritto e qualche difesa Sinner la fallisce; ma appena Jannik prende il comando dello scambio, non ce n’è. Non ha senso tenere il conto dei game, questo set lo vince l’azzurro e poi giocano un tiebreak, dove Jannik alterna qualche smorzata – una splendida, una terribile! – a qualche attacco. È impressionante ammirare la facilità con la quale Jannik avanza due passi in campo, si piega sulle ginocchia facendo spazio lateralmente alla palla, carica il diritto come un fulmine andando a prendere la palla all’altezza ideale per spingerla fortissimo con quel pizzico di spin di controllo che la rende una “biscia” maligna, ingestibile anche per un ottimo difensore come il norvegese. Sinner sfrutta quest’ora di allenamento per provare un po’ tutto: risposta bloccata, risposta aggressiva;  diritto potente al centro, diritto cross dal centro per aprirsi l’angolo e quindi avanzare e chiudere; rovescio cross di scambio e quindi cambio improvviso col lungo linea. È un buon allenamento, non c’è tensione ed energia non sempre al massimo, ma è bello vederlo esplorare ogni angolo del campo e colpo. Poche le volée, del resto quando attacca lo fa da tre quarti campo con un profondità che sbaraglia la resistenza di Ruud. L’ottima notizia è che il nostro campione sembra in ottima condizione fisica. Rapido, sciolto, sicuro. Sinner c’è.
    La sessione di training termina con ampi sorrisi, abbracci tra i membri dei due team e un grande applauso degli spettatori. Esce dal campo Sinner sotto un’ovazione. Non concede il bis, come spesso fanno le rockstar. L’appuntamento è per domani sera, non prima delle 20.30. Quello sarà un concerto vero, e i decibel saranno altissimi…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Atp Finals, Sinner alla conquista di Torino: per l’azzurro esordio a bassa quota contro De Minaur

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto ATPTour

    Fondamentale iniziare bene. Jannik Sinner l’ha ripetuto più volte in conferenza stampa e per l’azzurro nell’esordio alle Finals ci sarà una ghiotta opportunità di vittoria contro Alex De Minaur, avversario sempre sconfitto in sette precedenti. Anche a Torino le quote sorridono al numero uno del mondo offerto a 1,14, contro il 5,25 della prima volta dell’australiano. Sinner viene da una striscia di 13 set consecutivi conquistati contro De Minaur, e anche domenica sera è avanti una vittoria senza concedere set, a 1,44 il 2-0, seguita dal 2-1 a 4,63.
    SINNER SENZA RIVALI – Il successo dell’italiano, sconfitto in finale l’anno scorso da Djokovic, è in pole a 2,25, con il trionfo da imbattuto, offerto a 2,75. Occhi puntati anche a un percorso nelle Finals senza concedere set, visto a 10 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Sono sempre lo stesso, anche da numero 1. Le ATP Finals un torneo speciale”. Sul caso Wada ” È andato tutto bene finora, anche se giocare in questa situazione non è ottimale”

    Jannik Sinner nella foto – Credits: Sposito/FITP

    Jannik Sinner si prepara alle ATP Finals 2024 come favorito principale, un anno dopo aver sfiorato il titolo nonostante la vittoria su Novak Djokovic nella fase a gironi. L’azzurro, ora numero uno del mondo, ha parlato di vari temi durante il Media Day a Torino.
    Il ritorno a Torino“Per me questo è un torneo molto speciale, ho lavorato duramente per essere qui. Torino è sempre speciale, quest’anno ancora di più. C’è molta più gente coinvolta nel mondo del tennis ed è fantastico. Cerchiamo di fare il possibile per far crescere questo splendido sport, anche in un paese che ama così tanto il calcio come l’Italia. Questo torneo è praticamente perfetto, la gente viene qui per vedere un grande livello di tennis. È vero che la mia posizione è cambiata negli ultimi dodici mesi, ma sono sempre la stessa persona.”
    La crescita del tennis italiano“Credo che da quando abbiamo vinto la Coppa Davis, il tennis sia cresciuto enormemente. Ho ottenuto grandi risultati, ma non bisogna dimenticare tutto ciò che è successo prima di me, con nomi come Fognini o Berrettini. Anche Musetti ha fatto una grande stagione, così come Arnaldi e Cobolli. Abbiamo molta profondità e questo è fantastico per il pubblico italiano.”
    La rivalità con Alcaraz“È difficile parlare di rivalità quando siamo ancora così giovani. Abbiamo vinto due Slam ciascuno quest’anno, ma abbiamo ancora molto da vivere e davanti a noi. Spero che questo sia un grande torneo, anche per il pubblico, ma è ancora presto per parlare di rivalità.”
    Il caso WADA e il sorteggioSulla questione WADA, Sinner ha commentato: “Ancora non sappiamo nulla. Sono già stato tre volte in questa posizione durante l’anno. È andato tutto bene finora, anche se giocare in questa situazione non è ottimale.”
    Riguardo al sorteggio che lo ha separato da Zverev e Alcaraz: “Non possiamo mai controllare i tabelloni, sono solo felice di giocare qui di nuovo dopo che l’anno scorso è stato un grande torneo per me. Sono tutti giocatori incredibili, qui ci sono i migliori otto della stagione, quindi ogni partita sarà una battaglia.”
    Tennis vs CalcioSul debutto che coinciderà con Napoli-Inter: “Non dovrebbe essere una rivalità, è bello che la gente abbia l’opportunità di scegliere cosa preferisce. Siamo contenti che il tennis continui a crescere in Italia, è impossibile superare il calcio, ma possiamo dire che ci sono molti bambini che ora scelgono di giocare a tennis, cosa che a noi giocatori fa molto piacere.” LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2024 – Torino: Sinner debutterà domenica sera contro De Minaur. Lunedì in campo Bolelli-Vavassori (con il programma completo di Domenica 10 e Lunedì 11 Novembre)

    Jannik Sinner

    È stato comunicato l’orario di gioco della prima giornata delle ATP Finals 2024. Si scatterà col gruppo Nastase, quello di Jannik Sinner. Il n.1 del mondo esordirà nell’incontro serale, domenica 10 (non prima delle 20.30) contro Alex De Minaur.
    Quindi il primo match di singolare del torneo sarà quello tra Medvedev e Fritz, previsto non prima delle 14.00.
    Sinner nelle interviste pre-torneo ha parlato dell’importanza di “partire bene”, per affrontare il round robin di slancio; visti i precedenti con l’australiano, sembrano esserci le condizioni ideali.
    Importante inoltre il fatto che il gruppo Nastase terminerà il giovedì sera, con un giorno di riposo prima delle semifinali, fissate per sabato, alle quali speriamo Jannik possa essere presente.Esordio fissato per lunedì invece per il nostro doppio Bolelli – Valvassori: domenica infatti in campo due match dell’altro girone.

    Il programma di Domenica 10 Novembre 2024Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [3] Wesley Koolhof / Nikola Mektic vs [5] Max Purcell / Jordan Thompson 2. [4] Daniil Medvedev vs [5] Taylor Fritz (non prima ore: 14:00)3. [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [7] Harri Heliovaara / Henry Patten (non prima ore: 18:00)4. [1] Jannik Sinner vs [7] Alex de Minaur (non prima ore: 20:30)

    Il programma di Lunedì 11 Novembre 2024Centre Court – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [1] Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs [8] Kevin Krawietz / Tim Puetz 2. [3] Carlos Alcaraz vs [6] Casper Ruud (non prima ore: 14:00)3. [4] Simone Bolelli / Andrea Vavassori vs [6] Rohan Bopanna / Matthew Ebden (non prima ore: 18:00)4. [2] Alexander Zverev vs [8] Andrey Rublev (non prima ore: 20:30)
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals, sorteggiati i gironi. Sinner con Medvedev, Fritz e De Minuar. Nel doppio presenza di Bolelli-Vavassori

    Il sorteggio di Torino 2024

    Sorteggiati a Torino i due gironi delle ATP Final 2024. Jannik Sinner, n.1, è stato inserito nel primo gruppo, quello del primo n.1 ATP della storia Ilie Nastase, e si giocherà l’accesso alle semifinali sfidando Medvedev, Fritz e De Minaur. Quindi “scampato” il pericolo Alcaraz nel round robin, con lo spagnolo insieme a Zverev, Ruud e Rublev.
    Questo il riepilogo dei due gironi.
    Nastase Group:Jannik Sinner 🇮🇹 Daniil Medvedev 🇷🇺Taylor Fritz 🇺🇸Alex de Minaur 🇦🇺
    Newcombe Group:Alexander Zverev 🇩🇪Carlos Alcaraz 🇪🇸Casper Ruud 🇳🇴Andrey Rublev 🇷🇺

    C’era grande attesa per il sorteggio vista la posizione “scomoda” di Carlos Alcaraz come n.3, a rendere immediatamente duro il girone con la sua presenza. È toccato a Zverev, che così sfiderà nel round robin lo spagnolo per la undicesima volta, 5 pari i confronti diretti (e 2-1 per lo spagnolo nel 2024, con la finale di Roland Garros a spiccare ma si giocava sul “rosso”). I due leader del gruppo Newcombe appaiono nettamente favoriti per accedere alle semifinali, e tutto lascia pensare che il loro scontro diretto possa essere decisivo ad eleggere chi vincerà il gruppo e così potrà affrontare il secondo classificato del gruppo Nastase, quello guidato da Sinner. Appare difficile che l’instabile Rublev di questi mesi, perso nelle sue virulente esternazioni di furia autodistruttiva, il gioco un po’ statico e monocorde di Ruud possano impensierire i primi due.
    Più ingarbugliata forse la situazione nel girone che include il n.1. Sinner è ovviamente favorito. Contro De Minaur non ha mai perso (7-0), contro Fritz conduce negli scontri diretti per 2-1, inclusa la recente e splendida vittoria nella finale a US Open, mentre assai nota è la rivalità di Jannik contro Daniil Medvedev. Il bilancio tra il pusterese e il moscovita è 7 pari, ma… Jannik è stato bravissimo ad invertire la tendenza dopo il pesante 6-0 iniziale a favore di Daniil. Quest’anno l’azzurro ha perso contro il russo solo a Wimbledon, e alcune delle sue vittorie recenti sono state davvero nette, come quella a Miami o quella freschissima di Shanghai. Se includiamo pure la ricca esibizione a Riyadh, dove l’azzurro ha quasi annichilito Daniil, Jannik sembra aver consolidato la chiave per mettere in grave difficoltà Medvedev, apparso così sfiduciato da affermare in Cina che “Se Sinner gioca così non so cosa fare per batterlo”.
    Dando quindi Sinner come logico favorito del gruppo Nastase, è più incerto ipotizzare chi sarà il secondo. Medvedev e Fritz curiosamente hanno giocato solo una volta nel 2022, a Cincinnati, con vittoria in due set per il russo; da allora però Taylor è nettamente cresciuto come qualità di gioco, mentre il moscovita è tutt’altro che al top della sua forma. Quindi questa potrebbe essere la partita più importante del gruppo, per stabilire il secondo qualificato qualora Jannik in campo confermi il suo ruolo di favorito. De Minaur è al debutto alle Finals, ha ripreso l’attività dopo seri problemi fisici in estate e resta da confermare come si presenterà in campo a Torino, contro avversari top. Assodate le sue difficoltà contro Sinner, vanta un record di 3 vittorie e 6 sconfitte contro Medvedev, ma 5 vittorie e 3 sconfitte contro Fritz, con l’americano che soffre moltissimo la qualità in risposta e rovescio cross dell’australiano. Conoscendo la vis pugnandi di Alex e visto che non avrà assolutamente niente da perdere, chissà che non possa rappresentare la sorpresa, vincere almeno un match e quindi rendere complesso il calcolo del secondo del gruppo Nastase.
    A chiusura un interrogativo: se Sinner giocherà da n.1 e sbarcherà in semifinale da primo del suo gruppo, in semifinale è meglio trovare Zverev o Alcaraz? Domanda da 1 milione di dollari… Carlos è tennista che può esaltarsi e diventare a tratti imprendibile, come è stato nel tiebreak della recente finale di Pechino; Zverev è sempre un gran lottatore, con quel servizio, potenza e rovescio resta un avversario assai scomodo e che Jannik ha spesso sofferto. La certezza è una sola: se Sinner vuole vincere le Finals 2024, quasi sicuramente dovrà battere, uno dopo l’altro, Zverev e Alcaraz.
    Marco Mazzoni

    Sorteggiati anche i due gruppi del torneo di doppio, con la presenza della coppia italiana Bolelli – Vavassori, inseriti nel gruppo intitolato a Bob Bryan.
    Bob Bryan Group: Marcelo Arevalo 🇸🇻 and Mate Pavic 🇭🇷 (1)Simone Bolelli 🇮🇹 and Andrea Vavassori 🇮🇹 (4) Rohan Bopanna 🇮🇳 and Matthew Ebden 🇦🇺 (6)Kevin Krawietz 🇩🇪 and Tim Puetz 🇩🇪 (8)
    Mike Bryan Group: Marcel Granollers 🇪🇸 and Horacio Zeballos 🇦🇷 (2)Wesley Koolhof 🇳🇱 and Nikola Mektic 🇭🇷 (3)Max Purcell 🇦🇺 and Jordan Thompson 🇦🇺 (5)Harri Heliovaara 🇫🇮 and Henry Patten 🇬🇧 (7) LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic (nuovo coach di Rybakina): “Elena può vincere altri Slam. Sinner o Alcaraz? Al loro meglio, Jannik è più forte”

    Goran Ivanisevic, ex coach di Djokovic

    Goran Ivanisevic è tornato a sorpresa in prima pagina nelle cronache tennistiche diventando il nuovo coach di Elena Rybakina. L’ha annunciato via social, con un post che ha colto in contro piede anche i giornalisti croati, che non si attendevano un rientro in pista dell’ex campione di Wimbledon così in fretta dopo la separazione da Djokovic, e ancor più a fianco di una ragazza, visto che mai finora si era spinto in quella direzione. Dopo l’addio al super campione di Belgrado, Ivanisevic infatti aveva parlato in modo franco, affermando che la lunga collaborazione con Novak era stata affascinante, vincente ma anche molto faticosa, visto quanto il suo assistito pretendeva in termini di attenzione e anche “scontro” mentale, uno stimolo decisivo ai successi ma allo stesso tempo logorante. Per questo la sua idea di prendersi una discreta pausa, rigenerante, in attesa del cavallo giusto per ripartire. L’ha individuato in Rybakina, ragazza di grande talento e potenziale ancora inespresso. Intervistato dal collega Ozmo (tennis majors), Ivanisevic ha parlato della sua nuova assistita, con la quale ha in programma una collaborazione di lungo termine, delle sue motivazioni ma anche del tennis maschile, spaziando tra il futuro di Djokovic al duello Sinner – Alcaraz. Questi alcuni dei passaggi più interessanti del pensiero del croato.

    “Dopo Novak, è davvero difficile allenare qualcuno, quindi avevo bisogno di qualcosa di completamente diverso” afferma Ivanisevic. “Quando sei l’allenatore del più grande giocatrice di tutti i tempi, hai solo bisogno di qualcosa di nuovo. Quindi la scelta era una giovane giocatrice o qualcosa di completamente diverso, e questo “completamente diverso” era il WTA Tour”.
    Ecco come si è arrivati alla collaborazione con Rybakina: “Ho avuto altre offerte, ma penso di aver scelto quella giusta per me, per lo stile di gioco e il potenziale di Elena, ma anche per la sua personalità. Elena è calma e non vedo l’ora di iniziare. Penso che sarà fantastico. Ancora non la conosco molto bene personalmente, ma il mio amico Zule è il suo preparatore atletico, abbiamo lavorato insieme con Tomas Berdych, e nel Tour si dice in genere che sia davvero una brava ragazza. Dal punto di vista del gioco, ha un servizio potente, è alta, tira forte e gioca in modo aggressivo, ha vinto Wimbledon proprio come me. Sento di poterle insegnare qualcosa. È già la numero 5 al mondo, ma penso che possa vincere altri Slam, questo è sicuro”.
    “Innanzitutto, dobbiamo conoscerci meglio. Non entrerò troppo nei dettagli, ma ha margini di miglioramento in ogni aspetto del gioco. Può ottenere risultati migliori. So che molte persone l’hanno trovato strano e che la gente è rimasta sorpresa dalla nostra collaborazione, ma non io: avevo bisogno di un’inversione a U dopo Novak. Ho vinto tutto con Novak, quindi non vedo l’ora di questa nuova sfida. Onestamente, durante il mio periodo nell’ATP Tour, non mi sono mai immaginato nel tour femminile, ma al momento non mi vedo nel tennis maschile“.
    Fanno notare a Goran come mai in passato abbia dedicato parole particolari al tennis femminile… “Mi è sempre piaciuto guardare anche le partite femminili. Le migliori quattro o cinque giocatrici sono lì da un po’, alcune giocatrici più giovani stanno emergendo, ma la top 10 è più o meno simile da tempo. Il tennis è tennis, maschile o femminile, diritto, rovescio, servizio… Alla fine penso che sia lo stesso, anche se tutti mi dicono che il WTA Tour è completamente diverso. Andrò a vedere la mia “vecchia banda”, dato che la maggior parte degli eventi si svolgono nelle stesse città per entrambi i Tour. Sono felice di iniziare qualcosa di nuovo, di vedere quanto è diverso. Ho bisogno di sperimentarlo in prima persona”.
    Immancabile la domanda su Djokovic, che a meno di una sua presenza – e vittoria – alle ATP Finals, chiuderà il 2024 senza titoli, eccetto l’oro Olimpico. “Non so se Novak è motivato e quanto, ma nel momento in cui decide di giocare, significa che lo vuole. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono decisamente superiori a tutti gli altri, ma metto Novak nel gruppo con loro perché quando Novak vuole davvero competere è ancora il migliore al mondo, secondo me. Lo abbiamo visto alle Olimpiadi… se scende in campo in quel modo, allora può ancora vincere uno Slam. Inoltre, dipende dalla sua classifica e dal tabellone, quando deve affrontare Sinner o Alcaraz, molti fattori, ma Novak può farcela? Sì, può. Non puoi mai darlo per spacciato, io non lo farei mai”.
    Sinner o Alcaraz? “Sono giocatori diversi, ma quando sono entrambi al meglio, penso che Sinner sia migliore. È più costante per tutta la partita, mentre Alcaraz passa da colpi incredibili a qualche errore gratuito. Quest’anno, Carlos ha avuto qualche sconfitta che non so spiegare… Se togliamo Novak dall’equazione, domineranno, sono molto al di sopra di chiunque altro nel Tour”.
    Così Ivanisevic vede la nota questione Sinner-WADA: “Spero sinceramente che lo lascino in pace e che lo lascino giocare, il tennis ha bisogno di Sinner. Con (Marin) Cilic, ho avuto a che fare con la WADA e con gente del genere, un sacco di gente che non mi piaceva, che voleva solo distruggere la vita di qualcuno. Spero che l’esito sia positivo per Sinner“.
    Parole molto interessanti, che confermano quanto l’Ivanisevic “cavallo pazzo” sul tour Pro sia un lontanissimo ricordo. Non è un caso che Goran abbia dato un contributo molto importante nella seconda fase della carriera di Djokovic, migliorandone il servizio e l’attitudine offensiva. Vedremo il suo impatto sul tennis di Rybakina e sul tour WTA.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Sinner è già a Torino: è il primo ad arrivare per le ATP Finals

    Jannik Sinner nella foto

    Jannik Sinner è arrivato a Torino per iniziare la preparazione in vista delle ATP Finals. L’azzurro, che giocherà in casa, è stato accolto da una grande ovazione dei tifosi che lo attendevano all’ingresso del suo hotel.Il numero uno italiano e del mondo è il primo dei cinque tennisti già qualificati a raggiungere la città, mentre Casper Ruud, Alex De Minaur e Andrey Rublev sono impegnati questa settimana per cercare di conquistare gli ultimi due posti disponibili per il torneo dei maestri.Resta ancora da sciogliere il nodo sulla partecipazione di Novak Djokovic al torneo. Il serbo, ancora in corsa, non ha ancora confermato la sua presenza all’evento torinese.

    World No. 1 Jannik Sinner has arrived safely in Turin ahead of his home Masters. 🇮🇹
    What a wonderful welcome!
    📹 @itsgiorgiap pic.twitter.com/4FF63iWJAJ
    — BMS | Tan Talking About Tennis (@yesiiamtan) November 3, 2024

    L’arrivo anticipato di Sinner dimostra la voglia dell’azzurro di preparare al meglio l’appuntamento più importante dell’anno davanti al suo pubblico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner nella storia: un 2024 da leggenda al fianco del Big Three

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Il 2024 di Jannik Sinner, indipendentemente da quanto accadrà alle ATP Finals e in Coppa Davis, è già entrato nella storia del tennis. La conclusione dei tornei “regolari” lo vede saldamente al numero uno del ranking mondiale, con due Slam in bacheca e la sensazione che servano prestazioni straordinarie per batterlo in campo.
    Se dovessimo individuare una qualità distintiva del tennista di San Candido, sarebbe la sua regolarità. La sua consistenza. La capacità di mantenere un livello altissimo settimana dopo settimana. Negli ultimi due decenni, questa solidità sovrumana è stata una caratteristica esclusiva del Big Three, la qualità che li distingueva dagli altri: la capacità di non abbassare mai il livello, indipendentemente dal cambio di scenario, superficie o continente.
    Nel 2024 Sinner è entrato in un club esclusivissimo che finora includeva solo Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer. È il quarto giocatore dalla creazione dell’ATP Tour nel 1990 ad aver raggiunto i quarti di finale in tutti i tornei disputati in un anno solare.
    – Roger Federer 2005 (14/14): Vittorie a Doha, Rotterdam, Dubai, Indian Wells, Miami, Amburgo, Halle, Wimbledon, Cincinnati, US Open e Bangkok; semifinali all’Australian Open e Roland Garros, quarti a Montecarlo
    – Novak Djokovic 2011 (14/14): Vittorie all’Australian Open, Dubai, Indian Wells, Miami, Belgrado, Madrid, Roma, Wimbledon, Canada e US Open; finale a Cincinnati; semifinali al Roland Garros e Basilea, quarti a Parigi-Bercy
    – Novak Djokovic 2015 (15/15): Vittorie all’Australian Open, Indian Wells, Miami, Montecarlo, Roma, Wimbledon, US Open, Pechino, Shanghai e Parigi-Bercy; finali a Dubai, Roland Garros, Canada e Cincinnati, quarti a Doha
    – Rafael Nadal 2018 (9/9): Vittorie a Montecarlo, Barcellona, Roma, Roland Garros e Canada; semifinali a Wimbledon e US Open, quarti all’Australian Open e Madrid
    – Jannik Sinner 2024 (14/14): Vittorie all’Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati, US Open e Shanghai; finale a Pechino; semifinali a Indian Wells, Montecarlo e Roland Garros, quarti a Madrid, Wimbledon e Canada
    La grande domanda è se Sinner sia pronto a mantenere questa progressione. I suoi livelli di concentrazione, nonostante l’attenzione mediatica crescente, potrebbero permettergli di avvicinare record storici di regolarità. L’ombra dei tre grandi resta lunga, e una singola stagione non fa una leggenda, ma è innegabile che Jannik stia facendo tutto il possibile per scrivere una pagina d’oro nella storia di questo sport, alzando l’asticella per chiunque voglia fermarlo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO