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    ATP 500 Vienna: Musetti cede a Draper, con più di un rimpianto

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Una sconfitta da mal di testa per Lorenzo Musetti nella semifinale dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro cede a Jack Draper per 6-2 6-4, punteggio mai così bugiardo visto che l’incontro nelle sue quasi due ore è stato una lotta serratissima, con molti game fiume nei turni di battuta del britannico ma più bravo dell’azzurro nel giocare con lucidità e solidità i punti importanti e servire con qualità superiore. Musetti è uscito dal campo furibondo contro se stesso poiché nel secondo set ha salvato due chance che potevano portarlo sotto 5-2 e quindi è riuscito a strappare il contro break che ha impattato lo score 4 pari, al termine di un game durissimo, massacrante. Draper era sulle ginocchia, visibilmente in difficoltà fisica e forse anche impaurito (soffre di attacchi di ansia in partita, e pareva uno di quegli episodi visto quanto sudava e gli girava la testa), ma Lorenzo lì ha servito male e commesso tre errori di diritto gravissimi per troppa fretta di fare il vincente – quando bastava far correre il rivale – che hanno rimandato avanti Draper, bravo poi ad aggrapparsi alla battuta e chiudere il match. “È tutta colpa mia” urla Musetti nell’ultimo game, frustrazione e delusione per un match nel quale ha giocato per niente male, pronto ad aggredire e difendere, a mettere pressione ad un avversario assai scomodo perché dotato del tennis perfetto per metterlo in crisi. Ma purtroppo Draper ha ricavato molto più col servizio e nei momenti di pressione non ha quasi mai fallito, anzi è proprio salito in cattedra con giocate tatticamente perfette e ben eseguite. Jack ha salvato 8 palle break su 10 concesse, Musetti 6 su 11. Una foto tanto brutale quanto esatta di una partita dura, lottata, con momenti di tennis notevole e girata tutta a favore del 22enne di Sutton perché troppo bravo a gestire colpi ed emozioni quando la palla scottava.
    Prima di analizzare questa strana e dolorosa partita dalla parte di Musetti, è corretto sottolineare i meriti di un Draper che ha confermato di esser un tennista di altissimo livello, uno che per il gioco mostrato questa settimana non sfigurerebbe affatto alle prossime ATP Finals visto che si gioca sul veloce indoor, probabilmente più pericoloso di un Ruud o Rublev. Continuando così Jack può ambire a questa presenza l’anno prossimo, se il suo fisico gli consentirà di giocare con continuità. Draper ha servito meglio di Musetti soprattutto l’ha fatto giocare “male” usando alla perfezione quel tennis rapido, aggressivo, con tante variazioni e pochissimo ritmo. Palle veloci, pesanti e cariche di spin che sono davvero difficili da gestire per un tennista come Musetti che ama lavorare la palla, cambiando continuamente il modo in cui la impatta. Contro una palla violenta e pesante, e pure così profonda, come quella del britannico le variazioni e manualità dell’azzurro è depressa, è costretto a fare tutto più rapido pena andar sotto. Le difese e contrattacchi di Lorenzo diventano difficilissimi contro un rivale così potente, forte al servizio, aggressivo in risposta e bravo ad aprire l’angolo con velocità e quell’effetto mancino ancor più complesso da gestire. Draper ha meritato il successo, più potente, ha servito meglio ed è stato nettamente più solido nei punti chiave, le palle break a favore e contro, e in generale i game ai vantaggi, dove col servizio si è preso punti decisivi.
    Musetti… avrà un altro bel mal di testa quando rivedrà la partita, ma è importante che lo faccia perché in questa disgraziata sconfitta può trarre indicazioni fondamentali per migliorare ancora e crescere. Non aveva mai vinto contro Draper, avversario per lui scomodissimo, ma stavolta ha lottato tanto e bene, ed è andato assai più vicino di quel che dice lo score ad allungare la partita. Il campo parlava chiaro, se fosse stato terzo set il nativo di Sutton era sulle gambe, spossato e distrutto, mentre Lorenzo sprizzava energia ed elettricità da tutti i pori. Per questo quel maledetto nono game del secondo set gettato alle ortiche da “Muso” è la summa di quel che NON deve fare. L’altro è mezzo morto, ormai si affidava solo a battuta, discesa a rete o smorzata perché il suo fisico in quel momento diceva “no mas”, quindi perché affrettare i tempi e forzare il diritto per trovare la riga? In quella fase niente fretta, calma e lucidità. Era il momento di caricare il diritto cross o via liscio lungo linea, con margine per farlo correre, costruire e anticipare con margine; se l’altro tira la palla e pizzica la riga, bravo lui, ma MAI regalare, dargli respiro e punti gratis, appena brekkato e sotto assedio. Quei gratuiti sono più di un regalo, sono stati terribili e lui ne è pienamente consepevole. Da rivedere anche le palle break non sfruttate, perché in molte ha giocato bene l’altro, ma almeno tre potevano esser gestite meglio, affidandosi ai punti di forza, al quel rovescio lungo linea che tanto funzionava, al diritto carico al centro per aprirsi il campo ad un successivo affondo.
    Errori, cattiva gestione di alcune fasi che sono costate la sconfitta, ma c’è anche tantissimo di buono nella prestazione di Lorenzo, e questo sarà utile da rivedere per confermare a se stesso che non tutto è stato da buttare. Contro un rivale così scomodo dal punto di vista tecnico, e dotato di un servizio tanto incisivo, Musetti ha risposto piuttosto bene, bravo a bloccare il polso e anche col diritto entrare nella palla. Un dato è clamoroso: Musetti ha giocato 60 punti al servizio e 92 in risposta, e questo indica quanto abbia lottato con l’altro al servizio, significa che la sua fase di risposta è stata continua ed efficace, contro uno che batte fortissimo. Questo è un dato molto significativo… come purtroppo anche le chance non sfruttate. Lorenzo ha gestito con efficacia molti scambi giocati con ottimo anticipo, senza indietreggiare troppo, senza quella fase di attesa che spesso lo penalizza. È stato bravo Lorenzo anche a venire spesso a rete e prendersi il punto.
    Una partita complessa, difficile, con tante cose buone ed altre pessime. Una sconfitta non come le altre. Una di quelle che fa “incazzare” per davvero, ma non è tutto da buttare. C’è Bercy a giorni, trasformare subito questa rabbia in furia agonistica. Subito.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti alza la prima palla della semifinale di Vienna. La palla Draper è pesante e carica di rotazione, non è facile per Lorenzo impattarla con pressione, infatti commette tre errori che gli costano il 30-40. Con uno scambio consistente Jack si prende subito il BREAK forzando un diritto in rete di Musetti. Comanda Draper: spinge tanto, apre l’angolo e non lascia tempo a Musetti di imbastire lo scambio e cambiare ritmo. E quella traiettoria mancina e carica di spin è difficile da gestire in risposta. Il “brit” sbaglia però due volte di volo, tocchi non impossibili, il secondo game va ai vantaggi. Draper non mette la prima in campo, sulla seconda è bravissimo Musetti ad aggredire col diritto e trovare profondità. Palla break Musetti! Lungo scambio, comanda il nativo di Sutton e forza l’errore del carrarino. È entrato in partita Lorenzo, riesce finalmente a cambiare ritmo nello scambio, ma il game alla quinta parità lo vince Draper, 2-0. Non è facile per Musetti reggere col diritto il rovescio cross di Draper, pesante e profondo, ma muove lo score del match (1-2). Musetti cerca di cambiare con lungo linea, e sorprende Draper, che a sua volta è perfetto nello spingere col rovescio cross, una bordata così in anticipo e stretta da diventare imprendibile. Jack tuttavia non riesce a vincere un punto con la seconda in campo, e si va ancora ai vantaggi. Bravissimo “Muso” a comandare col diritto dal centro, sposta il rivale e ne forza l’errore. Palla break per l’italiano. SI! Rischia il serve and volley con una traiettoria esterna, ma Lorenzo trova un impatto clamoroso di rovescio bloccando il polso, con una risposta lungo linea imprendibile. Contro BREAK, 2 pari. Difficile il quinto game per il toscano, Draper è molto aggressivo in risposta e con tempi di gioco così rapidi Musetti sbaglia. 15-40, due palle break… e Musetti cede alla prima, non regge la velocità e angolo imposto dal rivale. 3-2 Draper, di nuovo avanti. È necessario per l’italiano comandare dopo il servizio, altrimenti si fa dura. Un fulmine Draper nel sesto game, la prima di servizio è consistente, gli apre il campo al successivo affondo, 4-2. Lorenzo gioca “bene”, nel senso che fa le cose giuste, attacca col diritto dal centro, apre l’angolo e cerca di muovere l’avversario, ma è davvero bravo Draper in difesa, e pure a correre in avanti sul 30 pari e rimettere una smorzata con un tocco magico. Si procura un’altra palla break sul 30-40 e… come se lo prende!?! L’azzurro attacca benissimo col diritto e avanza, ma Draper trova un passante in corsa disperata che trasforma in una fucilata lungo linea da cineteca. Colpo di una difficoltà inenarrabile, che gli vale il doppio BREAK e 5-2. Poco da dire, solo applausi. Troppo bravo Jack, con un’accelerazione di diritto lungo linea perfetta si prende due set point sul 40-15. Spreca il britannico, addirittura doppio fallo sulla seconda chance. Rimedia poi con un Ace, gli vale il SP #3. Imprendibile la curva esterna, molto precisa e con spin vorticoso. SET Draper, 6-2. Too good, Musetti soverchiato da un avversario a tratti irresistibile.
    Secondo set, Musetti to serve. Parla molto col suo angolo, cerca di tarare i suoi colpi per non consentire al rivale di comandare. Deve rischiare col diritto Lorenzo, a costo di commettere qualche errore, altrimenti l’altro si prende tutto. Sbaglia un rovescio per lui banale, ma è pronto ai vantaggi a far correre da tutte le parti Draper, 1-0 Musetti. Un lampo invece Draper nel suo primo turno di battuta, servizio e diritto potente, a zero impatta 1 pari. Nel terzo game è impressionante la spinta di Jack, anticipo potenza e palla carica di spin, una combinazione mortale. Prova a spingere Lorenzo, ma non è facile perché la risposta del britannico è molto profonda. 0-30 e poi 0-40 con Draper rapidissimo a correre avanti sulla smorzata e chiudere sul net. Ci prova l’italiano, ma l’altro risponde a tutto con grande forza e determinazione. Mancano punti col servizio a Musetti… che è bravo ad annullare le tre chance rischiando al massimo la profondità in scambio e caricando il servizio. Purtroppo ai vantaggi Musetti centra male un diritto su di un rimbalzo basso, e concede il BREAK alla quarta chance con una magia di Jack, un rovescio lungo linea giocato da lontanissimo e centrando la riga. 2-1 e servizio Draper, in controllo delle operazioni. Lorenzo non cede affatto, corre, rincorre, spinge e si difende, gioca al meglio delle sue possibilità ma spreca un rovescio sotto rete sul 15-30 che poteva portarlo a palle break. Porta i game ai vantaggi con un uno-due rovescio e diritto di grande qualità. La lotta è feroce, sbatacchia pure la racchetta a terra dopo un errore col diritto, frustrazione massima per lo sforzo senza ottenere il risultato sperato. Alla fine Draper lo porta a casa, 16 punti per il 3-1, senza concedere palla break. Musetti è nervoso ma incanala la rabbia in forza agonista, sente di giocare tutt’altro che male e non riesce a riprendere l’avversario. Doppio fallo e poi Ace, resta in scia 2-3. L’azzurro è bravo a reggere l’impeto del rivale, risponde con palla pesante e sul 30 pari punisce un esagerato S&V sulla seconda di battuta con una risposta bassa. Palla break Musetti! Niente, servizio al T e diritto comodo sotto rete. Un po’ di caos tattico del britannico, rischia tante smorzate come se non volesse correre molto. Musetti impatta un rovescio inside out in risposta clamoroso, atterra all’angolo e gli vale un’altra palla break. Si salva col doppio smash Jack, il primo non colpito nemmeno pulito, ma tant’è. Si prende una terza PB l’italiano correndo bene in avanti, ma Draper con le spalle al muro gioca alla perfezione, altro rovescio sulla riga. 20 punti, l’ultimo un diritto pesante in contropiede di Jack che gli vale 4-2. Lorenzo al servizio rischia molto, vuole tenere l’iniziativa a costo di sbagliare… è corretto ma commette due errori, uno sul rovescio sul 30 pari che gli costa una palla break delicatissima. E non entra la prima palla… Bellissimo il rovescio di contro balzo di Lorenzo sulla risposta pesante e carica di spin, trova un grande angolo e si salva. Che mano! Però poi rischia il S&V ma la demi-volée è troppo difficile, c’è un’altra chance per l’inglese. Si salva ancora, ottimo il diritto d’attacco dopo una prima in campo. Lotta, tanta lotta, e Lorenzo c’è, 4-3. Ottavo game, Musetti regala una perla assoluta, un lob di rovescio delicatissimo che tocca la riga, gli vale lo 0-30. Bravissimo Lorenzo a sorprendere il rivale con un diritto lungo linea giocato di misura, più preciso che potente. 15-40, altre due palle break. Come gioca sotto pressione Draper… servizio top, diritto pesante e preciso e anche di volo tocca bene. Le annulla, ma un doppio fallo gli costa una terza PB. Stavolta Musetti la spreca, stecca la risposta di rovescio su di una seconda palla, che salta altissima pur lenta. Draper sembra in difficoltà con le gambe, spesso colpisce fuori equilibrio, sbaglia un rovescio e quarta palla break. Gioca sulle righe Jack sotto pressione, fa tutto alla perfezione. Ormai ogni turno di battuta di Draper è una sofferenza. Finalmente Musetti si prende il BREAK alla quinta chance, con Draper piegato in due sulle gambe e spossato. 4 pari. Male Musetti al servizio, affretta i tempi dell’affondo e sbaglia due volte, 0-30. Sbaglia ancora tatticamente lo scambio Lorenzo, gioca veloce e rischia senza far correre l’avversario, evidentemente sfiatato. 0-40, tre palle break per Draper. Conclude con un altro erroraccio Lorenzo un game pessimo, appena era tornato “in vita”. Il diritto sul 15-40 vola via, BREAK Draper, 5-4. Si mette il ghiaccio sul volto Jack, non sta bene, ma è a un passo dalla vittoria. Arriva il medico e controlla le pupille di Draper, sembra fisicamente k.o. magari calo energetico repentino. Si aggrappa al servizio, trova una gran prima palla sul 15 pari e poi una palla corta perfetta. 40-15, due match point. Altra gran prima palla al centro. Draper chiude 6-4. Una sconfitta da mal di testa, tante chance non sfruttate e quel game sul 4 pari gettato al vento che grida vendetta. “È tutta colpa mia” dice Lorenzo contro se stesso… Una sconfitta amara, in una prestazione tutt’altro che scadente. Partita da rivedere e analizzare, perché Musetti può trarre molte importanti informazioni per migliorare.

    Lorenzo Musetti vs Jack Draper (Non prima 15:00)ATP Vienna Lorenzo Musetti [6]24 Jack Draper [7]66 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2J. Draper 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-404-4 → 4-5J. Draper 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4J. Draper 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-301-3 → 2-3J. Draper 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-2 → 1-3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2J. Draper 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-5 → 2-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-4 → 2-5J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4L. Musetti15-15 15-30 15-402-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 0-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: troppo Draper per la “garra” di Darderi

    Luciano Darderi (foto Getty Images)

    La solita “garra” e tanti colpi vincenti non sono bastati a Luciano Darderi per aver la meglio su un ottimo Jack Draper negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna, 7-5 6-1 lo score conclusivo a favore del britannico. Draper ha confermato i grandi progressi che l’hanno portato in semifinale a US Open lo scorso settembre: ha servito come un treno (15 ace a fronte di solo 2 doppi falli) e ha risposto con altrettanta qualità, mettendo enorme pressione all’italiano. Luciano ha giocato un ottimo primo set, forte di un servizio che l’ha sostenuto e di una propensione offensiva molto interessante, con diverse discese a rete e cercando di non finire sotto la potenza del rivale, che a sua volta spinto tanto col suo diritto mancino sul rovescio dell’italiano nato in Argentina. Darderi ha salvato due palle break nel settimo game del primo set, giocando con bel piglio, ma non è riuscito salvarsi sul 5 pari, quando la malasorte gli ha presentato un conto salatissimo sotto forma di due terribili deviazioni del nastro, una dopo l’altra ai vantaggi, che hanno consegnato il break a Jack. Una volta in vantaggio, Draper è stato bravo a martellare da ogni posizione del campo e continuare a servire in modo incredibile, strappando un break immediato all’avvio del secondo parziale che di fatto gli ha consegnato il match.
    Quasi impossibile incidere per Darderi in risposta: Draper infatti oltre agli ace ha messo in gioco tre prime di servizio su quattro, vincendo ben 31 punti su 34. Proprio il dominio nei suoi turni di battuta ha dato al 22enne di Sutton la serenità per spingere in risposta e prendersi punti importanti. Darderi è un po’ calato fisicamente nel secondo set, ma c’ha sempre provato, ha spinto ed attaccato molto. La nota positiva della sua partita viene dall’aver giocato alla pari contro il forte rivale finché il servizio l’ha sostenuto. Se non fosse incappato in quello sfortunato turno di battuta sul 5 pari e fosse riuscito ad issarsi al tiebreak, chissà. Darderi ha comunque ottenuto ben 22 colpi vincenti, non pochi, segno di quanto e bene abbia costruito e concluso nell’incontro; ancor più positivo il bilancio finale dell’inglese, 34 – 8. Draper attende nei quarti il vincente di Dimitrov – Machac.
    Darderi alza la prima palla del match e serve con grande potenza, ben due ace nel primo game. Draper lo segue a ruota, servizi molto consistenti (dopo un doppio fallo) e il diritto mancino a pungere sul rovescio dell’italiano. Il set scorre veloce sui game di servizio, la prima palla è molto efficace e nessuno dei due concede chance a chi è in risposta. Sul 3 pari Draper cambia marcia in risposta, è super aggressivo col diritto e sbaraglia la resistenza di Darderi, che si ritrova sotto 0-30. È bravo Luciano a vincere uno scambio rocambolesco (con una palla d’attacco che gli resta in gioco per un niente) davvero reattivo sotto rete (15-30), poi non riesce a gestire una volée bassa e concede le prime palle break sul 15-40. Le annulla bene Darderi, eccellente la smorzata e passante di rovescio sulla seconda chance, schema “da terra” funzionato alla perfezione. Draper trova il game perfetto, 4 ace per il 4 pari. Anche sul 5 pari Darderi va sotto 0-30 al servizio ed è graziato da un errore banale del britannico col diritto, a campo aperto, che poteva valergli tre palle break. La chance per Jack arriva ai vantaggi, grazie ad un diritto mal centrato da Luciano. Si salva ancora col servizio Darderi, grande grinta. Davvero sfortunato l’italiano: il nastro lo punisce in due punti di fila, anche sulla seconda palla break, con un suo diritto deviato lungo. Draper avanti 6-5 e servizio, e che servizio… con un altro game perfetto, 4 ace, chiude il set 7-5.
    Sullo slancio del primo parziale, Draper inizia bene anche il secondo set. Gran risposta per lo 0-30 e si prende il break grazie a un diritto out di Darderi, sotto la pressione del britannico. Lotta Luciano, è pronto a correre a rete e spinge. Approfitta di un errori Jack e strappa una palla break sul 30-40, ma è bravissimo il campione al Queen’s a tirare un rovescio passante millimetrico e annullarla. 2-0 Draper, grazie al servizio mancino, curva difficilissima da gestire in risposta. L’azzurro continua a lottare, ma commette troppi errori e anche il primo doppio fallo sul 3-1, gli costa una palla break che però annulla con un bel servizio esterno. Draper non molla la presa e si prende di forza il secondo break: prima una gran risposta, poi un doppio passante che punisce l’attacco a rete di Darderi, per il 4-1 “pesante”. L’azzurro annulla due match point al rivale servendo sotto 5-1, ma cede al terzo, gran risposta di Draper e poi diritto aggressivo dal centro.
    Marco Mazzoni
    Luciano Darderi vs Jack Draper ATP Vienna Luciano Darderi51 Jack Draper [7]76 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-5 → 1-6J. Draper 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5L. Darderi0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15J. Draper 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace ace5-6 → 5-7L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 ace 40-A5-5 → 5-6J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-4 → 5-5L. Darderi 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4J. Draper 30-0 ace ace4-3 → 4-4L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3J. Draper 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 40-152-1 → 2-2L. Darderi 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1J. Draper 0-15 df 15-15 ace 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1L. Darderi 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Darderi 🇮🇹
    Draper 🇬🇧

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    240
    322

    Ace
    8
    15

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    52/71 (73%)
    34/46 (74%)

    Punti vinti sulla prima
    32/52 (62%)
    31/34 (91%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/19 (42%)
    6/12 (50%)

    Palle break salvate
    6/10 (60%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    59
    176

    Punti vinti sulla prima di servizio
    3/34 (9%)
    20/52 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    6/12 (50%)
    11/19 (58%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    4/10 (40%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/15 (47%)
    9/16 (56%)

    Vincenti
    22
    34

    Errori non forzati
    13
    8

    Punti vinti al servizio
    40/71 (56%)
    37/46 (80%)

    Punti vinti in risposta
    9/46 (20%)
    31/71 (44%)

    Totale punti vinti
    49/117 (42%)
    68/117 (58%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    213km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    195km/h (121 mph)
    197km/h (122 mph)

    Velocità media seconda
    158km/h (98 mph)
    161km/h (100 mph) LEGGI TUTTO

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    Draper: “Quelli della mia generazione non dureranno molto, colpa del calendario”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Dure quanto i suoi colpi le parole di Jack Draper, pronunciate nel corso della settimana di Davis Cup. Il talentoso britannico, semifinalista a sorpresa alla recente edizione di US Open, spara a zero sul calendario ATP, considerandolo una “pazzia” e peggiorato per l’avvento dei nuovi Masters 1000 obbligatori su 12 giorni, tanto da arrivare ad affermare che i tennisti della sua generazione difficilmente avranno una carriera longeva per la difficoltà di gestire energie, fisico e allenamenti per colpa dei troppi impegni. Tornato in campo a Manchester in Davis Cup, e battuto dall’argentino Cerundolo, Draper ha rilasciato dichiarazioni al veleno sull’annata tennistica.
    “Non c’è dubbio che si tratti di un adattamento troppo rapido, penso che molti giocatori al mio posto non sarebbero venuti questa settimana”, ha affermato Draper, con già 49 partite nelle gambe quest’anno.
    “È un calendario difficile da gestire sul piano mentale”, continua Draper, “secondo me sarà molto difficile per i giocatori della mia generazione avere una carriera longeva. È una follia. Se guardi quanti tornei ho giocato quest’anno, credo che per la prima volta siano 25, 26. Questo è un aspetto positivo di per sé: è il mio primo vero anno nel tour. È davvero dura, ma la mia squadra vuole il meglio per me, facciamo del meglio affinché non subisca infortuni, che mi prenda cura del mio corpo e della mia mente”.
    Ecco il passaggio nel quale Draper critica aspramente il tour, com’è strutturato oggi: “Da Miami non ho avuto più tempo per far niente. Siamo andati direttamente sulla terra rossa, poi sull’erba, quindi via alle Olimpiadi, poi direttamente a Montreal, Cincinnati, qua una settimana di allenamento finalmente… poi US Open. Ora sono qui, ma domani già c’è l’Asia, e arriva la stagione indoor. Guardo il programma, e so che i giocatori lo fanno da anni, ma il modo in cui l’ATP ha cambiato imponendo i Masters 1000 su due settimane ha peggiorato la situazione, non ci dà più tempo. Non c’è letteralmente nessuna pausa, e non è per solo per staccare la spina ma anche per lavorare sul gioco e rimettere a posto il fisico. È davvero impegnativo mentalmente e fisicamente.”
    Draper dovrebbe tornare in campo il 26 settembre a Pechino il prossimo 26 settembre, per l’ATP 500 che vedrà al via molti big, tra cui il campione in carriera e n.1 Jannik Sinner.
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    Sinner di fisico e di testa! Batte Draper al termine di una dura battaglia giocata in condizioni estreme, vola in finale a US Open

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    “Welcome to the jungle…”. La celeberrima canzone dei Guns ‘n’ Roses calza a pennello per dare un’immagine visiva alla prima semifinale di US Open, e non solo per il caos della città che non dorme mai… Degno di una giungla tropicale è il clima su Flushing Meadows (oltre l’80% di umidità), che rende per Jannik Sinner e Jack Draper una vera sofferenza giocare e lottare per oltre tre ore, sprintando a tutta e spingendo forte, con le scarpe del britannico che letteralmente perdono sudore e bagnano il campo, cosa mai vista. Alla fine la maggior durezza, esperienza a questo livello e qualità dell’azzurro prevalgono per 7-5 7-6(3) 6-2, un successo storico che porta il n.1 a giocarsi la prima finale a New York, dove attende il vincente del derby a stelle strisce tra Fritz e Tiafoe. Una partita non bella dal punto di vista estetico e del mero spettacolo, costellata da troppi errori e portata a casa da Jannik grazie alla sua abilità nel resistere a qualche momento no (come il contro break subito nel primo set, immediatamente dopo l’allungo), alle troppe palle break non sfruttate – in particolare nel secondo set – e soprattutto per la sua straordinaria bravura nel giocare meglio e con lucidità assoluta i punti più importanti. Fantastico il tiebreak del secondo set, dove è partito come un razzo; come ha comandato servendo sotto 6-5, e in precedenza anche nella chiusura del primo set, con Draper che serviva bene e reggeva al massimo delle sue possibilità. È stato un braccio di ferro, quasi un match di “pugilato con racchetta”, con due atleti stremati dall’umidità e fatica ma duri al tal punto da scambiarsi mazzate una dopo l’altra, pur barcollando.
    Nel terzo set Jack era distrutto, ha pure vomitato il campo nella fase finale del secondo set in un game assurdo, dove Jannik in una difesa estrema è caduto a terra sbattendo il polso sinistro. Per fortuna non è stato niente di grave, il medico ha controllato ma il match è proseguito senza evidenti menomazioni (la paura è stata tantissima!?!). Sinner la vince di fisico, più resistente del rivale. La vince di sofferenza e tenuta mentale, la stravince per lucidità nell’affrontare i momenti cruciali. Una vittoria per così dire “sporca”, non giocando affatto il suo miglior tennis, ma servendo piuttosto bene: ha chiuso col 66% di prime in campo, vincendo tre punti su quattro, e proprio il servizio l’ha aiutato in molti momenti decisivi. Meno bene col diritto Jannik, dove ha spesso costruito bene ma poi è mancato nell’affondo decisivo. Spesso si è anche fatto sorprendere dalla sbracciata a tutta del rivale, che ha potenza e mano per spaccare lo scambio da qualsiasi posizione, e che ha giocato anche piuttosto bene di volo.
    Draper non è arrivato in semifinale per caso, se l’è meritata sul campo con un tennis consistente, a tratti sprezzante per come si avventa sulla palla e la maltratta, con traiettorie imprendibili. Si è confermato un tennista di grande valore e potenziale, un po’ “rozzo” se vogliamo nel gesto ma potente, piuttosto completo e mai dono. Jannik nella prima parte del match ha forse peccato di impazienza, cercando di star dietro alle sfuriate di Draper invece di costruire e sfinire ai fianchi il rivale, palla dopo palla. Infatti quando nella parte finale del primo set si è messo a costruire e bloccare il rivale in scambi di ritmo e pressione, si è preso molti punti diretti sfruttando le aperture di campo e allo stesso tempo ha provocato molti errori del britannico, demolito da un ritmo e angoli irresistibili. Alla fine la combinazione servizio più diritto potente dal centro è quella che ha portato più punti all’azzurro. Altalenante invece è stato il rendimento della risposta: ne ha sbagliate diverse per lunghezza, come se volesse chiudere direttamente il punto, invece di affidarsi alla palla profonda ma sicura, per guadagnare campo. Probabilmente temeva il primo colpo dopo il servizio di Jack, che in effetti è stato spesso molto efficace.
    Tre ore di grande lotta, con un numero complessivo di punti che di solito si giocano in quattro set (a volte in cinque…). Sinner è certamente più abituato di Draper a battaglie del genere, ma almeno è piaciuta la resistenza fisica del nostro n.1, che ha terminato l’incontro sicuramente stanco ma visibilmente non così devastato come Jack, che a tratti nel terzo set pareva quasi sul punto di crollare a terra. Uno Slam è un torneo complesso, e forse quello di New York è fisicamente il più duro per queste condizioni mutevoli, a volte estreme, arrivando con già 8 mesi di tennis sulle gambe. Ritrovare Sinner in finale, dopo l’approccio al torneo difficilissimo per le “note” vicende, e dopo aver battuto il cliente più scomodo possibile nei quarti (Medvedev) è l’ennesimo segnale della forza e grandezza di Jannik, uno che non molla mai, che nelle giornate nelle quali non spacca la palla riesce comunque a trovare il modo per portarla a casa, che nei momenti più duri e di fatica resta solido e positivo. Un Campione vero.
    “È stata una partita difficile, siamo amici, ed è stata molto fisica. Ho cercato di restare lì, forte mentalmente nonostante tutte le difficoltà” afferma Jannik a caldo in campo. “Sono felicissimo di giocare la finale”. “Contro uno statunitense a US Open? Sarà una partita bella ma non facile. È la mia seconda Slam in stagione, è la dimostrazione che sto facendo un bel lavoro”.
    Adesso riposo, fisioterapia e testa alla finale, dove andrà in campo comunque da favorito. E speriamo col sorriso visto oggi prima della sfida con Draper. Serenità e consapevolezza, due armi importanti quanto il suo diritto assassino il rovescio preciso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La prima semifinale di US Open 2024 scatta con Draper alla battuta. Subito aggressivo col diritto, ma la palla gli scappa via. Poi un doppio fallo, evidente la tensione nel braccio del britannico. Ha la chance Jannik per arrivare subito a palla break, comanda lo scambio ma l’accelerazione di diritto è deviata out dal nastro. Entra in azione il servizio di Jack, 4 punti di fila e 1-0. Nel primo turno di battuta Sinner spinge forte sul rovescio dell’avversario. Qualche imprecisione, ma con il primo Ace del match chiude a 30 il game (1-1). Entrambi colpiscono la palla davvero forte, rischia tanto Draper per non perdere campo, mentre Sinner – come in altri match del torneo – non è centratissimo col diritto nei primi game. Invece non male il servizio, 9 prime in campo su 11 punti per l’azzurro, dato per lui molto alto. Draper vince a zero il quinto game, bellissimo il suo impatto col diritto, un’accelerazione violentissima che controlla alla grande anche su palla piuttosto alta. Eccellente game anche per Jannik, servizio e diritto potente sul rovescio del rivale, pronto anche a correre in avanti. 3 pari. Nel settimo game Jack trova poche prime palle… Jannik risponde potente sulle seconde e si porta 15-30. Si cava dal buco Draper con un diritto fulminante, davvero notevole. Jack cerca un S&V troppo garibaldino, sulla posizione arretrata del nostro, e incassa la risposta-passante di rovescio. 30-40, prima palla break del match. E seconda palla… Esagera col diritto cross il britannico, spostato lateralmente da un rovescio cross davvero perfido di Sinner, palla un po’ alticcia e lenta, complessa da rigiocare. E sotto la pressione del momento… BREAK Sinner, 4-3 e servizio, bravo a capitalizzare il calo al servizio del rivale con grande attenzione. Anche Sinner all’improvviso smarrisce la prima palla, e stacca un diritto che gli costa lo 0-30. Vince il primo lungo scambio Draper, in rete il diritto di Sinner, e 0-40, suona l’allarme rosso subito dopo esser scappato avanti. La prima palla break è cancellata da un servizio al T; diritto pesantissimo dal centro per cancellare la seconda; il Contro BREAK arriva sul 30-40, in rete un’accelerazione di diritto di Jannik. 4 pari. Entrambi hanno pagato un brutto turno di servizio. Si accende la lotta, bravo l’azzurro a scaricare un gran contro piede e prendersi di forza il punto del 15-30. Clamorosa la risposta di Sinner e ancor più bello il diritto di Draper in corsa, sbracciata vincente da campione. Che punto! Con un ottimo servizio e volée il britannico si porta 5-4. Troppi errori di Sinner in questa fase, e la percentuale di prime palle è crollata sotto il 60% dall’82% del 2 pari. Serve più pazienza, scambiare con grande pressione sul rovescio di Jack, che regge di meno. Torna la prima palla e via, 40-15 con un diritto dal centro. Ma altri due diritti, il terzo del game, porta il game ai vantaggi. Quando scambia con calma, di ritmo e spostando il rivale, Sinner tende a prevalere. Ace, e 5 pari. Superato momento non facile, l’altro era a 2 punti dal set. Un doppio fallo costa a Draper il 30 pari, dopo che aveva perso un lungo scambio. Rimedia con l’Ace, ma eccellente il recupero di Jannik sulla smorza successiva, niente male peraltro. Di nuovo Sinner stazione molto dietro in risposta, corre a rete il brit ma subisce la pallata violentissima del nostro. Palla break! Ace di nuovo… freddissimo. Altro Ace… tre nel game, poi doppio fallo. Rischia tutto. Bravo Sinner a correre avanti e giocare una volée non perfetta ma profonda. Seconda palla break per l’italiano. Uff, esce di un niente la risposta aggressiva. Si gioca a un ritmo folle… alla fine Draper è il primo a sbagliare. Terza chance per Jannik. Doppio fallo! Crolla anche sotto la fatica, dopo 7 minuti super intensi. 6-5 e servizio Sinner. Inizia con un Ace esterno, non veloce ma piazzato alla perfezione. Durissimo anche il secondo punto, pressione clamorosa di Jannik che guadagna metri e forza l’errore di Jack. 30-0. 40-0, non regge Draper, tre set point. Servizio esterno e la risposta vola via. 7-5 Sinner, con sei punti di fila. Dopo i tanti errori e un po’ di fretta, l’italiano si è messo nel momento chiave a giocare con pazienza imponendo forza, ritmo, pressione, portando l’avversario in territori per lui sconosciuti a questa velocità, finendo per sbagliare troppo.
    Secondo set, inizia Draper alla battuta. Sinner trova un passante stretto sulla riga in gran corsa. Scoramento di Jack, col doppio fallo successivo e il peso del primo – duro – set perso nel torneo. 15-30. Grave l’errore col diritto di Jannik, era in controllo dello scambio e poteva portarlo a palla break. Terrificante il ritmo imposto da Sinner, palla dopo palla lo sfianca e ai vantaggi la palla break arriva. Se la gioca bene Jack, rischia e trova un angolo stretto ottimo, che coglie in contro piede l’azzurro. Rischia tanto Draper, del resto se crolla nel morsa del nostro è stritolato, così trova gran punti ma anche errori. Con un attacco esagerato sulla seconda, Draper è punito dal lob di Jannik, seconda PB. Stecca col diritto Sinner, forse messo fuori tempo dal nastro di Jack. Già 8 minuti, che lotta… 1-0 Draper, respira, e spinge duro in risposta. Si ritrova 0-30, Jannik è freddo, spara anche un Ace per il 30 pari, poi un altro. Si va ai vantaggi, e commette un doppio fallo che gli costa palla break. Esagera Jack, tira una pallata di diritto che atterra più larga del corridoio. Un miracolo il punto vinto da Sinner sul pari, da difesa ad attacco, con un controllo del polso in recupero misterioso… 1 pari. Solo 1h e 20, ma tennis intenso, e Draper ha poca forza per saltare alto sullo smash nel primo punto. Molto più agile Jan nell’arrampicarsi sulla palla e prendersi il 15-30. Tocca un gran volée, ma poi forza col diritto e concede palla break. Si salva con un bel S&V sulla seconda, stavolta lo stare molto dietro di Jannik non ha funzionato. Poi Sinner trova una risposta cross di rovescio incredibile, che impatto. Vince un gran game Jack, con un bel tocco di rete. 2-1. Dopo la lotta, segue un game a zero per Jan, 2 pari (con un diritto super). Anche il terzo turno di Draper va ai vantaggi, e Jack commette il secondo doppio fallo di fila (nono dell’incontro), gli costa la palla break. Non ne approfitta Sinner, sulla seconda rischia il cross di rovescio in risposta ma gli esce. 3-2. Segue altro turno a zero per l’italiano, 3 pari. Jack addirittura si cambia le scarpe, malvide di sudore, e si asciuga il campo per le chiazze lasciate dal britannico, grondante. Sul 30 pari si alza un improvviso coro “Sinner Sinner…”. Jannik non ne approfitta, sbagliando un tocco di rovescio rincorrendo una volée stoppata, poteva essere chance per l’allungo. Segue un errore simile, e 4-3 Draper. Difficile l’ottavo game per l’italiano: vince i punti col servizio, ma nello scambio commette errori o va sotto. Vantaggi. Rischia la risposta Jack, ma gli esce di poco (ottima la seconda palla di Jannik). Troppi errori di Sinner, non è un bel momento per lui. Addirittura vomita in campo Draper, totalmente spossato dall’umidità terribile su NYC. Finalmente Jannik ritrova un gran punto, una sbracciata di diritto a tutta delle sue, spacca la palla e fa il pugno, in un momento non facile. 4 pari, vince un turno duro. Sembra distrutto fisicamente il brit, si butta avanti e il S&V è di grande qualità. INCREIDIBILE! Sinner vince un punto dopo esser caduto a terra, ma… si tocca il polso, nella caduta ha messo male il polso. 5-4, arriva subito il fisioterapista per l’azzurro, chiede i 3 minuti. Enorme preoccupazione per il polso sinistro del n.1. Riprende con un gran servizio, poi un Ace. Il diritto corre, continua però a toccarsi il polso. 5 pari. Con servizio e diritto Sinner porta il set al tiebreak. Sinner si prende il primo punto in risposta con un cambio di ritmo mortale di rovescio e poi pallata di diritto. Ancora servizio e diritto, potente e preciso, qua nessuna pressione e ritmo ma massima velocità. 2-0. Altra prima palla, 3-0 Jannik. Il quarto punto invece è il classico pressing sinneriano, forza l’errore di Jack, stordito e sotto 0-4. Si butta a rete Draper, vince il primo punto. Si gira 5-1 (parziale di 9 punti a 2 e 11-4). Pesanti i colpi di Jannik, 6 punti 1 e 5 set point di fila. Annulla col servizio i primi due Jack, 6 punti a 3, ora però serve Sinner. Eccolo! Servizio a T, la risposta è out. 7 punti a 3. Set durissimo, con la caduta e il dolore al polso, e una fatica tremenda per la fatica e l’umidità. Jannik tante chance non sfruttata ma come ha alzato il livello nei momenti chiave, sotto 5-6 e poi il tiebreak, dove non ha sbagliato NIENTE.
    Dopo una sosta di 6 minuti, Sinner riparte alla battuta nel terzo set. Solido game, un doppio fallo ma anche un Ace e pochissima fatica, 1-0, può fare corsa di testa. Si getta acqua fredda in faccia Draper, come per scuotersi. Si affida a diritti a tutta, o tagli, come se non volesse assolutamente entrare nello scambio. Si ritrova sotto 15-30, regala la risposta Sinner (si poteva far meglio su questa seconda palla). Si prende la chance di break l’azzurro con un diritto fulminante, nemmeno ci prova Jack. Non la sfrutta Jannik, arriva bene sulla palla corta ma non copre bene sulla rete, in allungo il tocco non c’è. Jack è una smorfia continua, sembra sull’orlo del ko ma regge grazie al servizio, 1 pari. Sinner continua a spingere, Draper quasi solo servizio e volée, a scappare dal ritmo e pressione del rivale. Trova qualche colpo top, forte di un servizio che lo sostiene, ma appena si scambia ha perso efficacia. Fila via liscio l’italiano al servizio (3-2). Nel terzo turno del set, Jack scivola sotto 15-30 (anche grazie alla prima palla corte di Jannik). Con una spallata vince un bel punto il britannico, ma sul 30 pari gioca una seconda palla lenta che segue a rete con poca lucidità, e la risposta di Sinner è precisa. 30-40, palla break. E stavolta non entra la prima di servizio… Draper si butta ancora avanti, ma non chiude la volée di diritto, Jannik si avventa e trova un comodo passante di rovescio in allungo. BREAK, finalmente, mancava dal primo set. 4-2 e servizio Sinner, a due game dalla finale. Comodo il turno di battuta, 5-2 (parziale di 12 punti a 2). Un passo, solo un passo, per andare a giocarsi la coppa. Ormai Draper sta in campo per onor di firma, cede il secondo turno di battuta del set, chiude con un rovescio vincente da campione per 6-2. Che lotta… non bellissimo il gioco, ma vincere sporco è una qualità dei grandi. E Jannik è ormai un Grandissimo.

    J. Sinner vs J. Draper Slam Us Open J. Sinner [1]776 J. Draper [25]562 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace4-2 → 5-2J. Draper 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Draper 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak*- 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 4*-1 5*-1 6-1* 6-2* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-305-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-5 → 5-5J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A df 40-40 df A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 ace 40-40 40-A df 40-40 A-400-1 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-06-5 → 7-5J. Draper 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace 40-40 ace df 40-A 40-40 ace df 40-A df5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5J. Draper 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-3 → 4-4J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3J. Draper 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2J. Draper 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1J. Draper 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇬🇧 J. Draper

    Ace
    11
    8

    Doppi falli
    2
    10

    Percentuale prime di servizio
    65% (62/96)
    49% (64/131)

    Punti vinti con la prima
    77% (48/62)
    67% (43/64)

    Punti vinti con la seconda
    74% (25/34)
    48% (32/67)

    Punti vinti a rete
    68% (17/25)
    65% (22/34)

    Palle break convertite
    36% (4/11)
    25% (1/4)

    Punti vinti in risposta
    43% (56/131)
    24% (23/96)

    Vincenti
    43
    29

    Errori non forzati
    34
    43

    Punti totali vinti
    129
    98

    Distanza coperta
    12910.7 ft
    13331.1 ft

    Distanza coperta per punto
    56.9 ft
    58.7 ft LEGGI TUTTO

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    Draper: “I campi di Cincinnati sono i più rapidi su cui abbia mai giocato”

    Draper parla dopo il successo

    Jack Draper è stato uno dei protagonisti nella giornata di giovedì a Cincinnati, con la rimonta e vittoria 7-5 al terzo contro Stefanos Tsitsipas. Avevamo parlato alla vigilia di impegno severo per il greco, alle prese con le difficoltà del cambio di rotta tecnico dopo la separazione con papà Apostolos come coach, ma è stato soprattutto la potenza, grinta e aggressività del britannico a costargli la sconfitta.
    Draper, 22 anni di Sutton, dopo stagioni travagliate per tanti infortuni che non gli permettevano di giocare con continuità, sta finalmente trovando la sua dimensione e i suoi risultati parlano per lui: vittoria a Stoccarda (vs. Berrettini in finale) del primo titolo in carriera e un gioco sempre più insidioso, anche se ancora non così continuo. A Cincinnati ha parlato a Tennis Channel dopo la vittoria su Tsitsipas, affermando che i campi in Ohio sono i più rapidi sui quali abbia mai giocato.
    “I campi di Cincinnati sono i più veloci su cui abbia mai giocato. Ho vinto la partita oggi per il modo in cui ho gareggiato, per la mia determinazione e voglia vincere” afferma Draper. “Sono riuscito a dimostrarlo nei momenti importanti. Tutti i giocatori sono abituati a giocare su campi abbastanza lenti, in tutto l’arco dell’anno ti rispondono arrivano palle che saltano più alte di te. Qua tutto è diverso e infatti si vedono errori inusuali rispetto agli altri tornei dell’annata. Non piace a tutti, per altri invece queste condizioni sono ideali. Non sarà il miglior tennis del mondo, ma alla fine riuscire a sfruttare le opportunità fa la differenza”.
    Una considerazione significativa, che conferma come mediamente nel corso dell’annata i giocatori siano abituati a condizioni molto più lente, che accrescono il numero degli scambi, della fisicità e della lotta. E forse, anche per questo, la fatica e gli infortuni vista l’usura continua.

    Jack storms back 😤@jackdraper0 rallies for a 3-6 6-4 7-5 victory over Tsitsipas at #CincyTennis pic.twitter.com/5AgNjY9emN
    — Tennis TV (@TennisTV) August 15, 2024

    Jack è particolarmente felice della vittoria su Tsitsipas poiché nelle ultime settimane, dal torneo Olimpico, non era affatto felice del suo livello di gioco. Sul rapido di Cincinnati, si sta ritrovando. “Dalla parentesi dei Giochi Olimpici non ho giocato il mio miglior tennis, ma ho cercato di trovare un modo per svoltare e oggi ho mostrato tutta la mia grinta e determinazione per andare avanti e risalire. Le cose vanno meglio, ogni giorno gioco e mi sento meglio. Mi sento molto bene fisicamente e non vedo l’ora di continuare in questo modo” conclude Draper.
    Agli ottavi il britannico attende il vincente del match tra Ruud e Auger-Aliassime, con la prospettiva in caso di vittoria di sfidare uno tra Rune e, molto probabilmente, Alcaraz. Sono queste le partite che servono a Draper per testare il suo livello e crescere ancora.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La scalata di Draper: “La svolta grazie al lavoro e un’attitudine più aggressiva”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Jack Draper è il giocatore più caldo della breve stagione su erba, in preparazione a Wimbledon. Dopo aver vinto la scorsa settimana il suo primo torneo ATP a Stoccarda, battendo in finale Matteo Berrettini, il britannico ha salutato il suo nuovo best ranking sui prati di casa al Queen’s Club, dove ha estromesso il n.2 del mondo e campione in carica Carlos Alcaraz. Una bella prestazione, solida e molto aggressiva, che conferma in pieno il salto di qualità tecnico e mentale compiuto da Draper. Parlando alla stampa dopo il più importante successo in carriera, si è detto felice ma non sorpreso di questi risultati. Dallo scorso autunno, finalmente sano dopo molti infortuni, ha cambiato passo negli allenamenti e nella mentalità, raccogliendo ora su erba i frutti del gran lavoro svolto. Si dice ambizioso, “perché non puntare al numero uno del mondo?”. Un obiettivo questo un po’ lontano… ma puntare in alto serve ad alzare il livello e migliorare.
    “Lavoro da tanti anni per vivere partite ed esperienze come questa” racconta Jack a Londra. “Dopo tutti gli infortuni del recente passato, ho davvero iniziato a investire il mio tempo nella mia evoluzione mentale. Naturalmente ho continuato a lavorare sul mio tennis, ma anche sul fattore emotivo. Abbiamo iniziato un nuovo percorso da settembre, facendo tanti sacrifici, lavorando sempre. Anche se nelle ultime due settimane tutto è andato per il verso giusto, questo successo non avviene da un giorno all’altro. Ci vogliono molti anni per realizzare cose come questa”

    Out of this W🌎RLD
    Incredible pickup to save break point from Draper @jackdraper0 #CinchChampionships pic.twitter.com/nFjTLpDt0c
    — Tennis TV (@TennisTV) June 20, 2024

    A livello di gioco, è cambiata la sua attitudine: “Semplicemente uno dei miei grandi obiettivi era diventare più aggressivo, dal momento che mi sono ritrovato a perdere partite perché non ero disposto a prendere la partita di petto e ad affrontarla alle mie condizioni. La differenza più grande che noto in campo è che oggi ho meno paura di sbagliare, inseguire la palla e provare a giocare per vincere invece di aspettare che l’avversario sbagli. Spesso, a questi livelli, mettere insieme tutto questo può rivelarsi difficile perché il livello è molto alto e gli avversari non ti danno molto. Se li vuoi battere, devi aver dentro di te la forza per andare a prenderti la partita”.
    E così è accaduto contro Alcaraz. Non il Carlos continuo e vincente dei match decisivi a Parigi, ma batterlo resta sempre un’impresa importante. “È stata una partita davvero dura. Sapevo quanto sarebbe stato difficile affrontare qui Carlos, il campione in carica, qualcuno che è riuscito a vincere Wimbledon un anno fa. È un talento incredibile, un atleta impressionante. Dovevo andare in campo con molta fiducia, fortunatamente ho giocato molto bene, sono grato per questo. Non c’è altro posto al mondo in cui vorrei essere in questo momento, circondato da tutti i miei amici e dalla mia famiglia. Ho mio nonno qui, che ha appena compiuto 80 anni. Ho mia madre, i miei amici di scuola, anche tutti voi. Posso solo dire grazie” conclude Draper.
    Nei quarti affronterà Tommy Paul, partita non facile dopo la sbornia di cotanto successo, con l’americano sempre rapido e offensivo sul campo. Con punti dei quarti al Queen’s Draper è già salito al n.28 del ranking Live, sicuro di essere testa di serie a Wimbledon; ma in caso di successo nel torneo arriverebbe a ben 1861 punti, tra i top20 del mondo. La sensazione è che Jack, se resterà sano, potrà ambire a posizioni in classifica ancora superiori. Servizio mancino potente, colpi molto aggressivi, un gioco a tutto campo – incluso un tocco di palla tutt’altro che malvagio – che gli permette di affrontare avversari differenti con schemi diversi. Non è un tennista banale Draper, ha fisico e colpi per giocarsela con i migliori. D’ora in avanti, senza paura e titubanze.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jack Draper, supera gli infortuni e guarda al futuro con fiducia. Sui tornei Junior “Quando sei più giovane pensi che il tennis sia solo cose incredibili. Poi esci dalla categoria junior e ti ritrovi nel circuito professionistico e non è affatto così”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    La carriera del giovane tennista britannico Jack Draper è stata segnata da numerosi infortuni negli ultimi tempi. Anca, spalla, schiena… non è stato facile per il ventenne tornare ai livelli che aveva raggiunto tra il 2022 e il 2023, quando aveva toccato il suo apice. Proprio nel 2023, Draper ha dovuto affrontare una stagione piena di alti e bassi, perdendo ben 6 mesi di competizioni a causa di un infortunio alla spalla. Ora, però, è riuscito a rientrare nella top 40 del ranking, raggiungendo il suo best ranking a marzo (37), un traguardo che gli ricorda quanto ancora abbia da offrire se gli infortuni gli daranno tregua.
    In un’intervista al quotidiano The Guardian, Draper ha ripercorso il suo passato da junior e le difficoltà che comporta il passaggio al professionismo. Le cose non sono facili e, nonostante sia stato finalista junior a Wimbledon nel 2018, Jack si è reso conto durante la pandemia di Covid che i sogni di quel bambino nascondevano un risvolto molto più duro se voleva fare grandi cose nel tennis. “Quando sei più giovane pensi che il tennis sia solo cose incredibili: Wimbledon e tutto questo tipo di cose. Poi esci dalla categoria junior e ti ritrovi nel circuito professionistico e non è affatto così”, ha dichiarato Draper.
    Il mancino britannico è stato considerato uno dei giovani più promettenti, ma gli infortuni hanno frenato la continuità di cui la sua carriera ha bisogno per raggiungere i suoi obiettivi. Infatti, hanno influito così tanto sulla sua evoluzione che Draper ha considerato l’idea di lasciare il tennis per andare all’università. “Avevo questo problema cronico all’anca e ho pensato di mollare di nuovo. ‘Sarò davvero in grado di farcela?’ Ho davvero contemplato come sarebbe stata la mia vita senza il tennis. Da quel momento, mi sono reso conto di nuovo di ciò che voglio e che questo è qualcosa che sono in grado di ottenere”, ha confidato.
    Ora sembra che Draper abbia lasciato alle spalle quel calvario e voglia solo trarre insegnamento da tutto il percorso che ha fatto. In questo 2024 sta ancora cercando i migliori risultati, ma poco a poco si sta trovando più a suo agio sui campi e con più fiducia grazie al respiro che il suo corpo gli sta dando. “Ho lavorato molto duramente per mettere il mio fisico in un buono stato. Credo che, anche se i risultati sono stati decenti, il grande risultato è la mia condizione fisica, come sono in grado di continuare a giocare ogni settimana e non crollare. Tocco ferro”, ha confessato.
    Il giovane ha già dimostrato di avere una forza di volontà superiore alla media, superando gli ostacoli che ha incontrato lungo il cammino. Jack vuole continuare a lavorare per dimostrare ciò che può fare, quindi non resta che aspettare per vedere cosa il tennis ha in serbo per lui. “Forse non vedrai subito i risultati, ma se migliori ogni giorno, anche nel circuito, migliorerai e otterrai grandi risultati. E sono sicuro che la gente dirà che è un successo da un giorno all’altro ogni volta che avrò un buon risultato, ma in realtà non lo è. Lavoro da molti anni e continuerò a farlo per questo”, ha dichiarato.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper aggiunge Ferreira al suo team

    Jack Draper

    Il super-coach va sempre più di moda. Arriva dalla Gran Bretagna la notizia che Jack Draper, miglior giovane del tennis nazionale, ha deciso di affiancare al suo allenatore James Trotman l’ex pro sudafricano Wayne Ferreira. Secondo quanto riporta il quotidiano Telegraph, inizialmente Ferreira lavorerà con Draper per alcune settimane, focalizzando l’attenzione agli ultimi tornei sulla terra battuta (Roma e Parigi). Non è chiaro se la collaborazione proseguirà anche per la stagione su erba. Probabile che i due vogliano testare il loro rapporto e capire strada facendo come proseguire.
    Ferreira attualmente collabora con il cinese Wu Yibing. La situazione sembra fluida: nel caso in cui il coach dovesse restare a tempo indefinito con il britannico, forse il rapporto con Wu Yibing dovrebbe necessariamente terminare.
    Draper attualmente è n.43 del ranking ATP, con un best di n.37 toccato lo scorso marzo. Mancino, gran colpitore e dotato di un tennis piuttosto aggressivo, ha pagato nei primi anni di carriera molti stop per problemi fisici. È a caccia del primo titolo ATP, dopo le finali perse a Sofia lo scorso anno e Auckland all’inizio di questa stagione.
    Ferreira ha avuto un’importante esperienza da allenatore a fianco di Frances Tiafoe, dal febbraio del 2020 sino al termine della scorsa stagione. Con il sudafricano a guidarlo, Tiafoe ha raggiunto i migliori risultati in carriera: la semifinale a US Open 2022, l’ingresso nella top 10 nell’estate del 2023 e due titoli (Houston e Stoccarda, entrambi nel 2023).
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO