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    Nazionali pallavolo, ufficiali i rinnovi di Velasco e De Giorgi (tra risate e sfottò)

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI tutti i temi trattati) sono stati anche l’occasione, voluta dal presidente Giuseppe Manfredi, di porre la firma, che come detto ironicamente da De Giorgi “è l’unica che conta altrimenti i contratti non valgono”, sui nuovi contratti appunto dei due ct delle nazionali maggiori Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi. Un prolungamento che varrà per il prossimo quadriennio olimpico fino ai Giochi di Los Angeles 2028.Il resto degli staff verrà ufficializzato in seguito, ma entrambi i due ct hanno lasciato intendere che qualche novità dovrebbe esserci. Ad oggi l’unico che ha già firmato è Massimo Barbolini, secondo di Velasco nella nazionale femminile. Una firma “anticipata” su richiesta del tecnico per l’impegno negli Stati Uniti, nel nuovo campionato LOVB, che lo terrà impegnato fino ad aprile.Sia De Giorgi che Velasco, poi, hanno precisato quanto il doppio incarico non faccia per loro, ma comprendano ugualmente la necessità di altri allenatori di non staccare mai. “Io ho bisogno di tempo per studiare e per riflettere – ha argomentato Velasco –. Trovo difficile poter riflettere se appena finisco con la nazionale devo cominciare con un club, e viceversa. Oltre a caricare le pile, anche fisicamente, io durante l’inverno giro per tutte le società, parlo con gli allenatori, guardo gli allenamenti, prendo appunti, vado alle partite, oltre a guardare tutte, ma proprio tutte, le partite del campionato. Guardo meno la prima fase delle coppe europee perché è troppo facile per le squadre italiane, guardo quando arrivano più avanti. Per tutto questo ci vuole tempo, e io non potrei farlo se allenassi un club. Io devo guardare tutto con l’occhio dell’allenatore della nazionale, non dell’allenatore del club che deve preparare la partita”.Velasco ha poi chiuso con una battuta, che però tanto battuta non è. “A Ferdi (De Giorgi, ndr) ho detto: tu nei prossimi quattro anni devi perdere tutte le partite tranne quelle di qualificazione olimpica, altrimenti alle Olimpiadi non ci vai. Così poi se vinci un bronzo sei un eroe”. Questo a margine di un discorso sul famoso argento olimpico vinto con la nazionale maschile che lo fa arrabbiare ancora oggi perché, a suo dire, è stata la medaglia meno celebrata, a torto, della storia.“Perché quello che succede in Italia è che vincere non conviene. Se uno vince poi è condannato a vincere. Sempre. E se arrivi secondo in una manifestazione tutti a chiedersi come mai. E la cosa drammatica è quando a fare certe domande sono persone che hanno fatto sport. Noi abbiamo vinto 15-13 nella semifinale mondiale del 1990 col Brasile e sembra che abbiamo stravinto, ma abbiamo vinto per due palloni. E poi abbiamo perso per due palloni. E questo è il bello e il doloroso dello sport. La cosa che mi rende molto fiero è che quella squadra, dopo aver perso, non ha dato la colpa a nessuno. Nè tra di noi o all’arbitro o alla sfortuna. Che cosa abbiamo detto? Siamo stati zitti. Quel messaggio di educazione che ha dato quella squadra nel lontano 1996 dovrebbe essere preso a modello dalle nuove generazioni”.De Giorgi, ovviamente, grande uomo di comunicazione pure lui, umorista nato, ha subito colto la palla al balzo e rivolgendosi al presidente Manfredi ha detto “Oh, allora il programma per i prossimi quattro anni io ce l’ho, l’ha detto Julio. Mo, non è che stiamo a discutere pure quello che dice Julio”. Risate in platea e sul palco e occhiataccia, ironica anche questa, da parte del presidente federale.Poi De Giorgi ha concluso con un’altra battuta delle sue riguardo il contratto appena siglato: “Come categoria di allenatori bisogna ringraziare Julio perché lui, arrivando fino a Los Angeles, quindi alla sua veneranda età, ha alzato praticamente l’asticella. Adesso quando io firmo dei contratti e qualcuno mi dice che ho più di sessant’anni, dico ‘guarda che Velasco…”. Altre risate, altri applausi. Ora avanti tutta! Si riparte con lo spirito giusto, ma su questo non vi era dubbio alcuno.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Sport Industry Talk, presente a Roma il presidente federale Manfredi per la 6° edizione

    Si è svolto oggi a Roma, presso il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il sesto convegno organizzato da RCS Sport sull’economia dello sport: investimenti, grandi eventi e ricadute sul territorio.Tanti gli esponenti del panorama politico e sportivo nazionale che hanno aderito a questa importante tavola rotonda. Ha partecipato al dibattito anche il presidente federale Giuseppe Manfredi; che nel corso del suo intervento, moderato dal giornalista Daniele Dallera, ha trattato diversi argomenti.

    Il presidente Manfredi ha parlato: dei successi delle nazionali azzurre (tra i quali spicca il meraviglioso oro Olimpico conquistato dalle azzurre della pallavolo a Parigi; l’importanza delle strutture sportive per l’attività di base e il ritorno del boom di tesserati. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paolo Nicolai è il nuovo direttore tecnico delle squadre nazionali di Beach Volley

    Nella storica Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno si è tenuta una seduta del Consiglio Federale, aperta ieri dal saluto del sindaco locale Marco Fioravanti a cui sono seguiti i ringraziamenti della Federazione per l’ospitalità.

    Il presidente Giuseppe Manfredi ha poi esposto il nuovo progetto delle squadre nazionali di beach volley per il quadriennio olimpico 2025-2028. La direzione tecnica femminile è stata affidata a Caterina De Marinis, mentre Paolo Nicolai ricoprirà la carica di direttore tecnico del settore maschile. L’atleta abruzzese, infatti, dopo un’eccezionale carriera, nel corso della quale brillano la medaglia d’Argento Olimpica a Rio de Janeiro 2016, i 3 Campionati Europei vinti, diversi successi nel World Tour e tanti altri risultati storici per il beach italiano, ha deciso di intraprendere questa nuova avventura professionale, sempre al fianco della Federazione. Paolo Nicolai e Caterina De Marinis terranno una conferenza stampa presso la sede Fipav, giovedì 28 novembre, durante la quale saranno comunicati i programmi per il prossimo quadriennio olimpico che porta a Los Angeles 2028. 

    ORGANISMI INTERNAZIONALI – Il presidente ha aggiornato il Consiglio sui rapporti con gli organismi internazionali, in particolare sul recente incontro con il Presidente CEV Roko Sikirić, al quale Manfredi ha espresso i migliori auguri di buon lavoro, e sulla riunione avuta a Losanna con il presidente FIVB Ary Graca e il direttore generale Fabio Azevedo. Entrambi gli organismi internazionali hanno ribadito il ruolo centrale della FIPAV nell’attività internazionale, ricevendo in cambio la piena disponibilità da parte del presidente federale a collaborare per la crescita del movimento. 

    SEDI PERIFERICHE – Il Consiglio Federale ha affrontato il tema delle sedi dei comitati periferici nei locali di Sport e Salute. L’argomento verrà approfondito quanto prima, non appena saranno ricevuti tutti i dati da parte dei comitati interessati. 

    TORNEO WEVZA U16 – Il Comitato Territoriale di Messina, in collaborazione con il Cr Sicilia, organizzerà il prossimo torneo Wevza U16 femminile, in programma dal 3 al 5 gennaio 2025.

    GUIDA PRATICA BEACH VOLLEY – Approvata la nuova Guida Pratica per il Beach Volley, strumento di fondamentale importanza che regola le nome della disciplina sulla sabbia. Nei prossimi giorni la Guida Pratica per la stagione sportiva 2024-2025 sarà disponibile sul sito federale.

    Il Consiglio Federale ha dedicato un minuto di raccoglimento per il vice segretario Libenzio Conti, colpito mercoledì dalla perdita della madre Vincenzina. Nella giornata di ieri sono intervenuti anche il vice sindaco di Ascoli Piceno Massimiliano Brugni e l’assessore allo sport Domenico Stallone. Al termine dei lavori il numero uno federale ha ringraziato il presidente del Comitato Territoriale Fabio Carboni per il supporto fornito in questi giorni.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Velasco rinnova “anche per migliorare il movimento femminile in generale”. In che modo?

    Julio Velasco mette nel mirino un intero quadriennio olimpico. Chiamato a salvare capre e cavoli dopo la fine turbolenta dell’era Mazzanti con la Nazionale Azzurra, Velasco in pochi mesi ha salvato effettivamente capre e cavoli e li ha pure serviti su un vassoio dorato portando la pallavolo italiana lì dove nessuno era mai riuscito a portarla. Compreso lui stesso con la maschile.

    Parigi 2024 è stata una pagina storica per il nostro sport, non solo per la pallavolo nello specifico. Una impresa senza precedenti, come detto, ma anche una competizione dominata, sbranata, e poi digerita lentamente, prendendosi il giusto tempo per rivivere, ricordare, gioire, metabolizzare, riflettere.

    “Dobbiamo ancora concludere questo accordo, però sì, continueremo fino al 2028. Avevo detto dopo l’oro che avrei pensato e l’ho fatto – ha affermato Velasco a margine del “Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro”, durante il quale, dal palco, ha annunciato il suo rinnovo con la Federazione –. Alla fine mi sono reso conto che un anno solo è un po’ poco, mi è piaciuta molto l’esperienza con la femminile e voglio continuare”.

    foto FIPAV

    Parole importanti ma, come sottolineato dallo stesso Velasco, l’accordo deve ancora essere definito. A questo proposito alcune affermazioni non ci hanno lasciato indifferenti.

    “Voglio continuare sia per vedere se riusciamo a vincere ancora, sia per migliorare il movimento femminile in generale” ha specificato infatti Velasco, e la seconda frase richiama immediatamente un’altra pronunciata dal presidente federale Manfredi: “Con Julio siamo d’accordo quasi su tutto“.

    Quasi? Cosa resta da definire? Forse qualcosa che riguarda direttamente il modo in cui il ct vorrebbe migliorare il movimento femminile? Velasco, che sarà pure argentino ma l’italiano lo conosce molto meglio di tanti italiani e le parole non le usa mai a caso, ha usato i termini “in generale”: migliorare il movimento femminile “in generale”.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    “In generale” potrebbe voler dire tante cose. In primis alzare il livello dal punto di vista tecnico, soprattutto in relazione alla tecnica individuale. Tante volte, ad esempio, velatamente o meno, lo abbiamo sentito parlare di ricezione, fondamentale sul quale nel femminile c’è molto da fare, e questo Velasco lo avrà sicuramente constatato in prima persona, ma anche nelle sue “visite” ai club prima dell’Olimpiade.

    “In generale” potrebbe voler dire anche un maggiore utilizzo in Serie A1 di giocatrici italiane “azzurrabili”, perché magari di Gaia Giovannini non ce n’è solo una ma se ne potrebbero scovare molte altre.

    “In generale” potrebbe voler dire anche che se Gaia Giovannini ha vinto un oro olimpico ritagliandosi spazi da protagonista, qualcuno in Federazione dovrà farsi qualche domanda, o fornire qualche risposta, sul perché una maglia azzurra questa ragazza non l’avesse mai indossata prima, neanche da Under, mentre al contrario molte altre le hanno indossate tutte ma in Serie A o non ci sono mai arrivate o l’hanno vista per una veloce tocca e fuga.

    foto Volleyball World

    “In generale”, insomma, potrebbe voler dire da una parte che i club dovranno strizzare un po’ di più l’occhio alla Nazionale e dall’altra che le Nazionali giovanili dovranno, magari, essere riviste, guidate da tecnici diversi, uomini scelti da Velasco, in grado di tornare a scovare nuovi giovani talenti in giro per l’Italia, allenarli diversamente e meglio rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, accompagnarle in Serie A1 con una preparazione tecnica di livello maggiore.

    Uomini, per intenderci, alla Prandi, alla Montale, alla Di Pinto anche, capaci di cambiare la carriera a tantissimi giocatori perché alle spalle avevano una gavetta vera e lunga, una preparazione tecnica unica, rara e totale, capaci di fare i preparatori atletici, gli allenatori e pure gli psicologi, proprio come Velasco.

    “In generale” riguarderà anche il Club Italia? Difficile pensarlo oggi che da modello virtuoso è diventato solo un fardello. Economico in primis, alla Federazione costa ancora quasi un milione di euro a stagione; ma anche mal visto ormai da tante società, sempre meno propense a “prestare” le proprie giocatrici per una esperienza che aggiunge poco o nulla al loro percorso di valorizzazione. Per farla breve, i tempi in cui si scovavano le Orro e le Egonu sono lontani anni luce.

    Foto Centro Pavesi Fipav

    “In generale”, infine, potrebbe anche voler dire ripensare le leggi vigenti sul diritto di cittadinanza: “Ci vorrebbe uno Ius Tutto, non solo uno Ius Soli o uno Ius Schole o uno Ius Sport” ha tuonato Velasco sempre a margine dell’evento tenutosi presso il Salone d’Onore del Coni.

    “Io avrei potuto prendere la cittadinanza italiana in Argentina senza essere mai venuto in Italia e senza parlare in italiano, invece qui ci sono tanti ragazzi e ragazze che sono nati in Italia e non lo possono fare. Questa è una idea vecchia di Nazione, e non di Paese, che secondo me è assolutamente superata, però sono bandiere politiche che si usano invece di prendere nota della realtà. Secondo me nel mondo di oggi un ragazzo che nasce in Italia, studia in Italia, fa sport in Italia, deve essere italiano”.

    foto Fipav

    Se quest’ultimo punto crediamo, purtroppo, che neanche Julio Velasco possa farci molto, ma saremmo felici di essere smentiti. Riguardo a tutto il resto, invece, è sicuramente grande la curiosità di scoprire le sue intenzioni, le sue richieste alla Federazione, le sue idee per migliorare la pallavolo femminile.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Velasco-Italia, il sogno continua “fino a Los Angeles 2028”. Manfredi conferma

    In occasione del “Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro”, presso il Salone d’Onore del Coni, Julio Velasco ha parlato del suo futuro in azzurro. 

    “Dopo la medaglia d’Oro di Parigi avevo detto che era necessario un momento di riflessione. Adesso è passato un po’ di tempo e posso dire che per il bene della  nazionale e del movimento, l’intenzione è quella di andare avanti fino alla prossima Olimpiade di Los Angeles 2028. Con il Presidente Manfredi stiamo parlando e non penso ci saranno problemi a trovare l’accordo”. 

    Parole confermate dal presidente GiuseppeManfredi: “Con Julio siamo d’accordo quasi su tutto, vogliamo continuare insieme fino a Los Angeles 2028. Abbiamo già avuto anche il parere positivo del Presidente del CONI Giovanni Malagò, ci sono tutti presupposti per proseguire questa bellissima avventura”. 

    “Io credo che il ct Velasco e il presidente Manfredi formino un ticket perfetto, quindi non posso che essere assolutamente d’accordo sulla scelta di proseguire insieme fino alle prossime Olimpiadi di Los Angeles 2028.” Le parole di Giovanni Malagò.

    (fonte: Comunicato stampa FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Danesi e Manfredi regalano al Presidente Mattarella medaglia e pallone della finale olimpica

    Si chiude un percorso emozionante, travolgente e ricco di soddisfazioni per una squadra che è già entrata nella storia dello sport italiano.

    Il Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale, a Roma, ha ospitato la cerimonia di riconsegna della bandiera italiana da parte degli alfieri azzurri di Parigi 2024 al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi per i Giochi Olimpici, Ambra Sabatini per i Giochi Paralimpici. Sono stati loro a guidare la folta truppa di atleti composta dai medagliati di Parigi e da coloro che hanno chiuso la rispettiva gara al quarto posto, per la prima volta invitati alla Cerimonia per volontà del Capo dello Stato. Presenti i vertici dello sport tricolore: Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Luca Pancalli, Presidente del CIP, il Segretario Generale del CONI e Capo Missione azzurro a Parigi Carlo Mornati, le Vice Presidenti del CONI Silvia Salis e Claudia Giordani, numerosi presidenti federali e i tecnici che hanno costruito con atlete ed atleti i successi parigini.

    Nella capitale francese l’Italia Team ha firmato il miglior medagliere della sua storia ai Giochi Olimpici: 40 medaglie (12 ori, 13 argenti e 15 bronzi), lo stesso numero del record stabilito a Tokyo tre anni fa ma con due ori (12 a 10) e tre argenti (13 a 10) in più. Il nono posto nel medagliere conferma il nostro Paese nel gotha sportivo mondiale (settimo posto in generale per numero di podi, il terzo a livello europeo alle spalle della Gran Bretagna e dei padroni di casa della Francia). Dagli ultimi quattro giorni di Rio 2016 l’Italia non è mai scesa dal podio olimpico. Una striscia che è proseguita anche a Tokyo e a Parigi raggiungendo 36 giorni consecutivi e rimanendo aperta in vista del prossimo grande obiettivo: Los Angeles 2028.

    “Signor Presidente, grazie – il discorso di Malagò rivolto in particolare a Mattarella –. La riconsegna della bandiera è un rito, ma ogni volta che il mondo dello sport viene qui, nella casa degli italiani, c’è sempre grande emozione, c’è sempre gratitudine. Lei è il nostro primo tifoso. Siamo partiti promettendo di fare meglio di Tokyo e ci siamo riusciti. Due ori in più, un piazzamento migliore, seconda nazione dell’Unione Europea dietro i padroni di casa della Francia. Il merito è delle atlete e degli atleti: sono stati tutti gladiatori. Merito di tecnici, dirigenti, Preparazione Olimpica del CONI, federazioni. Dal 18 agosto 2016 andiamo ogni giorno a medaglia durante i Giochi Olimpici, serie ininterrotta. Nessun Paese al mondo ci è riuscito. E poi ci sono i quarti posti, che con la sua straordinaria sensibilità ha invitato. Abbiamo vinto questa classifica, che ci fa onore. E abbiamo vinto anche la classifica dei quinti posti: fa riflettere su forza e quantità della squadra, oltre alla qualità. Di solito mi telefonava, stavolta è stato con noi. A Parigi ha superato anche le avverse condizioni meteorologiche, ha onorato la squadra, ne siamo stati molto orgogliosi. Inoltre è venuto al Villaggio Olimpico e a Casa Italia, ha assistito alla prima medaglia, quella di Filippo Ganna, alla seconda, quella di Gigi Samele. Sempre tifando come noi e dimostrando di essere uno di voi. Lei è stata la nostra prima medaglia d’oro in tutto e per tutto. Ci ha dato la spinta per fare questo risultato straordinario. Abbiamo compiuto una missione, abbiamo fatto bella figura e abbiamo regalato al nostro Paese un’emozione unica. Il senso di una nazione è correlato all’importanza dei risultati sportivi: siamo tutti felici di essere italiani quando sentiamo l’inno che suona al vertice di una competizione. Da domani mancheranno 500 giorni alla prossima Olimpiade, Milano Cortina 2026. Prometto che continueremo a far sì che l’Italia rimanga un’eccellenza nel mondo dello sport”.

    A questo punto Capitan Anna Danesi e il Presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, hanno consegnato al Presidente della Repubblica una maglia della Nazionale di volley e il pallone della finale olimpica vinta contro gli Stati Uniti, mentre Rigivan Ganeshamoorthy gli ha regalato il disco con cui ha conquistato l’oro paralimpico e firmato tre record del mondo.

    “È davvero un grande piacere per me incontrarvi qui – le parole di Mattarella, che ha consegnato una medaglia celebrativa a tutti gli atleti presenti –. Questo incontro intende prolungare la festa dello sport iniziata con la consegna delle bandiere e sviluppata a Parigi. Vorrebbe riprenderne lo spirito coinvolgente ed emozionante che avete bene interpretato e fatto vivere ai Giochi. Complimenti per aver fatto meglio di Tokyo: era difficile. Colpisce che l’Italia abbia raccolto ogni giorno almeno una medaglia. Siamo l’unico Paese con questa caratteristica, è grande motivo di soddisfazione. Di questi successi ci sono stati segni premonitori di carattere sportivo ma anche di altro genere. Si dice che la pioggia porti fortuna: ne abbiamo presa tanta quel 26 luglio. Potremmo fare un bilancio di questi momenti straordinari di sport che abbiamo vissuto: ne risalta l’eccellente stato di salute dello sport italiano. È emersa la qualità delle nostre due squadre. E le soddisfazioni continuano, come ai Mondiali di ciclismo di questi giorni. I quarti posti rappresentano gli atleti che pur senza salire sul podio hanno brillantemente partecipato: è lo spirito olimpico. Sono presenti qui per rappresentare la solidità del nostro movimento sportivo. Le medaglie non sono dovute a singoli campioni isolati, ma a un movimento in salute e in crescita costante, crescita da sostenere in ogni modo. Tutti ricordiamo i momenti entusiasmanti vissuti, i successi rinnovati, i momenti difficili: dico a Gianmarco Tamberi ed Ambra Sabatini che le medaglie le hanno conquistate con la loro generosa partecipazione e l’affetto di tutti. Sarei stato lieto di seguire le vostre gare in presenza: è stato possibile solo per poche, ma vi assicuro che ne ho seguite moltissime in tv. Grazie a tutti: avete vissuto giorni entusiasmanti, un’esperienza che è un grande traguardo raggiunto, ma so quanto vi sia costato. Grazie per il vostro comportamento che ha indotto i ragazzi ad impegnarsi nello sport. Complimenti sinceri a tutti. E adesso Milano Cortina 2026”.

    (fonte: coni.it LEGGI TUTTO

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    Manfredi: “Finalmente, non voglio più sentir parlare di ossessione per la medaglia d’oro”

    Raggiante il presidente federale Giuseppe Manfredi dopo l’oro olimpico conquistato dalla Nazionale femminile di Julio Velasco: “Finalmente questo tabù è finito e come ha detto Julio più volte da oggi in avanti non vogliamo più sentire parlare dell’ossessione per la medaglia d’Oro”. “Ovviamente sono contentissimo e lo sono, soprattutto, per il tutto nostro grande movimento. Un pensiero lo voglio dedicare a tutti i miei predecessori che purtroppo non sono riusciti a a raggiungere questo traguardo e in particolare a Carlo Magri che c’è andato diverse volte vicino, in questa medaglia c’è tanto di Carlo. Il grazie più importante va poi a tutti i dirigenti delle nostre 3500 società, questo Oro è il frutto di quando si lavora tutti assieme facendo sistema. In questo senso mi riferisco anche alle società di vertice che fanno un ottimo lavoro e contribuiscono in maniera importante alla crescita delle nostre giocatrici, grazie a un campionato di altissimo livello”. “La cosa più bella che dietro questo straordinario traguardo c’è un’accurata attività di programmazione che coinvolge la base, passando per i tecnici che vanno alla ricerca e passano ore e ore in palestra con i bambini e le bambine”. “La scelta di Julio è stata ben ponderata, sapevamo di avere una squadra con grandi doti tecniche, ma avevamo necessità di qualcuno che sapesse gestire al meglio le ragazze. In questo lavoro Velasco e il suo eccezionale staff sono stati fantastici, hanno motivato nel migliore dei modi il gruppo, senza però trasformare in un’ossessione la medaglia olimpica”. “Vincere un’Olimpiade, lasciando per strada solo un set, significa aver creato una macchina schiacciasassi, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche a livello di tenuta mentale. Julio ha trasmesso quel qualcosa in più che serviva alla squadra e lui in questo è un fenomeno”. 

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    A Bologna siglata la partnership BPER-Fipav e presentato il Trofeo Giuseppe Brusi

    Si è tenuta questa mattina a Bologna, presso la sala stampa della Regione Emilia-Romagna, la conferenza di presentazione del Trofeo Giuseppe Brusi e della partnership tra BPER e FIPAV, con la graditissima sorpresa del saluto di Stefano Bonaccini.

    Nel corso dei lavori è stato annunciato l’appuntamento di giovedì 18 luglio alle 21, dove il PalaDozza abbraccerà gli Azzurri di Ferdinando De Giorgi nell’ultima gara prima della partenza per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

    La Nazionale Italiana ha infatti a calendario due test match contro l’Argentina, la prima a Palazzo Wanny a Firenze il 16 luglio, la seconda a Bologna, sempre più tra le sedi principali degli appuntamenti più importanti della pallavolo italiana, soprattutto in virtù dell’accordo di convenzione triennale (iniziato nel 2022) tra la Regione Emilia-Romagna e la Federazione Italiana Pallavolo. Grazie a questo accordo, l’Emilia-Romagna è infatti diventata una delle sedi principali delle discipline federali ospitando eventi di caratura internazionale (finali VNL maschili nel 2022, gara inaugurale dei Campionati Europei Maschili nel 2023), manifestazioni nazionali, collegiali di preparazione delle nazionali giovanili, tappe del campionato italiano di beach volley, ma anche le finali del campionato italiano di sitting volley, la cerimonia della Hall of Fame e alcune tappe del Volley S3. È stato quindi naturale individuare nel capoluogo emiliano l’ultima tappa prima dell’appuntamento più importante dell’anno 2024.

    Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione Emilia-Romagna afferma: “Il nostro in bocca al lupo ai campioni e ai dirigenti del volley azzurro. Ci sono i presupposti per poter ottenere a Parigi risultati importanti. Ancora una volta il nostro Paese si conferma tra i protagonisti della scena internazionale del volley e l’Emilia-Romagna uno dei territori che, nel corso degli anni, ha dato a questo sport grandi squadre e grandi campioni. Un legame profondo con la pallavolo, confermato anche grazie all’accordo pluriennale che abbiamo voluto sottoscrivere con la Federazione italiana Pallavolo.”

    Anche Roberta Li Calzi, Assessore allo Sport del Comun e di Bologna si è detta soddisfatta della scelta: “Anche oggi siamo qui, ospiti della regione Emilia-Romagna che ringrazio, a presentare un importante evento di pallavolo. Bologna è diventata quasi una casa per la pallavolo di vertice e questo ci rende orgogliosi. Il 18 saremo al PalaDozza a salutare ed applaudire gli Azzurri nell’ultimo appuntamento prima della partenza per i Giochi. Sono certa che tutta la città parteciperà con entusiasmo e ovviamente io ci sarò”

    Giuseppe Manfredi, Presidente della Federazione Italiana Pallavolo ha commentato: “Siamo pronti, noi vogliamo esserlo sempre anzi amiamo arrivare in anticipo. Le Olimpiadi sono il sogno di ogni atleta e appassionano milioni di tifosi di tutto il mondo e di tutti gli sport. Siamo qualificati con le due Nazionali di volley, con tre coppie nel beach volley e con il sitting volley alle paralimpiadi, un ottimo risultato e ora non ci resta che tifare per tutti loro. Mi è capitato spesso di ripetere un concetto semplice ma molto chiaro per me: siamo l’Italia e pertanto abbiamo l’obbligo di puntare sempre in alto. Siamo consapevoli della nostra forza e della qualità dei nostri atleti; andremo a Parigi rispettando tutti, ma con l’obiettivo di fare bene. Oggi sono altrettanto felice di poter presentare una nuova azienda amica, la nostra Banca Ufficiale BPER, che ha creduto in noi e con noi vuole costruire qualcosa di importante. Avere al nostro fianco aziende serie, importanti che investono nel volley e nei suoi valori è uno stimolo per fare sempre meglio e crescere sotto ogni aspetto”.

    Il test match Italia-Argentina del 18 luglio al PalaDozza alle ore 21.00, è stato intitolato a Giuseppe Brusi, indimenticato e indimenticabile dirigente Romagnolo che negli anni 80/90 tanti trofei ha regalato a questa Regione con la compagine femminile della Teodora Ravenna e maschile del Messaggero.

    Oggi, come già affermato dal Presidente Manfredi, è stata anche un’occasione importante per presentare un nuovo partner: BPER, Banca Ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo. 

    L’accordo biennale vedrà la presenza di BPER nei Test Match delle squadre nazionali, del sitting volley e del Trofeo delle Regioni, che si disputeranno sul territorio italiano. Una scelta che Una scelta che Serena Morgagni, Responsabile della Direzione Communication della Banca, motiva con queste parole: “Siamo entusiasti di annunciare la nostra partnership con la Federazione Italiana Pallavolo. La pallavolo è uno sport che premia valori fondamentali come il gioco di squadra e la collaborazione, gli stessi che promuoviamo internamente in azienda e che consideriamo vincenti anche nel nostro business. Con il Trofeo Giuseppe Brusi, desideriamo non solo supportare la Nazionale Italiana, ma anche avvicinare i giovani a questo appassionante sport, contribuendo a far crescere una nuova generazione di atleti. È un onore per BPER essere al fianco di uno sport così amato e da sempre espressione di eccellenza nel contesto sportivo nazionale e non solo“.

    Ospite della conferenza Fabio Vullo, Ambassador della Federazione che ha presentato l’avversario degli Azzurri e ha fatto un punto sulle nostre Nazionali e ha sottolineato che oggi si sentiva proprio a suo agio: “Sono felice di essere sono davvero l’Ambassador giusto nel posto giusto. Abbiamo ricordato Giuseppe Brusi, per me quasi un padre, un dirigente illuminato e fuori dal comune e anche il bronzo di Los Angeles, dove anche se molto giovane c’ero. Le Olimpiadi sono un evento particolare diverso da tutti gli altri, noi siamo fiduciosi.”

    La Biglietteria I tagliandi del test match sono acquistabili sul sito internet di TicketOne.

    Il bronzo di Los Angeles 1984A quaranta anni dalla medaglia di bronzo di Los Angeles, il PalaDozza potrà abbracciare e tributare un grande applauso ai protagonisti della prima medaglia olimpica del volley: sarà infatti presente alla partita la Nazionale del 1984 per un tributo speciale a chi ha vinto la prima storica medaglia della pallavolo italiana ai Giochi Olimpici.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO