consigliato per te

  • in

    Gp Ungheria, Leclerc che errore: Ferrari distrutta e bandiera rossa

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornaleCorriere dello Sport.itABBONATI LiveABBONATI Leggi il giornaleCercaAccedi LEGGI TUTTO

  • in

    Il disastro Ferrari al muretto è totale: ora basta! Inutile avere l'auto migliore

    TORINO – La macchina c’era, il pilota c’era. E la squadra dov’era? La Ferrari incassa in Ungheria la peggiore sconfitta della stagione, un vero e proprio disastro, figlio di una strategia incomprensibile. L’obiettivo della doppietta a Budapest si trasforma nella resa definitiva e inappellabile nella corsa al Mondiale di Formula 1. Non solo, perfino il 2° posto fra i costruttori non è oggi al sicuro, con la rinascita della Mercedes che piazza Hamilton e Russell alle spalle di Verstappen. La scelta scellerata di montare le gomme dure a Leclerc quando era al comando non trova spiegazioni, per quanto ci si sforzi di scorgere una logica. Verstappen festeggia metà del bis mondiale: partito decimo con gomme rosse, ha rimontato senza troppi sforzi, permettendosi pure un testa coda senza conseguenze. Con Sainz 4° e Leclerc 6° non c’è altro da fare che raccogliere i cocci e interrogarsi sulle pesanti lacune strategiche, inutile avere la miglior macchina se poi non si è in grado di sfruttarla. Il peggior modo di andare in ferie. LEGGI TUTTO