consigliato per te

  • in

    Dimensione internazionale per il Master Volley Camp griffato Lube

    Di Redazione Uno sprint di oltre 200 iscritti in sole due settimane e ben 300 giovani pallavolisti a rapporto, anche dall’estero, sommando i corsi di Porto Sant’Elpidio e Jesolo legati al Master Volley Camp griffato Lube, che si è chiuso da pochi giorni nel tripudio generale per aver raggiunto numeri molto simili a quelli dell’epoca pre-Covid. Addirittura la richiesta ha superato i posti disponibili e alcuni atleti non hanno potuto prendere parte alla tredicesima edizione della “vacanza a tutto braccio”! Lo conferma Matteo Zamponi, tecnico dell’Academy Volley Lube e tra i punti di riferimento dello stage formativo dedicato ai giovani atleti. “Abbiamo avuto un’ottima risposta con l’arrivo di 14enni, 15enni e 16enni da tutta Italia – spiega l’allenatore -. Almeno la metà dei ragazzi veniva da altre regioni, persino dalla Puglia e dalla Val D’Aosta. Un’annata da ricordare, abbiamo avuto tesserati di altre società e c’erano addirittura delle ragazze straniere provenienti dal Canada, dal Messico, dalla Spagna”. Un interessamento che potrebbe avere un seguito importante grazie a un progetto in cantiere. “Il coach di una squadra giovanile statunitense vorrebbe portare il suo team nelle Marche – svela Zamponi -. Ci stiamo accordando! Ci sono notevoli probabilità che il gruppo partecipi al prossimo Master Volley Camp, ma per ora non dico altro”. Un’occasione per perfezionare la tecnica e le nozioni tattiche, conoscendo altri appassionati e magari imbattendosi negli atleti della Lube. “Quest’estate è venuto a trovarci un campione d’Italia  – precisa l’istruttore che da atleta ha vestito i colori dei cucinieri affrontando la trafila dal vivaio –, il centrare Enrico Diamantini, in visita per passare del tempo con i nostri iscritti”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Trentino Volley BIG Camp 2022 va in archivio stabilendo un nuovo record

    Di Redazione

    È andato in archivio, con la conclusione del sesto ed ultimo turno, il Trentino Volley BIG Camp 2022. Un’edizione, la quindicesima di sempre, che verrà ricordata per il record assoluto di iscrizioni; nei quarantadue giorni del camp estivo gialloblù sul Monte Bondone (la Montagna di Trento che ospita questo tipo di iniziativa sin dal 2007) sono stati infatti ben 914 i giovani partecipanti, con un incremento di 200 unità rispetto alla precedente annata. Tutti gli iscritti (fra gli undici e diciassette anni) si sono alternati sui dieci campi da gioco in sabbia, erba ed in tartan, dando vita duecentosedici ore di attività, dirette da un validissimo staff composto da ventitré di istruttori. Anche nell’estate 2022 il Trentino Volley BIG Camp si è quindi confermato un ottimo modo per far trascorrere ai giovani appassionati di pallavolo settimane particolarmente divertenti ed intense all’aria aperta; neppure le pochissime giornate contraddistinte dal maltempo sono riuscite a mettere freno all’attività, svolta in quelle occasioni esclusivamente presso la palestra di Sopramonte o nelle strutture dei due hotel che ospitavano i ragazzi, Chalet Caminetto e Chalet Dolomiti. Il valore aggiunto è inoltre stato rappresentato dal continuo alternarsi a Vason dei cosiddetti “BIG Ospiti”; durante i sei turni svolti le personalità di spicco salite in Bondone per incontrare i ragazzi e raccontare la loro esperienza pallavolistica ad alti livelli sono state molteplici: gli azzurri Daniele Lavia e Alessandro Michieletto, il Capitano Matey Kaziyski, il Direttore Sportivo del neonato settore femminile Duccio Ripasarti ed il Presidente Bruno Da Re, che venerdì pomeriggio ha tagliato la torta celebrativa assieme a tutto lo staff e ai centocinquanta iscritti all’ultimo turno.Il BIG Camp 2022 va quindi in archivio con grande soddisfazione di tutti, ma anche con tante idee da sviluppare in vista dell’estate 2023. L’appuntamento è fissato fra meno di undici mesi.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    BIG Camp, in archivio l’edizione 2022. Sei settimane da record in Bondone

    Trento, 6 agosto 2022
    È andato in archivio nella mattinata odierna, con la conclusione del sesto ed ultimo turno, il Trentino Volley BIG Camp 2022. Un’edizione, la quindicesima di sempre, che verrà ricordata per il record assoluto di iscrizioni; nei quarantadue giorni del camp estivo gialloblù sul Monte Bondone (la Montagna di Trento che ospita questo tipo di iniziativa sin dal 2007) sono stati infatti ben 914 i giovani partecipanti, con un incremento di 200 unità rispetto alla precedente annata.Tutti gli iscritti (fra gli undici e diciassette anni) si sono alternati sui dieci campi da gioco in sabbia, erba ed in tartan, dando vita duecentosedici ore di attività, dirette da un validissimo staff composto da ventitré di istruttori. Anche nell’estate 2022 il Trentino Volley BIG Camp si è quindi confermato un ottimo modo per far trascorrere ai giovani appassionati di pallavolo settimane particolarmente divertenti ed intense all’aria aperta; neppure le pochissime giornate contraddistinte dal maltempo sono riuscite a mettere freno all’attività, svolta in quelle occasioni esclusivamente presso la palestra di Sopramonte o nelle strutture dei due hotel che ospitavano i ragazzi, Chalet Caminetto e Chalet Dolomiti.Il valore aggiunto è inoltre stato rappresentato dal continuo alternarsi a Vason dei cosiddetti “BIG Ospiti”; durante i sei turni svolti le personalità di spicco salite in Bondone per incontrare i ragazzi e raccontare la loro esperienza pallavolistica ad alti livelli sono state molteplici: gli azzurri Daniele Lavia e Alessandro Michieletto, il Capitano Matey Kaziyski, il Direttore Sportivo del neonato settore femminile Duccio Ripasarti ed il Presidente Bruno Da Re, che venerdì pomeriggio ha tagliato la torta celebrativa assieme a tutto lo staff e ai centocinquanta iscritti all’ultimo turno.Il BIG Camp 2022 va quindi in archivio con grande soddisfazione di tutti, ma anche con tante idee da sviluppare in vista dell’estate 2023. L’appuntamento è fissato fra meno di undici mesi.

    Trentino Volley SrlUfficio Stampa

    Articolo precedenteSabaudia Pallavolo e la crescita del progetto. Capriglione: «Prima squadra competitiva e vivaio da far crescere coinvolgendo il territorio». A ottobre riparte il campionato di A3 LEGGI TUTTO

  • in

    Non solo Croazia, Luca Gallo sarà anche coordinatore tecnico del settore giovanile della Millenium

    Di Redazione Volley Millenium Brescia ufficializza l’inserimento dell’allenatore ligure Luca Gallo nel ruolo di coordinatore tecnico delle squadre Under 13, Under 14, Under 16 e Under 18. 44 anni, originario di Imperia, è il tecnico che guiderà il settore giovanile delle Leonesse. In vent’anni di esperienza da allenatore nel mondo della pallavolo femminile, Luca ha guidato squadre di Serie regionale (C – D) e nazionale (B), prevalentemente con gruppi giovanili. Direttore tecnico per diverse realtà, è stato anche selezionatore provinciale a Imperia per quattro stagioni e selezionatore regionale della Liguria per due. Per il tecnico ligure anche esperienze fuori dall’Italia: infatti è stato direttore tecnico e responsabile del settore giovanile del RC Cannes, militante nel campionato di Serie A francese, oltre che membro dello staff della prima squadra.Attualmente Luca Gallo è membro dello staff del settore tecnico giovanile della Federazione di Volley Croata. Nell’ultima stagione coach Gallo è stato responsabile del settore giovanile di BZZ Piossasco ed è subentrato in qualità di head coach nella prima squadra di Serie B. Le prime parole del tecnico nello staff bresciano “Approdare in una società come Millenium è per me fonte di grandissima soddisfazione, ho avuto il piacere di passare una giornata nella loro struttura e ne sono rimasto colpito” prosegue Luca Gallo “Si respira aria di professionalità ma allo stesso momento di famiglia, un grande gruppo di lavoro, dalla serie A alle giovani, con la continua ricerca del meglio. Lo sviluppo di un settore giovanile di una squadra di alto livello poi, è sempre complicato, ma allo stesso tempo molto motivante. Dopo l’esperienza in Francia, purtroppo mai portata a termine per il blocco dei campionati causa Covid, e l’ultima stagione in Piemonte, approdare a Brescia è uno stimolo enorme e non vedo l’ora di poter entrare in palestra per mettermi al lavoro”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Altra novità nel settore giovanile della Tinet, arriva il coach Filippo Pugnalini

    Di Redazione Altro innesto importante nello staff del settore giovanile targato Tinet. Si tratta di Filippo Pugnalini, 24enne toscano della provincia di Siena. Inizia la propria esperienza pallavolistica nel settore giovanile della Emma Villas Siena, con il quale ha avuto modo di fare due finali nazionali e partecipare ad una Junior League oltre che al campionato di Serie C. Smessa precocemente la carriera agonistica ha deciso di intraprendere la via da allenatore, facendo esperienza a Sarteano dove si è occupato in maniera diretta del settore promozionale (S3 e U13) e ha fatto l’assistente in tutte le altre squadre maschili del club. Dopo aver partecipato al Big Camp del Trentino Volley come atleta ha consolidato il rapporto con Dario Sanna e Francesco Gagliardi che hanno visto in lui ottime potenzialità, tanto da proporgli di trasferirsi in Friuli per affrontare una nuova esperienza. Filippo in questa stagione si occuperà come primo allenatore dell’ U13 femminile, ma darà una robusta mano come secondo di Enrico Romanetto in U16 femminile, come assistente preparatore atletico dell’U15 maschile e come scoutman per l’ U17 e l’ U19 e di conseguenza per la Serie D e Serie C. “Dopo un periodo nel quale avevo quasi abbandonato la pallavolo per dedicarmi agli studi – Pugnalini prenderà a breve la laurea magistrale in Sport indivifuali e di squadra – dallo scorso anno mi sono occupato dei ragazzi più piccoli a Sarteano. Facendo l’istruttore al Big Camp ero in contatto sia con Dario che con Gagliardi, per il quale lo scorso anno ho fatto lo scoutman a distanza. Appena mi hanno chiesto di prendere parte a questo progetto, non ci ho pensato più di due secondi e ho accettato subito” Cosa ti aspetti dalla prossima annata? “Voglio crescere tanto sia dal punto di vista professionale, ma anche da quello tecnico e umano, perchè comunque sarà la mia prima esperienza lontana da casa, in un ambiente diverso da quello mio familiare. Vorrei innanzitutto crescere e imparare il più possibile. A livello di risultati credo si debba sempre puntare al massimo” Che tipo di allenatore sei? “Mi piace far innamorare i ragazzi della pallavolo. La passione ti porta a fare sforzi e sacrifici non banali. Mi piace entrare in empatia con gli atleti perchè questo è l’unico modo per cui poi gli atleti ti seguono e riescono a migliorare tanto quanto lo vuoi tu. Voglio creare un rapporto di reciproca fiducia che permetta dei miglioramenti attraverso la voglia di imparare. Poi ovviamente mi piace la cura tecnica dei particolari che porta anche al miglioramento della fase di gioco”. Ci aiuti a conoscerti un po’ meglio come persona? “Lo sport è il mio lavoro, ma anche la mia passione. Oltre alla pallavolo amo anche il basket e scrivo su un sito, LakeShow Italia che si occupa di NBA e nello specifico dei Los Angeles Lakers. Amo leggere soprattutto biografie sportive e romanzi storici. In questo momento sopra il comodino ho la biografia di Jurgen Klopp”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Blitz di Zaytsev, che finale a sorpresa per i camp dell’Academy Volley Lube

    Di Redazione

    I camp estivi biancorossi di minivolley e beach volley si sono chiusi col botto grazie al blitz inatteso di Ivan Zaytsev, opposto della Cucine Lube Civitanova e della Nazionale Italiana. A raccontare l’emozione dei giovanissimi dopo l’incontro allo chalet ristorante “I due re” sul lungomare sud di Civitanova Marche è l’istruttore Demis Aguzzi. “Molti dei nostri iscritti sono rimasti a bocca aperta venerdì scorso nella giornata finale – spiega l’allenatore -. Trovarsi di fronte a uno dei propri idoli, in concomitanza del torneo finale, non capita certo tutti i giorni. I giovani pallavolisti non riuscivano a tirar fuori le parole, ma poi sono corsi tutti a immortalare il momento con una foto di gruppo!”. 

    Il camp Lube ufficiale di minivolley ha registrato una crescita rispetto alle ultime due stagioni viaggiando sui 40 ragazzini a settimana, ma anche il primo anno del corso di beach è andato a gonfie vele. “Per essere un debutto –conferma Aguzzi –, aver superato le 20 unità fino ad arrivare a 25 presenze, tra maschi e femmine, è un buon segnale”. Così come sono incoraggianti le promesse dei tanti baby pallavolisti che a settembre torneranno in palestra.

    “Secondo me è presto per identificare un talento cristallino – dichiara Demis -, ma vedere così tanto interesse e il desiderio di tornare in autunno è una grande gratificazione. Un po’ mi commuovo per la chiusura di questo cerchio, all’idea di non poterli seguire nei loro percorsi”.

    Infatti, il giovane tecnico biancorosso andrà a vivere nel Lazio per motivi di famiglia e, pur continuando a gravitare nel mondo del volley tramite le realtà capitoline, non potrà collaborare con l’Academy Volley Lube. “Non è un addio ma un arrivederci – chiarisce Aguzzi -. Il mio sogno è in futuro lavorare nello staff della prima squadra, ma indipendentemente da questo, alla prima occasione tiferò per la Lube dal vivo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Enrico Romanetto volto nuovo del settore giovanile della Tinet Prata

    Di Redazione Classe 1990 con oltre una decina di anni di esperienza nel settore giovanile, con la conquista di titoli regionali, partecipazioni alle finali nazionali e giocatori formati. Questo è il sommario identikit di Enrico Romanetto, nuovo ingresso nello staff del Settore Giovanile gialloblù. Fortemente voluto dal nuovo Direttore Tecnico del settore, Francesco Gagliardi e dal DG Dario Sanna, con i quali ha già collaborato a San Donà e, in veste di istruttore al Big Camp del Trentino Volley, Romanetto si annuncia come uno dei giovani allenatori più preparati e promettenti per far sbocciare i nuovi talenti. Per questa ragione a partire da fine agosto si occuperà di far crescere i ragazzi dell’ U17 che, come quest’anno parteciperanno anche alla Serie D regionale. Oltre a questo farà da assistente in Serie C/U19 e guiderà in prima persona anche l’U16 femminile. Dopo l’esperienza da giocatore nelle giovanili della Sisley Treviso, nelle quali ha diviso il campo con capitan Matteo Bortolozzo e l’ex Passerotto Ludovico Dolfo, inizia giovanissimo ad allenare, dando una mano alla fascia promozionale di Treviso e poi spostandosi a Montebelluna dove ottenendo buoni risultati con l’U17 attira l’attenzione di Francesco Gagliardi che lo vuole nel suo staff a San Donà. Qui viene inserito nello staff della prima squadra, facendo il secondo in B1, ad un’altra vecchia conoscenza gialloblù: Mauro Baldessin, aiutando Gagliardi in U17 e gestendo in prima persona l’U14. Poi con il trasferimento di Gagliardi in Trentino continua ad allenare nel settore giovanile sandonatese, conquistando tre finali nazionali. Passa poi a Bassano e infine al Kosmos dove riesce a brillare nell’ U17 e a mandare diversi atleti nella rappresentativa regionale del Veneto che ha vinto il Trofeo delle Regioni. Negli ultimi 5 anni ha allenato anche nel settore giovanile femminile facendo il Direttore Tecnico a Montebelluna. Il tuo arrivo a Prata è stato un po’ un filo che si ricongiunge con il percorso di Dario e Francesco… “Sembra quasi che i nostri percorsi siano stati quasi un arricchirsi di esperienze, io in Veneto e Francesco in Trentino, per poi ricongiungersi in questa occasione. Lavoreremo insieme in un ambito molto importante. Le prospettive sembrano buone e vorrei che Prata diventasse un punto di riferimento friulano per il settore giovanile” Qual è la tua filosofia di allenamento per il settore giovanile? “E’ vero mi sono specializzato nel settore giovanile, ma venire a Prata mi permetterà anche di capire meglio, seguendo il lavoro di Boninfante e Papi, anche quelle che sono le dinamiche di allenamento nell’alto livello, mondo nel quale non nascondo mi piacerebbe inserirmi. Per il giovanile credo che l’aspetto più importante sia quello di insegnare una certa etica del lavoro e di comportamento in palestra. Poi credo di essere molto attento, e questo l’ho imparato da Renato Barbon che è stato mio allenatore, all’aspetto tecnico. Credo che una volta che nei ragazzi ci siano questi due pilastri, ovvero l’etica del lavoro e la qualità tecnica, sia poi più facile occuparsi degli aspetti di gioco e della tattica che sono una conseguenza dei primi due” Cosa ti aspetti e come ti immagini il futuro di questo progetto? “La presenza di Francesco è garanzia di qualità organizzativa e di capacità di far fare esperienze qualificanti ai ragazzi. Il nostro obiettivo principale è che Prata anche nel giovanile venga riconosciuta tra le società di spicco nel Nord Italia, in modo da renderla attrattiva per i giovani talenti. Chiaramente il nostro focus è anche quello di creare giocatori per la nostra prima squadra” Ci racconti un po’ Enrico fuori dalla palestra? “Sono un ragazzo normale. Mi definirei una via di mezzo tra un nerd che gioca alla Playstation e una persona molto socievole che ama stare con gli amici. Amo ogni tipo di sport, anche il calcio e con orgoglio professo la mia fede juventina” (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il ritorno dei Bosetti dopo 5 anni al Vakif: “Parole d’ordine, reclutamento e mentalità”

    Di Eugenio Peralta Affermare che il 2022 sia stato un anno magico per i Bosetti fa abbastanza sorridere: lo sono stati più o meno tutti, da quando la famiglia più vincente della pallavolo italiana ha iniziato a calcare i campi da volley. Eppure l’ultima stagione ha avuto davvero qualcosa di speciale per Giuseppe Bosetti e Franca Bardelli, sia perché, dopo 5 anni, è stata l’ultima alla guida del settore giovanile del VakifBank Istanbul, sia perché si è conclusa con un risultato senza precedenti: per la prima volta nella sua storia il club turco ha vinto il titolo nazionale in tutte e 5 le categorie giovanili a cui ha partecipato (Under 12, 13, 14, 16 e 18), successi che si sommano ai 5 trofei conquistati dalla prima squadra per un trionfo senza precedenti. Non a caso Giovanni Guidetti li ha voluti salutare con parole di infinita stima al momento del loro addio: i due tecnici italiani hanno fatto epoca anche a Istanbul, come in tutte le piazze in cui hanno lavorato. Ora Giuseppe e Franca sono rientrati in Italia, ma di riposare non se ne parla nemmeno: tra un camp estivo e l’altro (ne è appena terminato uno in Romania, organizzato dalla Federazione locale) si pensa già al futuro, e quando li si sente ventilare l’ipotesi di smettere di allenare non si riesce a crederci nemmeno per un secondo. Ma andiamo con ordine: ecco la nostra intervista esclusiva agli allenatori più vincenti del volley giovanile italiano. Foto VakifBank Spor Kulubu Come mai avete deciso di lasciare il VakifBank? “Siamo stati benissimo a Istanbul, sia come rapporto con la società, sia come ambiente esterno, ma il nostro ciclo si era concluso. Siamo partiti con un contratto biennale e siamo arrivati a 5 anni: ora è giusto che vadano avanti gli allenatori turchi. L’obiettivo era proprio quello, far crescere i loro tecnici e cercare di cambiare la mentalità delle ragazze, e spero che lo abbiamo raggiunto“. I risultati, di certo, parlano a vostro favore… “L’ultimo anno è stato davvero trionfale. Intanto ci siamo salvati in Serie A2, con tante difficoltà perché avevamo una squadra giovane con due anni di pandemia alle spalle, e qui i campionati si sono fermati del tutto. E poi abbiamo vinto tutti i titoli Under: non ci eravamo mai riusciti con l’Under 16, che era sempre stata il nostro problema, mentre quest’anno era molto buona. Sull’Under 18 avevamo qualche dubbio in più, perché nella prima fase avevamo sempre perso contro le big, arrivando terze nel girone: già raggiungere le finali era un bel traguardo, ma una volta lì abbiamo giocato benissimo sia in ricezione sia in attacco, e ci siamo meritati la vittoria“. Foto ACS Champions Sibiu La Turchia sembra essere ormai la principale avversaria dell’Italia a livello giovanile, almeno in Europa: come giudicate il livello generale? “Il livello è molto buono, c’è un patrimonio di giocatrici importante. Il problema è la qualità dell’allenamento. Manca ancora qualcosa per arrivare a vincere con costanza: al livello delle prime ormai ci sono arrivate, ora serve il salto di qualità. Se continueranno a lavorare seguendo una strada che speriamo di aver tracciato, le potenzialità ci sono. Alcuni degli allenatori del VakifBank si sono trasferiti in altri club, e questo contribuisce a elevare lo standard generale“. Quali sono le differenze che avete riscontrato con l’Italia e in cosa, secondo voi, la Turchia deve ancora crescere? “Nel metodo, nell’approccio al lavoro in palestra, nella capacità di prepararsi per essere atlete di livello e diventare una delle migliori giocatrici al mondo, perché è di questo che si parla al Vakif: almeno 15-20 giocatrici uscite dal vivaio giocano con regolarità nella massima serie. Per questo serve cultura del lavoro, serve stare in palestra con attenzione: non è solamente una questione di tecnica, ma di tanti fattori che contribuiscono a creare un livello importante. Poi, naturalmente, al Vakif c’è uno dei contesti migliori al mondo in assoluto, in termini di strutture, risorse e tecnici, che ti permette di lavorare nel migliore dei modi“. Foto Instagram Giovanni Guidetti E poi c’è Giovanni Guidetti… “Lavorare con lui è un po’ speciale! Devi essere sempre aggiornato e informato, perché il suo è un livello al top mondiale. E poi tutta la struttura che c’è dietro è efficiente e di grande qualità: nel suo team ha almeno 8 allenatori, di cui 4-5 fanno anche da sparring in allenamento, senza considerare la parte medica e tutta la struttura che accompagna la squadra, dalla cucina alle sale fisioterapiche“. Come vivono la pallavolo le ragazze turche? “In Turchia ormai la pallavolo è un fenomeno globale, i risultati della nazionale hanno portato un ritorno importantissimo a livello di pubblicità, di immagine e di risorse economiche. Le giocatrici sono delle star, partecipano a spot e programmi televisivi, e questo è uno stimolo importante per una giovane che inizia a giocare. Soprattutto per le donne, che nella società turca stanno pian piano guadagnando una posizione che non hanno mai avuto: lo sport, e la pallavolo in particolare, sono un veicolo importante per questo“. Da quest’anno in Italia ci saranno nuove regole per favorire la crescita delle giocatrici, come l’obbligo del settore giovanile per le squadre di Serie A. Cosa ne pensate? “Bisognava farlo una vita fa! Se no si arriverà a non avere più abbastanza giocatrici per il numero di squadre che ci sono. Per un club è importantissimo formare le giocatrici destinate all’alto livello. In Italia abbiamo il mercato anche in Serie D, in Prima Divisione… ma se non si lavora nel proprio contesto e sul proprio territorio è meglio lasciar perdere e non fare neanche attività, in qualsiasi categoria. È giusto quello che è stato fatto, ma non deve essere una decisione estemporanea. Le società dovrebbero essere in grado di costruirsi delle collaborazioni sul territorio per migliorare il reclutamento: è quello che abbiamo fatto al VakifBank, dove quando siamo arrivati si faceva selezione tra 20-30 bambine. All’ultimo incontro ne sono venute 600! Abbiamo fatto selezione anche nelle scuole, ottenendo il permesso dal governo perché all’inizio non ci lasciavano entrare, e in generale abbiamo cercato di ridurre il numero delle ragazze nella foresteria e lavorare di più a livello locale“. Foto ACS Champions Sibiu Inevitabile chiederlo: cosa farete il prossimo anno (risponde Giuseppe, n.d.r.)? “Sto aspettando qualche offerta, vedrò se c’è qualche possibilità. Ho parlato con alcune società, ma non ho più voglia di ricominciare da zero la ricostruzione di un settore giovanile, ci vogliono almeno 4-5 anni. Sto pensando anche di smettere…“ Il fil rouge che lega la famiglia Bosetti alla Turchia, intanto, resiste: proprio mentre mamma e papà partono, Lucia torna in Sultans League per giocare nella neopromossa Cukurova. E sempre in Turchia, ad Ankara, la sorella Caterina è stata assoluta protagonista del trionfo dell’Italia in VNL… “Lucia aveva riflettuto sulla possibilità di fermarsi, poi ha preso al volo questa proposta molto vantaggiosa ed è giusto così, se lo merita per la grande carriera che ha fatto ad alti livelli. Qualche offerta dall’Italia c’era, ma sono arrivate troppo tardi. Per quanto riguarda Caterina, è in un momento di forma straordinario… aveva già fatto grandi stagioni in passato, come a Modena e a Novara, ma adesso è arrivata a un livello di maturità che si può raggiungere solo con l’età“. LEGGI TUTTO