consigliato per te

  • in

    BMW iX, tutta la rivoluzione elettrica in un SUV

    La BMW è pronta a lanciarsi nel futuro dell’elettrico grazie alla iX. La nuova vettura, infatti, è stata definita come il simbolo del nuovo corso della Casa tedesca – che ha già prodotto un veicolo ad emissioni zero -, ma che con il suo nuovo SUV sercherà finalmente di raggiungere il tanto atteso punto di svolta. La iX è molto più avanzata in fatto di tecnologia e comfort nell’uso quotidiano e abbiana tutto questo anche alla sua grande capacità sul lato dell’autonomia. L’obiettivo, dunque, resta sempre quello, ovvero: creare nel minor tempo possibile un’intera gamma di auto 100% elettriche e totalmente connesse, ma che non siano da meno neanche nelle prestazioni. 
    BMW, con iX3 debutta il Fast Charger flessibile
    Tecnologia da ammiraglia
    BMW per il suo nuovo modello elettrico ha deciso di adottare la sigla Sap, Sport Activity Vehicle, a sottolineare l’attenzione della Casa verso aspetti come sostenibilità, spaziosità e benessere degli occupanti. La iX si presenta come una vera e propria ammiraglia dal punto di vista tecnologico, ma anche per le dimensioni generose. BMW definisce la nuova elettrica “lunga e larga come una X5, alta come una X6 e con i cerchi delle dimensioni della X7”. Quanto basta per inscrivere la nuova bavarese nella fascia alta del mercato, là dove le elettriche non sono praticamente ancora arrivate.

    Un modello inedito anche dal punto di vista dello stile, quello che BMW ha svelato. Oltre a presentare tante nuove soluzioni tecniche, la iX rappresenta un manifesto del design della Casa per la prossima generazione di vetture. Linee pulite ed essenziali rese tali anche dalla particolare struttura delle auto a batteria, che lasciano libertà ai designer e che possono fare a meno di prese d’aria e altri elementi imprescindibili sulle vetture a motore termico. La griglia del classico doppio rene è quasi del tutto chiusa e ospita i sensori degli ADAS, e la maggior parte dei componenti esterni (dalle maniglie alla telecamera posteriore, passando per i lavavetri) sono perfettamente integrati e nascosti per mantenere inalterata la purezza delle linee.
    Progresso al servizio dello stile anche per quanto riguarda i fari, i più sottili mai montati da BMW, realizzati con tecnologia Full Led Laserlight. Il risultato è un design minimale ed estremamente aerodinamico che si traduce in un CX di 0,25, autentico record per una vettura così alta.
    Nuova BMW M4 Coupé: gli scatti
    Tempi ridotti e autonomia elevata
    Nonostante le grandi dimensioni, la nuova BMW iX garantirà un’autonomia elevata e tempi di ricarica ridotti. Oltre a prestazioni degne del Marchio che porta sul cofano: il powertrain prevede infatti la presenza di due motori elettrici con una potenza complessiva di 500 cv, sufficienti per garantire un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi. E nonostante questo mantenendo una percorrenza di oltre 600 km con una sola ricarica, certificata tramite protocollo WLTP. I numeri tuttavia non sono ancora definitivi visto che l’auto è in fase di sviluppo, ma rendono l’idea del grande lavoro svolto dalla Casa bavarese dal punto di vista dell’efficienza dell’auto e delle batterie.
    Anche la ricarica vanta prestazioni apprezzabili, con la possibilità di rifornire l’auto con corrente continua fino a 200 kW. In questo caso per ripristinare la batteria dal 10 all’80% sono necessari appena 40 minuti. Connettendo l’auto alla colonnina ricarica veloce è possibile guadagnare 120 km di autonomia in appena dieci minuti.Per realizzare il motore e le batterie della iX, BMW ha deciso di utilizzare solo materiali il più possibile sostenibili: niente terre rare (la cui estrazione risulta più dannosa per l’ambiente), mentre la batteria è stata concepita in modo tale da aver un alto tasso di riciclaggio. L’energia realizzata per produrre le celle degli accumulatori proviene da fonti rinnovabili e sono tanti i materiali riciclati e sostenibili scelti da BMW, come il legno certificato FSC e la pelle conciata con estratti di foglie di olivo.
    MINI, alleanza con Great Wall e nuovi modelli elettrici
    Comfort e abitabilità al top
    La diversa struttura delle vetture elettriche consente anche di disporre di maggiore abitabilità, vista l’assenza di elementi meccanici come la trasmissione e la disposizione delle batterie sotto al pianale. Lo spazio è uno dei punti di forza di questa iX e su cui BMW ha focalizzato la sua attenzione, tanto da dichiarare che l’auto è stata progettata “dall’interno verso l’esterno”. L’abitacolo è stato completamente riprogettato rispetto agli altri modelli della Casa, a partire dal volante che, per la prima volta, ha forma esagonale per facilitare l’accesso del guidatore e la leggibilità della strumentazione. Quest’ultima è costituita da due schermi, uno da 12”3 e uno da 14”9.
    La filosofia del design minimale e pulito che caratterizza gli esterni viene ripresa anche dentro l’auto, con la maggior parte degli elementi che risultano nascosti o integrati nelle linee dell’abitacolo. L’essenzialità si estende anche gli sportelli, privi di cornice, mentre la luminosità dello spazio interno è garantita dal più grande tetto panoramico mai montato su una BMW. Realizzato in unico pezzo di vetro, si estende per tutta la vettura senza essere inframezzato da alcun montante. La dotazione tecnologica rappresenta il massimo di quella offerta da BMW, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello della connettività. Con un’attenzione particolare all’impianto audio, che offre 30 altoparlanti e numerose funzioni, inclusa quella 4D.
    La BMW iX, che verrà prodotta nello stabilimento di Dingolfing, arriverà sulle strade nella seconda metà del 2021, portando con sé la rivoluzione elettrica della Casa bavarese.
    Mini Electric, a Lucca il tributo a Flash e ai fumetti LEGGI TUTTO

  • in

    Hyundai-Kia e Ionity, accordo 'green' per le ricariche sostenibili

    Hyundai e Kia, il futuro è sempre più elettrico: le due Case coreane hanno stretto una joint venture con Ionity. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di una rete di ricarica veloce in tutta Europa garantendo agli automobilisti la possibilità di viaggiare a zero emissioni anche su lunghe tratte. L’accordo, che prevede anche l’ingresso del gruppo coreano nel capitale azionario di Ionity, è stato approvato dalle autorità economiche e ora si appresta a prendere ufficialmente il via.
    Kia, 7 modelli elettrici in arrivo a partire dal 2021
    Focus sulle ricariche veloci
    La gamma elettrica di Hyundai-Kia si sta ampliando rapidamente e nei piani delle due Case ci sono numerosi modelli a batterie in fase di sviluppo e che verranno presentati nei prossimi anni. Alla grande offerta di modelli a zero emissioni il gruppo coreano vuole affiancare un’adeguata rete di ricarica, affinché le vetture green dei due Marchi possano essere fruibili per ogni tipo di uso e non solo nelle città. In particolare Ionity nella sua rete mette a disposizione colonnine con una potenza fino a 350 kW che permettono ricariche veloci.
    Hyundai Kona Electric, record al Lausitzring FOTO
    La strada che l’azienda tedesca di infrastrutture elettriche percorrerà insieme a Hyundai-Kia è quella non solo di garantire ricariche veloci e disponibili ovunque, ma anche di rifornire le colonnine con energia ricavata al 100% da fonti rinnovabili, per rendere la mobilità elettrica davvero a zero emissioni. L’investimento operato dalle due Case coreane in Ionity contribuirà a proseguire questa politica rendendo sempre più sostenibile viaggiare in auto.
    Hyundai presenta la sua nuova auto elettrica per i bambini
    Innovazioni per la eco-mobilità
    “Per Hyundai e Kia, l’esperienza del prodotto e del cliente è strettamente correlata alla funzionalità e facilità d’uso – ha spiegato Thomas Schemera, Executive vicepresidente di Hyundai Motor Group – Investendo in Ionity, ora facciamo parte di una delle reti di infrastrutture di ricarica più complete in Europa. Ci impegniamo a fornire soluzioni olistiche per rendere più semplice che mai il passaggio all’eco-mobilità”.
    Kia e-Soul: foto
    “Con l’ingresso di Hyundai Motor Group, diamo il benvenuto ad un partner autorevole con esperienza internazionale nel campo della mobilità elettrica – ha aggiuntoil ceo di Ionity Michael Hajesch – Da oggi, perseguiremo congiuntamente l’obiettivo di illustrare alle persone la mobilità elettrica e promuovere innovazioni in questo settore, per rendere i viaggi con i veicoli elettrici la nuova normalità, anche su distanze decisamente importanti”.
    Genesis, il Marchio premium di Hyundai arriva in Europa LEGGI TUTTO

  • in

    Con due pedali allo scooter elettrico lo “trasforma” in bici: 951 euro di multa!

    Lo scorso 5 novembre, intorno alle 16.30 di pomeriggio, i poliziotti di pattuglia nel Centro Storico di Modena si sono insospettiti notando un signore anziano in sella a uno scooter elettrico con due pedali fissati al mezzo. Una volta fermato il conducente, gli agenti hanno evidenziato come lo scooter avesse un acceleratore sul manubrio e che a pedali fermi il motore non si fermava.
    Bici a pedalata assistita? No…
    In pratica, il signore, un 73enne modenese, ha spiegato di aver acquistato il mezzo tramite una televendita, ed era convinto che bastasse applicare due pedali per trasformare lo scooter in una bicicletta a pedalata assistita. La legge italiana in realtà dice tutt’altro: per essere considerata bicicletta, l’azione propulsiva del motore elettrico di un veicolo deve avvenire esclusivamente quando siano già stati azionati i pedali, e inoltre si deve interrompere se il ciclista smette di pedalare. In sostanza, non basta semplicemente fissare due pedali.
    Ekooter, scooter ma anche trolley
    Il protagonista dell’episodio avrebbe dovuto anche consultare l’articolo 50 del Codice della Strada, che considera velocipedi “le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kW, la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km orari o prima se il ciclista smette di pedalare”.
    951 euro di multa e sequestro del mezzo
    In definitiva, quello del 73enne era un ciclomotore a tutti gli effetti. La Polizia locale ha quindi potuto accertare che lo scooter era sprovvisto di copertura assicurativa e mancata immatricolazione, senza dimenticare che il conducente viaggiava senza casco. Risultato: multa da 951 euro e sequestro amministrativo del mezzo. 
    Il boom delle biciclette tra incentivi Covid e sostenibilità…ma la sicurezza? LEGGI TUTTO

  • in

    Reevo Hubless, e-bike senza raggi e con antifurto

    Una e-bike senza raggi né mozzi. Un’utopia direbbero alcuni. Una bici del futuro direbbero altri. Tutto questo sta per diventare realtà: la e-bike in questione è la Reevo Hubless e a progettarla ci ha pensato la Beno Technologies. La società con sede a Seattle ha fatto anche di più, organizzando un crowfounding sulla piattaforma Indiegogo per raccogliere finanziamenti affinché la Reevo Hubless possa essere prodotta. Puntavano ad arrivare a 50mila dollari, in realtà ne hanno raccolti oltre 1.400.000 (quasi 1milione e 200mila euro). Da sottolineare che, per i finanziatori del progetto è previsto uno sconto di circa il 40% sul prezzo della bici elettrica, il costo base è di circa 2.800 euro, scontato 1.800.
    Disastro Bonus Mobilità, esauriti i voucher il Ministero assicura: “Conservate gli scontrini per i nuovi fondi”
    Tecnologia all’avanguardia

    Ma cos’ha di speciale la Reevo Hubless? Basta dare un’occhiata, anche distratta, alle foto per capire che l’e-bike non ha mozzi né raggi. Andando più nel dettaglio, sulle ruote (decisamente fuori dal comune) poggi la struttura del telaio in alluminio e ABS: a fare da collegamento un doppio cerchione, uno è fisso mentre l’altro ruota su cuscinetti e regge lo pneumatico. Allo shock che segue la vista delle ruote senza raggi, c’è da sottolineare la tecnologia di cui il mezzo è dotato. La Reevo Hubless ha un antifurto, con blocco ruota integrato, ed è nascosto nel telaio. Per sbloccarlo c’è un sensore di impronte digitali, mentre lungo il telaio ci sono sensori di tracciamento GPS, grazie ai quali il proprietario è sempre aggiornato sulla posizione del mezzo. Anche il cavalletto è nascosto e i fari sono a Led (quello frontale da ben 800 lumen). C’è la connettività Bluetooth, non manca la presa USB per ricaricare i dispositivi che trovano il proprio posto nel supporto sul manubrio.
    Autonomia di 60 km
    Il motore della Reevo Hubless è da 250 kW dotato di batteria da 504 Wh (48 V per 10,5 Ah), rimovibile e con tempo di ricarica di tre ore. L’autonomia dichiarata dalla Beno Technologies è di 60 km. La produzione dovrebbe partire tra il 2020 e l’anno nuovo con consegna prevista da marzo 2021 per gli esemplari già prenotati dai finanziatori del progetto. Per gli altri, si dovrà attendere ottobre 2021.
    Ducati e-Scrambler adesso anche in versione “Matte Grey” LEGGI TUTTO

  • in

    Ekooter, scooter ma anche trolley

    Scooter elettrico, in via ufficiale. Assimilabile al monopattino, dalle forme, e di conseguenza alla fascia della micromobilità. All’occorrenza, anche un trolley. Ekooter, il veicolo del brand britannico Ekoo, è tutto questo.
    Da scooter a trolley: la trasformazione

    Un mix a due ruote, capace di ripiegarsi e assumere la forma di un anello, in modo da essere trasportato come un trolley. Una caratteristica dovuta al suo telaio in alluminio ricurvo e a un sistema di cerniere: in pratica, la ruota posteriore si ripiega sulla parte nel telaio curvo, mentre l’anteriore si ripiega dall’altro, collegandosi così a quella davanti. Infine, grazie a delle rotelle situate sul lato inferiore del telaio e al manubrio che diventa una maniglia, ecco che il veicolo è diventato un trolley facilmente trasportabile. La Ekoo dichiara che l’intero processo avviene in un lasso di tempo dai 5 ai 7 secondi in tutto.
    100 km d’autonomia, 25 km/h di velocità massima
    Ma prima di essere un trolley, Ekooter è innanzitutto un veicolo a due ruote spinto da un motore elettrico da 350 watt (ubicato al mozzo posteriore) alimentato da una batteria Samsung da 10,5 Ah, per una velocià massima di 25 km/h e un’autonomia considerevole di 100 km. Il peso è di 18 kg. La ricarica richiede dalle 2 alle 3 ore.
    Scooter, quale conviene di più? Guida all’acquisto
    Gli pneumatici da 14″, l’illuminazione anteriore e posteriore (luce del freno compresa) a LED, il freno a disco davanti e uno a tamburo dietro completano il quadro di Ekooter, che la Casa madre proporrà in futuro anche in versione Light, con batteria da 7 Ah, autonomia di 64 km e peso di 15 kg.
    Due versioni, due prezzi
    La versione standard di Ekooter costa 1.512 dollari, mentre la Light è in listino a 1.291 dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Tesla Full Self Driving, il prezzo di vendita parte da 8.600 euro

    Si alza il prezzo di Tesla Full Self Driving. La guida assistita di livello superiore delle auto elettriche di Elon Musk è prossima a un passo in avanti, con nuove funzionalità. Intanto il prezzo dell’opzione sul configuratore americano è stato alzato a 10.000 dollari.
    La nuova versione non è ancora disponibile, al momento è nella versione Beta in fase di collaudo finale presso alcuni clienti, ma ovviamente acquistando ora il pacchetto, si auto installerà sulle vetture direttamente con aggiornamento over the air, che le Tesla scaricheranno automaticamente appena connesse a una rete wireless.
    Le nuove funzionalità del Tesla Full Self Driving
    La nuova versione dello FDS, non ha ancora una data di rilascio. Si tratterà in ogni modo della guida assistita di livello 2 più avanzata sul mercato, che aggiungerà la gestione di fermate e ripartenze da semafori o incroci, una superiore velocità in tutti i tipi di assistenza e visione degli ambienti esterni in 4D invece che in due dimensioni: quindi molto più preciso.
    Tesla FSD, Musk annuncia la nuova versione LEGGI TUTTO

  • in

    Rolls-Royce, il nuovo aereo elettrico punta al record mondiale

    Non solo auto elettriche. L’inquinamento e il cambiamento climatico rappresentano problemi sempre più rilevanti a livello globale, e sostituire i tradizionali motori a scoppio con nuovi powertrain a batteria sembra uno dei modi più efficaci per salvare il pianeta. Una tecnologia, quella elettrica, che sta prendendo piede rapidamente sulle auto e altri veicoli su gomma, ma che è allo studio anche su mezzi ben più grandi e inquinanti. Come gli aerei, che costituiscono una importante fonte di sostanze dannose per l’ambiente ma che almeno a breve non potranno essere elettrificati. La strada sembra comunque essere segnata e uno dei primi passi lo sta per compiere Rolls Royce plc, che tra pochi mesi tenterà di battere il record di velocità per velivoli elettrici.
    Nuova Rolls Royce Ghost, super lusso senza eccessi
    Si sfiorano i 500 km/h
    Conosciuta principalmente per le auto di lusso, Rolls Royce è uno dei più importanti produttori di motori per aerei al mondo, secondo solo alla General Electric. Al momento la divisione aeronautica e quella automobilistica di Rolls Royce non hanno collegamento diretto (nel 1973 la società venne divisa in due aziende indipendenti che presero strade diverse) ma i natali, quelli dati da Charles Rolls e Henry Royce, sono gli stessi. E sia che produca motori aeronautici che automobili di lusso, Rolls Royce rappresenta un orgoglio unico per la Gran Bretagna.
    Ora per la Rolls dei cieli è arrivato il momento di guardare in maniera decisa al futuro. Un passo in avanti verso l’elettrificazione dei cieli, che al momento appare ancora lontana ma non irraggiungibile. Il Marchio inglese ha infatti approntato un innovativo velivolo dotato di motore elettrico e batterie che punterà a battere il record di velocità per un aereo a zero emissioni. Un primato che attualmente appartiene all’Extra 330LE che nel 2017 in Germania raggiunse i 342,86 km/h. Per l’aereo Rolls Royce l’obiettivo è invece quello di raggiungere le 300 miglia orario, vale a dire quasi 500 km/h.

    Per farlo la casa britannica ha messo in campo le sue migliori tecnologie. A partire da un motore elettrico in grado di sviluppare 500 cavalli, la cui energia di funzionamento verrà garantita da un pacco batterie con 6.000 celle. Minuziosa e lunga la preparazione dell’impresa, basti dire che il motore ha girato al banco per 9 mesi, e altri miglioramenti e controlli verranno affettuati nei mesi che ci separano dal decollo del prototipo.
    Rolls Royce Ghost, sul cruscotto brilla l’Illuminated Fascia
    Elettrificazione dei cieli
    “L’elettrificazione è una parte importante della nostra strategia di sostenibilità che porterà all’azzeramento delle emissioni dopo il 2050”, ha spiegato il direttore di Rolls-Royce Electrical Rob Watson. Grande l’entusiasmo per l’impresa, vista l’entità dei soggetti coinvolti. Il progetto infatti è stato per metà finanziato dal governo inglese attraverso Aerospace Technology Institute. “L’importanza di aver raggiunto questo traguardo non deve essere sottovalutata. il team Accel sta sperimentando l’integrazione di batterie, motori e meccanismi ad alte prestazioni per fornire un sistema di propulsione elettrica in un ambizioso programma di test di volo” ha aggiunto Mark Scully, responsabile della tecnologia per i sistemi avanzati e la propulsione di ATI.

    Quella verso l’elettrificazione completa dei velivoli sarà comunque un processo lento. Il prototipo Rolls Royce sarà infatti un monoposto piccolo e leggero, adatto solo a brevi tragitti, ben lontano dalle necessità di un aereo di linea che deve trasferire una stazza di centinaia di tonnellate per migliaia di chilometri. Ma la storia dell’aeronautica, iniziata nel 1903 con un volo di 36 metri grazie aifratelli Wright, insegna che i progressi avvengono rapidi e inesorabili. In cui le imprese simboliche, come quella che si prepara a tentare Rolls Royce, costituiscono tappe fondamentali.
    Rolls-Royce, il design della nuova cabrio è di una bambina di 8 anni LEGGI TUTTO