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    Zaytsev: “In campo per risentirmi vivo. Nazionale? Per lei giocherei anche sull’Everest”

    Di Redazione Ivan il Terribile, lo Zar di tutte le Russe…comunque lo si voglia chiamare, Ivan Zaytsev porta con sè ancora tutta la grinta degli anni d’oro e, a 33 anni, è pronto a tornare in campo. Dopo essersi sottoposto a un intervento al ginocchio, a fine agosto, e aver speso ore in palestra per la riabilitazione, Zaytsev scalpita all’idea di vestire la maglia della squadra e contribuire alle vittorie della sua Lube Civitanova. Un doppio ritorno, quindi: sia alla Lube che lo accolse dal 2012 al 2014, sia su quel campo di 18×9 che lo cresce dal 2001. Proprio questa sera, i Cucinieri danno il via all’avventura in CEV Champions League sfidando i russi del Novosibirsk: “Con la Champions ci ho sempre litigato un sacco, ho sempre visto vincere. Quest’anno spero di dare una mano alla squadra per provare ad arrivate in fondo. E’ tosta, se il Covid ci lascia in pace, sarà una competizione ai massimi livelli” racconta in un’intervista di Giorgio Burreddu per il Corriere dello Sport. Il ruolo di Ivan Zaytsev è tenuto bene al caldo, occupato da un giovane Garcìa che ha dimostrato di essere capace di grandi cose: “Sta andando alla grande. lo non sono assillante in alcun modo. E’ giovane, alla prima esperienza nel campionato più forte del mondo. Bisogna lasciar vivere l’esperienza al ragazzo. Ma a lui, come a tutti i compagni, l’ho sempre detto: Se avete bisogno di un consiglio, di una cazzata, qualsiasi cosa, io ci sono”. Zaytsev c’è, per la squadra, per la pallavolo, per il suo ritorno: “E’ una stagione di voglia e di rilancio dopo l’esperienza in Siberia. Una stagione di emozioni, per risentirmi vivo, per emozionarmi in campo e anche con il pubblico. Per un atleta è quella la figata. Tre cose: ottenere risultati, stare bene e far emozionare le persone. Noi siamo un po’ come attori a teatro. Per ora l’attore è zoppo e non può performare”. Lo Zar non può non tornare indietro alla scorsa estate, quei Giochi Olimpici delle occasioni perse per la nazionale azzurra, riscattate in un ottimo Europeo che, però, non contava Ivan nel roster, già alle prese con il problema al ginocchio. “Cosa mi porto dietro da Tokyo? Una leggera, grande rosicata. Quella di non essere stato in grado di dare un contributo alla squadra. E poi il rammarico di non esserci guadagnati la possibilità di giocarci le medaglie. Ma questo è il passato, guardiamo avanti”. Ma a 33 anni la voglia di riscatto è forte e l’opposto non nasconde la possibilità di un ritorno in azzurro: “L’obiettivo è tornare ai livelli di cinque anni fa. Voglio stare bene, giocare bene per il club e poi vedere se la Nazionale avrà ancora una porta aperta. Il mio amore per la maglia azzurra è infinito, non finisce e non finirà mai. Se sto bene, e De Giorgi vuole, vado a giocare in azzurro pure sull’Everest” chiosa Ivan Zaytsev. LEGGI TUTTO

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    Lube, il grande rientro: a Cisterna ci sarà anche Zaytsev

    Di Redazione L’attesa è finita. Dopo tre mesi di stop, potrebbe avvenire oggi il tanto atteso rientro (almeno in panchina) dello Zar. Secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico infatti, ci sarà anche Ivan Zaytsev oggi a Cisterna di Latina. Per Zaytsev sarà la prima apparizione ufficiale dopo il ritorno della Russia e l’intervento di pulizia della cartilagine cui è stato sottoposto lo scorso mese di agosto. Lo Zar sarà a referto ma difficilmente coach Blengini lo rischierà perchè la Lube è alla vigilia di due impegni molto importanti: mercoledì all’Eurosuole Forum arriveranno i russi del Novosibirsk per la Champions League, mentre la settimana successiva i cucinieri saranno a Betim, in Brasile dove disputeranno il Mondiale per Club (in campo mercoledì 8 dicembre, contro gli argentini dell’UPCN e giovedì 9 contro il Funvic Natal). (fonte: il Corriere Adriatico) LEGGI TUTTO

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    Zaytsev: “Lavoro 7 ore al giorno. De Giorgi? Se mi chiama rispondo…”

    Di Redazione È un Ivan Zaytsev carico a molla quello che si racconta sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L’operazione al ginocchio per lui è già una parentesi lontana, testa e gambe sono già proiettati al ritorno in campo: “Sono a un terzo del percorso di riabilitazione. Lavoro 6-7 ore al giorno per tornare al 100%. Un lavoro sui muscoli e aeroboico, anche con i gradoni in stile Zeman” racconta. Foto Lube Volley In un’altra recente intervista il compagno di mille battaglie in azzurro, Osmany Juantorena, ha dichiarato che senza Zaytsev le squadre che faranno la voce grossa in Superlega saranno sicuramente Perugia in prima battuta, Modena in seconda. Ma anche quando lo “Zar” tornerà in campo rinforzando ancor di più la squadra da battere, la Lube, l’impressione generale è che questo campionato di Superlega sarà un’incognita fino alla fine. “Lo confermo – dice Zaytsev -. La Superlega è in assoluto il campionato di pallavolo più competitivo al mondo. E quest’anno, in particolare, non ci si potrà rilassare neanche contro l’ultima in classifica”. Un importante passaggio della bella intervista rilasciata al collega della Gazzetta dello Sport, Davide Romani, riguarda poi il futuro in nazionale. Una nazionale, quella del nuovo corso voluto da Fefè De Giorgi, che ha dimostrato con i giovani di essere già pronta e vincente, e sono già in tanti a chiedersi (lo abbiamo fatto anche noi con un sondaggio dedicato, i cui risultati sono stati “chiari” sulla questione) se in questo gruppo ci sarà ancora spazio per i “veterani” e campioni come Zaytsev. “Con De Giorgi ci siamo sentiti prima dell’Europeo con l’idea di risentirci quando avrò recuperato. Se mi chiama sono pronto” la sua risposta, che non lascia dubbi sul fatto che l’addio alla nazionale non lo sfiora minimamente. (fonte: Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Lube ottimista sul recupero di Zaytsev: “Potrei rientrare tra due mesi”

    Di Redazione Dall’intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio destro è trascorso poco più di un mese, ma i progressi di Ivan Zaytsev stanno sorprendendo lo staff tecnico della Cucine Lube Civitanova. L’opposto biancorosso ha intrapreso il sentiero giusto in palestra per recuperare. La forza di volontà, così come la determinazione dimostrata fino a questo momento e la voglia di tornare protagonista quanto prima ai suoi livelli alimentano un cauto ma crescente ottimismo nel Club. La lucidità e la serenità con cui Zaytsev affronta ogni step e chiarisce lo stato degli eventi dimostrano quanto l’atleta del team Campione d’Italia sia centrato sull’obiettivo. “In questa fase riabilitativa – spiega lo Zar – c’è un volume dinamico di esercizi con graduale aumento della difficoltà per sollecitare la gamba. Parliamo di 6 o 7 ore quotidiane in palestra. Intorno a me percepisco energie positive e trapela ottimismo, ma fissare un termine preciso di rientro non è possibile, la speranza è di farcela tra due mesi. Il mio innato “masochismo” mi porta a sgobbare con il sorriso sulle labbra anche nei momenti più duri. Mi piace darci dentro e questa è una buona occasione visto che devo ricostruire la fascia muscolare della gamba. Sto lavorando con serenità anche grazie al supporto di dirigenza, staff e gruppo squadra della Cucine Lube. Sono felice e fiducioso di recuperare bene perché la mia situazione è stata gestita in modo esemplare dal Club”. L’attaccante dei cucinieri è consapevole di avere davanti ancora ostacoli e insidie, ma il supporto costante del preparatore Max Merazzi lo mette in condizione di avere stabilità e controllo. “Siamo nel cuore di una delle due settimane di lavoro intenso – continua Ivan -. Abbiamo alzato notevolmente i carichi di lavoro. A metà ottobre ci sarà un check di routine a Villa Stuart dal professor Mariani. Se tutto filerà liscio, poi mi dedicherò a esercizi più esplosivi. Come sempre cerco di dare tutto me stesso e questo è un po’ il mio marchio di fabbrica. Non mi piace lasciare nulla al caso e curo bene anche l’alimentazione durante il recupero da un infortunio così cercando di tenere il focus al massimo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sondaggio: nel futuro azzurro c’è ancora spazio per i “big”?

    Di Redazione
    La sbornia del trionfo europeo è (giustamente) ancora da smaltire, ma la nazionale maschile deve già cominciare a ragionare sul suo futuro: tra meno di un anno in Russia scatteranno i Campionati Mondiali, a cui gli azzurri si presenteranno non più come outsider senza nulla da perdere, ma nel plotone dei favoriti. E allora davanti al CT Fefè De Giorgi si prospetta il bivio più difficile: confermare in blocco il gruppo che ha conquistato Katowice, facendo innamorare di sé l’Italia intera, o provare a integrarlo con qualche elemento di esperienza che renda più morbido l’impatto con il top del volley planetario?
    Non è una scelta banale: da essa dipende non soltanto l’andamento degli stessi Mondiali, ma l’intero ciclo olimpico che porterà fino a Parigi 2024. E allora scatta il “toto-nomi” tra i veterani esclusi, per vari motivi, dal gruppo degli Europei, che potrebbero però rientrare nei piani dell’allenatore. Il più chiacchierato è naturalmente quello di Ivan Zaytsev, che all’azzurro non ha mai dato l’addio e che, dopo l’operazione al ginocchio, potrebbe rendersi nuovamente utile alla causa. E qualcuno ipotizza persino un clamoroso ritorno di fiamma con Osmany Juantorena, che alla nazionale continua a lanciare messaggi d’amore via social, benché abbia già incoronato Alessandro Michieletto come suo “erede”.
    Oltre ai due “big” per eccellenza ci sono anche altri giocatori che possono sperare di trovare spazio nel prossimo triennio, come Daniele Mazzone, Luca Vettori, Filippo Lanza, Oreste Cavuto o Gabriele Nelli, senza contare chi è rimasto fuori dal gruppo per problemi fisici (Federici e Russo) o i giovani in cerca di definitiva consacrazione (Mosca, Gardini, Rinaldi, Porro e altri ancora). È però, apparentemente, un altro reduce dell’argento di Rio 2016 (e della spedizione di Tokyo) il più accreditato per giocarsi le sue carte: Matteo Piano, centrale e capitano dell’Allianz Milano.
    L’argomento è spinoso, e così abbiamo deciso di chiedere il parere dei nostri lettori: da oggi, potete votare nel nostro nuovo sondaggio il nome dell’azzurro che vorreste rivedere in nazionale in vista dei Mondiali e del triennio olimpico. Le opzioni che proponiamo sono appunto Zaytsev, Juantorena e Piano, ma ce n’è una quarta: lasciare inalterato il gruppo che ha vinto in Polonia e continuare a “scommettere” sui giovani terribili guidati da capitan Giannelli. Cosa ne pensate? Votate numerosi, ricordando che è solo un gioco! LEGGI TUTTO

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    Zaytsev: “Giannelli ha ripreso in mano la squadra. Non succede, ma se succede…”

    Di Redazione Un pilastro della Nazionale maschile che ora manda tutto il suo supporto da lontano: Ivan Zaytsev sta vivendo l’impresa europea di una giovanissima Italia da casa, dopo l’operazione al ginocchio destro. Un gruppo azzurro profondamente rinnovato, dopo la delusione di Tokyo, a partire dal ct in panchina: Fefè De Giorgi, a cui Zaytsev stesso riserva un personale augurio. Alla Gazzetta dello Sport lo Zar Zaytsev confida la fiducia che ripone nel giovane gruppo, a prescindere da come terminino questi Europei. Cosa le piace del gruppo azzurro? «I ragazzi stanno dimostrando carattere, sinonimo della canalizzazione dell’energia nella giusta direzione ed estrema attenzione nei minimi particolari». C’è un ragazzo della Nazionale che la sta particolarmente impressionando? «Simone Giannelli ha ripreso in mano la squadra e la sta facendo girare al meglio». gh Quail sono secondo lei le difficoltà per questa ultima due giorni? «La cosa più difficile sarà trovare le energie, soprattutto mentali, per affrontare al meglio la partita di domenica, qualsiasi essa sia: finale per l’oro o per il bronzo». Che messaggio vuole mandare alla squadra e al ct. De Giorgi? «Di continuare a mantenere questa tensione mentale e di continuare a divertirsi e godere ad ogni punto conquistato. A Fefé dico di mantenere questo tipo di atteggiamento con la squadra e di preparare i ragazzi ai momenti di difficoltà che inevitabilmente verranno affrontati in queste partite decisive» Si aspettava un cammino così: 7 vittorie su 7 partite? «Si perché ho sempre avuto fiducia nei ragazzi e soprattutto loro hanno fiducia sin dall’inizio, in se stessi e in tutti l loro compagni». Se la sente dl fare un pronostico: l’ltalia dove può arrivare? «Dico soltanto: non succede, ma se succede…» LEGGI TUTTO

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    Lube, il bilancio di Max Merazzi. Zaytsev torna subito in sala pesi

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova chiude oggi la prima settimana di lavoro pre-season. Il preparatore atletico Max Merazzi è soddisfatto dell’attività svolta in questi primi sei giorni dai cinque atleti già a disposizione: Enrico Diamantini, Andrea Marchisio, Robertlandy Simon, Daniele Sottile e Marlon Yant. Domani è previsto un giorno di riposo, mentre dalla prossima settimana si uniranno ufficialmente al gruppo i nazionali azzurri Osmany Juantorena e Jiri Kovar. Prossimamente potrebbe far capolino in palestra anche il capitano della Nazionale, Ivan Zaytsev, pronto a svolgere un lavoro differenziato che per le prime settimane non coinvolgerà il ginocchio destro, reduce dall’intervento chirurgico. “Ho trovato bene gli atleti – commenta Merazzi – non avevano problemi di natura fisica e non si sono mai fermati del tutto durante l’estate. Un segreto per il miglioramento tecnico, tattico e fisico è la continuità nel lavoro, quindi il nemico numero uno per noi sono gli stop forzati. Per minimizzare i rischi è preferibile proseguire con cautela, in maniera progressiva, piuttosto che andare incontro a infortuni per eccessivo entusiasmo“. “Vogliamo portare tutti i giocatori allo stesso livello di forma – continua il preparatore atletico – intorno al 20 settembre, quando il gruppo sarà quasi al completo. Questa è una procedura consolidata. Fatta eccezione per lo scorso anno, in cui ho avuto tutti disponibili da subito, inizio sempre con un piccolo gruppo e cerco di amalgamare il team da un punto di vista atletico preparando i singoli in base alle rispettive situazioni“. Ovviamente per Zaytsev c’è un discorso a parte: “Già dai primi giorni della prossima settimana – spiega Merazzi – Ivan farà del lavoro generale in sala pesi: il recupero della gamba destra avrà un cammino e una tempistica di un certo tipo, passando per il riposo, l’attività fisioterapica, la riabilitazione funzionale e il ritorno alla pratica sportiva, mentre per gli arti superiori prevedo già un buon regime di lavoro. Nella tabella di marcia è presente anche il beach volley: i giocatori devono confrontarsi con un ambiente a loro poco familiare, ma utile per i primi salti e, soprattutto, per le prime ricadute. La sabbia dà uno stress minore a schiena e ginocchia“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev dopo l’intervento: “Mi ha operato il migliore, ora tocca a me”

    Di Redazione Nella tarda mattina di oggi Ivan Zaytsev è stato dimesso dalla clinica romana Villa Stuart ed è rientrato nelle Marche per osservare un periodo di riposo prima della riabilitazione. L’intervento al ginocchio destro effettuato ieri dal professor Pier Paolo Mariani è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni saranno pianificati, in accordo con il club, tutti gli step da seguire. L’atleta ha già ritrovato il sorriso e dimostra di avere grandi motivazioni. “Sono contento che la società abbia voluto vederci chiaro – dice lo Zar – e che mi abbia portato dal professor Mariani. Mi ha operato il migliore ed è andato tutto per il meglio. Ora la palla passa nelle mie mani. La strada sarà un po’ lunga, visto che è il primo intervento della mia carriera, ma penso che possa farmi bene. In parte per la sosta, dato che tra club e nazionale di solito non mi fermo mai, e poi spero che il problema al ginocchio sia solo un ricordo. I prossimi step per la ripresa sono da concordare anche con la società. Adesso per un po’ rimarrò a riposo, ci saranno comunque dei controlli con cadenza settimanale“. Zaytsev torna poi sulla partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo: “Cerco sempre di dare il massimo, giocando le mie carte nei momenti a disposizione. In quel caso non è bastato per coltivare il sogno di giocarci una medaglia. Fa male, ma è un’esperienza del passato e va archiviata. Da ora in avanti mi aspetto avventure decisamente più positive!“. Il percorso di riabilitazione non prevede, per ora, una data precisa per il rientro: “Sono già molto motivato – spiega l’opposto – e vorrei tornare in campo anche subito, ma ovviamente cercherò di rispettare i tempi che mi verranno comunicati e di forzare solo quando sarà possibile, senza però compromettere il buon esito di questo percorso. A darmi il più grande aiuto dovrà essere il mio fisico, nella speranza che non ci siano complicazioni“. Un pensiero a chi è stato vicino all’azzurro: “Negli ultimi giorni ho ricevuto molti messaggi di affetto da tante persone che mi vogliono bene. Alcuni me li aspettavo, altri mi hanno sorpreso. Ne approfitto per ringraziare tutti“. Forte anche il sostegno dei tifosi: “A loro dico che non vedo l’ora di indossare la maglietta della Lube e di lottare in biancorosso. Di sicuro una motivazione importante è tornare a farli emozionare e urlare di gioia durante i match. Mi devono aspettare ancora, ma tornerò in campo il prima possibile“. Particolarmente gradito è stato il messaggio del neo-compagno di squadra Gabi Garcia Fernandez: “Le sue parole mi hanno fatto molto piacere dal punto di vista umano e sono contento che un nuovo compagno dimostri la propria empatia facendo gioco di squadra. Gabi ha entusiasmo e stoffa. Dovrà fare i conti con una bella responsabilità al suo arrivo. Logicamente poi il coach deciderà l’assetto tecnico e tattico del team durante la mia assenza. Ringrazio il mio compagno di reparto per il suo incoraggiamento e spero che la bella vittoria di Portorico al torneo Norceca gli dia una spinta per iniziare nel migliore dei modi l’avventura con la Cucine Lube“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO