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    Graziosi e Insalata ospiti di Gifra Vigevano

    Di Redazione Sabato 15 maggio alle ore 17 si è tenuta la partita di Coppa Italia Serie D maschile tra Olimpia Bergamo Gifra e la capolista Pro Volley Abbiategrasso ASD, vinta da questi ultimi 3-0 (18-25 16-25 21-25). Ma l’occasione era tanto attesa dalla società vigevanese: sugli spalti presenti il Direttore Sportivo Vito Insalata e Gianluca Graziosi di Agnelli Tipiesse fresca vincitrice della Coppa Italia e in attesa di giocarsi a fine maggio la Supercoppa di A2. ​Umiltà sacrificio e tanta fame è la ricetta di Graziosi che lo hanno portato a vincere l’oro nel 2018 con la Nazionale Italiana ai Giochi del Mediterraneo, oro alle Universiadi e ha avuto il merito di crescere molti giovani fenomeni ora militanti in Superlega, per questo vederlo in palestra ad osservare i giovani atleti vigevanesi, fermarsi a fine partita con alcuni di loro per elargire consigli ed indicazioni, è stata l’ennesima dimostrazione di quanto ami i giovani e lavorare con loro. ​Presidente Gifra Giovanni D’Adamo Presidente, lei nasce come sportivo, medagliato agli europei master di lancio del giavellotto, agli inizi nella pallavolo femminile, cosa l’ha spinta a credere nella pallavolo maschile quando nessuno ci credeva? ​Per ciò che mi riguarda, lo Sport è, è stato e resterà sempre un grande riferimento sia a livello personale che professionale in quanto rappresenta per i giovani – nella scala dei valori della vita – uno strumento educativo da tutti riconosciuto atto a promuovere ( in modo bilanciato) il processo di crescita rafforzando i valori della responsabilità, controllo e la stima​ di sé, della capacità di relazionarsi, dell’impegno e sacrificio, della disciplina, dell’integrazione, della libertà e dell’affettività.​ Perché ho creduto nella pallavolo maschile? Ecco, come fondatore di un sodalizio sportivo affiliato FIPAV, avvenuto oltre trent’anni fa ed inizialmente orientato all’avviamento della pratica della pallavolo femminile, ho sempre ritenuto e ne ho avuto sempre il forte convincimento, che la pallavolo maschile in realtà avesse tutte le caratteristiche sia fisiche ( forza, coordinamento, potenza, dinamismo,) e tecniche che potessero stimolare moltissimo i ragazzi che all’epoca erano ovviamente attirati da altre (più note) discipline sportive considerate impropriamente più per “maschi”. Visto i livelli raggiunti da questa disciplina, direi che non ci siamo sbagliati. ​Quanto pensa sia importante sul territorio il connubio con Olimpia vincitrice della coppa Italia di A2? ​Aver avuto la grande opportunità di collaborare con un sodalizio sportivo blasonato​ che crede come noi nei grandi valori dello sport e che in più è riuscita a portare questa disciplina sportiva ai grandissimi livelli, non può che rappresentare per i nostri giovani un motivo di orgoglio, di stimoli positivi e la progressiva acquisizione di mentalità​ positiva e vincente; oltre che una più strutturata crescita educativa e sportiva.​ La maggiore esperienza ed una riconosciuta più elevata qualità tecnica, non possono che portare vantaggi oggettivi al movimento pallavolistico del nostro territorio. Questo connubio rappresenta un concreto motivo di crescita anche per tutta la nostra struttura organizzativa, costituita dai nostri ottimi dirigenti e tecnici. ​Direttore sportivo​ Vito Insalata ​Finalmente dopo un anno e mezzo causa Covid , siamo riusciti a vederci sul campo, e l’impressione che ho avuto è stata molto positiva soprattutto dal punto di vista dell’entusiasmo che ho intravisto nello staff tecnico che ha tanta voglia di migliorarsi confrontandosi con Graziosi e anche da parte della società di cercare sul territorio ragazzi, con iniziative molto importanti anche nelle scuole. Spero che questo binomio prossimamente possa continuare e soprattutto di scoprire insieme dei giovani talenti che magari un giorno possano arrivare in serie A. Gianluca Graziosi ​Cosa ne pensa di questo team di Serie D e quali segreti può indicare a Coach Maffei per formare un giovane, dati i suoi molteplici successi? Le cose importanti sono due; la prima, che non c’entra niente con la tecnica, è avere tanto tanto entusiasmo. Questo l’ho riscontrato proprio a pelle in questo gruppo in questa società, perché lavorare con i giovani vuol dire avere tanta dedizione, perderci tanto tempo, e vuol dire che il percorso è molto lungo quindi bisogna avere pazienza e tanto tanto entusiasmo nel lavorare con i giovani; come dicevo prima questa cosa l’ho riscontrata sia nella società ma nello specifico in questo gruppo. Per la parte puramente tecnica secondo me uno dei segreti più importanti con i giovani è fare tanto lavoro analitico cioè fare tanta tecnica individuale; scorporare è importante addirittura nello stesso fondamentale sezionando proprio tutte le parti che lo compongono. E quindi ci vuole tanto tempo da dedicare proprio all’ analitico, alla tecnica individuale, perché logicamente per formare un ragazzo giovane bisogna dargli nella maniera più assoluta più padronanza e tecnica possibili e quindi più sicurezze possibili. Una delle cose che facevamo a Falconara nel settore giovanile era di lavorare tanto sulla tecnica analitica, sulla tecnica individuale, facendo innumerevoli lavori specifici e addirittura come dicevo prima proprio selezionando anche il singolo fondamentale nelle sue parti. ​Quanto è importante credere e investire anche in realtà minori per poter far crescere il nostro movimento? Secondo me è fondamentale nel senso che purtroppo in Italia si fa fatica a reclutare i ragazzi giovani che giocano a pallavolo e quindi ben vengano le piccole realtà che invece fanno quasi esclusivamente lavoro di settore giovanile E’ una cosa secondo me interessante ed importante quella che stiamo facendo noi a Bergamo e Vigevano è proprio quella di agganciare una prima squadra di serie A con un settore giovanile perché così i ragazzi hanno un punto di riferimento, hanno dei modelli prestativi davanti hanno un punto da raggiungere. Questo discorso è importantissimo e secondo me bisognerebbe addirittura fare più di questi percorsi, ogni società dovrebbe essere agganciata a due tre settori giovanili proprio per facilitare il reclutamento dei ragazzi. Quindi il fatto delle realtà minori è fondamentale per far crescere il nostro movimento. Allenatore Gifra Giovanni Maffei ​Qual è l’importanza di questa coppa Italia e di mantenere attivo il settore in questa stagione particolare? Fondamentale!!! La gestione della pandemia nel mondo sportivo è stata deficitaria, con la conseguenza che il lavoro di reclutamento di tanti anni è stato parzialmente compromesso. Speriamo che il futuro ci consenta di recuperare il tempo perso ed in quest’ottica la Coppa è fondamentale visto che ci ha consentito di non perdere atleti che altrimenti sarebbero stati esclusi dall’attività. ​E’ un onore avere allenatore e Ds della prima squadra che hanno molto puntato sui giovani; cosa si può imparare dai metodi di Mr Graziosi? Oltre che un onore si tratta di un vero piacere poter rivedere dopo 6 mesi degli amici. Purtroppo ho avuto modo di poter assistere agli allenamenti di Graziosi in pochissime occasioni, tuttavia è stato incredibile vedere come il suo lavoro in palestra abbia fatto crescere un gruppo in modo esponenziale. Direi quasi senza precedenti. Personalmente sarebbe un grandissimo risultato riuscire anche solo in parte ad emulato. ​Quale tuo giocatore può assomigliare vagamente ai ragazzi terribili di Graziosi? Sono innamorato di tutti i miei giocatori con i loro pregi ed i loro difetti…sono sempre pronti a darsi incondizionatamente, e spero che un giorno qualcuno di loro possa affiancarsi a giocatori di valore assoluto come Terpin o Pierotti (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gianluca Graziosi confermato sulla panchina di Bergamo

    Di Redazione Agnelli Tipiesse lavora serena con la sua grande certezza, che non è semplicemente una conferma, che mister Graziosi proseguirà nel suo percorso a Bergamo come già preannunciato da tempo; un vero e proprio caposaldo nell’allestimento di un team competitivo e sempre orientato alla caratteristica verde e spigliata come già dimostrato durante la stagione ancora in corso. Il mister marchigiano classe 1965, protagonista del primo periodo a Bergamo in serie A dal 2016, arrivava allora dalla squadra potentina in A2 e aveva portato in entrambe le stagioni la squadra orobica in semifinale di promozione, dopo un’ascesa che partiva dall’ottava posizione in classifica. Umiltà sacrificio e tanta fame, erano allora la ricetta di coach Graziosi quando ancora Bergamo era soltanto una matricola. Nei suoi primi anni a Bergamo aveva raggiunto la storica finale di Coppa Italia che si svolse a Bari due anni fa, per poi raccogliere la chiamata in azzurro con la Nazionale vincendo l’oro ai giochi del Mediterraneo a Tarragona nel 2018 insieme al giovane Tiozzo e all’ex Cavuto e ad altri giovani promettenti quali Milan, Pinali e Sbertoli. Il suo palmarés si è poi arricchito con un altro oro alle Universiadi, risultato storico che non si ripeteva sin dagli anni 70 per la Nazionale azzurra. Tecnico che ha avuto il merito dunque di crescere molti giovani fenomeni ora militanti in Superlega, ha avuto egli stesso la sua prima esperienza nella massima serie alla conduzione di una squadra di buon livello e con una società che trasuda storia e successi come Ravenna per poi traghettare la squadra senese avversaria di Olimpia al primo posto in classifica durante la stagione appena conclusa. Per Graziosi ad agosto 2020 era stato un gradito ritorno “a casa”, dopo gli anni a Ravenna e Siena, poichè il mister aveva lasciato il cuore a Bergamo tre anni prima con l’interruzione del progetto che aveva tanto minuziosamente impostato. E il team orobico grazie a lui ha spiccato letteralmente il volo in questa annata speciale: mister Graziosi ha inanellato 17 vittorie consecutive alla guida del team, comprendendo 40 giorni in cui la squadra è stata colpita dal Covid, ha conquistato la sua prima Coppa Italia e la seconda della società, cominciando la stagione al 3 agosto per chiuderla soltanto al 18 aprile quando ha perso gara 3 dei quarti di finale Play Off dopo aver vinto il campionato con 3 giornate di anticipo a +16 punti dalla seconda classificata. Un percorso invidiabile, che sebbene non abbia trovato la ciliegina sulla torta conquistando una finale promozione, lo porta sull’olimpo degli allenatori vincenti, soprattutto per aver estrapolato il meglio dal suo team giovanissimo fatto di atleti dediti al lavoro e dotati di grande umiltà e talento. Talento che ha saputo vedere prima di tutti, e far fiorire anche come grande gruppo squadra. Ora sta lavorando senza tregua per riuscire a compiere l’ultima missione di stagione, portare a Bergamo la Supercoppa, per poi proseguire nel suo progetto di portare nel posto più alto del volley i colori della realtà pallavolistica orobica. Realtà sportiva che dopo la crisi pandemica ed economica che l’aveva colpita duramente nell’annata scorsa, ha saputo risollevarsi grazie alla partnership targata Agnelli Tipiesse che mister Graziosi ha sposato senza riserve ed ha fondato ottime basi per poter oggi fare un secondo piano di lavoro che coinvolge ancora grandi eccellenze di atleti giovani ma promettenti. Mister Graziosi, la tua squadra è chiamata a giocare e inaugurare la prima Supercoppa di A2, come vivrà Bergamo questa sfida? E’ un trofeo e va giocato per vincerlo, rimarrà nella storia della pallavolo, della A2 e della società che lo vincerà, quindi teniamo le orecchie basse e lavoriamo per portarla a casa. Per i ragazzi, per lo staff, per me e tutta la società deve essere anche una forma di rivincita visto come si è interrotta bruscamente la stagione a cui tenevamo in modo particolare perchè volevamo arrivare fino in fondo. Questa deve essere una partita per dimostrare a noi stessi che siamo un gruppo forte meritevole di arrivare fino alla fine di questo campionato. Come state preparando questo evento? Stiamo lavorando, è difficoltoso lavorare così, se tutto va bene dovrebbero essere sette settimane di lavoro senza poter svolgere partite ufficiali e potrebbero diventare otto, giocheremo con una squadra che fino a tre giorni prima ha fatto la finale per salire in Superlega vincendola, è complicato ma come sempre proveremo a dare il massimo e ci metteremo tutto noi stessi. Arriva la tua conferma in questa società, che fa parte di un progetto a lungo termine, conferma comunque meritata dopo la stagione eccellente vissuta con il tuo rientro a Bergamo, cosa prevedi per la prossima stagione? Questo era un progetto già impostato, lo scorso anno doveva essere una partenza e ricostruzione di un percorso su due anni, adesso proveremo a confermare i giocatori che onestamente ci hanno portato dove siamo arrivati provando ad inserire qualche ragazzo giovane di prospettiva importante per provare addirittura a rinforzarla questa squadra, stando molto attenti al “bilancio” societario, provando a portare giocatori funzionali a me e al mio progetto, ma anche al progetto di lavoro della società. Già abbiamo qualche idea, ci stiamo lavorando ma è un percorso, se siamo bravi il prossimo anno dobbiamo completarlo. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Graziosi dopo la sconfitta a Brescia: “Non abbiamo giocato da squadra”

    Di Redazione Tutto fa rifare sul campo del San Filippo con uno spettacolare Brescia che conquista con merito Gara 2 per 3-1 ( 27-25, 25-16, 25-27, 25-22) e la serie si allunga. In generale le percentuali sono basse soprattutto in ricezione, non hanno permesso a Finoli un gioco fluido ma spesso obbligato e anche l’attacco è sottotono, dall’altra parte della rete ottimo Galliani e Cisolla che ne fanno 21 a testa. Grande assente dell’incontro in campo bergamasco è il fondamentale del muro che aveva fatto la differenza in Gara 1. (7 muri contro i 2 bresciani), e i tanti errori (30 errori bergamaschi) L’analisi di coach Graziosi: “Non abbiamo giocato da squadra, cosa che è la nostra forza, ognuno provava a trovare una soluzione per conto proprio ma non si è riusciti a trovarla, merito a Brescia che ha giocato in maniera più lucida e attenta di noi, però non succede nulla, questi sono i play off: domenica c’è gara 3 e dobbiamo vincerla per passare il turno. Punto.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, Graziosi: “Questa Coppa è un premio per tutto il lavoro fatto”

    Foto Ufficio stampa Agnelli Tipiesse

    Di Redazione
    Agnelli Tipiesse si aggiudica il 24° trofeo Del Monte Coppa Italia: Bergamo vince la sua seconda Coppa Italia di serie A2-A3 firmata Del Monte, battendo la Delta Group Rico Carni Porto Viro per 3-0 (25-21, 25-21, 25-10  ),
    I rossoblù campioni in carica hanno difeso l’ambito trofeo con le unghie dopo un match che sulla carta poteva apparentemente sembrare senza insidie, ma Porto Viro dimostra tutto il suo valore e si batte per 3 set dando prova di grande compattezza e carattere. Non sono bastate però le giocate di Cuda e compagni, con Lazzaretto scatenato e una difesa ineccepibile dei veneti, ed il muro sempre presente a marcare Santangelo e compagni. Nel primo set infatti il punto a punto è sempre serrato, mentre nel secondo Porto Viro rimonta portandosi fino al 22-21, ma Terpin e Santangelo ne decidono le sorti. Nel terzo il gioco di Bergamo si impone sin da subito ed il divario è troppo evidente.
    Premiato miglior giocatore, Jernej Terpin che chiude con 21 punti.
    Presenti dall’amministrazione regionale Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia e il sempre presente sindaco di Cisano Andrea Previtali. All’inizio del match viene portata la bandiera in campo per l’Inno dalla protezione civile e dagli alpini per il magnifico operato svolto in questo periodo di pandemia.
    Mister Graziosi: “Sono contento perchè mi sono tolto un peso, dopo tanti tentativi, eravamo un po’ contratti sapevamo che avevamo tutto da perdere e niente da guadagnare, i primi due set non abbiamo giocato la nostra miglior pallavolo, poi abbiamo cominciato ad essere più sereni soprattutto con il favore del risultato e si è subito visto dal fondamentale del servizio, non c’è stata più partita. Il match era questo, sapevamo che sarebbe stato così ma noi siamo stati bravi a interpretarla. In questa coppa ci metto tutto il lavoro fatto fino ad oggi, lavoriamo sodo tutti i giorni e questo è un premio per i ragazzi. Ora dobbiamo recuperare energia perchè ne abbiamo spese tante, abbiamo messo in bacheca la regular season e questa Coppa, ora quello che chiedo ai ragazzi è di giocare una buona pallavolo provando a divertirci perchè  credo che sia il segreto per questa squadra. Vincerla in casa è stata una bella esperienza perchè ci tenevamo sia io, che i ragazzi e tutto l’ambiente, con questa fusione che inizialmente non sapevamo se poteva funzionare invece devo dire che sta andando tutto veramente alla grande.”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Graziosi dopo la sconfitta con Siena: “Abbiamo dato tutto quello che avevamo”

    Di Redazione
    Dopo l’ottava giornata Agnelli Tipiesse sempre al vertice, porta a casa un punto dal match di ieri contro Siena e resta a più 14 dalla seconda.Posizioni pressoché invariate a metà classifica, con una feroce lotta per conquistare il 10 posto finale delle ultime squadre, posto valido per l’accesso ai play off. Taranto, come anche Ortona ancora con qualche recupero da giocare, uno tra tutti quello con Agnelli Tipiesse che verrà fissato nei prossimi giorni.
    Coach Graziosi dopo il match contro gli ex della Emma Villas: “Sono orgoglioso dei nostri ragazzi, ieri abbiamo dato tutto quello che avevamo dal punto di vista delle energie fisiche e mentali. Mercoledì avevamo speso tantissimo nella semifinale di Coppa, abbiamo preparato questa partita di altissimo livello in tre giorni, differente è stata la preparazione avversaria, fatta con più calma. Abbiamo raschiato il fondo del barile dal punto di vista fisico, e abbiamo trovato tutte le energie necessarie per una prestazione altissima, risolta alla fine per un episodio. Noi eravamo abituati con questo gruppo nel punto a punto finale ad essere una macchina da guerra, ieri per la prima volta causa poca lucidità abbiamo commesso qualche errore banale, proprio sul finale che solitamente non commettiamo. La prestazione è stata buona, tabellini alla mano, dati superiori in tutti i fondamentali, anche con meno errori dell’avversario.I ragazzi ci sono, ora testa ed energie alla Coppa Italia”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Graziosi dopo la prima sconfitta: “È la Serie A, puoi perdere con tutti”

    Foto: Uff. Stampa Brescia

    Di Redazione
    Arriva la prima sconfitta stagionale per gli orobici che cadono proprio sul campo bresciano con il derby combattutissimo che finisce per 3-1 per i padroni di casa (20-25, 25-16, 25-23, 27-25). I bresciani si dimostrano più cinici e determinati, dopo un primo set opaco dominano il match soprattutto nel secondo set, riescono a fermare i terminali di attacco orobici con 11 muri su 4, chiudono il match con un ritorno di Bergamo che però avviene troppo tardi, portando ai vantaggi la partita che sembrava riaprirsi. Sul campo bresciano si distingue il centrale Esposito che totalizza 17 punti finali e prende il premio mvp, con Bisi e Galliani sugli scudi. Nel campo bergamasco invece il migliore è Pierotti che totalizza 20 punti finali, mentre il più marcato è stato Santangelo, che arriva a quota 10.
    Nulla di cambiato per gli orobici che rimangono in testa alla classifica; la sconfitta pesa fino a un certo punto, può anzi determinare per le prossime partite un approccio più attento e servire a rimettersi in discussione per la fase semifinale di Coppa Italia mercoledì alle 18 al Pala Pozzoni contro Cuneo e al proseguimento del campionato con la definizione della griglia dei play off.
    Le parole di coach Graziosi: “Non abbiamo interpretato questo derby, abbiamo giocato molto sulle individualità e quando succede così ci sta che si può perdere. Avere tanti punti di vantaggio non è semplice per motivare le partite, merito all’avversario che non ha mai mollato un colpo e anche sul finale del quarto set, nonostante noi abbiamo fatto due errori finali, abbiamo perso lucidità e forse umanamente era anche prevedibile, si sono venute a creare una serie di situazioni che hanno decretato la sconfitta. Non sono dell’idea che le sconfitte servano, ma se siamo intelligenti e capiamo che per vincere serve la miglior pallavolo possiamo vincere, se pensiamo di giochicchiare e non fare sacrificio, questa è serie A e puoi perdere con tutti”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Graziosi e Battocchio commentano a braccetto il derby tra Cantù e Bergamo

    Di Stefano Benzi
    Non capita più così spesso, soprattutto dopo una partita intensa, tesa e nervosa, che due allenatori chiacchierino amabilmente a fine gara tra di loro e si facciano intervistare insieme. Ma Libertas Cantù-Agnelli Tipiesse Bergamo è stata anche questo, uno 0-3 (23-25, 23-25, 23-25) bugiardo sotto l’aspetto dei valori che si sono visti sul campo perché raramente, soprattutto quest’anno, si è visto un risultato così netto con parziali così incerti. Una partita di rarissimo equilibrio, forse la più bella del campionato.
    È proprio Gianluca Graziosi, il coach che ha vinto, a “consolare” il collega Battocchio: “So bene che cosa significa perdere in questa maniera e posso soltanto fare i miei complimenti a Cantù per il suo livello di gioco. É una squadra che conosco bene e che ho visto giocare spesso… Ma mai come questa sera mi avevano messo in difficoltà e avrebbero forse meritato di più. Siamo stati scaltri, forse siamo più abituati a vincere e questo ci ha dato una mano. La partita è stata meravigliosa, una delle più belle a cui abbia avuto modo di assistere in questi ultimi anni“.
    Bergamo si è sempre trovata sotto ed è stata costretta a rimontare, con freddezza, pazienza e attenzione. E non sono sfuggiti alcuni momenti di nervosismo quando, soprattutto nel terzo set, Cantù è stata a un passo dal conquistare la frazione e cambiare le sorti dell’incontro. Finito il match tutto finisce e gli atleti giocano il loro terzo tempo sotto rete, chiacchierando, scattando selfie anche se per i brianzoli buttare giù l’amaro della sconfitta del genere è dura.
    “Brucia – ammette Matteo Battocchio – perché oggi abbiamo veramente giocato una grande partita e siamo stati molto bravi. Abbiamo avuto ancora difficoltà, ma abbiamo fatto di tutto per rendere loro la vita difficile. Ci sono mancati pochi dettagli in ognuno dei tre set, ma alla fine il dettaglio più importante è che loro sono oggettivamente più forti. Quando si fa sport questa è la prima cosa che devi riconoscere quando ti trovi di fronte un avversario del genere. Bergamo ha un grande futuro“.
    Se Cantù, ancora largamente incompleta, continua così, anche la Libertas ha tutte le potenzialità per concludere in crescendo. Con un ottimo Regattieri in regia al posto del palleggiatore estone Viiber che nel recupero non poteva giocare (la gara originariamente era precedente al suo ingaggio, siglato il 24 dicembre), Cantù ha molti rimpianti. Ma non riguardano la partita con Bergamo: “Se posso essere franco e un filino esplicito – dice Battocchio – sono davvero molto incazzato che ad alcune squadre sia stato concesso di recuperare le gare come volevano e a noi abbiano imposto di giocare ogni due giorni mandandoci al massacro. Così abbiamo buttato otto gare su ventidue, più di un terzo della regular season. È stata una cosa davvero inaccettabile“. LEGGI TUTTO