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    Jannik Sinner si racconta al Financial Times: umiltà, determinazione, rivalità con Alcaraz e perchè ha cambiato sport ed è passato al tennis

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha recentemente rilasciato un’interessante intervista al prestigioso quotidiano “Financial Times”, in cui ha parlato della sua crescente popolarità, della sua mentalità e della rivalità con Carlos Alcaraz.L’intervista di Jannik Sinner al Financial Times rivela un giovane atleta maturo, concentrato e determinato, che affronta la crescente popolarità con umiltà e grazia, mantenendo sempre una mentalità positiva e una forte etica del lavoro.
    Nonostante il suo successo e la sua fama in costante aumento, Sinner rimane con i piedi per terra. “Come giocatore, essere tranquillo è molto importante, perché puoi vedere le cose un po’ meglio e un po’ più velocemente”, ha dichiarato il tennista italiano, sottolineando l’importanza di mantenere la calma in campo.Sinner attribuisce gran parte della sua mentalità positiva e della sua etica del lavoro ai suoi genitori. Ricordando un episodio della sua giovinezza, ha raccontato: “Sono andato ad alcuni tornei quando ero più giovane e ho perso. Dopo ho chiamato i miei genitori per spiegare loro cosa fosse successo. Mi hanno detto: ‘Sì, va bene, ma dobbiamo parlarne più tardi perché ora dobbiamo lavorare, ok?’. In quel momento ho capito che ovviamente i risultati contano, ma ciò che conta davvero è cercare di lavorare sodo e farlo con il sorriso”.
    Parlando della sua rivalità con Carlos Alcaraz, Sinner ha espresso ammirazione per il giovane spagnolo: “È davvero bello vedere quando qualcuno di giovane raggiunge qualcosa di grandioso. Credo che sia ciò di cui lo sport ha bisogno. Abbiamo un ottimo rapporto dentro e fuori dal campo. Diamo tutto ciò che abbiamo e cerchiamo anche di intrattenere il pubblico”.Sinner ha mostrato la sua ambizione e motivazione per il futuro: “Sicuramente ora c’è più motivazione. Sono in una posizione diversa rispetto a un anno fa, perché nella mia mente so di poter fare certe cose. Ho sempre creduto, ma è diverso quando sai di poterlo fare. È emozionante”.
    Nell’intervista al Financial Times, Jannik Sinner ha condiviso altre interessanti riflessioni sulla sua carriera e sulla sua vita. Parlando del suo passato nello sci, prima di dedicarsi al tennis, Sinner ha raccontato un episodio che lo ha spinto a cambiare sport: “Quando avevo 12 o 13 anni, ero in una gara e dovevo saltare 30 o 40 metri. Quando sei un bambino, queste altezze fanno paura, per me lo erano. Allora ho pensato che forse avevo troppa paura per continuare a sciare e ho scelto il tennis perché, per me, è una competizione sana. Non hai contatto con il tuo avversario, ma puoi comunque fargli del male”.Sinner ha anche parlato del suo impegno in palestra per migliorare la sua forma fisica: “In questo momento sono più in palestra che in campo da tennis. Ogni corpo è diverso. Io, per esempio, devo essere forte e stabile. E credo che questa sia una delle ragioni per cui ho fatto questo passo in avanti, perché sono cresciuto fisicamente”.
    il tennista italiano ha commentato la sua crescente popolarità in Italia dopo la vittoria dell’Australian Open: “Se vado in un negozio e le persone mi chiedono delle foto, lo accetto. È bello, soprattutto quando qualcuno di giovane mi si avvicina, perché anch’io ero giovane e a volte troppo timido per chiedere una foto”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Raúl Brancaccio e la battaglia di Napoli: Quando il campo diventa arena

    Raul Brancaccio – Foto Alejandro Fumero

    Nella cornice del Challenger di Napoli, Raúl Brancaccio ha vissuto una giornata che ha oscillato tra gratitudine, delusione e un’appassionata chiamata al cambiamento. Il tennista di Torre del Greco, dopo aver lottato sul campo che ha sognato fin da bambino, si è aperto in un messaggio pieno di emozioni, riflettendo su un evento che non è stato di semplice sport.
    Prima di affrontare la sua dichiarazione, Brancaccio ha tenuto a ringraziare Alessandro Motti, il direttore del torneo, per avergli concesso l’opportunità di partecipare a una competizione tanto cara al suo cuore e alla sua storia. Questo ringraziamento non è solo un gesto di cortesia, ma riconosce l’importanza di quei momenti che legano indissolubilmente un atleta al suo terreno di gioco, alla sua gente, alla sua essenza.Tuttavia, il cuore del suo messaggio batte in una nota ben diversa, una denuncia forte e chiara contro coloro che, dal pubblico, hanno scelto di non sostenere l’unico napoletano in gara, ma di rivolgergli invece ostilità quasi calcistica, mossa da motivazioni estranee allo spirito sportivo (scomesse). Brancaccio li etichetta con parole dure: ignoranti, inutili, vergognosi; termini che non lasciano spazio a interpretazioni, ma che dipingono un quadro chiaro della sua indignazione.
    La sua critica si estende, poi, a una riflessione più ampia sulla comunità di Torre del Greco e Napoli, esprimendo un dolore profondo per essere stato oggetto di un tale disprezzo proprio dalla sua terra. Nonostante l’amore e il legame con le sue origini, Brancaccio non nasconde la delusione per un atteggiamento che vede in netto contrasto con il valore dello sport e del sostegno comunitario.
    Ma il messaggio di Brancaccio non si ferma alla denuncia; è anche un invito al cambiamento, una sfida lanciata a chi lo ha contestato: cambiate per il vostro bene, ma se decidete di opporvi ancora, fatelo con più forza, perché “più lo farete più ne uscirò forte”. Questa dichiarazione non è solo la voce di un atleta ferito, ma di un combattente che non si lascia abbattere, che trova nella resistenza e nella sfida la forza per crescere e andare avanti.Infine, il tennista rivolge un sentito ringraziamento a coloro che lo hanno sostenuto: amici, famiglia, tutti coloro che sono stati al suo fianco nei momenti difficili. È un promemoria che, nonostante le difficoltà, non è solo sul campo di gioco, ma anche nella vita, che si misura il vero valore del sostegno e dell’amicizia.Un invito a riflettere su cosa significhi realmente essere parte di una comunità, e su come questa possa e debba elevare, piuttosto che abbattere, i propri eroi.
    Queste le parole complete di Raul: “Ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare…Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno!Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me.Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi.Sono nato a TORRE DEL GRECO e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo IGNORANTE! Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente VERGOGNOSO!Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri.Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di MERDA !Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forteIo continuo a inseguire i miei sogniGrazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì,Raúl ❤️”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Luca Nardi: Dalla Vittoria su Djokovic alle aspettative per Napoli, Il viaggio di un neo Top 100

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    Luca Nardi si presenta rilassato e sorridente alla Napoli Tennis Cup 2024, Challenger ATP 125 con un montepremi di 148.625 euro, organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli e trasmesso in diretta su SuperTennis e SupertenniX. Neo entrato nella Top 100, Nardi esprime il suo affetto per Napoli, città che considera casa e dove ha l’opportunità di giocare davanti ai propri cari. “Sono abbastanza fiducioso di poter arrivare lontano, anche se non ho avuto molto tempo per prepararmi sulla terra battuta. Non mi metto pressione, non parto con l’idea di dover fare finale o vincere il torneo,” racconta in un’intervista ad Arianna Nardi di SuperTennis.
    La recente vittoria su Novak Djokovic a Indian Wells ha segnato un punto di svolta per la sua stagione, ammette Nardi. Entrare nei primi 100 e ottenere un risultato così significativo contro Djokovic ha richiesto qualche giorno per essere pienamente compreso. “Quando sono tornato a casa dagli USA, ho preso un paio di giorni di pausa, e forse in quel momento ho davvero realizzato quello che era successo,” dice Nardi, che non avrebbe nemmeno dovuto giocare il suo primo Masters 1000 della stagione, essendo stato ripescato come lucky loser.Descrive la tensione prima del match contro Djokovic e la tranquillità che ha sentito una volta in campo, un’esperienza che lo ha lasciato in uno stato di euforia per giorni. Al suo ritorno a casa, la commozione della sua famiglia ha evidenziato l’importanza del momento.
    Jannik Sinner, amico e compagno di allenamenti di Nardi, ha elogiato la sua performance, definendolo un “giocatore incredibile” con “tantissimo talento”. Questi complimenti hanno avuto un significato speciale per Nardi, che vede in Sinner non solo un ottimo giocatore ma anche un buon amico.L’ingresso di Nardi nella Top 100 segna il primo importante traguardo della sua collaborazione con Giorgio Galimberti e il suo team, iniziata a dicembre. Il lavoro fisico è stato un focus primario, insieme alla creazione di un buon equilibrio fuori dal campo. Con obiettivi chiari per il 2024, Nardi punta a consolidare la sua posizione, partecipare a più tornei ATP e ottenere risultati significativi, con la speranza di giocare tutti gli Slam e migliorare la sua classifica entro fine anno. E poi, c’è sempre la Davis a settembre.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo: I risultati completi ATP-WTA-Challenger dI Domenica 24 Marzo 2024

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    📺❤️ LiveTennis TV – Matteo Berrettini rivela: “Sono quasi svenuto in campo a causa di un Virus. Ora sto bene..

    Masters 1000 Miami – hard2T Musetti – Safiullin (0-1) ore 16:00Il match deve ancora iniziare
    3T Griekspoor – Sinner (0-3) 2 incontro dalle ore 18:00Il match deve ancora iniziare
    3T Arnaldi – Shapovalov (0-1) 3 incontro dalle ore 16:00Il match deve ancora iniziare
    1T Bopanna/Ebden – Bolelli/Vavassori (1-0) 3 incontro dalle ore 16:00Il match deve ancora iniziare

    WTA 1000 Miami – hard3T Paolini – Navarro (0-0) ore 16:00Il match deve ancora iniziare
    1T Mihalikova /Watson – Errani /Paolini 4 incontro dalle 16:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Napoli – terra1TQ Ymer – Bastia (0-0) ore 10:00ATP Naples Elias Ymer [1]00 Emanuele Bastia00ServizioSvolgimentoSet 1

    1TQ Cadenasso – Vesely (0-0) ore 15:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Guinard – Romano (0-0) ore 15:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Lavagno – Manola (0-0) ore 10:00ATP Naples Edoardo Lavagno [3]00 Pietro Manola00ServizioSvolgimentoSet 1

    1TQ Berrettini – Vincent Ruggeri (0-0) 2 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Giannessi – Osti (0-0) 2 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Buldorini – Geerts (0-0) 2 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Bourgue – Rottoli (0-0) 3 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare

    Antalya 125Q1 Rosatello – Lukas 2 incontro dalle 09:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini rivela: “Sono quasi svenuto in campo a causa di un Virus. Ora sto bene. Giocherò tanti tornei su terra a partire da Marrakech”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Durante il recente incontro contro Andy Murray, Matteo Berrettini ha vissuto momenti di preoccupazione. Il tennista italiano ha avuto un piccolo mancamento mentre era al servizio, un incidente che ha portato alla temporanea sospensione del match. Nonostante ciò, l’incontro è poi ripreso, culminando nella vittoria di Murray al terzo set. Questo episodio ha suscitato non poco allarme tra i fan e gli addetti ai lavori, tanto che Berrettini ha deciso di spiegare personalmente l’accaduto attraverso un messaggio ai suoi follower su Instagram. Il finalista di Wimbledon 2021 ha confessato: “Molti di voi hanno visto che ieri in campo non sono stato benissimo, sono quasi svenuto. Già dal risveglio mi sentivo debole, ma ho deciso di non rinunciare alla partita, dato che negli ultimi mesi ho giocato davvero poco. Ho cercato di dare il massimo, nonostante le circostanze non fossero delle migliori.” 📺❤️ LiveTennis TV – Matteo Berrettini rivela: “Sono quasi svenuto in campo a causa di un Virus. Ora sto bene.. La causa di questo malore improvviso? Berrettini la attribuisce a un virus intestinale, dal quale fortunatamente afferma di essersi già ripreso. “Ora sto bene – rassicura i suoi fan – e tornerò in Europa a breve. Il mio prossimo impegno sarà a Marrakech, seguito da una serie di tornei sulla terra rossa, culminanti con il Roland Garros, passando per il torneo di casa a Roma.” Dopo un periodo di assenza dai campi di sei mesi, e fresco finalista al Challenger di Phoenix, Berrettini è pronto a rilanciarsi nel circuito ATP, puntando a risalire nel ranking. La sua prossima sfida lo vedrà protagonista al torneo ATP 250 sulla terra rossa in Marocco, segnando l’inizio della sua stagione sul “rosso”. Un ritorno che il tennista romano attende con impazienza, pronto a lasciarsi alle spalle gli ostacoli fisici degli ultimi tempi. Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Nuovi best ranking per Cobolli, Darderi e Gigante. Matteo Berrettini perde altre 29 posizioni

    Il movimento italiano (intendo i classe anni 2000) è solido e in crescita e abbiamo oramai una top 100 molto soddisfacente. Ne abbiamo 5 più un classe anni ’90 (Sonego). Peraltro ne avremmo altri due papabili, ma sappiamo bene qualità e limiti di entrambi.Il problema, se mai, è nelle nuovissime leve (2004/5) dove altre nazioni stanno meglio, anche se per 2006/7/8 ci risolleviamo. Ma insomma, per le annate 2000/1/2/3 L’TALIA NON HA EGUALI AL MONDO IN TOP 100.
    L’Argentina ha quattro anni 2000, due Australia, tre Cechia (non ditelo a white christmas che pensa Mensik sia a casa in Slovacchia, prello), la Spagna 1 (e questa è una dura …. ma no lasciamo perdere, non infieriamo), la Francia quattro (ma chi sa perché si decanta tanto il movimento francese e nessuno usa parole di lode per quello argentino, bah), UK uno solo, l’armata russa ZERO (quindi i ricambi a big 3 latitano), l’armata USA ne ha pure quattro come Francia e Argentina.
    Dunque l’Italia ha attualmente IL MAGGIOR NUMERO DI CLASSE ANNI 200 AL MONDO IN TOP 100. NESSUNA NAZIONE NE HA UN NUMERO PARI O SUPERIORE.
    Ora vediamo se i vari profeti del “dietro Sinner il vuoto” hanno ancora il coraggio di fiatare.
    Purtropo se vediamo la classifica fra 100-200 e 200-500 viene un po’ da piangere (il 90% sono classe anni ’90) ma RIPETO questo è dovuto ai 2004/5 non all’altezza di molti stranieri in crescita.
    Tuttavia LA FOTOGRAFIA ODIERNA E’
    SIAMO LA NAZIONE MESSA MEGLIO AL MONDO COME CLASSE ANNI 2000 IN TOP 100. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: Una settimana di allenamenti e recupero con il fratello Jacopo

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 con suo fratello Jacopo che si alleanano a Monte Carlo

    In un periodo caratterizzato da sfide e ostacoli, il tennista romano Matteo Berrettini si è distinto non solo per la sua resilienza sul campo, ma anche per il modo in cui ha affrontato i problemi fisici che hanno minacciato di rallentare la sua carriera. In una recente condivisione sui social media, Berrettini ha offerto ai suoi fan un’occhiata alla sua routine di recupero, sottolineando l’importanza del supporto familiare e della determinazione nel superare gli ostacoli.
    “Solid week of training with the little one,” ha scritto Berrettini, riferendosi agli intensi allenamenti condivisi con suo fratello minore, Jacopo Berrettini. Questa frase semplice ma significativa getta luce su una settimana di duro lavoro, dedizione e, soprattutto, di unione familiare, dimostrando che, anche nei momenti difficili, il sostegno di chi ci sta vicino può fare la differenza.
    Jacopo, benché meno conosciuto nel circuito professionistico rispetto al fratello, è stato una presenza costante e un pilastro di supporto per Matteo. Allenarsi con “il piccolo” non è solo una strategia per mantenere la forma fisica, ma anche un modo per rafforzare il legame fraterno che li unisce, un elemento che Matteo considera essenziale nel suo percorso di recupero e ritorno alla competizione al massimo livello.
    La carriera di Matteo Berrettini è stata costellata di successi significativi, tra cui la memorabile corsa alla finale di Wimbledon nel 2021, che lo ha consolidato come uno dei talenti più luminosi del tennis italiano. Tuttavia, come molti atleti di alto livello, ha dovuto affrontare la sua quota di sfide fisiche, che hanno messo alla prova la sua restistenza. La recente pausa forzata a causa di problemi fisici ha rappresentato un altro ostacolo sul suo cammino, ma l’atteggiamento positivo di Berrettini verso il recupero è determinante.
    La decisione di condividere questo momento di recupero e preparazione con il pubblico sottolinea non solo l’impegno di Berrettini nel tornare al suo miglior livello, ma anche il suo desiderio di mantenere una connessione autentica con i suoi fan. Dimostra che, al di là dei titoli e dei trofei, ci sono relazioni e legami personali che alimentano la passione e il successo degli atleti.Ricordiamo che martedì alle ore 12:30 è in programma la conferenza stampa di Matteo che parlerà sicuramente del suo rientro dati gli intensi allenamenti delle ultime settimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Martedì 20 Febbraio conferenza stampa di Matteo Berrettini

    Scritto da FrankieUna conferenza stampa per annunciare il rientro?Mah, speriamo bene non sia per altro.
    Magari annuncerà che si è separato da Melissa Satta e si è fidanzato con Barbara D’Urso.Ma la Barbara D’Urso ha un caratterino, lo farà rigare dritto.Se non gli porta a casa i 4 tornei del Grande Slam lo chiude fuori casa, fidati.Per non rischiare di dormire in giardino sotto la pianta sull’amaca di notte, gli tocca iscriversi anche al doppio ed al doppio misto e vincere il Super Grande Slam in tutte e tre le categorie, se no la senti urlare la Barbara D’Urso.…A parte gli scherzi, 20 Febbario, dirà che rientra a Indian Wells per le quali cercando di recuperare la condizione e che sfrutterà il ranking protetto per i grandi tornei, e che giocherà qualche torneo non di massimo livello per trovare confidenza con le partite e le vittorie, per arrivare a Bologna a giocare la Coppa Davis al meglio cercando di vincerla in campo da protagonista, senza obiettivi di classifica nel ranking, ma per cercare di fare il meglio possibile giorno per giorno sperando di restare lontano dagli infortuni che l’hanno tartassato a lungo. Non è che possa dire che vuole partire con una navicella per essere il primo uomo a giocare a tennis un Marte, no LEGGI TUTTO