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    Top di A1: Egonu è tornata, Antropova si conferma, Castillo e Aleksic le novità

    Calato il sipario sulla stagione regolare, e prima di tuffarsi nella corsa Play Off, che prenderà il via già questo mercoledì, è tempo, come consuetudine, di scoprire quali sono stati i TOP del campionato di Serie A1 femminile. Lo facciamo, ovviamente, partendo dalla classifica che sempre incuriosisce di più, quella relativa alle migliori marcatrici.

    foto LVF

    Dopo l’anno che l’ha vista protagonista in Turchia con la maglia giallonera del VakifBank, Paola Egonu è tornata quest’anno a dettare legge nel massimo campionato italiano. Con l’Allianz vero Volley Milano l’opposto della nazionale ha “timbrato” la bellezza di 545 punti, 35 in più di quanto fatto nella stagione precedente (in sua assenza come detto) da Ebrar Karakurt che aveva vinto la classifica con 510, e appena 4 in meno rispetto alla sua ultima stagione a Conegliano.

    Sul podio si piazzano altre due opposte: Ekaterina Antropova di Scandicci, seconda con 498, ed Erblira Bici con 491. Menzione d’onore anche per Vita Akimova di Novara, quarta con 453 punti ma con solo 79 set giocati. La sua media punti per set, infatti, è seconda solo a quella di Egonu, 5,73 contro il 5,99, mentre è sua (di un soffio) la miglior media di attacchi vincenti per set di tutto il campionato: 4,97 contro i 4,95 di Egonu e i 4,82 di Haak.

    Egonu è stata anche la giocatrice che nella stagione regolare ha messo a segno il più alto numero di attacchi vincenti, ben 450, e realizzato il maggior numero di break point (222).

    foto LVF

    Quanto alla migliore efficienza in attacco, la regina si conferma essere Isabelle Haak di Conegliano, anche quest’anno l’unica di tutto la Serie A1 sopra il 50% (51.58% per l’esattezza). Al secondo posto troviamo ancora Paola Egonu con il 48.97% e al terzo un’altra Pantera, la schiacciatrice statunitense Kelsey Robinson-Cook con il 48.95%.

    La Prosecco DOC Imoco Conegliano, non a caso, è proprio la squadra che ha chiuso la regular season con la migliore media di attacchi vincenti per set, pari al 14,70, davanti a Novara (14,16) e Scandicci (13,83).

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    Altra classifica individuale che non cambia volto è quella relativa agli ace, stradominata anche quest’anno da Ekaterina Antropova, che dalla linea dei nove metri ne ha messi a segno la bellezza di 60 tondi tondi, migliorando davvero di tanto l’exploit della passata stagione (43). Prima e con un distacco enorme su tutte le altre, a partire da Paola Egonu, seconda con 40, e dalla grande amica e avversaria Marina Lubian, centrale di Conegliano, terza con 34.

    A livello di squadra, è l’Imoco a vantare il maggior numero di specialiste in questo fondamentale. Il numero totale di ace realizzati è di 177, quasi due a set (media di 1,92). Trentacinque in più rispetto a Casalmaggiore (142), mentre al terzo posto si piazza la Vero Volley con 140. Solo quarta Scandicci, ma la cosa che impressiona dei suoi 132 ace è che, a conti fatti, quasi la metà sono partiti dalla mano di Antropova.

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    Dagli ace passiamo ai muri vincenti, e qui invece si registra un cambio al vertice della classifica. Se nella passata stagione il titolo era andato ad Anna Gray di Pinerolo (94 muri nel 2022/2023, “solo” 64 nel 2023/2024), quest’anno a dominare questa classifica è stata Maja Aleksic di Vallefoglia con 89 muri punto, seguita a ruota da Bozana Butigan di Bergamo con 82. Più staccata Amandha Sylves di Cuneo, terza con 70.

    A livello di squadra, invece, a fare la voce grossa è stata la Vero Volley con un totale di 282, appena tre in più rispetto a Chieri, seconda ma con la migliore media per set (2,88), e nove rispetto a Scandicci, terza.

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    Ultima, ma non ultima, la classifica relativa alle ricezioni, per la quale noi di VolleyNews reputiamo come dato più attendibile quello relativo alla media ponderata. Anche se quest’anno, la vincitrice di questa speciale classifica, sarebbe la stessa anche se si fosse presa in considerazione la percentuale di ricezioni perfette. Stiamo parlando del libero di Milano Brenda Castillo, che ha chiuso la stagione regolare con una media ponderata del 6,11 e una percentuale del 48.78%.

    Al secondo posto Sara Panetoni, libero di Vallefoglia, con una media ponderata del 5,64 (e una percentuale del 40.9%). Solo terza “Sua Maestà” Moki De Gennaro, dominatrice di questa classifica dalla stagione 2015/2016 con una sola eccezione, sin qui: la stagione 2019/2020 in cui Fersino fece meglio di lei (7,08 contro il 6,88). I suoi numeri quest’anno dicono 5,6 di media ponderata e una percentuale del 43.88%.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli: “Aggressive da subito, è quello che avevo chiesto”

    Si può trovare qualcosa da migliorare in una squadra che, come la Prosecco DOC Imoco Conegliano, ha blindato il primo posto in regular season con 3 giornate di anticipo vincendo tutte le 23 partite disputate e lasciando per strada soltanto 3 punti? Daniele Santarelli, perfezionista per definizione, ci era riuscito. Almeno fino a oggi e alla vittoria per 3-0 contro l’Igor Gorgonzola Novara: “Ultimamente ci era successo un po’ troppo spesso di non partire nel modo migliore, due volte contro il Vakif e contro Casalmaggiore. Avevo chiesto alle ragazze una reazione iniziale, avevo chiesto di essere aggressive da subito e questo si è visto, perché abbiamo avuto un inizio fantastico“.

    Perfino l’infortunio di un’avversaria può diventare un intoppo dal punto di vista del tecnico gialloblu: “L’uscita di Markova ha cambiato qualcosa nel loro modo di giocare – spiega – e quindi non abbiamo giocato la partita esattamente come l’avevamo preparata. C’è stato un piccolo rilassamento nel secondo set, soprattutto in difesa: abbiamo perso troppi palloni sciocchi e questo non mi è piaciuto. Poi però abbiamo ricominciato a difendere e fatto una seconda parte di secondo set ottima. Il terzo set è stato il più brutto da parte loro, non hanno veramente combattuto. Sono molto contento della prestazione della mia squadra, siamo state molto ordinate; sono contento anche perché in queste ultime gare ho fatto giocare tutte le ragazze e tutte sono in ottima condizione“.

    “L’obiettivo era entrare più aggressive fin dai primi colpi, rispetto alle ultime partite – conferma Isabelle Haak – ed è una cosa che siamo riuscite a fare. Abbiamo avuto qualche difficoltà in più nel secondo set, però nel complesso è stata una partita affrontata come volevamo. Possiamo sempre migliorare: penso che abbiamo già raggiunto un buon livello, però ci sono ancora dei margini per crescere da qui a fine stagione. È stata una bella partita in un bell’ambiente: è sempre bello giocare davanti a questo pubblico e sono soddisfatta della mia prestazione“.

    Per Novara è Eleonora Fersino a commentare il match: “Credo ci sia da fare i complimenti a Conegliano, che ha disputato una partita di altissimo livello. Da parte nostra c’è rammarico per il secondo parziale, ma onestamente vedo più meriti di Conegliano che demeriti nostri nel fatto che abbiano rimontato quel piccolo vantaggio che avevamo. Partite così sono importanti per noi, per crescere e migliorare anche in vista di un appuntamento come quello di domenica (lo scontro diretto con Scandicci, n.d.r.), che sarà molto importante“.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Omoruyi versione modella, Buti incontra qualcuno più altro di lui…

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    Haak, Zhu, Folie e le altre: ecco il dream team della regular season

    Qual è il dream team della Serie A1 femminile 2022-2023? A pochi giorni dall’inizio dei Play Off Scudetto è doveroso dare un’ultima occhiata a quanto successo nella regular season, tracciando un quadro delle giocatrici che da ottobre ad aprile si sono particolarmente distinte per le loro prestazioni. Nel nostro sestetto ideale (dall’età media di 26,4 anni) non possono mancare rappresentanti della grande dominatrice della prima fase del campionato, Conegliano, e delle sue principali competitor: Scandicci, Milano, Chieri e Novara. Ma anche di Bergamo, fin qui una delle rivelazioni della stagione.

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    PALLEGGIATRICEJoanna Wolosz (Prosecco DOC Imoco Conegliano). Non può essere altri che la polacca (49 punti di cui 11 ace e 18 block) la regista migliore della regular season. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: “Asia” è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per l’Imoco è una soltanto e porta al quinto scudetto consecutivo.

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    OPPOSTAIsabelle Haak (Prosecco DOC Imoco Conegliano). Qualora servissero controprove, la svedese dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 17,27 punti di media a gara (449 in totale di cui 19 ace e 39 muri) con il 49,62% di positività e il 43,65% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’avevano contraddistinta nella sua precedente parentesi in Italia: alterna pallonetti precisi a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca a minivolley. Nei frangenti decisivi, quando Conegliano ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, Joanna Wolosz chiama il suo posto-2 all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo.

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    CENTRALIBozana Butigan (Volley Bergamo 1991). Nel volley è innegabile che, se gli eccellenti numeri individuali non sono accompagnati da grandi successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. Butigan è probabilmente uno dei massimi esempi di questo nel campionato 2022-2023: a suon di punti (227), muri (86) e alte percentuali in attacco (51,17% di positività e 44,14% di efficienza) la centrale croata ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Bergamo che è riuscita a staccare il pass per i Play Off nonostante alcuni alti e bassi.

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    Raphaela Folie (Vero Volley Milano). Nel terzo posto in classifica delle Wallabies c’è tanto, tantissimo della centrale altoatesina, che ha confermato l’altissimo rendimento delle scorse annate a Conegliano, grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 55,51% di positività su una buona quantità di assist (126) e i soli 11 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fanno un vero incubo per le avversarie. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, in cui si dimostra granitica con 53 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta.

    Foto LVF/Rubin

    SCHIACCIATRICIZhu Ting (Savino Del Bene Scandicci). Ogni volta che una giocatrice approda in Serie A1 dall’estero, scatta immediatamente la richiesta di sottoporla al noviziato, che in realtà è una condanna comminata preventivamente, senza che venga celebrato un regolare processo. La motivazione più frequente è quella per cui “*nome giocatrice* non è ancora pronta per il volley italiano, le servirà del tempo per adattarsi”. Con una fuoriclasse del calibro di Zhu le cose sono andate in maniera esattamente opposta. Ce ne siamo accorti non appena è scesa in campo con la maglia di Scandicci: la quantità, la qualità e la varietà degli attacchi vincenti (334 punti con il 42,57% di positività e il 38,05% di efficienza), il contributo dato alla squadra in termini di personalità, tutte queste cose si stanno rivelando armi preziosissime per le ambizioni di titolo della formazione toscana.

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    Helena Cazaute (Reale Mutua Fenera Chieri). Ci abbiamo pensato e ripensato: non c’è un termine più adatto di ‘dominante’. Anzi, vi sfidiamo a trovare un aggettivo più calzante che racchiuda tutte le sue caratteristiche. Non c’è, a nostro avviso, semplicemente perché dominante comprende tutte le qualità tecniche e fisiche della schiacciatrice francese di Chieri. Cazaute sta dimostrando di saper fare tutto e di essere in grado di farlo con un’efficacia con pochi eguali, sicuramente per quel che riguarda il nostro campionato, ma anche esportando il discorso a livello europeo non cambierebbe di molto l’assunto. D’altronde le statistiche parlano chiaro: 301 punti con il 44,15% di positività in attacco, il 36,48% di ricezione perfetta, 33 ace e 15 muri vincenti.

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    LIBEROEleonora Fersino (Igor Gorgonzola Novara). La ricerca delle giocatrici per la costruzione di una squadra dipende da una quantità infinita di fattori, in cui le statistiche individuali rappresentano solamente uno dei numerosi pezzi di un mosaico che la dirigenza prima e l’allenatore poi dovranno incastrare perfettamente. L’energia, la dedizione in allenamento, l’attitudine, la capacità di leggere il gioco, la corrispondenza delle proprie caratteristiche con quelle delle compagne, il posizionamento e tanti altri aspetti non finiscono a referto e non possono essere trascritti su una tabella Excel, ma rendono un libero imprescindibile tanto quanto una bomber letale o una palleggiatrice di livello assoluto. Ecco, Fersino più di tutte possiede queste caratteristiche: il collante perfetto che garantisce equilibrio e solidità alla Igor di coach Lavarini (51,73% di ricezione perfetta e solo 18 errori nel fondamentale).

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    ALLENATOREGiulio Bregoli (Reale Mutua Fenera Chieri). Il racconto sportivo di oggi tende a esagerare su tutto, ma più di tutto su una cosa: l’importanza degli allenatori. Dare tutte le colpe o attribuire tutti i meriti a quelle persone che si agitano a bordo campo, davanti alla loro panchina, è un’operazione piuttosto semplicistica e ingiusta. Soprattutto se pensiamo a quanto possano pesare gli errori o le grandi prestazioni dei giocatori in campo, a quanto contino il lavoro e gli investimenti dei club. A volte, però, questo eccesso di enfasi e di significati è una semplice e inevitabile constatazione della realtà. Perché certi allenatori sanno essere veramente decisivi e riescono ad avere un impatto enorme sul mondo che li circonda. Proprio come il tecnico bolognese, il condottiero che ha portato Chieri al quarto posto in classifica, valorizzando nel modo migliore possibile il materiale umano a sua disposizione.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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