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    Il ritorno dei Bosetti dopo 5 anni al Vakif: “Parole d’ordine, reclutamento e mentalità”

    Di Eugenio Peralta Affermare che il 2022 sia stato un anno magico per i Bosetti fa abbastanza sorridere: lo sono stati più o meno tutti, da quando la famiglia più vincente della pallavolo italiana ha iniziato a calcare i campi da volley. Eppure l’ultima stagione ha avuto davvero qualcosa di speciale per Giuseppe Bosetti e Franca Bardelli, sia perché, dopo 5 anni, è stata l’ultima alla guida del settore giovanile del VakifBank Istanbul, sia perché si è conclusa con un risultato senza precedenti: per la prima volta nella sua storia il club turco ha vinto il titolo nazionale in tutte e 5 le categorie giovanili a cui ha partecipato (Under 12, 13, 14, 16 e 18), successi che si sommano ai 5 trofei conquistati dalla prima squadra per un trionfo senza precedenti. Non a caso Giovanni Guidetti li ha voluti salutare con parole di infinita stima al momento del loro addio: i due tecnici italiani hanno fatto epoca anche a Istanbul, come in tutte le piazze in cui hanno lavorato. Ora Giuseppe e Franca sono rientrati in Italia, ma di riposare non se ne parla nemmeno: tra un camp estivo e l’altro (ne è appena terminato uno in Romania, organizzato dalla Federazione locale) si pensa già al futuro, e quando li si sente ventilare l’ipotesi di smettere di allenare non si riesce a crederci nemmeno per un secondo. Ma andiamo con ordine: ecco la nostra intervista esclusiva agli allenatori più vincenti del volley giovanile italiano. Foto VakifBank Spor Kulubu Come mai avete deciso di lasciare il VakifBank? “Siamo stati benissimo a Istanbul, sia come rapporto con la società, sia come ambiente esterno, ma il nostro ciclo si era concluso. Siamo partiti con un contratto biennale e siamo arrivati a 5 anni: ora è giusto che vadano avanti gli allenatori turchi. L’obiettivo era proprio quello, far crescere i loro tecnici e cercare di cambiare la mentalità delle ragazze, e spero che lo abbiamo raggiunto“. I risultati, di certo, parlano a vostro favore… “L’ultimo anno è stato davvero trionfale. Intanto ci siamo salvati in Serie A2, con tante difficoltà perché avevamo una squadra giovane con due anni di pandemia alle spalle, e qui i campionati si sono fermati del tutto. E poi abbiamo vinto tutti i titoli Under: non ci eravamo mai riusciti con l’Under 16, che era sempre stata il nostro problema, mentre quest’anno era molto buona. Sull’Under 18 avevamo qualche dubbio in più, perché nella prima fase avevamo sempre perso contro le big, arrivando terze nel girone: già raggiungere le finali era un bel traguardo, ma una volta lì abbiamo giocato benissimo sia in ricezione sia in attacco, e ci siamo meritati la vittoria“. Foto ACS Champions Sibiu La Turchia sembra essere ormai la principale avversaria dell’Italia a livello giovanile, almeno in Europa: come giudicate il livello generale? “Il livello è molto buono, c’è un patrimonio di giocatrici importante. Il problema è la qualità dell’allenamento. Manca ancora qualcosa per arrivare a vincere con costanza: al livello delle prime ormai ci sono arrivate, ora serve il salto di qualità. Se continueranno a lavorare seguendo una strada che speriamo di aver tracciato, le potenzialità ci sono. Alcuni degli allenatori del VakifBank si sono trasferiti in altri club, e questo contribuisce a elevare lo standard generale“. Quali sono le differenze che avete riscontrato con l’Italia e in cosa, secondo voi, la Turchia deve ancora crescere? “Nel metodo, nell’approccio al lavoro in palestra, nella capacità di prepararsi per essere atlete di livello e diventare una delle migliori giocatrici al mondo, perché è di questo che si parla al Vakif: almeno 15-20 giocatrici uscite dal vivaio giocano con regolarità nella massima serie. Per questo serve cultura del lavoro, serve stare in palestra con attenzione: non è solamente una questione di tecnica, ma di tanti fattori che contribuiscono a creare un livello importante. Poi, naturalmente, al Vakif c’è uno dei contesti migliori al mondo in assoluto, in termini di strutture, risorse e tecnici, che ti permette di lavorare nel migliore dei modi“. Foto Instagram Giovanni Guidetti E poi c’è Giovanni Guidetti… “Lavorare con lui è un po’ speciale! Devi essere sempre aggiornato e informato, perché il suo è un livello al top mondiale. E poi tutta la struttura che c’è dietro è efficiente e di grande qualità: nel suo team ha almeno 8 allenatori, di cui 4-5 fanno anche da sparring in allenamento, senza considerare la parte medica e tutta la struttura che accompagna la squadra, dalla cucina alle sale fisioterapiche“. Come vivono la pallavolo le ragazze turche? “In Turchia ormai la pallavolo è un fenomeno globale, i risultati della nazionale hanno portato un ritorno importantissimo a livello di pubblicità, di immagine e di risorse economiche. Le giocatrici sono delle star, partecipano a spot e programmi televisivi, e questo è uno stimolo importante per una giovane che inizia a giocare. Soprattutto per le donne, che nella società turca stanno pian piano guadagnando una posizione che non hanno mai avuto: lo sport, e la pallavolo in particolare, sono un veicolo importante per questo“. Da quest’anno in Italia ci saranno nuove regole per favorire la crescita delle giocatrici, come l’obbligo del settore giovanile per le squadre di Serie A. Cosa ne pensate? “Bisognava farlo una vita fa! Se no si arriverà a non avere più abbastanza giocatrici per il numero di squadre che ci sono. Per un club è importantissimo formare le giocatrici destinate all’alto livello. In Italia abbiamo il mercato anche in Serie D, in Prima Divisione… ma se non si lavora nel proprio contesto e sul proprio territorio è meglio lasciar perdere e non fare neanche attività, in qualsiasi categoria. È giusto quello che è stato fatto, ma non deve essere una decisione estemporanea. Le società dovrebbero essere in grado di costruirsi delle collaborazioni sul territorio per migliorare il reclutamento: è quello che abbiamo fatto al VakifBank, dove quando siamo arrivati si faceva selezione tra 20-30 bambine. All’ultimo incontro ne sono venute 600! Abbiamo fatto selezione anche nelle scuole, ottenendo il permesso dal governo perché all’inizio non ci lasciavano entrare, e in generale abbiamo cercato di ridurre il numero delle ragazze nella foresteria e lavorare di più a livello locale“. Foto ACS Champions Sibiu Inevitabile chiederlo: cosa farete il prossimo anno (risponde Giuseppe, n.d.r.)? “Sto aspettando qualche offerta, vedrò se c’è qualche possibilità. Ho parlato con alcune società, ma non ho più voglia di ricominciare da zero la ricostruzione di un settore giovanile, ci vogliono almeno 4-5 anni. Sto pensando anche di smettere…“ Il fil rouge che lega la famiglia Bosetti alla Turchia, intanto, resiste: proprio mentre mamma e papà partono, Lucia torna in Sultans League per giocare nella neopromossa Cukurova. E sempre in Turchia, ad Ankara, la sorella Caterina è stata assoluta protagonista del trionfo dell’Italia in VNL… “Lucia aveva riflettuto sulla possibilità di fermarsi, poi ha preso al volo questa proposta molto vantaggiosa ed è giusto così, se lo merita per la grande carriera che ha fatto ad alti livelli. Qualche offerta dall’Italia c’era, ma sono arrivate troppo tardi. Per quanto riguarda Caterina, è in un momento di forma straordinario… aveva già fatto grandi stagioni in passato, come a Modena e a Novara, ma adesso è arrivata a un livello di maturità che si può raggiungere solo con l’età“. LEGGI TUTTO

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    È nata Civitavecchia Volley Academy: “Orgogliosi di realizzare un progetto così ambizioso”

    Di Redazione Dall’esperienza, dall’impegno sociale e dalla passione é nata Civitavecchia Volley Academy. Figlia di un dialogo costruttivo e di fiducia reciproca tra le parti che si sono  riconosciute pienamente nel voler ridare completa centralità progettuale agli atleti cittadini. Nasce così una grande realtà che conta oltre 500 atleti, ben 20 tecnici e 15 dirigenti attivi in 7 impianti sportivi dislocati in ogni quartiere della città. Un polo di gestione integrata e unitaria che permetterà la realizzazione di un progetto sportivo e sociale condiviso da Civitavecchia Volley e Volley Academy. Un unico organo direzionale comune ha intrecciato i fili dei due percorsi che affondano la loro storia in momenti diversi e che ora si sono riconosciuti reciprocamente come la strada per realizzare un progetto ambizioso e che darà un impulso decisivo al movimento pallavolistico cittadino. A partire dalla stagione 2022-2023 sarà possibile far crescere nel nostro territorio ogni atleta secondo un percorso tagliato su misura, garantendogli lo spazio necessario per esprimersi sotto la guida delle migliori professionalità tecniche e dirigenziali del territorio. Il benessere degli atleti è affidato in palestra ad uno staff tecnico di altissimo livello che vede collaborare quattro  allenatori di terzo grado, il massimo livello federale, quattro allenatori di secondo grado, quattro docenti di educazione fisica, oltre ai tanti giovani sui quali la società sta investendo e che hanno già conseguito il primo grado e l’allievo allenatore. Civitavecchia Volley Academy sarà competitiva e presente in tutte le categorie maschili e femminili, dal micro volley alla Serie C e D femminile giovanile e alla Serie D maschile e la Prima Divisione Maschile giovanile. Una gestione integrata a tutto tondo che riguarderà l’aspetto amministrativo, organizzativo, tecnico e sportivo. Alla guida sono stati confermati la dottoressa Viviana Marozza, che sarà la rappresentante esterna dell’intero Polo e il professor Giorgio Piendibene che sarà il Responsabile di tutto il settore S3-Minivolley. La direzione tecnica dell’agonismo invece sarà nelle mani del professor Giuseppe Ruggiero, mentre la direzione sportiva sarà affidata alla dottoressa Monica Albani, entrambi coadiuvati dal dottor Cristiano Cesarini. Alla guida delle prime squadre sono stati confermati Alessio Pignatelli per la serie C femminile e Claudio Quaglia per la D maschile, con i quali sono stati condivisi obiettivi estremamente ambiziosi.  “Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti nell’impresa non facile di mettere realizzare un progetto così ambizioso e necessario per la nostra città – afferma la dirigenza della Civitavecchia Volley Academy- una vera potenza di fuoco che creerà tante tante opportunità per gli atleti locali. Tante le iniziative e molteplici i progetti messi già in campo per la nuova stagione sportiva, ci aspetta un’estate di pieno lavoro, al servizio dei nostri numerosi associati che rappresentano il cuore vivo e pulsante dell’intera organizzazione.” (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Futura Terracina, Mirko Carnevale è il nuovo allenatore delle giovanili

    Di Redazione Mentre la prima squadra ha scoperto quali saranno le sue avversarie nel girone di Serie B2 femminile, e in attesa di conoscere gli innesti per la prossima stagione, la Pallavolo Futura Terracina ha presentato il nuovo allenatore delle giovanili: si tratta di Mirko Carnevale, per anni con la Serapo Gaeta. A lui la società del patron Massaro ha affidato Prima Divisione, Under 18 e Under 16. Carnevale ha giocato ad alti livelli disputando anche campionati Nazionali e fa parte da diverse stagioni dello staff sanitario della Top Volley Cisterna. “Dipendesse da me inizierei subito a lavorare in palestra – ha detto Mirko –, non vedo l’ora di ricambiare la fiducia della società ed in particolare di Gigi Renna e Mario Milazzo che conosco da tantissimo tempo“. “Persona di grande affidabilità – ha replicato Gigi Renna – era proprio quello che volevamo”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Osimo, l’appello della società ai genitori: “Sostenete la scelta dei vostri figli”

    Di Redazione La Volley Young Osimo è pronta per la stagione giovanile 2022-23: lo stop causato dal Covid e una serie di altre difficoltà non hanno frenato la voglia di fare pallavolo della società biancoblu. Che però, in un accorato appello del dg Valter Matassoli, chiede “la massima collaborazione da parte di tutti“. L’invito è esplicitamente rivolto ai genitori dei giovani giocatori: “Sarebbe sufficiente – afferma il dirigente – avere tutti uno stesso credo su come deve essere sviluppata l’attività sportiva“. “Alla parola sport – spiega Matassoli – siamo abituati ad abbinare tanti significati, tutti condivisibili ma che vengono messi o per abitudine o per comodo, davanti al più importante: fare bene lo sport che si è scelto. Se non lo si fa bene, in maniera corretta e seria, tutti gli altri aspetti di contorno allo sport, specie stare insieme per divertirsi, non hanno rilevanza alcuna. Continuità di applicazione, auto organizzazione, condivisione e rispetto, sono le componenti di base per la pratica seria di qualsiasi disciplina sportiva: ed è qui che chiediamo di migliorare la collaborazione portando la giusta attenzione alle sinergie utili ai giovani per farli venire in palestra senza tralasciare i loro impegni scolastici e amicizie (quelle vere). Noi crediamo che siano i figli a scegliere questo indirizzo sportivo, quindi i genitori devono sostenere la loro scelta. Sempre!“. Le parole del dirigente di Osimo fanno seguito a un’annata complicata: “Lo scorso anno, oltre alla scomparsa del gruppo Under 14, in altri casi abbiamo quasi supplicato la partecipazione sia agli allenamenti che alla partita (in certe circostanze abbiamo rischiato di non arrivare nemmeno a 6). Sicuramente è un aspetto che non ci ha fatto piacere, così come subire alterazioni a programmi avviati per prese di posizione“. Per questo Matassoli invita tutti i genitori a riflettere: “Nel momento in cui vorreste portare vostro figlio alla pallavolo, verificate se riuscirete a: collaborare nel motivarlo per partecipare al programma settimanale degli allenamenti e delle partite, collaborare nel sostenere il programma tecnico individuato per il gruppo in cui è inserito, prendere atto delle precauzioni imposte dai protocolli federali alle quali noi ci dobbiamo attenere. Se non ci sono questi presupposti, le cose si complicano“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Arbitro si tessera come dirigente e insulta i colleghi: sospeso per 4 mesi

    Di Redazione Comportamento minaccioso e frasi irriguardose nei confronti degli arbitri: fatti purtroppo tutt’altro che eccezionali, che si ripetono ancora con una certa regolarità anche nelle palestre di volley. Meno usuale è che a rendersi protagonista di questo tipo di condotta sia… un altro arbitro: è successo in provincia di Milano, a Cologno Monzese, dove Ivan Clobaz è stato punito con 4 mesi di sospensione per aver dato in escandescenze durante la partita di Under 16 femminile dello scorso 20 marzo tra Martesana Volley Cologno e New Volley Brianza. Pochi giorni prima, il 7 marzo, Clobaz si era tesserato come dirigente della Martesana, pur avendo già il tesseramento da arbitro: già di per sé una grave violazione del regolamento, del Codice Etico e del Codice di Comportamento Sportivo. Poi, durante il match, sono arrivate le offese ai colleghi Federico Villa e Federico Bettini, accompagnate dal lancio contro la tribuna di una “piastrina battimani” in legno. Il dirigente ha di fatto ammesso il suo comportamento, pur dichiarando di essere convinto che il tesseramento da arbitro fosse già scaduto; il Tribunale Federale, dunque, non ha potuto far altro che infliggergli una squalifica, pur in misura ridotta rispetto ai 6 mesi richiesti dalla Procura. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Coach Daniele Turino riparte da Legnano, allenerà le giovanili di Fo.Co.L e Kolbe

    Di Redazione Le società Fo.Co.L Volley Legnano e S.M. Kolbe Legnano danno il benvenuto a coach Daniele Turino, che si dividerà fra le due squadre, con i seguenti compiti: per quanto riguarda la compagine biancorossa della Fo.Co.L, Turino vestirà i panni di allenatore del gruppo 2011 dell’Under 12, mentre in Kolbe sarà head coach in Under 16 e in Serie D.  L’allenatore, nato a Torino il 27 maggio 1978, comincia la propria carriera in panchina nel VolleyChieri, con cui vince treScudetti fra il 2001 e il 2010, con le squadre Under 15, 16 e 19. Nel 2010 è aiuto allenatore in A2, sempre a Chieri, e coach in Serie C ad Asti, dove allena anche l’Under 18, con cui raggiunge il terzo posto alle finali nazionali. La stagione successiva arriva il passaggio al VolleyBergamo, come aiuto allenatore in B1, mentre un anno dopo viene promosso primo allenatore, ruolo che ricopre fino al 2015, quando sale in A1, alla FoppapedrettiBergamo, in qualità di Assistente Tecnico e scout. Durante questa esperienza vince la CoppaItalia, nel 2016, per poi diventare vice allenatore nel 2017 e primo allenatore nel 2020. Nella passata stagione coach Turino si trasferisce al Club76Chieri, come responsabile per i gruppi Under 18, 16 e 14, referente per la Serie C e allenatore in B2 e Under 18. Nello stesso anno diventa Selezionatore Regionale Femminile del Piemonte, regione che porta alla finale del Trofeo delle Regioni contro la Lombardia. Elemento dunque fornito di esperienza e grande conoscenza del proprio ruolo, ben consapevole del lavoro da svolgere e entusiasta di cominciare il prima possibile. Il fatto di poter contare su un professionista serio ed esemplare permetterà di avere sulle nostre panchine un elemento di spicco, un nome importante che porterà a Legnano tutto il proprio background, messo poi a disposizione non solo in campo, ma anche in incontri a tema che, nel corso dell’anno, verranno organizzati per approfondire a tutto tondo il mondo della pallavolo.  Ecco le prime parole legnanesi di Daniele Turino. Cosa ti ha convinto a sposare il progetto legnanese? “Ho parlato con i tre direttori sportivi di Futura, Fo.Co.L e Kolbe, quindi Lucchini, Marigliano e Colombo: hanno messo insieme una forza tale che sarebbe stato difficile rifiutare. A Legnano mi dividerò fra la Serie D di Kolbe e i due settori giovanili, con la 16 proprio in Kolbe e la 12 alla Fo.Co.L, ma il fatto che ci siano di mezzo anche squadre di A2 e B1 è un grande incentivo. Tutto questo è un grande stimolo, per un progetto che potrebbe andare avanti negli anni. Conoscevo già Lucchini e Marigliano, ma è stato subito positivo anche l’incontro con Colombo, quando mi ha mostrato le strutture; quella che si sta delineando è una bella pianificazione per il futuro”. Cosa ti porti nel tuo bagaglio? “Porto tutta la gavetta che ho fatto nel corso degli anni, tutta l’esperienza che ho maturato, sia a livello giovanile sia su palcoscenici più importanti, perché negli ultimi anni ho allenato anche in Serie A1, senza contare l’ultima esperienza con la B2 nel Club76, dove abbiamo mancato la promozione in B1 per un solo set. A Legnano porto la mia persona, il mio essere allenatore, la mia esperienza a 360°: tutto questo, unito all’impegno con Kolbe e Fo.Co.L, potrebbe essere un mix vincente per fare il salto di qualità insieme”.  Come si lavora con un impegno diviso fra due società che collaborano, ti piace l’idea di una sinergia fra due squadre? “Mi piace molto l’idea di collaborazione fra diverse società: nel corso degli anni mi è stato detto più volte che so lavorare bene all’interno dello staff, infatti sono convinto che più persone collaborino meglio è. Quando mi hanno parlato di questo progetto mi sono subito entusiasmato, perché è difficile trovare società diverse che stringano rapporti in questo modo, senza farsi la guerra e remando dalla stessa parte. Guardando insieme nella stessa direzione si potranno raggiungere traguardi importanti e spero di poter dare il mio contributo nella crescita del movimento. Personalmente cerco sempre di migliorarmi e questa nuova esperienza servirà per arricchirmi ulteriormente, imparando da tutto l’ambiente con cui avrò il piacere di lavorare. Inoltre allenare a Legnano mi permette di restare nella zona nevralgica del movimento pallavolistico italiano, per cui non perderò occasione per andare a visionare e studiare compagini di spessore, quali per esempio Busto e Novara, sempre nell’ottica del continuo miglioramento personale”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche il Montegranaro Volley Pesaro entra nel progetto Mininsieme

    Di Redazione Con l’ingresso del Montegranaro Volley Pesaro sale a tre il numero delle società che partecipano al progetto Mininsieme, l’iniziativa comune per il settore giovanile creata da Montesi Volley Pesaro e Snoopy Pesaro. I dirigenti della storica società pallavolistica pesarese hanno accolto con entusiasmo l’invito dei presidenti Arzeni e Sorbini, certi di poter apportare il proprio contributo e bagaglio di esperienze. La nuova collaborazione a tre consentirà l’ampliamento dell’offerta in termini di orari e palestre mantenendo alti gli standard educativi e sportivi. Prima iniziativa congiunta sarà l’open day che si terrà mercoledi 27 luglio dalle 17 al campo da volley di Bahia del Sol in Baia Flaminia. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Accordo con la Spes: il settore giovanile sarà gestito dalla Da Rold Logistics

    Di Redazione Dall’Under 13 all’Under 19, passando per l’Under 15 e 17: a partire dalla stagione 2022-2023, il settore giovanile maschile sarà gestito dalla Da Rold Logistics Belluno.  La società guidata dal presidente Sandro Da Rold riceve in via ufficiale e definitiva il testimone dalla Spes Belluno: dopo l’accordo di collaborazione avviato un anno fa, il proficuo percorso condotto dai due club è sfociato nell’unanime scelta di legare il vivaio alla realtà dei rinoceronti. Per la soddisfazione del direttore generale della DRL, Franco Da Re: “Non abbiamo mai nascosto il desiderio di completare la struttura societaria con il settore giovanile. Rispetto al progetto di crescita che abbiamo in mente, il vivaio è una componente fondamentale“. L’unità d’intenti è totale: “Il lavoro impostato dalla Spes rappresenta un prezioso punto di partenza. Ora spetta a noi dare nuova linfa al settore giovanile“.  In attesa di essere ufficializzato, lo staff tecnico della “cantera” rimarrà a grandi linee quello della scorsa stagione: “Vorremmo che a dare lustro a Belluno non fosse solo la compagine di A3, ma anche il vivaio. Crediamo in maniera profonda nei giovani e l’auspicio è di riuscire a promuoverne in numero sempre maggiore in prima squadra“.  La Spes archivia un capitolo ricco di emozioni e risultati di rilievo: “Da un lato – argomenta la presidente Fabiana Bianchini – mi dispiace non occuparmi più del settore maschile, ma dopo 19 anni ho la necessità di ridimensionare il mio impegno in quest’ambito. È stata un’annata molto impegnativa: non era semplice gestire tre categorie regionali, oltre a tutte le giovanili maschili e femminili. E comunque ora i tempi sono maturi affinché Pallavolo Belluno si occupi direttamente della gestione del vivaio“.  La Spes punta sul volley “rosa”: “Lasceremo andare la serie C maschile, che verrà ceduta al Montecchio, ma a questo punto non aveva senso tenere solo la categoria regionale. Resta il fatto che consegno alla Da Rold Logistics un settore giovanile completo, con circa 60 ragazzi: dall’Under 13 alla 19. Spes, invece, si occuperà solo del femminile, dal minivolley alla serie D“. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO