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    McEnroe: “La nuova Davis? Uno spettacolo triste”. Possibile il coinvolgimento di Tiriac dal 2024?

    Coppa Davis

    Il mondo del tennis continua ad interrogarsi sul futuro della Coppa Davis dopo la clamorosa (e pesante) rottura dell’accordo tra ITF e Kosmos, con sicuri strascichi legali e la grande incertezza di quel che ne sarà della più antica competizione nazionale a squadre, per il 2023 e gli anni a venire. Visto che il Presidente dell’ITF David Haggerty aveva legato il suo mandato a questa scommessa evidentemente persa, e che la sua carica sarà rinnovata nella stagione, sembra scontato che la Davis 2023 si svolgerà col formato duramente criticato attualmente in vigore, e che la nuova dirigenza dell’ITF affronterà come prima emergenza un nuovo formato, nuove regole e, forse, un nuovo partner.
    È ancora troppo presto per stilare delle ipotesi, anche se uno dei possibili nuovi presidenti della federazione internazionale potrebbe essere Dietloff von Arnim, capo della Federtennis tedesca e da sempre oppositore della riforma “haggertiana” con la società di Piqué. In quel caso, sicuro un rinnovamento totale.
    C’è chi ipotizza per il rilancio dal 2024 un coinvolgimento di Ion Tiriac, vulcanico personaggio estremamente influente nel mondo del tennis, ex proprietario del torneo di Madrid e uno dei più feroci oppositori della svolta del 2019. Il rumeno infatti, commentando la nuova formula, ha affermato al New York Times: “Cambiando il format della Coppa Davis hanno rovinato 120 anni di tradizione. Dovrebbero essere condannati a vita per quello che hanno fatto. È uno scherzo e un peccato. Hanno rovinato il gioiello del tennis”. Tiriac negli anni ha dimostrato capacità organizzativa e visione. Certamente conosce il tennis come pochi altri essendo stato prima ottimo tennista (soprattutto in Davis, tra l’altro) e poi manager al massimo livello, quindi potrebbe essere un partner assai più affidabile di Kosmos per l’ITF per un rilancio o meglio contro rivoluzione. Tuttavia il parere e approvazione dei giocatori resta un fattore importante, anzi decisivo.
    Della vicenda se ne parla molto tra giocatori ed ex giocatori, oggi commentatori. Questo punto di vista di John McEnroe: “La questione Davis è pesante. Non so se dire che sono impressionato come sia finita, o solo decisamente depresso. Quando ero giovane la Davis era estremamente importante, sono stato incoraggiato a ottenere una borsa di studio da un’università per giocarla, mentre ora sembra che la competizione sia nei reparti per malati terminali. È incredibile come sia andata male la rivoluzione, ma non mi sorprende neanche un po’ perché ascolto storie assurde a riguardo da un paio d’anni, quindi non una è sorpresa che tutto sia fracassato”.
    “Abbiamo assistito a una sorta di mutilazione. È stato uno spettacolo molto triste. Ora ci sono altri eventi e la gente si rende conto che ci sono altre competizioni a squadre che sono molto importanti, tanto che la Davis sembra essere la meno considerata. Anche la Laver Cup è molto più interessante e seguita, e molto ben organizzata. È un vero happening, la Davis non lo è più. Ora hanno organizzato anche un evento in Australia (la United Cup), e ha funzionato bene. Ma adesso di queste competizioni a squadre ce ne sono troppe… Che l’accordo tra Kosmos e Davis sia saltato non mi sorprende affatto, perché non funzionava per nessuna delle due parti. È una cosa nata male e finita peggio”.
    Oltre al presidente della federazione francese, che per primo ha fatto trapelare la rottura dell’accordo tra ITF e Kosmos, dicendosi contento e sollevato (“il tennis si riprende la Davis”, disse), ora arrivano diversi pareri contrari alla rivoluzione del 2019. Tra questi quello di Augustin Calleri, presidente della Federtennis argentina (ma eletto dopo il 2019), che ha dichiarato alla stampa del suo paese nei giorni scorsi: “Il cambio di formato della competizione non rappresenta il tennis. Tutti sapevano che Davis aveva bisogno di un cambiamento, ma c’era un altro modo per generare gli stessi soldi rispettando maggiormente le tradizioni. Sarebbe stato meglio aspettare ancora per votare una modifica e confrontarsi a fondo con le federazioni. Non c’era onestà o trasparenza quando è stata cambiata”. Un parere oggi condiviso da molti, ma è doveroso sottolineare che quando fu organizzata ad Orlando nel 2019 la riunione tra Haggerty e i rappresentanti della maggior parte delle federazioni proponendo il cambiamento, i voti favorevoli alla rivoluzione furono schiaccianti… Sicuramente promesse poi non mantenute, ma anche miopia e scarsa visione per quel che ne sarebbe stato della “povera” Davis.
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    Ion Tiriac fa causa all’ATP, non rispettati gli accordi sul 1000 di Madrid

    Ion Tiriac, vulcanico patron del Masters 1000 di Madrid, ha deciso di fare causa all’ATP. Secondo il potente uomo d’affari rumeno, l’ATP ha violato diverse clausole del contratto sottoscritto per il suo Masters 1000 di Madrid, nello specifico quelle relative al montepremi e alla partecipazione obbligatoria dei big. L’azione legale è stata promossa dalla Super […] LEGGI TUTTO

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    Al Masters 1000 di Madrid verrà introdotto il sistema Foxtenn per controllare il segno della palla su terra

    Il torneo di Madrid è spesso stato pioniere nell’introdurre novità, alcune riuscite, altre meno. Dalle raccattapalle modelle, alla terra blu, spesso nel 1000 iberico di proprietà del vulcanico Ion Tiriac si è cercato di innovare. L’edizione 2021, confermata dal 27 aprile al 9 maggio prossimi, vedrà la novità del sistema Foxtenn per controllare il segno della […] LEGGI TUTTO

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    Feliciano Lopez: “Speriamo di annunciare entro fine anno la conferma di Madrid fino al 2031”

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez ha annunciato l’intenzione di giocare anche nel 2021, quando il 20 settembre entrerà negli “anta”, come Federer. Ma la sua attività parallela di direttore del Masters 1000 di Madrid è diventata altrettanto importante, e proprio in queste settimane tutto il suo staff sta lavorando alacremente per il rinnovo del contratto dell’evento con l’ATP e la città di Madrid. I diritti scadono l’anno prossimo, e poche settimane fa avevamo pubblicato un’indiscrezione secondo la quale Ion Tiriac, proprietario del torneo, fosse in trattativa con Berlino per spostare in Germania il suo evento.
    In realtà dalla Spagna arriva tutt’altra musica, e la fonte è molto autorevole: proprio Feliciano, il direttore del torneo. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo iberico Marca, Feliciano ha parlato del 1000 di Madrid e di molti altri temi relativi al tennis. Ecco i passaggi più salienti del suo pensiero.
    “Siamo molto felici per l’allungamento del torneo 2021. Le ragazze inizieranno martedì e per i ragazzi non ci sarà alcun cambiamento rispetto a quello che era fino ad ora. Ma c’è un progetto ATP per fare più tornei su due settimane, come Indian Wells e Miami. Se Madrid è appena dietro a Indian Wells? Per molte ragioni direi di sì, Madrid ha sempre dimostrato di essere vicino a un “Grande Slam”. Merita di essere un evento di 10 giorni per uomini e donne, speriamo che lo sia presto”.
    È in corso la progettazione di una nuova arena all’interno del complesso della Caja Magica: “Il progetto è praticamente pronto e sarà il cambiamento più sostanziale che le persone vedranno. Lo stadio è una prossima realtà e ci permetterà di avere due sessioni di gioco, giorno e notte. Molte volte siamo stati limitati con la capienza del secondo campo a causa delle grandi partite che ci sono fin dal primo giorno. Abbiamo avuto molti fan in coda per limiti di dimensione. I progetti sono in divenire affinché Madrid diventi il miglior torneo del mondo perché abbiamo un complesso che nessuno ha. Nuovo stadio tra due anni? Il progetto è fatto e per il Consiglio Comunale va bene. Va tenuto presente che è necessario fare un grande lavoro perché l’acqua dietro di essa deve essere rimossa. Si spera che nel 2022 si possa giocare nel nuovo stadio, al massimo nel 2023. E avremo tennis fino al 2031. Presto potremo annunciare che l’accordo con il Comune sarà firmato per altri 10 anni. Le cose stanno andando molto bene. Il contratto è in fase di revisione. Si spera di poterlo annunciare prima della fine dell’anno”.

    “Se potrei giocare Madrid essendo anche direttore? Non l’ho mai chiesto all’ATP. Fin dal primo momento, non ho voluto insistere. Ho preso ad esempio la situazione di Tommy Haas (direttore a Indian Wells). Penso che abbia chiesto il permesso di giocare a Indian Wells e loro hanno detto di no. È un peccato perché, a questo punto della mia carriera, è il torneo che più vorrei giocare”.
    “Edizione 2021 con pubblico a capienza regolare? Sono generalmente una persona positiva, voglio pensare che la pandemia non durerà per sempre. Le notizie sono un giorno buone e l’altro cattive… Ora sembra che ci sia un trend positivo perché presto arriveranno i vaccini. Se una parte della popolazione sarà stata vaccinata a maggio, le persone avranno più fiducia nell’uscire e fare una vita normale”.
    Ricordano a Lopez di esser stato in campo per la vittoria n.1000 di Nadal: “Giocare contro Rafa per me è sempre speciale e lo è ancora di più ora che ho 39 anni e apprezzo ancor più il gioco. Continuo a sforzarmi ogni giorno per arrivare a giocare a quel tipo di partita contro i migliori. Quel giorno sono riuscito a spingerlo al limite e mi sono sentito competitivo contro il numero due del mondo, forse il migliore della storia. Questo significa molto per me perché mi dà la speranza di poter continuare un altro anno a giocare a tennis. Quel giorno solo fu un peccato giocare in uno stadio vuoto”.
    Per Feliciano i tornei dello Slam dovrebbero continuare a giocarsi al meglio dei 5 set: “Le partite del Grande Slam giocate in tre set? Manchebbe qualcosa. È vero che un torneo con match su cinque set ti costringe a giocare due settimane e questo significa perdere due mesi in quattro tornei. Se ci focalizziamo su questo, trovo che sia un argomento ragionevole, e dobbiamo aggiungere la settimana precedente di preparazione in cui molti giocatori non gareggiano. Nonostante questo, resto a favore dei cinque set“.
    “Giudici di linea o occhio di falco? La mia esperienza a livello personale non è stata delle migliori… Non so se perché il sistema è nuovo e richiede un po’ di tempo … La prima volta che ho giocato con questa tecnologia è stato agli US Open e la chiamata sembrava lenta durante il gioco, non so se possa essere migliorato questo aspetto. Occhio di falco resta una delle grandi invenzioni del tennis. Sostituire i guardalinee? Se è per migliorare, sono a favore. Ma la mia esperienza è stata che la chiamata non sia abbastanza rapida e questo genera un dubbio per il giocatore”.

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    Ion Tiriac sta valutando lo spostamento del Masters 1000 di Madrid a Berlino

    Ion Tiriac

    Dalla Romania arriva una notizia che potrebbe significare un cambiamento importante nel calendario ATP dal 2022. Secondo il media rumeno ProSport, Ion Tiriac, vulcanico proprietario del Masters 1000 di Madrid, sta lavorando per spostare il suo torneo in Germania, a Berlino.
    Secondo il magazine rumeno, martedì scorso Ion Tiriac ha avuto un incontro con Michael Muller, sindaco di Berlino, per negoziare lo spostamento del torneo iberico dalla capitale spagnola a quella tedesca. L’ex tennista rumeno, oggi manager di successo in molti settori (e uno degli uomini più ricchi e potenti del suo paese) ha organizzato l’incontro presso il municipio di Berlino grazie alla mediazione di Emil Hurezeanu, ambasciatore rumeno presso la capitale tedesca. Pare che Berlino stia spingendo molto sugli eventi sportivi, cercando nuove opportunità per imporsi nel calendario internazionale, e quindi sia molto interessata a “strappare” il prestigioso slot nel calendario ATP, approfittando dell’ottimo momento per il tennis in Germania. Infatti negli ultimi anni l’interesse per il tennis è salito notevolmente, oggi trainato soprattutto da Sasha Zverev, il campione che ai tedeschi mancava da tempo.

    Per colpa della pandemia il 1000 di Madrid nel 2020 non si è svolto, come non si disputerà nemmeno le fase finale della Davis presso la Casa Magica madrilena.
    La notizia è interessante perché il contratto di Madrid per il torneo Masters 1000 scadrà il prossimo anno, quindi è il momento ideale per valutare un cambio di sede. Tiriac ha sempre avuto moltissimi interessi in Germania, fin da quando divenne manager di un giovanissimo Boris Becker.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ion Tiriac critica duramente la nuova Davis

    Non si placano le violenti critiche al nuovo formato della Coppa Davis, studiato e proposto dalla società Kosmos di Pique con piano di ben 2,5 miliardi di euro garantiti alla Federazione Internazionale, ed approvato dall’ITF guidata da Haggerty. Il campione francese Yannick Noah ha postato sul suo profilo Instagram un messaggio che ribadisce come il […] LEGGI TUTTO