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    Da Bergamo: Il battesimo del piccolo Arnaboldi

    Il team di Federico Arnaboldi, in cui si riconoscono Diego Nargiso e Andrea Arnaboldi – Foto Antonio Milesi

    Federico Arnaboldi corona una grande settimana con una finale impeccabile: lascia tre giochi a Riccardo Balzerani e si aggiudica il suo primo titolo ITF. Grande soddisfazione per coach Diego Nargiso, che ha espresso parole di elogio per il torneo bergamasco. Ed è già iniziato il conto alla rovescia per l’ATP Challenger.
    L’unica cosa in comune tra la Bergamo del 23 febbraio 2020 e quella del 27 giugno 2021 è il meteo. C’era il sole allora, c’era il sole anche stavolta. Ma quel giorno iniziava l’incubo COVID, con la cancellazione della finale dell’ATP Challenger. Sedici mesi dopo, la città torna a festeggiare il vincitore di un torneo internazionale. E non è un caso che ci fosse davvero tanto pubblico presso il Tennis Club Città dei Mille per la finale del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta), evento del circuito ITF letteralmente dominato dai tennisti italiani. Federico Arnaboldi ha compiuto 21 anni lo scorso 18 giugno, e ha scelto Bergamo (non così distante da casa) per farsi un regalo di compleanno: battendo Riccardo Balzerani con un netto 6-1 6-2, il comasco si è aggiudicato il primo titolo ITF in carriera. Come spesso accade, la finale non è stata la migliore partita del torneo. Dopo tantissime battaglie e le prime giornate terminate a notte fonda, sono bastati 81 minuti ad Arnaboldi per assicurarsi il titolo. I due finalisti sono entrati in campo un po’ contratti, con uno scambio di break nei primi due game. A quel punto Arnaboldi si è sciolto, mentre Balzerani non è riuscito a esprimere il suo tennis. Cinque giochi di fila hanno sigillato il primo parziale. Nel secondo set, il laziale ha provato a reagire, portandosi sul 2-0.
    LA SODDISFAZIONE E I COMPLIMENTI DI NARGISO“Ma devo fare i complimenti a Federico – ha detto Balzerani – perché ogni volta che facevo qualcosa in più, lui alzava ulteriormente il livello e mi saliva sopra. Non ho giocato benissimo, ma lui non mi ha dato spazio”. In effetti, al netto di un rendimento al servizio così così di Balzerani, l’allievo di Diego Nargiso ha espresso un tennis di buonissimo livello, peraltro già mostrato sin dalle qualificazioni. Arnaboldi sembrava avere una marcia in più rispetto agli altri, confermata nel duro quarto di finale contro Netuschil e nella complicata semifinale contro Matteo Arnaldi. Per Arnaboldi è il primo titolo ITF in carriera alla seconda finale (ne aveva persa una il mese scorso a Heraklion), che peraltro arriva in un momento fantastico: quella contro Balzerani è stata la 49esima vittoria stagionale. Il lavoro con Diego Nargiso sta dando frutti importanti e – per quanto visto a Bergamo (laddove c’era anche il cugino Andrea a sostenerlo) – il passaggio verso tornei più importanti sembra sempre più vicino. Si chiude con grande soddisfazione un torneo che ha soddisfatto gli sponsor, i quali hanno ringraziato la direttrice Silvana Carrara e tutti gli organizzatori. Anche Diego Nargiso, la cui esperienza è immensa, ha espresso parole importanti per il Trofeo AZIMUT. Bergamo non poteva chiedere di più: adesso inizia il conto alla rovescia per il Challenger di inizio novembre, che confermerà la grande tradizione tennistica della città. E chissà che non possa esserci uno spazio proprio per Federico Arnaboldi…. LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Balzerani-Arnaboldi, due giovani per il futuro

    Riccardo Balzerani nella foto – Foto Antonio Milesi

    Saranno Riccardo Balzerani e Federico Arnaboldi a giocarsi la quinta edizione del Trofeo AZIMUT. Il movimento azzurro si conferma di ottimo livello anche nei tornei inferiori, e c’è davvero da ben sperare per il futuro. Roman Burruchaga vince il doppio sotto gli occhi di papà Jorge.
    Nel tennis non è mai troppo tardi, figurarsi ad appena 22 anni. È il caso di Riccardo Balzerani, che nel 2021 punta a uscire dal mondo dei tornei ITF e lanciarsi definitivamente nel circuito Challenger. I segnali positivi ci sono tutti: quella raggiunta al Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta) è la seconda finale stagionale dopo quella colta a febbraio a Nur Sultan. Più in generale, la sua classifica attuale (n.504 ATP) è piuttosto vicina al best ranking (469) raggiunto a inizio 2020. Il percorso del reatino è stato perfetto: non ha perso un set in tutta la settimana, confermando lo stato di forma con un buon 6-3 6-4 sull’altoatesino Alexander Weis. È stato un match a senso unico, in cui Balzerani non ha dovuto fare cose particolari per tenere a bada il suo avversario. Gli è bastato mantenere la dovuta regolarità. Nella finale di domenica (prevista alle ore 17) andrà a caccia del suo terzo titolo ITF dopo quelli ottenuti nel 2018 a Pontedera e nel 2019 a Bolzano. Balzerani ha avuto una buona carriera giovanile, in cui è stato a lungo tra i primi 100 e ha giocato i tornei del Grande Slam, oltre a vincere l’importante torneo di Firenze. L’impatto con i professionisti non è stato facile, ma il tennis attuale insegna che certi risultati possono arrivare anche più in là nel tempo. In finale se la vedrà con un giovanissimo, quel Federico Arnaboldi che proviene addirittura dalle qualificazioni. Nel baby-derby contro Matteo Arnaldi, il comasco ha confermato di essere in uno straordinario periodo di forma.
    PRIMA FINALE ITF PER ARNABOLDIE pensare che Arnaldi ha condotto fino al 7-5 4-3 e servizio, ma la fiducia accumulata da Arnaboldi nel 2021 ha fatto la differenza. Quella di sabato sera è stata la 48esima vittoria di una stagione davvero notevole. Di Arnaboldi sta piacendo la capacità di fronteggiare situazioni complicate, come per esempio la battaglia nei quarti contro Netuschil. Oppure la capacità di rimontare un match che sembrava perso nonostante una battaglia di quasi tre ore nelle gambe. E invece ne ha vinta un’altra, poiché la stretta di mano è arrivata dopo 3 ore e 6 minuti, col punteggio di 5-7 7-6 6-2 e al termine di un eterno ultimo game. Una freddezza che fa ben sperare in vista della finale contro un avversario più esperto. Il tennis italiano si conferma in salute anche a un livello più basso: se al vertice stiamo vivendo grandi soddisfazioni, anche nei tornei più piccoli c’è un movimento davvero interessante, come confermato dai tornei delle ultime settimane: al successo di Luca Nardi a Genova si è accompagnato il trionfo bergamasco, con ben quattro italiani in semifinale. Curiosità dal tabellone di doppio: se in singolare è stato un dominio azzurro, nella gara a coppie hanno vinto gli argentini Burruchaga-Galarza, bravi a superare 6-3 6-4 la coppia americana-brasiliana composta da Blanch e Boscardin. Per quanto l’interesse del pubblico fosse sul tennis, non è passata inosservata la presenza di Jorge Burruchaga, padre di Roman, nonché ex calciatore che segnò il gol del 3-2 nella finale dei Mondiali del 1986. Il TC Città dei Mille lo ha accolto con simpatia, augurando un futuro di successi al figlio. E c’è da augurarsi un futuro di successi anche per i ragazzi della BAT University del TC Città dei Mille, visto che le due coppie finaliste in doppio avevano battuto al primo turno le due wild card degli organizzatori, i quali avevano premiato i giovani del progetto guidato da Marcello Bassanelli e Fabrizio Albani. Insomma, Bergamo è tornata nel tennis internazionale, e lo ha fatto in grande stile. Ma è solo l’inizio. LEGGI TUTTO

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    A Bergamo è solo (giovane) Italia

    Federico Arnaboldi nella foto – Foto Antonio Milesi

    Neanche l’ATP Challenger era arrivato a portare quattro italiani in semifinale. Il Trofeo AZIMUT sancisce il trionfo italiano grazie ai successi di Federico Arnaboldi sul tedesco Netuschil e Riccardo Balzerani sull’argentino Galarza.
    Lo scenario è diverso, non certo paragonabile a quello del torneo invernale, ma il Tennis Club Città dei Mille ha fatto addirittura un passo in più. Nel 2018, tre italiani giunsero in semifinale al Challenger di Bergamo (Berrettini, Napolitano e Sonego), mentre stavolta abbiamo centrato un fantastico en-plein. Nelle semifinali del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta) ci saranno soltanto italiani, peraltro tutti molto giovani. Nella parte alta del tabellone ci sarà un curioso derby degli… “Arna” tra Federico Arnaboldi e Matteo Arnaldi. Ancora una volta, il protagonista della giornata è stato il comasco, cuginetto di Andrea. C’era timore per il match contro Marvin Netuschil, ben più esperto di lui a questi livelli. Eppure Arnaboldi non ha tradito, imponendosi al termine di una battaglia di quasi tre ore, chiusa col punteggio di 7-6 6-4. Proveniente dalle qualificazioni, Arnaboldi ha mostrato un tennis davvero notevole sin dal primo giorno. Classe 2000, sembra finalmente pronto per il salto di qualità. Quest’anno ha già giocato una finale a Heraklion, oltre a due semifinali (Antalya e ancora Heraklion). Gli manca ancora il primo titolo ITF, ma il modo in cui si sta esprimendo fa pensare che il traguardo non sia troppo lontano. Per raggiungere la sua seconda finale dovrà battere Matteo Arnaldi, bravo a tenere a bada il bergamasco Samuel Vincent Ruggeri (6-2 6-2 lo score).
    IL CIRCOLO CHE SCOPRE TALENTILa sconfitta di Ruggeri ha un po’ deluso il pubblico, ma il suo torneo rimane positivo: la vittoria al primo turno contro un avversario che lo precede di 800 posizioni ha legittimato la wild card concessa dagli organizzatori. Arnaldi ha finalmente abbattuto un tabù: nonostante sia già piuttosto temuto a livello ITF, quella contro Arnaboldi sarà la prima semifinale ITF dopo ben sette piazzamenti nei quarti. Nella parte bassa si rivede un’ex promessa: Riccardo Balzerani ha avuto una buonissima carriera junior, in cui è arrivato a giocare nei tabelloni principali degli Slam, ma tra i professionisti non si è ancora avvicinato al mondo Challenger. Quest’anno ha giocato una finale in Kazakhstan ed è abbastanza vicino al suo best ranking (n.469, risalente a inizio 2020). A Bergamo ha mostrato notevole solidità (notevole il 6-3 6-3 a Juan Ignacio Galarza) e tutto fa pensare che possa migliorarlo a breve. Il Trofeo AZIMUT potrebbe dargli una mano in questo senso. In semifinale se la vedrà con il vincente di Nardi-Weis, sessione serale di venerdì. Più in generale, il Tennis Club Città dei Mille si è ripreso lo storico ruolo di trampolino di lancio di giovani promesse: sono indimenticabili i tempi in cui il club ospitava sconosciuti che si chiamavano Novak Djokovic, Gael Monfils e Fabio Fognini. La speranza è che – al di là di come finirà questo torneo – i ragazzi che si sono fatti valere in questa edizione possano ottenere risultati altrettanto importanti. Nella giornata di sabato, il programma scatterà alle 14.30 con la finale del doppio, mentre le due semifinali si giocheranno alle 16.30 e alle 18.30. LEGGI TUTTO

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    L’Italia dei giovani appassiona Bergamo

    Grandi risposte dei nostri baby tennisti al Trofeo Azimut: ne abbiamo ben sei nei quarti di finale, tutti molto giovani. Impressiona Federico Arnaboldi, mentre i bergamaschi provano a spingere Samuel Vincent Ruggeri. La pioggia non ferma uno scatenato Nardi: settima vittoria di fila. Sei italiani su otto, in un gioioso festival dei giovani. Si presenta […] LEGGI TUTTO

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    Bergamo ride con Ruggeri, OK anche Arnaboldi

    Il giovane bergamasco Samuel Vincent Ruggeri vince una bella partita contro pronostico (e contro classifica). Un ottimo Federico Arnaboldi blocca il sogno di Fumagalli, mentre Julian Ocleppo non è ancora al top dopo l’intervento al polso. In evidenza i qualificati Vilardo, Weis e Galoppini. Giocare in casa rappresenta uno stimolo, ma talvolta può essere un’arma […] LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Super Italia nelle “quali”, poi Arnaldi fa l’impresa

    Si tinge d’azzurro il main draw del Trofeo AZIMUT: con le qualificazioni, diventano ben 18 gli italiani in tabellone. E c’è già una bella sorpresa: la wild card Matteo Arnaldi supera il favorito Nejedly, aprendosi uno spiraglio in tabellone. Grande agonismo al TC Città dei Mille. Arrivano ottime notizie dalle qualificazioni del Trofeo AZIMUT (15.000$, […] LEGGI TUTTO

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    Andrea Basso, da Cilic… al Città dei Mille

    Andrea Basso nella foto – Foto Antonio Milesi

    Scatta con le qualificazioni la quinta edizione del torneo ITF di Bergamo. Il tabellone “cadetto” comprende 23 italiani ed è guidato da Andrea Basso, che due anni fa centrò il main draw agli Internazionali d’Italia. L’ultimo invito è andato al bergamasco Samuel Vincent Ruggeri.
    Ci sono ben 23 italiani nelle qualificazioni del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta), l’evento che riporta il tennis professionistico a Bergamo. Nel tardo pomeriggio di domenica, il supervisor ITF Guido Pezzella ha sorteggiato un tabellone decisamente interessante, guidato da un giocatore che soltanto due anni fa ha giocato nel tabellone principale agli Internazionali BNL d’Italia. Oggi il genovese Andrea Basso è n.627 ATP, ma nel maggio 2019 ha vissuto il suo momento di gloria, battendo nientemeno che Jannik Sinner nella finale del torneo di pre-qualificazione, che metteva in palio il main draw del più importante torneo italiano. Un ricordo fantastico per Basso, ancora oggi il più bello della sua carriera. La sua corsa si interruppe contro Marin Cilic. Non troverà avversari così noti al TC Città dei Mille, ma già al primo turno dovrà stare attento contro il giovane Lorenzo Rottoli, classe 2002 e ragazzo decisamente interessante. Basso-Rottoli sarà certamente il match-clou del primo turno delle qualificazioni, che si snoderanno tra lunedì e martedì.
    LAVAGNO PER IL TRIS, NARDI PER IL BISDiversi altri giocatori da seguire. Per esempio, Edoardo Lavagno è chiamato a confermare l’ottimo momento di forma che gli ha visto vincere due tornei consecutivi nelle ultime settimane, in Kazakhstan. Da seguire anche il match tra lo svizzero Remy Bertola e l’abruzzese Gianluca Di Nicola, attuale n.810 ATP ma con un passato in 522esima posizione, al primo impegno internazionale dopo oltre un anno e mezzo. In gara anche Federico Arnaboldi, cugino di Andrea, accreditato dell’ottava testa di serie. Il tabellone principale scatterà martedì 22 giugno e tra i giocatori più attesi c’è il giovanissimo Luca Nardi, classe 2003, che in queste ore ha vinto il torneo ITF organizzato dal Park Genova. Vista la qualità del tennis espresso in Liguria, si presenterà al Città dei Mille con l’obiettivo di centrare il bis. Nel frattempo è stata assegnata l’ultima wild card per il tabellone principale: l’invito è andato a Samuel Vincent Ruggeri (classe 2002). Pur allenandosi a Crema, è bergamasco ed è reduce da una buonissima carriera junior, in cui è stato numero 40 del mondo e ha avuto la possibilità di giocare nel tabellone principale di Us Open, Australian Open e Roland Garros. Oggi è numero 1350 ATP.
    Tabellone Quali[1] Andrea Basso vs Lorenzo Rottoli Lorenzo Claverie vs [14] Wishaya Trongcharoenchaikul [2] Davide Galoppini vs Marco Brugnerotto Matteo Lugari vs [15] Ignacio Monzon
    [3] Alexander Weis vs Marcello Serafini Federico Iannaccone vs [9] Quentin Folliot [4] Pietro Rondoni vs Jaimee Floyd Angele Andrea Guerrieri vs [11] Francesco Vilardo
    [5] Omar Giacalone vs Luigi Sorrentino Nicolo Turchetti vs [10] Ronan Joncour [6] Edoardo Lavagno vs Gabriele Piraino [7] Simone Roncalli vs Juan Bautista Otegui
    Gianluca Di nicola vs [12] Remy Bertola [8] Federico Arnaboldi vs Marco Miceli Matvey Minin vs [16] Kirill Kivattsev LEGGI TUTTO

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    Bergamo ritrova il suo torneo ITF

    Dal 21 al 27 giugno, il Tennis Club Città dei Mille ospiterà la quinta edizione del Trofeo AZIMUT, di nuovo in calendario dopo 3 anni. Nel rispetto delle norme sul distanziamento, ci sarà regolare accesso per il pubblico. Sarà un gustoso antipasto in vista della nuova collocazione dell’ATP Challenger. Bergamo torna a respirare l’aria del […] LEGGI TUTTO