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    F1, Hamilton su Domenicali: “Sarò sempre una spina nel fianco per lui”

    ROMA – Lewis Hamilton ha parlato del suo futuro all’interno della Formula 1, lasciando aperta la possibilità di partecipare attivamente anche dopo il suo ritiro dalle corse. Il britannico ha mostrato di nutrire grande rispetto per Stefano Domenicali, amministratore delegato del Circus. “Sarò sempre presente, anche quando non gareggerò più, magari guarderò da lontano, ma sarò sempre un fan di questo sport – ha detto ai microfoni di “Race Fans” -. E spero che Stefano Domenicali resti qui per molto tempo. Io sarò sempre dall’altro capo del telefono e gli dirò: ‘Ehi, perché non fai così? Non stai facendo abbastanza’. Sarò sempre una spina nel fianco, nella speranza di poter far scaturire qualcosa di interessante”. 
    Le parole di Hamilton
    Hamilton ha poi parlato del rapporto con Sebastian Vettel, con cui ha lottato in più stagioni per il titolo: “Con Seb abbiamo disputato delle gare fantastiche in passato e sono molto orgoglioso di lui, per come ha affrontato il suo percorso, per come si è aperto, per come è stato schietto e per come ha trovato cose su cui si è espresso e continua a farlo. Non ho dubbi che qualsiasi cosa abbia intenzione di fare in futuro, continuerà a farlo. È difficile essere amici quando si è coinvolti in una battaglia l’uno contro l’altro, nella quale uno vince e l’altro no. La guerra psicologica che si affronta è dura, ma sono grato di aver superato quella fase ed essere buoni amici. Credo che continueremo a crescere e ad essere amici ancora migliori in futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton fedele alla Mercedes: “Qui per restare fino alla fine”

    ROMA – La carriera di Lewis Hamilton è arrivata al capolinea? Neanche per sogno. Emerge questo dall’intervista che il sette volte campione del mondo ha concesso ai microfoni ufficiali della Formula 1. Il finale di stagione dell’anno scorso è stato deludente, quest’anno la vittoria non è ancora arrivata, ma Hamilton risponde: “Per anni ci sono state voci sul mio ritiro. Io mi sento più in forma che mai. Amo quello che sto facendo e non ho intenzione di fermarmi presto“. Il pilota della Mercedes sente quindi che ha ancora molto da dare al mondo delle quattro ruote e in particolare alla scuderia di Brackley e aggiunge: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di stare con la Mercedes. C’è molto lavoro, molto da realizzare insieme, e penso che sarò sempre con la Mercedes fino all’ultimo dei miei giorni”.
    Le parole di Hamilton
    Lewis Hamilton quindi non lascia, anzi raddoppia e mette sul piatto l’ipotesi di diventare per l’ottava volta in carriera campione del mondo, impresa sfuggitagli l’anno scorso. “Sento di poter correre per un po’ più a lungo. Vincere il titolo? È una sfida. Visto che nessun pilota nella storia c’è mai riuscito, voglio provarci”. “Immagino che, invecchiando, ti rendi conto che il viaggio è la parte più importante”, chiosa però Hamilton, consapevole dei suoi ormai 37 anni e del fatto che il tempo a sua disposizione non è indefinto. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Hamilton a pezzi prima di Silverstone 2021, l'aria era tesa”

    ROMA – “È stato più Verstappen a entrare nella testa di Hamilton, che il contrario. Quest’ultimo era il sette volte campione che improvvisamente aveva tutto da perdere”. Ai microfoni di “Beyond The Grid” podcast ufficiale della Formula 1, Christian Horner torna così sul duello mondiale che ha caratterizzato tutto il 2021: quello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. “Max – continua il team principal della Red Bull – era il ragazzino che si prendeva ogni rischio e che le provava tutte e da perdere non aveva niente. Alcuni dei suoi sorpassi lo scorso anno sono stati stupefacenti. E si vedeva come questi abbiamo iniziato a innervosire Lewis”. “C’era tensione e lo si sentiva. Non ho mai sentito Hamilton riconoscere le capacità di Verstappen”, ha aggiunto il britannico.
    L’incidente a Copse
    Per irrobustire la sua tesi, Horner rievoca il Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno, quando alla curva Copse Verstappen è andato violentemente a muro dopo un contatto con lo stesso Hamilton. “Dopo che Hamilton si era qualificato in pole a Silverstone e Max ha vinto la gara Sprint, si vedeva che Lewis era come spezzato. E se Max fosse riuscito a sorpassare a Copse io credo che avrebbe preso il largo”. “La rivalità ha toccato più Hamilton che Verstappen, perché Max aveva tutto da guadagnare in quella situazione”, ha sostenuto Horner. “La rivalità con Leclerc è diversa, perché loro due hanno corso l’uno contro l’altro fin da quando erano bambini e c’era un rispetto reciproco”, conclude poi Horner, tornando al 2022, dove in molti si aspettavano una lotta aperta fino alla fine tra Verstappen e Leclerc. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Hamilton non ha mai riconosciuto il valore di Verstappen”

    ROMA – La Formula 1 2022 sta per volgere al termine e Max Verstappen è vicino a mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale. Tuttavia, a far discutere è ancora l’epilogo della scorsa stagione e il duello tra l’olandese e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo con la Mercedes. A parlare del 2021 è Christian Horner, team principal della Red Bull, che al podcast ufficiale del Circus “Beyond The Grid” racconta: “È stato più Verstappen a entrare nella testa di Hamilton, che il contrario. Quest’ultimo era il sette volte campione che improvvisamente aveva tutto da perdere. Max era il ragazzino che si prendeva ogni rischio e che le provava tutte e da perdere non aveva niente. Alcuni dei suoi sorpassi lo scorso anno sono stati stupefacenti. E si vedeva come questi abbiamo iniziato a innervosire Lewis”. “C’era tensione e lo si sentiva. Non ho mai sentito Hamilton riconoscere le capacità di Verstappen”, ha aggiunto il britannico.
    L’episodio di Silverstone
    Per irrobustire la sua tesi, Horner rievoca il Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno, quando alla curva Copse Verstappen è andato violentemente a muro dopo un contatto con lo stesso Hamilton. “Dopo che Hamilton si era qualificato in pole a Silverstone e Max ha vinto la gara Sprint, si vedeva che Lewis era come spezzato. E se Max fosse riuscito a sorpassare a Copse io credo che avrebbe preso il largo”. “La rivalità ha toccato più Hamilton che Verstappen, perché Max aveva tutto da guadagnare in quella situazione”, ha sostenuto Horner. Parlando della stagione in corso, Horner poi conclude: “La rivalità con Leclerc è diversa, perché loro due hanno corso l’uno contro l’altro fin da quando erano bambini e c’era un rispetto reciproco”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton giura amore alla Mercedes: “Qui per restare fino alla fine”

    ROMA – “Per anni ci sono state voci sul mio ritiro. Io mi sento più in forma che mai. Amo quello che sto facendo e non ho intenzione di fermarmi presto“. Sono parole chiare e mirate quelle che Lewis Hamilton pronuncia ai microfoni ufficiali della Formula 1. Il pilota della Mercedes sente che ha ancora molto da dare al mondo delle quattro ruote e in particolare alla scuderia di Brackley e aggiunge: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di stare con la Mercedes. C’è molto lavoro, molto da realizzare insieme, e penso che sarò sempre con la Mercedes fino all’ultimo dei miei giorni”.
    Niente pensione
    Lewis Hamilton quindi non lascia, anzi raddoppia e mette sul piatto l’ipotesi di diventare per l’ottava volta in carriera campione del mondo, impresa sfuggitagli l’anno scorso. “Sento di poter correre per un po’ più a lungo. Vincere il titolo? È una sfida. Visto che nessun pilota nella storia c’è mai riuscito, voglio provarci”. Giunto a 37 anni, il tempo a disposizione di Hamilton però non è molto e il pilota Mercedes prova a prendere con filosofia l’età che avanza: “Immagino che, invecchiando, ti rendi conto che il viaggio è la parte più importante”, ha concluso il britannico di Stevenage. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Regole rispettate a Monza, non come Abu Dhabi”

    ROMA – “Non sono arrabbiato per il finale della gara perché queste sono le regole. Solo una volta nella storia non si sono seguite le regole, come invece hanno fatto oggi. Lì hanno cambiato il risultato del campionato. Ma è andata come è andata“. Alla fine delGran Premio d’Italia, chiuso con in pista ancora la safety car, Lewis Hamilton spiega a “Sky Sports” il suo punto di vista sulla scelta della FIA, che tanto ha scontentato la Ferrari. Stesso episodio (safety car sul finale), ma gestione diversa per il finale della Formula 1 2021 ad Abu Dhabi, dove Lewis Hamilton ha perso l’occasione di vincere l’ottavo titolo mondiale. Ed è a questo che il sette volte iridato si riferisce quando parla al termine della tappa di Monza.
    Le parole di Hamilton
    Resta però l’amaro in bocca per un finale soffocato, con Hamilton che poteva sfruttare questa chance per ambire a qualcosa di più del quinto posto. “Lottare fino alla fine? Sì chiaro, mi sarebbe piaciuto – risponde il pilota Mercedes. Chi mi stava dietro aveva gomme fresche, non so se avrei potuto lottare davanti con Sainz, ma ci avrei sicuramente provato. Tutto questo però mi riporta alla memoria dei ricordi”, ha poi concluso Hamilton, dimostrando come la gara del 2021 sia rimasta una ferita aperta per lui. LEGGI TUTTO

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    F1, verdetto amaro per Hamilton: dopo 11 anni è fuori dalla lotta mondiale

    ROMA – Oltre a quelli riguardanti Ferrari e Red Bull, c’è un altro grande verdetto che scaturisce dal Gran Premio d’Italia:Lewis Hamilton non potrà diventare campione del mondo. I punti da Max Verstappen, dopo la sedicesima tappa della Formula 1, sono infatti diventati 167, una distanza incolmabile anche se il britannico dovesse arrivare primo in tutti i Gran Premi (compresa la gara sprint in Brasile) con tanto di giri veloci e ritiri da parte dell’olandese. Un verdetto negativo storico per Hamilton, che si ritrova così fuori dai giochi mondiali a sei gare dalla fine: non accadeva dal 2011, quando il pilota correva per la McLaren e non era ancora scattata l’era ibrida.
    Il duello con Schumacher
    Con la matematica che ha azzerato le chance mondiali Hamilton, la Mercedes non può fare altro che certificare il fallimento di un progetto, quello del 2022, che già dalle prime gare era evidente. Ferrari e Red Bull si sono spartite le sedici tappe finora disputate, lasciando solo podi alla casa di Brackley, ancora alla ricerca di una prima vittoria stagionale. In ballo per Hamilton c’è poi la statistica degli anni consecutivi in Formula 1 con almeno un trionfo in una gara. Al momento il sette volte campione del mondo è appaiato a quota 15 con Schumacher. Se Hamilton non dovesse vincere nelle restanti sei tappe, questa striscia positiva, che continua dal 2007, si interromperà, impedendo il sorpasso sul tedesco. LEGGI TUTTO