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    Lemon Bowl 2023: Roma confeziona il triplete

    Premiazione Lemon Bowl – Foto Adelchi Fioriti

    Giunge al termine la 39ª edizione del Lemon Bowl. La prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera dedicata alle categorie under 10, 12 e 14 si è conclusa con le tradizionali finali del giorno dell’Epifania. Sui campi in terra rossa del Salaria Sport Village è festa per il tennis romano, che mette a bilancio i titoli di Mattia Baroni (under 14 maschile), Alice Iozzi (under 14 femminile) e Samuel Tigani (under 10 maschile). Alzano la “coppa dei limoni” anche la croata Ana Marija Rebic, dominatrice dell’under 10 femminile; il trentino Alessandro Fronza (under 12 maschile) e la sanremese Victoria Lanteri Monaco (under 12 femminile). L’evento si è confermato un successo e come di consueto ha attratto nella capitale tante delle migliori promesse del tennis giovanile italiano e ben 24 tennisti provenienti da 14 Paesi. Tra i tanti presenti sugli spalti del Salaria Sport Village anche l’ex numero 70 ATP Thomas Fabbiano, che a fine giornata si è complimentato con i piccoli atleti.
    Roma confeziona il triplete – Mattia Baroni, Alice Iozzi e Samuel Tigani sono i tre rappresentanti della capitale ad alzare la “Coppa dei Limoni” sui campi del Salaria Sport Village. Il tennis romano fa dunque tre su tre nella giornata di finali, che si è aperta con il derby under 14 maschile tra Mattia Baroni e Luca Cosimi. Trionfo dell’atleta del Tevere Remo per 6-1 6-3 in una finale priva di sbavature contro un valido avversario ed ottimo amico. Vittoria in due set anche per Samuel Tigani, capace di imporsi per 6-1 6-4 nella finale under 10 contro il toscano Pietro Carra. Il piccolo tennista dell’MD Tennis Team ha contato sul grande apporto del pubblico, giunto numeroso dal proprio circolo di appartenenza: “Nel primo set il mio avversario ha sbagliato qualcosa di troppo, poi invece è salito e la partita è stata più faticosa. Il livello del torneo è stato alto, conoscevo quasi tutti i miei avversari e questa vittoria ha un grande valore. Il tifo mi ha fatto grande piacere, ma quando gioco non penso al pubblico”. Nell’under 14 femminile rispetta i pronostici la vice campionessa italiana under 13 Alice Iozzi. La giocatrice dell’All Round ha superato la validissima Melissa Rossi – altra portabandiera dell’ottima truppa toscana – per 6-4 6-3. Dopo la sconfitta nella finale del 2022, Iozzi è dunque riuscita a conquistare il successo in un torneo under 14 dove è stata assoluta protagonista.
    Rebic, Fronza e Lanteri Monaco da dieci e lode – Dopo aver dominato il proprio tabellone per tutta la settimana, la croata Ana Marija Rebic vince per 6-0 6-0 la finale under 10 contro la polacca Hanna Cyronek. In un match dal livello altissimo per contenuti, la piccola tennista di Zagabria ha lasciato le briciole alla rivale e ha suggellato un cammino perfetto. Atleta della Ljubicic Tennis Academy e nipote di secondo grado dell’attaccante del Milan Ante Rebic, la giovane Ana Marija ha commentato positivamente la propria partecipazione al Lemon Bowl: “Il torneo è stato fantastico, l’organizzazione impeccabile e poi era la mia prima volta a Roma e mi è piaciuta molto come città. Ho giocato benissimo contro un’avversaria forte e sono stata brava ad essere offensiva. Futuro? Quest’anno inizierò a giocare a livello Tennis Europe e poi la prossima stagione tornerò sicuramente per giocare l’under 12”. Quest’ultima categoria in campo femminile ha visto il successo di Victoria Lanteri Monaco che per 6-2 7-5 ha sconfitto Agnese Calzolai, altra grande protagonista di questo Lemon Bowl. L’unica finale andata al terzo set è quella under 12 maschile dove il trentino Alessandro Fronza, prima testa di serie, ha battuto Bruno Condorelli per 6-2 4-6 6-2.
    La soddisfazione di Tato Pedà – “Il bilancio di questa seconda edizione organizzata al Salaria Sport Village è ottimo. Io, il mio staff ed il team del Lemon Bowl abbiamo fatto un grande lavoro sotto la direzione del purtroppo assente Paolo Verna, da sempre il faro di questo torneo”. Le parole di Tatò Peda, team manager del Lemon Bowl e padrone di casa del Salaria Sport Village. La manifestazione ha preso il via il 10 dicembre con le prequalificazioni e ha visto un totale di 1320 giovani atleti scendere in campo, come ha rimarcato Pedà: “Il Lemon Bowl va oltre i match in campo perché quando non giocano i bambini si divertono insieme tra un pittino ed il tennistavolo. Questa è stata davvero una festa del tennis e sono contento della grande partecipazione di ragazzi e famiglie”. Oltre a Thomas Fabbiano, tra le autorità che hanno premiato i finalisti Giorgio Di Palermo, presidente del Comitato Regionale Lazio della Federazione Italiana Tennis Padel e Fabrizio Tropiano, membro del Comitato delle Nitto ATP Finals e Relazioni Istituzionali FITP.
    Risultati finali Lemon Bowl
    Under 10 maschileSamuel Tigani b. Pietro Carra 6-1 6-4
    Under 10 femminileAna Marija Rebic (Cro) b. Anna Cyronek (Pol) 6-0 6-0
    Under 12 maschileAlessandro Fronza (1) b. Bruno Giovanni Condorelli 6-2 4-6 6-2
    Under 12 femminileVictoria Lanteri Monaco (1) b. Agnese Calzolai (3) 6-2 7-5
    Under 14 maschileMattia Baroni (3) b. Luca Cosimi (4) 6-1 6-3
    Under 14 femminileAlice Iozzi (1) b. Melissa Rossi (2) 6-4 6-3 LEGGI TUTTO

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    False vaccinazioni: Peggiora la posizione di Camila Giorgi dopo le dichiarazioni della sua dottoressa

    Camila Giorgi – Foto Antonio Fraioli

    Ci sono ulteriori notizie sui falsi certificati di vaccinazione dove anche Camila Giorgi è coinvolta. La tennista italiana compare nella lista dei personaggi che hanno usufruito dei servizi della Dottoressa Grillone, che ha confessato in dichiarazioni al Corriere del Veneto, poco prima di andare a processo, cosa che avverrà presto.
    Grillone ha spiegato nel dettaglio come funzionava il tutto. Nella prima fase, l’idea era quella di sfuggire alle reazioni avverse causate dal vaccino, dato che la dottoressa in questione garantisce di non essere anti-vaccini. Poi, ha parlato specificamente del caso Giorgi.
    “La famiglia Giorgi è in cura da molto tempo presso di me… in particolare Camila soffriva del cosiddetto “gomito del tennista” […]. Poco prima dell’inizio dell’estate, Camila era venuta chiedendo la possibilità di ottenere delle false attestazioni di tutti i vaccini obbligatori, nonché del vaccino Covid. […] Posso confermare con assoluta certezza che nessuno dei vaccini nei confronti della famiglia Giorgi sono stati effettivamente somministrati. In quel caso non ho ricevuto alcun pagamento”.
    Resta ora da vedere quali saranno le conseguenze per Giorgi, a seconda di quanto verrà dimostrato in tribunale. LEGGI TUTTO

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    Sinner: l’infortunio all’anca sembra lieve

    Jannik Sinner, classe 2001

    Arrivano da Adelaide le prime indiscrezioni sulle condizioni di Jannik Sinner. L’azzurro nel corso del suo incontro di quarti di finale all’ATP 250 di inizio stagione ha accusato un problema all’anca, chiamando il trainer in campo e disputando un secondo set avvertendo dolore, fino alla sconfitta contro Sebastian Korda. Il tutto a 10 giorni dall’avvio degli Australian Open, primo torneo dello Slam 2023.
    L’azzurro si è sottoposto ad immediati accertamenti diagnostici, il responso sembra rassicurante. L’anca avrebbe infatti subito solo una classica “storta” per la torsione avvenuta in un recupero di gioco. La situazione pare sotto controllo, ora fisioterapia, riposo e recupero, con l’obiettivo di tornare in campo il prima possibile per essere pronto per gli Australian Open. Ricordiamo che nel 2022 Jannik arrivò nei quarti di finale a Melbourne, battuto (piuttosto seccamente) da Stefanos Tsitsipas.
    L’infortunio sofferto stanotte appare quindi del tutto fortuito e casuale. Aspettando una dichiarazione di Sinner che ufficializzi le sue condizioni, auguriamo al nostro portacolori una prontissima ripresa per poter scendere in campo a Melbourne al 100% dell’efficienza atletica. LEGGI TUTTO

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    Fabio Fognini a tutto campo: “La Coppa Davis è sempre stata il mio pallino. Non lo nascondo, e lo dico col cuore in mano, è stata una vera pugnalata quella sconfitta in semifinale”

    Fabio Fognini con Matteo Berrettini – Foto Sposito

    Fabio Fognini ha concesso un’intervista al quotidiano La Stampa.“La Coppa Davis è sempre stata il mio pallino. Non lo nascondo, e lo dico col cuore in mano, è stata una vera pugnalata quella sconfitta in semifinale. Purtroppo è sempre più dura. Ormai ho 35 anni, Simone 37. Quelli su cui puntare sono Berrettini, Sinner, Musetti. Bisogna fare in modo che in questa competizione siano molto uniti, cosa che non è mai facile in uno spot egoista come questo”.
    “Vorrei tornare nel 2023 fra i primi 50 giocatori del mondo e giocare i grandi tornei. Ho un team che lavora insieme a me, una spinta però me l’ha data anche mia moglie che è tennista come me e sa cosa vuol dire.Come padre sono molto affettuoso. Infatti, i bambini sanno che quando vogliono qualcosa, devono venire da me. Scherzo, io e Flavia siamo molto allineati. Lei però è quella che ci passa più tempo e deve dare delle regole. Io faccio più fatica a inserirmi quando torno da un torneo. Ma ora so che le mie giornate non finiscono più con gli allenamenti ma con loro. E mi piace tanto”.
    A Fognini è stato anche chiesto perché i risultati non sono mai stati all’altezza del talento e lui ha risposto senza paura. “Se non sei allenato, non vai da nessuna parte. Oggi il grande talento formato è quello che si distingue in tutti gli sport. Federer, Messi e Rossi. Sono orgoglioso di aver realizzato il mio sogno di bambino, di aver fatto del tennis la mia vitaDopo la fine della carriera vorrei rimanere nell’ambiente. Ho già un’agenzia di scouting. I social hanno spalancato la porta a tutto, il meglio e il peggio. Per i giovani è dura. Io metto solo foto le mie foto. Bisogna stare attenti a come ci stai dietro. Anzi, non bisogna proprio starci dietro”.
    E chi sono i giovani che Fognini apprezza di più? “Ho sempre detto che mi piace Alcaraz perché conosco bene il suo allenatore, Ferrero. Da italiano, spero anche che Sinner e Musetti ce la facciano perché sono giovani e hanno il potenziale per vincere i Grandi Slam e i Masters 1000”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Il Lemon Bowl parla romano: Quattro capitolini in Finale

    Mattia Baroni – Foto Adelchi Fioriti

    Sui campi del Salaria Sport Village di Roma si sono concluse le semifinali della 39ª edizione del Lemon Bowl. I dodici match suddivisi tra under 10, 12 e 14 non hanno deluso le aspettative e hanno ribadito l’alto livello della prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera. Tante gioie per il tennis romano, che in finale porta ben quattro ragazzi ed è già certo di un campione. Nell’under 14 maschile sarà infatti derby tra Mattia Baroni e Luca Cosimi. Nell’under 10 femminile finale internazionale tra la croata Ana Marija Rebic e la polacca Anna Cyronek, protagoniste assolute del loro tabellone. Come da tradizione le finali si giocheranno il 6 gennaio, si partirà alle ore 11.00.
    Quattro romani all’assalto del titolo – L’edizione 2023 del Lemon Bowl sta riservando grandi soddisfazioni al tennis capitolino, che ha portato i suoi migliori rappresentanti in finale. Nell’under 14 maschile sarà derby tra Mattia Baroni e Luca Cosimi, rispettivamente terza e quarta testa di serie del tabellone. Baroni, già campione dell’under 12 due anni fa, ha superato con netto 6-3 6-1 il numero due del seeding Luca La Palombara. Netto anche il successo di Cosimi, atleta osservato in queste giornate da Flavio Cipolla, che si è imposto per 6-4 6-1 su Enea Vinetti. “Sono contento di essere tornato al Lemon Bowl, da romano ci tengo sempre e domani naturalmente voglio vincere – le parole del classe 2009 del Tevere Remo Mattia Baroni – Dopo questo torneo andrò a Tarbes per fare le qualificazioni de Les Petit As (il più importante torneo under 14). In generale quest’anno proverò a fare bei risultati a livello Tennis Europe, dove già l’anno scorso mi sono tolto qualche soddisfazione”. Il derby romano dell’under 14 femminile si è invece consumato in semifinale dove la favorita Alice Iozzi ha superato la rivelazione Livia Avola con lo score di 6-0 6-4. Il prospetto dell’All Round in finale se la vedrà contro Melissa Rossi, reduce dal 6-2 6-2 che le ha permesso di prevalere su Tatiana Vittoria Lippi. Volto nuovo del Lemon Bowl invece l’under 10 Samuel Tigani dell’MD Tennis Academy. Con un tennis brillante il romano ha liquidato per 6-0 6-1 Mattia Bongiovanni ed in finale se la vedrà contro il toscano Pietro Carra che invece ha vinto in grande lotta contro Gabriele Aceto (7-5 3-6 10/8).
    Rebic-Cyronek e le altre finali – Della folta truppa internazionale sono due le rappresentanti ad essersi spinte all’atto conclusivo. La croata Ana Marija Rebic (nipote di Ante Rebic del Milan) e la polacca Anna Cyronek si giocheranno il titolo nell’under 10 femminile, categoria dal livello altissimo dove sono riuscite a farla da padrone. Rebic si è aggiudicata per 6-1 6-0 la sfida contro la bielorussa Katsiaryna Unuchka, altra piccola protagonista della settimana. Cyronek ha invece superato l’ottima Sofia Foggia per 6-2 6-1. Nell’under 12 maschile le prime due teste di serie si sono spinte in finale, Alessandro Fronza e Bruno Giovanni Condorelli si contenderanno il titolo dopo i successi su Gennaro Scalese (6-3 6-1) e Davide Dagnino (6-0 6-2). Nell’under 12 femminile come da pronostico la campionessa d’Italia under 11 Victoria Lanteri Monaco prosegue la sua corsa grazie alla vittoria per 6-0 6-0 su Emma Lanzoni. In uno dei match più belli di giornata invece Agnese Calzolai ha superato Rachele Saleppico per 6-4 7-6.
    Risultati semifinali Lemon Bowl
    Under 10 maschilePietro Carra b. Gabriele Aceto 7-5 3-6 10/8Samuel Tigani b. Mattia Bongiovanni 6-0 6-1
    Under 10 femminileAnna Cyronek (Pol) b. Sofia Foggia 6-2 6-1Ana Marija Rebic (Cro) b. Katsiaryna Unuchka 6-1 6-0
    Under 12 maschileAlessandro Fronza (1) b. Gennaro Scalese 6-3 6-1Bruno Giovanni Condorelli (2) b. Davide Dagnino (3) 6-0 6-2
    Under 12 femminileVictoria Lanteri Monaco (1) b. Emma Lanzoni (5) 6-0 6-0Agnese Calzolai (3) b. Rachele Saleppico (2) 6-4 7-6
    Under 14 maschileLuca Cosimi (4) b. Enea Vinetti 6-4 6-1Mattia Baroni (3) b. Luca La Palombara (2) 6-3 6-1
    Under 14 femminileAlice Iozzi (1) b. Livia Avola 6-0 6-4Melissa Rossi (2) b. Tatiana Vittoria Lippi (3) 6-2 6-2 LEGGI TUTTO

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    L’Australian Open avrà un montepremi record di 76,5 milioni di dollari

    Ash Barty, campionessa agli AO22

    L’Australian Open 2023 sarà il più ricco di sempre. Il primo torneo dello Slam della nuova stagione infatti avrà un montepremi record di 100 milioni di dollari australiani, ossia 76,5 milioni di dollari statunitensi, con un aumento del 3,4% rispetto alla scorsa edizione. Al vincitore (maschile e femminile, i due draw hanno stessi premi) andranno 2.975.000 dollari, al finalista 1.625.000 e via scalare, fino agli sconfitti al primo turno del main draw, che otterranno comunque un cospicuo assegno di 106.250 dollari. Chi esce al primo turno di “quali” incasserà 26mila dollari, decisamente un “bottino” che vale il viaggio.
    Così Craig Tiley, direttore del torneo di Melbourne: “È fondamentale per il continuo successo dell’estate tennistica australiana fornire opportunità di gioco forti e rilevanti e garantire che i migliori giocatori del mondo siano adeguatamente ricompensati. Vogliamo assicurarci che l’Australia sia il trampolino di lancio per la stagione globale e che ne vediamo il maggior numero possibile. Ci ispirano tutti a impegnarci in questo fantastico sport e ispirano le generazioni future. Per il prossimo Australian Open abbiamo aumentato i premi in denaro per ogni turno, dalle qualificazioni alle finali, con maggiori aumenti nei primi turni, dove questi sostanziosi premi aiutano i giocatori a investire nella propria carriera e, in molti casi, a prepararsi per successo durante tutto l’anno”.
    Annunciate anche diverse novità all’interno del sito di Melbourne Park, dove va in scena il cosiddetto “happy Slam”: da rinnovate aree relax per i giocatori a una nuova “Enhanced Player Performance Spaces”, dove i tennisti e loro staff troveranno attrezzature all’avanguardia per preparare i match e recuperare dopo le fatiche del caldo australiano. Per il pubblico è stata rinnovata l’area ristorazione, come la sezione dedicata all’accoglienza dei neonati e dei genitori. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Dal 16 gennaio diretta integrale su Warner Bros. Discovery

    Da lunedì 16 a domenica 29 gennaio l’Australian Open è in esclusiva italiana su Eurosport e in versione integrale su discovery+.

    Discovery+ ed Eurosport trasmetteranno in esclusiva italiana uno degli Australian Open più attesi nella storia del tennis con una nuova generazione di campioni, come il vincitore dello US Open e nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz, il giovane eroe di Coppa Davis Felix Auger Aliassime e Casper Ruud già due volte finalista Slam, pronti a sfidare gli immensi Novak Djokovic e Rafael Nadal nel primo Slam del 2023.
    Da lunedì 16 gennaio con il primo order of play alle finali femminile e maschile di sabato 28 e domenica 29 gennaio, discovery+ trasmetterà l’Australian Open in diretta integrale con oltre 250 ore di tennis LIVE dai campi di Melbourne Park.
    Su Eurosport 1 in diretta ogni giorno dall’1:00 e in sessione serale alle 9:00 i migliori match in programma, mentre Eurosport 2 avrà una regia dedicata alle partite degli italiani per tifare Sinner, Berrettini, Musetti, Sonego, Fognini; Trevisan, Bronzetti, Paolini, Cocciaretto, Giorgi e tutti i tennisti nostrani che entreranno in tabellone dalle Qualificazioni LIVE su Eurosport e discovery+ da lunedì 9 gennaio: giorno d’inizio del torneo ATP 250 di Adelaide 2 in diretta su Eurosport dalle 10:00 di lunedì 9, con Nick Kyrgios e gli italiani Musetti e Sonego in entry list, fino alla finale di sabato 14 gennaio alle 8:30 su Eurosport 1 e discovery+.
    Con Barbara Schett e Laura Robson inviate a Melbourne Park e le analisi di Mats Wilander e Tim Henman in compagnia di Alizé Lim nello studio Cube di Londra, che consentirà d’intervistare i migliori tennisti del torneo in realtà aumentata, a loro s’affiancheranno John McEnroe, Alex Corretja, Justine Henin, Boris Becker e dall’Italia Roberta Vinci per la solita ed esclusiva copertura editoriale di altissimo livello a cura di Warner Bros. Discovery.Il numero 3 del ranking mondiale Casper Ruud sarà inoltre protagonista della rubrica Ruud Talk dietro le quinte del primo Slam dell’anno, mentre la nuova recluta Laura Robson esplorerà la sua città nativa in The Melbournian, una serie in otto episodi trasmessa durante il torneo e on demand su tutte le piattaforme.
    La campagna promo dell’Australian Open 2023 su Warner Bros. Discovery è stata scritta di pugno da John McEnroe: A Love Letter dedicata al tennis e i suoi campioni e già in onda su tutte le piattaforme:Il tennis è meraviglioso: è una danza e una lotta fra gladiatoriQuando sei in campo non puoi più nasconderti: non si pareggia, non ci sono sostituzioni.Ci vogliono carisma, potenza ed eleganza: è un gioco folle ed esilarante.E sarà una stagione apertissima! Il gioco che amiamo è tornato, è tempo di Australian Open. LEGGI TUTTO

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    ATP Adelaide: Sinner batte Kokkinakis in due set e vola nei quarti contro Korda. Bene al servizio, alti e bassi per l’azzurro nel gioco

    Jannik Sinner (foto ATP Adelaide)

    Vittoria sofferta per Jannik Sinner all’ATP 250 di Adelaide. L’azzurro supera per 7-6 6-4 l’australiano Thanasi Kokkinakis guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale, dove domani sfiderà nella notte italiana (non prima delle 3.30) Sebastian Korda. La prestazione dell’azzurro è stata discreta ma tutt’altro che impeccabile: troppi alti e bassi, soprattutto nel combattuto primo set, nel quale ha concesso quattro palle break e non è stato capace di chiudere il parziale servendo sul 5-4. Al momento decisivo si è come spenta la luce, Jannik ha incassato un parziale negativo di 10 punti a 1 commettendo una serie di errori gratuiti e rimettendo in partita un volitivo Kokkinakis. Per fortuna è riuscito ad arginare il momento negativo e al tiebreak ha alzato il livello, aggiudicandoselo per 7 punti 2. Nel secondo set ha allungato con un break nel terzo game, giocando solido e approfittando soprattutto di un calo nell’intensità del rivale. Forte del vantaggio, ha servito con buon ritmo fino al successo, spingendo in sicurezza e puntando più a spostare Thanasi che rischiare colpi a tutta.
    Sinner ha chiuso con 5 Ace, il 74% di prime palle in campo vincendo il 69% di punti. Numeri buoni, ma il dato più positivo è stato l’aver salvato 6 delle 7 palle break concesse, segnale di vigore e presenza nei momenti più delicati. Kokkinakis ha giocato fino alla metà del secondo set un’eccellente partita, molto efficace al servizio ed estremamente potente e preciso nella spinta dalla riga di fondo. Con una posizione piuttosto avanzata (i suoi piedi erano letteralmente sulla riga o appena dietro), ha condotto spesso gli scambi, costringendo l’azzurro a difendersi o rincorrere; oppure cercare qualche variazione per uscire da quel pressing costruito con un diritto pesante, prima carico di spin e poi dritto nella palla alla massima velocità. Qua vengono i nodi al pettine della prestazione dell’altoatesino. Alla fine Jannik l’ha portata a casa – con pieno merito – servendo bene e soprattutto tornando all’antico, aggrappandosi alle solide certezze del suo tennis di pressione e ritmo in progressione. Infatti Sinner non è riuscito a spezzare la resistenza e forza dell’avversario con le “annunciate” novità e variazioni delle quali ha parlato nelle scorse settimane e sulle quali dice di aver lavorato molto nella off-season. Soluzioni come il back di rovescio (usato col contagocce oggi), discese a rete o palle corte hanno funzionato poco e male.
    La partita ha confermato come il tennis di Sinner sia ancora un cantiere aperto. Quando Jannik ha cercato di uscire dallo scambio con la discesa a rete o velocizzando i tempi di gioco ha sbagliato troppo ed è stato incerto. Un errore seguito costantemente da una prima di servizio out al punto seguente, quindi una sorta di “doppio problema”. I pochi tentativi di smorzata sono stati inefficaci, quasi mai è riuscito a cambiare ritmo col back di rovescio o esplorando dei cross stretti a bassa velocità e massimo angolo. Questo il film della prima parte del match, contraddistinta più da dubbi che vincenti. Quando Sinner ha ripreso a macinare il suo tennis “classico”, fatto di spinta a grande velocità, intensità e grande ritmo, una serie continua di palle in progressione cercando di spostare l’avversario e rischiando l’affondo dopo essersi aperto il campo, allora sì che ha ritrovato sicurezza ed ha sfondato la resistenza del rivale. Così ha vinto il tiebreak, quindi è stato paziente in costruzione nei primi game del secondo set fino all’allungo col break nel terzo game. Una volta in vantaggio, ha capitalizzato la sua spinta inchiodando Kokkinakis nell’angolo sinistro e tutto è filato via senza altri patemi, sostenuto anche da un buon rendimento della prima palla.
    Questo commento non è affatto una bocciatura alle novità che Sinner sta cercando di inserire nel suo gioco, solo la constatazione di quanto resti fondamentale la sua base storica, quella incredibile capacità di muovere la palla con grande velocità e progressione, stroncando l’avversario a furia di pallate alla fine insostenibili. È importante che Jannik abbia anche altro nella sua faretra, per usarlo quando il pressing non funziona per le capacità difensive dell’avversario o perché l’altro è bravo a non consentirgli di condurre lo scambio. C’è molto da lavorare sui tempi dell’attacco e sulla sicurezza nel chiudere sotto rete. Nella partita odierna sono state più le incertezze in quelle fasi che le giocate portate a casa.
    Contro Korda nei quarti avrà di fonte un avversario che disegna il campo con colpi eleganti ed efficaci, ma anche uno che non eccelle in difesa e nemmeno nelle fasi calde. Sarà fondamentale condurre il match e servire bene per non farsi aggredire in risposta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con Sinner alla battuta. Quattro prime palle, di fatto non si scambia, 1-0 Sinner. Si palleggia ad alto ritmo invece nel turno di servizio di Kokkinakis, molto aggressivo con i piedi sulla riga l’australiano. 1 pari. Il campo è segnato dalle ombre della struttura, una situazione che sembra infastidire i due in risposta. Prima difficoltà per l’azzurro nel terzo game: Thanasi prende il sopravvento spingendo forte col diritto, 0-30. Jannik sposta lo scambio sulla diagonale di rovescio, ritrova la prima di servizio e con 4 punti di fila (Ace sul 40-30) si porta 2-1. Sul 2 pari, Sinner è di nuovo sotto: prima sbaglia malamente una comoda volée di diritto dopo essersi aperto il campo benissimo col diritto; poi subisce il pressing di Kokkinakis, per il 15-40. Cancella la prima palla break spingendo bene col rovescio cross; lo aiuta un nastro fortunato sulla seconda, mentre stava conducendo un lungo scambio di ritmo. Le palle break diventano tre, erroraccio di Jannik in spinta col diritto nei pressi della rete. Si salva ancora, servizio e diritto cross. A fatica, Sinner annulla tre palle break si porta 3-2. Più efficace finora Thanasi, col suo tennis semplice, verticale di grande spinta, forte di una prima di servizio solida e di un diritto che può alternare tra palle cariche di spin e sbracciate a tutte in anticipo. Non ci sono più turni di servizio facili per Sinner… Da 30-0 si fa rimontare (incluso un doppio fallo), quindi cerca una palla corta col diritto che non riesce a mascherare, facile per l’australiano arrivare e “punire” l’azzurro. Sinner cancella di forza la quarta palla break del match. Alza il ritmo l’altoatesino, ritrova la prima di battuta e si porta 4-3. L’azzurro trova finalmente un bel game in risposta: regge, rincorre, fa colpire molte palle al rivale che sbaglia qualcosa. 30-40, prima palla break per Jannik. Non entra la prima di servizio, comanda dalla risposta Sinner ma… magia di “Kokk” in difesa!?! Jannik costruisce uno schema offensivo perfetto, avanza spingendo a tutta sul rovescio di Thanasi che stacca la mano e indovina un passante alice lungo linea tanto improbabile quanto bello. Scatta in piede il pubblico di Adelaide, è il punto del match finora, anche per importanza. Un errore col diritto costa a Kokkinakis la seconda palla break. Stavolta Sinner trova il punto esclamativo: dall’angolo sinistro spara un’accelerazione inside out micidiale, imprendibile. BREAK Sinner, 5-3, serve per il primo set. Non parte bene, affrettai tempi della spinta, 0-30. E nemmeno la prima di servizio lo aiuta. Un altro errore col diritto lungo linea gli costa lo 0-40, tre chance per il contro break per Thanasi, tutti errori di Sinner. Il quarto errore di fila, stavolta col diritto lungo linea, condanna Sinner al BREAK. Resta avanti 5-4, ma ora serve l’aussie. Sembra aver accusato il colpo Jannik, continua a sbagliare perdendo 7 punti di fila, come frastornato. 5 pari, il set entra nel rush finale. E ci entra assai male l’azzurro… errore, quindi incassa una risposta poderosa di Kokkinakis su di una seconda palla troppo centrale. 0-30 (parziale di 10-1 per l’australiano). Con un altro errore col rovescio, molto scarico di gambe, Sinner crolla 15-40, due chance per l’allungo per l’australiano. Annulla la prima buttandosi avanti, con coraggio; ritrova finalmente un bel ritmo manovrando col diritto. Parità. Col ritmo da fondo campo, Jannik ritrova fiducia ed efficacia. Con quattro punti di fila si salva Sinner, avanti 6-5. Il primo set, assai complicato, si decide al tiebreak. Inizia bene Jannik, diritto vincente per l’1-0. Lo strappo arriva nel terzo punto: gran ritmo di Sinner, sposta il rivale e lo infila col rovescio cross. 2-1 e servizio Sinner. Ora sì che il diritto dell’azzurro fila, veloce e preciso dal centro. 4-1 Sinner, Kokkinakis non difesa non regge la spinta dell’italiano. La velocità di palla di Jannik è superiore, come la sua intensità. Meno fronzoli e più sostanza nella spinta, nel ritmo. Così diventa incontenibile. Con un Ace si porta 6-2, quattro set point. Chiude 7 punti a 2 con un’altra prima palla potente. Tanta fatica per chiudere il primo parziale, con una certezza: quando Sinner ha rimesso in moto il suo “vecchio” tennis di ritmo e intensità, ha ritrovato efficacia e sicurezza.
    Secondo set. inizia Kokkinakis alla battuta. Nel terzo game un classico errore gratuito ai vantaggi regala una palla break a Sinner. Se la gioca bene Jannik: risponde al centro, lavora bene lo scambio col rovescio, sposta Thanasi che arriva pesante a sinistra e affossa un back in rete. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Ora l’azzurro può fare corsa di testa, avanti un set e un break. Con un game laborioso consolida il break, 3-1. Kokkinakis ha accusato il colpo, è meno sicuro nella spinta col diritto, commette un doppio fallo, ma trova un Ace e resta aggrappato al match sul 2-3. Jannik continua a spingere con buon ritmo, non cerca grandi invenzioni ma resta nei suoi binari classici, puntando sulle certezze. È efficace quando riesce ad inchiodare il rivale a sinistra, in difficoltà a tornare nell’angolo più e più volte. Con l’aiuto degli errori in difesa di “Kokk”, Sinner vola 4-2 con un Ace. Pochi fronzoli e molta sostanza in questa fase nel gioco dell’azzurro, è calata invece l’intensità in quello dell’australiano, che si affida soprattutto alla prima di battuta. Resta enorme la differenza di efficacia nel tennis di Sinner tra quando cerca la chiusura sotto rete (non riuscendo) e quando punta sull’affondo in spinta. Come nel secondo punto dell’ottavo game: non chiude di volo, è ricacciato indietro, torna a manovrare e sfonda col diritto a sventaglio. Thanasi regala sul 15-30, aveva campo aperto sul lungo linea ma sparacchia in corridoio. Era una grande chance per tornare a palla break. Jannik “ringrazia”, trova lo schema servizio + diritto vincente e si porta 5-3, a un passo dalla vittoria. Serve sul 5-4 Sinner e serve da campione: chiude con due Ace (il quinto in totale del match, non molti), accedendo ai quarti di finale. Una vittoria importante, sofferta, costruita ritrovando sensazioni nelle proprie certezze. Una prestazione inferiore al servizio rispetto al primo turno e con qualche problema quando ha cercato variazioni. La strada verso un Sinner più vario in campo è ancora lunga.

    [6] Jannik Sinner vs [WC] Thanasi Kokkinakis ATP Adelaide 1 Jannik Sinner [6]76 Thanasi Kokkinakis64 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-305-3 → 5-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-304-3 → 5-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 4-3J. Sinner 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 4-2T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace3-1 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 3-1T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 6*-2 ace6-6 → 7-6T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 ace 40-156-5 → 6-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-4 → 5-5J. Sinner 0-15 0-30 0-405-3 → 5-4T. Kokkinakis 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df 40-A4-3 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 df 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    5 ACES 92 DOUBLE FAULTS 358/78 (74%) FIRST SERVE 45/72 (63%)40/58 (69%) 1ST SERVE POINTS WON 33/45 (73%)12/20 (60%) 2ND SERVE POINTS WON 13/27 (48%)6/7 (86%) BREAK POINTS SAVED 1/3 (33%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1112/45 (27%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 18/58 (31%)14/27 (52%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 8/20 (40%)2/3 (67%) BREAK POINTS CONVERTED 1/7 (14%)11 RETURN GAMES PLAYED 1152/78 (67%) SERVICE POINTS WON 46/72 (64%)26/72 (36%) RETURN POINTS WON 26/78 (33%)78/150 (52%) TOTAL POINTS WON 72/150 (48%) LEGGI TUTTO