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    L’esplosione del tennis in Polonia

    Martyn Pawelski

    Forse, ancor prima dei successi di Iga Swiatek, Hubert Hurkacz e direi anche di Magda Linette (top 20 WTA), è stata Agnieszka Radwanska nella seconda decade degli anni 00 a mettere i primi semi con le due semifinali agli Australian Open, la finale di Wimbledon e la vittoria alle WTA Finals, quello che è certo è che negli ultimi anni il tennis in Polonia sta conoscendo uno sviluppo straordinario.
    Ogni grande circolo nelle principali città si è ritrovato a “dover” gestire l’iscrizione di un centinaio di principianti in più rispetto alle annate precedenti e il numero dei tornei amatoriali è cresciuto in maniera esponenziale in tutta la nazione. Anche nelle città più piccole i circoli investono nella costruzione di nuovi campi al coperto e di ampliamento delle proprie strutture.
    E in attesa di raccogliere i frutti di questo boom di popolarità del tennis, non mancano le giovani promesse polacche che si stanno affacciando al circuito professionistico.
    A livello maschile la Polonia infatti ha quattro tennisti under 21 fra i primi 700 del mondo: si tratta di Maks Kasnikowski 19 anni (numero 351 ATP), Szymon Kielan 20 anni (numero 609 ATP), Martyn Pawelski 18 anni (numero 658 ATP) e Olaf Pieczkowski 19 anni (numero 693 ATP).Fra i quattro il più talentuoso del lotto è probabilmente Pawelski, semifinalista nel 2022 al Roland Garros juniores e già vincitore di due ITF. E’ stata quasi un’investitura per lui, l’invito a giocare un doppio insieme alla Swiatek nel corso di un importante evento di beneficenza organizzato a Cracovia.
    Ovviamente il vero fenomeno trainante del tennis polacco è Iga Swiatek, personaggio silenzioso ma personalità molto intrigante. Alla sua prima conferenza stampa in Polonia dopo il successo al Roland Garros, Iga ha espresso il suo forte interesse nel voler contribuire a rendere il tennis uno sport popolare nel suo paese. “Voglio essere una persona che motiva i bambini a fare attività fisica”, ha detto Iga.E se si pensa che la finale femminile del Roland Garros 2022 è stata vista in Polonia da 2,6 milioni di telespettatori, non si fa fatica a comprendere quanto possano essere influenti le parole e le gesta di Iga Swiatek per i suoi connazionali.
    “Iga e Hubi sono molto amati dai media”, ci ha confermato il giornalista polacco Dominik Senkowski, “Scrivono e riportano qualsiasi notizia riguardo la loro vita privata. Grazie ai loro successi persino i media non collegati allo sport, hanno dato notizie delle loro vittorie. E la stessa cosa è capitata con Magda Linette dopo l’Australian Open 2023. Di sicuro Iga Swiatek è insieme a Robert Lewandowski la sportiva più popolare in Polonia in questo momento”.
    Antonio Gallucci LEGGI TUTTO

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    Swiatek: “ATP e WTA mancano di leadership. I tennisti russi e bielorussi andavano esclusi totalmente un anno fa”

    Iga Świątek, n.1 WTA

    Iga Swiatek ha preso una posizione molto critica e assai dura contro il governo del tennis Pro (ATP e WTA), a suo dire carente di leadership e debole nei confronti della Russia e Bielorussia dopo l’invasione militare dell’Ucraina. Per la polacca lo sport deve mandare un messaggio chiaro e forte, essendo anche un classico mezzo di propaganda politica. Pertanto l’anno scorso, quando iniziò l’invasione in Ucraina, era opportuno escludere totalmente gli atleti dei due paesi da ogni competizione sportiva, tennis incluso.
    La n.1 del tennis femminile così si è espressa a BBC sport, con un’intervista che sicuramente farà molto discutere, riaccendendo un tema che pareva ormai archiviato dopo la decisione di Wimbledon di consentire ai tennisti di Russia e Bielorussia di competere anche ai Championships sotto bandiera neutrale, astenendosi dal manifestare un supporto all’azione militare.
    “A mio avviso il il tennis avrebbe potuto fare meglio dall’inizio” dichiara Iga, “Ho sentito che dopo la seconda guerra mondiale, i giocatori tedeschi non erano ammessi alle competizioni, così come i giapponesi e gli italiani. Penso che questo genere di cose mostrerebbe al governo russo che forse non ne vale la pena. So che è una piccola cosa perché siamo solo atleti, un piccolo pezzo nel mondo, ma sento che lo sport è piuttosto importante e lo sport è sempre stato usato nella propaganda. Questo è qualcosa che è stato considerato all’inizio, nel tennis non è andata proprio così, ma ora sarebbe piuttosto ingiusto per i giocatori russi e bielorussi farlo perché questa decisione doveva essere presa un anno fa”.
    “C’era una mancanza di leadership da parte di WTA e ATP dopo l’inizio della guerra e, di conseguenza, il tennis è diventato un posto caotico. Sento che il tennis, fin dall’inizio, avrebbe potuto fare un po’ meglio nel mostrare a tutti che i tennisti sono contro la guerra”, ha aggiunto Swiatek. “Sento che potrebbero fare di più per chiarire questo punto e raccontare le loro opinioni, e aiutarci ad affrontare un po’ meglio la questione negli spogliatoi perché l’atmosfera è piuttosto tesa“.
    Dei giocatori russi e bielorussi sul tour, Swiatek ha dichiarato: “Non è colpa loro se hanno un passaporto del genere ma, d’altra parte, abbiamo tutti un qualche tipo di impatto e ritengo che dovremmo andare nella direzione che possa fermare l’aggressione della Russia, in termini di decisioni che le federazioni stanno prendendo. È facile dirlo, ma quando affronti le persone faccia a faccia è un po’ diverso. Ho stretto la mano, per esempio, a Daria Kasatkina, lei ha detto apertamente fin dall’inizio di essere contraria alla guerra e che sarebbe stato il suo sogno che la guerra finisse. Rispetto davvero questo perché ritengo che sia coraggioso per gli atleti russi dirlo apertamente, la loro situazione è piuttosto complicata e talvolta è difficile per loro parlarne ad alta voce”.
    Parole al veleno, che confermano come la situazione sul tour, soprattutto femminile vista la discreta presenza di giocatrici ucraine, sia assai complicata. Purtroppo la guerra non sembra destinata a terminare in tempi rapidi e la tensione resta alta. LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek salta Miami e la Billie Jean King Cup

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek, numero uno al mondo, ha annunciato mercoledì che non difenderà il suo titolo al WTA 1000 di Miami, negli Stati Uniti, a causa di un infortunio alla zona lombare (costole). “Purtroppo ho ancora molti dolori e per questo non riuscirò a competere né a Miami, né alle Billie Jean King Cup”, ha rivelato la polacca, in dichiarazioni rilasciate al torneo, che perde così una delle sue grandi protagoniste.
    Con questo forfait, Swiatek potrebbe vedere Aryna Sabalenka avvicinarsi alla vetta della classifica con un buon risultato. La polacca ha comunque garantita la permanenza in cima alla classifica fino a metà maggio. LEGGI TUTTO

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    Swiatek, Nadal, Alcaraz e Rybakina candidati ai Laureus Award 2022

    Iga Świątek (foto Porsche tennis)

    2 Slam, un dominio assoluto sul tour WTA con ben 67 vittorie su 76 partite disputate, che hanno fruttato otto titoli in stagione. Forte di questi numeri clamorosi, la polacca Iga Swiatek è stata candidata a sportiva dell’anno ai prestigiosi Laureus Award. A contenderle il titolo, la calciatrice Alexia Putellas, la sciatrice Mikaela Shiffrin,  la nuotatrice Katie Ledecky, e le due stelle dell’atletica Sydney McLaughlin-Levrone e Shelly-Ann Fraser Pryce.

    ✨ Six outstanding sportswomen have been nominated for the 2023 Laureus World Sportswoman of the Year Award:
    ⚽️ @alexiaputellas🎾 @iga_swiatek🏊‍♀️ @katieledecky🎿 @MikaelaShiffrin👟 @realshellyannfp👟 @GoSydGo#Laureus23
    — Laureus (@LaureusSport) February 20, 2023

    Il tennis è presente anche in altre due prestigiose categorie: sportivo dell’anno e rivelazione dell’anno. Infatti Rafael Nadal ha ricevuto una nomination come miglior sportivo del 2022, forte dei due titoli Slam vinti (Australian Open e Roland Garros). A contendergli il prestigioso riconoscimento saranno i calciatori Lionel Messi e Kylian Mbappe, il pilota di F1 campione del mondo Max Verstappen, la stella dell’NBA Stephen Curry e il saltatore in alto svedese Mondo Duplantis.
    Due tennisti anche per la categoria “Breakthrough”, ossia le rivelazioni, sportivi esplosi nel 2022 e diventati campioni: Carlos Alcaraz, campione a US Open e n.1 più giovane da quando il ranking tennistico è stilato al computer, ed Elena Kybakina, campionessa all’edizione 2022 di Wimbledon. Insieme a loro nella categoria sono presenti la squadra di calcio del Marocco, rivelazione degli ultimi Mondiali, il pattinatore statunitense Nathan Chen, il golfista Scottie Scheffler e l’atleta nigeriana Tobi Amusan. LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek critica il calendario WTA: “È assurdo che ci sia solo un torneo questa settimana”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Il WTA 500 di Doha è stato un torneo particolare, a causa del forte tabellone principale. Tuttavia, ciò che ha colpito di più è stato il fatto che molte stelle, tra cui Karolina Pliskova, siano state costrette a giocare le qualificazioni. Questo fatto ha generato critiche da parte di Iga Swiatek, che non riesce a comprendere il motivo di questa scelta nel calendario.
    “Non so cosa abbia causato questa situazione, ci sono state grandi giocatrici costrette a passare per le qualificazioni. È assurdo che ci sia solo un torneo questa settimana. Personalmente, so di partecipare a tutti i tornei, ma non tutte le giocatrici hanno questo privilegio. Mi dispiace per quelle che sono state maggiormente colpite, perché avrebbero potuto giocare questa settimana, guadagnare punti e denaro, ma non hanno avuto la possibilità di farlo. Basta guardare il nostro primo turno per capire la difficoltà del tabellone”, ha dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Tutte le vincitrici ed un vincitore dei Premi WTA Awards 2022

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Le vincitrici – e un vincitore dei WTA Awards 2022 sono ora noti. Non c’è grande sorpresa su quale tennista sarebbe stata votata come la migliore dell’anno, dato che non c’era altra possibilità realistica che Iga Swiatek, ma qui condividiamo i tutti i risultati delle votazioni che si sono svolte.
    MIGLIORE GIOCATRICE– IGA SWIATEK– Caroline Garcia– Coco Gauff– Su Jabeur– Jessica Pegula– Elena Rybakina
    MIGLIOR DOPPIO– BARBORA KREJCIKOVA/KATERINA SINIAKOVA– Veronika Kudermetova/Elise Mertens– Coco Gauff/Jessica Pegula– Giulana Olmos/Gabriela Dabrowski– Lyudmyla Kichenok/Jelena Ostapenko
    GIOCATRICE MAGGIORMENTE MIGLIORATA– BEATRIZ HADDAD MAIA– Ekaterina Alexandrova– Veronika Kudermetova– Liudmila Samsonova– Ajla Tomljanovic
    PROMESSA DELL’ANNO– QINWEN ZHENG– Harriet Dart– Linda Fruhvirtova– Jule Niemeier– Laura Pigossi– Mayar Sherif
    RITORNO DELL’ANNO– TATJANA MARIA– Daria Saville– Donna Vekic– Serena Williams
    MIGLIOR ALLENATORE– DAVID WITT (JESSICA PEGULA)– Tomasz Wiktorowski (Iga Swiatek)– Carlos Martínez (Daria Kasatkina)– Issam Jellali (Ons Jabeur)– Bertrand Perret (Caroline Garcia)– Corey Gauff e Diego Moyano (Coco Gauff)– Rafael Pacarioni (Beatriz Haddad Maia)– Tom Hill (Maria Sakkari) LEGGI TUTTO

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    Intervista a Wiktorowski (coach Swiatek): “Il grande 2022? Decisivo aver migliorato il servizio e mentalità”

    Tomasz Wiktorowski con Iga Świątek

    Il collega polacco Dominik Senkowski ha intervistato Tomasz Wiktorowski, coach della n.1 al mondo Iga Swiatek, al termine di una stagione straordinaria che ha portato la 21enne di Varsavia a dominare la prima parte dell’anno, conquistare due Slam e svariati record sul tour WTA. Per il coach il miglioramento della sua assistita è stato globale e più rapido di quello che si aspettava, ma i due punti salienti sono stati l’aver costruito un servizio più efficace e una mentalità vincente, ricca di ambizione senza accontentarsi di buoni risultati. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista a Wiktorowski.
    “Mi aspettavo che Iga raggiungesse tali risultati. Non sapevo se sarebbe stato con me o con il prossimo allenatore. Un anno fa conoscevo a malapena Iga personalmente. È strano che ci siamo incrociati, ma è andata così. La nostra collaborazione è iniziata grazie a dei contatti con suo padre, ma non proprio con Iga. Abbiamo parlato forse tre volte prima di incontrarci per un discorso di collaborazione. Non conoscevo lei personalmente ma conoscevo bene il suo tennis, l’ho commentato anche in TV. Questo mi ha aiutato, tanto che iniziando il lavoro insieme avevo già un’idea pronta su quello che dovevo fare per Iga“.
    Il coach esalta lo scatto in avanti dal punto di vista mentale di Iga: “Tutti possono vedere il cambiamento a livello mentale. Tuttavia, non sapremo mai quale viene prima: la gallina o l’uovo. È venuto prima un gioco migliore o un miglioramento mentale? Non mi interessa nemmeno. Sono contento che stiamo facendo tutti un lavoro tale da ottenere risultati come la scorsa stagione. Sono molto contento di come Iga ora prende decisioni in campo, con responsabilità. Produce un gioco più aggressivo, decide bene quando accelerare, come farlo e in quale direzione. Questa decisione è stata assente nella partita contro Sabalenka nelle finali WTA e contro Cornet a Wimbledon, sono state due partite in cui Iga ha giocato senza prendere decisioni. Ha perso solo 9 partite nel 2022, in sette la rivale ha disputato una prestazione migliore, Iga ha meritato di perdere. Nelle due sconfitte con Sabalenka e Cornet no, Iga poteva vincere”.
    Il coach ha lavorato duramente per trasformare Swiatek in una tennista molto più aggressiva e meno attendista. È stato un lavoro che ha portato frutti quasi immediati: “Sono stato fortunato che ciò su cui abbiamo lavorato a dicembre ha portato risultati molto rapidamente. Iga ha dimostrato di essere già una grande giocatrice, aveva solo bisogno di un po’ di ordine e di razionalizzare il suo gioco, e di un allenamento diverso. A dire il vero, non mi aspettavo che riuscisse a mettere in campo così velocemente queste piccole cose: come la correzione dello swing di diritto, la posizione in risposta o il rapporto tra la direzione del colpo. A sua volta, grazie al fatto che i buoni risultati sono arrivati rapidamente, è stato anche più facile per me continuare. Abbiamo creato fiducia e siamo stati in grado di andare avanti sulla base di questo”.
    Entrando più nel dettaglio tecnico, Wiktorowski parla del servizio e degli schemi di gioco. “Continuo a chiedere a Iga di essere sempre pronta a giocare una palla in più. A volte non lo fa quando è a rete: dopo una volée si dimentica di prepararsi per un colpo successivo o di essere pronta per uno smash. Oggi stiamo lavorando e non ci fermiamo più al primo colpo al volo. Da un punto di vista tecnico, il colpo che Iga ha migliorato di più quest’anno è il servizio. Ne ho la conferma dai numeri. Ad esempio, la finale degli US Open Iga l’ha vinta principalmente con il servizio, soprattutto nel primo set. Stiamo lavorando molto sulla palla corta, sia col diritto che di rovescio. Un drop shot viene giocato con una mossa simile a uno slice. Quando Iga si sente sicura, introdurrà un drop shot o mi segnalerà che è pronta ad usarlo. E se non lo fa, lo proporrò io di usarlo maggiormente”.
    Il coach è orgoglioso della continuità di risultati ottenuti da Iga nel 2022. “Sono orgoglioso per come Iga è riuscita portare avanti questa stagione. Ha mantenuto l’alto livello mostrato all’inizio dell’anno. Non ci sono stati grandi cali. Possiamo considerare le partite in cui ha perso, ma ce ne sono state davvero poche. Per tutto il resto è stata in grado di giocare a un livello che prima poteva solo sognare. Iga è stata in grado di trasferire tutta se stessa in campo, e le situazioni sono diverse nell’arco di un’annata. Mantenere quel livello è legato alla capacità di adattamento. Iga ha mantenuto la sua efficacia, adattandosi alle varie condizioni che ha dovuto affrontare, invece di cercare – cosa comune tra i giocatori ed è una trappola – di subirle secondo quel che si aspettava. Sono anche orgoglioso del fatto che abbiamo introdotto una mentalità secondo cui non puntiamo a un risultato decente, ma alla vittoria. Lo abbiamo introdotto in collaborazione con Daria Abramowicz all’inizio dell’anno. Anche questo ha funzionato”.
    Un suo pensiero sul tennis femminile in questo momento. “Tre-quattro anni fa pensavo che avremmo avuto un tennis femminile molto fisico ma anche tecnicamente migliore. Sono sorpreso che le ragazze che non hanno ancora una tecnica di gioco completa riescono ad arrivare alla ribalta. Jabeur ha un tennis molto interessante, anche Garcia. Pegula e Gauff, sono una delle migliori coppie, ma si notano carenze tecniche. Anche la stessa Iga non ancora ha una tecnica completa. Qualche anno fa, mi sembrava che se fossimo arrivati a questo punto del tennis femminile, una tecnica completa era un prerequisito per primeggiare. Il termine ‘tecnica completa’ a mio parere copre tutti i colpi. Nel caso di Iga, questa tecnica è quasi completa, ci stiamo avvicinando”.
    “I miei punti di riferimento? Ho lavorato con molti grandi coach in passato. Ci siamo allenati molto con Wozniacki e Sven Groeneveld. Ho anche studiato Carlos Rodriguez, che mi ha sempre impressionato quando era allenatore di Henin e Li Na. David Kotyza era così rilassato e allo stesso tempo aveva un buon rapporto con Kvitova, tutto era organizzato in campo. Sam Sumyk che lavora con Azarenka ha mostrato un tennis più aggressivo. Mi ha fatto pensare a come Azarenka riesca ad accorciare le distanze dalla palla. Quando Darren Cahill ha lavorato con Halep, ci siamo allenati molto insieme. Lui ha un approccio più analitico. Anche quest’anno abbiamo avuto modo di scambiare due parole. Ho usato due consigli che ho dato a Iga”.
    Un’intervista molto interessante, che racconta nel dettaglio come Swiatek sia riuscita a prendere slancio dopo il ritiro di Ash Barty e scappare via in fuga su tutto il gruppo delle rivali, capitalizzando novità tecniche con una mentalità vincente. Per molti mesi, soprattutto in primavera, Iga è parsa praticamente imbattibile, troppo più veloce, aggressiva a resistente in campo. Il 2023 sarà un’annata ancor più complessa, quella delle conferme dopo un 2022 favoloso. La polacca sembra avere ancora un certo margine su tutte le avversarie, ma molto dipenderà da lei, dalla sua capacità di mantenere quel tennis “energetico” che diventa una sorta di muro difficilissimo da scardinare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek critica l’organizzazione delle WTA Finals e fa l’esempio delle ATP Finals

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Le ultime due edizioni delle WTA Finals sono state organizzate in grandi difficoltà dopo che il circuito femminile si è trasferito dalla Cina. Le finals si tenevano a Shenzhen, nel 2020 non si sono tenute a causa del Covid-19, la scorsa stagione si sono spostate a Guadalajara e quest’anno a Fort Worth, con due edizioni che hanno finito per non avere l’impatto che hanno altri grandi eventi. Come le ATP Finals, ad esempio, come ha sottolineato Iga Swiatek.
    “Non ho mai visto le WTA Finals al meglio in termini di organizzazione e senza fretta. Mi piacerebbe che la WTA trovasse nuovamente una sede fissa per il prossimo anno e che tutto fosse fatto bene come prima, che le cose fossero come le ATP Finals”, ha confessato al Times.
    Swiatek capisce perché la situazione è cambiata ma si rammarica ugualmente. “Capisco quello che è successo e so che dal punto di vista commerciale deve essere difficile gestire questo evento. Ma se l’ATP può farlo, possiamo farlo anche noi. È triste che la WTA sia stata così punita dalla pandemia e dall’impossibilità di avere un luogo dove giocare costantemente e organizzare tutto in maniera perfetta. D’altra parte, l’ATP ne è un esempio perfetto, in quanto è riuscita a mantenere tutto invariato e persino ad aumentare il montepremi”, ha ribattuto. LEGGI TUTTO