consigliato per te

  • in

    Nuove critiche per Iannone: “Se t****i come parcheggi… si capisce tutto”

    Non c’è pace per Andrea Iannone. Dopo le tante delusioni amorose di cui è stato protagonista e la squalifica di quattro anni convalidata nel novembre del 2020, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha confermato la sua positività al doping nel Gran Premio della Malesia del 2019, ecco arrivare un altro colpo per il pilota abruzzese. Diretto, questa volta, alla sua autostima.
    Un messaggio provocatorio sull’auto di Iannone. Chi l’avrà lasciato?
    Qualcuno, infatti, sembra non aver apprezzato l’ultimo parcheggio di Andrea nelle strade della Capitale. Tanto da decidere di lasciare a Iannone un messaggio più che esplicito sul lunotto posteriore della sua sua Audi. “Se trombi come parcheggi… ora si capisce tutto! Torna in Svizzera!”. Si legge sul biglietto, in una storia condivisa su Instagram proprio dal pilota di Vasto, che ha provato a ironizzare sull’accaduto, scrivendo: “Chissà a chi non è piaciuto?”.
    E mentre l’ex talento della MotoGP cerca di prendere la faccenda con filosofia, sul web ci si domanda chi possa essere stato l’autore del gesto. Si sarà trattato di un automobilista infastidito dall’Audi con targa svizzera? Un amico di Andrea? O, magari, proprio una delle sue ex? Del resto, i flirt attribuiti a Iannone non ne sono mai mancati. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Iannone: “Mi manca andare in moto, è stata commessa un'ingiustizia”

    ROMA – Andrea Iannone è lontano dalle piste del Motomondiale ormai da due anni. Il pilota italiano, squalificato ufficialmente per quattro anni dalla sentenza del novembre 2020, ma iniziata già a settembre 2019, ha raccontato il suo momento difficile dopo l’allontamento forzato dalla MotoGp.  “È difficile spiegare come sto. È come se avessi qualcosa dentro di me che mi uccide ogni giorno, perché non mi lasciano fare quello che sapevo fare meglio, ovvero andare in moto. Mi manca ogni giorno. Prima di andare a letto ogni sera e quando mi alzo ogni mattina, mi sento un motociclista e mi alleno come un pilota. Vivo come se fossi un pilota”. 
    Il rammarico di Iannone
    “Se sento che sia stata commessa un’ingiustizia? Sì. Quello che mi è successo deve essere un esempio per il nostro sport, va trovata una soluzione per il futuro – ha aggiunto Iannone -. Bisogna fare qualcosa per impedire di trovarci in questa situazione ingiusta. Se qualcuno fa qualcosa che non va, ovviamente deve essere penalizzato, ma per ogni sport deve essere diverso. La mia innocenza è provata.La FIM mi ha considerato innocente. Si è trattato di contaminazione alimentare.Non sono io a dire di essere innocente.Lo dicono e anche la prova capelli che mi hanno fatto”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Iannone: “Mi sento morire ogni giorno, mi mancano le moto”

    ROMA – “È difficile spiegare come sto. È come se avessi qualcosa dentro di me che mi uccide ogni giorno, perché non mi lasciano fare quello che sapevo fare meglio, ovvero andare in moto. Mi manca ogni giorno. Prima di andare a letto ogni sera e quando mi alzo ogni mattina, mi sento un motociclista e mi alleno come un pilota. Vivo come se fossi un pilota”. Queste le parole di Andrea Iannone in un’intervista al quotidiano spagnolo “As”. Il pilota italiano, squalificato ufficialmente per quattro anni dalla sentenza del novembre 2020, ma iniziata già a settembre 2019, ha raccontato il suo momento difficile dopo l’allontamento forzato dalla MotoGp. 
    Le parole di Iannone
    “Se sento che sia stata commessa un’ingiustizia? Sì. Quello che mi è successo deve essere un esempio per il nostro sport, va trovata una soluzione per il futuro – ha aggiunto Iannone -. Bisogna fare qualcosa per impedire di trovarci in questa situazione ingiusta.Se qualcuno fa qualcosa che non va, ovviamente deve essere penalizzato, ma per ogni sport deve essere diverso. La mia innocenza è provata.La FIM mi ha considerato innocente. Si è trattato di contaminazione alimentare.Non sono io a dire di essere innocente.Lo dicono e anche la prova capelli che mi hanno fatto”. LEGGI TUTTO